BERGAMOSCIENZA Universo, forza oscura · in calendario l’incontro con James Dewey Watson, Premio...

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo ISSN 1127-5626 Trimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo Fisici e astrofisici concordano: esiste una componente primordiale ancora totalmente sconosciuta e invisibile che rappresenta oltre l’80% dell’intera materia. Una volta scoperta, sarà l’inizio di una nuova Era Universo, forza oscura BERGAMOSCIENZA dossier Turismo Bergamo? Ja, danke! SAGGI E RAPPORTI DI RICERCA Mercato immobiliare senza pace: nuova battuta d’arresto URBANISTICA Il fascino del colore per riscoprire il tempo perduto Bergamo Economica Anno LVII N° 3 Settembre 2012

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Trimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo

Fisici e astrofisici concordano: esiste una componente primordiale ancora totalmente sconosciuta e invisibile che rappresenta oltre l’80% dell’intera materia. Una volta scoperta, sarà l’inizio di una nuova Era

Universo,forza oscura

BERGAMOSCIENZA

dossierTurismo

Bergamo?Ja, danke!

S A G G I E R A P P O RT I D I R I C E R C A

Mercato immobiliaresenza pace: nuova

battuta d’arresto

URBANISTICA

Il fascino del coloreper riscoprire

il tempo perduto

BergamoEconomica

Anno LVIIN° 3Settembre 2012

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A G R I C O LT U R ALuigi PisoniColtivazioni ecosostenibili e nel futuro c’è sempre più verde

O S S E R VATO R I O E U R O P E O 1Riccardo LenaDal patto dei sindacial patto delle industrie

O S S E R VATO R I O E U R O P E O 2Riccardo LenaPer uscire dalla crisioccupazione verde e flessicurezza

O S S E R VATO R I O E U R O P E O 3Josefina CondracUna firma in tutta Europa senza muoversi… da casa

U R B A N I S T I C A Domenico EgiziIl fascino del coloreper riscoprire il tempo perduto

L AV O R O E B E N E S S E R EGiuseppe PurcaroPiù attenzione ai dipendenti e anchel’azienda ci guadagna

E N O G A S T R O N O M I ARoberto VitaliBergamo capitaledell’eccellenza culinaria

S P E T TA C O L IRossella SantiniE nelle notti di luceè apparso anche… John Lennon

SAGGI E RAPPORTI DI RICERCAGiuseppe PileiMercato immobiliaresenza pace:nuova battuta d’arresto

R E C E N S I O N IGiosue Coda

A P P U N TA M E N T I

1Bergamo Economica

sommario

dossier

A N N O LV I I - N ° 3 - S E T T E M B R E 2 0 1 2

BERGAMOSCIENZA 1Giuseppe PileiIl fascino di un mondo dai mille segreti

BERGAMOSCIENZA 2Fabrizio CalvoUna luce sulla materiaoscura per scoprire i misteri dell’universo

U N O A L L A V O LTAFabrizio CalvoDecolla il Distrettolombardo e punta all’eccellenza mondiale

I M P R E S E E F I N A N Z ALaura CeresoliOra le aziende hannoun solido alleato

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D O S S I E R / 1Giuseppe PurcaroUn trend senza sosta,ma se non ci fosserogli stranieri…

D O S S I E R / 2Roberto VitaliBergamo nel turismoadesso ci crede

D O S S I E R / 3Rossella SantiniLa palma d’oroal Sebino e al lagod'Endine

D O S S I E R / 4Silvia CeraoloTurismo, l’alleatoideale che porta alsuccesso economico

Turismo

Bergamo?Ja, danke!

