Catalogo digitale “WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS” free edizione aprile 2016

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SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0 Via S. Calenda, 105/D - Salerno COLLECTIVE INTERNATIONAL WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS Edizione Collezione Bongiani Ophen Art Museum

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Catalogo Digitale della mostra Collettiva Internazionale “Add & Return” a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista tedesco Joseph Beuys in concomitanza con la ricorrenza dei 30 anni dalla scomparsa, (Dusseldorf, 23 gennaio 1986), proponendo una importante mostra collettiva con 119 artisti di diversa nazionalità. Edizione Collezione Bongiani Art Museum. free edizione pdf aprile 2016. © Sandro Bongiani Arte Contemporanea - Salerno

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SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

Via S. Calenda, 105/D - Salerno

COLLECTIVE INTERNATIONAL

WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT

OF JOSEPH BEUYS

Edizione Collezione Bongiani Ophen Art Museum

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WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT

OF JOSEPH BEUYS

Collettiva Internazionale con la partecipazione

di 119 artisti contemporanei di cinque continenti

a cura di Giovanni Bonanno

Presentazione critica di Marcello Francolini

Progetto in collaborazione con l’Archivio Ophen Virtual Art

e la Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.

Dal 29 aprile 2015 al 27 agosto 2016

Inaugurazione: Venerdì 29 aprile 2016, ore 18.00

Salerno Tel/Fax 089 5648159

e-mail: [email protected]

Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

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S’inaugura venerdì 29 aprile 2016, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale a cura di

Giovanni Bonanno dal titolo: “WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS” che

lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista tedesco Joseph Beuys in

concomitanza con la ricorrenza dei 30 anni dalla scomparsa, (Dusseldorf, 23 gennaio 1986),

proponendo una importante mostra collettiva con 119 artisti di diversa nazionalità. Nella sua

attività (oggetti, azioni, installazioni, interviste, multipli, ecc.) lo ha visto protagonista indiscusso,

sulla scena internazionale. Negli ultimi anni tra il Settanta e gli anni Ottanta, l'esigenza di dialogo,

diventa prioritario, connotata spesso le performances come occasioni per esporre verbalmente la

propria concezione politico-religiosa, fondata sulla coincidenza tra autodeterminazione, libertà

individuale e creatività. Un’arte intesa come processo catartico e liberatorio svincolato dai

tradizionali media che fa affidamento sul nesso tra arte-vita-politica alla ricerca di una nuova

possibilità creativa e organizzativa dell'uomo tra spiritualismo mistico e scientismo sperimentale.

Scrive Marcello Francolini nella presentazione: “perché un cappello per ricordare Joseph Beuys?

Non poteva che esserci immagine più fedele di quella di un cappello per essere sicuri di esprimere

parole-immagini intorno alla figura di Joseph Beuys. Considerandolo come il cappello, e non tanto

un cappello, allora si potrebbe convenire che è proprio quel cappello che indossava sempre e ora

non più. È ciò che resta oggi, come l’ultimo è più vero luogo del suo corpo. “Ricoprirono il mio

corpo di grasso per rigenerare il calore e l’avvolsero nel feltro per conservarlo”. Fu così, che i

Tartari lo raccolsero, accogliendolo nella loro natura medicinale, lo resuscitarono, rialzandolo a

nuova vita, il 16 marzo del 1944.

Così scriveva l’artista nel suo Curriculum vitae/Curriculum delle opere, con il quale, in una sorta di

mito delle origini, ricostruì una sua seconda vita, a partire dall’istante in cui tutto aveva avuto inizio.

Portò da allora sempre con sé, feltro e grasso. Ora quello stesso feltro è materiale del suo

cappello, protegge il capo come protesse il corpo. Lo stesso cappello che ora mantiene in caldo i

pensieri, rilascia quello stesso odore di feltro che annusò in Crimea nascendo daccapo. È così che

il cappello a Beuys servì per ricordarsi di sé ovunque, qualcosa come un peso sul capo per tenerlo

radicato alla terra, la sua terra propria. La sua Heimat”.

