DIDATTICA di SCIENZE Indirizzo Ordinamentale Classi quinte · sequenze ripetitive del DNA eucariote...

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “ALESSANDRO ANTONELLI” Via Toscana, 20 28100 NOVARA 0321 465480/458381 0321 465143 [email protected] http://www.liceoantonelli.novara.it C.F.80014880035 Cod.Mecc. NOPS010004 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA di SCIENZE Indirizzo Ordinamentale Classi quinte

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “ALESSANDRO ANTONELLI”

Via Toscana, 20 – 28100 NOVARA 0321 – 465480/458381 0321 – 465143

[email protected] http://www.liceoantonelli.novara.it

C.F.80014880035 – Cod.Mecc. NOPS010004

PROGRAMMAZIONE

DIDATTICA

di SCIENZE

Indirizzo Ordinamentale

Classi quinte

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PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE NATURALE per LE CLASSI QUINTE a.s. 2016/2017

La programmazione, stabilita e condivisa nelle riunioni di dipartimento segue, le linee generali per competenza,

gli obbiettivi specifici di apprendimento e, sarà scandita in tre moduli; per prima il modulo di chimica organica

poi quello di biochimica e biologia molecolare e infine quello di geologia.

CHIMICA ORGANICA

PREREQUISITI

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Atomi e molecole

Modello a orbitali

La configurazione

elettronica e le

proprietà degli

elementi

Orbitali ibridi sp3,

sp2 e sp

Il legame

covalente

La condivisione

degli elettroni

L’energia di

legame

Legami (orbitali)

σ e π

Legami doppi e

tripli

Il legame ionico

Cationi e anioni

Alcani e cicloalcani,

concetto di saturazione

La nomenclatura

IUPAC

Formule e

conformazioni

Rappresentazione per

orbitali, formula

prospettiva, proiezione

di Fischer.

Stadi della sostituzione

Isomeria strutturale,

stereoisomeria,

Isomeria ottica ed

enantiomeri, attività

ottica e attività

biologica degli

stereoisomeri

Concetto di

insaturazione Alcheni

ed Alchini

Isomeria cis-trans

Meccanismo

dell’addizione

elettrofila (AE) al

legame multiplo

Regola di

Markovnikov

La risonanza

Meccanismo della SE

Effetti dei composti

aromatici e loro

possibili fonti

- motiva le ragioni della grande varietà di

composti organici

- assegna il nome a semplici molecole

organiche

- scrivere la formula di semplici composti

di cui gli sia fornito il nome IUPAC

- rappresenta la formula di struttura delle

molecole organiche con la formula

condensata e semplificata

- Mette correttamente in relazione il tipo

di ibridazione di un dato atomo e i

legami che esso può fare

- Descrive correttamente le reazioni degli

alcani

- prevede i prodotti di una reazione

analoga a quelle studiate e di scriverne

l’equazione chimica

- scrive i diversi isomeri di un composto

dato

- fornisce la definizione di idrocarburo

insaturo

- È in grado di utilizzare le conoscenze sui

legami σ e π per giustificare la reattività

dei legami multipli

- Conosce le particolarità della

nomenclatura IUPAC relativa a alcheni e

alchini

- Scrive gli isomeri geometrici di un

alchene

- È in grado di prevedere e motivare il

diverso comportamento degli isomeri cis

e trans di un dato alchene

- descrive la reattività di alcheni e alchini

- confronta le teorie che spiegano le

proprietà del benzene

- descrive la sostituzione elettrofila (SE)

aromatica

- utilizza la SE per prevedere il risultato di

reazioni analoghe a quelle studiate e

scriverne l’equazione chimica

- Conosce e descrive la pericolosità di

alcuni composti aromatici per la salute

umana.

Comprendere i caratteri

distintivi della chimica

organica

Cogliere la relazione tra la

struttura delle molecole

organiche e la loro

nomenclatura

Saper effettuare

connessioni logiche e

stabilire relazioni.

Cogliere l’importanza della

struttura spaziale nello

studio delle molecole

organiche

Conoscere le principali

reazioni degli alcani

Cogliere il significato e la

varietà dei casi di isomeria

Comprendere le

caratteristiche distintive

degli idrocarburi insaturi

Comprendere e utilizzare il

concetto di aromaticità per

giustificare le proprietà dei

derivati del benzene.