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D opo il successo della pas-sata edizione con 118milapresenze, torna Bergamo-

Scienza, l’appuntamento con lascienza giunto alla sua decima edi-zione. Aperti gratuitamente al pub-blico saranno conferenze, spettacoli,concerti, laboratori, mostre e incontricon Premi Nobel, scienziati di famainternazionale e ricercatori, che ani-meranno la città per 16 giorni. E vistala grandissima partecipazione allaGiornata molecolare della scorsa edi-zione, BergamoScienza proporrà sa-

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Il fascino di un mondodai mille segretiGiuseppe PileiGiornalista

Dal 5 al 21 ottobre si svolgerà la X edizione

della rassegna di divulgazione scientifica

BergamoScienza. Ricercatori, professori

e Premi Nobel saranno i protagonisti di una

serie di incontri gratuiti per spiegare, con

linguaggio semplice e quanto più divulgativo

possibile, i misteri di ciò che ci circonda.

E una giornata sarà dedicata allo spazio

2Bergamo Economica

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Paolo Nespoli che condividerà le sueultime esperienze nello spazio.Il pubblico avrà occasione di incontrareesponenti del panorama scientifico eculturale italiano e internazionale, cheapprofondiranno i temi scientifici piùattuali. Tra questi, tre Premi Nobel perla Medicina e Fisiologia: Bruce Beutler(Premio Nobel 2011), Linda Buck (Pre-mio Nobel 2004) e James D. Watson(Premio Nobel 1962).Inoltre la giornalista scientifica Debo-rah Blum, il fisico Federico Faggin, ilbiologo Stuart Firestein, l’ingegnereMamoru Kawaguchi, i neurobiologiSimon Laughlin e Stefano Mancuso,il genetista Ian Wilmut, il neuroscien-ziato Semir Zeki.Le attività di BergamoScienza, utiliz-zando un approccio e un linguaggiodivulgativo adatto a tutti, offrirannola possibilità di esplorare in modo in-terattivo l’universo matematico,astronomico, fisico, chimico, informa-tico e tutti gli ambiti in cui la scienzaè quotidianamente applicata.I luoghi più belli di Città Alta e CittàBassa faranno da quinta scenografica

alla manifestazione: dal Tea-tro Sociale alle

bato 6 ottobre lo Space Day, unaserie di incontri interamente dedicatiallo spazio realizzati in collaborazionecon le maggiori agenzie spaziali comeEsa (European Space Agency), Asi(Agenzia spaziale italiana) e Nasa (Na-tional Aeronautics and Space Admi-nistration). Adulti e bambini sarannocoinvolti in conferenze, mostre, labo-ratori, spettacoli musicali e proiezionidi documentari sugli ignoti spazi pro-fondi. Tra gli ospiti attesi anche gliastrofisici Marcello Coradini, Enrico Fla-mini (chief scientist dell’Asi), AntonioMasiero, che parlerà del lato oscurodell’universo, ed Erik M. Galimov,dell’Accademia delle scienze russe, chetratterà della Luna come possibile ri-sorsa energetica. Al satellite del nostropianeta sarà dedicato anche l’inter-vento di Maria Zuber, geofisico delMassachusetts Institute of Technology,attualmente impegnata in un progettodi ricerca sulla gravitazione lunare conla Nasa. Grande attesa c’è poi per il ri-

torno a BergamoScienza del-l ’ a s t ro n a u t a

dimore e ai palazzi storici, oltre achiese, chiostri e musei. Non solo: glieventi coinvolgeranno anche alcunicomuni della provincia: Albino, Al-zano Lombardo, Brembate di Sopra,Clusone, Dalmine, Seriate, TrescoreBalneario, Treviglio, Treviolo, Val-brembo, Zingonia, Zogno e i comunidel sistema bibliotecario Valle Serianae Seriate Laghi).La manifestazione si aprirà il 5 ottobrecon l’inaugurazione di una mostra de-dicata allo spazio nell’ex convento diSan Francesco. Protagonisti dellaprima serata del festival saranno i pro-nomi, raccontati al Teatro Sociale inuna conferenza-spettacolo, con mu-sica e brani recitati, dal linguista An-drea Moro, il poeta Davide Rondoni e

l’attore-scrittore Fabio Volo. Sa-ranno affrontate diverse

t ema t i che :

