Die-Chance-2010-01-it

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Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Lebenslang zufreiden mit sich und der Umwelt sein Lungenkrebs Blindtext Blindtext Blindtext Blindtext Blind Blindtext Blindtext Blindtext mhxcb- gh jhkjhgxkuh uhgufusyhfz Seite 6 Blindtext Blind Blindtext Blindtext Blindtext mhxcb- gh jhkjhgxkuh uhgufusyhfz Seite 10 Erholung Blindtext Blindtext Blindtext Blindtext Blind Blindtext Blindtext Blindtext mhxcb- gh jhkjhgxkuh uhgufusyhfz Seite 16 Die Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige MARZO 2010 | NR. 1 Foto: Othmar Seehauser Gruppo di autoaiuto Rilassarsi e scambiarsi Il gruppo di autoaiuto di Bolzano. Serenità interiore Seite 16 Giornata Mondiale contro il cancro il 4 febbraio 2010. Prevenire e curare il cancro è possibile! Seite 10 Info medica Anche l’anima ha bisogno di cure. La psico-oncologia. Colloquio con il Dr. Norbert Längerer capo del servizio psicologico dell'ospedale di Merano Seite 6 Pag. 3-8 SOS uomini...

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Gruppo di autoaiuto Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige il 4 febbraio 2010. Prevenire e curare il cancro è possibile! Anche l’anima ha bisogno di cure. La psico-oncologia. Colloquio con il Dr. Norbert Längerer capo del servizio psicologico dell'ospedale di Merano MArzo 2010 | Nr. 1 Blindtext Blindtext Blindtext Blindtext Blind Blindtext Blindtext Blindtext mhxcb- gh jhkjhgxkuh uhgufusyhfz Rilassarsi e scambiarsi Il gruppo di autoaiuto di Bolzano. Serenità interiore Pag. 3-8

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Die ChancePeriodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige MArzo 2010 | Nr. 1

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Gruppo di autoaiutoRilassarsi e scambiarsi Il gruppo di autoaiuto di Bolzano. Serenità interiore

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Giornata Mondiale contro il cancro

il 4 febbraio 2010. Prevenire e curare il cancro è possibile! Seite 10

Info medicaAnche l’anima ha bisogno di cure. La psico-oncologia.Colloquio con il Dr. Norbert Längerer capo del servizio psicologico dell'ospedale di Merano Seite 6

Pag. 3-8

SOS uomini...

Renate Daporta JöchlerPresidente

ParliamoneParliamone

Care lettrici, cari lettori,

INdIce

IMPReSSUM: LA cHANce: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige. editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82 ,e-mail: [email protected] Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 caporedattrice: Dr. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano Prossima edizione: giugno 2010

Uomini – di questo tema tratta gran parte della nostra rivista. Gli uomini si ammalano di tumo-re più delle donne e hanno problemi più grandi delle donne ad accettare la malattia. A parlare sono le nude cifre. L’Associazione Tumori conta molto più socie (infatti sono l’80 percento!) che soci uomini. Le manifestazioni – questo vale anche per la maggior parte delle conferenze nell’ambito della scuola-pazienti – sono fre-quentate soprattutto da donne. Nei gruppi di auto aiuto l’uomo, se mai ne ha il coraggio, si trova normalmente da solo in un gruppo di don-ne. Da che cosa dipende? Ne abbiamo parlato tra l’altro con lo psicooncologo Dr. Längerer. Ma abbiamo anche trovato un esempio contrario, una voce fuori dal coro: un uomo che non solo durante la fase operatoria e di convalescenza ha tenuto un diario, ma che è stato anche di-sposto a farsi intervistare. Un uomo veramente coraggioso!

La Giornata mondiale del tumore di quest’anno è stata un successo. Non si può dire diversamen-te. Non avevamo certamente previsto un’eco co-sì vasta nei media e questo ci ha ulteriormente rafforzati nel compito, che sentiamo nostro, di rendere pubblico tutto quello che ha a che fare con questa malattia: il cancro non è una cosa da nascondere. Al contrario, più se ne parla e più informazioni si danno, meglio è!

A febbraio avete tutti votato, e in questa edi-zione Vi presentiamo i nuovi consigli di sezione e di distretto.

Per finire una breve parola riguardo la nostra ri-vista. L’anno scorso la Chance è cambiata, come forse avete notato. È diventata più consistente e si è evoluta – almeno lo speriamo - da notizia-rio di un’associazione a vera rivista, per quanto piccola. Con questa numero tenete in mano il

prodotto (per il momento) finale di questo per-corso. Dopo il contenuto abbiamo messo mano anche all’outfit e abbiamo cambiato anche la prima pagina. Sarei contenta se ci diceste come vedete la nuova Chance. Quello che Vi piace e cosa non va. Quello che vorreste correggere o quello che vi manca ancora. Se Vi piace la nostra prima pagina. O anche per qualsiasi altra cosa, non abbiate paura, ma scriveteci. Per lettera a Assistenza Tumori dell’Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, o via e-mail a [email protected]. Ne saremo contenti!

La Vostra Renate Daporta JöchlerPresidente

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Pag. 3 – 8 Un paziente racconta . . . SOS Uomini Tumore alla prostata:. operazione e convalescenza. Una conversazione coraggiosa e pagine dal diario di Josef

9 Riprendere la Vita La Scuola dei Pazienti 2009-6 | L'assistenza psicologica

10 - 12 Prevenire e curare il cancro è possibile! Giornata Mondiale contro il cancro – 4 febbraio 2010 Dieci regole che fanno la differenza Parrucche detraibili come spesa sanitaria

13 Ci presentiamo. I collaboratori della Circoscrizione Val Venosta

14 - 15 Anche l’anima ha bisogno di cure. La psico-oncologia Un colloquio con il Dr. Norbert Längerer capo del servizio psicologico dell'ospedale di Merano

15 Invito all'assemblea generale

16 - 17 Rilassarsi e scambiarsi - Serenità interiore

17 Soggironi estivi con l’Assitenza Tumori

18 - 21 Ecco i nuovi eletti Risultati delle elezioni dei direttivi di distretti e sezioni

21 5 per mille per l'Assistenza Tumori Alto Adige

22 - 25 Cosa succede nei Circondari?

26 - 28 Manifestazioni

TemaTema

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Er bearbeitet seinen Hof und hütet sein Haus. Sein50Leben ist eine

handfeste, stetige, langsame, ang100e-nehme Sache. Es gibt nichts, was er nicht gern150 für immer so weitermachen wür-de. Es war nicht 200allein sein Entschluß, sich auf dieses Abenteue250r einzulassen. Seine Schwester hatte ihn darauf300 auf-merksam gemacht; in einem Zeitungsin-serat wurd350e eine Brautschau in der Tschechei angeboten, kurz400, er sollte sich eine Frau suchen.443

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Un paziente racconta . . .SOS Uomini

SoS uominiSOS uOmini

casi rimangono dei disturbi della sessuali-tà. Alcuni soffrono inoltre di incontinenza urinaria. Josef è guarito, non è più malato di tumore. L’operazione è riuscita bene e non ha dovuto sottoporsi né a chemiote-rapia né a radioterapia. Ma la sua vita non è più la stessa e la sua anima soffre. Oggi come sei anni fa. Come dice Josef: “Prima la tua vita sessuale è un fatto così normale e scontato che potremmo dire che è come guidare una macchina. Adesso la macchi-na c’è sempre, solo che tu non hai più la patente.”

Non è il suo un documento qual-siasi. Sono venticinque pagine.

Ogni giorno descritto dalle ore 0 alla mez-zanotte del giorno dopo. Sonno, pressio-ne, defecazione, svuotamento dei sacchi di sangue e di urina, medicamenti, visita medica, ospiti e di nuovo sonno. Tutto è stato trascritto. Minuto per minuto o quasi. E ogni giorno le descrizioni si fan-no più minuziose. Leggendolo oggi que-sto diario, Josef nota però soprattutto la mancanza di una cosa: le emozioni. „Non riesco a capire come allora ho potuto so-

lo descrivere quello che hanno fatto con me senza spendere neanche una parola sul mio stato d’animo.” Oggi, dice Josef, farebbe diversamente. O forse no. Da quel 7 dicembre 2003 non ha più scritto infatti neanche una parola.

Le ferite guariscono. L’anima invece no

La rimozione della prostata ha delle conseguenze piuttosto gravi per un uomo. Diventa sterile e nella maggior parte dei Segue

51 anni. alto 1 metro e 73 centimetri. Peso 78 kg. niente fumo. niente alcool. Sposato. Tre figli.

Di professione forestale. Così inizia il diario di Josef. un diario scritto nell’arco di 60 giorni. il primo

giorno, il 7 ottobre 2003, è quello dell’operazione. il racconto termina poi il 7 dicembre, alla vigilia del ritorno al lavoro. Josef è stato operato alla prostata.

TemaTema

Come la maggior parte degli uomini, Josef non è in grado di parlare di questi suoi problemi. Non nella vita di tutti i gior-ni, almeno. In una situazione eccezionale come l’intervista, alla quale partecipa an-che la presidente dell’associazione tumori, Renate Daporta, Josef invece si apre e fa vedere la sua anima ferita.

Non si parla di questo

Josef è d’accordo che parte del suo dia-rio venga pubblicato nella Chance. Con questo si dimostra molto coraggioso. „Gli uomini non ne parlano, neanche tra amici, neanche con altri che hanno subito la stes-sa operazione.“ Josef ci ha provato. Senza successo. Ha tentato di aiutare chi dopo di lui ha dovuto affrontare lo stesso desti-no, ma si è scontrato con un muro. In un gruppo di uomini che vivono tutti la stes-sa situazione potrebbe anche aprirsi ma è come se esistesse un limite invalicabile e Josef si scontra contro un tabu. I suoi timidi tentativi sono tutti falliti. Gli dispiace.

Un uomo deve essere forte. Gli uomini non fanno vedere le loro emozioni. Un uo-mo non piange. Mai. Un uomo va avanti facendo finta di niente, come si sente nel profondo lo sa solo lui. Come nel caso di Josef. Ho una buona moglie, dice Josef. Lo sostiene, accetta la situazione nuova, i cambiamenti nella stanza da letto. “Senza di lei”, ammette Josef, “sarei stato perso.” Ma tutto questo non conta, anche con lei preferisce tacere. Fa fatica a credere che lei sia felice anche così. Che per lei sia impor-tante che lui ci sia e che lo veda sempre come il suo uomo.

Tenere imprigionati i pensieri

Josef dice che anche le carezze e il sem-plice scambio di tenerezze sono un buon rimedio. Ammette però che spesso e vo-lentieri evita situazioni di intimità con la moglie per non pensare a come era una volta. Preferisce non tentare neppure per-ché teme il fallimento o il confronto con il passato, e comunque perché adesso tutto è diverso. Può essere che il suo sia solo un blocco psicologico, il guaio è che respinge l'idea di ricorrere a coadiuvanti farmaco-logici, cosi come rifiuta l'idea di un soste-gno psicologico. Cionostante riesce per lo più a convincersi di star bene, di non soffrire. “La depressione però è sempre in agguato.” dice, e dentro di lui soffre. Per contrastare questo stato d’animo bisogna non fermarsi mai. Essere sempre in azio-

ne. Lavorare. Fare visite. Giocare a scacchi. Leggere. Tutto per non lasciare spazio a pensieri negativi.

