Die-Chance-2012-01-it

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Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 La Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige AGOSTO 2012 | NR. 2 Titolo titolo e titolo, poi titolo Infine titolo titolo titolo Pag 16 Foto: Othmar Seehauser Intervista con Umberto Veronesi

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La ChancePeriodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige AgosTo 2012 | Nr. 2

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Intervista conUmberto Veronesi

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InTer vIsTa col Professor Umber To veronesI Inter vIsta col Professor Umber to veronesI

chance: Professor veronesi, trent’anni fa lei ha dato una svolta al trattamento del cancro alla mammella inventando una tec-nica d’intervento non invasiva e all’epoca rivoluzionaria…

Umberto Veronesi: l’idea che i tumo-ri del seno di piccole dimensioni posso-no essere trattati con la stessa efficacia preservando il seno, anziché aspostarlo integralmente, come era allora prassi in tutto il mondo, mi venne dal microsco-pio: studiando istologia avevo capito che nella fase iniziale le cellule tumorali si ri-

producevano in forma poco aggressiva e dunque la dimensione del tumore (infe-riore al centimetro) rendeva credibile la possibilità di operare solo la parte della mammella dove è posizionato. si trattava di un’ipotesi che andava contro il principio fondante dell’oncologia di allora, quello cioè del “massimo tollerabile”, secondo cui bisognava distruggere il tumore con ogni mezzo spingendosi al massimo che il paziente può sopportare.

chance: non ha mai avuto paura di sba-gliare? Qual'è stata la reazione dei suoi col-

leghi? Quanto tempo ci è voluto per capire se il nuovo metodo funzionava?

Umberto Veronesi: Inizialmente la mia ipotesi fu osteggiata dal mondo scienti-fico. anzi direi che fu uno scandalo, e io fui accusato di essere un pazzo visionario. Tuttavia ebbi la forza di iniziare uno studio approfondito e per otto anni settecento donne parteciparono allo studio clinico che confrontava la mastectomia con la quandrantectomia. Per otto anni ogni not-te ero stritolato dalla morsa dell'angoscia di essere davvero nell'errore. avevo dalla

Grazie alla sua intuizione e al suo coraggio la situazione delle donne malate di tumore al seno è molto cambiata. Ha dedicato la sua intera vita alla lotta al cancro. E con successo! Un’intervista al più famoso oncologo d’Italia, il professor Umberto Veronesi, ex Ministro della Sanità e Direttore Scientifico all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

“Otto anni stritolato dall’angoscia e poi… ”Intervista con il Professor Umberto Veronesi, inventore della quadrantectomia

Pag. 3 – 6 “Otto anni stritolato dall’angoscia e poi… “ Intervista col Professor Umberto veronesi, inventore della quadrantectomia

7 Commento

7 Il nuovo presidente del circondario Merano - Burgraviato

8 – 13 Progettare la vita per costruire il futuro l’assemblea generale dell’assistenza Tumori il 21 aprile 2012 a bolzano

14 – 15 “Adesso vedo la persona dietro la malattia” Intervista con l’assessore richard Theiner

16 – 17 “Sono sempre stata una sognatrice” Umberta savazzi

18 – 20 Good Feelings allenamenti per la salute del circondario Pusteria a montal

21 Bastano pochi minuti al mese campagna di sensibilizzazione cancro al seno

22 Una “Agenda” per tutti colpo d’occhio su tutti gli appuntamenti della assistenza Tumori in alto adige

23 Le vostre lettere

24 In memoriam Margit Drabek Thies

25 Poter aiutare agli altri la presidente della sezione bassa Pusteria martha erlacher feichter

26 – 35 “Cosa succede nei circondari”

36 Comunicazione: gita sociale provinciale annuale 27.09.2012

se diagnostizzato in tempo con la tecnica della quadrantectomia basta togliere il tumore e il tessuto circostante

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renate Daporta JöchlerPresidente

ParliamoneParlIamone

questa estate è cominciata per la Assistenza Tumori con un lutto. Per oltre vent’anni Margit Drabek Thies ha resistito al cancro. Si è impegnata anima e cor-po per la causa della Assistenza Tumori e per molti anni ha diretto il circondario Merano - Burgraviato. Siamo rattristati per lei e non la dimenticheremo mai, così come non dimenticheremo i suoi meriti.

L’Assemblea Generale. Non è mai stata frequen-tata così bene. È stato un piacere vedere che non tutti i partecipanti hanno trovato posto a sedere. Una conferma per il lavoro di tutti i volontari, un segno del grande interesse dei soci e la dimostra-zione che la Assistenza Tumori è veramente una grande comunità.

E ha dimostrato di fare parte di questa comunità in particolar modo anche il nostro assessore pro-vinciale Richard Theiner. Il suo “outing” in qualità

di persona toccata da vicino dalla malattia, ha colpito profondamente noi tutti. Il suo assessora-to si occupa da sempre in modo esemplare della causa dei malati di cancro. L’Alto Adige possiede una sanità pubblica esemplare in ogni campo con strutture che molti ci invidiano. Adesso sappiamo anche, che chi regge le sorti di questa gigantesca macchina organizzativa, si distingue non solo per lungimiranza politica, ma anche per grande uma-nità e sensibilità!

Ne ho già parlato l’ultima volta. I tempi non so-no facili. Ognuno di noi deve stringere la cinghia. Ognuno deve organizzarsi e vedere come riuscire meglio a superare la crisi. Anche la Assistenza Tu-mori sente che quelli che arriveranno non saranno tempi facili. Chi non ha mezzi sufficienti, fa fatica a offrire denaro per gli altri. Però ci adopereremo con tutte le nostre forze per fare in modo che questa

situazione non alteri le prestazioni erogate della Assistenza Tumori. Dovremo, come anche in altri campi, effettuare delle correzioni, limitare certe cose o organizzarle in modo diverso. Come per esempio i soggiorni al mare che dovevano esse-re accorciate di alcuni giorni. Ma tutto sommato saremo di sostegno ai nostri soci come finora e nessuno verrà lasciato solo con le sue preoccupa-zioni e difficoltà!

Auguro a tutti i soci un’estate meravigliosa. Godete del sole, prendeteVi il tempo per riposare e racco-gliete nuove forze. VostraRenate Daporta Jöchler - la presidente -

Care lettrici, cari lettori,

IMPRESSUM: LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'assistenza Tumori alto adige. Editore: assistenza Tumori alto adige, via Tre santi 1, 39100 bolzano, Tel: 0471 28 33 48, fax: 0471 28 82 82 ,e-mail: [email protected] Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di bolzano n°3/2003 Direttrice: Dr. nicole Dominique steiner Segreteria: assistenza Tumori alto adige Layout: studio mediamacs, bolzano Stampa: Tipografia athesia Druck srl, bolzano Prossima edizione:dicembre 2012

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TemaTemaTemaTema Inter vIsta col Professor Umber to veronesI InTer vIsTa col Professor Umber To veronesI InTer vIsTa col Professor Umber To veronesI Inter vIsta col Professor Umber to veronesI

chance: come si fa ad essere un buon medico?

Umberto Veronesi: Quella del medico non è solo una professione, ma una mis-sione. nel senso che non bastano le cono-scenze e competenze, ci vuole il coraggio, la dedizione e lo spirito di sacrificio che questa professione unica richiede. Il com-pito del medico è occuparsi dell’uomo: non di un corpo, di un organo, di un am-masso di cellule, ma dell’uomo nella sua interezza. la coscienza di questa respon-sabilità, e il coraggio di assumerla, sono le armi per affrontare le difficoltà e le fatiche di questa strada affascinante. Un aspetto fondamentale è poi l’aggiornamento; an-che il migliore dei medici, generico o spe-cialista, non può oggi fare a

scelta condivisa. oggi il paziente si presen-ta alla prima visita già mediamente ben informato sui termini del suo problema e spesso anche sul medico che gli sta di fronte. chiede un orientamento, una gui-da sicura e soprattutto ascolto, compren-sione, partecipazione. Proprio per effetto della straordinaria evoluzione della ricer-ca negli ultimi 50 anni, e della rivoluzione culturale ed etica che ha comportato, oggi il rapporto medico-paziente è diventato un elemento fondamentale delle cure: la malattia infatti, per persone con caratteri e storie personali diverse, può essere più o meno grave a seconda di come viene percepita, ed è difficile per un medico capirla a fondo se non studia l’influenza che essa esercita sullo stato d’animo del suo paziente.

mia parte la mia ricerca, i miei dati e la mia razionalità, ma ogni giorno in sala opera-toria ero solo con la mia paziente che si addormentava sotto l'effetto dell'anestesia affidandosi interamente a me. ma quando, nel 1981, sul new england Journal of medi-cine furono pubblicati i risultati dello stu-dio, erano inequivocabili: non c’è alcuna

empatia, che ha sviluppato quella “parteci-pazione” del paziente che oggi la moderna oncologia trova normale.

chance: lei è vegetariano. Ha più di ot-tant’anni e sembra nel fiore dei suoi anni. ognuno di noi può fare qualcosa per non ammalarsi. si può evitare anche il cancro?

Umberto Veronesi: certamente, lo stile di vita individuale influisce anche sull’inci-denza dei tumori, dunque evitando alcuni comportamenti, primo tra tutti il fumo, si può impedire l’instaurarsi della malattia. l’alimentazione rappresenta forse l’esem-pio più evidente, perché la scelta del cibo è il più grande determinante della salute, il caposaldo della prevenzione del cancro e delle malattie più gravi del mondo oc-cidentale. Quindi per vivere sani occor-re innanzi tutto curare l’alimentazione: mangiare poco e mangiare vegetariano. È scientificamente provata una correlazione tra diete ricche di grassi saturi (provenienti da fonti animali) e molte malattie gravi, tra cui alcuni tumori. la carne, soprattut-to se rossa, stimola la proliferazione delle cellule malate in alcuni tumori e aumenta il rischio generale di malattia cardiovasco-lare e tumorale. frutta e verdura invece, oltre a contaminarci molto meno degli altri alimenti, sono scrigni di preziose so-stanze come vitamine, antiossidanti e così via. non solo quindi non sono dannose, ma hanno un effetto protettivo. Un altro elemento importante per mantenersi in salute è l’attività fisica, naturalmente com-misurata all’età, perché aiuta a mantenere il tono dei muscoli, la funzione delle arti-colazioni e la respirazione. Inoltre occorre tenere sempre in esercizio anche la mente, con progetti, idee, ricerche, studi. anche, più banalmente, con i giochi di intelligen-za. e poi mantenere una grande curiosità, che anima le passioni intellettuali e spin-ge a non smettere mai di cercare nuovi stimoli.

chance: rispetto all’inizio della sua carriera è cambiato il rapporto medico – paziente?

