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La Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige DICEMBRE 2011 | NR. 3 Pag 16 30 anni a “seminare” aiuto Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003

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Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige DiCembre 2011 | Nr. 3 Pag 16 Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 pag. 42 pag. 14 pag. 34 pag. 12 pag. 33 pag. 3 pag. 20

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La ChancePeriodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige DiCembre 2011 | Nr. 3

Pag 16

30 anni a “seminare” aiuto

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INDICE

Pagina 3 – 4 All’inizio c’erano una manciata di persone ed entusiasmo da vendere

5 – 11 Come le perle di una collana - La storia dei circondari

12 Fantasia senza limiti - Le attività dell'Assitenza Tumori sono molteplici

13 Il commento

13 I nostri presidenti e presidentesse

14 A volte i numeri dicono più delle parole

15 – 19 Una lunga storia - Trent’anni di retrospettiva

20 – 21 “Sono orgogliosa di far parte dell’Assistenza Tumori!” Una chiacchierata con Renate Daporta Jöchler, presidente dal 2008

22 Richard Theiner e direttori - Saluto

23 Hedwig Wiedenhofer - Presidentessa Medicus Comicus

23 Dott. Paolo Coser - Presidente LILT, Lega per la Lotta contro i Tumori

24 Angelika Margesin - Referente provinciale Donne SVP

24 Heiner Feuer - Presidente “Alto Adige aiuta”

25 Dott. Claudio Graiff - Membro del comitato medico

25 Martha Stocker - Assessore regionale SVP

26 Dott. Herbert Heidegger - Centro Senologico Bressanone e Merano

26 Arno Kompatscher - Presidente Consorzio dei Comuni Altoatesini

27 Dr. Walter Thaler - Presidente del comitato medico

27 Martina Ladurner und Erika Laner - mamazone

28 Josef Larcher - Presidente dell’Assistenza Tumori Bambini “Arcobaleno”

28 Stefan Hofer - Presidente Federazione per il Sociale e per la Sanità

29 Petra Obexer - Microbiologa e ricercatrice

29 Rino Luppi - Presidente Unione Altoatesina Mutilati della Voce

30 Renate Mühlögger Tschager - Presidente dell’associazione “Peter Pan”

30 Lucia Recchia - Madrina del Fondo bambini di genitori malati

31 Dr. Arthur Scherer - Centro Senologico Bressanone

31 Dott. Helmuth Amor - Membro del Comitato Medico

32 Musica e quadri per festeggiare Il circondario Val d’Isarco ha festeggiato il trentennale al Forum Bressanone

33 Il dono più bello Un racconto per Natale di Brunamaria Dal Lago Veneri

34 – 35 La costruttrice di casette Da 34 anni Theresia Voppichler costruisce presepi artistici

36 – 41 I nostri circondari nel corso degli anni

42-44 Annuncio Soggiorni estivi 2012

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IMPRESSUM: LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige. Editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82 ,e-mail: [email protected] Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Direttrice: Dott.ssa. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano Prossima edizione: Marzo 2012

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LE ORIGINILe origini

Care lettrici, cari lettori, cari soci,

me personalmente, che ho l’onore di rappresentare l’Assistenza Tumori, questi trent’anni sono anche un’occasione per ringraziare. GRAZIE. GRAZIE DI CUORE. Una lista lunga:I miei ringraziamenti e quelli di tutta l’organizza-zione vanno a:- A tutti coloro che trent’anni fa hanno fondato

l’Assistenza Tumori- A tutti coloro che si sono impegnati nel volonta-

riato- A tutte le persone che oggi collaborano in modo

volontario con noi per migliorare la situazione dei malati di tumore

- A tutti i collaboratori fissi che svolgono con im-pegno, con cuore e con gentilezza il loro compito non sempre facile

- A tutti i membri del comitato medico e ai revisori dei conti che ci mettono a disposizione la loro professionalità e le loro conoscenze per sostener-ci nel nostro lavoro

- A tutti i responsabili a livello politico e ai rap-presentanti dell’Assessorato alla Sanità che nel frattempo ci hanno accettato come interlocutore alla pari e che ci sostengono nel nostro intento di migliorare le condizioni di vita dei malati di tu-more e di raggiungere delle opportunità di cura uguali per tutti i cittadini.

- Alle donne della SVP che con la vendita delle pri-mule ogni anno il giorno della donna hanno sa-puto creare un’iniziativa importante. Importante per due motivi: il primo è che ricordano in modo simpatico a tutti il nostro lavoro, e il secondo è che riescono ogni anno a raccogliere una somma

importante da destinare alle attività di ricerca sul cancro sostenute dalla nostra organizzazione.

- A Lucia Recchia, che non ha dovuto pensarci neanche un minuto a dire sì, con entusiasmo, alla nostra richiesta di diventare la madrina del nostro fondo per i bambini di genitori malati di tumore.

- A tutte le persone che si impegnano in associa-zioni simili alla nostra e con le quali collaboria-mo per realizzare gli stessi intenti. Tra queste, per esempio, le Associazioni Tumori dei bambini, Arcobaleno e Peter Pan, Mamazone, l’Unione dei Mutilati della Voce, l’Associazione dei Portatori di Stoma, la Lega Italiana Lotta contri i Tumori, LILT, Alto Adige aiuta ecc.

- A tutti i rappresentanti della stampa e dei media che ci aiutano a rendere pubblico i nostri scopi e il nostro lavoro.

Mi auguro infine che tutti i soci e tutti i collabora-tori possano condividere la mia gioia e il mio orgo-glio per tutto quello che è stato fatto e raggiunto negli ultimi trent’anni e sperando di poter contare su di loro anche in futuro.A voi tutti, cari lettori e cari soci Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Vostra Renate Daporta Jöchler

L’entusiasmo è rimasto, dalla manciata è nata un’associazione che oggi conta migliaia di soci. Persone che giorno per giorno s’impegnano per gli obbiettivi dell’Assistenza Tumori. Persone che danno aiuto e conforto. Persone che si servono dei diversi servizi offerti dall’associazione e persone che sono grate per il sostegno ricevuto.

trent’anni, millecinquecentosessanta settimane, diecimilanovecentocinquanta giorni . Quanto tem-po. In queste più di millecinquecento settimane e in questi quasi undicimila giorni l’Assistenza Tumori è cresciuta, giorno dopo giorno. Gli inizi sono stati modesti. Una manciata di persone che hanno ca-pito, da quello che avevano vissuto sulla propria pelle o che ancora stavano vivendo, che c’era biso-gno di un aiuto in più. Qualcosa che non si trovava né in un reparto d’ospedale, né in farmacia. E che per avere questo aiuto bisognava muoversi da soli, darsi da fare. Trent’anni fa il cancro non era un tema, era un tabù. La malattia veniva esorciz-zata con la consegna del silenzio. Chi era malato si nascondeva. La diagnosi veniva vissuta come una condanna a morte. Se oggi non è più così, il merito va soprattutto all’Assistenza Tumori. Sì, il merito è soprattutto nostro, o meglio degli innumerevoli volontari che si sono impegnati per la causa dei malati di tumore nel corso di questi trent’anni. Ma-lati, familiari, ma anche persone che senza essere coinvolte personalmente sentivano il desiderio di dare una mano a chi era meno fortunato di loro.Oggi l’Assistenza Tumori si presenta come un al-bero. Con un tronco forte e tanti rami che coprono tutta la nostra provincia. Un albero che dà prote-zione e sicurezza a tanti. E di questo vado fiera. Molto fiera!Trent’anni. Questo significa per me e per noi tutti un momento per festeggiare. Ma anche un mo-mento per guardarsi indietro. Come tutto è inizia-to, quali obiettivi sono stati raggiunti. E‘ ciò che abbiamo fatto anche in questa “La Chance”. Per

Ammalarsi di cancro trent’anni fa spesso significava essere condan-

nati a morte. E non solo. I malati erano soli con le loro paure, le loro domande e maga-ri anche con la vergogna di essere caduti in

miseria a causa della malattia. Tutto questo oggi è cambiato.

Sostegno, aiuti concreti anche di natura finanziaria, informazioni sulla previdenza,

la cura e il seguito postoperatorio, soste-gno psicologico – in tutti questi ambiti l’Assistenza Tumori è diventata una co-lonna che sorregge i malati e anche i lo-ro famigliari. E pensare che il Segue

All’inizio c’erano… …una manciata di persone ed entusiasmo da vendere.

ParliamonePARLIAMONE

Renate Daporta JöchlerPresidente

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LE ORIGINILe origini

Pusteria e la Val Venosta, per poi coprire anche il resto dell’Alto Adige. Negli anni tra il 1982 e il 1988 si costituirono la maggior parte dei gruppi locali. Grazie all’sostegno di Waltraud Gebert Deeg, Irma Trojer Maier riuscì nell’ultimo anno in carica a formaliz-zare una convenzione con l’Unità Sanitaria riguardante l’offerta di terapie per i mala-ti di tumore, come il linfodrenaggio, nei singoli circondari in modo indipendente dall’ospedale.

L’associazione prende sempre più forma

Dopo gli anni ottanta che sono stati dedicati all’organizzazione dell’Assistenza Tumori, negli anni novanta era importante strutturare di più l’associazione e adattare statuti e strutture alle esigenze. Maria An-gela Berlanda Poles, successa nel 1988 a Irma Trojer Maier nella carica di presiden-te, decise di incaricare un coordinatore per occuparsi delle faccende burocratiche sempre più complesse: Erwin Lazzeri. Il suo incarico temporaneo previsto per sei mesi durò dodici anni. Vice di Berlanda Poles fu eletta l’allora presidente del consiglio pro-vinciale, Rosa Franzelin Werth.

Anni 90: la provincia si prende carico dei costi per le terapie e paga 50 % degli affitti

In tutti i circondari furono aperti degli uffici con un impiegato fisso. La provincia decise di coprire metà dei costi per ammini-strazione e affitti. Le quattro Unità Sanitarie si assumevano invece del tutto i costi per le terapie e i rispettivi locali. Con questo l’Assi-stenza Tumori ebbe a disposizione i mezzi provenienti da donazioni e dalle diverse manifestazioni per aiutare i propri soci. In appena dieci anni, l’Assistenza Tumori aveva fatto il passo da un piccolo gruppo di auto-aiuto ad un’associazione onlus con centinaia di soci, attiva in tutta la provincia. n

tutto è iniziato con l’auto-aiuto che ancora oggi è una parte importante delle attività della Assistenza Tumori.

Una manciata di persone, tra cui Irma Trojer Maier, dirigente del centro tumori a Bolzano, l’allora primario della chirurgia a Bolzano, dottor Helmuth Amor, Maria Angela Berlanda Poles.

Persone che dal contatto quotidiano con la sofferenza e dalla loro propria sofferenza hanno intuito che ci vuole ben di più che la pura cura medica, che hanno trovato la forza e la volontà di impegnarsi in prima linea. E anche oggi questo è tipico dell’u-niverso Assistenza Tumori: in prima linea sono i malati, quelli che sono riusciti a su-perare la malattia che hanno trovato nella loro esperienza la forza di impegnarsi per altri che si trovano ancora all’inizio della strada che loro hanno già percorso.

L’atto di fondazione del 18 dicembre 1981

L’atto di fondazione è stato sottoscritto dal notaio il 18 dicembre 1981. Firmatari erano l’allora assessore alla sanità, Waltraud Gebert Deeg, Sergio Giacomozzi, Anna Ma-ria Watschinger, Helene Marki Teutsch, The-resia Mayr von Lutterotti, Anne Marie Got-ter Pobitzer, Josef Lintner, Ermanno Pozza, Monika Untermarzoner e IrmaTrojer Maier, tutti di Bolzano e Hermann Lochmann di Merano, Maria Angela Berlanda Poles di Egna, Irmgard Larcher di Terlano e Josef Peer di Collalbo. Il primo direttivo fu forma-to dalla presidente fondatrice Irma Trojer Maier, carica che coprì per otto anni, dal suo vice Josef Lintner, da Irmgard Larcher, Helene Marki Teutsch e Hermann Locher.

I servizi dell’Assistenza Tumori si esten-devano all’inizio da Bolzano verso la Val

Primi anni 90: Irma Dapunt alla vendita dei fiori il giorno di ferragosto

Friedl Abraham con la sua fisarmonica

Una delle prime manifestazioni nella casa di cultura a Egna nel novembre 1981,

da sx. Maria Broseghini, Friedl Abraham, Heinz Zanotti e Maria Angela Berlanda Una riunione del direttivo nel1989

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La storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

Oltradige e Bassa Atesina Si è sviluppato qui il primo embrione dell’Assistenza Tumori, in Bassa Atesina. Un gruppo di persone che gravitavano attorno a Maria Angela Berlanda Poles, iniziò già nel 1978 ad organizzare manifestazioni per raccogliere fondi a favore di famiglie in difficoltà a causa della malattia.

All’inizio tutte le attività dell’Assistenza Tumori erano coordinate da Bolzano. Chi operava più lontano però ha sentito assai presto l’esigenza di potersi muovere in autonomia. I circondari Merano – Burgraviato e Bolzano Salto Sciliar sono stati gli ultimi a essere costituiti.

Come le perle di una collana…La storia dei circondari

“Lo ricordo come fosse ieri”, racconta Maria Angela Berlanda, socia fondatrice attiva ancora oggi. “Una donna venne da me, disperata, perché suo marito do-veva farsi curare a Milano ma non aveva le 400.000 lire che erano state richieste come anticipo.” Insieme a lei tre amici: Friedl Abraham, suonatore di fisarmonica, Norbert Bertignoll, tutt’ora organizzatore di eventi culturali e sportivi e negli anni ottanta direttore della Casa della Cultura di Egna e Heinz Zanotti, all’epoca direttore del gruppo di danza folcloristica di Egna.

Serate all’insegna della musica folclo-ristica, serate di beneficenza con ospiti

famosi come per esempio il ciclista Fran-cesco Moser o il Coro della Sat, non han-no garantito soltanto i fondi necessari per aiutare persone bisognose o per ap-prodare, dopo non poche difficoltà, alla fondazione ufficiale dell’Assistenza Tumori, ma sono servite anche per far conoscere alla popolazione la situazione dei malati di tumore, le loro problematiche, e per affrontare per la prima volta il tema della prevenzione.

Nuove persone si avvicinarono a quel primo nucleo di volontari. Iniziarono attivi-tà come la vendita delle rose, i mercatini di Natale, i servizi di visita e di accompagna-mento, i primi gruppi di auto-aiuto… Una valanga che non si è più fermata.

Norbert Bertagnoll, uno dei primi volontari assieme a Heinz Zanotti e Friedl Abraham

2009: La nuova macchina del circondario Oltradige - Bassa Atesina

Friedl Abraham, Heinz Zanotti e Norbert Bertagnoll: “Noi volevamo aiutare chi si era ammalato e volevamo rendere pubbli-co il problema. Chi avrebbe mai pensato che dai nostri piccoli passi iniziali sarebbe poi nata una realtà così importante come l’Assistenza Tumori!”

Maria Angela Berlanda Poles, presidente circondariale: “All’epoca il tema cancro era del tutto tabù. Non se ne parlava. È questo che volevamo cambiare.”

Sede circondario e ambulatorio:Via Largo Cesare Battisti, 6 - 39044 EgnaTel. & Fax 0471 82 04 [email protected]

Ambulatorio Laives:Centro Anziani, Via Pietralba 62 - 39055 LaivesTel. 0471 820466

Consiglio direttivo circondariale:Maria Angela Berlanda (presidente circondariale)Berta Tschigg Ambach (vicepresidente)Tamara Poles Chistè (segretario) Manuela Bonato Maffia (cassiera)

Margareth Aberham DegasperiMarika Pichler SantoniErich Haas

Consiglieri cooptati:Laura Patton GuarnatiAntonella Rampado PolinettiGiorgio Nones

Il circondario oggi

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Anche in Alta Val Pusteria, accanto ai problemi psicologici dovuti alla malattia, le persone malate non di rado si doveva-no confrontare con seri problemi di natura finanziaria. Ad una signora per esempio, ricorda Barbara Wilmer della sezione Alta Pusteria, mancavano 50.000 lire per paga-re le medicine che erano state prescritte. Irma Dapunt decise di fare una donazione con mezzi propri e contemporaneamente iniziò a cercare una soluzione per trova-re fondi. E così il giorno di ferragosto del 1983 un gruppetto di persone si mise a vendere mazzetti di fiori secchi in piazza.

Un successo che si ripete ancora oggi tutti gli anni.

Barbara Wilmer è una delle poche che ha vissuto attivamente anche i primi an-ni dell’Assistenza Tumori in Alta Pusteria. All’inizio dava un aiuto a Irma Dapunt nello scrivere ringraziamenti ai donatori, poi si è occupata della contabilità della sezione fino all’arrivo di una segretaria.