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CHIMICA ORGANICA: GRUPPI FUNZIONALI e SN1 ed SN2

PREREQUISITI

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

La tavola periodica

Gli alogeni

Proprietà

periodiche: l’elettronegatività

Il legame idrogeno

La teoria acido-base

di Brønsted

Il Ph.

Monomeri, polimeri,

omopolimeri e

eteropolimeri

Gruppo funzionale

Alogeno derivati

Nomenclatura degli

alogeno-derivati

Sostituzione nucleofila

(SN) ed eliminazione

(E)

Differenza tra

meccanismi a SN1 ed

SN2

Nomenclatura di alcoli,

fenoli ed eteri

Alcoli primari,

secondari e terziari

Ossidazione parziale e

totale di alcoli e fenoli

Nomenclatura di aldeidi

e chetoni

Ossidazione di aldeidi e

chetoni

Reazioni con basi forti

Reazioni di

esterificazione e di

idrolisi

Ammine primarie,

secondarie e terziarie

Lipidi e fosfolipidi

acidi carbossilici

Saponi e detergenti

- effettua connessioni logiche e stabilire

relazioni

- elencare, scrivere, riconoscere e

distinguere i gruppi funzionali studiati

- giustifica gli effetti della presenza di

un dato gruppo funzionale sulla

reattività dei una molecola organica

- passa dalla formula al nome di un

alogeno derivato e viceversa.

- Distingue e scrive diversi tipi di alcoli

- Sa motivare l’acidità degli alcoli e

degli acidi carbossilici

- Scrive e descrivere le categorie di

reazioni di alcoli

- passare dalla formula al nome di

un’aldeide o di un chetone e viceversa

- descrive la struttura e le caratteristiche

chimiche del gruppo carbonile

- utilizza le caratteristiche chimiche del

carbossile per spiegare le proprietà

fisiche degli acidi carbossilici

- Scrive e descrivere la sintesi di un

estere

- motiva le differenze tra grassi, oli e

fosfolipidi a livello molecolare

- distinguere tra idrolisi e condensazione

e descrivere la polimerizzazione per

condensazione

- descrivere l’utilità pratica delle aldeidi

e dei chetoni

- riconoscere i monosaccaridi come

aldeidi o chetoni

- descrivere l’importanza biologica di

alcuni acidi carbossilici

- descrivere l’azione di un sapone a

livello molecolare.

Comprendere il concetto di

gruppo funzionale

Conoscere la nomenclatura

degli alogeno-derivati

Descrivere e utilizzare le

proprietà degli alogeno

derivati.

Conoscere la nomenclatura di

alcoli, fenoli ed eteri

Descrivere e utilizzare le

proprietà chimiche e fisiche

di alcoli, fenoli ed eteri

Conoscere la nomenclatura

di aldeidi e chetoni

Descrivere e utilizzare le

proprietà chimiche e fisiche

di aldeidi e chetoni

Conoscere la nomenclatura

degli acidi carbossilici

Descrivere e utilizzare le

proprietà chimiche e fisiche

degli acidi carbossilici

Descrivere e utilizzare le

proprietà chimiche e fisiche

degli esteri

Conoscere la nomenclatura

delle ammine

Descrivere e utilizzare le

proprietà chimiche e fisiche

delle ammine

Riconoscere l’importanza

biochimica di aldeidi e

chetoni

Conoscere il ruolo biologico

di alcuni acidi carbossilici

Motivare l’azione detergente

dei saponi

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LE BIOMOLECOLE E IL METABOLISMO

PREREQUISITI

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Cellula,

Citoplasma,

ribosomi,

tessuto,

organo,

apparato

Osmosi e

trasporto

attivo

Sistema

immunitario,

digerente e

muscolare

Energia

Catalisi

Concetto di autotrofia ed eterotrofia – concetto di ossidazione e riduzione – forme di energia e lavoro

•Formule di Fischer e di

Haworth

•Forma lineare e ciclica

•Zuccheri L e D

•Anomeri α e β

•Triosi, tetrosi, pentosi,

esosi

•Aldosi e chetosi

•Maltosio, cellobiosio,

lattosio, sacarosio

•Glicogeno Cellulosa e

amido

•Acidi grassi

•Trigliceridi Oli e grassi

•Fosfogliceridi

•Amminoacidi

•L-α amminoacidi

•Amminoacidi essenziali

•Legame peptidico

•Struttura primaria,

secondaria, terziaria,

quaternaria delle proteine

•Il metabolismo

energetico

Differenze tra autotrofi ed

eterotrofi; le vie

metaboliche;

le ossidoriduzioni

biologiche;

la funzione dei coenzimi

NAD e FAD nel

metabolismo energetico.