Umberto Veronesi: l’esplosione scien-tifica che ha caratterizzato gli ultimi decenni, e che è tuttora in evoluzione continua, ha progressivamente incrinato il presupposto su cui si fondava il paterna-lismo medico del secolo scorso, secondo il quale il medico deteneva saldamente ed esclusivamente il sapere, e il paziente vi si adeguava passivamente. Parallelamente l’evoluzione della medicina e dei mezzi di comunicazione ha aperto l’epoca nuova dell’autodeterminazione e del modello di

differenza di probabilità di guarigione tra le due tecniche. Il primato della mastectomia, che aveva l’obiettivo di salvare la vita era stato superato dalla nuova quadrantecto-mia che non solo salvava la vita, ma anche la sua qualità. fu l’inizio di una rivoluzione che ha cambiato l’approccio generale al trattamento dei tumori nel mondo.

chance: e le sue pazienti, come reagi-vano?

Umberto Veronesi: all’inizio eseguivo l’intervento su poche pazienti, o molto giovani e spaventate dalla prospettiva della mastectomia, o così anziane da non poterne sopportare le conseguen-ze. Poi col passare del tempo sempre più spesso venivano da me malate che non accettavano un intervento di ma-stectomia radicale sapendo che esisteva la quadrantectomia. oggi le donne sanno che la chirurgia del tumore è evoluta in senso conservativo, e non demolitivo, e pretendono il meglio. se fino a trent’anni fa tendevano a farsi vedere dal medico il più tardi possibile, perché sapevano che la cura era l’amputazione, con la possibi-lità della conservazione del proprio seno hanno iniziato a fare il contrario, ad an-dare a farsi controllare al primo dubbio e a fare la mammografia sistematicamente; e poiché i tumori piccoli sono quelli che guariscono di più, dopo 10 anni si vide il risultato anche sul calo di mortalità.

chance: In trent’anni sono cambiate molte cose. Grazie alla diagnosi precoce, il tumore oggi non è più visto come una condanna a morte…

Umberto Veronesi: oggi, con lo svi-luppo del trend nato allora verso l’anti-cipazione della diagnosi, le percentuali si sono invertite: se trent’anni fa anni fa guariva solo il 30-40% delle donne ma-late, oggi guarisce l’85%. Inoltre pensa-re di salvare il seno ha aperto le porte a un’attenzione alla percezione psicologica della malattia. si è introdotto il concetto di

Il professor Umberto veronesi, inventore della quadrantectomia

Professor Umberto veronesi

riportare il completo curriculum di Umberto veronesi sarebbe troppo lungo. Di seguito i dati più signi-ficativi del più famoso oncologo italiano.nato a milano il 28 novembre 1925. laurea in medicina anno accademico 1950-51borsa di studio di un anno presso il chester beat-ty research Institute di londra, per condurre stu-di sperimentali di genetica cellulare sui tumori.specializzazione in chirurgia Generale, 1956.libera Docenza in anatomia ed Istologia Patolo-gica, 1958.

libera Docenza in Patologia speciale chirurgica, 1961.borsa di studio di un anno al leon berard cancer center di lyon per approfondire nuove terapie chirurgiche nel trattamento dei tumori, 1962.sin dalla laurea ha sempre lavorato all’Istituto nazionale Tumori di milano nelle varie posizioni di assistente, aiuto, primario. Dal 1976 al 1994 è stato Direttore scientifico dell’Istituto nazionale

Tumori di milano.Direttore sIs "scuola Italiana di senologia" dal 1984 a tutt’oggi.Dal maggio 1994 ad aprile 2000 è stato Direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia di milano.Dal 26 aprile 2000 al 30 giugno 2001 gli è stato affidato l’incarico di ministro della sanità della repubblica Italiana.Da aprile 2008 a febbraio 2011 è stato senatore del Parlamento ItalianoDal 1 luglio 2001 ha ripreso il suo incarico di Di-rettore scientifico all’Istituto europeo di oncolo-gia di milano

e' autore di 780 lavori scientifici e di numerosi trattati di oncologia.Continua

l'attività fisica e un continuo esercizio di mente sono dei toccasana per invecchiare bene

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chance: Perché lei è diventato medico, e perché ha scelto l’oncologia come spe-cializzazione?

Umberto Veronesi: all’origine della mia scelta professionale c’è il mio incon-tro con la malattia e l’esperienza del male universale che, durante la guerra, ho fatto anche sulla mia pelle. sono diventato un medico dopo aver deciso di combattere la malattia con le forze che le mie atti-tudini mi avevano messo a disposizione, anche se all’inizio della mia carriera non sapevo ancora che mi sarei specializzato in oncologia. al quinto anno di medicina, incerto sulla scelta della specializzazione, cominciai a frequentare il reparto di chi-rurgia dell’Istituto dei Tumori, perché si trovava vicino a dove abitavo. l’incontro con i malati, abbandonati a se stessi e alla loro disperazione, e soprattutto il fatalismo con cui anche i medici consideravano la malattia, allora praticamente incurabile, mi colpirono profondamente. allora, contro il parere dei miei professori che avevano pianificato per me una luminosa carrie-ra in cardiochirurgia o in neurochirurgia, giurai a me stesso di dedicare tutta la vita alla battaglia contro il cancro, perché mi sembrava il male peggiore che avessi in-contrato. e mi proposi da subito di trovare il modo di evitare ai pazienti quei tratta-menti devastanti che si usavano allora.

chance: molti tumori oggi sono cura-bili, soprattutto se scoperti in tempo. ma secondo lei sarà possibile sconfiggere del tutto questa malattia?

Umberto Veronesi: È vero, per molte forme di cancro oggi si guarisce di più,

innanzi tutto perché il modo di curare i tumori è stato rivoluzionato dalla possibi-lità di anticipare la diagnosi offerta dalle tecnologie di imaging. Di conseguenza, sia la chirurgia che la radioterapia si sono adattate alle dimensioni anche microsco-piche dei tumori, diventando più mirate e di conseguenza meno tossiche. la pa-rola d'ordine dell'oncologia è diventata "centrare il bersaglio", che significa arri-vare - con i raggi, con il bisturi e anche con i farmaci - direttamente sull'area di origine della malattia, prima che si dif-fonda nell'organismo. la selettività della cura implica non aggressione al resto dell'organismo e dunque migliore qualità di vita per il malato. Per questo possiamo affermare che, se ancora non abbiamo sconfitto del tutto la malattia, sicuramen-te in molti casi l'abbiamo sotto controllo. negli ultimi anni poi la ricerca ha preso un passo tale che, valutando le scoperte degli ultimi dieci anni e il progressivo calo di mortalità, è ragionevole pensare che fra qualche decina d'anni e con l'aiuto delle conoscenze sul Dna umano e le nuove tecnologie in grado di studiarlo, riuscire-mo ad avere un controllo più esteso della malattia tumorale. Già oggi il cancro sempre più spesso non è più ritenuto, come fino a pochi decenni fa, un "male oscuro", una maledizione che colpisce alla cieca e che non si può nem-meno nominare, ma piuttosto una malat-tia su cui la ricerca sta ottenendo risultati sempre più importanti, una malattia che in molti casi si può curare e soprattutto si può prevenire. ricordiamoci dunque che il futuro della lotta al cancro è in mano non solo alla ricerca, ma anche alla politica di sanità pubblica e soprattutto ai cittadini, perché nella prevenzione conta soprattut-to la responsabilità individuale.

chance: Un messaggio che vorrebbe dare a chi sta combattendo contro questa malattia

Umberto Veronesi: oggi il varco della speranza è diventato più ampio. Per esem-pio, mentre anni fa dare una speranza a un malato di cancro poteva apparire una forzatura, oggi guarisce il 55% dei malati, e nelle donne colpite dal cancro al seno la percentuale sale fino all’80%. Inoltre, proprio perché la medicina non è una scienza certa, al di là dei dati statistici ed epidemiologici, e perfino al di là della va-lutazione clinica della persona malata, in realtà nessun oncologo e nessun medico potrà mai dire oggi con certezza quale sa-rà l’evoluzione esatta della malattia di un paziente e la durata della sua vita. n

InTer vIsTa col Professor Umber To veronesI Inter vIsta col Professor Umber to veronesI

meno di un aggiornamento continuo. Un medico non aggiornato si sente inade-guato e può più facilmente commettere errori, mettendo a rischio la fiducia in se stesso e quella del paziente. Una fiducia che invece è il punto di partenza per co-struire un rapporto corretto tra il medico e i suoi pazienti, per poter stabilire con loro quell’“alleanza terapeutica” che è la sola strategia capace di portare il malato verso i risultati migliori.

chance: …e per essere un bravo pa-ziente?

Umberto Veronesi: Il paziente può fare molto per favorire l’instaurarsi di un rapporto di reciproca fiducia con il pro-prio medico. Per esempio, a cominciare dal momento della scelta del medico di famiglia, tenendo conto non tanto se ha lo studio vicino a casa o se prescrive con facilità i farmaci richiesti, ma piuttosto della bravura, della competenza, dell’ag-giornamento del professionista. sbaglia-no anche quei pazienti che, per esempio, preferiscono cure lette sui giornali o sug-gerite da amici ai consigli del loro medi-co di fiducia che non le condivide o non le ritiene adatte per quel caso specifico, o quando intraprendono di testa loro e senza consultazione terapie strampalate, a volte pericolose. occorre invece porsi di fronte al medico con un atteggiamento collaborativo, senza reticenze e senza idee precostituite né su di lui né sulla propria malattia ma predisposti all’ascolto. Questi possono essere i presupposti per un rap-porto medico-paziente corretto, tuttavia la responsabilità di conservarlo e svilupparlo è essenzialmente del medico.

ci sono momenti in cui sono fiera del mio lavoro. momenti di gioia.

momenti in cui mi sento utile. momenti in cui sono turbata e momenti in cui mi sen-to fortunata... lavorando a questa edizione estiva della chance ho potuto vivere tutte queste sensazioni.