Artisti presenti: Joseph Beuys, Ryosuke Cohen, Dorian Ribas Marhino, Marcello Diotallevi,

Nicolò D'Alessandro, Maya Lopez Muro, John M. Bennett, Santini del Prete, Virginia Milici, Gino

Gini, Mauro Molinari, Nicolas de La Casiniere, Antonio Sassu, Domenico Ferrara Foria, Meral

Agar, BuZ Blurr, Horst Tress, Tomaso Binga, Miguel Jimenez, Maria José Silva-Mizé, Leonor

Arnao, Melahat Yagci, Sinasi Gunes, Turikan Elci, Atelier Stiliachus, Daniel de Cullà, Giancarlo

Pucci, Angela Behrendt, Wolfgang Faller, Alexander Limarev, Rosanna Veronesi, Robert Lewis,

Bruno Cassaglia, RCBz, Paolo Scirpa, Carmela Corsitto, Oronzo Liuzzi, Rossana Bucci, Ernesto

Terlizzi, Linda Paoli, Remy Penard, Rolando Zucchini, Andre Pace, Giovanni Bonanno, Pascal

Lenoir, Stathis Chrissicopulos, Claudio Grandinetti, Alfonso Caccavale, Fernanda Fedi, Daniel

Daligand, Rosa Gravino, Pedro Bericat, Francesco Aprile, Lamberto Caravita, Simon Warren,

Fabiana Pereira, Ruggero Maggi, Otto D Sherman, Renata e Giovanni Stradada, C. Mehrl

Bennett, Picasso Gaglione, Anna Boschi, Lorenzo Lome Menguzzato, Maria Credidio, Eugenio

Giannì, Emilio Morandi, Maria Teresa Cazzaro, Gianfranco Brambati, Monika Mori, Fernando

Andolcetti, Caranovic Predrag, Pier Roberto Bassi, Patrizio Rossi, Connie Jeans, David Drum,

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Giovanni Fontana, Vittore Baroni, Luc Fierens, Elena Marini, Mabi Col, Matthew Rose, Fulgor C.

Silvi, John Held J.R., Dimitry Babenko, Lia Franza, Gian Paolo Roffi, Umberto Basso, Mirta

Caccaro, Marina Salmaso, Lars Schumacher, Ludo Winkelman, Francesco Mandrino, Oznur

Kepce, Roland Halbritter, Serse Luigetti, Keichi Nakamura, Adriano Bonari, Alessio Guano, Carlo

Iacomucci, Cinzia Farina, Domenico Severino, Maurizio Follin, Claudio Romeo, Lancillotto Bellini,

Silvana Alliri, Angela Caporaso, Michel Della Vedova, Susanne Schumacher, Clemente Padin,

Malte Sonnenfeld, Kateina Nikeltsou , Claudia Garcia, Roberto Scala, Josè Luis Alcalde

Soberanes, Julien Blaine, Judy Skolnick, Tricia Schriefer, Cernjul Viviana, Gianni Romizi, Ayse

Sidika Ugur.

WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT

OF JOSEPH BEUYS

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

Via S. Calenda, 105/D - Salerno

29 aprile 2016 – 27 agosto 2016

Inaugurazione: venerdì 29 aprile 2016, ore 18.00

Orario: tutti i giorni ore 00.00 - 24.00

e-mail: [email protected]

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

Press: [email protected]

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Alla domanda: perché lei porta sempre il cappello? Beuys rispondeva: “Questo è il tentativo di

condurre nell’intero mondo del lavoro l’uomo stesso come concetto di arte. Ciò significa che in

questo momento io stesso sono l’opera d’arte”. L’artista tedesco aveva un concetto di estetica del

tutto personale, affermava: “il concetto di estetica nel vecchio senso non è più rilevante. Per me si

sviluppa sempre più… sino ad arrivare al punto in cui estetica è uguale a uomo. L’uomo stesso è

estetica.” Il suo modo di presentarsi era il suo modo estetico di essere, era volontà di manifestare

in modo visibile il fondamento del suo pensiero essenziale, cioè l’uomo. Di conseguenza

l’abbigliamento era quasi una uniforme, e il cappello, in particolare, era per ricordare a se stesso e

agli altri di avere una testa: la testa è fatta per pensare, per portare luce, la luce del pensiero che

sta in equilibrio sull’asse verticale, sul portamento eretto dell’essere umano. La testa è avere

un’idea per cappello.