Già dal 1986 l’Assistenza Tumori può di-sporre di un ufficio e di un locale per le terapie a Dobbiaco, messi a disposizione ancora oggi gratuitamente dal Comune.

Un circondario e due sezioni: la Val Pusteria

Alta Val Pusteria La centrale era a Bolzano e Dobbiaco era lontana, dunque ben presto iniziò ad attivarsi un gruppo autonomo attorno a Irma Dapunt, diventata, dopo la sua esperienza personale con la malattia, un'interlocutrice esperta per persone bisognose di sostegno.

Un'allegra festa di Natale nel 19981997: Una fiera Irma Dapunt accanto alla

prima macchina in dotazione alla sezione

Un pellegrinaggio di sezione negli anni 90

Christine Plank, Barbara Wilmer e la segretaria Monika Hilpold davanti alla sede di Brunico

Sede circondario e ambulatorioVia Gustav-Mahler 3 - 39034 DobbiacoTel. & Fax 0474 97 28 [email protected]

Consiglio direttivo sezionale: Ida Schacher Baur (presidente sezionale)Johann Jud (vicepresidente)Alois AmhofGiuseppina Gennari BenedettiWolfgang Kamenscheck

Mirella Girardelli TollerNotburga Taschler Felderer

Consiglieri cooptati:Maria Patzleiner RainerAnnemarie Summerer Lanz (segretaria - cooptata)

La sezione oggi

Barbara Wilmer: “I miei auguri per il fu-turo dell’Assitenza Tumori? Meno malati e più giovani che si impegnano.”

Ida Schacher, presidente circondariale: “Non possiamo togliere la sofferenza alle persone, ma possiamo dare un conforto. Spero anche per il futuro in un’ottima collaborazione tra direttivo centrale e volontari e voglio cogliere l’occasione per esprimere il mio riconoscimento per l’im-pegno costante della nostra presidente provinciale!”

La storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

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Bassa Val Pusteria Fino al 1994 niente. “Per ogni cosa i nostri soci dovevano andare fino a Bolzano”, ricorda Christine Plank Ruedl. Lei si è avvicinata all’Assistenza Tumori per un semplice caso.

Non era malata, ma l’allora presiden-te provinciale, Georg Lösch, le chiese se voleva dare una mano a mettere in piedi una sezione indipendente. In coppia con Helene Fischnaller Mutschlechner hanno iniziato a contattare la gente e a cercare al-tri volontari. I primi incontri si sono svolti a casa di Helene Mutschlechner o nella sede di “Donne aiutano donne”. Così sono nati il primo gruppo di auto-aiuto e poco dopo anche il primo gruppo di pittura che allora si incontrava nella casa Rainbow a Brunico.

Impossibile per Christine Plank dimenti-care la prima grande operazione di raccol-ta fondi: “Gli studenti del liceo italiano Don Milani raccolsero per noi 900.000 lire”. Nel 1996 la sezione Bassa Pusteria finalmente

ha potuto così allestire il primo ufficio e impiegare la prima segretaria. Le terapie si svolgono ancora oggi in una stanza messa a disposizione dal distretto sani-tario. Christine Plank: “Devo ammettere che soprattutto all’inizio i nostri rapporti con l’Alta Pusteria erano abbastanza tesi.

Sicuramente anche perché noi eravamo invidiose.” Oggi è acqua passata. Anzi, le due sezioni si sentono molto vicine e con-dividono gran parte delle attività quali gite o castagnate e altro.

Le prime elezioni della sezione risalgo-no a marzo 1998. Prima presidente e vice-presidente di sezione furono Lydia Seeber e Christine Plank, affiancate da Katharina Felder, Bernadette Oberhollenzer e Monika Wolfsgruber.

Gita provinciale alle “Swarovski - Kristallwelten”, settembre 2004

Il gruppo di pittura “Le farfalle” nel 1996Azione “Una rosa per la vita” Marebbe 2011

Sede circondario:Via Bruder-Willram 11 - 39031 BrunicoTel. & Fax 0474 55 13 [email protected]

Ambulatorio:Via Andreas Hofer, 52 - 39031 BrunicoTel. 0474 55 03 20

Consiglio direttivo sezionale: Martha Erlacher Feichter (presidente sezionale)Monika Platter Wolfsgruber (vicepresidente)Anna Antonia Lanz MiribungUlrike Baur LeitnerAstrid Crepaz Preindl

Helene MutschlechnerMaria Brugger KnappGertraud Karner Hopfgartner

La sezione oggi

Christine Plank: “Ci vorrebbe più flessibili-tà. Della gente pronta a lasciare tutto per muoversi al momento del bisogno.”

Martha Erlacher Feichter, presidente di sezione: “Senza i molti volontari che si sa-crificano, tutto questo sarebbe impossibile. Lo si fa per la gente ma anche per se stessi. Aiutare gli altri fa trovare la pace interiore.”

La storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

"Gli sfigati" e la loro vendita di panini di mortadella, anno 2010

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Val Venosta La Val Venosta sta agli antipodi rispetto all’Alta Pusteria ed è altrettanto lontana da Bolzano. Proprio per questo motivo anche qui già dal 1981 sono operativi gruppi di volontari che si muovono autonomamente rispetto alla sede centrale.

La sezione venostana dell’Assistenza Tumori è nata nelle file delle donne del KVW, ovvero le ACLI tedesche, dall’Orga-nizzazione delle Contadine e dalle Donne SVP. I nomi della prima ora sono Sieglin-de Kaufmann (KVW), Rosa Lesina Debia-

si (contadine), Waltraud Pischl (SVP) e l’infermiera Erna Gruber. Le prime serate informative furono organizzate in collabo-razione con l’ospedale di Silandro e con il ginecologo dott. Manfred Gamper. Presto si riuscì ad affittare una prima sede dove il

primo gruppo di auto-aiuto ha iniziato ad incontrarsi. Si chiamava “Aiutare, aiutare, aiutare” ed era diretto da Maria Kopfsguter.

Nel 1992 Christine Tembl Mayr, che negli anni succes-sivi divenne anche presi-dente provinciale, si aggiun-se al gruppo venostano e da subito, aiutata dalla dott.essa Monika Scherer, medico di base a Silandro, si diede da fare presso la sede centrale di Bolzano per dare più au-tonomia ai gruppi nelle vallate. Nel novem-bre 1992 fu eletta prima presidente della sezione Val Venosta. Il direttivo era com-posto anche da Max Daniel, Rita Gstrein Kaserer, Irmgard Ilmer, Frieda Oberhofer, Elisabeth Saurer e Rosa Maas. Consigliere

cooptato fu il primario dell’ospedale di Si-landro, il dott. Manfred Gamper.

Il circondario venostano si è preoccupa-to da subito di mantenere buoni rapporti con Bolzano e con il primo coordinatore, Erwin Lazzeri. Dal 1994 partecipa alle ri-unioni del direttivo provinciale. Dal 1996, inoltre, i presidenti circondariali sono membri del direttivo centrale dell’Assi-stenza Tumori.

Sede circondario: Via Ospedale 13 - 39028 SilandroTel. 0473 62 17 21 [email protected]

Ambulatorio:Via Principale 134 - 39028 SilandroTel. 0473 73 66 40

Consiglio direttivo circondariale: Siegrid Alber Burger (presidente circondariale)Margareth Kurz Telser (vicepresidente)Irene Maria Stecher Hauser (cassiera)Annemarie Astfäller Schwarz (segretaria)Heinrich Stecher

Margarete AuerKarin Auer

Consiglieri cooptati:Joachim Stecher

Il circondario oggi

Siegrid Alber Burger, presidente circon-dariale: "E‘ una gioia grande vedere che possiamo contare sul sostegno di così tante persone. Spero che tutti i malati si decidono a raggiungerci."

Dott. Manfred Gamper: "La collaborazio-ne tra medici e volontari all’epoca non era cosa ovvia. Io personalmente l’ho vissuta sempre come un contributo molto positivo al mio lavoro."

Gita invernale a Slingia nel 2005

Annalies Pirchhofer: "Quando mi sono ammalata ho pensato: non ho bisogno di entrare in un gruppo. Poi sono stata io stessa a dirigere un gruppo di auto-aiuto."

Tre valvenostane alla corsa di beneficenza a Egna nel 2009

Raccolta di monettine in concomitanza con l'introduzione dell'euro e i rispettivi vasi colmi

la storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

Soggiorno a Bellaria, giugno 2009

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Val d‘Isarco La storia del circondario Valle Isarco inizia con la messa in opera di un locale per le terapie e con l’impiego di una fisioterapista. Si tratta di Maria Pliger, per tanti anni punto di riferimento per i malati di tumore in Val d’Isarco. Il suo impegno ha superato di gran lungo le mansioni di fisioterapista.

Maria Pliger ascoltando le donne che durante il trattamento aprono il loro cuore ben presto capisce che ci vuole molto più che il solo linfodrenaggio. Maria organizza allora i primi gruppi di ginnastica, invita i malati alle castagnate, va all’ospedale per organizzare una prima visita-informativa di quanti sono stati operati da poco, of-

fre incontri informativi per l’acquisto di reggiseni-protesi per donne ecc. I malati si rivolgono a Maria Pliger e a Marianne Mes-savilla che le viene in aiuto per risolvere i problemi, anche di natura burocratica, sorti con la malattia. A Bolzano le due donne trovano un aiuto in Petra Bachmann, che si muove per la fondazione di gruppi locali, autonomi dalla sede di Bolzano. Dalla Val d’Isarco l’interesse si sposta anche in dire-zione di Vipiteno dove Marie Luise Ploner inizia ad occuparsi dei malati di quella zo-na, e poi in Val Gardena, dove grazie alla consigliera comunale Ida Lardstätter viene affittato un locale per le terapie a Ortisei.

Fino al 1996, l’anno della prima modifi-ca agli statuti dell’Assistenza Tumori, tutto dipende però ancora da Bolzano. Uno dei

fautori della fondazione di sezioni autono-me è Josef Larcher, oggi presidente dell’ Assistenza Tumori Bambini e nel 1998 primo presidente circondariale della Val d‘Isarco. Con lui nel primo direttivo circon-dariale ci sono Ida Giacomin Scaggiante, Marianne Messavilla, Johann Felderer, Mar-lene Werth, Melitta Staudacher Salcher e Cristina Daldossi Venza.

Maria Pliger

Sede circondario e ambulatorio:Via Brennero, 1 - 39042 BressanoneTel. 0472 83 24 48, Fax 472 80 19 [email protected]

Ambulatorio Vipiteno:c/o Ospedale di Vipiteno - 39049 VipitenoTel. 0472 765206

Consiglio direttivo circondariale:Renate Daporta Jöchler (presidente circondariale)Nives Fabbian De Villa (vicepresidente)Margarethe Schwarz Rabensteiner (segretaria)Elfriede Burger ScapinElisabeth Berger Oberhofer

Giovanna Maria Gorfer GarfillerMarialuise Ploner Morando

Consiglieri cooptati:Maria Kircher AgostiniMonika Oberhofer Plaikner (cassiera)

Il circondario Valle Isarco – Alta Valle Isarco – Val Gardena oggi

Renate Daporta Jöchler, presidente circondariale: “trent’anni di Assistenza Tumori. Questo pensiero mi suscita sen-sazioni contraddittorie: trent’anni e non c’è più bisogno di noi. Sarebbe fantasti-co. Ma la realtà è diversa: trent’anni è c’è sempre bisogno di noi. Più che mai!"

Una bella tradizione: castagnata (2008)Gita annuale in Val d'Ultimo nel 2008

Josef Larcher: “Insieme a Erwin Lazzeri ho elaborato i nuovi statuti dell’Assistenza Tumori, convinto che l’associazione debba essere più vicina possibile alle persone. E questo non era possibile mantenendo la centralità a Bolzano.”

La storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

Maria Pliger: “Durante il linfodrenaggio le donne mi hanno aperto il cuore e io ho sa-puto capire di che cosa avevano bisogno.”

Partire in gita porta sempre buon umore, qui siamo nel 2010

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Merano - Burgraviato Uscita dall’Assistenza Tumori la prima presidente provinciale Irma Trojer Maier, il futuro circondario Merano – Burgraviato rimase orfano e disorientato. La vicinanza con Bolzano aveva fatto sì che nessun gruppo autonomo si fosse formato.

Nel 1990 Gloriana Bubbola prese in ma-no la situazione e con l’aiuto del coordi-natore Erwin Lazzeri iniziò a preparare la fondazione di una circondario autonomo. Fu aperta la prima sede dell’Assistenza Tu-mori a Merano in via Petrarca. Grazie ai pri-mi timidi tentativi di pubbliche relazioni la popolazione seguì con crescente interesse il lavoro dell’associazione.

Alle prime elezioni per un direttivo del circondario, nel 1994, Silvana Ga-speretti Tasinato fu eletta presidente. L’anno seguente l’Assistenza Tumori si trasferì nella sede in Galleria Ariston. A metà degli anni 90 si organizza per la prima volta la manifestazione di gran

successo “Una rosa per la vita”. Nel Burgraviato e in Val Passiria è Martha Fleischmann a occuparsi della vendità delle rose.

Quando anche Silvana Gasperetti Tasina-to lascia la Assistenza Tumori subentra Mar-git Drabek Thies, confermata alle elezioni del 1998 e tutt’ora alla guida del circondario.

Alla fine degli anni Novanta, e quindi ancora prima della istituzione del Centro Senologico Bressanone – Merano, il cir-condario di Merano inizia una stretta col-laborazione con l’ospedale di Merano per promuovere campagne di informazione.

La partecipazione alla corsa delle donne di Merano negli anni 2001 – 2003 si rivela poi un ulteriore contributo a rendere pub-

blica l’attività dell’Assistenza Tumori, tra le 500 partecipanti ci sono anche donne che corrono per la “Krebshilfe”.

Gita primaverile alle Regole di Molosco, nel 2009

Sede circondario:Via delle Corse, 27 - 39012 MeranoTel. & Fax 0473 44 57 [email protected]

Ambulatorio:Via Roma, 3 - 39012 MeranoTel. 0473 49 67 15

Consiglio direttivo circondariale:Margit Drabek Thies (presidente circondariale)Roberta Melosi Neri (vicepresidente)Annalisa Pircher TribusMarta TreibenreifOskar Asam

Consigliere cooptato:Anna Kofler Alber

ll circondario Merano - Burgraviato oggi

Margit Drabek Thies, presidente circon-dariale: “La cosa più importante è parla-re con le persone, dare loro l’impressione di non essere sole. In una città il lavoro dell’Assistenza Tumori è diverso che nelle zone rurali, dove la gente vive comunque più in comunità.”

Roberta Melosi Neri: “I primi anni non eravamo che un piccolo gruppo di amici. E tutt’ora l’aspetto dello stare insieme è molto importante per i soci.”

Un momento della festa di carnevale del 1996, la presidente Silvana Tasinato (dx)

con Margit Drabek Thies (sx)

la storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

Una donazione degli amici della fisiarmonica nel 2005

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TemaTEMA

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Bolzano – Salto – Sciliar Il circondario Bolzano – Salto – Sciliar è l’ultimo nato. Nei primi anni la città e i dintorni furono seguiti dalla sede centrale. Una manciata di persone attorno a Helene Teutsche e Josef Peer.

L’infermiere Alessandro Dal Col si occu-pava soprattutto dei malati di tumore al colon e alla prostata.

Solo nel 1998 fu fondato anche un il cir-condario autonomo a Bolzano. Nel primo direttivo, accanto alla presidente Maria Scalco ci furono Herta Schwarz Trenner, Alessandro Dal Col, Diego Uvietta e Petra Pichler.

Herta Schwarz Trenner, dopo aver fre-quentato a lungo il gruppo di auto aiuto Fiocco Rosa, ha fondato a Bolzano il pri-mo gruppo di auto-aiuto in lingua tede-sca i “Winterblüten” ovvero fiori d’inverno, gruppo con cui ha lavorato per dieci anni.

A Bolzano i soci dell’Assistenza Tumori hanno vissuto le stesse esperienze già spe-rimentate a Merano. In città lavorare con volontari non è la stessa cosa che farlo in

campagna. In città tutto avviene di per sé in modo più anonimo e quindi si trovano più ostacoli nell’istituire gruppi di qualsiasi genere. Bisogna fare anche i conti con la differenza di mentalità tra chi vive in città e chi vive nelle zone rurali.

Grazie all’impegno del socio Josef Lintner Bolzano ha ricevuto la prima automobile, in donazione dalla Cassa Rurale, per effettuare visite e accompagnare i soci a visite me-diche e terapie. Un esempio che ha fatto ben pre-sto scuola anche negli altri circon-dari.