Bisogna osare

Umberto veronesi. a dicembre ho letto un’intervista con lui sul quotidiano la re-pubblica: sono rimasta impressionata. Il più famoso oncologo italiano, un personaggio unico e lungimirante che ha scritto storia e un medico formidabile di grande spessore umano. Un esempio per tutti noi. Ha più di 80 anni, eppure è attivo, tenace e sempre in mezzo agli eventi. così bisognerebbe in-vecchiare. e pensavo: mi piacerebbe inter-vistarlo per la chance. Impossibile. ma alt! Perché impossibile? l’idea ha continuato a frullarmi in testa e a marzo ho cominciato a cercare in internet. Ho telefonato all’Isti-tuto europeo di oncologia a milano e ho subito ricevuto una risposta positiva. Um-berto veronesi ha acconsentito a rilasciare un'intervista per noi, per la chance. Wow!

Un incontro speciale

anche Umberta savazzi è stata aggancia-ta attraverso le pagine di un giornale, anzi attraverso una rubrica, l’ “altalena”, pubblica-ta dall’ ”alto adige”. chi sale, chi scende. Una piccola curiosità quotidiana. Qualche mese fa, a “salire” era proprio Umberta savazzi: 60 anni, malata di cancro, che aveva appena concluso con successo gli studi universitari. Quanto basta per stimolare la mia curiosi-tà. essendo socia della assistenza Tumori non è stato difficile trovare il suo numero telefonico, e lei ha accettato subito di farsi intervistare. non mi sbagliavo: una donna formidabile! sotto tutti gli aspetti. corag-giosa, energica, forte, aperta, un esempio per tutti coloro che non vogliono perdere la propria dignità in situazioni difficili. am-mirevole. mi ritengo fortunata e sono orgo-gliosa di averla conosciuta. Quelle passate con lei, sono state tre ore molto intense che non dimenticherò facilmente!

Turbamento e gratitudine.

l’assemblea Generale. Da quando ho ini-ziato a collaborare con la chance, ho sem-

pre preso parte all’evento. Quest’anno non mi è stato possibile per impegni familiari. e mi spiace moltissimo. È stata un’assemblea più che partecipata, con intensi momenti di umanità e di commozione. e io non ho po-tuto esserci. ma anche in questo caso sono stata fortunata. l’assessore richard Theiner ha acconsentito infatti a incontrarsi con me .

Prendere congedo

e poi un fatto doloroso che, però, fa parte della natura stessa della assistenza Tumori. Prendere congedo da qualcuno, scrivere un necrologio. a maggio è morta margit Dra-bek Thies, la pluriennale presidente del circondario di merano. ai familiari le mie profonde condoglianze. l'assistenza Tumori non dimenticherà né lei e né i suoi meriti.

Però, e anche questo fa parte dell’assi-stenza Tumori, la vita continua. Deve con-tinuare. Per questo auguro a tutti voi una bella estate. Godetevi il caldo, la leggerezza che porta con sé questa stagione. la luce, le tiepide serate…

Nicole Dominique Steiner

Care lettrici, cari lettori

Commento

Dr. Nicole Dominique SteinerDirettrice

commenTo / Il sUccessore a meranoCommento / Il SuCCeSSore a merano

così ha deciso il consiglio del cir-condario nella sua seduta dell’11

giugno. vice presidente resta come prima roberta melosi neri e tesoriera annalisa Pircher Tribus.

oskar asam è da 5 anni socio della assi-stenza Tumori. Dopo la diagnosi di tumore all’esofago, il 71enne insegnante di cucina alla scuola superiore professionale alber-ghiera Kaiserhof è stato convinto a can-didarsi per la assistenza Tumori. “all’inizio nessuno mi conosceva e io non conosce-

vo nessuno” si ricorda asam. oskar asam è sposato, ha tre figli e nel tempo libero è nonno appassionato.

assume il suo nuovo incarico con fiducia e slancio. “mi auguro di poter lavorare con beneficio e spero di riuscire a collabora-re bene e in modo costruttivo con tutta l'assistenza Tumori a livello provinciale, nell’interesse di tutti i malati”.

ancora si deve impratichire, e per prima cosa vorrebbe prendere contatto con i soci

del suo circon-dario. fino a questo mo -mento in tutte le attività - co-me pittura e ginnastica - è sempre stato l’unico uomo. Per questo una delle sue priorità è quella di coinvolgere di più l’u-niverso maschile, convincendo gli uomini che c’è posto anche per loro nella grande famiglia della assistenza Tumori. n

Oskar Asam assumerà l’incarico della defunta presidente Margit Drabek Thies.

Il nuovo presidente del circondario Merano Burgraviato

la sede dell'Istituto europeo di oncologia a milano

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come ogni anno l’assemblea è stata programmata fino al minimo detta-

glio. la presidente renate Daporta Jöchler e il suo team sono riusciti a mescolare infor-mazione con divertimento e a tenere alta l’attenzione dei soci venuti da tutte le parti della provincia per votare il bilancio e per conoscere meglio tutte le attività dell’as-sociazione. come moderatore è stato in-gaggiato Peter schorn, attore altoatesino e conosciuto a chi ascolta radio südtirol 1.

Doris brunner e il consigliere provinciale arnold schuler hanno avuto il compito di presentare il rapporto annuale sull’ attività dell’associazione. Il motto dell’assemblea 2012 “Progettare la vita per costruire il fu-turo” è stato rappresentato da grandi cubi

con cui costruire una casa solida ed ampia che lascia spazio a tutto l’universo dell’as-sistenza Tumori.

Un’ attività che pone l’individuo con le sue esigenze al centro dell’attenzione. Un attività svolta da persone per altre persone. Il grande numero di volontari, questa è la fortuna dell’associazione. Una miriade di attività e servizi per aiutare al meglio i ma-lati: corsi di ginnastica e di nuoto, corsi di pittura, gruppi di auto aiuto e gruppi diretti da esperti, soggiorni estivi ecc. l’assistenza interviene in modo rapido e poco burocrati-co nei momenti di difficoltà anche di natura finanziaria, distribuisce fondi per l’acquisto di presidi sanitari quali parrucche o reggise-ni. ma il merito più grande dell’associazio-

Progettare la vita per costruire il futuroL’assemblea generale dell’Assistenza Tumori il 21 Aprile 2012 a Bolzano

L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012 l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012

Mancavano posti a sedere, una sala gremita di persone. Da anni non si registrava una tale presenza ad un assemblea generale dell’Assistenza Tumori Alto Adige. Ma quest’anno tutto era diverso del solito.

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Un vero piacere vedere la sala gremita di soci

la fila delle presidentesse

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cupa di salute e malattia, ma in qualità di marito di una donna malata di cancro al seno. Theiner è rimasto per assistere all’assemblea concedendosi più di un’o-ra di tempo per riguadagnare la calma necessaria per riprendersi. Dopo la sua partenza ha lasciato un pubblico, che si è sentito pienamente capito

se esperienze che fanno parte del quoti-diano dei soci ha rafforzato la sensazione di appartenere ad una grande famiglia.

Da maggio del 2011 infatti l’assessore Theiner fa parte della grande famiglia dell’assistenza Tumori, non solo in quan-to responsabile dell’assessorato che si oc-

suo intervento. sopraffatto dalla commo-zione, con le lacrime agl’occhi, ha dovuto interrompere il suo discorso dopo le prime parole. Un gesto che ha conquistato i cuori dei soci presenti.

vedere che il responsabile di un asses-sorato così importante sta vivendo le stes-

ne è quello di regalare speranza e il sostegno di un’ìntera comunità. Questi due ultimi elementi, forse i “mattoni” più importanti per costruire il futuro.

Del relax tra un discorso e l’altro si sono occupati Karl, Thomas, martin, christof e Paul del “saxquartett Taufers”. ma l’assem-blea generale del 2012 è stata davvero particolare. anche per un evento che as-solutamente non era stato programmato.

l’assessore alla sanità richard Theiner, ospite d’onore, che a causa dei suoi innu-merevoli impegni avrebbe dovuto parlare per primo per poi andare all’appuntamen-to successivo, non è riuscito a concludere il

l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012

Continua

richard Theiner - la sua commozione ha conquistato tutti i cuoriImpegnata e determinata - la presidente provinciale

renate Daporta Jöchler.

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muoversi per star bene - il credo di valentina vecellio (3a da sx.)

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Il pubblico attento ed interessato

Quattro presidentesse ottimiste

angelika margesin, Presidente "Donne svP" arnold schuler

Dott. luca Palatiello, revisore dei conti

Il coordinatore markus Unterkircher

mariangela berlanda e Ida schacher

l'interprete simultaneo ha tradotto parola per parola in italiano. Un lavoro di grande concentrazione.

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Decisa a costruire un futuro migliore

L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012 l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012 l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012

sylvia Hofer, consigliera comunale

congratulazioni entusiaste

Il futuro si costruisce mattone per mattone

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simpatico e divertente - il moderatore Peter schornIl consigliere provinciale svP arnold schuler ha presentato il bilancio

Il sax Quartett Taufers

Dopo il lavoro ci si rilassareggerà?

anche i musicisti ascoltavano con interesse

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e rappresentato dalla persona giusta. Uno di noi!

Per poter rendere partecipi tutti i soci di questa esperienza, non solo quelli che sono venuti all’assemblea generale, quest’anno, al posto della relazione su tutte le spese e le attività, al posto della lista degli ospiti d’onore ecc. proponiamo un intervista con richard Theiner, che ha accettato di parla-re liberamente con noi delle sue esperienze personali. chi desidera sapere di più su bi-lancio e attività potrà naturalmente infor-marsi presso la sede centrale a bolzano. n

Un’assemblea del tutto particolare

non è stata certo la prima volta che gli è stato chiesto di intervenire all’assemblea generale di un’associazione. ma è stata senza dubbio la volta più appagante per il consigliere provinciale arnold schuler. l’assemblea dell’assistenza Tumori gli ha portato due sorprese. Una riguarda l’orga-nizzazione. “Di solito si tratta di avvenimen-ti necessari ma piùttosto seri, per non dire noiosi.” e invece ha trovato un’atmosfera

così rilassata e un’organizzazione così sim-patica, come mai gli era capitato. anche la presentazione del bilanci è stata fatta in modo da non annoiare il pubblico, ma di informare riducendo il tutto alle cose essenziali. la seconda sorpresa, quella più grande a detta sua, sono stati i soci. “la sala era gremita e si respirava un’aria di comu-nità. Una grande famiglia unita verso un’u-nica meta.“ ecco com’è apparsa l’assistenza tumori a arnold schuler. “Un’associazione unica nel suo genere in alto adige che ha messo le persone e l’aiuto reciproco al cen-tro della propria attività.” n

Un pieno di emozionila prima volta in qualità di moderatore

di un’ assemblea di questo tipo. Il primo incontro con l’assistenza Tumori alto adi-ge. l’attore e cabarettista Peter schorn è stato ingaggiato per dare un’ atmosfera leggera all’assemblea. “mi hanno molto impressionato proprio l’atmosfera piena di emotività e il forte senso di comunità”, sottolinea schorn. “c’era spazio per tutto: informazione, emozioni, sentimenti, empa-tia,” nell’ambito famigliare o tra gli amici schorn finora non è mai entrato in contatto con il tema del cancro. “la partecipazione all’assemblea generale dell’assistenza Tu-mori mi ha sensibilizzato su questo tema.” come moderatore ha dovuto tirare fuori la sua spontaneità quando l’assemblea ha preso una svolta non prevista. “la reazio-ne del pubblico alla commozione visibile dell’assessore è stata la dimostrazione che l’assistenza Tumori non è un’associazione qualunque, ma un punto d’incontro, dove al centro di tutto c’è la persona.” n

TemaTemaTemaTema L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012 l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012 l’assemblea Generale Dell’assIsTenza TUmorI 21 aPrIle 2012L’assembLea generaLe deLL’assistenza tumori 21 apriLe 2012

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TemaTema TemaTema

E‘ arrivato come assessore ed è rimasto come persona coinvolta. Ha assistito all’assemblea generale per più di un’ora. Il suo outing in qualità di marito di una donna malata di tumore, la sua visibile commozione hanno toccato il cuore dei partecipanti più di mille parole.