Opera di Nicolas de La Casiniere, Nantes - Francia

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Biografia di Joseph Beuys

Artista tedesco, nato a Krefeld il 12 maggio 1921, morto a Düsseldorf il 23 gennaio 1986. Conseguita la maturità classica, a Kleve nel 1940 si orienta verso studi di medicina. Pilota in guerra, rimane ferito nella caduta di un aereo in Russia ed è poi fatto prigioniero. Tornato a Kleve, nell'attenzione rivolta alle scienze naturali emergono i suoi interessi per l'arte. Dal 1947 al 1951 frequenta la Staatliche Kunstakademie di Düsseldorf seguendo corsi di J. Enseling ed E. Mataré. Nel 1967 fonda l'Organisation für direkte Demokratie durch Volksabstimmung e dopo essere stato rimosso nel 1972 per ragioni politiche dall'insegnamento di scultura, svolto dal 1961 presso l'Accademia di Düsseldorf, costituisce una Freie internationale Hochschule für Kreativität und interdisziplinäre Forschung. Tra la fine degli anni Quaranta e i Cinquanta evidenzia, in una figurazione di essenzialità espressionista, lo specifico dei materiali e delle tecniche. Passa quindi all'assemblaggio di oggetti di rifiuto e di sostanze deperibili e povere, pervenendo nel 1962, all'interno del gruppo Fluxus ma con posizione autonoma, alle sue prime ''azioni'' sostenute da una struttura spazio-temporale e con una forte componente magico-rituale e simbolica anche negli elementi esibiti (grasso, feltro, animali e il suo stesso corpo). Negli anni Settanta l'esigenza di dialogo, quasi una vocazione, connota spesso le performances come occasioni per esporre verbalmente la propria concezione politico-religiosa, fondata sulla coincidenza tra autodeterminazione, libertà individuale e creatività. Un’arte intesa come processo catartico e liberatorio svincolato dai tradizionali media che fa affidamento sul nesso tra arte-vita-politica alla ricerca di una nuova possibilità creativa e organizzativa dell'uomo tra spiritualismo mistico e scientismo sperimentale.

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JOSEPH BEUYS & ALFONSO CACCAVALE

Foto Archivio Caccavale

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VIDEO / Joseph Beuys

Foto Archivio Caccavale

Joseph Beuys - My Idea Of Art

https://youtu.be/iPRaCrb6QKU durata 9:59

Joseph Beuys - English Subtitles - How to Explain Pictures to a Dead Hare 1/2

https://youtu.be/Mo47lqk_QH0 durata 14:59

Joseph Beuys w/ Coyote

https://youtu.be/e5UXAqpSJDk durata 2:55

JOSEPH BEUYS/TRANSFORMER TRAILER

https://youtu.be/6qxVbbrZaNk durata 14:13

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Per altri video Youtube

Visit: https://www.youtube.com/results?search_query=Joseph+Beuys%2C+

Giuseppe Caccavale, Foto Archivio Caccavale

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Foto Archivio Caccavale

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PRESENTAZIONE

MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE

What would you put in the hat of Joseph Beuys.

Testo critico di Marcello Francolini, aprile 2016

L’operazione che andiamo qui a presentare è stata ideata e curata da Giovanni Bonanno, che

attraverso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery presenta il suo progetto Internazionale di Mail Art

che, a sua volta, andrà ad alimentare la Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.

Questa realtà, da anni, si muove nell’immaterialità della rete facendo dell’immanenza uno spazio

concreto di riflessione.

Perché un cappello per ricordare Joseph Beuys?

Non poteva che esserci immagine più fedele di quella di un cappello per essere sicuri di esprimere

parole-immagini intorno alla figura di Joseph Beuys. Considerandolo come il cappello, e non tanto

un cappello, allora si potrebbe convenire che è proprio quel cappello che indossava sempre e ora

non più. È ciò che resta oggi, come l’ultimo è più vero luogo del suo corpo.

“Ricoprirono il mio corpo di grasso per rigenerare il calore e l’avvolsero nel feltro per conservarlo”.

Fu così, che i Tartari lo raccolsero, accogliendolo nella loro natura medicinale, lo resuscitarono,

rialzandolo a nuova vita, il 16 marzo del 1944.

Così scriveva l’artista nel suo Curriculum vitae/Curriculum delle opere, con il quale, in una sorta di

mito delle origini, ricostruì una sua seconda vita, a partire dall’istante in cui tutto aveva avuto inizio.

Portò da allora sempre con sé, feltro e grasso.

