Elettronica tutorial - Booklet
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[im-pùl-so]s.m.
elettronica tutorial
im-
19531.\Stockhausen : “Elektronische Musik Studie I” [9.22] 19742.\Franco Battiato : “Propiedad Prohibida” [5.18]
19753.\Kraftwerk : “Radioactivity” [7.42]
19804.\Harald Grosskopf : “Synthesist” [7.34]
20015.\Pan sonic : “Urania” [4.52]
20116.\Egyptrixx : “Barely” [3.56]
Per musica elettronica si intende, in termini generali, la musica prodotta
esclusivamente o prevalentemente con strumentazione elettronica; ovvero con
sintetizzatori, campionatori ed altri strumenti che non generano suoni
attraverso un processo meccanico. In tal senso, con l'evoluzione della tecnologia
digitale, anche apparecchiature come il personal computer sono diventati
strumenti per produrre musica elettronica. La locuzione viene talvolta assimilata, in
modo non del tutto corretto, a quella di musica elettroacustica. Per questa ragione,
poiché gran parte della musica contemporanea è registrata, suonata, e scritta con l'ausilio di equipaggiamenti
elettronici (sequencer, hardware, software), l'espressione si applica in modo più
appropriato a quei generi e a quelle opere musicali in cui l'elettronica non costituisce
semplicemente un mezzo utilizzato nel processo di creazione di una registrazione
di un brano musicale, ma è viceversa intrinseca alla natura stessa del brano, come nel caso di incisioni dominate da
sintetizzatori, campionatori, drum machine, sequencer e così via. Il che non signi�ca comunque che questo genere di
musica abbia sempre caratteristiche immediatamente riconoscibili, dato che
strumenti elettronici vengono spesso usati per riprodurre sonorità naturali o
meccaniche. Va dunque tenuto presente che in questo senso speci�co, l'espressione
musica elettronica si può applicare a opere e artisti con intenti musicali
estremamente diversi.Da una matrice "colta", vicina alla musica
contemporanea e a quella d'avanguardia, la musica elettronica si sviluppa grazie al lavoro di compositori come Luciano Berio,
John Cage, Franco Evangelisti, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Henri
Pousseur, Steve Reich, Pierre Schaeffer, Karlheinz Stockhausen, Edgar Varèse,
Iannis Xenakis e Pietro Grossi.
Questa prima generazione di compositori elettroacustici, particolarmente attiva negli anni Cinquanta e Sessanta, è costituita dai pionieri della musica elettronica. La loro attività si svolge inizialmente presso le istituzioni radiofoniche, gli unici enti che avevano la strumentazione necessaria e che investivano nelle apparecchiature elettroniche. Presso gli studi della RTF di Parigi, Pierre Schaeffer e i suoi collaboratori sul �nire degli anni Quaranta avevano teorizzato e sviluppato la musica concreta. Con l'arrivo dei primi oscillatori questi studi divennero un fertile terreno per la musica elettronica e la musica elettroacustica.Da una matrice "leggera", sviluppandosi inizialmente con il lavoro di alcuni artisti e gruppi sperimentali degli anni Sessanta, la musica elettronica ha uno sviluppo sostanzialmente eterogeneo, dovuto soprattutto al fatto che l'uso di sintetizzatori e campionatori si è via via largamente diffuso in moltissimi generi, creando contaminazioni e commistioni che spesso rendono dif�cile l'identi�cazione del genere stesso e il peso che la strumentazione elettronica ha in esso. Accanto ai precursori fondamentali della musica elettronica tout-court, come Tangerine Dream e Kraftwerk, alla diffusione del sintetizzatore contribuirono nomi legati maggiormente alla scena rock, come Pink Floyd e Keith Emerson, che utilizzarono l'elettronica sia per creare atmosfere innovative, sia per riprodurre più facilmente sonorità altrimenti vincolate ad esecuzioni strumentali complesse (ensemble di archi, ecc.).
Per musica elettronica si intende, in termini generali, la musica prodotta
esclusivamente o prevalentemente con strumentazione elettronica; ovvero con
sintetizzatori, campionatori ed altri strumenti che non generano suoni
attraverso un processo meccanico. In tal senso, con l'evoluzione della tecnologia
digitale, anche apparecchiature come il personal computer sono diventati
strumenti per produrre musica elettronica. La locuzione viene talvolta assimilata, in
modo non del tutto corretto, a quella di musica elettroacustica. Per questa ragione,
poiché gran parte della musica contemporanea è registrata, suonata, e scritta con l'ausilio di equipaggiamenti
elettronici (sequencer, hardware, software), l'espressione si applica in modo più
appropriato a quei generi e a quelle opere musicali in cui l'elettronica non costituisce
semplicemente un mezzo utilizzato nel processo di creazione di una registrazione
di un brano musicale, ma è viceversa intrinseca alla natura stessa del brano, come nel caso di incisioni dominate da
sintetizzatori, campionatori, drum machine, sequencer e così via. Il che non signi�ca comunque che questo genere di
musica abbia sempre caratteristiche immediatamente riconoscibili, dato che
strumenti elettronici vengono spesso usati per riprodurre sonorità naturali o
meccaniche. Va dunque tenuto presente che in questo senso speci�co, l'espressione
musica elettronica si può applicare a opere e artisti con intenti musicali
estremamente diversi.Da una matrice "colta", vicina alla musica
contemporanea e a quella d'avanguardia, la musica elettronica si sviluppa grazie al lavoro di compositori come Luciano Berio,
John Cage, Franco Evangelisti, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Henri
Pousseur, Steve Reich, Pierre Schaeffer, Karlheinz Stockhausen, Edgar Varèse,
Iannis Xenakis e Pietro Grossi.
Questa prima generazione di compositori elettroacustici, particolarmente attiva negli anni Cinquanta e Sessanta, è costituita dai pionieri della musica elettronica. La loro attività si svolge inizialmente presso le istituzioni radiofoniche, gli unici enti che avevano la strumentazione necessaria e che investivano nelle apparecchiature elettroniche. Presso gli studi della RTF di Parigi, Pierre Schaeffer e i suoi collaboratori sul �nire degli anni Quaranta avevano teorizzato e sviluppato la musica concreta. Con l'arrivo dei primi oscillatori questi studi divennero un fertile terreno per la musica elettronica e la musica elettroacustica.Da una matrice "leggera", sviluppandosi inizialmente con il lavoro di alcuni artisti e gruppi sperimentali degli anni Sessanta, la musica elettronica ha uno sviluppo sostanzialmente eterogeneo, dovuto soprattutto al fatto che l'uso di sintetizzatori e campionatori si è via via largamente diffuso in moltissimi generi, creando contaminazioni e commistioni che spesso rendono dif�cile l'identi�cazione del genere stesso e il peso che la strumentazione elettronica ha in esso. Accanto ai precursori fondamentali della musica elettronica tout-court, come Tangerine Dream e Kraftwerk, alla diffusione del sintetizzatore contribuirono nomi legati maggiormente alla scena rock, come Pink Floyd e Keith Emerson, che utilizzarono l'elettronica sia per creare atmosfere innovative, sia per riprodurre più facilmente sonorità altrimenti vincolate ad esecuzioni strumentali complesse (ensemble di archi, ecc.). pùl-
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Progetto gra�co a cura di Mattia Compagnucci [www.twitter.com/matcompagnucci]
Mastering a cura di Pinco Pallino @ MyHome Studio (Roma)
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