•Le fasi della glicolisi, la

fermentazione lattica e

alcolica, le tappe della

respirazione cellulare e la

produzione di ATP

•I rapporti tra la

respirazione cellulare e le

vie del metabolismo dei

lipidi, delle proteine e dei

polisaccaridi.

-rappresenta molecole di monosaccaridi

e disaccaridi secondo le diverse formule

in uso

- riconoscere e scrivere la formula dei

disaccaridi

- riconosce la formula del monomero dei

polisaccaridi studiati

- individua la formula di uno dei

polisaccaridi studiati

- Motiva le differenze di proprietà

biologiche tra i polisaccaridi studiati

sulla base dei loro legami

- fornisce la definizione trigliceride e

fosfolipide

- fornisce la definizione e scrivere la

formula generale di un amminoacido

- riesce ad individuare l’importanza del

gruppo R di un amminoacido e a

prevederne i caratteri chimici.

scrive la reazione di sintesi di un

dipeptide e fornice chiarimenti sul

legame peptidico.

- evidenzia e sottolinea le differenze tra

le varie strutture proteiche.

- indica quali sono le fondi dei

carboidrati utili al metabolismo.

- Conosce le differenze tra carboidrati

animali e vegetali

- Sa indicare la differente importanza

alimentare dei diversi amminoacidi e

delle diverse fonti proteiche

- Sa giustificare le caratteristiche delle

proteine fibrose

- Conosce quali tipi di proteine hanno

struttura globulare

- Sa individuare gli organismi eterotrofi

e autotrofi indicando aspetti comuni e

differenze nel loro metabolismo

energetico;

- spiega che cosa sono le vie

metaboliche; identificare le redox

biologiche in base al trasferimento di

atomi di idrogeno;

- descrive il ruolo dei coenzimi NAD e

FAD nelle vie metaboliche indicando

per ciascuno di essi le differenze tra le

forme ossidate e ridotte.

- Descrive il processo di glicolisi,

individuando le molecole coinvolte e

la resa energetica e spiega.

- illustra i vantaggi della respirazione

cellulare rispetto alla fermentazione.

Saper effettuare connessioni

logiche e stabilire relazioni

Sapere porre in relazione la

varietà dei monosaccaridi

con la loro diversità

molecolare

Sapere utilizzare la

rappresentazione di

molecole di disaccaridi e

polisaccaridi per spiegarne

le proprietà

Riconoscere la varietà dei

lipidi

Conoscere unità e varietà

degli amminoacidi

Conoscere i diversi livelli

strutturali delle proteine

Conoscere i caratteri

distintivi degli enzimi

Descrivere le proprietà

alimentari dei carboidrati

Descrivere le proprietà

alimentari dei lipidi

Conoscere le principali

caratteristiche biologiche

degli amminoacidi e delle

proteine

Sa elencare le principali

funzioni biologiche delle

proteine e collegarle alle

strutture

Acquisisce la

consapevolezza che nel

corpo umano c’è un delicato

equilibrio tra i processi

anabolici e catabolici che

coinvolgono lipidi,

carboidrati e proteine.

descrive i rapporti tra le

principali vie metaboliche

delle cellule, individuando il

ruolo centrale della glicolisi

e gli interscambi tra vie di

sintesi e vie di demolizione

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BIOCHIMICA : IL DNA

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

LE Biomolecole

Cellula procariote

ed Eucariote.

Il DNA contiene il

codice della vita

Basi azotate degli

acidi nucleici;

struttura dei

nucleotidi.

Esperimento di

Griffith, Hershey e

Chase.

struttura e funzioni del

DNA

La duplicazione del

DNA

Gli enzimi DNA

polimerasi, elicasi,

topoisomerasi e ligasi.

Differenze nella

duplicazione del

filamento guida e del

filamento in ritardo:

frammenti di Okazaki.

Duplicazione mediante

la tecnica della PCR.

Duplicazione nelle

cellule procariote e

struttura del

Nucleosoma.

Caratteristiche del

patrimonio genetico

delle cellule procariote.