“Adesso vedo la persona dietro la malattia”Intervista con l’assessore Richard Theiner

richard e birgit Theiner

un’altra dimensione. Uno si pone un sac-co di domande. Domande alle quali non sempre si trova una risposta adeguata.

chance: Per esempio?

Theiner: Per esempio la domanda sul senso. non conosco nessuno che viva in modo così sano e salutista come mia mo-glie, nel mangiare, nel fare sport . . . e poi arriva questa diagnosi. Perché proprio lei?

chance: e il peso psicologico?

Theiner: e‘ una sfida in ogni direzione. Gli stati d’animo non sono sempre di fa-cile interpretazione. Possono nascere dei malintesi, delle tensioni. In positivo e in negativo. se guardo indietro sono sorpre-so ogni volta della forza di mia moglie, dalla volontà e dalla gioia di vivere che emana. Una forza della natura che nasce dal niente, dalla disperazione totale. Una forza contagiosa.

chance: e‘ così contagiosa da imprime-re una virata anche alla vita di chi vive a contatto con la malattia pur non essen-done direttamente colpito?

Theiner: assolutamente sì. si vive con molta più consapevolezza. si imparano ad apprezzare le cose piccole, le cose sem-plici. noi abbiamo sempre apprezzato le cose semplici. ma oggi ci poniamo ancora più questioni di principio.

chance: nelle prossime vacanze dove pensate di andare?

Theiner: facciamo quello che ci piace di più: una specie di trekking, partendo dalla porta di casa.

chance: avete due figli di 24 e 13 anni. come hanno reagito i ragazzi?

Theiner: abbiamo affrontato la que-stione in modo aperto con loro. Dal primo istante. Hanno vissuto tutto con noi. Dopo il primo sgomento i nostri figli hanno di-mostrato una forza ed un’energia incre-dibili. Hanno dato tanto sostegno a mia moglie. anche nei momenti più difficili, per esempio quando nella cerchia delle tue conoscenze o dei tuoi amici qualcuno muore di tumore. sono sempre attimi che ti riportano nel più profondo sgomento. rivivi tutto di nuovo.

chance: all’interno dell'assistenza Tu-mori si parla spesso del problema degli uomini. non parlano. non accettano aiuti. nascondono le loro paure. non si rivolgo-no all’onco-psicologo. lei com’è riuscito a superare questa situazione? si è rivolto ad uno psicologo?

Theiner: no mai, certo ho parlato con dei medici, con degli addetti, ma soprat-tutto ho parlato con mia moglie. aperta-mente, di tutto. senza nessun tabù. n

attenuare gli effetti collaterali della che-mioterapia.

chance: che vada mano nella mano con la medicina tradizionale?

Theiner: Devono andare mano nella mano. nell’interesse del paziente. È ovvio. la medicina tradizionale ha creato i pre-supposti per curare il cancro, la medicina complementare è come già dice il nome, un aiuto, un coadiuvante.Per mia moglie la collaborazione tra questi due approc-ci è stato fondamentale. Di questo sono convinto. nessuno viene costretto a ser-virsi della medicina complementare, pe-rò sono sempre più dell'idea che questo servizio debba essere offerto dal sistema sanitario pubblico. Dobbiamo sempre saper spiegare tutto? e‘ proprio necessa-rio capire fino in fondo come certe cose agiscano? non basta verificare che funzio-nino? soprattutto in ambito psicologico.

chance: la medicina complementare come fonte di forza?

Theiner: assolutamente. e di forza ce ne vuole. chi si ammala di cancro è tal-mente disperato, ha delle ansie inimma-ginabili per una persona sana, costretto com’è a confrontarsi con la propria fuga-cità e la certezza della sofferenza. con la necessità di affrontare i cambiamenti del corpo, di far fronte alla reazione degli altri.

chance: Pensa che sia diventato più sensibile?

Theiner: mi accorgo di dettagli insigni-ficanti che prima nemmeno vedevo. ma anche nelle faccende quotidiane. Quando leggo dei numeri sul cancro per esempio. s’immagini, ogni anno si contano 2.500 nuovi ammalati in alto adige. se si divide questo numero per 365, si arriva al nu-mero di persone colpite ogni giorno dalla diagnosi. sono sei o sette persone. e poi bisogna aggiungere i familiari, gli amici, chi gli sta vicino.

chance: Ha l’impressione di riuscire a

svolgere meglio le sue mansioni di asses-sore da quando ha vissuto questo proble-ma così da vicino?

Theiner: non lo so. ma una cosa è certa: ho un‘ altra prospettiva. vedo ogni desti-no singolo dietro la malattia. so cosa si-gnifica. sento empatia. Quando colpisce la persona che ami, il tutto acquisisce

chance: Per esempio?

Theiner: Per esempio la medicina com-plementare. non ho mai capito perché l’ordine dei medici e certe lobby siano così contrarie a questo servizio. oggi sono molto felice che abbiamo avuto il coraggio di andare avanti e di introdur-re questo servizio malgrado le proteste. Dall’esempio di mia moglie ho capito che la medicina complementare e nell’interes-se dei pazienti.

chance: significa quindi che sua moglie ha usufruito del servizio?

Theiner: assolutamente. mia moglie ne ha usufruito, ne ha beneficiato e lo ha sempre visto come coadiuvante non come sostitutivo della terapia classica. Di più: se mia moglie oggi sta di nuovo bene, sono assolutamente convinto che a giocare un ruolo importante sia stata proprio la la medicina complementare. a causa delle proteste contro questo tipo di servizio siamo stati costretti però a far ricadere gran parte dei costi sui pazienti. nel nostro caso questo non è un proble-ma, ma per tanti altri pazienti invece lo è. Dopo la nostra esperienza vorrei asso-lutamente evitare che qualcuno debba rinunciare a questo servizio per problemi di natura finanziaria. so che l’assistenza Tumori sta già facendo molto in questo campo per aiutare le persone malate. e del resto è assolutamente provato che la terapia complementare è in grado di

Uno di noi. Uno che capisce cosa proviamo. Questa è l’impressione

che hanno portato a casa i soci presenti all’assemblea generale del 21 aprile scor-so a bolzano. l’assessore richard Theiner si è detto disponibile a parlare con la chance. non si è tirato indietro mai, ha accettato di raccontare la sua personale esperienza come marito di una donna malato di tumore al seno.

maggio 2011 – una data che non scor-derà più. Una cesura nella sua esistenza e nella vita della sua famiglia. Una dia-gnosi completamente inaspettata: sua moglie birgit è malata di tumore al seno. Il cancro - un tema affrontato da lui mille volte in modo teorico da assessore alla sanità – che improvvisamente diventa realtà concreta e cruda. non più gli altri, i cittadini che gli hanno dato la loro fi-ducia. non più i problemi quotidiani di natura amministrativa e politica legati alla malattia. no. Questa volta è qualcosa di diverso, qualcosa che lo tocca da vicino. la sua vita, la sua famiglia, sua moglie, la donna, con la quale 25 anni fa ha deciso di condividere la sua vita. nella buona e nella cattiva sorte.

chance: maggio 2011 allora la diagno-si. cancro al seno. Un tema che in modo teorico è presente da sempre nei suoi pensieri. adesso però la tocca da vicino, anzi da vicinissimo.

Assessore Richard Theiner: e’ vero, la diagnosi, il momento della verità ti colpi-sce come un fulmine a ciel sereno. anche se tutti sappiamo che questa diagnosi og-gi non significa più la morte sicura, chi non l’ha vissuto, non può immaginare le conseguenze. conseguenze pesantissime di natura fisica, psichica e mentale. In pri-mo luogo, naturalmente, per chi subisce questa diagnosi, ma anche per chi gli sta vicino.

chance: la vita prima e dopo la diagnosi quindi, una storia raccontata da tanti pa-zienti…

Theiner: sì proprio così. Di colpo, si vive tutto molto più intensamente e con grande consapevolezza. anche per noi è stato così. Improvvisamente abbiamo capito che dobbiamo vivere adesso, nell’oggi. lasciare spazio ai sentimenti. È qualcosa che ti cambia la prospettiva. non si è più disposti a lasciarsi distrarre da cose senza importanza. oggi mi chie-do cosa conti veramente. oggi ho capito che devo vivere qui e adesso, non doma-ni. non sono più disposto a spostare la vita nel futuro.

chance: Grazie a sua moglie ha potuto toccare con mano cosa significhi amma-larsi di tumore in ato adige.

Theiner: la diagnosi è stata fatta a si-landro. È seguito poi un periodo di colla-borazione tra silandro e merano, dove alla fine è stata effettuata l’operazione. Il fatto che fosse già presente il chirurgo plastico è stato molto positivo, così non si è reso necessario un secondo intervento. Già prima della malattia di mia moglie ho sempre auspicato un ampliamento della chirurgia plastica ricostruttiva in alto adi-ge. adesso ho la conferma di quanto sia importante. non solo per quanto riguar-da il cancro al seno, anche in altri ambiti. Devo dire che questa esperienza per me è stata anche la conferma di aver intra-preso la via giusta con il nostro sistema sanitario.

chance: Questa esperienza da vicino della malattia ha cambiato la sua visione su come combattere il cancro?

Theiner: non direi. certo adesso sono ancora più convinto della necessità di cer-ti servizi, già promossi prima.