La vice presidentessa, Rosa Franzelin Werth

Una caramella per la vita, azione degli anni 80 in piazza Walther

Sede circondario e ambulatorio:Via Tre Santi 1 - 39100 BozenTel. 0471 28 37 19Fax 0471 28 82 [email protected]

Consiglio direttivo circondariale:Monika Gurschler Robatscher (presidente circondariale)Donatella Di Stasio (vicepresidente)Elisabeth Maria Kuppelwieser (segretaria)

Rino LuppiJosef BruggerToni GamperBarbara Hasler

Il circondario Bolzano - Salto - Sciliar oggi

Monika Gurschler, presidente circon-dariale: “Vorrei che ci fossero ancora più persone che si rivolgono a noi. Vorrei che i malati avessero ancora più fiducia nella nostra attività e in noi."Herta Schwarz: “Nel gruppo di auto aiuto

abbiamo sempre preferito stare tra di noi. Solo di rado abbiamo coinvolto anche uno psicologo, un prete o un terapeuta."

Concerto di beneficenza dell'ASV San Genesio, 2005Incontro con il decano Neusternigg nel 2003

La storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

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Fantasia senza limitiLe attività dell'Assitenza Tumori sono molteplici

Non tutte le attività mirano però alla raccolta di fondi, anche se l’aiuto

finanziario è sicuramente uno degli aspetti molto importanti del lavoro dell’Assisten-za Tumori. Serate di beneficenza, manife-stazioni sportive sempre di beneficenza, mercatini di Natale, la vendita di rose o di mazzetti di fiori secchi, tombole, il watten di beneficenza, l’asta di buoi o di stecche da hockey: quando si tratta di trovare fondi e donatori i volontari dell’Assistenza Tumori si danno da fare meglio di chiunque altro. E in tutti questi anni ci sono sempre state tante persone generose che hanno aderito con il cuore a questa buona causa, chiedendo regali di compleanno in forma di donazioni, vendendo panini con mortadella, mettendo in atto delle raccolte tra collaboratori, col-leghi, studenti ecc.

Un altro aspetto molto importante è quello conviviale, ovvero creare e raffor-zare lo spirito di gruppo. Aiutare i malati ad uscire dall’isolamento della malattia, il fatto di trarre speranza e forza dallo stare fianco a fianco con chi vive la stessa espe-rienza, imparare l’uno dall’altro a superare i traumi e le paure originate dalla malattia. Durante tutto l’anno i circondari e sezio-ni organizzano gite, incontri, castagnate, grigliate, camminate e così via. Attività mi-rate a creare gruppo. Molto richiesti sono anche i soggiorni di vacanza al mare, al lago di Garda o in montagna organizzati

durante l’estate dall’Assistenza Tumori per i malati o per le madri malate con i loro figli.

Importante per la salute mentale dei malati sono gli incontri terapeutici nell’am-bito dei corsi di pittura, di scrittura creativa o di auto-aiuto, così come sono importanti per il decorso post-operatorio i corsi di gin-nastica, di ginnastica in acqua e le sedute di linfodrenaggio che, grazie all’impegno dell’Assistenza Tumori, vengono offerte in tutti i circondari e in tutte le sezioni.

Alla base di tutte le attività svolte dall’As-sistenza Tumori c'è il principio dell’auto-aiuto. I malati devono ritrovare la fiducia in se stessi, la forza di riprendere la vita nelle proprie mani la consapevolezza che è compito di ciascuno tentare di migliorare la propria situazione.

Un altro tema che ha acquistato sempre maggiore peso all’interno dell’associazio-

ne è l’informazione. Non solo riguardo agli aspetti correlati alla malattia ma soprattutto riguardo alla prevenzione. In questo ambito l’Assistenza Tumori si è rivelato un partner importantissimo della sanità pubblica. Si può fare più di qualcosa per evitare la ma-lattia. Entro certi limiti, ognuno può preve-nire attivamente l'insorgenza dei tumori.

La scuola dei pazienti, organizzata dall’Assistenza Tumori in collaborazione con il centro senologico Bressanone – Me-rano, con diversi medici e con l’associa-zione mamazone è diventato un pilastro importante che asseconda l’attività di pre-venzione della pubblica amministrazione. Di recente l’Assistenza Tumori ha anche iniziato a rivolgersi ai giovani cercando di trasmettere loro i primi rudimenti in questo campo, perché è soprattutto lo stile di vita a incidere sulle probabilità di ammalarsi o meno e quindi bisogna iniziare con l’atti-vità informativa già in età scolastica. n

Quando si tratta di aiutare i malati, la fantasia dei soci dell’Assistenza Tumori nell’organizzare eventi e manifestazioni è praticamente senza limiti!

Corsa di beneficenza a Egna nell'agosto del 2000

Esposizione delle opere raccolte nei vari gruppi di pittura La vendita delle rose negli anno 80

la storia dei circondariLA STORIA DEI CIRCONDARI

Le contadine del circondario della Val Venosta raccolgono 6 milioni di Lire per l'Assitenza Tumori

Giocare a carte per beneficenza, il famoso "Preiswatten", edizione 2010

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TemaTEMA

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Sono passati quasi cinque anni da quando, una mattina in Piazza

Gries a Bolzano, per caso ho incontrato Margareth Munter. Ci siamo fermate a chiacchierare dei nostri figli – tutte e due ne abbiamo quattro - e del lavoro. Ad un tratto lei ha esclamato: “Ma perché non ci ho pensato prima, sei tu la persona giusta!” Sì, e poi mi ha parlato de La Chance e del fatto che lei cercava una sostituta perché voleva tornare a lavorare per l’Associazione Artigiani.

Ecco come sono entrata in contatto con La Chance e come per la prima volta dopo tanti anni, dal lontano 1980 quando avevo perso mio padre per questa malattia, sono tornata a confrontarmi con il tema del can-cro. A quel primo incontro, altri ne sono se-guiti con l’allora presidente Christine Mayr Tembl e con il coordinatore Marcus Unter-kircher, fino a che alla fine sono stata inca-ricata di redigere La Chance. Un po’ alla vol-ta ho avuto modo di conoscere l’universo dell’Assistenza Tumori e di incontrare tante persone che fanno dell’Assistenza Tumori quello che è. Sono riuscita poi a superare le perplessità del direttivo riguardo alle mia idea di fare de La Chance un terreno privilegiato di confronto e di incontro, un luogo in cui si raccontano storie e destini di

persone per fare coraggio e dare speranza ad altre persone. Naturalmente parlando anche di temi medici e scientifici, ma con un linguaggio sempre semplice e accessi-bile a tutti. Oggi sono anche la direttrice re-sponsabile de La Chance che con il passare degli anni è diventata sempre più vivace e più grossa. Non so, se alla fine sia davvero io la persona giusta, ma posso assicurarvi che faccio la Chance con tutto il cuore, con gioia, e con il massimo impegno e serietà!

L’Assistenza Tumori può festeggiare que-sto trentennale con orgoglio. La scommes-sa partita trent’anni fa in una dimensione poco più che domestica, oggi è diventata una realtà senza la quale la cura dei tumori in Alto Adige non sarebbe all’avanguardia come invece è oggi. Probabilmente molto al di là di ciò che gli stessi soci fondatori avrebbero osato sperare. Confesso che mi meraviglia sempre molto quanto riescono a fare tutti i volontari che si impegnano per la causa dell’Assistenza Tumori. Quante ore del loro prezioso tempo regalano per poter dare una mano e offrire conforto a quanti devono confrontarsi con questa malattia. Con quanta tenacia e gioia si at-tivano e con quanta fantasia organizzano avvenimenti per poter raccogliere fondi per finanziare le attività dell’Assistenza

Tumori. E quanta forza riescono a trarre dall’esperienza della malattia per aiutare non soltanto se stessi ma agli altri. A tutti i soci e volontari dell’Assistenza Tumori va la mia grandissima stima. I miei migliori au-guri per il futuro e che l’impegno dei tanti volontari non venga mai meno!

In questa Chance Vi racconterò la nascita e la storia dei circondari. Ho raccolto tante voci, voci di persone che hanno a che fare con l’Assistenza Tumori. Ci sono politici, medici, rappresentanti di altre organizza-zioni. Ognuno di loro ha espresso il proprio apprezzamento per quanto è stato fatto dal lontano 1981. Per questo motivo non troverete notizie di attualità dei circonda-ri. Confido nella vostra comprensione. In fondo, trent’anni non si festeggiano mica tutti i giorni!

Ad una cosa però ho voluto lasciare spa-zio: Vi ho cercato una storia per il Natale e Vi racconterò di una donna e del suo particolare modo di superare l’esperienza traumatica della malattia.

Auguro a tutti voi un Felice Natale e un buon inizio di nuovo anno

Nicole Dominique Steiner

Care lettrici, cari lettori

Il commento

Dott.ssa Nicole Dominique SteinerDirettrice

1981 – 1988 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Irma Mayer Trojer1989 – 1992 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Maria Angela Berlanda Poles1993 – 1994 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dott. Georg Lösch1994 – 1996 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Josef Larcher1997 – 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Maria Angela Berlanda Poles2002 – 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Christine Tembl Mayr2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Renate Daporta Jöchler

IL COMMENTOIl commento

I nostri presidenti e presidentesse

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TemaTEMA

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L'ASSISTENZA TUMORI IN CIFREL'assistenza tumori in cifre

La popolazione dell’Alto Adige con-ta circa mezzo milione di persone.

Ogni anno in provincia si ammalano ca. 2.400 persone di tumore. Oltre il 60 per cento di questi malati ha superato i 60 anni. Entro il 2030 si presume che il numero dei malati di tumore sia destinato a raddop-piare, e questo malgrado la prevenzione e malgrado terapie sempre più sofisticate. La causa principale sono le trasformazioni demografiche connesse all’invecchiamen-to della popolazione. Alla firma dell’atto di fondazione dell’Assistenza Tumori hanno

assistito una quindicina di persone. Attorno a loro una manciata di volontari che aveva a cuore il destino dei malati di tumore.

3.081 soci ordinari e 5.266 soci sostenitori

Oggi l’Assistenza Tumori conta 8.347 so-ci iscritti (al 31.12.2010), di cui 3.081 soci ordinari e 5.266 soci sostenitori. Nel corso del 2010, 438 pazienti hanno usufruito di 7.544 ore di linfodrenaggio manuale, 140 malati hanno partecipato ai soggiorni di

vacanza, 696 persone si sono iscritte ai diversi corsi e alle terapie. A 744 pazien-ti l’Assistenza Tumori ha fornito un aiuto finanziario immediato, 1.242 soci hanno partecipato a gite e incontri organizzati nei circondari. Per aiuti finanziari immediati e sostegni nell’ambito di “Alto Adige aiuta”, l’Assistenza Tumori ha speso lo scorso anno 220.195,14 euro. Per l’acquisto di parruc-che, reggiseni con protesi e costumi l’As-sistenza Tumori ha speso invece 80.239,26 euro. Il totale ammonta a 300.434,26 euro.

Più di trecentomila Euro di aiuti finanziari nel 2010

Il fatturato complessivo a bilancio nel 2010 ha toccato i 1,773.551,50 euro. Per il 48 per cento l’associazione si è autofi-nanziata, l’amministrazione provinciale ha coperto il restante 52 per cento delle spese. Dalla quota d’iscrizione soci l’Assi-stenza Tumori ha incassato 83.470 euro, 261.077,22 euro sono arrivati invece dalle donazioni. Le manifestazioni organizzate a scopo benefico hanno portato poi nelle casse dell’associazione 193.531,86 euro. In-fine le donne SVP hanno venduto primule per un importo pari a 37.443,87 euro. n

I numeri sono freddi e senza anima, si dice. Ma a volte i numeri dicono più di tante parole. Per esempio quando si tratta del numero di soci dell’Assistenza Tumori o dei fondi messi a disposizione dei soci.

Tanta partecipazione all'assemblea sociale del 2011

A volte i numeri dicono più delle parole

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TemaTEMA

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TRENT ’ANNI DI RE TROSPE T TIVATrenT ’anni di re Trospe T Tiva

Quando guardiamo indietro ad un certo avvenimento, anche se

non c‘entra direttamente con noi o con la nostra vita, ci è di aiuto per inquadrare meglio un determinato momento storico. Anche chi non s’interessa al gossip inter-nazionale, molto probabilmente ricorda ancora la notizia della morte di Lady Dia-na o vede ancora davanti a sé le immagi-ni delle code senza fine delle macchine Trabant fatte vedere dalle televisioni di tutto il mondo quando è caduto il muro di Berlino.

01.01.81 La popolazione mondiale sale a 4,5 miliardi

Febbraio 81 Negli USA e a Londra si regi-stra i primi casi di uomini gay e di tossicodipendenti che muoiono a causa di un defi-cit del sistema immunitario: AIDS. Prima vittima famosa è l’attore Rock Hudson, che muore il 2 ottobre del 1985

31.03.81 Il presidente USA Ronald Reagan viene ferito in un attentato

12.04.81 Primo lancio dello space-shuttle Columbia

13.05.81 Papa Giovanni Paolo II viene ferito in un attentato29.07.81 Il matrimonio del secolo tra Lady

Diana e il principe Charles 01.09.81 IBM lancia il primo pc per il costo

di 5.000 dollari

19.09.81 Il concerto di Simon & Garfunkel al Central Park di New York attira più di mezzo milione di spetta-tori

06.10.81 Il presidente egiziano, Anwar el Sadat, viene assassinato durante una parata al Cairo; gli succede Hosni Mubarak.

A chi non è mai accaduto di provare la sensazione che un fatto sia successo da poco, mentre invece sono passati anni. Alcuni avvenimenti poi ci rimangono impressi perché tendiamo a collegarli a determinate emozioni.

Una lunga storiaTrent’anni di retrospettiva

1981 Fondazione ufficiale dell' “Assistenza Tumori Alto Adige”

1982 - 1988 Costituzione dei circondari e sezioniIntroduzione dei diversi servizi sociali; conferenze informative in tutto l’Alto Adige, promozione della prevenzione, assistenza psico-logica dei malati di tumore, fondazione dei primi gruppi di auto aiuto.

L’Assistenza Tumori compie trent’anni e sicuramente ognuno di questi anni è stato importante. Ma non si può ricordare tutto, e soprattutto tendiamo irrimediabilmen-te, nella nostra memoria, ad accavallare gli eventi. Per cui abbiamo scelto una se-rie, diciamo così, di highlights. Momenti importanti e significativi della storia della nostra associazione. Per aiutarvi a collo-care meglio questi momenti nella storia abbiamo guardato cosa accadeva nel mondo in quegli anni.

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TemaTEMA

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20.01.89 George Bush diventa il 41° presi-dente degli Stati Uniti di America

02.02.89 L’Unione Sovietica ritira i soldati dall’Afghanistan, dopo nove anni di occupazione

14.02.89 Ayatollah Khomeini decretò una fatwa, la condanna a morte dello scrittore Salman Rushdie, reo di bestemmia per il libro “Versetti satanici” e una taglia di tre mio. di dollari

01.01.95 L'Austria, la Finlandia e la Svezia diventano stati membri dell'U-nione Europea, che passano da 12 a 15.

26.03.95 Europa: in sette paesi dell'UE entrano in vigore gli Accordi di Schengen che, tra l’altro, aboli-scono i controlli sistematici del-

27.02.89 La Serbia occupa il Kosovo30.03.89 Inaugurazione della piramide di

vetro davanti al Louvre a Parigi21.04.89 Studenti cinesi occupano piazza

Tienamen nel centro di Pechino per protestare contro il regime. La rivolta viene repressa con un massacro il 4 giugno 1989

03.06.89 Muore l‘Ayatollah Khomeini04.06.89 Solidarnosc vince le elezioni in

Polonia

le persone alle frontiere interne dell'Unione

24.08.95 La Microsoft presenta Windows 95, il primo sistema operativo Microsoft a 32 bit concepito per il grande pubblico

04.09.95 Viene fondata eBay04.11.95 Il premier israeliano Yitzhak

31.07.89 Nintendo lancia il primo Gameboy18.08.89 Inizio delle rivolte negli stati sa-

telliti dell’Unione Sovietica09.10.89 Prima manifestazione del lunedì

contro il regime della DDR a Lipsia09.11.89 Viene aperta la frontiera che divi-

de le due Germanie. Libero pas-saggio per i cittadini della DDR

25.12.89 Esecuzione capitale dell’ex ditta-tore romeno, Nicolae Ceaucescu e di sua moglie

Rabin viene assassinato da un estremista di destra contrario al processo di pace

21.11.95 L'accordo di Dayton mette la parola “fine” alla guerra civile fra serbi, croati e bosniaci

13.12.95 Prodi e Veltroni fondano il par-tito “L’ulivo”

1989 Introduzione delle terapie convenzionate in tutti i circondari (linfodrenaggio), che gli ospedali non offrivano.

1993 Partecipazione alla realizzazione del “Salus Center”Terapie fisiche per la cura degli effetti della malattia tumorale (edema polmonare, paralisi postoperative) o psicoterapia per i casi didepressione.

