Corso di Antropologia Culturale per l’Insegnamento · Chi sono • Antropologa culturale con...
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Corso di Antropologia Culturale per l’Insegnamento
Comunicazione di Marta Villa PhD Contemporary Anthropology - Alpine, Food and Identity Anthropologist
Teacher in Cultural Anthropology Collaborator in teaching Qualitative Methods and Research Lab
Università degli Studi di Trento- Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Assistant Researcher in History of Alps Accademia di architettura - Università della Svizzera italiana, USI -LabiSalp -
Laboratorio di Storia delle Alpi
Chi sono• Antropologa culturale con specializzazione in antropologia alpina, dell’identità, dell’educazione dell’alimentazione e del paesaggio
• Ricercatore in tematiche storico sociali alpine
• Docente dal 2013 per i Seminari di credito di antropologia dell’alimentazione, antropologia visuale
• Docente precario (dal 2003) e di ruolo (dal 2016 vincitore di concorso) per la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Emilia-Romagna
• Autrice di tre monografie, 35 capitoli in volumi colletatnei e più di 50 articoli scientifici in riviste nazionali e internazionali
Ora tocca a voi…
Presentazione di ciascuno di noi
Il nostro percorso
• Antropologia culturale: inquadramento generale • Terminologia specifica della disciplina • Metodologia della ricerca antropologica • Strumentazione della ricerca antropologica • Antropologia dell’educazione: storia e sviluppo • Casi applicativi in relazione all’antropologia dell’educazione
• Lavoro di gruppo • Lavoro individuale • Esame finale
Modalità di esame
• Per i Frequentanti • Per i non Frequentanti
Lavoro individuale
• Prova di una osservazione partecipante in un contesto educativo con commento critico
Lavoro di gruppo• Formazione coppie o piccoli gruppi • 13 articoli - 13 coppie/gruppi
PRESENTAZIONE ARTICOLI E BREVE DESCRIZIONE
CONTENUTI
La normale emergenza della seconda lingua
Riflessioni sulla mediazione interculturale in ambito scolastico
La comunicazione non verbale in classe
L’ora invisibile. Le alternative all’insegnamento della religione cattolica in Italia
Giovani sikh tra italiani
Categorie psichiatriche nella definizione di successo/insuccesso scolastico
Rom, sinti e caminanti nelle scuole italiane
Polarità italiani/stranieri. Il discorso politico, l’impatto dei media e la penetrazione nelle leggi
Scuole possibili, lungo la strada dei Caminanti di Noto
Stili di insegnamento
Pubblicità, giochi, potere all’italia postunitaria. Per la costruzione di una possibile identità nazionale
La Vendetta. Cultura e politica di una pratica violenta. Capitolo III
Religione e ora alternativa in due contesti scolastici italiani. Una indagine etnografica
Antropologia culturale
Cosa significano queste quattro parole?
Condividiamo un linguaggio
CULTURA ETNICITA’
TRADIZIONE IDENTITA’
Cultura
Bagaglio esperienziale individuale
Incontri
1
Aperture
Educazione
Massa
Civilità
ComunitàIntelletto
Società
Italiana
Ricchezza
Casa
Evoluzione
Bagaglio interiore di esperienze e letture
Bagaglio di esperienze e apprendimenti
Bagaglio
Sapere
Conoscenza
Strumento
Scambio, Interesse, Costanza
Comportamenti
Ciò che definisce un popolo
EsperienzaPatrimonio
Viaggiare
MODI
AMBITO CONTESTO
Incontro fra persone
Uomo
Si arriva alla formazione di una società comunità appartenenza
4
SOCIETÀ
LibroCulto
Cibo, modi di salutarsi feste amicizia
LetteraturaIstruzione
Arte
Con strumenti
3
È fatta
di e
porta a
2
Sapere
ATTRAVERSO
Cultura
Scambio, Interesse, Costanza
DEFINIZIONE
La cultura è un insieme di conoscenze acquisite tramite esperienze personali e comunitarie
Tradizione
Usanza
Usanze condivise da un gruppo
Tramandare esperienze o
concetti
Peso
Trasmissione
Ponte con il passato
Profondità
Babbo Natale
Storia
Famiglia
LetterariaContinuità
Persistenza
Casa
Tramandare
Paese
Usi e costumi
Evento ripetuto a cadenza semiregolare Origini
Libri
Passato
Unione società
Il passato nel presente
Legami
Etnografia
Eredità
Radici
Nonni
Persona Anziana
Tradizione
DEFINIZIONE
È un sapere in divenire che si tramanda nella storia e crea legami all’interno di gruppi tramite usi e costumi condivisi.
Etnicità
Diversità
Colore
Paesi
Lingua
Apertura
Radici
Caratteristica biologica
Aspetto fisico
Appartenenza
Popoli
Scontro
Differenze
Provenienza
Storie di vita
Geografia+
Legame di parentela
Differenza
Razza
Viaggio
Diversità Appartenenza
Razza Usi e costumi
Popolo
Confusione di colori e sensazioni
Comunità
Caratteristiche condivise tra persone
Strudel
Cucina Etnica
Varietà locale
CostumiCarattere popolare
Usanze
AbitudineReligione
EtnicitàLe origini di un gruppo legato ad un’area geografica che si manifestano attraverso usi e costumi, caratteristiche biologiche e senso di appartenenza. Questi elementi determinano il riconoscimento nel gruppo e il rapporto di diversità verso l’esterno.