Inter vIsta con l’assessore rIchard theInerInTer vIsTa con l’assessore rIcHarD THeInerInTer vIsTa con l’assessore rIcHarD THeInerInter vIsta con l’assessore rIchard theIner

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sta libertà le sono rimasti sempre vicini.

Quando studiava, Umberta ha fatto par-tecipare tutta la famiglia. la nuora, i figli, il marito. In macchina con marco ascoltava-no sull’mP3 le lezioni di filosofia e di storia. “e poi ne discutevamo”. Quando prepara-va un esame, gli raccontava tutto, la sera quando tornava dal lavoro. “se capiva cosa gli raccontavo, sapevo che io avevo capito la lezione.”

TemaTema TemaTemaUmber Ta savazzIUmber ta Savazzi

È sempre una bellissima donna con l’entusiasmo di una ragazzina.

Quando parla, di lei è tutto che parla: gli occhi, le mani, il corpo. e’ aperta Umber-ta, non nasconde niente e non ha paura di raccontarsi. “sono sempre stata una sognatrice, sin da bambina. sognavo ad occhi aperti.” Però i suoi sogni poi non li raccontava fino a quando non si avvera-vano. così ha fatto anche con l’università. solo pochi sapevano che si recava ogni giorno in treno a Trento per frequentare le lezioni. Il primo giorno all’università il 20 settembre 2008 e i primi esami già a gennaio 2009.

la vita di Umberta non è stata una passeggiata. sin dall’inizio. ma questa donna minuta ha den-tro di sé la forza di una leonessa. Ha sempre combattuto. Da bambina. Da giovane sposa quando a 21 anni dopo 18 mesi di matrimonio ha chie-sto il divorzio perché non sop-portava di essere maltrattata. e oggi, che lotta contro la malattia. ogni giorno. senza mollare mai.

la più grande fortuna della sua vita è aver incontrato il suo secondo marito, mar-co. 35 anni fa. “l’ho visto al bar Dolores e ho capito che questo sarebbe stato l’uomo della mia vita.” e così fu. oggi ne ha tre di uomini. marco e i loro figli michele e Gianluca, che hanno 31 e 29 anni. non è stata la classica mamma all’ita-liana, Umberta. Da piccoli sì. stava sempre vicina ai suoi figli, giocava, raccontava, parlava. soprattutto parlava e ascoltava. ma quando sono cresciuti li ha lasciati li-beri di prendersi la vita nel-le loro mani. e grazie a que-

nell’autunno del 2010 ha iniziato a sentirsi debole. le scale della stazione, le scale all’università. Di colpo tutto era diventato un peso.

e sempre questo strano dolore sul petto. Umberta però non aveva tem-

po per andare dai medici. “Dovevo preparare l’esame di inglese. stava-no cambiando il piano di studi e dovevo darlo prima.” Poi è andata lo

stesso. la rassicuravano. sarà lo stress, è esausta, dicevano. ma dentro di sè,

Umberta sentiva che non era così. Dopo l’esame di inglese è andata di nuovo da un medico. niente.

Poi una notte, suo marito era fuori per lavoro, si sveglia con un male terribi-

le al petto. chiama l’ambulanza. la portano all’ospedale e finalmente a qualcuno viene l’idea di farle fare

gli esami del sangue, la ves. altissima. subito esami radiologici alla clinica buonvicini. e’ stato marco a prende-

A 57 anni, perso il lavoro, con due figli all’università una fa i conti con la vita e prende una decisone. Umberta Savazzi si è iscritta alla facoltà di Sociologia a Trento. E si è laureata quattro anni dopo. Con la malattia di mezzo.

“Sono sempre stata una sognatrice”Umberta Savazzi

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Il penultimo esame il professore l’ha te-nuta dentro un’ora. storia delle religioni. Umberta ricorda ancora ogni istante. co-me anche le lezioni del professore di sto-ria moderna. “sono rimasta incantata, da quanto era bravo. e a fine lezione pensavo sempre, come, è già finita?”

Primavera 2012 arriva il giorno della laurea. Una gioia immensa che può capi-re solo chi in vita sua ha potuto realizzare un sogno. e la sera un'altra gioia, del tutto inattesa. suo figlio Gianluca e la nuora le hanno portato due pacchettini. Umberta era già a letto, suo marito stava sedu-to accanto a lei. Quando hanno aperto i pacchettini sono uscite due scarpettine. nascerà a ottobre il primo nipotino di Umberta. ed ecco che ha già il prossimo obbiettivo. Portare fuori la piccola creatura con il passeggino. farle vedere gli uccellini e gli alberi e il cielo… n

clinica a fare terapia radiologica. “Un mese in ferie con mio marito”, scherza oggi.

Umberta racconta tutto questo senza rabbia, senza disperazione. “Io sono atea”, dice, “ma credo nel destino. e si vede che questo è il mio destino.” ma c’è gente che sta molto peggio, dice. chi soffre di de-pressione per esempio. “Io combatto, io vivo ogni giorno della mia vita. non pos-so rinnegare niente. Ho dovuto lottare, ma ho vissuto e il mio vissuto è positivo. non è importante vincere o perdere”, sostiene. “l’importante è combattere con l’obietti-vo di continuare a vivere.” al momento sta tentando una nuova terapia. sarà l’ultima.

Gli ultimi esami universitari li ha dati senza capelli, ma lo ha nascosto. non vo-leva sconti dai professori. era una matricola qualsiasi. “studiavo di notte. mi mettevo la sveglia alle due e mezza e studiavo fino alle sette o le otto. ripetevo a voce alta.

re la risposta. Quel pomeriggio, quando marco è tornato subito a casa, Umberta ha capito che c’era qualcosa che non andava. ancora prima che aprisse bocca.

“la sofferenza più grande”, dice Um-berta, “è quando lo vieni a sapere. Prima che inizino le cure. se superi questo mo-mento, hai superato metà della malattia. Poi bisogna crederci, sperare, lottare. la speranza per me è sempre stata più forte della sofferenza.”

Una diagnosi disperata. Un timoma, tu-more molto raro, localizzato dietro lo ster-no, all’altezza dei seni. e già grande. non operabile. Da allora, dal febbraio 2011, Umberta ha fatto sei chemioterapie. Ha provato anche la radioterapia, anche se per la particolare localizzazione del tumo-re le davano solo 10 % di possibilità che potesse avere qualche effetto. Un mese in un residence a milano e ogni mattina in

Umberta savazzi: "la speranza per me è sempre stata più forte della sofferenza"

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TemaTemaTemaTema AllenAmenti per lA sAlute del circondArio pusteriA A montAlallenamenTI Per la salUTe Del cIrconDarIo PUsTerIa a monTal

Good FeelingsAllenamenti per la salute del circondario Pusteria a Montal

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bellissimi: I prati fioriti di montal

la ricetta è ormai collaudata. rela-tori ospiti. Giochi e colloqui. Dare

sfogo a emozioni e sentimenti. Qi Gong e wellness. buona cucina. Quello che serve per poter iniziare un altro anno con gioia e l’animo più leggero, ricchi di informa-zioni, di esperienze positive e di nuove nozioni. fino al prossimo incontro!

sulla strada per montal si attraversa-no prati fioriti. sullo sfondo montagne ancora innevate. le temperature sono parecchio inferiori a quelle di bolzano o bressanone. cade anche una leggera pioggerella che però non diminuisce la bellezza del paesaggio. scendendo al parcheggio dell’albergo automaticamen-

te respiriamo profondamente. fresco! meraviglioso!

l’incontro è in pieno svolgi-mento. Il primo pomeriggio e la serata sono passati. Due relatori già “spuntati”: roman Paluzzi, psicologo e maestro di Joseikan budo e aikido, e il Dott. Wolfgang schullian del servizio di medicina com-plementare di merano. an-che Gertrud oberbacher ha già fatto i suoi esercizi di Qi Gong. adesso, il sabato po-meriggio, tutti si preparano per la serata. cena di gala

Come ogni anno in primavera. Per molti un appuntamento fisso. È il training per la salute del circondario Pusteria con i due psicologi Anton Huber e Christine Centurioni. Invitati pazienti, familiari e amici. Il tutto dal 4 al 6 maggio all’Hotel Alpenrose di Montal.

christine e Helga

allenamenTI Per la salUTe Del cIrconDarIo PUsTerIa a monTalAllenAmenti per lA sAlute del circondArio pusteriA A montAl

sempre concentrati per due giorni e mezzo, dirigere i colloqui, organizza-re giochi ecc. non è una passeggiata. ma chi ama il proprio lavoro lo fa vo-lentieri, e i due psicologi ci mettono anima e corpo.

I 18 partecipanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 70 anni. alcuni sono qui già per la seconda, terza o addirittura quarta volta. anche due uomini fanno parte del grup-po. Una piccola vacanza a cui non manca nulla. Il costo è di 240 euro. Per tre giorni. nuovi input, comu-

nicazione, conoscenze che durano spesso per anni, distensione. Una parentesi incre-dibilmente intensa.

e c’è una legge non scritta: la malattia resta fuori dalla porta. Qui si tratta di sa-lute, di consigli come rimanere in forma, in movimento, e su come sentirsi bene. Questo non significa eludere i problemi. Possono però essere affrontati in modo positivo. Imparare come vivere meglio, in modo più sano e consapevole, prepararsi un piccolo pacchetto di cose per tutti i giorni il cui effetto benefico dura poi nel tempo.

Un team collaudato

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con intrattenimento. ci si dovrebbe pre-sentare con un vestito speciale. chi non deve preparare niente, usa il tempo libero per una seduta in sauna o una nuotata in piscina.

anton Huber e christine centurioni sono vecchie volpi. lavorano insieme da anni. lo si percepisce, anche se loro non lo dico-no. a prescindere dall’”incidente di lavoro” di Huber – si è incastrato il pollice nello schermo di proiezione – si trovano tutti e due perfettamente a loro agio. si godono visibilmente questo fine settimana anche se per loro significa duro lavoro. essere

Continua

anton Huber e christine centurione

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senza confrontarci troppo perché ognuno sa perfet-tamente quello che pensa l’altro. Il concetto l’abbiamo sviluppato insieme.”

Christine Centurioni, psicologa. vanta un’esperienza più che trentennale. È stata attiva in vari settori: ospedale, ricerca, orga-nizzazione, economia, assistenza ai pazienti e ormai si è ririrata dalla vita professionale. “Il seminario della salute e il gruppo che dirigo insieme a anton, sono le uniche attività che ho voluto mantenere. non smette di affascinarmi il fatto che si tratta di un lavoro profondamente utile. si tratta dell’essenziale. Il contatto con il gruppo è intenso e diretto.”