Ora quello stesso feltro è materiale del suo cappello, protegge il capo come protesse il corpo. Lo

stesso cappello che ora mantiene in caldo i pensieri, rilascia quello stesso odore di feltro che

annusò in Crimea nascendo daccapo. È così che il cappello a Beuys servì per ricordarsi di sé

ovunque, qualcosa come un peso sul capo per tenerlo radicato alla terra, la sua terra propria. La

sua Heimat.

Quel cappello è ciò che di più proprio c’è di Joseph Beuys.

Per comprendere quindi la sua opera e poterne dare un giudizio è assolutamente necessario non

limitarla in chiave formale, ma considerarla profondamente nella sua totalità. Egli ricercava

attraverso la realtà una via di accesso alla verità attraverso se stesso e la natura. Allora appare

evidente che il cappello spostando l’attenzione sull’uomo, in quanto sottende ad un corpo che deve

indossarlo, rimarca proprio che il pensiero dell’artista è connesso indissolubilmente alla sua vita,

alla sua carne.

Perché fare una mostra sul cappello di Joseph Beuys?

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Potremmo iniziare con lo specificare che più che il cappello si tratta dell’immagine del cappello,

nello specifico è un cappello capovolto il cui fondo è quello spazio di pertinenza di scambio in cui

gli artisti sono chiamati a entrare.

Così posto, il cappello, sembra migrare in una forma vascolare, mostrarsi per allegoria, come una

giara da cui attingere o versare pensieri che allo stesso tempo sono altrui e personali (in un

rimando incessante di sovrapposizioni che alla base rappresentano l’humus del comunicare con).

Ricordando la frase di Beuys più volte rimarcata, da una sua profonda conoscitrice, Lucrezia De

Domizio Durini:

“Non si conserva un ricordo si ricostruisce”

Rolando Zucchini ad esempio colma proprio quel fondo, il colore che n’esce dilaga silenzioso quasi

provenisse da dentro. Quasi raggiunto l’orlo, questo verde bluastro turchese si rafferma come

fosse una lastra che chiude, o comunque mantiene ben coperto qualcosa che è sotto, forse il

pensiero di Beuys così legato all’essenza stessa dell’artista (il cui capo conservava gelosamente

nel cappello).

Su questa modalità “del riempire” segue Anna Boschi, che fa del contenitore del pensiero

beuyssiano, un reliquiario con le sue opere-concetti, scaturiti proprio da quel pozzo di acque

intuitive. Gino Gini, imbarca il cappello copri capo proteggi idee in un mare di parole pensieri.

Wolfgang Faller, omaggia l’artista tedesco con una moltiplicazione di “Capri-Batterie” del 1985,

aumentando tanti limoni quante idee è possibile ammettere. Umberto Basso lascia, come foglie

sull’acqua, a galleggiare sospese le lettere dell’alfabeto. Un’immagine direi di calma in cui i

significati non hanno ancora la loro forma verbale e perciò il rapporto coll’esterno passa

interamente dal corpo. Andando avanti, tra le opere di Mail Art, troviamo Giovanni e Renata

Strada, insieme, marito e moglie, formano il gruppo Stradada. Al cappello in cartolina sono

sovrapposte alcune fotografie in primo piano di Beuys, la composizione tende a formare

un’immagine di una croce, la struttura pone un equilibrio evidente, gli occhi dell’osservatore

convergono naturalmente verso il centro dove incontriamo, con espressione sorpresa, Beuys. “Chi

li ha Visti?” scritta sotto l’immagine, rimarca la spesso offuscata e sbiadita idea che avvolge artisti

non facilmente classificabili.

Questi artisti descritti, come la maggior parte di coloro, che sono presenti in questa mostra,

potrebbero rientrare in una tipologia del riempimento, inteso come spazio specifico entro cui

formalizzare il pensiero, com’è nel caso dell’utilizzo del cappello come spazio per l’azione artistica.

L’artista qui, vi si proietta. Purtuttavia ce ne sono stati alcuni che hanno ribaltato tale modalità di

lavoro, optando per una tipologia del prelievo. Questi artisti prendono il cappello e lo portano

dentro, in uno spazio altrove. È il caso ad esempio di Linda Paoli, che il cappello lo materializza,

trasportandolo, con la mano, nei pressi dei luoghi più consoni a quella creatività antropologica di

Beuys: Terra, Aria, Acqua.