Struttura di un

nucleosoma

Le caratteristiche del

DNA nel cromosoma

eucariote

sequenze ripetitive del

DNA eucariote

Importanza del DNA a

copia unica.

- individua le differenze tra i vari tipi di

nucleotidi.

- Ripercorre le tappe che hanno portato

a individuare nel DNA la sede.

dell’informazione ereditaria:

esperimento di Hershey e Chase.

- Interpreta i risultati delle ricerche

condotte da Mirsky e da Chargaff sul

DNA.

- Descrive la struttura del modello del

DNA proposto da Watson e Crick.

- Spiega le funzioni dei principali

enzimi coinvolti nel processo di

duplicazione.

- Illustra il meccanismo con cui un

filamento di DNA può formare una

copia complementare di sé stesso.

- Evidenzia le differenze di duplicazione

del DNA tra le cellule eucariote e

procariote.

- Mette in relazione l’invecchiamento

delle cellule con il ruolo dell’enzima

telomerasi.

- Descrive l’azione degli enzimi

coinvolti nel processo di proofreading.

- Mette a confronto un cromosoma

procariote con uno eucariote.

- Descrive la struttura di un

nucleosoma.

- Spiegare in che modo la molecola di

DNA si ripiega nel formare un

cromosoma.

- Elenca le percentuali con cui i vari tipi

di DNA sono presenti nel cromosoma

eucariote.

- Distingue tra sequenza ripetitiva e non

ripetitiva.

- Specifica le diversità funzionali tra i

diversi tipi di sequenze ripetitive di

DNA

conosce il modello teorico

di Watson e Crick è stato

l’inevitabile punto d’arrivo

di una lunga e meticolosa

raccolta di dati di

laboratorio.

Mettere in relazione la

complessa struttura del

DNA con la sua capacità di

contenere informazioni

genetiche.

Spiegare perché è

importante per le cellule

che il DNA si duplichi in

modo rapido e preciso.

Saper spiegare perché nel

corso del tempo si è evoluto

nel DNA un preciso

meccanismo di

autocorrezione delle proprie

sequenze nucleotidiche.

Mettere in relazione la

funzionalità del DNA con

la sua disposizione spaziale

all’interno del cromosoma.

Saper mettere in evidenza

la diversa importanza

funzionale che le

numerosissime sequenze

geniche hanno all’interno di

un cromosoma eucariote.

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CODICE GENETICO E SINTESI PROTEICA

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Le biomolecole

I geni e le proteine

Differenze strutturali

e funzionali tra DNA

e RNA.

Processo di

trascrizione del DNA:

inizio, allungamento

e terminazione.

Elaborazione delle

molecole di mRNA

durante la

trascrizione (splicing)

.Introni ed esoni e

(splicing alternativo).

Il codice a triplette di

nucleotidi:

esperimento di

Nirenberg e Matthaei.

Universalità del

codice genetico.

La sintesi proteica

Struttura e funzione

del tRNA e

dell’rRNA;

l’anticodone.

Il processo di

traduzione: inizio,

allungamento e

terminazione.

Le mutazioni geniche

puntiformi: di senso,

di non senso e silenti,

per delezione o

inserimento.

Gli agenti mutageni.

- Comprende la relazione tra geni e

proteine.

- Descrive le diverse fasi del processo di

trascrizione mettendo in evidenza la

funzione dell’RNA messaggero.

- Distingue tra introni ed esoni.

- Spiega i meccanismi con cui avviene

la maturazione dell’mRNA attraverso

operazioni di splicing.

- Comprende in che modo può avvenire

uno splicing alternativo.

- Spiega perché un codone è formato da

tre nucleotidi.

- Descrive le fasi e le conclusioni del

lavoro sperimentale di Nirenberg e

Matthaei.

- Utilizza la tabella del codice genetico

per mettere in correlazione i codoni

dell’mRNA con i rispettivi

amminoacidi.

- Spiega la funzione dei ribosomi e

dell’RNA di trasporto.

- Illustra le varie fasi del processo di

traduzione che avviene a livello dei

ribosomi.

- Descrive le possibili conseguenze di

una sostituzione di nucleotidi nel

DNA.

- Illustra le conseguenze della delezione

o dell’aggiunta di una base azotata in

un gene.

- Elenca le cause spontanee o indotte di

una mutazione.

