DualBit - Applied Art and Technology
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Transcript of DualBit - Applied Art and Technology
D u a l b i t
(Dott.Pasquale Grieco)
« Dua lB i t non è un march io d i fabb r i c a ,
un ente o una asso c i a z ione , Dua lB i t è l ’ i n -
c essante b i s ogno d i comun ica re , i l des ide -
r i o d i d i s t rugge re e r i c o s t ru i r e consuet i
metod i comun icat iv i o rama i obso le t i . Ne l l ’
“ a t t o ” Dua lB i t non è ammesso ind iv idua -
re con f in i t ra spaz io e t empo , t ra auto re
e f ru i t o re , t ra mus i ca e a rch i t e t tu ra ma
te l e o log i c amente g iunge re ad un ’ e spe r i en -
za p e rce t t iva un i ca : c rea re un supe ramen-
to i nte rat t ivo de l l ’ e sp ress iv i t à d i g i t a l e ne l
qua le sogge t t o , ogge t t o e l a mate r i a l i t à
de l l a p e r fo rmance s i fondono ne l cont i -
nuum d i un mu l t i - t a sk ing es te t i c o - senso -
r i a l e . I l p ro cesso , o smot i camente impor -
t ante quanto i l r i su l t ato de l l ’ e sp e r i enza ,
r ea l i z za una s intes i che connet t e , facendo
p rop r i a l ’ u rgenza de l l a l e z i one de l m in ima -
l i smo , g l i e l ement i at om ic i de l l ’ a r t e d i g i -
t a l e , l a luce , l ’ e l e t t r i c i t à “ b ruta ” , i l b i t , c on
l e moda l i t à menta l i d i p rodu r re i l v i sua l i z -
za re , l ’ a s co l t a re , i l s ent i r e t out cou r t . I n
man ie ra pa radossa le Dua l b i t met t e cos ì i n
luce l ’ e l emento a l contempo inqu ie t ante e
ra ss i cu rante de l l e nuove t e cno log ie ne l l ’ a r -
t e : magg io re è l ’ i nc i denza de l l ’ a r t i f i c i a l e
p iù s i ev idenz i a che l a p re tesa natu ra l i -
t à de l l a f ru i z i one a r t i s t i c a s i fonda su un
impresc ind i b i l e e l emento cu l tu ra l e .
Cu l tu ra l e e rgo s qu i s i t amente umano »
Il videomapping è una nuova frontiera dell’arte e della tecnolo-gia e consiste nel proiettare “im-magini” in computer grafica su superfici reali, ottenendo spet-tacolari effetti di proiezione 3D.Possiamo dire, che il “video projection mapping” è una tec-nica di proiezione evoluta, che trasforma qualsiasi tipo di su-perficie in un display dinamico. Il nostro compito è quello di creare delle animazioni, del-le immagini, video e giochi di luci talmente customizzati che “giocano” con la superficie sul-la quale vengono proiettati.
La nostra missione è quella di stupire il pubblico lasciandolo, letteralmente a bocca aperta.
Attraverso il videomapping, le proiezioni animate, riesco-no ad ingannare la percezio-ne visiva dello spettatore a tal punto, da non fargli più distin-guere la realtà dalla finzione (proiezione). Ciò che si riesce a realizzare è un esplosione di immagini, in grado di coinvol-gere totalmente lo spettatore ed ogni evento pubblicitario, riesce a trasformarsi in una vera e propria “illusione di massa”.
v i d e o m a p p i n g
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“MAF 3 - Mondopolitani Art Fest” - Castello Carlo V, Monopoli (BA)
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“MyPerception - L’arte nei cinque sensi” - VisionOttica Caradonna, Modugno (BA)
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GlowFestival - II Edizione - Ostuni (BR) “Omnia Ab Uno” - Vincitore del premio della critica Vezer e GoGe
“Sapere e sapori 2014” - Castello Baronale, Valenzano (BA)
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“Pensiero in forma” - Personale di pittura di Raffaele Summo - Palazzo Caputi, Ruvo di Puglia (BA)
“2.141 The picture is a fact” – Like a little disaster - Galleria Hompalos , Terlizzi (BA)
Alla base del nostro lavoro c’è un dettagliato studio dell’ar-chitettura sulla quale proiettare. Il modello tridimensionale dell’architettura è una dei punti di partenza anche per sistemi di videoproiezione che intendono interagire con le forme del-la costruzione realizzando grandi scenografie multimediali.L’utilizzo ditecniche di ricostruzione virtuale e di cali-brazione degli apparati di proiezione, uniti alla pro-grammazione di tool per il controllo interattivo dei parametri in gioco, rendono possibili sistemi di multi proie-zione su superfici architettoniche di geometria complessa.
Esempio di fotogrammeria 3D
Lo sviluppo di un progetto artistico ben calibrato tra i diver-si ambiti disciplinari permette di trasformare l’aspetto di un edificio grazie alle forme, alle luci/ombre virtuali proiettate, con la possibilità di distorcere e deformarne gli elementi co-stituenti, introdurre decorazioni ed ornamenti originariamen-te inesistenti, creare scenografie animate, giocare con le for-me e coi volumi degli edifici, introdurre su di essi messaggi e grafiche in movimento; esaltare le proprietà della struttura stessa movimentandone le superfici attraverso giochi di luce e colore, animazioni intriganti ed effetti speciali stupefacenti.
i n s t a l l a z i o n i i n t e r a t t i v e
Le installazioni interattive rap-presentano un genere artistico strettamente intrecciato alla spe-rimentazione con le tecnologie digitali. L’installazione in genera-le, quale pratica artistica ibrida al confine tra scultura, allestimen-to e performance, introduce un coinvolgimento partecipativo dello spettatore, configurando-si come opera ambientale che deve essere fisicamente attra-versata e visitata. Nelle installa-zioni interattive la componente partecipativa si lega a dispositivi tecnologici: le nuove tecnolo-gie, sia hardware che softwa-re, diventano parte integrante dell’ opera, concepita dall’artista con l’intento di rendere lo spet-tatore attivamente partecipe.Allo spettatore viene richiesto di assumere il ruolo di perfor-mer o co-autore, di immergersi in un’ esperienza partecipativa e sinestetica, al contempo psi-chica e fisica, secondo modalità associate di volta in volta a una dimensione ludica, concettuale o emotiva, dipendentemente dalle scelte concordate di vol-ta in volta con i committenti.
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Esempio di interazione sensibile al movimento corporeo
v j i n ga r c h i t e t t u r a l i
Il Vjing, è l’arte di miscelare flussi video in rafforzamento di tappeti musicali. Uno spettacolo di luci o effetti visivi fatto di spezzoni di video, diapositive, fari, laser o altro, a ritmo di musica. La no-stra caratteristica distintiva è data dal fatto di creare un spet-tacolo ad hoc per l’architettura scelta da proiettare: videoproie-zioni su supporti non standard, differenti dal classico rettango-lo, capaci di ricreare un vero e proprio trompe l’oeil digitale.
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“B.O.O.M.” - Atomic Room - Tortuga Public House, Trani (BT)
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“RAM2013” - Memoria d’artista | ClitorossoDR - Galleria ClitorossoDR, Ruvo di Puglia (BA)
“Made.OUT electronic music, theater, dance and digital art” - Piazza Sedile - Corato (BA)
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