Vacanza corta con effetto lungo

non è il loro primo convegno sulla sa-lute e non sarà l’ultimo. christine e Helga si godono questi giorni lontano dalla vita quotidiana lasciandosi viziare dall’atmosfera rilassante.

TemaTemaTemaTema allenamenTI Per la salUTe Del cIrconDarIo PUsTerIa a monTalAllenAmenti per lA sAlute del circondArio pusteriA A montAl camPaGna DI sensIbIl IzzazIone cancro al senoCampagna di sensibil izzazione CanCro al seno

nel mondo industrializzato il can-cro al seno è il tumore più fre-

quente nella donna. con tendenza in au-mento anche in alto adige. come riporta il registro dei tumori, nell’anno 2007 i nuovi casi sono stati 387.

ma non solo i casi sono in aumento, aumentano anche le possibilità di gua-rigione. e questo soprattutto grazie al fatto che sempre più donne ricorrono all’auto-esame del seno. soprattutto per le donne giovani, a partire da vent’anni, la sensibilizzazione per l’auto-controllo è molto importante. Il tumore al seno infat-ti non è una malattia che colpisce solo le ultraquarantenni.

Il prossimo autunno nei centri seno-logici di bressanone e merano verranno esposti dei modelli di seno a grandezza d’uomo. la mostra sarà accompagnata da materiale informativo sulla malattia e sulle misure di prevenzione.

lo scopo dell’azione? l’auto-esame del seno dovrebbe diventare un’abitudine, più

Bastano pochi minuti al meseCampagna di sensibilizzazione Cancro al seno

Un seno nel quale si può entrare. Non è la scena di un film horror, ma fa parte di un nuovo progetto d’informazione dell’Assistenza Tumori. Il progetto “Modello d’organo” parte in autunno ed è pensato per sensibilizzare le donne all’auto-esame mensile del seno.

dimensioni del Modello: peso: 300 kg, altezza: 2,05 m, larghezza: 2,20 m, lunghezza: 2,90 m, larghezza minima della porta: 1,20 m, altezza minima della porta: 2,10 m

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o meno come il lavarsi i denti. la presiden-te renate Daporta Jöchler: “Pochi minuti

al mese per l’auto palpazione, perché noi donne dobbiamo volerci bene.” n

costola

tessuto adiposo

condotto del latte

fasci muscolari

tessuto connettivo

polmone

capezzolo

areola

ghiandole

galattofori del seno

condotto

Una squadra affiatata

oltre al meeting per la salute dirigono in-sieme anche il gruppo di pazienti “la mia se-conda vita” che si riunisce una volta al mese a brunico. anche per questo gruppo vale lo stesso concetto. non escludere i problemi. allegria, informazioni e buon umore.

Anton Huber, dirigente del servizio psi-cologico all’ospedale di Brunico: “Il semi-nario è pesante per noi, però è anche un lavoro di grandissima soddisfazione. siamo una squadra affiatata, lavoriamo insieme da 15 anni e si sente. Possiamo occuparci dei problemi dei pazienti spontaneamente

Christine di Vandoioes: “È la terza volta che partecipo. ogni volta è diverso, ogni volta posso portare a casa nuove esperien-ze positive. sono sempre giornate dove ri-esco a ridere di cuore. Una vera vacanza corta che dura a lungo. e prima di venire qua, ero in qualche modo più superficiale, anche per ciò che concerne la mia salute e il mio stile di vita.”

Helga di Falzes: “esatto. È semplice-mente liberatorio. mi sento parte di una comunità affiatata. ognuno capisce senza molte parole di che si tratta. Quando tor-no a casa, mio marito e mio figlio dicono sempre che si vede quanto mi ha fatto be-ne. e una cosa formidabile: i consigli per la salute si lasciano integrare facilmente nella vita quotidiana cosicché l’effetto dura nel tempo. ma quello che soprattutto ho im-parato qui è una cosa: io sono importante e io stessa devo fare qualcosa per me e per il mio benessere!” n

Uno dei modelli che sarà esposto nei centri senologici di bressanone e di merano

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TemaTema TemaTemaAgendA degli AppuntAmentiaGenDa DeGlI aPPUnTamenTI

Tutte le manifestazioni, iniziative e offerte in un unico colpo d’occhio. Con la nuova “Agenda” i soci della Assistenza Tumori in futuro saranno informati tempestivamente e nel miglior modo possibile. In autunno uscirà infatti per la prima volta un nuovo opuscolo che contiene sia le iniziative provinciali che quelle dei singoli distretti.

Una “Agenda” per tuttiColpo d’occhio su tutti gli appuntamenti della Assistenza Tumori in Alto Adige

Veranstaltungen, Kurse und Angebote der Südtiroler Krebshilfe

Herbst 2012 / Winter 2013

le vosTre le T TereLe vostre Le t tere

Qualcosa si muove sul fronte delle let-tere al direttore. avevo già perso ogni speranza e tolto la rubrica dalla rivista, ma per l’edizione estiva della chance so-no arrivate due lettere che pubblichiamo qui di seguito.

la mia speranza è che si sia rotto il ghiaccio e che in futuro arrivino altre lettere ed e-mail. non devono essere

necessariamente elogi (anche se li accet-tiamo volentieri), siamo anche aperti alla critica. e questo perché vorremmo sem-pre migliorare e fare un giornale vicino ai nostri lettori. fateci sapere come trovate la chance, cosa vi piace e cosa no, cosa vi manca e cosa vi piacerebbe leggere.

fatelo in forma di lettera alle segre-terie dei distretti o alla sede centrale di

Le vostre lettere

Dr. Nicole Dominique Steinerchefredakteurin

ticolo non sono riuscito a trattenere le lacrime. nel mio caso ho atteso quasi 30 giorni dopo il trapianto di midollo prima di varcare la porta di quella camera. la sensazione che si prova è difficile da spie-gare, perchè quando si è isolati quasi ci si dimentica del mondo che esiste fuori e si fatica persino a capire, se quello che quo-tidianamente si vede da quella finestra, rigorosamente chiusa, sia realtà oppure no. Poter riabbracciare la vita dopo un trapianto riscoprendola un pò per volta è qualcosa di assolutamente fantastico. Una seconda vita a tutti gli effetti!

anche il day hospital è super. le infer-miere, come tra l'altro avete scritto, co-noscono tutti i pazienti per nome e nel corso degli anni diventano parte di noi.

voglio anche dirvi che grazie all'articolo ho saputo che Wolfgang sta bene. c'era-vamo conosciuti in reparto verso la fine del 2004 e in diverse occasioni abbiamo condiviso le nostre emozioni fatte di spe-ranza e paura. Poi ci siamo persi di vista e il fatto che non l'avessi più incontrato nemmeno durante le frequenti visite in day hospital mi faceva temere che potes-se aver avuto dei problemi. Invece scopro con enorme emozione che sta bene e che è felice con la sua famiglia.

ancora complimenti

Claudio Tait

Il Quartetto Sax di Tures si è occu-pato dell’intrattenimento musicale all'assemblea generale dell'Assistenza Tumori. Un compito che i musicisti hanno sentito come un onore. Chri-stof Haidacher ha voluto ringraziare la presidente.

“ciao renate,

senza voler dare il via ad una serie di rin-graziamenti reciproci, mi sta tuttavia a cuo-re ringraziare Te o piuttosto voi tutti per l’occasione di poter assistere all’assemblea annuale della assistenza Tumori. abbiamo continuato a parlare tra di noi di questo sabato pomeriggio così speciale passato con l'assistenza Tumori. se anche la nostra musica è stata gradita, la cosa ci rende particolarmente contenti. ma dobbiamo anche ringraziare un interlocutore molto abile. Infine ti devo fare un grande compli-mento, anche a nome dei miei amici: esse-re a capo di una tale organizzazzione, per ognuno di noi sarebbe troppo. ci teniamo esprimerti la nostra stima e il nostro rispet-to per come tu riesci a dare una direzione a questa associazione e per come come hai saputo fare dell'assemblea annuale non so-lo un'atto dovuto ma invece un incontro piacevole e pieno di significato. siamo certi di non essere i soli a pensarla così!

auguri e ancora grazie.

Christof Haidacher”

bolzano, o per mail a [email protected] o direttamente a me: [email protected].

Nd

Grazie a questa iniziativa tutti i soci pos-sono farsi un'idea su cosa viene offerto negli altri distretti e volendo, possono

anche partecipare alle attività offerte altrove. Un ulteriore passo per diventare veramente una grande famiglia. n

Questo significa che verranno pro-poste insieme tutte le informa-

zioni riguardo a manifestazioni e azioni e non più, come è accaduto fino ad oggi, opuscoli separati per i singoli distretti.

l’agenda è divisa in due parti: nella pri-ma si trovano tutte le informazioni generali sulla assistenza Tumori e sulle sue attività come la gita sociale provinciale o la con-sulenza legale gratuita, nella seconda al centro dell’attenzione ci sono i distretti. In capitoli separati i vari distretti presentano i loro corsi e le manifestazioni come per esempio concerti di beneficenza o feste natalizie.

“I diversi distretti sono molto attivi e offrono ai soci molte opportunità, dalla ginnastica riabilitativa fino agli incontri aperti" - dichiara la presidente provinciale renate Daporta Jöchler. "vogliamo valoriz-zare questa pluralità di offerta innanzitutto mettendone a conoscenza i soci, in secon-do luogo facendo loro capire che possono sentirsi orgogliosi della loro associazione.”

In più l’opuscolo contiene tutti i contatti dei vari distretti, così i soci possono tro-vare subito tutte le informazioni pratiche come gli indirizzi delle segreterie regionali e degli ambulatori, i referenti e gli estremi dei conti bancari.

l’ ”agenda” uscirà due volte all’anno: l’edizione autunno-inverno contiene le manifestazioni da settembre a dicembre, l’edizione di primavera quelle da gennaio ad agosto. l’opuscolo viene stampato sia in tedesco che in italiano e viene spedito per posta direttamente ai soci.

altri esemplari saranno messi a dispo-sizione di strutture pubbliche come per esempio studi medici, ospedali, farmacie o biblioteche in modo che anche i non-soci possano conoscere l’attività dell' as-sistenza Tumori.