1996 Nuovi statuti dell’associazioneintegrazione di nuovi circondari e sezioni; introduzione dei direttivi circondariali e sezionali

1995 Introduzione della psicooncologia in Alto AdigeIn collaborazione con il comitato medico e con i rappresentanti dell’Ordine degli psicologi si elabora un modello di cura adottato e realizzato dall’Azienda Sanitaria.

TRENT ’ANNI DI RE TROSPE T TIVATrenT ’anni di re Trospe T Tiva

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TemaTEMA

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20.01.97 Bill Clinton inizia il suo secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti

01.05.97 In Italia entra in vigore la Legge sulla privacy

09.01.01 Negli Stati Uniti viene lanciata la prima versione dell'Apple iPod

13.01.01 Nel bresciano si registra il primo caso di mucca pazza in Italia

15.01.01 L’enciclopedia libera Wikipedia va la prima volta on-line

21.02.01 A Novi Ligure, la sedicenne Erika De Nardo, aiutata dal fidanzato Omar, uccide a coltellate la ma-dre e il fratello di 11 anni

01.05.97 Gran Bretagna: I laburisti di Tony Blair vincono le elezioni dopo 18 anni di governo conservatore.

15.07.97 lo stilista italiano Gianni Versace viene assassinato davanti alla pro-pria casa di Miami Beach

27.02.01 Il regime dei talebani ordina la distruzione delle due antiche statue del Buddha di Bamiyan in Afghanistan, suscitando pro-teste in tutto il mondo

01.04.01 Ad Amsterdam vengono cele-brati i primi matrimoni civili tra omosessuali per tre coppie di gay ed una di lesbiche

11.09.01 Terroristi islamici di Al Khaeda di-rottano aerei di linea e colpisco-no il Pentagono a Washington e

31.08.97 Lady Diana Spencer rimane vitti-ma di un incidente automobilisti-co a Parigi assieme al suo compa-gno Dodi Al-Fayed.

26.10.97 Anche per l'Italia entrano in vigo-re gli Accordi di Schengen

le Torri Gemelle di New York. Nel più grande attentato nella storia degli USA muoiono più di 2000 persone

07.10.01 Gli Stati Uniti affiancati dalla Gran Bretagna attaccano l’Af-ghanistan

15.12.01 Nei 12 paesi europei facenti parte dell'Unione Economica e Monetaria (UEM) vengono distri-buiti gli euro starter kit (sacchet-ti con monete di Euro)

1997 Iscrizione nel registro delle associazioni di volontariatostatus legale di onlus.

1998 Accordo con il ministero della difesa

per l’impiego di obiettori di coscienza per il trasporto dei malati e il servizio di assistenza a domicilio.

2000 Cooperazione con l’associazione “Tiroler Krebsforschungsinstitut”

per dare la possibilità a ricercatori altoatesini di aderire a progetti di ricerca. Le donne SVP vendono primule per raccogliere fondi.

2001 Primi finanziamenti di progetti di ricerca tra Bolzano e InnsbruckAnno internazionale del volontariato.

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01.02.03 Lo Space Shuttle Columbia esplo-de nella fase di rientro. Muoiono tutti i sette astronauti

20.03.03 Alle 3 :55 del mattino cominciano i bombardamenti su Baghdad e sul resto del paese, le forze sta-

01.01.08 Anche in Germania, Francia e Portogallo entra in vigore il divie-to di fumare nei luoghi pubblici

03.06.08 Spirit, la sonda della NASA, rileva tracce di acqua su Marte

tunitensi e britanniche entrano in Iraq dal Kuwait.

Inizia la Seconda guerra del Golfo31.07.03 Sky comincia le sue trasmissioni

sul satelliteagosto 03 L’Italia e tutta l’Europa sono toc-

02.07.08 Viene liberata la giornalista e politica francocolombiana Ingrid Betancourt, ostaggio dal 2002

11.07.08 In 22 paesi viene lanciato l'IPhone

cate da un’ondata di gran caldo; oltre 41,5 gradi a Torino e Milano

24.10.03 Il Concorde vola per l'ultima volta dopo 27 anni di servizio

14.12.03 Forze speciali catturano l'ex presi-dente iracheno Saddam Hussein

05.11.08 Il Senatore Barack Obama è elet-to 44º presidente degli Stati Uni-ti d'America, il primo presidente afroamericano nella storia

2004 Uscita del primo fascicolo informativo“Chemioterapia, radioterapia e terapia tumorale chirurgic”.

2006 Fondazione e partecipazione a “Südtirol hilft – Alto Adige aiuta”

2007 Realizzazione della prima homepage dell'Assitenza Tumoricon l’aiuto di due studenti.

2003 Prima edizione de “La Chance”

2008 Scuola dei pazienti in collaborazione con il Centro senologico Bressanone Merano L’Azienda Sanitaria finanzia le cure contro gli edemi. Certificato “Donazioni sicure”.

2005 Prima edizione dei fascicoli “Cancro e sessualità” e “Il cancro può toccare chiunque”. Gli opuscoli vanno a ruba.

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20.04.10 L'incendio e l'inabissamento della piattaforma petrolifera Deepwa-ter Horizon causa 11 morti e un gigantesco sversamento di pe-trolio, risultando il disastro am-bientale più grave della storia americana

01.01.09 La Norvegia ammette i matrimo-ni tra omosessuali

23.03.09 Papa Benedetto XVI parte per il suo primo viaggio in Africa

31.03.09 Muoiono in mare 200 immigrati diretti in Italia e partiti dalla Libia

14.01.11 Dopo violente proteste per i di-ritti civili e contro l'aumento dei prezzi dei generi alimentari, cade la dittatura di Ben Ali in Tunisia

25.01.11 Inizio di sommosse popolari con-tro il regime in Egitto; il presiden-te Hosni Mubarak, al potere dal 1981, si dimette l’11 febbraio 11

19.03.11 Inizio dei bombardamenti della Comunità Internazionale contro il regime libico, dopo che il lea-der Gheddafi ha aperto il fuoco

08.05.10 In Siberia esplode una miniera a causa di una fuga di gas metano. Le vittime sono più di 100

13.11.10 Dopo 15 anni di detenzione di cui 7 agli arresti domiciliari viene libe-rata la dissidente birmana e Nobel per la pace Aung San Suu Kyi

06.04.09 Una scossa di terremoto, di ma-gnitudo 6,2 della scala Richter, fa tremare la Provincia dell'A-quila. Il bilancio è di 308 morti, 1500 feriti e più di 65.000 sen-zatetto

contro i dimostranti uccidendo migliaia di persone

29.04.11 Il Principe William del Galles spo-sa Kate Middleton

02.05.11 Il terrorista Osama Bin Laden, ideatore degli attentati dell'11 settembre 2001, viene ucciso nel suo nascondiglio in Pakistan da soldati statunitensi

22.07.11 Un norvegese di 32 anni, uccide 76 persone in un attentato di ma-trice neonazista, colpisce il centro

28.11.10 Il sito Wikileaks rilascia oltre 251.000 documenti diplomatici del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, di cui oltre 100.000 documenti contrassegnati come “segreti” o “confidenziali”

08.05.09 Papa Benedetto XVI visita la Terra Santa

25.06.09 Michael Jackson muore per un’o-verdose di anestetico

30.09.09 Un sisma devasta il Sumatra; più di 1.100 vittime

di Oslo, con un ordigno esplosivo, e l'isola di Utøya con una sparatoria.

15.10.11 Manifestazione mondiale degli Indignados. Roma messa a ferro e fuoco dai black bloc, 70 feriti

20.10.11 Viene catturato e ucciso il dittatore libico Gheddafi

31.10.11 La terra raggiunge quota sette mi-liardi di persone

12.11.11 Il Presidente del Consiglio italia-no, Silvio Berlusconi, rassegna le dimissioni n

2009 Introduzione dell’assistenza legale gratuita nell’ambito del diritto di lavoro e del diritto di famiglia, nelle questioni assicurative e nel diritto testamentario e di successione.

2010 Istituzione del fondo “Bambini di genitori malati”con Lucia Recchia come madrina.

2011 Trent’anni Assistenza Tumori Alto AdigeRealizzazione di una Homepage professionale dell’Assistenza Tumori Alto Adige; Edizione del manuale “Assistenza Tumori”; Il 17 dicembre 2011 messa con il Vescovo Ivo Muser.

TRENT ’ANNI DI RE TROSPE T TIVATrenT ’anni di re Trospe T Tiva

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Chance: Come ci si sente a rappresen-tare un’associazione del calibro dell’Assi-stenza Tumori?

Renate Daporta Jöchler: Sono orgo-gliosa di far parte dell’Assistenza Tumori e mi identifico del tutto con questa organiz-zazione. Devo però ammettere che ci sono momenti in cui rimango molto perplessa. Per esempio quando ho a che fare con per-sone che prima, nel momento del bisogno, erano felici del nostro sostegno, e passato tutto, si girano dall’altra parte, fanno come se non esistessimo. O quando mi accorgo che ci sono persone, persone anche colte, che non vogliono avere a che fare con noi, come se il cancro fosse infettivo, come se fosse una cosa di cui vergognarsi. E poi estendono questo atteggiamento a tutti co-loro che rappresentano l’Assistenza Tumori.

Chance: L’Assistenza Tumori ieri e oggi…

Renate Daporta Jöchler: Il compito più importante dell’Assistenza Tumori è quello di riuscire a intercettare sempre i bisogni del momento, capire di che cosa hanno bisogno i soci. Trent’anni fa la nostra preoccupazione era soprattutto quella di garantire adeguate cure mediche a tutti i soci. Oggi abbiamo uno standard eccellen-te in Alto Adige. Ogni paziente può essere sicuro di ricevere le migliori terapie, sem-pre all’avanguardia. Dove invece oggi c’è bisogno di intervenire è l’ambito sociale. Spesso i malati sono lasciati soli al proprio destino. C’è sempre bisogno di tutti i servi-zi che garantisce la nostra organizzazione, ma il nostro baricentro di intervento si è spostato. Dobbiamo dare ai malati quello di cui più hanno bisogno: sostegno e con-forto. Bisogna dargli una mano per uscire dalla solitudine causata dalla malattia.

Chance:… e l’Assistenza Tumori domani?

Renate Daporta Jöchler: Io mi auguro che possa percorrere fino in fondo la strada

che abbiamo già intrapreso, e cioè che sia un’associazione capace di proporsi come un partner equo, serio e rispettato per la capacità di ricercare e adottare, dove ne-cessario, soluzioni complesse in tutti gli ambiti in cui la nostra attività si esplica. Con questo voglio dire che già tutte le istituzioni, e quindi parlo di strutture sa-nitarie, di ospedali, di medici, della scuola, ci percepiscono come partner, come in-terlocutore principale, per tutto ciò che ri-guarda le patologie oncologiche. E questo vale tanto nella cura dei nostri soci, quanto nella previdenza e nell’informazione. Anzi, proprio in questi ambiti oggi vedo il no-stro compito principale: nell’informazione e nella promozione della previdenza.

Chance: In altre parole: un volontariato professionale?

Renate Daporta Jöchler: Proprio così. Per me è anche molto importante che tutti i no-stri collaboratori, volontari e non, partecipi-no regolarmente a corsi di aggiornamento. Il solo impegno oggi non basta più, ci vuole anche un certo bagaglio tecnico e culturale.

Chance: Qual’è la più grande ricchezza dell‘Assistenza Tumori?

Renate Daporta Jöchler: Non c’è dub-bio, sono i nostri volontari, tutte le persone che si impegnano giorno dopo giorno per i malati. La nostra forza sta nella continuità e nella credibilità, malgrado, o forse invece proprio perché, sono i malati ad impegnar-si in prima linea!

Chance: L’Assistenza Tumori ha più soci tedeschi che italiani, ma dall’inizio in poi è sempre stata un’associazione mista che si è rivolta ai tedeschi come agli italiani o ai ladini. Non è cosa ovvia, neppure nell’Alto Adige del 2011!

Renate Daporta Jöchler: E‘ vero in que-sto senso in Alto Adige siamo una specie di

mosca. Per me è semplicemente logico e naturale. I malati di tumore appartengono a tutti e tre i gruppi linguistici. E il tumore al seno non è diverso se colpisce una tede-sca o un’italiana o una ladina. E un uomo che soffre di tumore alla prostata ha gli stessi problemi indipendentemente dalla lingua che parla! Noi vogliamo dare una mano a tutti e a tutti nella stessa maniera. Non ci sono differenze. Il destino ci lega e lega i nostri soci al di là dell’appartenenza a un gruppo linguistico. Per noi tedesco, italiano o ladino non è un problema, è semplicemente realtà. Le nostre brochures sono tutte bilingui. All’assemblea sociale si offre sempre il servizio di traduzione simultanea. I nostri soci siedono accanto all’altro, al “Törggelen” come ai corsi di pit-tura, senza badare alla lingua del proprio vicino. Nei soggiorni di vacanza ci sono persone di lingua italiana e tedesca che si dividono la stanza tranquillamente. Sono nate amicizie tra persone di lingua tedesca e di lingua italiana che magari non parlano l’uno la lingua dell’altro, ma si capiscono lo stesso e si divertono lo stesso insieme e chiedono ogni anno di tornare insieme in stanza. Anche di questo vado molto fiera!

Chance: Ammalarsi di cancro oggi e ammalarsi di cancro trent’anni fa. Qual è la differenza?

Renate Daporta Jöchler: Un paziente costretto a confrontarsi con una diagnosi tumore di trent’anni fa, di regola non po-neva nessuna domanda. Accettava la cura proposta dal medico senza alcuna obiezio-ne. Oggi i medici spesso devono spiegare e giustificare le loro scelte, vengono quasi sottoposti ad un interrogatorio. I pazienti

Dal luglio 2008 Renate Daporta Jöchler è presidente dell’Assistenza Tumori dell’Alto Adige, carica che ricopre con grande impegno. Con il suo modo fresco e diretto è riuscita a dare inizio ad un processo di modernizzazione all’interno dell’associazione.

“Sono orgogliosa di far parte dell’Assistenza Tumori!”Una chiacchierata con Renate Daporta Jöchler, presidente dal 2008

UNA CHIACCHIERATA CON RENATE DAPOR TA JöCHLERUna chiacchierata con renate Dapor ta Jöchler

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UNA CHIACCHIERATA CON RENATE DAPOR TA JöCHLERUna chiacchierata con renate Dapor ta Jöchler

fronte a critiche di cui non riesco a capire il senso. In genere si è sempre troppo sensi-bile alle critiche. Tra cento riscontri positivi e uno negativo, pesa sempre di più l’ulti-mo, ed è sbagliato. Comunque si impara. Innanzitutto che è impossibile soddisfare tutti. E io stessa devo ancora imparare ad accettare che sia così. Se non ci riesci, allora il volontariato, soprattutto come lo faccio io, ti brucia. Bisogna imparare a non farsi toccare troppo vicino da certe cose, biso-gna sapere mantenere una certa distanza. Oggi sono arrivata ad un punto in cui non mi chiedo più se qualcosa valga la pena oppure no. Se oggi sono convinta di una questione la affronto, senza guardare a destra o a sinistra. Ho imparato a fidarmi del mio istinto. In ogni caso, il volontariato richiede una piena convinzione ed adesio-ne interiore. E come ho già ribadito: io mi identifico con la Assistenza Tumori, al cen-to per cento. E poi ho la grandissima for-tuna di avere una famiglia alle spalle, mio marito e le mie figlie che mi sostengono e che mi capiscono. In tutto! n

sia necessario. Dappertutto. E‘ nella natura delle cose. Certo è che i giovani, quelli che arrivano dopo, saranno sempre grati ai lo-ro predecessori per quanto hanno fatto e per l’impegno profuso. Anche noi non vor-remmo fare a meno dell’esperienza e delle conoscenze di chi c’era prima. Ma bisogna sapersi adattare alle nuove esigenze ed è naturale che certi cambiamenti possono essere messi meglio in atto da persone nuove, non logorate da tanti anni di attivi-tà. Mi rendo conto che non è facile trovare il giusto equilibrio tra giovani e vecchi. E’ un assetto delicato che richiede tolleranza, rispetto e fiducia reciproca, e questo da en-trambe le parti.

Chance: Cosa significa per lei personal-mente impegnarsi nel volontariato e in un incarico che le prende molto tempo? Ne vale la pena?