A seguire c’è Antonio Sassu, che risponde con un’azione pratica a un’artista delle azioni com’era

Beuys, con le sue “Living Sculpture”. Si pianta, letteralmente nel terreno, la testa è scomparsa

sotto, il corpo è verticale con i piedi all’insù, da cui spunta una pianta. Come un’idea che può, solo

nascere da un corpo ben radicato sulla terra.

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Proprio a tal proposito, della terra, e di Joseph Beuys, potrei, provando a rimestare quei graffi

lasciati dagli artisti, contribuire anche io al riempire il cappello:

Piccolo Resoconto su un pensiero di terra

Semplicemente terra.

Non v’è immagine, nel senso comune, che assicura, letteralmente che mette a riparo, il nostro

pensare, più d’ogni altra cosa, a una posizione stabile, salda, sicura.

Certo se per terra intendiamo ciò, di contraltare un pensiero di acqua scivolerebbe slegato in

superficie, ondeggiando liquidante da un estremo all’altro. Un pensiero d’acqua è dato dalla

successione di visioni. Esse s’accavallano repentine senza che mai di una, sia possibile fissare un

ricordo. Ogni tentativo di mantenersi stabile è vanificato dalle correnti esterne che l’influenzano e lo

soggiogano. Un pensiero di terra, invece, pesa se stesso grazie ad una gravità che lo rafferma. A

differenza di un pensiero d’acqua che solo vede, scorrendo, un pensiero di terra guarda, è in

guardia alla posizione su cui si mantiene e nella terra si rassicura affinché il pensiero abbia piedi

per slanciarsi.

Heimat è, dunque, quel nostro orizzonte che ci assicura a noi stessi. La sua luce ha la stessa

consistenza della nostra prima luce mai ancora vista.

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"TRIBUTE TO JOSEPH BEUYS"

VIRTUAL ART GALLERY SPACE OPHEN 2.0

Via S. Calenda, 105 / D - Salerno

April 29, 2015 – August 27, 2016

Opening: Monday, April 29, 2016, 18:00

Hours: daily 00.00 - 24.00

e-mail: [email protected]

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

Press: - [email protected]

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DEDICATED

TO

JOSEPH BEUYS

Card di Giovanni Bonanno 2015 per Joseph Beuys

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WORK OF JOSEPH BEUYS

Sala 1 / OPERE:

Visit.

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

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Sopra, Joseph Beuys. Sotto, BEUS014 - Dorian Ribas Marhino - Brasile

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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Sopra, BEUS166 - Marcello Diotallevi, Fano - Italia. Sotto, BEUS157 - Nicolò

D'Alessandro, Palermo – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 21: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS159 - Maya Lopez Muro, La Plata – Buenos Aires

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS088 - John M. Bennett, Columbus – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS004 - Santini del Prete, Rosignano – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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Sopra, BEUS091 - Gino Gini, Milano - Italia. Sotto, BEUS100 - Mauro Molinari, Velletri

- Italia - Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 25: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS024 - Nicolas de La Casiniere, Nantes - Francia,

Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS007 - Antonio Sassu, Gruppo Sinestico, Torreglia – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS153 - Domenico Ferrara Foria, Foria – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS132 - Meral Agar, Istanbul – Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS052 - BuZ Blurr, Arkansas – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS009 - Horst Tress, Koin - Germania.

– Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS094 - Tomaso Binga, Roma – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 32: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS119 - Miguel Jimenez, Sevilla – Spagna

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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BEUS140 - Maria José Silva-Mizé, Oliveira de Azemeis – Portogallo

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 34: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS113 - Leonor Arnao, La Plata – Argentina

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 35: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS155 - Melahat Yagci, Istanbul – Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 36: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS114 - Sinasi Gunes, Istanbul – Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 37: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS133 - Turikan Elci, Istanbul – Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 38: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS019 - Atelier Stiliachus, Windhagen – Germania

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 39: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS005 - Daniel de Cullà, Burgos - Spagna

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

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WORK OF JOSEPH BEUYS

Sala 2 / OPERE:

Visit.

