CORPO VISSUTO E MALATTIA Prof.ssa Vanna Iori 14 DICEMBRE 2013.
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CORPO VISSUTO E MALATTIA
Prof.ssa Vanna Iori
14 DICEMBRE 2013
La malattia è un’esperienza che disorienta e frantuma,
che costringe a vivere il limite e la fragilità.
Malattia come vissuto corporeo
Cartesio
paradigma scientifico dominante:scientificità incentrata unicamente sull’oggettività. Soggettivo = non scientifico?
Già Pascal aveva messo in discussione l’ésprit de géométrie al quale sfuggiva l’essenza e il fondamento delle conoscenze
Cartesio / Pascal
FENOMENOLOGIA
Mette in discussione l’estensione dei metodi matem
atici a tutti gli aspetti della vita umana.
Si pone la domanda di senso.Edmund Husserl
Recupero della soggettività, legittimazione scientifica dei vissuti.
IL VISSUTO ESPERIENZIALE (ERLEBNIS)
Concetti cardine:
- tempo vissuto- spazio vissuto- corpo vissuto
Soggettività-oggettività:La bottiglia di Van den Berg
Gabriel Marcel
Maurice Merleau-Ponty
Ludwig Binswanger
Romano
Guardini
non ABBIAMO un corpo
ma SIAMO
un corpo
corpo-corpo-cosacosa ((KörperKörper) ) corpo-esistenzacorpo-esistenza ((LeibLeib))
Rembrandt, La lección de anatomía del doctor Nicolaes Tulp, 1632
riduzione del «corpo» a «organismo»
Confraternita dei chirurghi di Amsterdam
Non uno sguardo pietoso al nudo cadavere, privato di ogni pudore.
Gli occhi degli assistenti sembrano mostrare curiosità, concentrazione per apprendere o compiacimento per l’appartenenza a quell’élite di studiosi.
Curare e aver cura “Ciencia y caridad” (Piacasso)
Questa differenza sul significato della cura mostra la frattura tra:
• i vissuti delle trasformazioni fisiche ed emotive della malattia
• e le modalità delle tecniche e delle istituzioni sanitarie dove la cura può avvenire anche in assenza di un “aver cura” della persona.
“il medico ha smarrito l’ethos umanitario”
Le tecniche hanno perduto Le tecniche hanno perduto l’umanitàl’umanità
“Se l’oggettivazione è riferita all’uomo stesso, ecco che si pone la duplice questione di metodo: di che genere di oggettivazione si tratta qui?” (Karl Jaspers, Il medico nell’età della tecnica, p. 28.)
Competenze tecniche per curare (to cure)e
Competenze esistenziali per aver cura (to care)
Ippocrate
“iatròs philòsophos isòtheos”
(il medico che si fa filosofo diventa come un dio)
Valore della dimensione scientifica senza perdere l’umanità
La medicina è scienza, tecnica, arte, filosofia
La fragilità come “luogo di rivelazione della forza”. (E. Levinas)
“Il soggetto fibromialgico si vive dentro un corpo che improvvisamente dolora, che non controlla più, che manifesta una intrinseca fragilità, che non risponde più alla sua volontà, che lo separa dal resto del mondo”(Tromellini, p. 130)
Luke Fildes, The doctor, 1891, Tate Gallery London
Lo sguardo
Lo sguardo medico perde l’umanità quando non incontra il malato ma la sua malattia, e nel suo corpo non legge una biografia ma una patologia che riguarda il corpo-cosa e non il corpo-persona.Il mondo-della vita si frammenta per far posto al quadro clinico più consono al territorio ospedaliero.
Se si conferisce troppa importanza alla tecnica, l’altro non ha volto.
La fibromialgia rappresenta per i più un “limite”, un “paletto”; in quanto i pazienti si rappresentano tale condizione come un dover porsi delle limitazioni nella propria vita […] La fibromialgia li fa sentire “con le ali tarpate” e “come una gazzella in gabbia”
Bonacini – Rubini, p. 62
“Si diventa più forti se si impara a conoscere e ad accettarele proprie forze e le proprie
insufficienze.” (Etty Hillesum)
Trovare un equilibrioTrovare un equilibrio tra il desiderio tra il desiderio e il limite…e il limite…
Sperimentare il limite
Accettare lAccettare l’’imperfezioneimperfezione
Il limite è il nostro orizzonte
……ma ma
non è fisso: non è fisso:
si sposta si sposta
continuamentecontinuamente
Pensare il limitePensare il limite
Assumere il limiteAssumere il limite
Saper guardare oltre… aprirsi varchi di senso
Valorizzare le possibilitàValorizzare le possibilità
Apprezzare lApprezzare l’’esserciesserci
Creare sinergieCreare sinergie
“La sofferenza è una porta che possiamo scegliere di attraversare, e allora impariamo qualcosa, oppure rifiutare di aprire e allora non ci aggiunge niente, anzi ci sottrae tutto …” (S.Weil)
• V. Iori, Il sapere dei sentimenti, Milano, FrancoAngeli, 2009• V. Iori, Quaderno della vita emotiva, Milano, FrancoAngeli,
2010• R. Peter, Liberaci dalla perfezione, Cittadella, Assisi, 1995• R. Peter, Onora il tuo limite, Cittadella, Assisi, 1997 • L. Pialli, Fenomenologia del fragile. Fallibilità e vulnerabilità
tra Ricoeur e Levinas, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998.
• V. Andreoli, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli, Milano, 2008.