Conoscere il valore del

codice genetico per poter

riportare le informazioni del

DNA nelle molecole

proteiche.

conoscere comprendere la

necessità di una molecola

specializzata nel trasporto

delle informazioni dal nucleo

al citoplasma.

Analizzare come l’mRNA si

modifica per trasmettere

molteplici informazioni a

partire da un unico gene.

Comprendere perché il codice

genetico sia considerato una

prova fondamentale

dell’origine unica di tutti gli

organismi viventi.

Capire l’estrema precisione

con cui avviene

l’assemblaggio di ogni

specifica proteina.

Conoscere come un minimo

cambiamento nella sequenza

genica del DNA può indurre

la disattivazione di una

proteina di importanza vitale

per la cellula.

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REGOLAZIONE GENICA NEI PROCARIOTI E NEGLI EUCARIOTI

ed

GENETICA DEI VIRUS – BATTERI ED ELEMENTI TRASPONIBILI

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Procarioti

Eucarioti

Azione degli enzimi

Acidi nucleici

Sintesi proteica

L’importanza della

regolazione genica

L’espressione genica.

Genoma e proteoma.

Il controllo genico

nei procarioti

I diversi tipi di geni

nel DNA batterico:

geni regolatori, strutturali e costitutivi.

Componenti e

regolazione dell’operone batterico.

Regolazione della

trascrizione negli

eucarioti

Struttura e funzione

del promotore genico

delle cellule

eucariote.

Funzione degli

elementi regolatori

enhancer e silencer.

La proteomica

- Definisce il significato del termine

“espressione” genica.

- Descrive i vantaggi dell’espressione

genica.

- Mette in relazione un genoma con i

relativi proteomi.

- Descrive le diverse funzioni relative ai

differenti geni presenti nelle cellule

batteriche.

- Spiega la struttura e il meccanismo di

azione di un operone;

- distingue tra la funzione di un

induttore e di un co-repressore.

- Mette in relazione il grado di

condensazione di un cromosoma con la

sua capacità di esprimersi.

- Descrive come agiscono in modo

coordinato le varie componenti del

promotore eucariote.

- Descrive la funzione dei fattori di

trascrizione mettendoli a confronto con

gli induttori procarioti.

- Sottolinea le differenze tra l’azione di

enhancer e silencer e il ruolo svolto dal

mediatore.

- Descrive il procedimento utilizzato per

conoscere i tipi di proteine presenti in

una cellula.

Saper individuare nel

meccanismo di attivazione e

disattivazione dei geni la

causa di una diversità delle

funzioni cellulari in cellule

procariote ed eucariote

appartenenti allo stesso

individuo.

Comprendere il valore degli

studi sull’operone lac

nell’espressione genica in

E.coli.

Saper comprendere le

complesse strategie messe in

atto dalle cellule eucariote

per controllare con

precisione l’espressione dei

suoi geni.

Comprendere come le fasi

dello sviluppo embrionale

siano regolate da fattori che

accendono e spengono i

geni.

Comprendere come lo

studio delle proteine possa

permettere di rilevare

eventuali anomalie presenti

nel genoma.

Scambio di materiale

cromosomico ed

extra-cromosomico

nei batter

Plasmide F - processo

di coniugazione. I

plasmidi R.

Processi di

trasformazione e di

trasduzione.

Cicli riproduttivi dei

virus e dei fagi (litico,

lisogeno)

Caratteristiche dei

virus: dimensioni e

struttura. Virus a

DNA e a RNA.

Meccanismo

d’infezione dei

retrovirus

- Mette a confronto le caratteristiche dei

vari vettori cellulari.

- Indica i tipi di plasmidi e descrivere le

peculiarità strutturali del plasmide F.

- Spiega i meccanismi alla base della

coniugazione.

- Evidenzia i geni che conferiscono la

resistenza agli antibiotici.

- Distingue tra trasformazione e

trasduzione.

- Descrive la struttura generale dei virus

mettendo in evidenza la loro funzione

di vettori nei batteri e nelle cellule

eucariote.

- Mette a confronto un ciclo litico con

un ciclo lisogeno.

- Illustra in che modo i retrovirus

possono infettare una cellula.

- Mette in relazione alcuni tipi di cancro

con virus, oncogèni e geni

oncosoppressori.