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

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Sopra, BEUS098 - Giancarlo Pucci, Fano - Italia. Sotto, BEUS020 - Angela Behrendt,

Hannover – Germania

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 42: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS127 - Wolfgang Faller, Mullheim - Germania. Sotto, BEUS110 - Alexander

Limarev, Russia – Siberia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 43: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS029 - Rosanna Veronesi, Milano - Italia. Sotto, BEUS026 - Robert Lewis,

Omaha - Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 44: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS041 - Bruno Cassaglia, Quiliano - Italia. Sotto, BEUS047 - RCBz, Minnesota – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.

Page 45: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS064 - Paolo Scirpa, Milano - Italia. Sotto, BEUS158 - Carmela Corsitto, Canicattì -

Italia 2016

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 46: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS188 - Ryosuke Cohen, Osaka - Giappone. Sotto, BEUS108 e BEUS109 -

Caranovic Predrag, Belgrado – Serbia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 47: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS154 - Ernesto Terlizzi, Angri - Italia. Sotto, BEUS055 - Linda Paoli, Campi Bisenzio –

Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 48: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS066 - Remy Penard, Limoges - Francia. Sotto, BEUS003 - Rolando

Zucchini, Foligno – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 49: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS074 - Andre Pace - Usa. Sotto, BEUS060 - Giovanni Bonanno, Salerno – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 50: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS102 - Pascal Lenoir, Grandefresnoy, Francia. Sotto, BEUS178 - Stathis

Chrissicopulos, Patrasso – Grecia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 51: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS095 - Claudio Grandinetti, Cosenza - Italia. Sotto, BEUS147 - Alfonso Caccavale,

Afragola – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 52: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS101 - Fernanda Fedi, Milano - Italia. Sotto, BEUS122 - Daniel Daligand, Vallois

Perret – Francia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 53: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS103 - Sopra, Rosa Gravino, Canada de Gomez - Argentina. Sotto, BEUS040 - Pedro

Bericat, Zaragoza – Spagna

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 54: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS126 - Francesco Aprile, Caprarica Di Lecce - Italia. Sotto, BEUS135 -

Lamberto Caravita, Massa Lombarda - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 55: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS049 - Simon Warren, Regno Unito. Sotto, BEUS161 -Fabiana Pereira,

Mendoza – Argentina

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 56: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS025 - Ruggero Maggi, Milano - Italia. Sotto, BEUS070 - Otto D Sherman,

New York.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 57: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS001 - Renata e Giovanni Stradada, Ravenna - Italia. Sotto, BEUS069 - C.

Mehrl Bennett, Columbus – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 58: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS065 - Picasso Gaglione, Lake Villa IL - Usa. Sotto, BEUS163 - Anna Boschi,

Castel S. Pietro Terme – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 59: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS137 - Lorenzo Lome Menguzzato, Trento - Italia. Sotto, BEUS171 - Maria

Credidio, San Demetrio Corone, Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 60: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS168 - Eugenio Giannì, Perugia - Italia. Sotto, BEUS048 - Emilio Morandi,

Ponte Nossa - Italia.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 61: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS086 - Maria Teresa Cazzaro, Padova - Italia. Sotto, BEUS121 - Gianfranco

Brambati, Milano – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 62: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS036 - Monika Mori, Maria Enzersdorf - Austria. Sotto, BEUS031 - Fernando

Andolcetti, La Spezia – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 63: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS118 - Oronzo Liuzzi, Corato - Italia. Sotto, BEUS117 - Rossana Bucci,

Corato - Italia.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 64: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS144 - Pier Roberto Bassi, Castel Mella - Italia. Sotto, BEUS146 - Patrizio

Rossi, Lenzburg - Svizzera.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 65: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

WORK OF JOSEPH BEUYS

Sala 3 / OPERE:

Visit.

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

Page 66: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

BEUS023 - Connie Jeans, Frorida – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 67: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS053 - David Drum, Los Angeles - Usa. Sotto, BEUS063 - Giovanni Fontana,

Alatri – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 68: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

A sinistra, BEUS030 - Vittore Baroni, Viareggio - Italia. A destra, BEUS087 - Clemente

Padin, Montevideo - Uruguay

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 69: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS046 - Michel Della Vedova, Limoges . France. Sotto, BEUS112 - Susanne

Schumacher, Burgdorf - Germania.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.