Non vuole farsi aiutare Josef. Rifiuta l’idea di parlare con uno psicologo. “Chi non ha vissuto quello che vivo io, non mi può capire”, è convinto Josef. Ma allora perché riesce ad aprirsi con noi che lo stiamo intervistando? Noi, due donne, ri-usciamo a leggere tra le righe, a captare la disperazione tra tutte le sue ostentate ras-sicurazioni, quelle per cui “ tutto sommato va bene così”, “ figli ne ho già avuti” e “alla mia età ci sono altre priorità”. Riusciamo ad intravedere la sua anima che bussa alla finestra per poter uscire.

Gli uomini si sentono abbandonati

Ci sono giorni, racconta Josef, in cui fa fatica ad accettare il suo destino. Giorni in cui si pone la domanda fatale: ma perché proprio io? Giorni in cui si chiede se ha fatto bene ad accettare l’operazione o se sarebbe stato meglio . . . Domande che si pongono migliaia di uomini ogni giorno. Uomini che si sentono abbandonati. “I medici non ti spiegano bene come sarà il dopo intervento. Minimizzano. Dicono che dopo il primo periodo tornerà tutto a posto.” Che le cose non siano così semplici ha pututo constatarlo Josef così come tanti altri pazienti. “Avrei desiderato più sincerità e più informazione”, dice Josef. E spera con il suo diario e raccontando la sua storia di poter aiutare altri uomini.

Un’altra cosa che fa soffrire e anche ar-rabbiare Josef è l’insensibilità di tanti ma-schi, uomini che non sono malati. Uomini che quando s’incontrano fra loro sanno parlare solo di una cosa, anche se magari hanno già 60 anni e più. E ogni tanto Josef si chiede come si comporterebbe lui, se . . .

SoS uominiSOS uOmini

TemaTema

Fino alle ore 4.00: dormito bene

Ore 4.00 fino alle 6.00: dormito in parte. Pensiero: Come finirà la giornata?

Ore 6.15: cominciano i preparativi per l’intervento: nel letto l’infermiera Vicky mi rade nella regione del pube (ombelico fino al pene), qui verrà fatto il taglio.

Ore 7.00: con il letto vengo trasportato nella sala operatoria. Parlo sottovoce con me stesso e dico ” Sepp, ti auguro tanta fortuna” – una preghiera non può mancare.

Ore 7.30: viene attaccato un catetere all’ot-tava vertebra – anestesia e introduzione di un breve catetere, in posizione seduta e piegato in avanti (molto doloroso – sono quasi svenuto)

Ore 7.45 – 8.15: lavori di preparazione nella sala operatoria – tutti portavano il famo-so berretto verde e la mascherina. Non ho riconosciuto nessuno (9 persone). La sala era piena di lampade e strumenti. C’era un’ atmosfera un po’ tesa. Dovevo salire sulla sedia operatoria – che sensazione strana (paura o speranza)

Ore 8.30: mi hanno fatto vedere l’iniezione anestetizzante. Ho augurato al personale “verde” una buona riuscita dell’operazione – loro hanno sorriso. Mi hanno fatto l’inie-

zione sul braccio sinistro. Sono caduto su-bito in un sonno profondo.

Ore 13.30: cinque ore sono passate tra l’iniezione anestetica e il risveglio. Mi sono svegliato nella sala risveglio, ho guardato subito l’orologio e ho chiesto se tutto era passato e andato bene. Un medico che as-sisteva al mio risveglio faceva segno di sì e mi diceva di inspirare profondamente e di espirare lentamente. La mia voce era debo-le e le mie labbra molto secche – chiedevo di inumidire le mie labbra (mi davano subi-to dei cottonfioc al gusto di limone). Sono rimasto fino alle 14 nella sala risveglio. Mi sentivo abbastanza bene – senza giramenti di testa o nausea (Dio sia ringraziato – sono sopravissuto all’operazione).

Ore 14.00: vengo portato nel reparto uro-logia – stanza 219. Lì siamo in tre. Mi han-

no attaccato alcuni tubi e cateteri. Ogni rumore e ogni suono mi sono fastidiosi – non riesco a dormire anche se mi viene sonno.

Ore 16.10: ho telefonato a casa, ha risposto mio figlio. Gli ho detto di essere ancora in vita e di essere per il momento contento per l’esito dell’operazione. Lui mi ha rispo-sto che la mamma era già in viaggio per venirmi a trovare; ancora non sapeva nien-te del mio stato dopo l’operazione.

Ore 17.50: mia moglie entra piano nella stanza e mi dà la mano e mi porta gli augu-ri … Sono venute anche le mie due figlie.

Ore 18.10: il primario Dr. Josef Gallmetzer entra per la prima visita dopo l’operazione e dichiara che l’operazione è andata abba-stanza bene.

Ore 19.00: comincio a sudare sulla schiena e sulla nuca e sento una leggera febbre; mi sento debole.

Ore 19.30: la misurazione della temperatu-ra dava 38,3 (febbre leggera).

Ore 20.00 – 24.00: sono riuscito a dormire solo per 15 minuti

Sono stato alimentato solo con flebo. In più mi hanno dato degli antidolorifici abbastanza forti. Non sento quasi dolori. Sono contento di aver superato questa giornata.

Sabato 11/10/2003 – terzo giorno dopo l’operazione

SoS uominiSOS uOmini

Segue

Il diario di Josef

mercoledì 08/10/2003Giorno dell’operazione

“inizio di un nuovo periodo della vita”

TemaTema SoS uominiSOS uOmini

Ore 0 – 5: dormito

Ore 5.10: pressione 110/70, polso 68, tem-peratura 37,1

Ore 5.30: viene tolto il sangue dalla ferita: a sinistra 15 ml e a destra 35 ml, svuotamen-to della vescica 1 l (era 10 ore fa).

Ore 6.45: sono andato da solo in bagno, mi sono lavato e fatto la barba

Ore 9.30: è passata la visita – tutto a posto

Ore 10.30: il filo nero (prepuzio) è stato tolto dietro mio desiderio

Ore 10.45: ho cominciato a bere del tè a piccoli sorsi

Ore 15.30: visita di conoscenti e colleghi di lavoro

Dalle ore 17.00: visita di mia moglie e figli con nipotino

Ore 19.30: ho telefonato a mia madre (92 anni)

Ore 20 – 24: praticamente non ho dormito

Durante questa giornata non avevo dolori

convalescenza a Mules

Lunedì 20/10/2003 – Primo giorno a casaMedicine: ½ pillola di Ditropan la mattina. Liquido Ferlatum all’ora di pranzo. ½ pillo-la di Ditropan la sera. Liquido Ferlatum la sera. 1 siringa di Fraxiparina.Passeggiata da Moltnermaus al cimitero di Mules (…)

Giovedì 23/10/2003 – Quarto giorno a casaMedicine: ½ pillola di Ditropan la mattina. Liquido Ferlatum all’ora di pranzo. ½ pillo-

la di Ditropan la sera. Liquido Ferlatum la sera. 1 siringa di Fraxiparina.Visita: visita di due amici e una conoscente, telefonata di un superiorePasseggiata da Moltnermaus al cimitero di Mules, strada fino al Thalerhof (…)

Ricapitolando: settimana dal 20 al 26 ottobre 2003

All’inizio della settimana avevo dei dolori leggeri (basso ventre e genitali esterni). Purtroppo avevo anche problemi con “l’uri-na a pioggerella”. Durante il giorno leggera “pioggerella”, che però verso la fine della settimana è cessata quasi completamente. Durante la notte avevo dei problemi anco-ra più grandi. Nel sonno non riesco a trat-tenere l’urina, perciò è necessario portare dei pannolini.La condizione fisica durante le passeggia-te è ancora debole. L’aspetto pallido

Numeri che parlano per se

Al 31 dicembre 2009 l’Associazione Tu-mori dell’Alto Adige conta su 8000 soci. Più dell' 80 per cento di questi, ovvero 2505 soci malati e 4.060 soci promotori, sono di sesso femminile. Gli uomini sono appena il 18 per cento, 441 soci malati e 1.000 soci promotori. I soci malati ma-schili sono quindi 15 per cento, quelli femminili sono l’85 per cento. I soci pro-motori di sesso maschile invece sono il 20 %, quelli di sesso femminile l’80 %.

Il raffronto con i numeri pubblicati nella relazione sanitaria dell’Alto Adige del 2007 fa vedere però una situazione ben diversa dai numeri citati sopra. Nel quinquennio 2000-2004, in provincia di Bolzano sono stati diagnosticati in media per anno 2.550 nuovi casi di tumore maligno, di cui 1.429 (56 %) negli uomini e 1.121 (44 %) nelle donne. Escludendo i tumori della pelle, il tasso annuo di incidenza è pari a 578 ca-si per 100.000 nei maschi (264 decessi) e

444 casi (211 decessi) per 100.000 nelle femmine. Le sedi più frequenti del tu-more sono la prostata, il colon-retto ed il polmone nella popolazione maschile; la mammella, il colon-retto e lo stoma-co in quella femmine. Anche nel 2008 il cancro è stato la seconda causa di morte più frequente in Alto Adige: 37,2 percen-to dei decessi tra gli uomini e 28,4 per cento tra le donne. n

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TemaTema

dolori sono quasi spariti. È rimasta solo la sensazione di aver mangiato troppo (…)Visita di un collega pensionato (ha subito nel 1999 a 57 anni la stessa operazione). Mi faceva coraggio per sopportare tutto con serenità – ci sono molte nuove esperienze nei rapporti fra i partner e nella vita in ge-nere – il tempo guarisce sofferenze fisiche e psichiche – lo scambio di esperienze è molto importante per me (…)

Il 4 dicembre Dr.Gallmetzer ha tenuto una conferenza a Ortisei sul tema “Tumore alla prostata”. Ho seguito la conferenza, c’erano incirca 100 uomini, soprattutto intorno ai 70 anni. Ma per i più giovani non è un tema interessante? O si tratta solo di rimozione? (…)

La mia condizione psichica viene rafforzata dalla guarigione che va avanti. A quanto pare il mio medico di fiducia Dr. Gallmetzer ha fatto un buon lavoro. (…)

Un sincero ringraziamento a mia moglie che mi ha assistito in modo esemplare e che regge il carico psichico. (…)

Il 9 dicembre riprenderò il mio lavoro. Mi prenderò più tempo per me e la mia fami-glia. In futuro vivrò i giorni senza dolori in modo più riconoscente rispetto a prima della diagnosi “tumore alla prostata”. Non ri-muoverò questo periodo della mia vita, ma mi renderò padrone dei futuri problemi. n

SoS uominiSOS uOmini

rivela l’operazione difficile. Ho fatto delle passeggiate piccole con vestiario caldo e berretto. (…) L’assunzione di medicinali si manteneva nei limiti (vescica, ferro, co-agulazione del sangue). Ho portato le calze elastiche (prevenzione di trombosi) tutta la settimana, giorno e notte (marca Trombe-xin climax). È stata una settimana riposante con progressi di salute. Il periodo non era mai veramente noioso. (…) Mia moglie mi ha assistito giorno e notte

nel migliore dei modi. Cosa farebbe nella mia situazione un uomo solo?