Questa mail è stata inviata da Claudio Tait, ex paziente dell reparto di ema-tologia a Bolzano che abbiamo pre-sentato nell'ultima Chance.

spett. assistenza Tumori

volevo complimentarmi con voi per il bellissimo articolo sul reparto di emato-logia di bolzano che avete pubblicato sul periodico "la chance" di marzo. l'articolo è assolutamente esauriente e siete riusciti a centrare nel pieno lo spirito del reparto come se a scrivere l'articolo fosse stato un paziente.

In quel reparto ho trascorso anch'io diversi mesi della mia vita e tutt'ora fre-quento il day hospital per le saltuarie terapie di mantenimento e controlli vari. Il reparto è come lo avete descritto: asso-lutamente professionale ed eccezionale per ciò che riguarda il rapporto umano. ricordo che noi pazienti ci sentivamo nel-le mani di medici ed infermieri e di loro ci fidavamo ciecamente.. la battaglia contro la malattia è molto dura sia fisicamente che psicologicamente, ma il reparto ha sempre dato il massimo per farci sentire il più possibile a nostro agio.

molto toccante è la parte che riguarda le camere sterili e che parla di quei pas-si "rubati" in corridoio alla sera quando in giro non c'è più nessuno e quando il rischio infettivo è minore. leggendo l'ar-

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TemaTema TemaTemaIn memorIam marGIT DrabeK THIesIn memorIam margIt Drabek thIes

“Dopo che mi sono ammalata, vivo ogni giorno in modo pieno e consapevole. E il mio desiderio principale è trasmettere questo atteggiamento agli altri malati.” Con questa massima Margit Drabek Thies ha vissuto per più di 25 anni.

In memoriam Margit Drabek ThiesLa presidente del circondario Merano - Burgraviato è morta il 28 Maggio

subito le viene chiesto se vuole iscri-versi all’associazione e, visto che si

iscrive, se vuole anche candidarsi per il consiglio. ora sono tre anni che la badiota è presidente della sezione bassa Pusteria.

Dev’essere scritta nel suo dna la capacità di aiutare gli altri e di occuparsi delle per-sone bisognose. Prima di andare in pensio-ne la madre di tre figli maschi ha lavorato una vita come infermiera. alle spalle, oltre a tante esperienze, spiccano i 25 anni al servizio Pneumologico dell’ospedale di brunico. “Già quando lavoravo all’ospedale ho capito quanto bisogno abbiano i malati non solo delle cure ma anche di una buo-na parola, di una carezza, di un gesto che li faccia capire che non sono soli.” sembra poco, ma è fondamentale per la guarigio-ne. martha feichter ha anche capito che lei era in grado ad aiutare gli altri, a trovare la parola giusta nel momento giusto.

Quando aveva 40 anni è nato il suo ultimo figlio, era il 1994. Un pe-riodo tutt’altro che facile per martha feichter. Gli altri figli avevano 15 e 12 anni, lei lavorava a tempo pieno all’o-spedale. “non esisteva ancora il part-time“, si ricorda. l’hanno introdotto solo nel 1995, quindi ho dovuto arrangiarmi in un modo o nell’altro.“ Per qualche anno ci è riuscita, poi, nel 1997 è andata in pensione. Per esigenze famigliari.

ma stare a casa e basta era troppo poco per una donna come lei, impe-gnata nel sociale, abituata a lavorare, socia anche del Kwv, l’associazione delle famiglie cattoliche. "Per me è molto importante avere un altro obiettivo nella vita accanto alla mia famiglia, per quanto essa sia impor-tante. Trovo importante potermi impegnare nel sociale", dice. Devono averlo capito anche gli altri. Quando si è recata all’ufficio dell’assistenza Tumori a brunico per una sempli-

delle cose che a martha piacerebbe cam-biare, ma non sa come. le distanze sono un dato di fatto, un elemento di difficoltà oggettiva su cui è difficile intervenire. e’ invece molto felice della stretta collabora-zione con la collega Ida schacher e con la sezione alta Pusteria.

aiutare fa parte della quotidianità anche della sua vita privata. a casa ormai c’è solo il figlio più giovane, 18 anni compiuti. ma martha si occupa anche della madre che ha 90 anni e del fratello, malato di cancro ai polmoni. “ogni giorni faccio loro visita, c’è sempre qualcosa di cui hanno bisogno.”

la fede gioca un ruolo molto importan-te nella sua vita. racconta martha feichter: “Poter pregare mi regala la pace interiore e mi dà un forte senso di appartenenza ad una comunità.”

alla domanda se abbia un hobby, un passatempo, non risponde subito. Prima deve riflettere un po‘. “fino a qualche anno fa mi piacevano mol-to i lavoretti a casa, fare la maglia, lavorare all’uncinetto.” e adesso? “al momento sto facendo una pausa, una pausa in tutto. leggo i giorna-li, ogni tanto anche un libro. faccio delle passeggiate… ” sì e poi c’è la assistenza Tumori, il suo impegno quotidiano per i soci e per le persone ammalate. “non potrei mai dire che non ho niente da fare.“

e sogni? Ha ancora un sogno na-scosto nel cassetto, martha feichter? anche in questo caso deve riflettere. “no, non direi“, ribadisce. “la salute, la mia libertà, cioè il mio essere libera di fare ciò che ritengo essere impor-tante. e’ tutto ciò che mi occorre. non ho altre esigenze. non ho bisogno di altro. nemmeno di andare in ferie ogni anno.“ martha feichter è una donna felice della sua vita. n

Dodici anni fa un brutto tiro del destino. Si ammalano di tumore contemporaneamente il cognato, la cognata e la suocera. Martha Erlacher Feicher si rivolge all’ufficio della sezione Bassa Pusteria dell’Assistenza Tumori.

Poter aiutare agli altriLa presidente della sezione Bassa Pusteria Martha Erlacher Feichter

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il natale, le gite distrettuali, i colloqui con i pazienti – questi erano i cardini della sua vita. ed era orgogliosa della sua assisten-za Tumori. così come la assistenza Tumori è orgogliosa di lei. e grata. riposi in pace.

In ricordo di Margit

Per tanti anni, margit Drabek Thies ha partecipato ai soggiorni al mare, orga-nizzati dall'assistenza Tumori. solo negli ultimi anni ha dovuto ripiegare sullle due settimane al lago di Garda, sempre orga-nizzate dall'assistenza Tumori.

I partecipanti al del soggiorno a mi-sano di quest'anno si sono incontrati per ricordare la scomparsa presidente del cir-condario merano - burgraviato e per dire una preghiera per lei. n

Il dono della vita, così lei lo sentiva e lo concepiva, l’ha dedicato anche e

soprattutto alla assistenza Tumori. socia dal 1989, dal 1994 ha lavorato nel consi-glio e dal 1998 è stata ininterrottamente presidente del circondario merano-bur-graviato.

margit Drabek Thies, anno 1937, era una donna tipica della sua generazione.Dopo il matrimonio è rimasta a casa ad accudire il marito Walther e il figlio. negli ultimi anni era diventata una nonna inna-morata dei due nipoti.

era una vera signora. sempre curata. riservata, cortese e sensibile, ma anche coraggiosa e determinata. Questa è l’im-pressione che rimarrà nella memoria delle molte persone che l'hanno conosciuta.

Per quasi 25 anni margit Drabek Thies ha resistito alla malattia; nel 1988 si è am-

malata per la prima volta. Il 28 maggio 2012 infine si è dovuta arrendere. la sua esperienza personale con il cancro le ha dato la forza per aiutare tante altre per-sone.

l’ufficio della assistenza Tumori nella Galleria ariston a merano era diventata quasi la sua seconda casa. In questa stan-za riceveva i malati per l’orario di ambu-latorio, e la sua più grande soddisfazione era vedere i pazienti uscire più fiduciosi di quando erano entrati. constatare di persona di essere riuscita a trasmettere loro coraggio e speranza. Ha sempre vis-suto il proprio destino con filosofia. nono-stante tutto è sempre riuscita a vedere il lato positivo della vita. e i pochi momenti che veniva sopraffatta dallo sconforto, li accettava come uno scroscio di pioggia in aprile, per poi ritornare con rinnovato coraggio ai suoi impegni. la vendita delle rose, la lotteria in occasione della festa per

ce informazione è entrata nell’universo dell’assistenza Tumori e non ci è più uscita.

In confronto ad altre sezioni, la situazio-ne in bassa Pusteria non è proprio sem-plice, racconta martha feichter. “siamo troppo decentrati. le distanze sono trop-po grandi. Io stessa vivo a san vigilio di marebbe. Il consiglio, e questo vale anche per me, non è abbastanza presente in uffi-cio.” Prima persona di riferimento in bassa Pusteria è perciò la segretaria. I membri del consiglio, sette eletti e due cooptati, sono presenti in ufficio solo una volta la settimana.

“la val badia è lontana come anche la valle aurina o altre parti della nostra sezione”,spiega martha feichter. I membri del consiglio si occupano dei malati nei pressi del loro paese, nella loro valle. e’ una

commemorazione di margit Drabek Thies a misano

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COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICOSA SUCCEDE NEI CIrCONDArI cosa sUcceDe neI cIrconDarIcosa sUcceDe neI cIrconDarI

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“Lotta al tumore”

Il dott. christoph mayr il 7 maggio a sarentino ha spiegato le basi della lotta al tumore. Il medico ha informato sulla prevenzione e sul trattamento del tumore, partendo

dalla situazione delle malattie tumorali in alto adige e fornendo informazioni soprattutto sui tumori più frequenti, quello al seno e quello all’intestino. Il medico ha illustrato le varie visite preventive e le tecniche di diagnosi per poi soffermarsi sulla cura di questi tumori. con l’aiuto di diapositive ha mostrato gli interventi chirurgici sia sull'intestino che sul seno, non dimenticandosi anche dell’eventuale intervento di chirurgia estetica, completando le spiegazioni sull’opportunità di chemio- e/ o radioterapia. Un percorso completo che ha fatto comprendere come il paziente viene accompagnato dall'equipe medica dalla prima diagnosi in poi.

BOLzANO - SALTO - ScILIARMeRANO - BURgRAVIATO

Alle Regole di malosco in Val di Non il 15 maggio

bel tempo e ottimo umore sono stati gli ingredienti della gita primaverile alle regole di malosco in val di non, il 15 maggio. Il programma prevedeva di tutto per tutti: passeggiate, giochi di carte e chiacchiere. e al ritorno c’è stata anche la possibilità di fermarsi un attimo in preghiera alla madonna di senale o per comprare qualche souvenir.