Renate Daporta Jöchler: Se sono sin-cera, è una domanda che mi pongo non di rado. Soprattutto quando mi trovo di

si presentano già con una certa conoscen-za della situazione, con informazioni tratte magari da Internet. Hanno delle aspetta-tive precise. Pongono domande, hanno pretese, magari mettono in discussione la cura proposta dal medico. Il paziente oggi è più emancipato, non si intimidisce più al cospetto del “camice bianco”. Personal-mente io vedo questa situazione come una grande sfida per tutti e due, per i medici e per i pazienti. Ci vuole una buona base di comunicazione tra i due. Da un lato il cancro non è più così tabù come accadeva una volta, d’altra parte però mi meraviglio spesso di quante persone ci siano in questa nostra società dell’informazione, che ancora credono che il cancro sia infettivo o che sia la pena da scontare per qualche peccato.

Chance: Il suo arrivo è stato visto come segno tangibile di un cambio generazio-nale. Cosa ne pensa?

Renate Daporta Jöchler: Io sono con-vinta che un sano ricambio generazionale

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SALUTISaluti

Richard Theiner e direttoriSaluto

Gentile Signora Presidente, stimati soci

dell’Assistenza Tumori Alto Adige

In occasione del trentennale vorrei con-gratularmi con l’Assistenza Tumori Alto Adige per la fondamentale attività svolta negli ultimi decenni, attività che dimostra ancora una volta quanto può produrre in termini di benefici sociali, lo spirito di ab-negazione che anima un' associazione, i re-lativi componenti ed i tanti suoi volontari.

Lo stesso spirito per la solidarietà ha permesso a questa associazione di opera-re ormai da 30 anni con grande impegno e successo e di trasmettere ad un numero sempre crescente di persone il significato e l' importanza dell’assistenza ai malati di tumore e ai loro familiari ed amici, anche in relazione al contributo in termini di nu-mero di vite umane salvate.

Parlare di cancro, di tutti i tipi di cancro, significa oggi parlare della seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari in Alto Adige come in tutto il mondo oc-cidentale. Gli organi più colpiti da forme tumorali sono nella donna la mammella, nell’uomo la prostata; seguono il colon e il polmone in entrambi i sessi con un dato sconcertante rispetto a quest’ultimo: fino a una decina di anni fa era prevalentemente un tumore maschile, mentre oggi colpisce indifferentemente entrambi i sessi. Non si può sapere se si sarà o meno colpiti da un tumore in quanto solo alcuni dei cosiddetti fattori di rischio (il fumo, ad esempio nei confronti del tumore ai polmoni) posso-no essere evitati. E’ indispensabile quindi effettuare la prevenzione per aumentare gli elementi protettivi: smettere di fumare, avere uno stile di vita e un’alimentazione sana ecc., ma anche effettuare quegli ac-certamenti preventivi che danno la possi-bilità, rispetto ad alcune forme tumorali, di poter intervenire per tempo. E’ il caso della mammografia, del pap test, del san-gue occulto nelle feci, del papilloma virus solo per esplicitarne alcuni.

Non si conosce ancora il perché una per-sona si ammala e un’altra no, ma sappiamo ciò che aumenta la probabilità di sviluppa-re la malattia (fattore di rischio) e ciò che fa diminuire la possibilità di svilupparla (fat-

tore protettivo). Fare prevenzione signifi-ca aumentare i fattori protettivi ed evitare quelli di rischio. Fumo, alcol, colesterolo, sovrappeso, inattività fisica, scarso consu-mo di frutta e verdure fresche: eliminando queste cattive abitudini si riuscirebbe a ri-durre non solo alcune forme tumorali, ma anche molte altre malattie croniche.

Da circa un decennio i ricercatori studia-no i geni che controllano la proliferazione cellulare per valutare dove e come mutazio-ni e alterazioni danno origine alla formazio-ne e alla crescita di cellule neoplastiche. C’è anche il discorso dell’ereditarietà che rispet-to ad alcune forme tumorali ha un’incidenza assai elevata, mentre in altre forme diventa minore. Va comunque sottolineato che la prevenzione va effettuata a prescindere ed è un fattore che, in molti casi, salva la vita.

L’altro elemento importante è quello di una diagnosi precoce: in moltissimi casi il successo aumenta in modo sostanziale se il tumore è diagnosticato allo stadio ini-ziale. Riconoscere i sintomi è importante, ma altrettanto importante è effettuare, ad intervalli regolari, quegli screening che, per esempio nel caso del tumore al seno, han-no salvato migliaia di donne. I programmi di screening messi a punto dal Servizio Sanitario Provinciale e realizzati poi dalle regioni costituiscono un passo importante nella lotta ai tumori. Prendiamo in esame alcuni dati forniti proprio dal Ministero ri-spetto ad alcune forme tumorali. Secondo recenti stime dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) partecipare allo screening organizzato su invito attivo, richiedendo la mammografia bilaterale alle donne fra i 50 e 69 anni, riduce del 35% la probabilità di morire di cancro alla mam-mella. Per quanto riguarda invece la mor-talità per tumore dell’utero (corpo e collo), questa è diminuita negli ultimi 20 anni di oltre il 50%, soprattutto per quanto riguar-da il tumore della cervice uterina.

Assolutamente da affrontare in Alto Adige è il tumore al colon-retto, il quale rappresenta un rilevante problema sanita-rio in quanto si colloca al terzo posto per incidenza tra gli uomini e al secondo tra le donne. Lo screening è quello del test del sangue occulto nelle feci che dovreb-be essere effettuato ogni due anni nella

popolazione fra i 50 e i 69 anni. Questo screening sarà introdotto nella nostra pro-vincia nel 2012. Non sempre lo screening a carico del sistema sanitario nazionale – gratuito – viene effettuato, ma gli esami di cui sopra abbiamo parlato, possono – e devono – essere eseguiti dalle persone nel-le fasce d’età indicate anche attraverso le impegnative del proprio medico.

Scoprire di avere un tumore è un grande shock per un individuo che deve essere se-guito sia dal proprio medico sia dall’équipe che si formerà attorno a lui sulla base del tipo di cancro anche sotto il profilo psico-logico. E’ importante sapere che la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni sia per quanto riguarda l’aspetto chirurgico sia per quanto riguarda le tera-pie necessarie dopo l’intervento chirurgico. Il cancro non solo si può curare, ma è possi-bile anche tentare di prevenirlo e, se preso in tempo, in tanti casi, si può sconfiggere.

La prevenzione e la diagnosi precoce so-no le armi più valide e meno dispendiose per combattere la malattia. E qui abbiamo nell’Assistenza Tumori, impegnata nell’in-formazione della popolazione, un partner preziosoi e importante. E’ il nostro comune compito, rafforzare un comune impegno per reperire risorse anche economiche da assegnare ai nuovi progetti di ricerca, e so-stenere l’aumento dei costi per la comples-sità delle tecnologie che vengono utilizzate.

In ogni caso, mi auguro che i tanti risultati raggiunti in passato siano di stimolo per tut-ti e due, per l'Assistenza Tumori e per l'am-ministrazione provinciale affinché anche in futuro si realizzi una collaborazione proficua.

Richard Theiner - Assessore alla Sanità con

Florian Zerzer (direttore dipartimento)

Albert Tschager (direttore di ripartizione)

Alfred König (direttore ufficio distretti sanitari)

Ulrich Seitz (direttore ufficio ospedali)

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Lassociazione Medicus Comicus esi-ste in Alto Adige dal 1978. L’associa-

zione conta al momento 300 soci, ma spera di poter crescere in futuro. L’idea che sta all’origine di Medicus Comicus è che l’umo-rismo, il fatto di saper sorridere nonostante tutto e di resistere al terrore provocato dal-la malattia con una risata, sia una compo-nente essenziale della guarigione. Hedwig

SALUTISaluti

Hedwig WiedenhoferPresidente Medicus Comicus

Wiedenhofer è la presidente di Medicus Comicus e coordina l’invio dei clown negli ospedali della provincia. I clown di Medicus Comicus frequentano soprattutto, ma non solo, i reparti pediatrici e hanno a che fare spesso con pazienti malati di cancro.

“Con l’Assistenza Tumori ci unisce la par-tecipazione alle pene e sofferenze e il fatto che cerciamo di infondere coraggio. L’Assi-stenza Tumori lo fa modo suo naturalmen-te, con le sue molteplici attività concrete che non riguardano soltanto l’assistenza psicologica e morale dei colpiti, ma anche il sostegno economico e terapeutico. Noi diamo aiuto con l’umorismo, vogliamo portare con una risata, un sorriso o un piccolo momento di felicità, un raggio di sole nel buio della malattia e contribuire così alla guarigione.

Ammiro il grande impegno di tutti vo-lontari attivi nell’Assistenza Tumori, e pos-so solo incoraggiarle a proseguire, a non rinunciare perché questo impegno non è

mai inutile. È sempre affascinante osserva-re come le persone si possono adoperare per altre persone. Ognuno a modo suo, e come questo impegno, come in un puzzle, si fonde in un insieme. Lavoriamo tutti per lo stesso scopo e dobbiamo fare i conti e preoccuparci che siano a disposizione i mezzi necessari per finanziare questi servi-zi. L’Assistenza Tumori Alto Adige lo fa con grandissima trasparenza e dignità.

Ogni grano che viene seminato, e fosse anche piccolissimo, porta dei frutti. Il la-voro dell’Assistenza Tumori è incomincia-to piccolissimo ed è diventato da molto tempo un albero grande e forte che offre a tanti riparo e protezione.”

Hedwig Wiedenhofer e tutti i medici comici

Dott. Paolo CoserPresidente LILT, Lega per la Lotta contro i Tumori

La Lega per la Lotta contro i Tumo-ri, LILT svolge attività nei settori

prevenzione, assistenza, riabilitazione, educazione sanitaria. Il tema della salute rappresenta il primo obiettivo dell’asso-ciazione che vuole tramite l’informazione contribuire a salvaguardare la salute della popolazione promovendo corretti stili di vita. Il Dottor Paolo Coser, ex primario del reparto di ematologia all’ospedale di Bol-zano è il presidente di LILT Bolzano.

“In qualità di Presidente della LILT, Lega

per la Lotta contro i Tumori della Provincia di Bolzano, a nome mio personale e del direttivo formulo i migliori auguri per la ricorrenza dei 30 anni della fondazione

della Vostra Associazione “Krebshilfe” e voglio esprimere le mie più sincere con-gratulazioni per quanto siete riusciti a cre-are nell’ambito della assistenza ai malati di tumore nella nostra provincia.

Come medico e Primario Emerito della Divisione di Ematologia e Centro Trapianto di Midollo Osseo dell’Ospedale di Bolzano, ho avuto modo di conoscere in più occa-sioni la Vostra Associazione e apprezzare quanto avete fatto e state facendo per es-sere vicini non solo a chi è colpito da que-sta malattia, ma anche alle loro famiglie.

Ho visto nascere e crescere la “Krebshil-fe” e sempre ne ho ammirato la organizza-

zione, la capillarità con la quale si è inseri-ta nel territorio dell’Alto Adige, la onestà, la serietà e la professionalità con cui si è sempre presentata ai pazienti.

AugurandoVi di poter proseguire sem-pre con lo stesso entusiasmo e professio-nalità, formulo al direttivo ed ai soci, il mio più cordiale saluto ed augurio.”

Prof. Paolo Coser

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Angelika MargesinReferente provinciale Donne SVP

Da undici anni, le donne della SVP vendono primule per l’Assistenza

Tumori Alto Adige durante la giornata della donna, l’otto di marzo. Molte donne della SVP partecipano anche alla tradizionale vendita di rose a Pasqua.

“L’Assistenza Tumori per noi donne è qualcosa di più di una organizzazione di assistenza, prova ne sia che da undici anni è legata in modo indissolubile all’ “Azione Primule”. Durante la giornata della donna, l’otto marzo, centinaia di donne della SVP distribuiscono primule e raccolgono dena-ro per la ricerca sul cancro. Così, in questi undici anni, siamo riuscite a raccogliere quasi un quarto di milione di euro destinati dall’Assistenza Tumori alla ricerca sul can-

cro e soprattutto nel permettere progetti di ricerca della microbiologa altoatesina Petra Obexer presso l’Istituto Tirolese della ricerca sul cancro a Innsbruck.

Questo è il nostro modesto contributo per la Assistenza Tumori. Siamo liete di farlo perché così anche noi possiamo ap-poggiare attivamente questa importante associazione e esprimere la nostra stima. Perché tutte siamo contente che esiste l’Assistenza Tumori! Anche se ognuna di noi spera di non averne mai bisogno. Ma se dovesse essere il caso, allora l’aiu-to umano e non complicato è tanto più prezioso. Trent’anni di Assistenza Tumori sono la dimostrazione che l’aiuto viene usato e accettato!

Auguriamo alla Assistenza Tumori di tro-vare anche in futuro molti soci e molti col-laboratori motivati e ottimisti. Auguriamo a tutte le persone che stanno dietro a tut-te le attività dell’Assistenza Tumori, anche per l’avvenire molta forza, riconoscimento e gioia per il loro lavoro. Da parte del Mo-vimento Donne della SVP Vi è garantito l’appoggio e la stima!”

Angelika Margesin

Heiner FeuerPresidente “Alto Adige aiuta”

Alto Adige aiuta” è un’iniziativa che mette insieme dal 2006 di-

verse organizzazioni attive nel sociale e alcuni media. Questa piattaforma, della quale fanno parte la Caritas, il Bäuerlicher Notstandsfond, l’Assistenza Tumori Alto Adige, Radio Tirol 1 e Radio Südtirol 1, ha come obiettivo quello di aiutare le persone in difficoltà in Alto Adige e di sostenerle sulla strada di una sempre maggiore au-tonomia e indipendenza all’insegna del motto “aiuto per l’autoaiuto”.

“In Alto Adige si vive bene. Cioè tanti vi-vono bene. In un bel paese. Con un buon lavoro, una famiglia, amici. Senza tante preoccupazioni. E solo di rado uno si ren-de conto che tutto questo può sparire da un giorno all’altro.

Incidenti, malattie, disoccupazione, se-parazione e divorzio, famiglie numerose oppure incendi e altre catastrofi non pre-vedibili possono causare spesso situazioni

finanziarie critiche. Le persone colpite non sanno più come andare avanti. Anche in Alto Adige.

Per molti altoatesini per fortuna “solida-rietà” non è solo una parola vuota ma un desiderio autentico e profondo di rendersi utili. La voglia di dare una mano a chi è meno fortunato, a non essere indifferenti ai destini degli altri e a essere caritatevoli. Prova ne sia l’alto numero di volontari e di associazioni caritatevoli in provincia.

Una di queste associazioni, e una delle più importanti, è l’Assistenza Tumori, attiva da trent’anni. Dà un aiuto in modo uma-no e veloce, non burocratico e senza arie pompose. Un aiuto umanitario e anche finanziario.

In più l’Assistenza Tumori è fautrice di so-lidarietà in Alto Adige. Assieme a Caritas, il Bäuerlicher Notstandsfond, l’Assistenza Tumori Alto Adige, Radio Tirol 1 e Radio

Südtirol 1 è socia fondatrice della piattafor-ma “Alto Adige aiuta”. La concorrenza infat-ti non esiste quando si tratta di aiutare chi ne ha bisogno. Al centro dell’attenzione – e dell’azione - sta la persona.

Sono quindi cinque anni che collaboria-mo con successo e possiamo dimostrare grazie al sostegno di tanti altoatesini, che non è una favola: viviamo veramente in un bel paese. Non soltanto perché tanti di noi stanno bene, ma soprattutto perché non guardiamo dall’altra parte quando ci accorgiamo che qualcuno ha bisogno del nostro aiuto. Tanti auguri per il tren-tennale!”

Heiner Feuer, Südtirol 1 & Radio TirolPresidente “Südtirol hilft“

SALUTISaluti

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Dott. Claudio GraiffSocio del comitato medico

Dottor Claudio Graiff, primario del reparto di oncologia all’ospedale

di Bolzano, ex-presidente e componente del comitato medico dell’Assistenza Tu-mori.

“Io mi sento un testimone storico dell’As-sistenza Tumori Alto Adige, un testimone della prima ora, in quanto conobbi per mo-tivi professionali la fondatrice Maria Angela Berlanda Poles quando lavoravo a Trento; ricordo molto bene che parlava della rea-lizzazione, allora del tutto iniziale, di questa sua grande iniziativa!

Una cosa che ho sempre apprezzato nell’associazione è il fatto che il comitato medico a differenza di associazioni simili è distinto dal comitato direttivo. Un organo a sé, che dà indicazioni che poi vengono va-lutate in modo indipendente dal direttivo stesso. Anzi voglio proprio sottolineare che la creazione di un comitato medico indi-pendente sia sta l’idea vincente. Il comitato non è assolutamente portatore di interes-si e lavora secondo criteri di trasparenza, scientificità ed etica.

