Esperienze realizzate in campo...
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Esperienze realizzate in campo agro-energetico
Rimini, 27 novembre 2009
Alessandro Zatta & Andrea Monti
Progetti conclusi dal GRiCI• BIOCHAIN: Bioenergy chains from perennial crops in South Europe. (U.E.;
2001-2005).
• BIOKENAF: Biomass production chain and growth simulation model for
kenaf. (Regione E-R.; 2003-2006).
• TISEN Brassiche: Tecniche innovative sostenibili di produzione e
trasformazione delle colture energetiche e non- food. (MiPAF; 2002-2005).
• TISEN Biomasse: Tecniche innovative sostenibili di produzione e trasformazione delle colture energetiche e non- food. (MiPAF; 2002-2005).
• IRSO: Efficienza d'uso dell'acqua nel sorgo in funzione della destinazione
produttiva per energia rinnovabile. (CNR; 2000-2003).
• ERG: Laboratorio a rete per la ricerca e il trasferimento tecnologico nel
settore energia. (ERG, ENEA; 2005-2007).
• BEACHMED-e: (INTERREG IIIC; 2005-2008).
• PROBIO-biomasse: (CRPV - Regione E-R; 2006-2007).
Progetti in atto
• 4F CROPS: Future Crops for Food, Feed, Fiber and Fuel.
• SWEET FUELS (U.E.)
• Crops 2 Industry (U.E.)
• Agro-piro-energy-farm: densificazione energetica ed upgrading di biomasse
per la produzione di energia.
• Network piante ad uso energetico e riciclo di CO2.
• CRA 2008: Progetto di ricerca sulle bioenergie - Valutazione di colture
erbacee annuali e poliennali da biomassa per energia.
• CRPV - 2007 - FILIERE AGROENERGETICHE. Filiere agroenergetiche:
gestione sostenibile di specie da biomassa
Principali colture erbacee
Annuali• Colza• Girasole• Soia• Barbabietola• Mais• Cereali autunno-vernini• Canapa• Sorgo
Biodisel 1a generazione
etanolo 1a generazione
Combustione ed etanolo 2a generazione
Principali colture erbacee
Poliennali• Arundo • Miscanto• Panico• Cardo
Combustione ed etanolo 2a generazione
Vantaggi:
•Durata dell’impianto di circa 15-20 anni•Bassi input energetici (concimazione, diserbo, fitofarmaci, lavorazioni)
Svantaggi:
•Poca familiarità degli agricoltori•Difficoltà nella fase d’impianto
•Raccolta della biomassa
Combustibili di I e II generazione
� La produzione totale di biofuels (biodiesel + bioethanol) è di 0.8 EJ (20 Mtoe or 643.000 barrel per day, International Energy Agency, 2006). 85% is bioetanolo ; 15% biodiesel ;
� Rappresenta solo 1% del consumo globale di carburante (~04-06% of arable and grass lands).
� I biocarburanti sono tenuti a raggiungere il 23% del mercato entro 2050 (IEA, 2007), 11% e 12% rispettivamente per la prima e la seconda generazione
� L’Unione Europea in un tempo molto più breve (2010) vuole miscelare benzina e diesel con il 5.75% di biofuels (directive 2003/30/EU), e del 10% entro il 2010 (importazioni???).
Ligno-cellulose crops
Gasification
Enzymatic hydrolysis
Syngas Catalysis F-T Biodiesel
sugars Fermentation Ethanol
2°gen.
Starch and sugar crops
Oil crops
sugars distillation Ethanol
BiodieselExtraction Transesterification
1°gen.