L’ultima settimana in malattia

Il 5 dicembre saranno esattamente 60 giorni fra ospedale e convalescenza. Non prendo più medicinali. (…)

Il trattenimento dell’urina è rimasto stabile. La notte max. 0,45 l, di giorno max. 0,35 l. I

SOS uomini Il commento

Tipico! Maschi! Di solito non amo gli stereotipi. Quando si tratta di reagire ad una crisi di vita – e ammalarsi di tumore corrisponde ad una crisi di vita – questo però, tipico dei maschi esiste. Purtroppo. Quanto mi fanno pena questi uomini. Tanto. Imprigioniati come sono nella loro socializzazione forzata come sesso forte. Imprigionati nell’incapacità di am-mettere e di esprimere i loro sentimen-ti. Scommetto che a tanti piacerebbe invece farsi vedere deboli, piacerebbe far uscire le paure. E piacerebbe a noi donne vedervi così - umani. Un uomo che piange. Un uomo che non nasconde quanto è disperato e quanta paura ha e quanto bisogno ha di qualcuno che lo ascolti. Preferiremmo un uomo così ad uno che fa finta di essere un eroe mentre dentro di sé non sa neanche dove girarsi da quanto soffre. Sul serio!

Abbiamo scelto il tema uomini per questa edizione della “Chance” perché ci sembra che qui ci sia veramente un "SOS uomini". Perché bisogna fare qualcosa, per-ché bisogna aiutare gli uomini ad uscire da questa specie di omertà. Uno di questi innumerevoli uomini ha osato varcare la soglia. Ha tenuto un diario durante la fa-se di operazione alla prostata e durante il periodo di convalescenza. Ha accettato la pubblicazione di una parte di questo diario scritto sei anni fa. E ha accettato un‘intervi-sta. Ha avuto il coraggio di aprire una fine-stra sulla sua anima ancora ferita. Chapeau!

Cosa mi ha toccato di più durante la lettura? La descrizione dettagliata di tutto ciò che è stato fatto con lui. La descrizione tecnica di funzioni corporee e l’assenza di sentimenti. Quelli non si trovano nel diario di Josef. Lui stesso oggi rimane sorpreso da questa mancanza. D’altro canto però, dal

momento in cui ha ripreso a lavorare non ha più scritto niente. Neanche una riga. Che peccato!

Non deve poi essere un diario. Basta parlarne. Con un amico. Con la moglie. Con il figlio. Con un psicologo. Basta col fare come se niente fosse! Forza!

Nicole Dominique

Steiner

TemaTema

8

Gli uomini usufruiscono poco del servizio psico-oncologico. Gli uomini con tumori soffrono e hanno paura, ma solo pochi lo ammettono. Da cosa dipende?

ne abbiamo parlato con Dr. norbert längerer, il dirigente del servizio

psicologico all’ospedale di merano.

La Chance: All’Associazione Tumori gli iscritti sono molto più donne che uomini. Alla prevenzione, gli uomini vanno. Di nor-ma, solo se spinti dalle mogli o dalle figlie. Come lo spiega?

Dr. Längerer: Anche noi del Servizio Psicologico dell’ospedale vediamo preva-lentemente donne. Gli uomini pensano di non aver bisogno di noi. Gli uomini non parlano. Gli uomini non fanno vedere i sentimenti. Gli uomini non vanno nem-meno dal medico. Per paura. La paura dei sentimenti. La paura della malattia. La pau-ra di mostrare un lato debole.

La Chance: Come si spiega questa paura?Dr. Längerer: Agli uomini – e non esclu-

do me stesso – manca la competenza emozionale. Questo dato di fatto affonda le radici in un passato ancestrale, quando gli uomini andavano a caccia e le donne rimanevano a casa vicino ai bambini e al-le altre donne. Questa divisione dei ruoli produce i suoi effetti ancora oggi. In parte, i bambini vengono ancora educati così. La

figlia aiuta a casa, il figlio fa sport. La madre parla con la figlia di sentimenti, il padre con il figlio di calcio e di macchine.

La Chance: Lei pensa che ci voglia del tempo per costruire questa impronta emo-zionale? Allora anche le donne, in qualità di madri, sono responsabili per questo atteg-giamento tipicamente maschile? Che cosa può fare una madre per aiutare il figlio ad esprimere le sue emozioni?

Dr. Längerer: Sicuramente ci vorranno ancora alcune generazioni. Da quando an-che la donna contribuisce al bilancio della famiglia e non è solo l’uomo a portare i soldi a casa, ha iniziato a svilupparsi una nuova divisione dei ruoli, ma ci vorrà an-cora del tempo. Le donne devono parlare con i loro figli maschi. Devono parlare di sentimenti e devono al tempo stesso la-sciarli parlare. Devono far loro vedere che i sentimenti non hanno niente a che fare con la debolezza.

La Chance: La mancanza di competen-za emozionale si vede soprattutto quando

qualcosa nella vita va storto. Per esempio quando un uomo si ammala.

Dr. Längerer: Esatto. Anche nell’ambi-to delle malattie oncologiche gli uomini mettono in campo soprattutto un approc-cio tecnico. Un uomo non pensa “Perché mi è venuta la malattia?”, ma “per la mi-seria, mi è venuto un tumore. Da dove? Nessuna idea.” Questo è tipico. Le donne con la malattia mettono in discussione tutta la loro vita, cercano le cause e vo-gliono cambiare qualcosa, in modo tale che non accada più. L’uomo lo vede in modo diverso: quando c’è un incendio, viene spento e si ritorna come prima. Ma non è così semplice. Soprattutto perché dopo non si ritorna come prima. La vita dopo il tumore non è mai come la vita prima del tumore.

La Chance: Gli uomini con un tumore alla prostata devono spesso confrontarsi con una limitazione della vita sessuale. Una sfera per l’uomo particolarmente im-portante che ha molto a che fare con la sua autostima. Come vengono preparati a questo i pazienti?

Dr. Längerer: Praticamente per nien-te. Un uomo dovrebbe parlare con uno psicologo prima dell’operazione e anche dopo, ma nella maggior parte dei casi non succede. L’uomo da parte sua non cerca il colloquio; lo respinge per paura di mo-strare debolezza. Purtroppo i pazienti non vengono automaticamente presentati a uno psicologo. Se lo psicologo facesse sin dall’inizio parte dell’équipe medica e come tale avesse un colloquio con il pa-ziente, l’accettazione da parte degli uomi-ni sarebbe sicuramente più facile. Allora il consulto psicologico verrebbe sentito co-me parte integrante del processo di cura.

La Chance: Cosa consiglia agli uomini?Dr. Längerer: Mostrare debolezza non è

un segno di debolezza. Al contrario. Solo chi è forte, può mostrare debolezza e può ammettere di aver bisogno di aiuto. n

Tipicamente maschilema perché?

TemaTema

9

Una volta terminate le cure e i trat-tamenti il malato di tumore deve

affrontare un periodo altrettanto faticoso e difficile: deve riappropriarsi della sua vita e del senso della sua vita. Deve fare i conti con un'esistenza spesso radicalmente cam-biata dalla malattia.

essere e restare in vita

La diagnosi di un tumore è per ogni per-sona uno shock. Da questo momento in poi, attese e timori fanno parte della vita: l´attesa dei risultati, l´attesa per le decisioni relative alla giusta terapia, l´attesa per la prossima visita di controllo. L’attesa stanca, fisicamente e psichicamente. Non sempre il contesto sociale del paziente, la famiglia, il partner o gli amici, sono in grado di capi-re quanto. Mentre gli altri spesso si aspet-tano che il malato dopo aver concluso le terapia torni alla vita di prima, quest’ultimo invece deve (re)inventarsi una nuova vita, una vita cambiata. La priorità dopo la fine della terapia è essere e restare in vita.

Da diversi studi svolti con pazienti affetti da malattie emato-oncologiche, si evince che la metá dei pazienti anche dopo 10 anni soffre di problemi psicologici:• costantepauradiunarecidiva• cambiamentidiumore• difficoltádiinserimentonellavitaquo-

tidiana• aumentodel consumodi farmaci ed

alcol• sintomipost-traumaticidalogorio,co-

me per esempio costante inquietudine e nervosismo.

Una realtà questa che è confermata an-che dal fatto che il 75% dei malati onco-logici dopo diversi anni dal trattamento usano antidolorifici, vitamine e minerali, e sono alla ricerca di medici alternativi o consumano alcol in modo inappropriato.

Al centro sta la capacità di riacquistare la pienezza delle capacità fisiche, psichiche e sociali

I malati di cancro devono imparare a porre al centro non piú la malattia con i conseguenti trattamenti, bensí la possi-bilità di riacquistare rapidamente tutte le capacitá fisiche, psichiche e sociali. Il pa-ziente deve impegnarsi attivamente per la sua riabilitazione psicologica e sociale, per il suo ritorno alla vita.

I malati di cancro devono tornare ad essere attivi e devono cominciare a pen-sare a stessi senza sentirsi in colpa. De-vono confrontarsi con i seguenti quesiti: Come posso provvedere a me stesso? Cosa posso fare per me? Parte di questo processo è anche il mettere in dubbio il proprio ruolo svolto fino a quel momento. Non devono per forza essere cambiamen-ti radicali, spesso basta cambiare piccole cose per non sentirsi più emarginati. Solo agendo in prima persona il malato può acquisire sicurezza e riprendere una vita soddisfacente.

Arricchire la propria vita

Il malato oncologico deve prender-si la responsabilità del proprio corpo e deve capire cosa lo far star bene. Movi-mento, alimentazione e benessere psi-chico sono ambiti che vanno al di sopra dell´assistenza medica e che ogni paziente puó e deve decidere per se stesso.

In special modo le cosiddette “ risor-se psichiche “ devono essere prese in considerazione: una buona convivenza, amicizie, lavoro, hobby, ma anche l’aiuto e il benessere che possono venire da un gruppo di auto-aiuto. Spesso le persone, dopo una malattia come il cancro, vivono piú consapevolmente e con soddisfazione. Bisogna cambiare la visione della propria esistenza, seguendo il motto di un pazien-

te dell’oncologo americano William Fair: “ Anche se ció che ho intrapreso forse non ha prolungato la mia vita, in ogni caso me l´ha arricchita .“ n

“ non dovreste mai tentare di risanare il corpo senza risanare anche lo spirito, poiché la singola

parte puó essere sana solo se l´intero corpo è sano”. Questa frase del filosofo greco Platone è

stata al centro della relazione tenuta dalla psicologa e psicoterapeuta Clara astner al primo incontro della

scuola del paziente all’ospedale di Bressanone.

Riprendere la VitaLa Scuola dei Pazienti 2009-6 | L'assistenza psicologica

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Non c’era modo migliore per por-tare questo tema spesso e volen-

tieri dimenticato all’attenzione pubblica. L’Assistenza Tumori Alto Adige ha scelto questa giornata per organizzare una con-ferenza stampa alla quale hanno parteci-pato l’oncologa Susanne Baier, il primario di patologia Guido Mazzoleni e la radiolo-ga Carmen Stevanin. La stampa locale ha risposto numerosa all’invito dando ampio spazio al tema.