Conosce l’importanza dei

plasmidi come vettori

cellulari per la trasmissione

di informazioni geniche

Comprende l’importanza dei

virus non solo come agenti

patogeni e pericolosi ma

anche come particelle

utilizzabili in laboratorio per

l’ingegneria genetica.

Capire che l’ingresso o lo

scambio casuale nelle

cellule di piccolissime

sequenze di acido nucleico

sono alla base non solo della

variabilità genica, ma anche

di patologie anche gravi

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IL DNA RICOMBINANTE E LE BIOTECNOLOGIE

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Procarioti

Virus

Plasmidi

Duplicazione del

DNA

Enzimi di

restrizione

Espressione genica

La tecnologia del

DNA ricombinante

Gli enzimi e i siti di

restrizione.

vettori: plasmidi virus

e batteriofagi.

Processo di

clonazione di

frammenti di DNA

Librerie genomiche.

Reazione a catena

della polimerasi

(PCR).

Metodi di

sequenziamento del

DNA.

La rivoluzione

biotecnologica

Tecniche di

ingegneria genetica.

Dolly e la clonazione

di mammiferi.

Ingegneria genetica

in campo medico

Il “Progetto Genoma

Umano”.

Laboratorio:

clonazione gene egfp.

- Spiega che cosa si intende per

tecnologia del DNA ricombinante.

- Illustra le proprietà degli enzimi di

restrizione evidenziando l’importanza

delle estremità coesive.

- Descrive la modalità d’azione dei

plasmidi e del batteriofago lambda per

clonare sequenze di DNA.

- Descrive il meccanismo della reazione

a catena della polimerasi evidenziando

la scopo di tale processo.

- Spiega in che modo è possibile

determinare la sequenza nucleotidica

di un gene.

- Fornisce una definizione di

biotecnologia.

- Spiega in che modo i batteri possono

essere utilizzati per produrre proteine

utili in campo biosanitario.

- Spiegare che cosa si intende per

“transgenico” e OGM.

- Descrivere l’esperimento che ha

portato alla nascita della pecora Dolly.

- Ripercorrere brevemente le tappe del

Progetto Genoma Umano mettendo in

risalto obiettivi e difficoltà.

- Saper descrivere le fasi che portano

alla clonazione di un gene eucariota

ina cellula procariota.

Conoscere le varie tappe del

processo mediante cui gli

scienziati riescono a

individuare, sequenziare,

isolare e copiare un gene di

particolare interesse

biologico

Conoscere l’enorme

potenzialità dell’ingegneria

genetica evidenziando quali

nuove soluzioni la tecnica

del DNA ricombinante ha

individuato e quali nuove

prospettive potrà fornire a

problemi di carattere agro-

alimentare e medico finora

insoluti.

Conoscere tecniche di

clonazione genica

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GEOLOGIA: DAI FENOMENI ENDOGENI ALL’ATMOSFERA TERRESTRE

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Simboli degli

elementi chimici

Legami ionici

Reticolo cristallino

Richiami di

mineralogia

I fenomeni vulcanici

Il vulcanismo

Edifici vulcanici,

eruzioni e prodotti

dell’attività vucanica

Vulcanismo effusivo

ed esplosivo I

vulcani e l’uomo

I fenomeni sismici

Lo studio dei

terremoti

Propagazione e

registrazione delle

onde sismiche

La «forza» di un

terremoto e i suoi

effetti.

I terremoti e l’interno

della Terra

Distribuzione

geografica dei sismi

Difesa dai terremoti

La tettonica delle

placche

La dinamica interna

della Terra e le zone

di discontiniutà.

Crosta, mantello e

nucleo, Litosfera,

astenosfera e

mesosfera.

Un segno

dell’energia interna

della Terra: il flusso

di calore

Moti convettivi e

punti caldi

Il campo magnetico

terrestre

struttura della crosta

ed espansione dei

fondi oceanici (le

dorsali).

Le anomalie

magnetiche dei fondi

oceanici

Le placche Tettonica

e scontri tra placche

- classifica il tipo di attività vulcanica.

- Riconosce il legame fra tipo di magma,

tipo di attività vulcanica ed edificio

vulcanico

- Magmi acidi, basici e neutri.

- Ipotizzare la successione di eventi che

determina un’eruzione vulcanica.

- Riesce a leggere un sismogramma.

- Usa il grafico delle dromocrone per la

determinazione di un sisma.