Page 70: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS058 - Matthew Rose, Parigi – Francia. Sotto, BEUS32 - Fulgor C. Silvi,

Frontone – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 71: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra BEUS079 - John Held J.R., San Francisco - Usa. Sotto, BEUS084 - Dimitry

Babenko, Krasnodar – Russia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 72: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS118 - Josè Luis Alcalde Soberanes, San Angel – Messico. sotto BEUS165 -

Lia Franza, Vado Ligure – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 73: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS139 - Gian Paolo Roffi, Bologna - Italia. Sotto, BEUS097 - Umberto Basso,

Barletta – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 74: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS33 - Mirta Caccaro, Dueville - Italia. Sotto, BEUS043 - Marina Salmaso,

Danimarca

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 75: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS111 - Lars Schumacher, Burgdorf - Germania. Sotto, BEUS149 - Ludo

Winkelman, Wormerveer – Olanda

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 76: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS085 - Francesco Mandrino, San Biagio in Padule - Italia. Sotto, BEUS134 -

Oznur Kepce, Istanbul – Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 77: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS035 - Roland Halbritter, Nuedlin - Germania. Sotto, BEUS164 - Serse

Luigetti, Perugia – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 78: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS038 - Keichi Nakamura, Tokio. Sotto, BEUS180 - Virginia Milici, Paese - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 79: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS092 - Adriano Bonari, Bergamo - Italia. Sotto, BEUS078 - Alessio Guano, La

Spezia – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 80: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS037 - Carlo Iacomucci, Macerata - Italia. Sotto, BEUS051 -Cinzia Farina,

Enna – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 81: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS162 - Domenico Severino, Pompei - Italia. Sotto, BEUS150 - Maurizio Follin,

Favaro V.to – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 82: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS045 - Claudio Romeo, Raverio – Italia. Sotto, BEUS077 - Lancillotto Bellini,

Verona – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 83: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS089 - Silvana Alliri, Quiliano - Italia. Sotto, BEUS096 - Angela Caporaso,

Caserta – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 84: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS148 - Luc Fierens e Elena Marini, Weerde - Belgio. Sotto, BEUS072 - Mabi

Col, Genova – Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 85: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS011 - Malte Sonnenfeld, - Germania. Sotto, BEUS044 -Kateina Nikeltsou ,

Tuessaloniki – Grecia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 86: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS105 - Claudia Garcia, Buenos Aires - Argentina. Sotto, BEUS028 - Roberto

Scala, Massa Lubrense - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 87: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS034 - Julien Blaine, Ventabren - Francia. Sotto, BEUS006 - Judy Skolnick,

Washington – Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 88: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Sopra, BEUS076 - Tricia Schriefer, Montana - Usa. Sotto, BEUS018 - Cernjul Viviana,

Argentina

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 89: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

A sinistra, BEUS120 - Gianni Romizi, Perugia - Italia. A destra, BEUS131 - Ayse Sidika

Ugur - Turchia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 90: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

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ALCUNE OPERE IN ARCHIVIO

Dorian Ribas Marhino - Brasile

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 92: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Dorian Ribas Marhino - Brasile

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 93: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Linda Paoli, Campi Bisenzio - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 94: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Linda Paoli, Campi Bisenzio - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 95: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Linda Paoli, Campi Bisenzio - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 96: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Maya Lopez Muro, La Plata – Buenos Aires.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 97: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Maya Lopez Muro, La Plata – Buenos Aires.

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 98: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Giovanni Bonanno, Salerno - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 99: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Giovanni Bonanno, Salerno - Italia

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 100: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

RCBz, Minnesota - Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 101: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

RCBz, Minnesota - Usa

- Collezione Bongiani Ophen Art Museum di Salerno

Page 102: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0

COLLETTIVA INTERNAZIONALE

“WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS”

Mostra collettiva internazionale a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “WHAT WOULD YOU PUT

IN THE HAT OF JOSEPH BEUYS” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica

all’artista tedesco Joseph Beuys in concomitanza con la ricorrenza dei 30 anni dalla scomparsa,

(Dusseldorf, 23 gennaio 1986)

Visit:

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

UFFICIO STAMPA

Archivio Ophen Virtual Art di Salerno Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno Italy

Tel.089 56 48 159 E-mail [email protected] [email protected]

Page 103: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016
Page 104: Catalogo digitale “WHAT WOULD  YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH  BEUYS” free edizione aprile 2016

CATALOGO WEB ONLINE

Mostra n° 21 del 29 aprile 2016

© Collezione Sandro Bongiani Artecontemporanea