Di grande interesse i numeri presentati dalla radiologa Stevanin. Nel 1992 fu intro-dotto lo screening per il cancro alla mam-mella in Alto Adige per le donne con un'età

comprese tra i 50 ed i 70 anni. In media il 62 % delle donne aventi diritto partecipa al programma. Un numero soddisfacente e comunque da migliorare. L’ospedale di Bolzano effettua ca. 14.000 mammografie l’anno, ciascuna valutata da due medici.

Secondo la radiologa Carmen Stevanin, le donne dovrebbero già iniziare all’età di 40 anni a sottoporsi ogni due anni alla mammografia. “Solo il 23 % dei tumori alla mammella si svilluppano nelle donne al di sotto dei 50 anni, ma a quell’età il tumore è molto più aggressivo.” Non bisogna temere le radiazioni. “La moderna tecnica radiogra-fica digitale neccessita di molti meno raggi,

mentre la qualità dell’immagine è migliora-ta rispetto a qualche anno fa.” Sono visibili tumori di un diametro di soli tre millimetri.

A partire dal 2010 PAP test gratuito per tutte le donne altoatesine

Molto meglio il bilancio della prevenzio-ne del cancro alla cervice uterina. Tra il 2007 e il 2009 il 75 % delle donne altoatesine tra i 23 e 65 anni ha effettuato un PAP test. Si contano dieci casi all’anno di tumore in donne che non si sono mai sottoposte ad un PAP test. Dal mese di gennaio ogni don-na in Alto Adige riceve dall’USL un buono

Prevenire e curare il cancro è possibile!Giornata Mondiale contro il cancro – 4 febbraio 2010

GiornaTa monDiale ConTro il CanCro – 4 feBBraio 2010Giornata Mondiale contro il cancro – 4 febbraio 2010

v. l. n. r.: Dr. Guido Mazzoleni, Dr. Susanne Baier, Renate Daporta Jöchler, Dr. Carmen Stevanin

uno stile di vita sano e la partecipazione regolare ai programmi di screening sono la miglior garanzia per non ammalarsi di tumore.

Più del 60 per cento dei tumori sono evitabili e si può guarire dalla maggior parte dei tumori se diagnosticati precocemente.

Questo è il segnale ottimista lanciato in occasione della giornata mondiale contro il cancro lo scorso 4 febbraio.

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GiornaTa monDiale ConTro il CanCro – 4 feBBraio 2010Giornata Mondiale contro il cancro – 4 febbraio 2010

per un PAP test gratuito.„Prima si diagnostica un tumore, più

grande è la possibilità di guarirlo.“ L’on-cologa Susanne Baier ha presentato alla stampa il codice cancro europeo, ovvero dieci regole che aiutano a diminuire il ri-schio personale di sviluppare un tumore. Questo codice poi non è niente di nuovo, la Unione Europea l’ha già presentato nel lontano 1987!

Presta attenzione al tuo fisico

„Queste regole“, ha spiegato la dottores-sa Baier durante la conferenza, “contengo-no niente di nuovo. Tutti sappiamo che fu-mare fa male, che non bisogna essere obesi e che il troppo sole fa male.” Importante è prestare attenzione al proprio fisico ed a

eventuali segnali, vivere in modo respon-sabile ed usufruire regolarmente a tutti gli screening offerti.

Il primario Guido Mazzoleni ha presenta-to all’attenzione della stampa un esame che non è ancora stato inserito negli screening di massa, l’esame delle feci per il sangue occulto e la colonscopia. La colonscopia è vissuta dalla maggior parte dei pazienti come esame invasivo, ma dá ottimi risultati.

Quattro screening?

„Il cancro del colon si sviluppa in modo molto lento e non dà segnali nei primi sta-di in cui è ancora guaribile”, spiega Mazzo-leni. Per chi ha casi di tumore al colon in famiglia il medico propone la colonscopia già a partire da un età di 45 anni. “Tra i 50

e i 70 anni secondo me dovrebbe diven-tare parte degli screening di massa; visto che abbiamo più di 300 casi di tumore al colon in Alto Adige all’anno.” Lui stesso, ammette Mazzoleni, si è già sottoposto a quell’esame!!

Anche un altro screening è discusso in modo molto controverso dai medici: l’esa-me del valore di PSA, l’ormone indicatore di un tumore alla prostata. In questo caso, il risultato non è di facile interpretazione, l’operazione però ha degli effetti collaterali molto pesanti per gli uomini. Uno scree-ning, spiega Mazzoleni, “è giustificabile se una gran parte della popolazione può essere raggiunta a modici costi e con un esame semplice, non invasivo e di facile interpretazione.”

Il patologoprimario dott. Guido Mazzoleni

Die Chance: Cos’è uno screening?Mazzoleni: Uno screening è nient’altro

che offrire a tutte le persone di una certa fascia d’età privi di sintomi un certo esame. Se e in che modo la popolazione risponde a quest’offerta non è prevedibile.

La Chance: Quali screening secondo Lei sono indispensabili?

Mazzoleni: Io personalmente propongo quattro esami: per il cancro alla mammella, il cancro alla cervice uterina, il cancro alla prostata e il cancro al colon. Per gli ultimi due l’iniziativa sta però al paziente.

La Chance: Cosa può fare il singolo per tutelarsi e per prevenire il cancro?

Mazzoleni: Bisognerebbe rispettare le dieci regole del decalogo europeo del cancro. Ma senza esagerare e senza guar-darsi troppo. Importante è secondo me, conoscere bene il proprio organismo e saperlo giudicare. Uno stile di vita sano – senza eccessi e senza stress con sufficiente movimento – cioè un modo ragionevole di vivere è sicuramente la miglior difesa.

La Chance: Avere il cancro non vuol più dire essere condannati a morte?

Mazzoleni: Assolutamente no. Tanti tumori sono guaribili, se diagnosticati in tempo. Ma ancora più importante: il 60 % dei tumori è evitabile!

L’oncologa, dott.ssa Susanne Baier

La Chance: Una delle dieci regole del de-calogo europeo del cancro redatto dalla CE invita ad un’alimentazione sana. Esistono alimenti che proteggano l’organismo dal cancro? Chi mangia tanti pomodori o tanti broccoli può essere sicuro di non ammalar-si di cancro alla prostata o al colon?

Baier: Sicuramente le vitamine non fanno male. Può anche darsi che qualche alimento protegga dai cosiddetti radicali liberali. Ma da qui dedurre che proteggano dal tumore mi sembra azzardato.

La Chance: E le abitudini alimentari?Baier: Qui siamo già in un campo più

concreto. L'obesità per esempio è soprat-tutto nelle donne un fattore molto impor-

tante nello sviluppo di un tumore . . .La Chance: Perché soprattutto nelle

donne?Baier: Perché le donne obese producono

più ormoni e gli ormoni possono influen-zare lo sviluppo di tumori alla mammella, all’utero o alle ovaie. In genere l’obesità è un fattore di rischio per ambedue i sessi e soprattutto un fattore che ognuno di noi può controllare da solo.

La Chance: Abitudini nascono di solito già in età infantile . . .

Baie: Infatti. E questo significa che la prevenzione tumorale inizia già dai piccoli.

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ciclo di chemioterapia, aveva subìto una repentina e totale perdita di capelli e che, per sopperire a tale menomazione, aveva acquistato una parrucca. In questo caso, la parrucca ha la caratteristica di spesa sanitaria, in quanto corregge un danno estetico conseguente ad una patologia

e, contemporaneamente, è di supporto in una condizione di grave disagio psi-cologico. La parrucca acquisisce quindi il valore di un dispositivo medico e co-me tale dà il diritto a beneficiare dello sconto Irpef del 19% previsto per le spese sanitarie n

Sono detraibili le spese sostenute per l'acquisto di una parrucca,

che si è resa necessaria a seguito di un ciclo di chemioterapia. E' questo il pa-rere dell'Agenzia delle Entrate fornito lo scorso febbraio, in risposta al quesito di un contribuente che, a seguito di un

Parrucche detraibili come spesa sanitaria

Il decalogo europeo del cancro

dieci regole che fanno la differenza

1) Fattore di rischio numero uno: Fumare. Ogni sigaretta è una di troppo!

2) Alimentazione: Meno grassi, più frutta e verdura

3) Movimento è la medicina migliore. Muoversi in modo regolare e con misura

4) Evitare l’obesità

5) Alcool: Poco o niente

6) Sole con moderazione e solo con una protezione adeguata.

7) Sostanze nocive: Maneggiare con responsabilità

8) Prestare attenzione al proprio organismo e non aver paura di andare dal medico

9) Prevenzione e diagnostica precoce aumentano la possibilità di guarigione

10) Vaccini. Contro l’epatite B e il cancro della cervice uterina n

Lo stile di vita della popolazione nei paesi industrializzati è tutt’altro che sa-lutare. Ognuno invece può contribuire a ridurre il suo rischio personale di am-malarsi di tumore.

Se le regole del codice cancro euro-peo entrassero nel dna delle persone come comportamento “naturale” ci sa-rebbero molto meno persone malate di cancro.

Un adulto è responsabile per se stes-so. Per i figli sono invece i genitori che debbono prendersi la responsabilità!

La radiologadott.ssa carmen Stevanin

La Chance: Dalla sua relazione appare che solo il 62 % delle donne segue l’invito alla mammografia. Come si spiega questo fatto? Hanno paura delle radiazioni?

Stevanin: Tutte le donne comprese fra i 50 e i 70 anni sono invitate a fare ogni due anni una mammografia. Perchè non vengono? Probabile che ci sia anche la paura delle radiazioni. E’ del tutto infon-data però. La mammografia digitale è molto meno pesante degli esami che si facevano dieci anni fa. A me sembra che la colpa è piuttosto dell’informazione anco-ra carente sull’importanza e sull' efficacia di questo esame radiologico. L’Assistenza Tumori ha fatto un passo importantissimo organizzando le conferenze sul tema in cui si parla in modo semplice ed effica-ce delle diverse tematiche correlate alla malattia del cancro. Sono sei conferenze all’anno con ogni volta un centinaio di

partecipanti. Bisogna avere premura di informare meglio i ceti più deboli della nostra società.

La Chance: Chi valuta le mammografie?Stevanin: All’ospedale di Bolzano sono

sempre in due radiologi a vedere indipen-dentemente l’uno dall’altro tutti gli esami mammografici. Ognuno di questi medici specializzati effettua più di 5.000 esami all’anno. Il nostro grande problema è la mancanza di personale. Anche per quan-to riguarda le biopsie, che sono il passo seguente alla mammografia. Solo l’anno scorso abbiamo effettuato più di 500 biopsie all’ospedale di Bolzano.

La Chance: Questo screening è quindi un successo?

Stevanin: Certo che lo è. Con la dia-gnosi precoce le possibilità di guarigione sono molto buone e la terapia è molto meno invasiva. n

GiornaTa monDiale ConTro il CanCro – 4 feBBraio 2010Giornata Mondiale contro il cancro – 4 febbraio 2010

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Sono appena cinque mesi che Mar-git Stecher ha iniziato a lavorare

per l’Assistenza Tumori. È ancora in fase di rodaggio, i compiti sono complessi e molto diversificati. Ma una cosa Margit l’ha già capita: Questo è il lavoro della sua vita. Margit Stecher è una persona con una concezione “sociale” della vita. Il suo motto personale, anche come madre di tre figli, è: mettersi a disposizione delle persone che hanno bisogno d’aiuto. Con il suo nuovo lavoro Margit è convinta di poter dare con-

cretezza a questo suo ideale tutti i giorni.A Margit piace molto il contatto con i

malati, con le persone che hanno appena ricevuto la prima diagnosi e sono ancora sotto shock o hanno già trovato il loro mo-do di reagire. E’ convinta che „per sapere come aiutare le persone, per trovare le pa-role giuste, bisogna disporre della giusta sensibilità.”