Fermentation
Panìcum virgatum
Vantaggi:• Propagazione per seme (90-100 € ha-1)• Buona produzione (10-25 t/ha)• Elevata tolleranza alla siccità• Adattabilità delle macchine da fienagione• Facile essiccamento in campo
Graminacea poliennale rizomatosa
Svantaggi sono legati soprattutto alla semina:• Ridotte dimensioni del seme con scarso vigore vegetativo• Accurata preparazione del letto di semina• Semina tardiva con temperature alte e molta acqua• Controllo delle infestanti
Arundo donax
Vantaggi:• Elevato produzione di biomassa (15-35 t/ha)• Elevata rusticità• Basso fabbisogno idrico-nutrizionale• Piena produzione al 2° anno
Specie autoctona molto rustica
Svantaggi:• Propagazione per rizoma• Elevati costi d’impianto (~ 5000 €)• Alta umidità della biomassa alla raccolta (oltre 50%)• Bonifica dei terreni a fine impianto• Difficoltà di raccolta a causa delle dimensioni
Miscanthus sinensis x giganteus
Vantaggi:• Elevato produzione di biomassa (15-30 t/ha)• Elevata rusticità• Rapido accrescimento • Adattabilità delle macchine da fienagione• Facile essiccamento in campo
Svantaggi:• Propagazione per rizoma• Elevati costi d’impianto (~ 4000 €)• Cali produttivi con stress idrico• Perdita di foglie e quindi biomassa alla raccolta
Graminacea poliennale rizomatosa
Cynara cardunculus
Vantaggi:• Elevato rusticità• Ridotte esigenze idrico-nutrizionali• discreta produzione (10-15 t/ha)• Propagazione per seme• Elevato contenuto di s.s. alla raccolta (75%)
Svantaggi:• Elevata variabilità individuale• Ridotta copertura del terreno (infestanti)• Alto contenuto in ceneri della biomassa (5-8%)• Elevate perdite alla raccolta • Scarsa adattabilità in nord Italia
Composita tradizionalmente orticola
Prove in zone pedo-collinari
6 ettari di panico var. varietà Alamo
7 varietà di Panico2 epoche di raccolta (estiva ed invernale)
BIOCHAIN: Bioenergy chains from perennial crops in South Europe. (U.E.; 2001-2005).
Geo-referenziazione
Specie: Panicum virgatum var. Alamo
Località: Ozzano dell’EmiliaStrumenti utilizzati:
� GPS GEKO 201, Garmin Ltd.
� Software Arcview3.2� TDR
� Geo-statistica
Correlazione fra la distribuzione spaziale della produttività lavariabilità di diversi parametri (pH, sostanza organica, indice penetrometrico, tessitura, umidità terreno, pendenza del suolo)
(Di Virgilio et al., 2007)
Alcuni risultatiFig. 2. Yield (Mg ha1) maps obtained by ordinary kriging: (a) 2004 (Y04) and (b) 2005 (Y05). Maps show a patch distribution.
Alcuni risultati
(f) soil organic matter (mg g-1), (h) available P (mg kg-1),
(Di Virgilio et al., 2007)
Prove in zone di pianura
Confronto fra due poliennalierbacea (panico)Arborea (pioppo)
Progetto CRPV filiere agroenergetiche
• studio agronomico, ambientale ed economico di sistemi integrati di produzione di biomassa da
colture dedicate a destinazione energetica.
Obbiettivo
• Concimazione con azoto (0, 50 e 100 kg/ha di N)• Concimazione con ceneri (residuo della combustione)
Principali parametri studiati:
� Produzione epigea
� Produzione ipogea
� Rizo-deposizione
� Accumulo di sostanza organica
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
May
-08
Jun-
08
Jul-0
8
Aug
-08
Sep
-08
Oct
-08
Nov
-08
Dec
-08
Jan-
09
Feb
-09
Mar
-09
Apr
-09
May
-09
Jun-
09
Jul-0
9
Aug
-09
Sep
-09
CO
2 flu
x m
ol m
-2s-1
no ceneri
ceneri
Risultati preliminari
Effetto delle ceneri sulla respirazione del suolo
Raccolta
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0
0-20
20-40
40-60
60-80
80-100
100-120
prof
ondi
tà (
cm)
densità radicale (cm cm-3)
no cenericeneri
Risultati preliminari
+41%
Produzione biomassa ipogea 6 t ha -1 senza ceneri e 10 t ha -1 con ceneri
Considerando il C nelle radici intorno al 45%
2.7 t ha -1
Senza ceneri
4.5 t ha -1
Con ceneri
Stock di C nel suolo
Nel secondo anno d’impianto (2008)
Rispettare Kyoto
• L’Italia sta accumulando un debito di 3.6 milioni € d-1.