Senza l’impegno dell’associazione i pazienti non avrebbero tutta una serie di servizi molto importanti quale il tra-sporto alle terapie o il linfodrenaggio. Importantissimo anche tutto il lavoro nel campo dell’informazione. Quando io ero presidente del comitato medico abbiamo redatto una serie di opuscoli informativi, prendendo testi già fatti da associazioni simili in Svizzera o in Germania e adattan-doli alle nostre esigenze. Noi li esponiamo all’entrata del nostro reparto e noto che sono molto apprezzati dai pazienti e dai loro familiari. Ma non solo. Ci sono anche dei colleghi di altre regioni che se li por-tano via!

Assolutamente da menzionare è an-che l’impegno dell’Assistenza Tumori per la ricerca. Senza l’aiuto dell’associazione non avremmo mai potuto iniziare un nostro importante progetto di ricerca ri-guardo la creazione di una banca dati di materiale biologico in collaborazione col reparto di anatomia ed istologia patolo-gica. Un progetto avanzato che promette di rivelare dei dati significativi su alcuni

aspetti della genetica dei tumori e degli ammalati, foriero di possibili implicazioni diagnostico/terapeutiche. Grazie all’aiuto finanziario dell’associazione abbiamo po-tuto impiegare una biologa, proveniente da un istituto di ricerca, che ci ha portato un contributo prezioso di esperienza e capacità.

Il mio auspicio per l’associazione è che anche o soprattutto in tempi di crisi co-me quelli che viviamo adesso, non vegano mai meno i soci e i sostenitori, anzi, mi auguro che la popolazione sia ancora più disponibile a dare sostegno ad un’asso-ciazione che vive dell’impegno prezioso di tanti volontari.”

Dott. Claudio Graiff

Martha StockerAssessore regionale SVP

Martha Stocker è stata per anni re-ferente provinciale delle donne

SVP e attualmente e assessore regionale. Da anni segue le attività dell’Assistenza Tumori con grande interesse ed è spesso ospite d’onore alle assemblee provinciali o ad altre manifestazioni organizzate dall’As-sistenza Tumori.

“Durante questi trent’anni, l’Assistenza Tumori si è trasformata da semplice grup-po di auto-aiuto in una vera e propria strut-tura di servizio di stampo professionale. E questo grazie all’impegno enorme di tanti volontari e dei malati stessi. L’Assistenza Tumori accompagna i malati nella difficile

fase acuta della malattia tumorale, gli dà coraggio e aiuta loro e i loro famigliaria a superare i problemi concreti del quotidia-no connessi alla malattia.

Il tumore è un tema che riguarda tutti noi, è una malattia che può colpire ognu-no di noi. Fa bene sapere che in caso di necessità esiste un indirizzo a cui rivolgersi. Da referente provinciale delle donne SVP ho iniziato nel 2000 con la vendita di pri-mule, ogni anno il giorno delle donne, l’8 marzo, per dare un piccolo contributo alle attività meritevoli di questa associazione di volontari. In undici anni siamo riuscite a raccogliere quasi un quarto di milione di

euro. Soldi che l’Assistenza Tumori ha de-stinato soprattutto alla ricerca sul cancro.

Desidero esprimere i miei più sentiti au-guri per il trentennale di questa associa-zione così attiva e impegnata per aiutare il prossimo e vi auspico anche in futuro tanto successo nella realizzazione dei tanti progetti cha hanno tutti una cosa in comu-ne: al centro sta la persona.”

Martha Stocker

SALUTISaluti

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Dott. Herbert HeideggerCentro Senologico Bressanone Merano

Il dottor Heidegger è primario del re-parto di Ginecologia dell’ospedale di

Merano e responsabile del Centro senolo-gico a Merano. E’ spesso relatore di serate informative sul tema tumore e prevenzione.

“Cordiali congratulazioni per il 30esimo anniversario dell’Assistenza Tumori Alto Adige! È con orgoglio che l’Assistenza Tu-mori può guardarsi indietro e mettere uno di fila all’altro questi trent’anni ricchi di suc-cesso nel lavoro per le persone gravemen-te ammalate. Negli ultimi anni l’Assistenza Tumori ha lavorato senza sosta informando e portando avanti la ricerca medica e l’as-sistenza, e così è diventata un vero “movi-mento popolare” contro il cancro.

Il successo della Assistenza Tumori dona coraggio a molti:- ai malati e alle loro familie che sentono

di non essere lasciati soli con la malattia,- ai medici e terapeuti che hanno, con l’As-

sistenza Tumori, al loro fianco un partner forte per il miglioramento delle terapie,

- alla politica che può contare sui consigli, ma anche sulla critica dell’Assistenza Tu-mori

- a ognuno di noi che sa che il cancro non conosce limiti, ma che la prevenzione lo può arginare,

- a tutta la società alla quale l’Assistenza Tumori dà un esempio di solidarietà at-tiva. Anche dopo tre decenni di lavoro ricco di successo c’è ancora molto da fare per l’Assistenza Tumori: ancora non è sconfitta la malattia, ancora troppe persone perdono la lotta contro il can-cro. Prevenzione e informazione devo-no essere migliorate. Proprio davanti alla sfida del cancro, ogni singolo deve sapere quanto è importante il proprio agire per il bene supremo della salute. Noi abbiamo bisogno dell’Assistenza Tumori e l’Assistenza Tumori ha biso-gno di noi tutti. L’Assistenza Tumori ha sempre, e intenzionalmente, messo al centro la vita e non la malattia, e questo punto è stato inserito persino nel suo programma.

- Esorta i cittadini a considerare la salute come un dono e a prestare ad essa la dovuta attenzione.

- Dice anche alle persone: “Non abbiate paura della malattia cancro. Non lascia-mo solo nessuno.”

- Aiuta concretamente le famiglie colpite e mostra loro dove possono trovare as-sistenza per la vita quotidiana comple-tamente cambiata dalla malattia.

- Fa sì che i malati di tumore possano ave-re una vita di qualità.

- L’Assistenza Tumori agisce anche là dove altri si tirano fuori dalla responsabilità.

L’Assistenza Tumori è un portavoce per tutti la cui voce non trova ascolto.

Il cancro è una malattia che non si ferma davanti a niente. Varca tutti i confini della società, colpisce anziani e giovani, senza ri-guardo per la persona. Per questo motivo l’Assistenza Tumori agisce su banda larga quando si tratta di informare: iniziando dai più piccoli e dai loro genitori, attraverso in-segnanti e educatori, stimolando il contatto con i medici e tutti i “health professionals”, fornendo materiale informativo per i mala-ti, usando i media e cercando sempre delle strade nuove per raggiungere l’utenza. Per tutto questo l’Assistenza Tumori ha bisogno dell’aiuto, del sostegno illimitato di tutti noi. La storia di successo di questa associazione così coraggiosa non deve fermarsi mai.

Mille grazie per tutto e per il futuro di tutto cuore i miei migliori auguri”

Dott. Herbert Heidegger

Arno KompatscherPresidente Consorzio dei Comuni Altoatesini

Arno Kompatscher è sindaco di Fié allo Sciliar nonché, dall’anno scor-

so, presidente del Consorzio dei Comuni Al-toatesini. Ha moderato l’ultima assemblea generale dell‘Assistenza Tumori

“Un’ organizzazione fatta da chi ha vissu-to in prima persona l’esperienza della ma-lattia può capire molto meglio di chiunque altro le esigenze dei malati di tumore, siano esse di natura psichica, fisica o meramente pratica. Proprio qui sta la forza dell’Assisten-za Tumori. I collaboratori, volontari e non,

sanno cosa occorre, sanno dove sono an-cora le lacune del sistema. Sono in grado di immedesimarsi nei soci, nelle loro difficoltà. Possono rendersi utili in modo mirato, co-me il servizio pubblico o il servizio sanitario non sarebbero mai in grado di fare. Spero che l’Assistenza Tumori segua la strada in-trapresa trent’anni fa anche in futuro, spero che rimanga la forte lobby di tutti i malati di tumore in Alto Adige. E non solo la loro, ma anche quella dei loro familiari.

Per il trentesimo anniversario esprimo quindi a nome mio, ma anche a nome di

tutti i Comuni dell’Alto Adige, la mia pro-fonda gratitudine per il lavoro svolto e per l’impegno delle tante persone che con la loro abnegazione hanno reso possibile il successo di questa associazione.”

Arno Kompatscher

SALUTISaluti

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Martina Ladurner und Erika Lanermamazone - Donne e ricerca contro il cancro al seno

Madrina di mamazone Alto Adige è la bolzanina Ursula Goldmann-

Posch, fondatrice nel 1999, in Germania, dell’associazione mamazone – Donne e ri-cerca contro il cancro al seno. Mamazone si impegna per più qualità nella diagnostica, nella terapia e in fase post-terapica e ha come scopo di dare sostegno e consiglio a donne malate di tumore al seno. In Alto Adige mamazone si è costituita nel 2007 grazie all’ex consigliera provinciale Martina Ladurner.

“In un determinato momento della no-stra esistenza perdiamo il controllo sulla nostra vita ed essa viene guidata dal de-stino. Questa è la menzogna più grande della vita”, dice Ursula Goldmann-Posch. Oggi come allora la diagnosi di cancro è motivo di grande paura e preoccupazione nei malati e nei loro parenti. Nella comune

lotta contro il cancro (al seno) o come part-ner occasionale in diverse iniziative, ma-mazone e Assistenza Tumori pongono lo stesso impegno nell’aiutare i malati a com-battere lo sconforto e la rassegnazione e a guardare avanti con coraggio e speranza.

Mamazone e Assistenza Tumori sono uniti dal desiderio comune di spingere ver-so una sempre maggiore consapevolezza, informazione e qualità nel rapporto con la diagnosi precoce e la terapia antitumorale.

Solo chi imbocca da sé la strada verso una maggiore conoscenza e autodeter-minazione, può prendere la decisione migliore riguardo la propria vita e alla propria sopravvivenza. In questo senso, all’Assistenza Tumori sono dovuti rispet-to e riconoscenza per il lavoro compiuto fino a oggi.

Per il futuro auguriamo inoltre un im-pegno sempre più forte come “accom-pagnatore della speranza” nei momenti difficili, e contiamo di poter intraprendere insieme tante altre azioni nella comune lotta contro il cancro (al seno)!”

Martina Ladurner e Erika Laner

Dott. Walter ThalerPresidente del comitato medico

Da 15 anni, il dottor Walter Thaler è il primario del reparto di Chi-

rurgia Generale di Bressanone. Da allora è anche membro del comitato medico dell’Assistenza Tumori Alto Adige che guida, in qualità di presidente, da quat-tro anni.

“A nome del comitato medico vorrei fare gli auguri all’Assistenza Tumori per i suoi trent’anni. L’Assistenza Tumori è diventata una istituzione solida in Alto Adige, un'isti-tuzione che ha fatto grandissimo bene ai pazienti di tumore e ai loro familiari. Inter-viene là dove il paziente, dopo le cure del medico specialistico, rimane solo.

I suoi servizi consistono in assistenza psicologica e aiuto materiale, dove ne-cessario. Al giorno d'oggi esistono tante

organizzazioni e una pluralità di offerta in campo terapico, realtà con le quali il paziente oncologico deve imparare a con-frontarsi orientandosi per il meglio.

Non tutte infatti mantengono quello che promettono. Per questa ragione è lodevole che l’Assistenza Tumori, per le sue decisioni riguardo gli aiuti, si avvalga di un comitato scientifico. In questo comi-tato sono riuniti medici specialisti di varie discipline che si incontrano più volte du-rante l’anno, giudicano in modo obiettivo le richieste d’aiuto e separano il grano dal loglio. Così l’Assistenza Tumori può affer-mare di poggiare le proprie scelte solo su provvedimenti scientificamente fondati.

Anche se la frequenza di molte malattie oncologiche è diminuita negli ultimi an-

ni perché la popolazione è diventata più sana, in prospettiva non c’è da aspettarsi una riduzione dell’incidenza del cancro perché si è alzata l’età media della po-polazione. Per giunta sono entrati in uso nel frattempo farmaci che non guariscono il tumore, ma permettono ai pazienti di vivere a lungo e con una buona qualità di vita.

L’aiuto da parte del’Assistenza Tumori sarà quindi anche in futuro più necessario che mai.”

Prim. Dott. Walter Thaler

SALUTISaluti

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Stefan HoferPresidente Federazione per il Sociale e per la Sanità

Nella Federazione Altoatesina per il Sociale e la Sanità sono riunite

46 organizzazioni di pubblica utilità. La federazione organizza servizi, persegue interessi collettivi e crea una forte lobby per questioni sociali.

“Invio i miei migliori auguri per l’an-niversario dell’Assistenza Tumori Alto Adige. Con orgoglio può guardare ai suoi trent’anni ricchi di successi nel lavo-ro incessante di assistenza alle persone malate.

Quando lAssistenza Tumori fu fondata, nel 1981 il cancro era ancora un tabù so-ciale. A quell'epoca, il tema trovava poco spazio. Era angosciante e per questo non era gradito. Ma il cancro è una malattia che non si ferma davanti a niente: oltre-passa tutti i confini della società, colpi-sce anziani e giovani, senza guardare al prestigio o alla posizione sociale della persona.

Esistevano però anche allora uomini e donne coraggiosi che portavano il tema in pubblico. In Germania c’era Mildred Scheel che rompeva il tabù nei program-mi televisivi popolari del sabato sera e parlava di cancro. In Alto Adige, in que-sto senso, si è impegnata soprattutto Irma

Trojer Maier, con l'obiettivo chiaro che la malattia non venisse combattuta solo con bisturi e raggi. Instancabile, la co-fonda-trice dell’Assistenza Tumori si adoperava per informare e aiutare.

Oggi possiamo dire: nella mente della persone la parola “cancro” non viene più immediatamente collegata a “morte” – tuttavia nel cuore di una persona colpita dalla malattia che si vede confrontata per la prima volta con la diagnosi di tumore, emergono prepotentemente in primo piano la paura della sofferenza e della morte. Però oggi può trovare un posto dove esternare le proprie paure, trovare persone che lo aiutano a imparare a con-vivere con la malattia.

A causa della prolungata aspettativa di vita, il numero delle persone malate di cancro cresce in modo molto netto. Nel nostro paese il cancro è al secondo posto come causa di morte. Ancora oggi molte persone fumano o non vanno alle visite per la diagnosi precoce del tumore. Anco-ra troppe persone muoiono troppo presto – ogni bambino che perde la lotta contro la malattia, è una perdita dolorosa, e ogni donna, ogni uomo che viene strappato alla vita dal cancro, sono da considerarsi una sconfitta della medicina oncologica.

Dunque anche dopo tre decenni di at-tività e di successi, c’è ancora molto da fare per l’Assistenza Tumori: la malattia non è ancora debellata, ancora troppe persone perdono la lotta contro il cancro. Prevenzione e informazione devono es-sere migliorate. Proprio davanti alla sfida del cancro, il singolo deve sapere quanto è importante il proprio agire per il bene supremo della salute.

Ognuno di noi, nel proprio ambito, può assumersi delle responsabilità. E ognuno di noi può aiutare. Aiutare l’Assistenza Tu-mori significa aiutare le persone malate di tumore.

Noi abbiamo bisogno dell’Assistenza Tumori e l’Assistenza Tumori ha bisogno di noi. Secondo il motto del trentesimo anniversario dovremmo, tutti insieme, “se-minare aiuto affinché fiorisca la speranza”.

Stefan Hofer Presidente della Federazione

per il Sociale e la Sanità

Josef LarcherPresidente dell’Assistenza Tumore Bambini “Arcobaleno”

LAssistenza Tumore Bambini “Ar-cobaleno” è nata nel 2002 come

emanazione dell’omonima associazione austriaca. E’ organizzata come semplice associazione e conta circa 120 soci. Ac-canto all’attività informativa, lo scopo di Arcobaleno è soprattutto quello di aiutare le famiglie di bambini malati di cancro a superare i problemi finanziari legati alla malattia. Presidente dell’associazione è Josef Larcher, ex-membro anche del di-rettivo centrale dell’Assistenza Tumori Alto Adige.

“L’Assistenza Tumori per noi è fondamen-tale come partner. Per le celebrazioni del trentennale auguro dal profondo del cuore di poter continuare anche in futuro lo stes-so tipo di attività potendo sempre contare sulla motivazione e sull’impegno dei tanti volontari. Auguro all’Assistenza Tumori che possa crescere come finora di anno in anno e che possa adattare l’attività alle esigen-ze del presente. L’Assistenza Tumori è una colonna importante della quale nessuno può fare a meno.”