Il suo lavoro le sembra ogni giorno diver-so. “Non è un lavoro come qualsiasi altro, ogni giorno è diverso, richiede risposte di-verse e porta di conseguenza nuove gioie e soddisfazioni.“

Prima di cominciare a lavorare per l’Asso-ciazione Tumori nel 2006, Monika Pircher ha lavorato come massagiatrice in diversi alberghi. Si ricorda che all’inizio, il lavoro con i malati l’ha portata a confrontarsi con tante domande: “Domande sul perché, sul senso della vita, sull’origine di tanta forza nelle persone che sanno reagire e combat-tono la loro malattia.” Risposte non ne ha

trovate e nel frattempo ha anche smesso di porsi domande. “Oggi vedo la persona, una persona scossa dal destino, una persona che si trova in una situazione fuori dalla norma. Il suo modo di porsi cambia da paziente a paziente: “C’è chi richiede sol-tanto il mio servizio chiamolo fisico, cioè il massaggio, il linfodrenaggio, e c’è chi vuole anche un contatto che includa l’anima.”

Soprattutto all’inizio ha vissuto il suo la-voro come opprimente. “Lavoravo tutto il giorno e non riuscivo a prendere la giusta distanza.” Adesso invece invece lavora part time, ha un figlio piccolo e questo le dà la forza per affrontare il suo lavoro in modo molto sereno. „Ho trovato il giusto equili-brio e ho l’impressione di poter dare tanto.“ Nello stesso momento – e ci tiene a preci-sarlo – “è un arricchimento incredibile della mia vita.I miei pazienti mi danno lezioni su come affrontare in modo positivo la vita e su come trovare la forza per superare un destino difficile.” n

nelle ultime edizioni vi abbiamo presentato tutti i collaboratori fissi delle diverse circoscrizioni

e sezioni. rimane soltanto la Val Venosta. nell’ufficio di Silandro lavora margit Stecher,

nell’ambulatorio invece monika Pircher. accanto ai tanti volontari attivi nell’assistenza Tumori, sono proprio questi collaboratori che ci permettono di

garantirvi tutti i servizi.

ci presentiamoI collaboratori della circoscrizione Val Venosta

Margit Stecher Monika Pircher

Nuovi orari ufficio Silandro

Lunedì 8.00 - 11.00Martedì 8.00 - 12.00Mercoledì 14.00 - 18.00Giovedì 8.00 - 12.00Venerdì 8.00 - 11.00

InformazIone medIcainformazione meDiCa

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Quando è indicata una cura psico-oncologica? Con questa doman-

da La Chance si è rivolta al capo del ser-vizio psicologico dell’ospedale di Merano, Dr. Norbert Längerer. Secondo Längerer ha bisogno di un’assistenza psicologica soprattutto quel paziente che non ha un contesto sociale, familiare o di amici in grado di sostenerlo e di dargli aiuto. Ma non solo. Proprio nella prima fase un’as-sistenza psicologica è indicata per tutti i pazienti, soprattutto riguardo possibili fu-turi difficoltà nei rapporti con la malattia. Se in seguito sorgeranno dei problemi, è bene infatti avere un contatto e sapere a chi poter rivolgersi.

Gli uomini vengono più facilmente sostenuti dal loro contesto che le donne

Uomini sposati o che comunque vivono in coppia, così sostiene Dr. Längerer, hanno il vantaggio di essere sostenuti dalle loro donne. Per le donne non è così naturale. Abbastanza spesso, soprattutto dopo la fase di cura medica, le pazienti si confron-tano con la mancanza di comprensione dei loro partner. Ci dice Längerer:

”Appena sono terminate le terapie, i con-giunti si aspettano che la donna ritorni alla normalità, che si ritorni cioè allo status quo di prima. Se non è così, scatta l'incompren-sione. La donna si sente colpevole, sotto pressione e sola.”

Il servizio psico-oncologico contatta tutti i pazienti che gli vengono segnala-ti. In teoria ogni reparto può segnalare i

suoi pazienti. In realtà si usufruisce (pur-troppo) ancora troppo poco di questa possibilità.

Nei reparti di ginecologia nel frattempo questo metodo funziona molto bene. Län-gerer: “Vediamo tutti i pazienti e possiamo poi, a secondo del bisogno, consigliare i passi seguenti.” Di possibilità ce ne sono diverse: cure psicologiche singole, in am-bulatorio o in reparto, cure per i parenti e la famiglia, gruppi di auto aiuto, esercizi di rilassamento. I collaboratori del servizio psicologico dell’ospedale sono sia psicolo-gi che psicoterapeuti.

Nelle situazioni estreme della vita ci vuole l’aiuto dell’esperto

Questo primo contatto, direttamente dopo l’operazione, spesso è insufficiente. Tanti problemi sorgono solo qualche me-se dopo l’operazione. E poi non sempre i pazienti trovano la strada dallo psicologo. “Purtroppo tante persone hanno ancora dei pregiudizi circa l'ipotesi di un colloquio con noi”, dichiara Längerer. “Eppure si trat-ta solo, in situazioni estreme della vita di una persona come il doversi confrontare con una malattia come il cancro, di cercare delle soluzioni insieme a un esperto e di ripristinare l’equilibrio psichico.”

Quando è finita la cura e il paziente ri-torna alla sua vita di tutti i giorni, allora spesso cominciano i problemi. Donne con il tumore al seno o uomini con il cancro alla prostata per esempio si vedono confrontati con una sessualità forse cambiata. Proprio

perché la sessualità è un tema molto par-ticolare, sarebbe allora importante, per gli uomini come anche per le donne, trovare una base comune di colloquio per parlare di sessualità e per cercare insieme delle so-luzioni. Secondo il parere del Dr. Längerer, si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di invitare, dopo un certo perio-do, per esempio dopo sei mesi, tutti i pa-zienti di cancro ad un ulteriore colloquio.

chi vuole curare il corpo, non deve dimenticare l’anima

Negli ospedali il servizio psicologico vie-ne offerto solo da pochi anni; dal 2009 nel distretto sanitario di Merano tutti i posti previsti sono occupati. Al momento sono operanti quattro psicologi-psicoterapeuti, due uomini e due donne. Proprio per gli uomini, così sostiene Dr. Längerer, è impor-tante poter offrire un colloquio da uomo a uomo.

in alto adige, la psico-oncologia ha preso piede da poco. in tutti gli ospedali provinciali esiste comunque un servizio psicologico del quale possono

usufruire gratuitamente tutti i pazienti di tumore e i loro parenti prima, durante e dopo le cure. nei centri di tumore al seno di Bressanone e merano,

tutte le pazienti vengono segnalate al servizio psicologico dell’ospedale.

Anche l’anima ha bisogno di cureLa psico-oncologia

Dr. Norbert Längerercapo del servizio psicologicodell'ospedale di Merano

InformazIone medIcainformazione meDiCa

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Il Dr. Norbert Längerer, che ha svolto gli studi a Innsbruck, lavorava inizialmente nel servizio di malattie da dipendenza, poi nella riabilitazione di bambini e adulti e nella psicoterapia per adulti. A Innsbruck viene offerto un corso annuale di psico-oncologia nel quale vengono soprattutto comunicate nozioni di base sulla cura dei tumori. Längerer: ”Lo psicologo curante naturalmente deve conoscere e capire an-che il contesto medico di un paziente per poter trovare l’accesso all’anima.” Il servi-zio psicologico dell’ospedale, nell’ambito dei dibattiti sui tumori al seno, offre al-cune serate a temi specifici. Per esempio il 17 marzo a Merano sul tema “Rilassa-mento”.

La psicooncologia è una parte importante della cura

La psico-oncologia, così afferma il capo del servizio psicologico dell’ospedale di Merano, è una parte importante della cu-ra che non deve essere sottovalutata. Chi vuole curare il corpo, non deve dimentica-re l’anima. n

Gentile socia e gentile socio! La invitiamo gentilmente all’As-

semblea Generale che si svolgerà sabato 17 aprile 2010 alle ore 6.00 in prima convo-cazione e alle ore 14.30 dello stesso giorno in seconda convocazione, presso la Casa dell’Artigiano (LVH – APA) Sala A - Via di Mezzo ai Piani 7 a Bolzano.

La Casa dell’Artigiano è raggiungibile comodamente con la linea dell’autobus nr. 11, inoltre sono disponibili anche par-cheggi. Per il viaggio a Bolzano, sarà even-tualmente messo a disposizione un bus, allo scopo contattate la sede della Vostra sezione / circondario.

Presso la Vostra sede circondariale / se-zionale è disponibile il bilancio e la relazio-ne del Consiglio Direttivo per presa visione.

Ogni socio ordinario può, con relativa delega, rappresentare in assemblea n. 2 (due) altri soci ordinari.. n

Invito all'assemblea generale

ORdINe deL GIORNO:

1. Saluto della Presidente dell'Associazione;

2. Nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea;

3. Breve intervento da parte di rappresentanti delle autorità;

4. Relazione del Consiglio Direttivo;

5. Relazione del Collegio Sindacale;

6. Presentazione ed approvazione del Bilancio al 31.12.2009 e delle relative relazioni;

7. Presentazione ed approvazione del Bilancio di previsione 2010;

8. Presentazione del Consiglio Direttivo Centrale per il quadriennio 2010 – 2013;

9. Dimissioni del Collegio sindacale e nuova nomina per il quadriennio 2010 – 2013;

10. Varie ed eventuali.

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Durante sei/otto sedute introduce i partecipanti passo dopo passo

a prendere confidenza con una tecnica di rilassamento che può essere applicata con profitto a casa e da ogni altra parte. Ci vuole solo una sedia. A richiesta dei partecipanti, questo corso alla fine della fase di appren-dimento può diventare un gruppo di auto aiuto. Con “Serenità interiore” è successo esattamente così.

Si chiamano Edith, Rosa, Monika, Ingrid e Gretl e si incontrano due volte al mese. Le loro storie di malattia e anche le situazioni della loro vita sono molto diverse, ma que-sto non nuoce al buonumore del gruppo. Al contrario. Forse è proprio questo che fa stare bene insieme le donne che sono anche di generazioni diverse. Raffaella, quella che dirige il gruppo, di proposito non ha fatto

una divisione tra malate acute e altre che sono passate da tempo attraverso la malat-tia. Le donne percepiscono questo come un elemento positivo. Giudicano il loro gruppo piacevole e interessante, aperto e divertente.

Fuori all’aria aperta e non mollare mai

Gretl che si è ammalata 33 e 13 anni fa, tutt’e due le volte di tumore al seno, è la colonna portante del gruppo. Ha 77 anni e un aspetto splendido. Per le altre è un esempio da imitare. La sua ricetta per il benessere è la più semplice immaginabi-le: “Fuori all’aria aperta e non mollare mai.”