• Abbiamo passato 2,5 miliardi di € di debito (www.kyotoclub.org)
• Reg. Ce 74/2009 per rispettare Kyoto tramite nuovi interventi nei PSR 2007-2013:� Limitare l’emissione di gas serra (CO2, CH4 e N20)
� Produzione energia rinnovabile
� colture energetiche perenni
� Impianti/infrastrutture per energia rinnovabile
RES DIRECTIVERES DIRECTIVE
1. NUOVA DIRETTIVA SULLA PROMOZIONE DELL’USO DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI (che emenda la Direttiva 2003/30/CE 2. NUOVA DIRETTIVA SULLE SPECIFICHE DEI CARBURANTI (che emenda la Direttiva 98/70/CE)
La direttiva stabilisce:
• target nazionali obbligatori al 2020 per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili
• un target specifico per il settore dei trasporti (-10% di emissione di gas serra per unità di energia prodotta)� 6% entro il 2020 (utilizzando bio-carburanti e migliorando i processi di trasformazione)
� 2% cattura di CO2 con stock di C e uso di veicoli elettrici
� 2% acquisto di crediti;
• i criteri di sostenibilità che dovranno soddisfare i biocarburanti per essere conteggiabili per il raggiungimento degli obiettivi nazionali nonché per beneficiare di sostegni finanziari.
RES DIRECTIVERES DIRECTIVE
RES DIRECTIVERES DIRECTIVE
Criteri sostenibilità
E’stata Individuata una soglia minima di risparmio nelle emissioni di CO2 (GHG saving) prodotte nell’intero ciclo di vita, rispetto a quelle causate dal corrispondente combustibile fossile di riferimento pari a:
– 35% all’entrata in vigore della direttiva;
– 50% a partire dal 1°gennaio 2017. Questo secondo valore tuttavia andrà confermato nel 2014.
Calcolo del GHG saving:
GHG saving = (Efossile – Ebio)/(Efossile)
E = emissioni. Nella direttiva sono riportati fattori di default di GHG saving e particolarmente:- fattori di default relativamente alle emissioni dalle singole fasi che compongono il ciclo di vita del biocombustibile (coltivazione, produzione, trasporto e distribuzione); - una formula per il calcolo delle Ebio consistente in una somma algebrica di valori parziali corrispondenti alle varie fasi del processo di produzione:
E = eec + el + ep + etd + eu - esca - eccs - eccr - eee
RES DIRECTIVERES DIRECTIVE
E totale emissioni derivanti dall'uso del carburante;
eec emissioni derivanti da estrazione o coltivazione delle materie prime;
el emissioni risultanti da modifiche degli stock di C a seguito del
cambiamento della destinazione dei terreni;
ep emissioni derivanti dalla lavorazione;
etd emissioni derivanti dal trasporto e alla distribuzione;
eu emissioni derivanti dal carburante al momento dell'uso;
esca riduzioni delle emissioni grazie all'accumulo di C nel suolo;
eccs riduzioni di emissioni grazie alla cattura allo stoccaggio geologico di C;
eccr riduzioni delle emissioni grazie alla cattura e alla sostituzione del C;
eee riduzioni di emissioni grazie alla cogenerazione.
RES DIRECTIVERES DIRECTIVE
Le emissioni derivanti dal cambio d’uso del suolo non sono calcolabili finché la Commissione non adotterà una linea guida per il calcolo degli stock di C nel suolo. Attualmente vi è solo un fattore “bonus” di dubbia provenienza pari a 29 gCO2/MJ nel caso di utilizzo di terre degradate.
Stock di carbonio nel suolo?
• Il suolo rappresenta il più grande magazzino di C organicodella terra con 1550 Pg (1015) mentre l’atmosfera ne
contiene circa 700 Pg (1015) (Lal & Kimble, 1997)
• L’aumento della sostanza organica del suolo può ridurre fino al 15% le emissioni globali di CO2 (Lal, 2004)
• 10 anni di panico può incrementare il contenuto di C di circa il 45% nei primi 15 cm di suolo, e del 28% fra i 15 e 30 cm di
profondità (Frank et al., 2004).
Le potenzialità delle colture dedicate
• Aumento della fertilità del suolo• Utilizzazione di zone marginali• Riduzione dei fenomeni di lisciviazione• Riduzione dei fenomeni di erosione• Stock di carbonio nel suolo
Alessandro ZattaDipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali
Mail: [email protected]: 051 2096692
Fax: 051 2096241
http://www.dista.agrsci.unibo.it/grici/
www.unibo.it
GRAZIE PER L’ATTENZIONE