Josef Larcher

SALUTISaluti

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Petra ObexerMicrobiologa e ricercatrice

Petra Obexer è una giovane ricerca-trice impiegata dal 2002 all’Istituto

di ricerche sul cancro a Innsbruck dove gui-da un progetto di ricerca importante per il futuro. Studia la funzione di certe proteine, le cosidette proteine FOXO che si aggrega-no al DNA, e il loro ruolo nella formazione del cancro. Questa ricerca viene sovven-zionata dall’Assistenza Tumori Alto Adige.

“I miei auguri per l’Assistenza Tumori? In fondo mi auguro che si vada avanti come si è fatto fino ad oggi. L’Assistenza Tumori è diventata un punto di riferimento im-portante per la società. Tutti sperano di non dover mai ricorrere ai suoi servizi, ma quando si tratta di sostenerla, tutti si met-tono in gioco volentieri. Forse anche con il pensiero non confessato di aver bisogno, un giorno, di questo aiuto.

Per quanto riguarda l’anniversario, vor-rei esprimere i miei più sentiti ringrazia-menti all’Assistenza Tumori Alto Adige. È merito suo se nella popolazione sta cre-scendo la consapevolezza dell’importan-za della prevenzione. Grazie al suo lavoro incessante di sensibilizzazione, il cancro è uscito dall’ombra ed è diventato un tema che riguarda tutti.

La prevenzione, questo bisogna sotto-linearlo continuamente, è una questione centrale. E’ lì che comincia la lotta contro questa malattia. L’Assistenza Tumori è an-che di fondamentale importanza per l’ap-poggio che riesce a fornire a quanti sono colpiti dalla malattia: sanno che possono contare su un’associazione efficiente e tempestiva, ed è moltissimo. Perché rice-vono informazioni. Perché è un importan-

te tramite nel rapporto medico-paziente e facilita la comunicazione. Perché l’Assi-stenza Tumori non li lascia soli quando si devono confrontare con una diagnosi che per molti ancora è e resta sinonimo di condanna a morte, e questo anche se oggi non è più così.

Vorrei anche congratularmi con l’Assi-stenza Tumori per le tante persone, per i magnifici volontari, che la rendono quello che è.”

Petra Obexer

Rino LuppiPresidente Unione Altoatesina Mutilati della Voce

Rino Luppi è presidente dell’Unione Altoatesina Mutilati della Voce e fa

parte del direttivo dell’Assistenza Tumori. L’unione conta circa cento soci tra operati e sostenitori e collabora in diversi ambiti con l’Assistenza Tumori.

Come quest’ultima anche l’Unione Muti-lati della Voce intende dare un aiuto quan-to più completo possibile ai malati.

Dalle visite all’ospedale per dare confor-to e fornire le prime informazioni, agli aiu-ti per le pratiche di invalidità,all’acquisto di presidi come copri-stoma, ad aiuti fi-nanziari o l’organizzazione di soggiorni di vacanza. “Quando sono stato operato ormai ventuno anni fa ho anch’io avuto

bisogno dell’Assistenza Tumori, del loro sostegno morale e psicologico. Quindi so per esperienza personale quanto prezio-so sia il lavoro dell’Assistenza e quanto sia importante l’impegno quotidiano di tutti i volontari.

Non per niente mi sono fatto coinvol-gere nel consiglio per poter dare ad altri quello che io stesso ho ricevuto.

Auguro all’Assistenza Tumori e a tutti i soci che possano sempre andare avanti così, che possano sempre contare sul so-stegno della popolazione e che possano sempre trovare dei volontari disposti a donare il proprio tempo per altre persone che hanno bisogno di conforto e di aiuto.

E se posso permettermi, avrei anche un altro augurio: che possano trovare un’altra sede perché fare queste due scale senza ascensore non è facile per i malati e qual-cuno magari si lascia scoraggiare dal far visita all’ufficio proprio a causa di questo ostacolo!”

Rino Luppi

Presidente Unione Altoatesina Mutilati della VoceMembro del consiglio dell’Assistenza Tumori

SALUTISaluti

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Renate Mühlögger TschagerPresidente dell’associazione “Peter Pan”

Lassociazione Peter Pan è composta da genitori di bambini malati di tu-

more, medici e infermieri. Lo scopo dell’as-sociazione è aiutare i genitori che hanno bisogno di sostegno a causa della malattia del proprio figlio, sostegno di natura psi-cologica ma anche finanziario.

“Chi l’avrebbe pensato! Quella che trent’anni fa ha mosso in piccolo i primi passi, oggi è diventata una grande organiz-zazione di cui non è più possibile ignorare l’esistenza. Sono lieta di fare le congratula-zioni all’Assistenza Tumori in occasione di questo anniversario.

E' importantissimo informare, dare con-sigli e aiutare quando una diagnosi così

brutta cambia di colpo la vita di qualcuno, e non solo la vita del paziente, ma anche quella di tutti i suoi parenti. La diagnosi di tumore non riguarda mai solo l’amma-lato, ma include anche tutto il contesto in cui il malato vive e si muove! Per questo è necessario un punto di riferimento che non sia l’ospedale o il medico curante. In questo ambito l’Assistenza Tumori Alto Adige si è guadagnata sul campo molti meriti.

Con il passare degli anni il lavoro dell’as-sociazione è diventato sempre più com-plesso ed è di un valore speciale.

Per me come presidente della Associa-zione per bambini malati di cancro “Peter

Pan”, è particolarmente importante che l’Assistenza Tumori ora si occupi anche dei figli degli ammalati e si avvicini a loro per aiutarli.”

Renate Mühlögger Tschager

Lucia Recchia Madrina del Fondo bambini di genitori malati

Lucia Recchia è una sciatrice agoni-sta, atleta della squadra nazionale,

e ha dovuto confrontarsi con la malattia cancro già nella prima infanzia. Ha perso la madre quando aveva solo sei anni. Come Lucia Recchia però sottolinea sempre, ha avuto fortuna. Certo, non c’era modo di rimediare ad una perdita così grande per la vita di un bambino, ma lo sport ha com-pensato in qualche modo questo vuoto e le ha fornito un sostegno proprio nella fase difficile della pubertà, quando la mancanza della madre è stata particolarmente diffi-cile da superare.

Dal 2010 Lucia Recchia è la madrina del Fondo bambini di genitori malati dell’As-sistenza Tumori. E chi meglio di lei potreb-be capire le necessità dei bambini che si devono confrontare con questa malattia? Con il suo modo solare di porsi e con il suo sorriso luminoso, Lucia o Lucy come

la chiamano gli amici, è la madrina per eccellenza.

“Per questa ricorrenza dei trent’anni, au-guro all’Assistenza Tumori anche in futuro molta forza e costanza nel raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Nello stesso tem-po mi auguro che dell’aiuto dell’Assistenza Tumori ci sia sempre meno bisogno, cioè mi auguro che questa malattia, negli anni, diminuisca sempre di più.

Auguro quindi alla Assistenza Tumori che dopo quello dei trent’ anni, non ci sia da festeggiare anche l’anniversario dei ses-santa, per la semplice ragione che spero che fino ad allora il cancro possa essere de-bellato e che non ci sia più bisogno di una organizazzione come l’Assistenza Tumori Alto Adige! Auguro all’Assistenza Tumori di poter contare anche in fututo su tanti volontari impegnati e su una presidente

fantastica come Renate Daporta. Le au-guro tante persone che contribuiscano a far fiorire la speranza per i pazienti e i loro parenti, che riesca nell’intento di far sì che nessuno si debba sentire solo, abbandona-to e indifeso.

Auguro all’Assistenza Tumori di poter allargare il proprio campo di attività e che possa realizzare progetti bellissimi come per esempio il Fondo per l’aiuto ai bam-bini, di cui sono la fierissima madrina. E spero che nei prossimi anni sia possibile organizzare ancora molte attività fantasti-che come la gara di beneficenza.”

Lucia Recchia

SALUTISaluti

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Dott. Helmuth AmorMembro del Comitato Medico

Helmuth Amor è stato uno degli uomini della prima ora, uno dei

fondatori dell’Assistenza Tumori. Tutt’oggi, il primario emerito del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Bolzano, è membro del comitato medico dell’Assistenza Tumori. Nei primi anni di attività dell’associazione, Amor accompagnava i volontari in Germa-nia per l’acquisto di medicine non ancora approvate in Italia.

“Faccio i miei più sentiti auguri all’As-sistenza Tumori per il suo trentennale, e i miei saluti vanno in particolare al diret-tivo centrale, a tutti i funzionari volontari e a tutti coloro che, operando sempre in modo eccellente, sono sempre pronti a prestare aiuto a chi ne ha bisogno. Grazie ai numerosi progetti e alle tante iniziative,

l’Assistenza Tumori è oggi un importante e irrinunciabile colonna del sistema sani-tario in Alto Adige. E visto che ho avuto l’onore di poter prendere parte ai primi passi dell’associazione, mi considero un attivista della prima ora, cosa di cui sono particolarmente fiero.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti per l’ottima collaborazione, l’impegno instancabile e per il sostegno reciproco.

Le prime attività da menzionare sono senz’altro l’introduzione del linfodrenag-gio a livello circondariale. L’introduzione del servizio di psicooncologia, l’attività informativa tramite la serie di relazioni te-nute nell’ambito della scuola del paziente in tutta la provincia e l’istituzione del cen-

tro riabilitazione a Prissiano. Sono tante le persone che hanno ricevuto l’aiuto e il sostegno del’Assistenza Tumori. Non solo sul piano medico ma anche o soprattutto sul piano umano, sociale e finanziario.

Il mio augurio per il futuro è che queste persone bisognose, costrette a confron-tarsi con la diagnosi di tumore, possano sempre contare sul prezioso aiuto dei tan-ti volontari dell’Assistenza Tumori.”

Dott. Helmuth Amor

SALUTISaluti

Dott. Arthur SchererCentro Senologico Bressanone Merano

Da 24 anni lavora come ginecolo-go e da otto anni, il dottor Arthur

Scherer è primario del reparto di Gineco-logia all’ospedale di Bressanone. Dirige il Centro Senologico a Bressanone ed è so-cio del comitato medico dell’Assistenza Tumori dal 2001.

“In dieci anni di appartenenza al comita-to medico e nell’ambito della mia attività nel Centro Senologico Bressanone – Me-rano ho avuto modo di conoscere l’Assi-stenza Tumori da vicino e di apprezzarne l’operato.

Un’organizzazione come l’Assistenza Tumori, nata dall’impegno e dalla forte motivazione di tanti volontari è di enorme importanza perché può compiere qualco-sa che il servizio pubblico non sarà mai

in grado di fare. Semplicemente arrivando molto oltre, lì dove la mano pubblica non potrà mai arrivare. Molto oltre l’ambulato-rio medico e molto oltre all’ospedale fino in ogni casa.

Il lavoro dell‘Assistenza Tumori è molto importante nella lotta contro il cancro. Stare con le persone, non lasciarle da sole con il loro destino, offrire loro un sostegno psichico nel superare tutte le conseguen-ze della malattia e anche concreto nelle incombenze del quotidiano, questo è il grande compito che l’Assistenza Tumori si è posto e che svolge, giorno per giorno e in tutta la provincia.

In Alto Adige i malati non possono solo contare su una previdenza medica eccel-lente , rispettosa degli standard più alti

e moderni, ma grazie ad un istituzione come l’Assistenza Tumori abbiamo anche un ottimo sistema per la riabilitazione psi-chica, sociale e fisica. Tutto questo è un importante e valoroso contributo al lavoro di noi medici.

Auguro all’Assistenza Tumori di poter contare anche in futuro su questo impor-tante potenziale di motivazione e su que-sto grande numero di persone disposte a dedicarsi al volontariato.

Dott. Arthur Scherer

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FESTEGGIAMENTI PER IL TRENTENNALE AL FORUM BRESSANONEFesteggiamenti per il trentennale al Forum Bressanone

Un momento importante della ma-nifestazione è stata la proiezione

di alcuni quadri dei partecipanti ai corsi di pittura, accompagnati da una poesia.

Quattrocento ospiti in tutto, tra i quali – e questa è stata l’unica nota un po’ amara della serata – solo un dieci per cento di soci dell’Assistenza Tumori, hanno raccol-to l’invito lanciato dal circondario di Bres-sanone a passare una serata insieme per rendere onore all’impegno ultradecennale dell’Assistenza Tumori.

Ricchissimo il programma musicale, vi-sto che tutti i nove gruppi invitati hanno

immediatamente accettato l’invito a pren-dere parte a questa serata di beneficenza.

Protagoniste accanto alla musica sono state però loro: le opere di alcuni parteci-panti ai corsi di pittura organizzati dall’As-sistenza Tumori in tutto l’Alto Adige. Una collezione del resto che ha già fatto il giro della provincia, con mostre che sono state allestite per esempio nell’assessorato della sanità a Bolzano o nell’atrio dell’ospedale di Bolzano.

La scrittrice Doris Brunner ha scelto alcuni dei quadri e si è lasciata ispirare. Quello che è scaturito sono delle poesie che toccano il cuore per il loro linguaggio sensibile e delicato. Come diceva una del-le pittrici: “Non avrei mai pensato che una persona estranea potesse leggere in tal modo i sentimenti e i pensieri che hanno accompagnato la nascita del mio quadro.”

Numerosi gli ospiti d’onore che hanno colto al volo l’occasione di fare gli auguri all’organizzazione: tra gli altri l’assessore re-gionale Martha Stocker, Angelika Margesin,

rappresentante delle donne SVP, Arnold Schuler, la ricercatrice Petra Obexer, Maria Hochgruber e Maurizio Vezzali, tanti medi-ci e diversi rappresentanti politici della Val d’Isarco e del comune di Bressanone. n

Sono stati ben nove i gruppi musicali che, il 3 settembre scorso, hanno partecipato alla serata di beneficenza organizzata dal circondario Val d’Isarco per festeggiare il trentennale dell’Assistenza Tumori.

Musica e quadri per festeggiareIl circondario Val d’Isarco ha festeggiato il trentennale al Forum Bressanone

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Un racconto per nataleUN RACCONTO PER NATALE

I bambini si sono fatti adulti e noi non siamo più tutti qui, almeno non in mo-

do palese, ci sono per fortuna, i piccoli, e tutti aspettano che io racconti una storia.

Una storia di Natale, come tutti gli anni, una storia sempre nuova ed antica, perchè solo quello che dura e si ripete ha la forza di colpire.

Fuori splende una luna che pare un piat-to d’argento. Prima luna piena d’inverno, di quest’inverno.

La luna, che per il mondo semitico del sud -(abitanti dell’Asia, oltre che dell’Africa), come per il mondo germanico- è di sesso maschile, perché per i popoli nomadi, o almeno con la vocazione del nomadismo, anche spirituale, la notte è casa e riposo sul tratturo del viaggio, illuminata e gui-data dall’astro luna, che cambiando conti-nuamente aspetto, ora a faccia aperta, ora velato, dal mantello della notte, segna le mille vie della vita. Tempo che passa, tem-po vivente che la luna scandisce e misura attraverso le sue fasi successive. Simbolo di ritmi biologici, astro che cresce, decresce e scompare, la cui vita è sottoposta alla lu-ce universale del divenire, alla nascita, alla morte. E qui, sotto l’albero di Natale, si rin-nova la speranza che tutti i mali che ci sono dati sono solo provvisori, che in fondo al tunnel del nostro essere nel mondo ci sia la speranza di tornare, come Gesù Bambino, ogni anno a festeggiare questo anniversa-rio del “stare assieme”. E il racconto?

C’era una volta un pastore, o forse era un beduino, o un montanaro o un navi-gante o un uomo comune o una donna comune. che nelle notti della prima luna d’inverno andava nel deserto o in cima alla montagna, o in mezzo al mare, luo-ghi delle immagini e, dopo aver a lungo pregato l’astro celeste, si chinava in atto di offerta e attendeva, anno dopo anno. Co-sa aspettava il pastore o era un beduino o

un montanaro o un navigante o un uomo comune o una donna comune? Aspettava di veder fiorire la speranza, come era stato promesso ai suoi avi e agli avi dei suoi avi.

Aspettava il miracolo, aspettava il tempo promesso, che verrà, dove una volta era. Questo della speranza è il dono che il Na-tale porta a tutti. n

È la vigilia di Natale. Ci troveremo tutti sotto l’albero a cantare le vecchie nenie e ad aspettare, attraverso gli occhi pieni di meraviglia dei bambini, la venuta di Gesù Bambino.

Il dono più belloUn racconto per Natale di Brunamaria Dal Lago Veneri

Buon Natale!

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IL REPOR TAGEIl repor tage

Allora la aspettavano a casa il ma-rito, i figli di 14 e 12 anni e due

bambini in affidamento di 2 e 4 anni. Rinunciare a questo non era possibile. Appena tornata a casa, Theresa Voppi-chler iniziò a fare qualcosa che a lei, che avrebbe voluto fare il falegname, era pia-ciuto da sempre: costruire casette. Prima di cartone, quindi di legno, di malta e di altri materiali.