Le cinque donne non hanno nessun contatto al di fuori dell'attività del gruppo. Ma questo non è necessario. Vivono spar-pagliate nei dintorni di Bolzano: Renon,

Appiano, Cortaccia, Cornedo e Bolzano. Le due ore di incontro sono sufficienti per scambiarsi idee e per sentire il sostegno re-ciproco. Un primo momento viene utilizza-to per il rilassamento sotto la guida di Raf-faella, dopo di che il dialogo si sviluppa da solo. Gli esercizi sono semplici e possono essere svolti su una sedia. “È molto pratico”, dichiara la psicologa. I pazienti li possono poi applicare dappertutto, per esempio quando sono in attesa dal medico.

Le donne sono sempre sorprese di co-me può essere diverso l’approccio alla malattia .Rosa è molto pragmatica e in-credibilmente aperta. Dal 2005 soffre di un melanoma e deve sottoporsi spesso a piccolo interventi chirurgici. Quando sta male, lo dice. A tutti. “E vado via. Quando arriva un momento nero, devo uscire. An-dare in bici da sola o da un’amica.” Il marito è comprensivo.

camminare veloce – scappare davanti alla paura

Ingrid è ancora in piena elaborazione della malattia. La sua operazione risale solo a pochi mesi fa. Ancora si deve racca-pezzare nella nuova situazione, prendere le misure. Le sono d’aiuto sia il rilassamento sia il dialogo. Per ore e ore va da sola a passeggio con il suo cane. “Cammino ve-locissima – probabilmente scappo davanti alla paura.” Non parla del suo stato. Con nessuno. “Bene” risponde quando le chie-dono come sta. “Non voglio caricare gli altri dei miei problemi. Non piango nemmeno davanti alla mia famiglia.” Nel gruppo rie-sce a parlare.

Monika capisce bene Ingrid, soprattut-to per ciò che riguarda questa scelta di di-screzione. Sua madre racconta in giro che a casa hanno un problema. “Come se io fossi un problema”, si indigna. La malattia per lei non è un segreto. “Ma è un affare mio. L’ho accettata e adesso combatto.” Monika ha il morbo di Hodgkin.

Dalle risate dietro la porta si capisce che il gruppo ha scelto il suo nome a ragione. Tutto è cominciato con

il rilassamento. la psicologa raffaella Cattel offre questo corso di esercizi per il rilassamento a Bolzano

in lingua italiana e tedesca.

Rilassarsi e scambiarsiSerenità interiore

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Lunghe passeggiate possono aiutare a superare la pauraFoto

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Serenità interiore

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Turno per mamme con bambini a cesenatico

Quest’estate c’è una novità: per la prima volta, l’Associazione Tumori ha organizzato un turno rivolto alle mamme. Dal 15 al 24 giugno c’è un turno solo per mamme con bambini a Cesenatico. Per i bambini si cal-cola un contributo di 85 Euro. Come ogni anno vale il principio che chi arriva prima prende il posto e quindi correte a iscrivervi!

I costi sono divisi in tre cate-gorie: fino a cinque anni dalla malattia, a partire da cinque anni e dopo dieci anni. Chi è malato da meno di cinque anni ha precedenza sugli altri nella prenotazione. I soggiorni durano tra undici e quattordici giorni e costano a secondo la categoria tra i 170 e i 585 euro. Sono compresi pernottamenti, trasporto e pensione comple-ta. I partecipanti dormiranno in camere doppie; portatori

Con l’estate è arrivato il tempo dei soggiorni estivi organizzati

dall’Assistenza Tumori per i soci. Tra il 22 Marzo e il 2 Aprile sono aperte infatti le iscrizioni per le diverse destinazioni. An-che quest’anno si può scegliere tra cin-que destinazioni tra il 21 maggio e il 16 settembre e per dieci o quattordici gior-ni. Tutto compreso e con una persona di accompagnamento. Le destinazioni sono: Caorle, Bellaria, Cesenatico, Cavalese e il Lago di Garda. Possono partecipare tutti coloro che non necessitano di assistenza continua.

Un effetto positivo di questi soggiorni, a parte il fatto di potersi riposare, è la possi-bilità di stringere nuovi contatti. Ogni an-no nascono nuove amicizie, a volte durano per una vita. Compagni casuali di stanza e di tavolo diventano cari amici. Ed è proprio questo un effetto indiretto voluto dall’as-sociazione: mettere in contatto perso-ne che dividono lo stesso destino e che possono aiutarsi a vicenda nel superare i momenti critici.

di stoma e persone senza laringe hanno diritto ad una stanza singola.

L’iscrizione dev’essere accompagnata da un‘autodichiarazione sullo stato di salute. In caso di recidiva o problemi di salute acuti dovuti alla malattia il partecipante ha diritto di recesso. Entro il 12 aprile deve pervenire il pagamento, effettuato trami-te bonifico bancario, alla sede centrale di

Bolzano. n

Ci siamo di nuovo. e molti penseranno: finalmente!

“come se io fossi un problema”

Anche Gretl ha più di 70 anni. Si è am-malata di tumore all’utero quando pensa-va di essere fuori dal periodo a rischio. Nel paese si sente discriminata dal comporta-mento cambiato della gente. “Quando mi vedono, bisbigliano come se volessero dire ‘Ancora campa questa’”.

Cinque donne, cinque destini e cinque modi diversi di elaborare la malattia. Le uniscono gli esercizi di rilassamento con la psicologa e il desiderio di poter interagire con qualcuno che capisce.

Chi è interessato a un corso con Raffael-la Cattel, si può rivolgere per informazioni alla sede della sezione di Bolzano. n Monika, Dr. Cattel, Gretl

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Mare, montagna e lago . . . Soggironi estivi con l’Assitenza Tumori

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La buona partecipazione alle ele-zioni è stata la conferma che i no-

stri soci ci tengono a dire la propria su chi deciderà le sorti dell’associazione nei prossimi anni, ma va visto anche come un attestato di stima verso le persone che si impegnano nel loro tempo libero per questa buona causa.

Di seguito trovate i nuovi direttivi che hanno eletto il presidente e il vice. Il nuovo direttivo centrale invece sarà votato solo dopo l’assemblea generale in aprile. Renate Daporta Jöchler si è di-chiarata disposta ad una ricandidatura come presidente dell’associazione.

nei mesi di febbraio e marzo i distretti e le sezioni dell’assistenza Tumori alto adige hanno rinnovato i loro

direttivi. molte delle persone già attive sono state rielette, alcune non si sono ricandidate per motivi

personali e naturalmente ci sono anche dei volti nuovi.

ecco i nuovi elettiRisultati delle elezioni dei direttivi di distretti e sezioni

Da sx a dx: Aberham Margareth, Pichler Marika, Casera Camillo, Berlanda Maria Angela, Haas Erich,

Bonato Manuela, Tschigg Berta

circondario Bassa Atesina Oltradige

Mariangela Berlanda Poles (Presidente)Margareth Degasperi Aberham (nuovo)Camillo Casera (Verbalizzante)Manuela Maffia Bonato (Cassiera)Berta Ambach Tschigg (Vice Presidente)Marika Santoni Pichler (nuovo)Erich Haas Membri cooptati:Tamara Chistè Poles (nuovo)Laura Guarnati PattonAntonella Polinetti Rampado (nuovo)

ThemaThema

circondario Merano Burgraviato

Margit Drabek Thies (Presidente)Annalisa Pircher Tribus nuovoMarta Treibenreif nuovoRoberta Neri Melosi (Vice Presidente)Oskar Asam nuovo Membri cooptati: Anna Kofler Alber nuovo

circondario Bressanone Val d’Isarco Gardena

Renate Daporta Jöchler (Presidente)Margarethe Schwarz Rabensteiner (Verbalizzante) nuovoNives Fabbian De Villa (Vice Presidente)Elfriede Burger ScapinElisabeth Berger OberhoferGiovanna Maria Gorfer GarfillerMarialuise Ploner Morando

Membri cooptati:Maria Kircher Agostini nuovoMonika Oberhofer Plaikner (Cassiera) nuovo

circondario Bolzano Salto Sciliar

Monika Gurschler Robatscher (Presidente) nuovoDonatella Di Stasio (Vice Presidente) nuovoRino Luppi Toni Gamper Josef Brugger Barbara Hasler nuovoElisabeth Maria Kuppelwieser

Da sx a dx: Kofler Anna, Melosi Roberta, Asam Oskar, Drabek Margit, Pircher Annalisa, Treibenreif Marta

Da sx a dx: Elisabeth Berger Oberhofer, Margit Schwarz Raben-steiner, Johanna Gorfer Gafriller, Renate Daporta Jöchler, Monika

Oberhofer Plaikner, Elfriede Burger Scapin, Nives Fabbian De Villa, Maria Kircher Agostini, Marialuise Ploner Morando

Da sx a dx: Di Stasio Donatella, Kuppelwieser Elisabe-th Maria, Luppi Rino, Brugger Josef, Hasler Barbara,

Gamper Toni, Gurschler Monika

ThemaThema

circondario Val Venosta

Sigrid Alber Burger ( Presidente) nuovoIrene Maria Stecher Hauser (Cassiera) Annemarie Astfäller Schwarz (Verbalizzante) nuovo nuovoMargareth Kurz Telser (Vice Presidente)Margarete Auer nuovoKarin Auer nuovo Heinrich Stecher

Sezione Alta Pusteria

Ida Schacher Baur (Presidente) Johann Jud (Vice Presidente) Alois Amhof Giuseppina Gennari Benedetti Wolfgang Kamenscheck nuovoMirella Girardelli Toller Notburga Taschler Felderer

Membri cooptati: Annemarie Summerer Lanz (Verbalizzante) Maria Rainer Patzleiner nuovo

Sezione Bassa Pusteria

Monika Wolfsgruber Platter (Presidente)Anna Antonia Lanz Miribung Martha Erlacher Feichter Ulrike Baur Leitner nuovoAstrid Crepaz Preindl (Verbalizzante) nuovoHelene Mutschlechner nuovoMaria Brugger Knapp Gertraud Karner Hopfgartner

Da sx a dx: Auer Karin, Dr. Heinrich Stecher, Irene Maria Stecher Hauser, Margaret Auer, Margareth Kurz Telser,

Annemarie Astfäller Schwarz, Sigrid Alber Burger

Da sx a dx: Jud Johann, Ida Schacher Baur, Kamenscheck Wolfgang, Gennari Giuseppina Benedetti, Amhof Alois,

Summerer Annemarie Lanz, Rainer Maria Patzleiner, Taschler Notburga Felderer.

Da sx a dx: Lanz Anna Antonia Miribung, Erlacher Martha Feichter, Wolfsgruber Platter Monika, Bauer Ulrike Leitner,

Mutschlechner Helene, Karner Gertraud Hopfgartner, Brugger Maria Knapp, Crepaz Astrid Preindl.