Concerto di beneficenza a Lana

renate Daporta Jöchler e

michl Gamper

Tutti i musicisti che hanno

partecipato al concerto

Consegna dell'assegno

niente regali ma donazioni a favore dell’assistenza Tumori, sezione merano - burgraviato. ecco come othmar Tammerle ha voluto festeggiare il suo compleanno. Gli amici hanno obbedito e così si è potuta raccogliere una bella somma che è stata consegnata al presidente del circondario, oskar asam, e a annalisa Pircher e anna Kofler del direttivo..

Carnevale 2012 Tutti gli anni arriva il

carnevale e tutti gli anni i soci s’incontrano per un pomeriggio all’insegna di musica, balli e leccornie al ristorante siegler im Thurm. a sinistra un bel primo piano do margit Drabek Thies.

Gita culturale a Castel Thun in Val di Non il 20. Aprile

la maestosità della residenza nobiliare della famiglia Thun ha

affascinato tutti i partecipanti alla gita di quest'anno per non parlare

dei meli in fiore, dei bei panorami della val di non e infine delle

gustose specialità trentine offerte a pranzo.

ogni anno un successo:

la manifestazione “Una rosa per la vita”

Il coro Gospel chorioso che ha dato un concerto di

beneficeza nella chiesa benedettina bolzano Gries

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VALLe ISARcO

lo stand della vendita delle

primule delle donne svP a chiusa

con la sindaca maria Gasser fink

la vendita della rose edizione 1012 con il volontario più anziano, Johann zingerle di quasi 90 anni, il solito "team delle rose" e i volontari più giovani, il gruppo dei cresimandi

I partecipanti alla gita primaverile a Castel Coira a Sluderno Dopo il castello si visita il villaggio

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VAL PUSTeRIA

sezIone alTa PUsTerIa

2. GARA DI SCI IN MEMORIAM DI EGON KAHN CORSA DI BENEFICENzA IN VAL PUSTERIA

Per la nona volta sono partiti atleti grandi e piccoli per la corsa di beneficenza organizza-ta dall’assistenza Tumori. Per la prima volta è stato possibile partecipare semplicemente camminando.

come ogni anno la manifestazione si è svolta all’insegna della competizione sportiva, del divertirsi stando insieme e della generosità. Un ringraziamento a tutti i partecipanti e in particolare all’associazione “lince” e al suo presidente Peppo Trenker, agli sponsor, ai tan-ti volontari, a Polizia, carabinieri, croce bianca e soccorso alpino e anche a lucia recchia, madrina del fondo “aiuto ai bambini” dell’as-sistenza Tumori.

Doveva diventare un campione, il quattordi-cenne egon Kahn. ma la malattia se lo è por-tato via nel 2004. Il 4 marzo 2012, lo sci-club Dobbiaco e l’ex allenatore di egon, armando Tavola, hanno organizzato alla seggiovia Tren-ker a Dobbiaco per la seconda volta una gara di sci in memoriam del giovane campione scomparso.

Il ricavo della manifestazione è stato devoluto a favore dell’assistenza Tumori. ospite d’onore della gara è stato il piccolo mike leon.

Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito al successo della manifestazione.

Il presidente dello sci-club, franz Troger, il suo vice, erwin schiller e Wolfgang Kamenschek della sezione alta Pusteria dell'assistenza Tumori.

Del mangiare e del bere si

occupavano i volontari

leon mike con Iris Kahn e l'allenatore armando Tavola

Importante non è vincere

ma partecipare

Un trio allegro con lucia recchia.

c'è chi camminava e chi correva...

stiamo per arrivare anche noi!

I tanti bambini che hanno partecipato alla gara.

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VAL PUSTeRIA

sezIone bassa PUsTerIa

DA NON SOTTOVALUTARE: I PROBLEMI NEL RAPPORTO DI COPPIA

appena passato il primo sgomento, la fase dell’operazione e delle terapie, tanti malati di tumori si vedono confrontati con un nuovo problema: tensioni e malintesi nel rapporto di coppia. la sezione bassa Pusteria dell‘assisten-za Tumori ha invitato il professor Kurt loewit, apprezzato esperto austriaco nell’ambito del-la sessuologia, per una conferenza sul tema, e questo proprio perché nei colloqui con i pa-zienti i problemi di coppia sono una costante.nella formazione dei medici questo tema però non è previsto. Il personale medico si sente quindi spesso inadeguato, mentre i pazienti invece sono frustrati perché non si sentono ca-piti. Proprio chi è malato ha bisogno del soste-gno che può dare un rapporto di coppia. “l’uo-mo è un essere che ha bisogno di relazionarsi e deve soddisfare i suoi bisogni psico-sociali per mantener il suo equilibrio mentale”, ha sottolineato Kurt loewit. Per favorire la salute, un rapporto deve trasmettere la sensazione di accettazione e di appartenenza. lo stare

vicino all’altro, poter co-municare i suoi stati d’ani-mo sono quindi fattori im-portanti che nel momento della malattia acquisiscono ancora più rilevanza. “e poi non dobbiamo dimentica-re che anche la sessualità fa parte della comunicazione nella coppia.” e proprio que-sto ambito delicato spesso viene influenzato negativa-mente dalla malattia.

loewit ha espresso il desi-derio che sempre più per-sone, soprattutto il perso-nale sanitario, si occupino di questo tema fondamentale. “non dobbiamo lasciare i malati soli con questo tipo di problemi!”

VAL VeNOSTA

Serata informativa con il dottor Norbert Längerer, direttore del servizio psicologico dell’ospedale di Merano

la diagnosi di cancro viene vissuta come uno shock e può provocare ansie e crisi personali. la psico-oncologia può aiutare a uscire da questa situazione di stallo.

Ginnastica in acqua stare in acqua regala benessere. l’attività fisica svolta in gruppo aiuta la guarigione e trasmette un’intesa positiva con il proprio corpo.

Prof. Loewit

“Il rapporto di coppia tra salute e malattia.”

Un tema che evidentemente suscita

grande interesse come ha dimostrato

l’affluenza alla conferenza con il

professor Kurt loewit nella “palestra vecchia” di brunico.

Attenzione!

Il giorno 6 settembre

l’ufficio di Brunico dell’assistenza Tumori

rimarrà chiuso causa

corso di aggiornamento.

conferenza nella "vecchia palestra" a brunico col Professore universitario Kurt loewit, psicologo specializzato nei rapporti interpersonali.

Ginnastica in acqua

Il corso di ginnastica in acqua nella cascade, la

piscina nuova di campo Tures, già la prima

volta è risultato molto apprezzato.

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OLTRAdIge BASSA ATeSINA

Pellegrinaggio a “Madonna della Corona”

non sempre splende il sole in maggio, ma maggio è il mese dei pellegrinaggi. la gita alla madonna di caprino veronese è stata bagnata ma ugualmente è stato un bell’evento. Dopo la ss. messa i partecipanti hanno pranzato insieme. al posto della passeggiata per il centro di malcesine si è andati a fare un giro in un shopping-center.

Festa delle moto Per una festa con le moto il brutto tempo non è di buon auspicio. ma la benedizione delle moto da siegi a caldaro è stata ugualmente una bella festa. ringraziamo christian andergassen per aver devoluto l’incasso netto della festa all’assistenza Tumori. nella foto christian andergassen con la vice-presidente berta ambach Tschigg.

In Memoriam Nicola Bellini

Alcuni volontari di Egna hanno voluto ricordare un loro compagno.

nico ti ho conosciuto poco, ma è bastato quel poco a farmi capire che persona buona e

meravigliosa fossi, la voglia che avevi di vivere e di combattere.

Tutte cose che sono svanite in un attimo, è bastato un battito di ciglia per far smettere di battere

quel cuore buono che avevi.

e' vero, nico fisicamente non è più qui, ma la sua anima vive, e vivrà ogni giorno nei gesti e nelle

parole dei volontari dell’associazione Tumori di egna e nei ricordi di tutte quelle persone che ha

accompagnato presso ospedali e strutture sanitarie.

nico è stato la perfetta immagine di un volontario: lo ricorderemo quando percorreremo le corsie

degli ospedali, quando regaleremo un sorriso alle persone che soffrono, perchè quello sarà il

sorriso di nico, quel sorriso che l'ha sempre accompagnato nella sua vita.

rimarrai nei nostri cuori, in quello di noi volontari. ciao nico!

Trent’anni Sezione Bassa Atesina - Oltradige

con una messa e una festa solenne alla

“Haus Unterland” di egna, la sezione ha voluto

ricordare i trent’anni dalla fondazione.

Un’occasione per ringraziare a tutti i volontari

che con il loro sostegno hanno aiutato i

malati di tumore.

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COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArIcosa sUcceDe neI cIrconDarI

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Gita sociale provinciale annuale 27.09.2012

cari soci,quest’anno la gita sociale ci por-

terà in alta Pusteria giovedì 27 settembre 2012 per passare alcune ore in allegra compagnia.

PrenotazioniEntro il 7 settembre 2012 presso le rispettive sedi circondariali.I soci ordinari hanno il diritto di prece-denza.eventuali accompagnatori devono essere soci dell’associazione e potranno parteci-pare solo in caso di posti disponibili.

Il compositore Gustav mahler (1860 – 1911) visitó nel 1908 Dobbiaco per la prima volta come ospite estivo. visse una fase di vita difficile e soffrí di una malattia di cuore. nel Trenkerhof mahler trovó 3 estati di pace e compose qui “Il canto del-la terra”, la “nona sinfonia” ed il frammento della “Decima”. mahler morí nel giugno del 1911. la grande sala musicale del centro culturale Grand Hotel di Dobbiaco (che si qualifica per la sua eccellente acustica) é dedicata a lui. n

Quota di partecipazionesoci ordinari € 25,00 eventuale accompagnatore € 40,00

Il pagamentodeve essere effettuato presso gli uffici cir-condariali o tramite versamento bancario entro il 21 settembre 2012.

Orario e luogo di partenza dei rispettivi autobus vi sarà comunicato dopo la vostra prenotazione tramite cir-colare.

Partecipate numerosi!

Programmaore 9:30 arrivo

ore 10:00 santa messa a Dobbiaco

ore 11:00 Piccolo rinfresco

ore 12:30Pranzo nella sala di Gustav mahler nel Grandhotel Toblach

ore 14:30 Un piacevole pomeriggio in compagnia

ore 17:00 rientro in pullman

Prenotazioni:bolzano Tel. 0471 28 37 [email protected]

Dobbiaco Tel. 0474 97 28 [email protected]

egna Tel. 0471 82 04 [email protected]

merano Tel. 0473 44 57 [email protected]

bressanone Tel. 0472 83 24 [email protected]

silandro Tel. 0473 62 17 [email protected]

brunico Tel. 0474 55 13 [email protected]