DEFINIZIONE
Identità
Diversità
Astrazione
Conoscenza
Persona
ValoriDifferenze Evoluzione
In costruzione
Sentimento di appartenenza
Riconoscersi
EssereAutoconsapevolezza
NazioneGruppo
Persona auto consapevole
Percezione personale
Riconscimento
Problemi
SpecificitàPersona
GiovaneCibo tradizionale, le feste
nazionali, religiose, appartenenza
Radici
Origini
Unicità
Propria
Vissuto
Mia
Formazione personale
Io Caratteristica personale storia personale
Individualità
Vissuto personale
Identità
DEFINIZIONE
L’identità è la consapevolezza di se stessi e della propria unicità, sia come individuo che come gruppo, raggiunta attraverso un percorso evo lu t i vo fa t to d i d i f fe renze , va lo r i e problematiche.
Che cos’è l’antropologia culturale?
Che cos’è l’antropologia culturale?
L’antropologia culturale può essere definita come il
SAPERE DELLA DIFFERENZA
L’antropologia è storia nella misura in cui si è costituita in Occidente, a partire dalla fine del XV secolo come discorso che parla degli altri. E’ dunque una modalità particolare e moderna, della relazione storia che l'Occidente d’allora
in poi trattiene con gli altri. Kilani, 1997
Ma che cosa fa l’antropologo?
Se volete capire che cosa sia una scienza, non dovete considerare
anzitutto le sue teorie e le sue scoperte: dovete guardare cosa fanno coloro che
la praticano, i suoi specialisti. Geertz, 1987
In un mondo di missili e organizzazioni internazionali, che
cosa può offrire lo studio dell’oscuro e del primitivo alla
soluzione dei problemi di oggigiorno?
Lo studio dei primitivi ci mette in grado di vedere meglio noi stessi. Di solito noi non ci rendiamo conto delle lenti particolari attraverso le quali
vediamo la vita. Non saranno certo stati i pesci a scoprire l’esistenza dell’acqua. Da studiosi che non erano andati oltre l’orizzonte della loro società non si poteva pretendere che si accorgessero di quanto di abitudinario formava la sostanza del
loro pensiero. Chi si occupa delle scienze umane ha bisogno di sapere altrettanto dell’occhio che vede tanto quanto dell’oggetto veduto. L’antropologia
pone all’uomo un grande specchio che gli permette di osservarsi nella sua molteplice varietà.
Kluckohn, 1979
Antropologia come specchio: noi e loro, loro
e noi…
Le società e le culture non sono statiche: sono in
continuo movimento. Tuttavia sono tese nel tentativo di
apparire statiche.
La cultura o civiltà insta nel suo ampio senso etnografico è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le
credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra
capacità o abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro di
una società Taylor, 1871
La comunicazione
I soggetti locali intraprendono le attività sociali di produzione, rappresentazione, riproduzione e contribuiscono alla creazione di contesti che
possono oltrepassare i confini esistenti materiali e concettuali: vincoli di alleanza spingono le reti
matrimoniali verso nuovi villaggi; la pesca fornisce nuove informazioni sui fiumi navigabili e acque
pescose; le battute di caccia influenzano la percezione della foresta; i conflitti sociali
impongono strategie inedite; gli scambi forniscono nuove prospettive di merci; la guerra produce alleanze diplomatiche impreviste. Tutte queste
eventualità contribuiscono a mutamenti anche minimi Appadurai, 2001
Il processo della trasmissione del sapere tradizionale non può mai
avvenire senza subire delle variazioni, poiché nel passaggio
dagli individui di una generazione a quelli della generazione successiva si inserisce l’elemento individuale per
cui un contenuto trasmesso sarà sempre in qualche modo interpretato
da ogni singolo individuo Cardona, 1989
Etnografia
L'etnografia corrisponde ai primi stadi della ricerca: osservazione, descrizione e lavoro sul terreno. È condotta in un gruppo sufficientemente ristretto affinché sia possibile raccogliere le informazioni grazie all'esperienza personale dell'etnografo. Implica la classificazione, la descrizione e l'analisi dei fenomeni culturali particolari. L'etnologia rappresenta invece un primo passo verso la sintesi. Tende a conclusioni abbastanza estese e si fonda sulla comparazione e sulla generalizzazione. L'antropologia infine costituisce l'ultima tappa di una sintesi che ha per base le conclusioni dell'etnografia e per finalità l'elaborazione teorica e la spiegazione.
Lévi-Strauss, 1966
EtnologiaAntropologia
Cos’è l’ETNOCENTRISMO? Tutte le culture umane SONO etnocentriche?