ThemaThema

che cosa fanno i consigli di sezione e di circoscrizione

• Gestionedegliaffaricorrenti• Predisposizioneeapprovazionedelprogrammadelleattività• Predisposizionedellarelazionesulleattivitàsvolte• Promozioneegestionedimanifestazionidicuideveesseredatatempestivacomunicazionealdirettivocentrale• Stabilireilcontattoconsingolepersonediriferimentoalivellocomunale• Stabilireilcontattoconmedici,infermieri,nonchéconpersonaledelsettoresocio-sanitario• Raccoltadellequoteassociative• Gestioneeapprovazionediaiutifinanziarifinoaunimportoannuodi€2.500,00• Curaegestionedellepratichedirichiedentirelativeaproblemifinanziariesanitari• Compilazionedelledomandediinvaliditàcivile• Gestionedelloschedariosoci

Per ogni riunione deve essere redatto un protocollo

che cosa fa il consiglio Generale

• Gestionedegliaffaricorrentidell’AssistenzaTumori• Approvazionedeiprogrammidelleattività• Predisposizionedelbilancioannuale,nonchélarelazionesullostessoesulleattivitàsvolte• Assunzione,gestioneelicenziamentodelpersonale• Approvazionediconvenzioniecontratti• Predisposizioneeapprovazionedelregolamentodellesingolefasiproceduraliperleelezioninellesezioni• Determinazionedellaquotaassociativa• Acquisto,vendita,nonchépermutadibenimobiliedimmobili,affittoepresainaffittodegliimmobili• Assunzionediprestitiefideiussioni• Accettazionedidonazionielasciti• Elaborazioneeapprovazionediunregolamentoperletrasferte• Approvazionedelcontrattodilavorodelpersonale• Approvazionedelbilanciodiprevisione• Approvazionedinorme,regolamentiedirettiveperl’organizzazionedell’AssistenzaTumori• Predisposizionedell’ordinedelgiornodell’assembleaprovincialeeladeterminazionedelladatadiconvocazione• Nominadigruppidilavoroperlostudiodispecificiproblemiecompitidiinteressegenerale n

diti (Modello CUD, Modello 730, Modello Unico). Le scelte di destinazione dell'8 per mille e del 5 per mille dell'IRPEF non sono in alcun modo alternative fra loro. Pertanto possono essere espresse entrambe.

Puoi destinare il 5 per mille all'Assistenza Tumori A.A. in due semplici mosse:

Porre la propria firma nel riquadro "So-stengno del volontariato, delle associazioni

Quest'anno sarà possibi-le sostenere l'Assistenza Tumori Alto Adige de-

stinando all'Associazione una quota pari al 5 per mille

dell'IRPEF con la dichiarazione dei redditi, come previsto dalla Legge Finan-ziaria 2008. È una buona azione che non costa nulla (l'importo viene comunque versato all'Erario con le imposte) e che si può fare con la dichiarazione dei red-

non lucrative di utilità sociale, delle as-sociazioni di promozione sociale, delle associazioniriconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10,c.1, lett.a),del D.Lgs. n. 460 del 1997"Riportare nell'apposito spazio il

codice fiscale: 940 043 602 13

per Mille per l'Assistenza Tumori A.A.

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSa SuCCeDe nei CirConDari

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Eucaristia con il vescovo Golser

Lo scorso 12 dicembre il vescovo Karl Golser ha celebrato

un’eucarestia assieme all’Assistenza Tumori Alto Adige.

Il vescovo ha ringraziato tutti coloro che s’impegnano

per i malati e ha confortato i malati a trovare speranza

e coraggio in Dio. “La parola di Cristo può raggiungere

i malati solo attraverso il nostro amore, attraverso il

tempo che gli dedichiamo, attraverso il tentativo di

portarli speranza, speranza per la vita e speranza della vita eterna.”

BOLzANO - SALTO - ScILIAR

Festa di carnevale a Bolzano

Ballare mantiene giovani e agili

Buon umore e conversazioni piacevoli

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSa SuCCeDe nei CirConDari

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L’assemblea del distretto

da sx a dx. Markus Unterkircher,

Maria Angela Berlanda, il presidente dell’assemblea Klaus Raffeiner ed il segretario Camillo Casera

BASSA ATeSINA - OLTRISARcO

La cena di Natale a Termeno. accompagnata dal trio Karl Hanspeterr

VAL VeNOSTA

Una settantina di soci ha partecipato all’ormai tradizionale

cena di Natale della sezione Val Venosta presso il risto-

rante Adler di Lasa. L’introduzione della serata è stata del

parrocco di Sluderno, Paul Schwienbacher, accompagnato

da un gruppo di cantori del coro parrocchiale di Glorenza

sotto la direzione di Martin Moriggl.

Per l'intrattenimento musicale ed il buon umore del-la manifestazione ha contribuito una rappresentanza del coro parrochiale di Glorenza con Martin Moriggl.

Giornata del malato nel refettorio dei Cappuccini a Egna

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSa SuCCeDe nei CirConDari

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MeRANO - BURGRAVIATOVALLe ISARcO

Concerto di beneficenza del

coro maschile di Gudon e del

coro maschile di Silandro

Inaugurazione del mercatino Natalizio 2009

Il sindaco di Bressanone Albert Bürgstaller

Il nuovo direttivo, da sx a dx: Elisabeth Berger Oberhofer, Margit Schwarz Rabensteiner, Johanna Gorfer Gafriller, Renate Daporta Jöchler, Monika Oberhofer Plaikner, Elfriede Burger Scapin, Nives Fabbian de Villa, Maria Kircher Agostini, Marialuise Ploner Morando

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSa SuCCeDe nei CirConDari

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BOLzANO - SALTO - ScILIARMeRANO - BURGRAVIATO

Il 17 dicembre i soci si sono dati appuntamento per la

cena di Natale presso il ristorante Siegler im Thurm. La

sala è stata addobbata in modo meraviglioso esponen-

do anche tutti i premi della tombola messi a disposizio-

ne da privati e da numerosi negozi. Ogni partecipante

ha potuto portare a casa un piccolo ricordo di questa

bella serata passata in compagnia

manifestazionimanifeSTazioni

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[ Bolzano - SalTo - SCiliar ] Ginnastica di mantenimento in acquadal 04./05.02.2010 al 22./23.04.20101° turno: 14.00 – 15.002° turno: 15.00 – 16.003° turno: 16.00 – 17.004° turno: 19.00 – 20.00Referente: Urthaler Marlene/Marino Ilariadove: Casa San Benedetto, Piazza Gries, 19 – BolzanoQuota partecipazione: € 20,00Richiesto: Certificato medico oppure auto-certificazione

Ginnastica di mantenimento in palestradal 01./02.02.2010 al 19./20.04.2010Orario: 16.00 – 17.00dove: SSV – Via Roen 12 – BolzanoReferente: Janeva SonjaQuota di partecipazione: € 20,00Richiesto: Certificato medico oppure auto-certificazione

Ginnastica di rilassamentodal 04./05.02.2010 al 22./23.04.20101° turno: 09.00 – 10.002° turno: 08.30 – 09.30dove: SSV – Via Roen 12 – BolzanoReferente: Di Toma ElettraQuota di partecipazione: € 20,00Richiesto: Certificato medico oppure auto-certificazione

esperienza attraverso il coloredal 01./02.02.2010 al 19./13.04.2010Orario: 09.00 – 11.00dove: Via Tre Santi, 1 – 1° Piano –BolzanoReferente: Spittler Edgar HaraldQuota di partecipazione: € 15,00

Gita sociale a Selva di PinèVenerdì 07.05.2010Referente: Gurschler Monika RobatscherQuota di partecipazione: € 20,00 soci ordinari€ 25,00 soci sostenitoriPrenotazioni presso l‘ufficio circondariale Entro il 30/04/2010

[ Valle iSarCo ]

Ginnastica di mantenimento in acquaOgni mercoledìdal 03.03-12.05. 2010 - Ore 9.10 – 10.00 dove: Acquarena BressanoneRelatore: SSV BressanoneQuota: 20,00 €Da portare: Cose da bagnoNecessario: Certificato medico o autocerti-ficazione

Una schiena in salute formazione preventivaUn continuo logorio, movimenti unilatera-li, trasporto pesi, insufficiente movimento o portamenti errati, a lungo andare pos-sono procurare danni all´organismo. Fre-quentemente trattasi anche di logorio psi-cologico che produce irrigidimento della nuca e della schiena, causando cosí dolori.

Nel corso di questo percorso formativo, apprenderete come nascono i dolori e come, con esercizi pratici, poterli evitare.Ogni mercoledì dal 3 marzo al 7 aprile 2010dalle ore14.30 alle ore 16.00Dove: Sala teatro Centro Giovani Kassia-neum di Bressanone, Via Bruno, 2Referente della Fondazione VitalCosto: 20,00 €Da portare: abbigliamento da ginnasticaNecessario: dichiarazione medica di idoneitá, autocertificazione Chi all´inizio del corso dovesse soffrire di mal di schiena, dovrebbe chiarire la sua parteci-pazione con il suo medico!

colloquio psicologico di primo contattoAch, questo sostegno psicologico…..Lei non è ancora del tutto convinto? Oppure riflette sul fatto se un gruppo di autoa-iuto possa effettivamente portarLe qual-cosa? Oppure ha solamente una domanda da voler chiarire con una psicologa? In questo caso i colloqui preliminari sono il posto giusto per Lei! In singolo colloquio con la psicologa Brigitte Greif o con la consulente sociale Christine Hofer, potrá verificare tutti questi dubbi. I singoli col-loqui sono limitati a 3 incontri per perso-na. Se interessa, si rivolga al nostro ufficio circondariale a Bressanone per fissare un appuntamentoda gennaio 2010dove: nella sede dell’associazione a Bressa-none, Via Brennero 1Relatore: dott.ssa Brigitte Greif, psicologa, Bressanone

I giardini nascosti di BressanoneQuesta passeggiata conduce attraverso i giardini storici nel cuore della città. Si attraversa l‘esteso Giardino di Corted‘impianto rinascimentale per fare una capatina ai margini del vasto frutteto a sud del Palazzo Vescovile. Passiamo poi nel giardino delle Suore Terziarie e nel giardino dei Francescani, mentre al ritor-no si percorrono i Giardini Rapp, realizzati nel 1884 alla confluenza dell‘Isarco e della Rienza.6 maggio 2010alle ore 15 davanti all´Associazione Turisti-ca di Bressanone, Viale Ratisbona (ex via stazione)Durata: 1,5 orePrenotazione assolutamente necessaria

Gruppo auto-aiuto guidato aperto per soci di lingua italianaDa gennaio una volta al mese di lunedìOre 16.30Luogo: Sede dell’associazione a Bressanone, Via Brennero 1Direzione: Bruccoleri Mariana - Bressanonecontatto: Bruscagin Odetta GiottoTel. 328 3058729

Gruppo auto-aiuto guidato aperto “fidanza”

Dal 13 gennaio, ogni mercoledìOre 15.00 – 16.00Luogo: Cafè Terrazza, OrtiseiDirezione: Malati di tumoreContatto: Maria Demetz Schmalzl, OrtiseiTel. 0471 796706