- Sa interpretare dalla propagazione

delle onde sismiche l’interno della

terra.

- Risalire a individuare su una carta

geografica le aree più instabili della

terra.

- Sa descrivere come comportarsi in

caso di un terremoto

- Saper collegare la presenza di un arco

vulcanico alla subduzione.

- Spiega l’origine del calore all’interno

della terra e come si propaga.

- Descrive il magnetismo terrestre e le

sue conseguenze.

- Descrive il processo che ha portato

all’inversione di polarità durante le ere

geologiche.

- Saper mettere in relazione la

subduzione con la presenza di litosfera

oceanica.

- Ipotizza una successione di eventi che

determinano la formazione di un arco

vulcanico.

- Sa descrivere le formazioni geologiche

che si originano in seguito al

movimento delle placche.

- Sa determinare le varie parti di una

piega e classificarla.

- Individua una piega diretta, inversa e

trasforme.

Classifica l’attività

vulcanica.

È in grado di correlare

l’attività vulcanica al

possibile tipo di magma.

È in grado di ipotizzare la

serie di eventi che ha

determinato l’eruzione

vulcanica descritta.

Riconosce l’arrivo delle

onde P e delle onde S in un

sismogramma.

Dall’intervallo di tempo che

intercorre tra l’arrivo delle

onde P e quello delle onde S

sa risalire alla distanza

dell’epicentro dalla stazione

di rilevamento.

Sa intersecare i dati di tre

sismogrammi per risalire

all’individuazione

dell’epicentro di un

terremoto.

Coglie l’importanza della

teoria della Deriva dei

Continenti per lo sviluppo

della teoria delle tettoniche

a placche.

Fornisce chiarimenti sulla

magnetizzazione delle rocce

e le inversioni di polarità

Riconosce la presenza di un

margine convergente e

collega la presenza

dell’arcipelago alla

subduzione di litosfera.

Collega la subduzione alla

presenza di litosfera

oceanica.

Ipotizza la successione di

eventi che ha determinato la

formazione di margini

convergenti, divergenti e

trasformi.

Conosce e classifica le

differenze tra faglie e

pieghe.

Page 10: DIDATTICA di SCIENZE Indirizzo Ordinamentale Classi quinte · sequenze ripetitive del DNA eucariote Importanza del DNA a copia unica. - individua le differenze tra i vari tipi di

GEOLOGIA: DAI FENOMENI ENDOGENI ALL’ATMOSFERA TERRESTRE

PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

L’atmosfera

Composizione e

caratteristiche fisiche

dell’atmosfera

Bilancio termico ed

effetto serra

La temperatura

dell’aria

La pressione

atmosferica e i moti

dell’aria

Circolazione dell’aria

nella bassa e nell’alta

troposfera e le

correnti a getto

I venti

L’inversione termica:

brezza di mare e di

terra, brezza di monte

e di valle

I monsoni

I venti planetari

- Definisce gli aspetti generali del

comparto atmosferico

- Descrive la composizione chimica

dell’alta e bassa atmosfera

- Illustra la suddivisione verticale

dell’atmosfera, spiegando le principali

differenze chimico-fisiche dei vari

strati

- Descrive i fenomeni fisici implicati nel

contribuire al bilancio termico terrestre:

riflessione, diffusione assorbimento,

irraggiamento

- Spiega le basi fisiche del fenomeno

denominato «effetto serra»

- Definisce il concetto di bilancio

energetico

- Descrive la diversa distribuzione del

calore alle varie latitudini

- Definire il concetto di escursione

termica, di isoterma, di inversione

termica

- Spiega in che modo temperatura,

umidità, pressione influenzano il

comportamento della colonna d’aria

- Illustrare il concetto di ciclone e

anticiclone

- Descrive le basi fisiche del vento e gli

strumenti utilizzati per quantificarne la

velocità e direzione

- Illustra il meccanismo di inversione

che provoca l’alternanza della

circolazione della brezza di mare e di

terra, di monte e di valle

- Descrive la circolazione monsonica

spiegandone i meccanismi

- Descrive le aree permanenti di alta e

bassa pressione e le celle convettive in

grado di determinare i venti planetari

Classificare gli strati

generali dell'atmosfera

Classificare i venti e le

correnti atmosferiche

Saper interpretare come

alcuni parametri fisici

influiscono sui cambiamenti

atmosferici.