Più di un passatempo

Oggi la malattia appartiene al passato e non le serve più qualcosa che la tenga impegnata per non pensare, ma la co-struzione di presepi è diventata il senso della suo vita. Non riesce più a contare i presepi che ha costruito. Con questi pre-sepi, che con poche eccezioni si ispirano al suo ambiente circostante reale, Theresia è diventata anche una specie di memoria architettonica della valle dove è nata. Ha immortalato nei suoi presepi tante case e fienili che oggi non esistono più perché hanno dovuto far posto a pensioni e al-berghi.

Le sue case in miniatura che sembrano reali e i borghi copiati dal vero, abbellisco-no non solo molte case private, ma si tro-

vano anche in alcuni musei, per esempio al Museo dei Presepi di Luttago o al museo regionale di Villabassa. Un presepe, e di questo è particolarmente fiera, orna uno degli altari laterali del duomo di Verona.

La costruzione di presepi – strategia di sopravvivenza, distrazione dalla malattia, hobby praticato con passione - era anche una questione di necessità. Con la casa per la famiglia appena costruita, i debiti alti, il marito che guadagnava come falegname appena il necessario per mantenere la fa-miglia, i soldi per i presepi artistici senza dubbio facevano comodo. Anche se The-resia Voppichler sospetta di essere stata imbrogliata più di una volta nella trattativa per il prezzo.

In casa sua i presepi occupano una stan-za intera. Collocati con amore, ornati con piccole luci. Le piace stare lì e guardare le sue creazioni. “Guardi laggiù la stalla – e il mulino – e il forno…” Ha anche ricostruito la sua casa natale, il maso Heisler sul mon-te Eger che non esiste più da tempo. Così come il maso Obernockler ad Acereto, il maso Volger a Riscone, il maso dov’è nato l’ex-sindaco di Villabassa Passler a Perca, e tanti altri ancora.

Una memoria fotografica per l’architettura e gli insiemi

Ancora oggi, l’ 81enne è seduta ogni giorno davanti alla sue casette. Il suo ta-volo di lavoro si trova davanti a una fine-stra luminosa. I suoi attrezzi, la pistola a colla calda, pezzetti di legno e cartoncini sono sempre a portata di mano. I movi-menti sono automatici; quando lavora è talmente concentrata che dimentica tutto quello che ha intorno. “Questo mi ha aiutato moltissimo all’inizio” si ricorda Theresia che consiglia a tutti coloro che sono costretti a confrontarsi con una tale

Da 34 anni scrive un diario, i suoi quaderni riempiono uno scaffale intero. Undici volumi. Da quando è stata ricoverata per undici settimane all’ospedale di Innsbruck e praticamente data per spacciata, registra con la sua calligrafia da carta stampata ciò che le accade, giorno dopo giorno.

La costruttrice di casetteDa 34 anni Theresia Voppichler costruisce presepi artistici

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Il repor tageIL REPOR TAGE

malattia, di dedicarsi a un hobby. “Io sono stata salvata dai miei presepi!” Di questo è fermamente convinta.

“Non ho bisogno delle fotografie delle case che ricostruisco” sottolinea Theresia Voppichler. Possiede una memoria foto-grafica e quello che vede una volta, riesce poi a copiarlo in scala. I suoi presepi sono uno sguardo amorevole sulla vita contadi-na. Fino ai minimi dettagli. “Sono metico-losa” dice Theresia di se stessa. Meticolosa e paziente, altrimenti le sarebbe impossi-bile realizzare in modo così perfetto le sue piccole opere d’arte con le scandole di le-gno, le piccole finestre, i balconi, il forno e la stalla dei maiali.

Nessun abito nuovo per il matrimonio

La sua vita non era facile nemmeno prima della malattia, ma lei è contenta. Cresciuta a Villabassa, era la più grande di

molti fratelli, come accadeva allora nelle famiglie contadine. A 14 anni è rimasta orfana per via della guerra. “Ho arato i campi, lavato, lavorato a maglia, faticato giorno e notte”. Fino a 29 anni ha vissuto in famiglia. “Due volte avrei potuto sposa-re un contadino” racconta in modo un po’ civettuolo. “Però ho deciso diversamente. Mio marito era povero come me, ma era-vamo contenti lo stesso.”. La sua famiglia non era d’accordo con la sua scelta. “E così non ho potuto portare via niente e non ho ricevuto neanche un vestito nuo-vo per il matrimonio,” si ricorda Theresia. Altri tempi!

Ha messo sempre la sua vita e le sue aspettative in secondo piano, si è realiz-zata nei suoi presepi. Avrebbe lavorato molto volentieri con suo marito nel labo-ratorio, ma lui non voleva. “E così qualche volta sono scesa di notte e ho aggiusta-to qualcosa che ancora non era pronto”. Ancora oggi per i suoi presepi inserisce qualche turno di notte. Se per Natale le ordinano un presepe, vuole assolutamen-

te rispettare la scadenza! E adesso ha rac-contato abbastanza, dopotutto siamo a fine ottobre e il Natale è vicino… n

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Ballo di beneficenza

a Termeno, 13.10.2001

Seminario a Egna, 25.-26.01.2002

OLTRADIGE - BASSA ATESINA

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

Serata di beneficenza,

Casa della Cultura, Egna, 1999

Una rosa per la vita, Egna, Pasqua 2000

Gita di circondario, 2009

Solstizio d'estate,

Rio Nero 2006

Rettifica: Per festeggiare i suoi 60 anni, Klaus Raffeiner ha chiesto donazioni a favore dell'Assistenza Tumori al posto di regali

Grigliata a Rio Nero, Ora 05.08.2001

Maratona a Egna

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VAL PUSTERIA

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

Le due sezioni pusteresi hanno festeggiato insieme il trentennale dell'associazione

con una grigliata alla malga Silvestri

Direttivo Bassa Pusteria

Trauttmannsdorf 2005 Dietmar, Hella, Antonia

Anche la "Pustertaler Zeitung" si occupa della donazione degli studenti delle Don Milani: Christine Plank e Helene Mutschlechner ricevono l'assegno da una rappresentante degli studenti

Festa di Natale 1998

SEZIONE ALTA PUSTERIA

Ancora grazie Irma

Come ringraziamento per tutto il suo impegno Christine

Plank offre un quadro di Christiane Faller De Bortoli

SEZIONE BASSA PUSTERIA

Gita provinciale

a Malcesine sul Garda

Il Dolomiten del 15 giugno 1995 racconta della generosa donazione degli studenti del liceo Don Milani a Brunico

Törggelen a Brunico nel 2006. Hans Jud, Ida Schacher e Christine Plank

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VAL VENOSTA

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

Ballo di Beneficenza a Lasa, 2001

2000 - Inaugurazione della sede

circondariale di Silandro

Momenti di una bella festa, 1.11.2007

Vendita delle rose

2002 e 2007

Il direttivo provinciale in gita al lago di Garda,

luglio 2000

Annelies Pirhofer, a Laces nel 2001

Una donazione del gruppo teatro e della scuola elementare di Oris

Un presepe per l'Assistenza Tumori, articolo nel Dolomiten, gennaio 2006

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VALLE ISARCO

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

Il gruppo danza "Centro della Vita"

Come si sta bene in compagnia

Törggelen 2010 I vincitori del gioco Indovinello con Renate

Daporta (sx.) e Elfriede Scapin (dx.)

Il direttivo della Val d’Isarco

Il direttivo in visita da Petra Obexer

all'Istituto Tirolese Ricerca Tumori

Gita a Castel Tirolo

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MERANO - BURGRAVIATO

Donazione generosa della ditta Schweitzer, 2011

Törggelen 1999

Una rosa per la vita

Roberta Melosi Neri

Assemblea annuale Merano, 2001

Donazione da parte del ristorante "Zum Stern", di Lagundo,

degna di una menzione nel giornale "Dolomiten"

Gala di moda con Miss Italia Jenny Mendez

Margit Drabek Thies con il moderatore Willy Rabanser

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

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BOLZANO - SALTO - SCILIAR

ASSISTENZA TUMORI A LIVELLO PROVINCIALE

Incontro del direttivo provinciale fine anni 80, inizio anni 90

con Josef Lintner, Giuliana Eromedi, Norbert Bertignoll, Helene Teutsch, Jürgen Holkup, Evi Strobl, Ursula Rech, Maria Angela Berlanda, Ernesto Vincenti, Carlo Leonardelli, Rosa Franzelin Werth e Maria Pliger

Incontro di tutti i membri di tutti i circondari il 16 ottobre 1999

2003 - il tavolo del direttivo

all’assemblea generale

Fiori per i membri del direttivo

all'assemblea generale del 2003

I fisioterapeuti

Giuliana Deromedi, Evi Strobl, Ursula Rech, Enesto Vincenti e Maria Pliger con la vice presidente provinciale Maria Angela Berlanda

I nostrI cIrcondarI nel corso deglI annII NOSTRI CIRCONDARI NEL CORSO DEGLI ANNI

Messa commemorativa, agosto 1998

Incontro con il decano Neusternigg

nel luglio 2003

Banco d'informazione alla fiera nel 1998

Pellegrinaggio a Trieste, 2005

Una festa di Natale negli anni 90

Herta Schwarz

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In generale

L’Assistenza Tumori Alto Adige promuove per pazienti affetti da tumore, indipendenti ed autosufficienti, dei soggiorni climatici.

Diritto di precedenza hanno i soci ordinari/ammalati entro il 5° anno di malattia (incluso 2007).

Entro il 19 marzo 2012 tutti i partecipanti devono consegnare alla sede centrale di Bolzano l’autocertificazione riguardante lo stato di salute che viene messa a disposizione presso gli uffici dei circondari/sezioni.

Prestazioni

Le prestazioni contengono la sistemazione in stanza doppia (stanza singola solo per laringectomizzati e somatizzati), vitto e viaggio d’andata e di ritorno.

Non sono compresi costi per medicinali, gite particolari, biglietti d’entrata per musei/piscine ecc.

In caso di viaggio d’andata posticipato o viaggio di ritorno antici-pato in seguito a malattia (su indicazione medica) o di interruzione anticipata del soggiorno a causa di un comportamento inadeguato o falsa dichiarazione (autocertificazione), non sussiste né rimborso proporzionale della quota di partecipazione né delle spese di viag-gio; la quota di partecipazione sarà trattenuta per intero.

Informazioni varie

Prenotazione e recesso

La data di prenotazione coincide con quella del bonifico. Un eventuale recesso può avvenire perciò prima della prenotazione o in seguito entro 2 (due) settimane e per iscritto. In tal caso quote di partecipazione saranno rimborsate per intero. Recessi successivi vengono rimborsati al 100 % della quota versata dietro presenta-zione di un attestato medico, in caso contrario la quota di parte-cipazione viene rimborsata al 50 %.

Risarcimento dei danni

Eventuali rivendicazioni di risarcimento danni sull’Assistenza Tumori Alto Adige e suoi collaboratori da parte dei partecipanti possono essere fatti valere solamente in caso di comportamento colposo o doloso grave da parte dei collaboratori/infermieri.

Parkhotel KURSAAL ★★★ S

2012

Il gruppo dei mutilati della voce

Soggiorni estiviMontagna - Lago - Mare

Attenzione ! Non arriverà alcuna altra circolare riguardo i soggiorni estivi.

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Soggiorni estiviMontagna - Lago - Mare

Attenzione:

1. I partecipanti sono esclusivamente soci ordinari/malati che de-vono essere autonomi ed autosufficienti. Accompagnatori non sono ammessi.

2. In caso di ricaduta tumorale deve essere consegnato alla sede centrale, prima dell’inizio dell’iscrizione, un attestato del medi-co specialista, pena decadenza del diritto di precedenza all’atto dell’iscrizione.

3. La quota di partecipazione deve essere versata entro il 30 marzo 2012 sul retro trovato il modulo per il versamento (non si accettano pagamenti in contanti).

4. Senza versamento decade il diritto di prenotazione e parteci-pazione.

5. In caso di abbandono del turno senza preavviso il socio perde il diritto di partecipazione a soggiorni futuri.

6. Tutti i partecipanti devono tenere durante il soggiorno un com-portamento educato e rispettoso. Sono presupposti discrezio-ne, comprensione e rispetto reciproco.

A Cesenatico

Chi è il più bravo a bocce?

2012

Il gruppo dei mutilati della voce

Il gruppo dei mutilati della voce

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La nostra associazione è lieta di informarVi che anche quest’anno sarà organizzato il soggiorno per cure riabilitative iodiche marine per gli operati di laringectomia e parziale. I costi per le cure termali sono a carico dell'AS, mentre i costi per il soggiorno alberghiero vengono parzialmente assunti dall’associazione. • Perlastanzasingola:€50,00sonoacaricodelpazienteeverran-

no pagati direttamente all’hotel.

• Esclusivamente telefonicamente (0471 408786) da lunedì 20 febbraio a venerdì 02 marzo 2012 dalle ore 8:15 alle ore 12:00; In caso di un’eccedenza d’iscrizione ai turni l’anno di malattia andrà a formare priorità d’iscrizione, l’ordine di precedenza prosegue con l’anno di malattia, a parità di merito il titolo di preferenza sarà la data d’iscrizione.

• PerprenotazioniedinformazionirivolgersidirettamentealsignorLuppi Rino Tel. 338 3686562

Partenza autobus: ore 8.00 di fronte all'Hotel Alpi via Alto Adige 35, gli accompagnatori devono pagare una quota di Euro 20,00 per l'autobus. Dal momento che i posti sono limitati si prega gli inte-ressati di prenotarsi subito. Ricordiamo inoltre che le cure iodiche devono essere fatte.

• Il12 marzo 2012 sarà stilata per ogni turno la graduatoria degli iscritti effettivi. Tutti i soci al di fuori del 5. anno di malattia dovranno informarsi telefonicamente presso la sede centrale per quanto riguarda la propria posizione.

La quota di partecipazione deve essere versata entro il 30 marzo 2012 (non si accettano pagamenti in contanti)

RICHIESTA DI VERSAMENTO (Ordine effettuabile presso qualsiasi banca)

Beneficiario: Assistenza Tumori Alto Adige Via Tre Santi 1 39100 Bolzano

Causale pagamento: Soggiorni estivi 2012 indicare il turno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Cassa di Risparmio IT 29 P 06045 11601 000000120000

Per la ricezione dell‘ordine: Data, timbro e firma Nome del partecipante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Luogo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Importo € . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Turni generali: Accessibile a tutti i soci ordinari. A.M. = anno di malattia

Località Hotel gg Posti Periodo Entro i5. A.M.

dopo i 5. A.M.

dopo i 10. A.M.

Mare Bellaria Amalfi 12 39 21.05.2012 – 02.06.2012 250,00€ 375,00€ 485,00€

Lago Lago di Garda Salò Conca d‘Oro 10 30 24.05.2012 – 03.06.2012 210,00€ 315,00€ 405,00€

Mare Misano Adriatico Parkhotel Kursaal 12 49 25.05.2012 – 06.06.2012 250,00€ 375,00€ 485,00€

Montagna* S. Martino, Val Casies Waldruhe 10 15 27.08.2012 – 06.09.2012 210,00€ 315,00€ 645,00€

Mare Bellaria Amalfi 12 39 03.09.2012 – 15.09.2012 250,00€ 375,00€ 485,00€

* Il soggiorno in montagna viene organizzato solo con un minimo di 10 partecipanti.

Mamme con bambino: Solo per mamme ammalate con figli.

A questo turno possono partecipare le madri ammalate coi figli (massimo 14 anni) e un eventuale accompagnatore. La quota di partecipazione dell’accompagnatore viene pagata direttamente all’albergo - mentre la prenotazione viene effettuata tramite il nostro ufficio.

Località Hotel gg Posti Periodo Entro i5. A.M.

dopo i 5. A.M.

dopo i 10. A.M.

Quota x bambino

Mare Misano Adriatico Parkhotel Kursaal 12 30 18.06.2012 – 30.06.2012 250,00€ 375,00€ 495,00€ 125,00 €

Cure iodiche: Solo per laringectomizzati.

Località Hotel gg Posti Periodo Quota

Mare Rimini Penny 14 50 19.05.2012 – 02.06.2012 175,00€

In quale anno di malattia (A.M.) rientro?

dall’anno 2012 al 2007 = entro i 5 anni di malattia

dall’anno 2006 al 2002 = dopo i 5 anni di malattia

dall’anno 2001 al 2000, 1999, 98, 97, ecc. = dopo i 10 anni di malattia

La ricaduta tumorale doveva essere comunicata già prima dell’iscrizione NON DURANTE L’ISCRIZIONE AL TURNO!

Come mi prenoto / come funzionano le prenotazioni?

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