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco– Disperdi il fiore della tua progenie–
Obbliga i tuoi figli all’esilio Per assolvere le necessità dei tuoi prigionieri;
Per vegliare pesantemente bardati Su gente inquieta e selvaggia–
Popoli da poco sottomessi, riottosi, Metà demoni e metà bambini.
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco- E ricevi la sua antica ricompensa:
Il biasimo di coloro che fai progredire, L’odio di coloro su cui vigili–
Il pianto delle moltitudini che indirizzi (Ah, lentamente!) verso la luce:
"Perché ci ha strappato alla schiavitù, La nostra dolce notte Egiziana?"
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco– Le barbare guerre della pace– Riempi la bocca della Carestia
E fa’ cessare la malattia; E quando più la mèta è vicina,
Il fine per altri perseguito, Osserva l’Ignavia e la Follia pagana
Annientare la tua speranza.
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco Non osare piegarti a un compito inferiore–
E non invocare troppo forte la Libertà Per nascondere la tua stanchezza;
Che tu grida o sussurri, Che tu agisca oppure no, I popoli silenziosi, astiosi
Soppeseranno te e i tuoi Dei.
Rudyard Kipling, 1899
Essi sono selvaggi allo stesso modo che noi chiamiamo selvatici i frutti che la natura produce da sé. Quegli
uomini sono stati in scarsa misura modellati dallo spirito umano e sono ancora molto vicini alla loro semplicità
originaria. Li governano leggi naturali di infinita purezza. Tutto ciò non va poi tanto male: però purtroppo non
portano calzoni! Michele de Montaigne, 1571
La differenza in quanto tale fa dunque scattare la reazione
etnocentrica: la segnano sospetto, ridicolo, disprezzo, orrore. I piccoli elementi di contrasto sono spesso i più visibili, quelli che direttamente espongono la diversità toccando la sfera del gusto e della quotidianità. Ecco che il cibo, per esempio, viene a risultare uno dei settori privilegiati dell’atteggiamento etnocentrico.
Signorini 1992
Quale metodo e quali strumenti usa l’antropologia?
Da Malinowski a Geertz
Storia ed evoluzione dell’antropologia culturale
I missionari, i militari e l’antropologo arm chair
La rivoluzione copernicana di Malinowsky
La scuola funzionalista
La scuola strutturalistaIl nuovo approccio
interpretativo
La postmodernità
e prima?
Antropologia ed educazione
Io non credo che qualcuno abbia mai insegnato qualcosa a qualcun altro.
Contesto l’efficacia dell’insegnamento. L’unica cosa che so è che chi vuole imparare impara. Un insegnante, al massimo, è uno che facilita le cose,
imbandisce la mensa e mostra agli altri che è eccitante e meravigliosa e li invita a mangiare (C. Rogers)
Proviamo a commentarla insieme
Origine dell’antropologia educativa
• opposizione all’evoluzionismo biologico
• Mead e la comparazione tra società americana e società semplici
• primi sudi in America sulle comunità di minoranza
La disciplina si istituzionalizza
1954: data chiaveÈ mai possibile che chi si definisce un antropologo puro non abbia esperienza alcuna di educazione, non abbia studiato l’educazione nelle società primitive, non si sia mai interessato di insegnamento? (M. Mead)
Perché una fondazione della disciplina in America?
La teoria della deprivazione culturale
Anni Sessanta
le minoranze e le persone di classe sociale bassa, mancando di certi tratti considerati tipici della classe media bianca, venivano considerate come culturalmente «deprivate». Lo sproporzionato insuccesso scolastico di questi gruppi veniva così attribuito alla deprivazione culturale del contesto familiare e comunitario. (J. Ogbu)
L’influenza degli studi di cultura e personalità
Il fenomeno inculturativo
Dalle popolazioni pre-letterate alle società complesse
I bambini cresciuti in società con
costumi, credenze, valori
differenti differiscono radicalmente
gli uni dagli altri? (Whiting)
I coniugi Spindler
Gli ambiti di ricerca
La Cultural Therapy
Il mio scopo, in qualità di fondatore di questo campo di studi è stato di dare all’antropologia dell’educazione un suo focus, istituendo come area tematica specifica del settore la trasmissione culturale (Spindler)
Solon Kimball
• Tre nuove aree di studio • La Natural History Method
Harry Wolcott
La critica alla tradizione precedente
«Nessuno può dire ad un altro essere umano qual è la sua “cultura”. Noi possiamo solo riferire cosa abbiamo fatto di essa o cosa ci piacerebbe farne» ( H. Wolcott, 1991)
Frederick Gearing
Il modello transazionale
«il sistema culturale di ogni società o gruppo consiste di un insieme di equivalenze di significato diverse, ma interconnesse, che sono state precedentemente negoziate nel corso di ripetuti incontri di ciascun membro del gruppo con qualche altro membro» ( F. Gearing, 1974)
Peter McLaren
La scolarizzazione come performance rituale
«la risata della resistenza»
Criticità
Il problema dello straniamento
A scuola tutti gli attori riproducono senza volerlo la struttura e le relazioni di autorità in vigore nel contesto scolastico.
La comunità di pratica
Ambiente come risorsa