Pittura d’espressione guidata per adultiOgni persona sente in se un particolare bisogno di esprimersi. Una produzione creativa ha un effetto liberatorio edona felicitá. Confidando nella forza cre-ativa dentro di noi, ci lasciamo guidare e scopriamo cosí qualcosa di nuovoed inaspettato. La pittura puó cosí di-ventare un avvincente ed appassionato viaggio in noi stessi.I quadri von verranno né interpretati, né valutati. Dipingiamo senza alcuna tema-tica, in piedi, su dei grandi rotoli dicarta, con colori a tempera, adoperando i pennelli o le mani. Non è richiesta alcunapreparazione particolare.dal 22 gennaio, ogni venerdídalle ore 15.30 alle ore 18.00Luogo: sede dell´Associazione a BressanoneDirezione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘ar-te e pittura con lunga esperienza inambito social-pedagogico.Costo: 20,00 €

Pittura d’espressione guidata per bambini e ragazziI bambini, il cui padre o madre sono mala-ti gravemente, soffrono con loro – anche se spesso non lo lasciano trasparire.Nonostante questo dipingendo riscoprono la loro vitalità e si divertono a condizione che possano essere veramente liberi, sen-za che lo loro opera venga confrontata o valutata. Con la pittura d'espressione non sono obbligati nè a spiegare nè devono dimostrare qualcosa. Possono semplice-mente seguire l'istinto e giocare con co-lori e forme. Tutto ciò li libera, infatti: ciò che viene "tirato fuori" non opprime più!dal 22 gennaio, ogni venerdídalle ore14.00 alle ore 15.30dove: sede dell´Associazione a BressanoneDirezione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘ar-te e pittura con lunga esperienza in ambito social-pedagogico.Costo: 20,00 €

Azione “Una Rosa per la Vita”Domenica di Pasqua, 4 aprile 2010 Dalle ore 8.00 dove: davanti alle chiese delle varie localitá del nostro Circondario (escluso Val Gardena).Prego aiutateci a preparare e vendere le rose il venerdí, 2 aprile

Biblioteca PazientiDesiderate ulteriori informazioni? Amate la lettura? Allora cogliete l‘occasione di

manifestazionimanifeSTazioni

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questa offerta gratuita della biblioteca pazienti! Due volte al mese potrete visi-tarci e prendere in prestito un libro, una VHS od una cassetta.8 marzo, 12 aprile, 10 maggio 2010ogni 2° lunedí del mese ore 15.00-17.00dove: ufficio circondariale a Bressanone, Via Brennero 1

Orario delle udienzeLa presidente, signora Renate Daporta Jöchler, o su richiesta, un altro membrodel Consiglio Direttivo, sarà a disposizione per colloqui nella sede dell‘Associazione di Bressanone, Via Brennero 1.

[ Val PuSTeria ]

Sezione alTa PuSTeria

Pittura come terapiaL’obiettivo non è di competere o diven-tare famosi, ma di fare emergere i vissuti personali e le emozioniDa gennaio a fine maggio 2010Lunedí alle ore 16.30 alle 18.30 Ambulatorio di DobbiacoResponsabile: Walder AntonContributo spese: 20 €

“dipingere dall’anima”Mostra di quadri del gruppo di pittura di Dobbiaco06.04.2010 – 16.04.2010dove: Art Cafe Englöss, Dobbiaco

Gita del circondario Val PusteriaVista del Museum Ladin Ciastel de Tor, pranzo a Passo delle Erbe10.06.2010Orario di partenza: a Dobbiaco alle ore 8.00Contributo spese: € 15,00prenotazione entro il 28.05.2010 da Ida 335 1211353

“corsa di beneficenza”Duelli di corsa con impegno finanziario05.06.2010Partenza alle ore 17 CimabancheArrivo piazza Parrocchia a Dobbiaco con succesiva festa del paese

Sezione BaSSa PuSTeria

Gruppo di pittura „Schmetterlinge“Da gennaio a giugno 2010Giovedí dalle ore 14 Luogo: „Pro artes“,Via Delago, BrunicoResponsabile: Seiwald Luis

„Mein 2. Leben“Gruppo d’ incontro con discussione su vari argomentiDa gennaio a giugno 2010Lunedí alle ore 14.15 alle 17-15 Luogo: Centro scoiale Trayah, BrunicoResponsabile: Dott. Anton Huber psicoon-cologoContributo spese: € 15,00

Seminario: educazione alla SaluteSeminario di 3 giorni per pazienti e fa-

Canzoni di montagnaSabato 08.05.2010 ore: 20.00dove: Aula Magna „Alma Bertotti“Prenotazione presso l'ufficio circondarialeVendita delle rose Festa della Mamma09.05.2010 dopo la S. Messadove: Cortina a.A., Magrè s.s.d.V, Pineta di Laives

[ merano-BurGraViaTo ]

Ginnastica di mantenimento in acquadal 10.01.2010 al 22.03.2010corso 1: ore 10.00 alle ore 11,00 corso 2: ore 11.00 alle ore 12.00 dove: Fondazione Padri Cappuccini Opera SeraficaReferente: Marlene UrthalerQuota partecipazione: € 20,00Occorre attestato medico o autodichiara-zione

Ginnastica di mantenimentodal 11.01.2010 al 23.03.2010dalle ore 16.15 alle ore 17.15Luogo: ACLI Merano - KarolinumReferente: Christina PertollQuota partecipazione: € 20,00Occorre attestato medico o autodichiara-zione

Gruppo di auto-aiuto – gruppo BPer persone che necessitano ulteriori terapiemensile; il martedìdalle ore 9.00 alle ore 11.00Luogo: sede circondariale a MeranoReferente: Ulrike MazzaQuota di partecipazione: gratuitoOccorre: quota associativa di 10,00 €

[ VenoSTa ] Grigliata Fischerstübele a PratoRitrovo piacevole con musica e danza12.06.2010, ore 13 dove: Prato allo StelvioQuota: Bibite a carico dei partecipantinecessaria iscrizione presso l'ufficio circon-dariale entro 03.06.2010

miliari incentrato su rapporto, sessualità e salute (in lingua tedesca)12.03 – 14.03.2010 - 3 giorni interiLuogo: Casa di formazione St. Georg Sarnes, BressanoneResponsbile: Dott. Anton Huber, Dott. Chri-stine Centurioni e altriContributo Spese: € 180,00Prenotazione persso Dott. Huber o presso l’ufficio circondariale Brunico tel. 0474 581805

Gita del circondario Val PusteriaVisita del Museum Ladin Ciastel de Tor, pranzo a Passo delle Erbe10.06.2010Orario di partenza: da Brunico alle ore 8.30Contributo spese: € 15,00prenotazione entro il 28.05.2010 nell’ufficio circondariale

“Una rosa per la Vita”Vendita di rose a Pasqua il 04.04.2010Dopo la Santa Messa in quasi tutte le parroc-chie del circondarioChi avesse tempo per aiutarci chiami all'uf-ficio 0474 551327

[ olTarSiGe - BaSSa aTeSina ]

Ballo di beneficenzadomenica 31 marzo 2010 ore 15.00 – 22.00dove: Haus der Vereine - OraIngresso € 15,00 compresi pastasciutta e StrudelPrenotazioni tavoli al n. 0471 820466

Vendita delle rosePasqua 04.04.2010Dopo la S. Messa Aldino, Anterivo, Appiano, Bronzolo, Salorno con Caoria e Pochi, Cortaccia, Caldaro paese e lago,Egna, Laghetti di Egna, Laives, Monta-gna, Ora, Redagno, San Giacomo di Laives, Termeno, Trodena e Vadena

concerto del “coro Monti Pallidi”

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Bressanone

Stress e cancroE' dovuto allo stress. Quante volte usia-mo questa scusa per qualsiasi problema - anche per la malattia. Ma il cancro può davvero essere causato dallo stress? E cos'è lo stress. E' la stessa cosa per tutti? E' possibile evitare lo stress? Le risposte a queste ed altre domande, la relazione tra stress e cancro e consigli come vivere in modo più rilassato, sono al centro della conferenza che tiene la psicologa Clara Astner. Come sempre ci sarà spazio per domande.

Giovedì, 18 marzo 2010Ore 19.30 Forum BressanoneRelatori: Dr. Clara Astner und Dr. Anton HuberIngresso liberoNecessaria iscrizione presso l'ufficio circon-dariale

Merano

Accendere la forza interiorela calma dà forza. La forza del silenzio che ognuno di noi si porta dentro è una risorsa preziosa che aiuta preveni-re e combattere la malattia e attiva la rigenerazione. I medici del centro psico-logico dell'ospedale di Merano spiegano ed insegnano degli esercizi che aiutano a rilassarsi e ad attivare questa forza in-teriore.

Mercoledì, 17 marzo 2010Ore 19.30

Ospedale di Merano, Sala di Riabilitazione, tratto D, 3° pianoRelatori: Dr. Norbert Längerer, Dr. Peter Zöggeler, Dr. Daniela Moroder, Dr. Brigitte GreifIngresso liberoNecessaria iscrizione presso l'ufficio circon-dariale

Bressanone - Merano

Il movimento salva dal tumore?Una regolare attività fisica può davvero prevenire il tumore? Qual è la relazio-ne tra tumore, sport e peso? È possibile sfuggire a questa malattia o è un destino inesorabile? La Dott.ssa Gertraud Gisser, primario della Divisione di Riabilitazione dell'ospedale di Bressanone, la fisiotera-pista Martina Pojer ed il Il dott. Peter Storm della Divisione di Riabilitazione dell’ospedale di Merano offrono consigli

su come mantenersi in forma e su come difendersi dal tumore. Alla fine rimarrà tutto il tempo necessario a rispondere alle Vostre domande.

Mercoledì, 14 aprile 2010Ore 19.30 Ospedale di Merano, Sala di Riabilitazione, tratto D, 3° pianoRelatore: Dr. Peter StormIngresso liberoNecessaria iscrizione presso l'ufficio circon-dariale

Giovedì, 15 aprile 2010Ore19.30Forum BressanoneRelatori: Dr. Gertraud Gisser und Martina PojerIngresso liberoNecessaria iscrizione presso l'ufficio circon-dariale

Scuola del paziente 2010 all'insegna della prevenzione

nell'anno 2010 la serie di conferenze "Saper di più. esperti informano" organizzata in collaborazione con il centro senologico di Bressanone e merano

si occupa del tema della prevenzione

[ BOLzANO SALTO ScILIAR ] sede e ambulatorio:Via Tre Santi, 1 - Tel. 0471 283 [email protected]

[ BRUNIcO ] sede: Via B. Willram 11 - Tel. 0474 551 327Ambulatorio: A.Hofer Str. 52Tel. 0474 550 320 - [email protected]

[ dOBBIAcO ] sede e ambulatorio: Via Gustav Mahler, 3Tel. 0474 972 800 - [email protected]

i reCaPiTi Dell'aSSiSTenza Tumori alTo aDiGe

[ BReSSANONe ] sede e ambulatorio:Via Brennero, 1 - Tel. 0472 832 448Ambulatorio a Vipiteno - Tel. 0472 765 [email protected]

[ SILANdRO ] sede: Via Ospedale, 13Tel. 0473 621 721 ambulatorio: Via Principale, 134 Tel. 0473 736 [email protected]

[ eGNA ]sede e ambulatorio: Largo C. Battisti, 6Tel. 0471 820 466ambulatorio: LaivesTel. 0471 820 [email protected]

[ MeRANO ] sede: Via delle Corse 27 - Tel. 0473 445 757ambulatorio: Via Roma 3Tel. 0473 496 [email protected]