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Bergamo Economica3

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medicina, genetica, neuroscienza, fi-sica, neurobiologia, astrofisica, inge-gneria, informatica, archeologia epaleontologia, biologia, chimica, psi-cologia della scienza, robotica.Domenica 7 ottobre il premio Nobelper la Medicina 2004 Linda Buck pro-porrà un approfondimento sui com-portamenti del cervello in base allapercezione di odori e feromoni. Sabato13 sarà la volta di Bruce Beutler, Pre-mio Nobel per la Medicina in carica,scopritore dei meccanismi di attiva-zione del sistema immunitario nelcorpo umano; domenica 14 ottobre èin calendario l’incontro con JamesDewey Watson, Premio Nobel per la

Medicina nel 1962, uno tra i primiscienziati ad aver indagato la strutturadella molecola di Dna.Si illustreranno gli orizzonti futuridell’informatica con Federico Faggin,fisico e inventore del microproces-sore. Nell’appuntamento con il neu-roscienziato Semir Zeki si definirannoi parametri scientifici della “bellezza”;il biologo Stuart Firestein metterà inscena una lezione-intervista alloscienziato Roger Brent. Il neurobio-logo del Department of Zoology dellaUniversità di Cambridge Simon Lau-ghlin avanzerà l’ipotesi che il cervelloumano sia ormai giunto all’apicedella sua evoluzione. Deborah Blum,

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Le attività diBergamoScienza, utilizzando un approccio eun linguaggio divulgativoadatto a tutti, offrirannola possibilità di esplorarein modo interattivo l’universo matematico,astronomico, fisico, chimico, informaticoe tutti gli ambiti in cui lascienza è quotidianamenteapplicata

Gli appuntamenti da non perdere

5 ottobre - ore 21, Teatro Sociale - Città Alta“I Pronomi messi a fuoco, ovvero umano solo umano”Riusciremmo a pensare senza i pronomi? Cosa sarebbe dell'uomo senon potesse dire "io", "tu" e "noi"? Siamo sicuri di essere consape-voli di quello che sta dietro a questa capacità umana, tutta umana,solo umana di cogliere l'unicità dell'individuo, di riconoscere l'altro edi stabilire un legame di appartenenza tra simili? Questi "pidocchidel pensiero" come li chiamava Carlo Emilio Gadda sembrano in re-altà nascondere alcuni tra i tratti fondamentali degli esseri umani,alla confluenza tra biologia, psicologia e cultura. In questa serata, trepronomi diventeranno, loro malgrado, protagonisti nelle riflessioni ditre persone che si incontreranno per condividere tra loro e con il pub-blico la loro esperienza. Tutti noi saremo coinvolti.Intervengono: Fabio Volo, attore, scrittore, showman e sceneggia-tore; Davide Rondoni, scrittore e poeta; Andrea Moro, Istituto univer-sitario di studi superiori di Pavia.

7 ottobre - ore 17, Teatro Sociale - Città Alta“Analisi approfondita dell’olfatto”Gli esseri umani ed altri mammiferi possono distinguere una vastagamma di elementi chimici nel mondo esterno. Mentre la maggiorparte di essi sono percepiti come odori, altri agiscono come ferormoniche stimolano i cambiamenti ormonali o i comportamenti istintivi.Utilizzando approcci genetico-molecolari, sono stati ricercati recettoriche identificassero odorizzanti e ferormoni negli organi di senso pe-riferici e poi esplorassero come i segnali derivati da questi recettorifossero organizzati nel sistema nervoso per generare percezioni di-verse e risposte innate.Interviene: Linda Buck, Premio Nobel per la Medicina nel 2004.

Introduce: Giuseppe Remuzzi, Istituto di ricerche farmacologicheMario Negri.

13 ottobre - ore 9.30, Teatro Sociale - Città Alta“Così la bolla finanziaria nasce nel nostro cervello. Ecco i segreti della neuro economia”.Le nostre vite sono formate da un flusso costante di scelte e spessole decisioni più importanti sono quelle in cui dobbiamo anche pren-dere in considerazione le convinzioni e i valori degli altri. Ad esempio,per condurre uno scambio o una negoziazione di successo dobbiamometterci nei panni del nostro antagonista. Questo intervento presenterà una panoramica sui risultati di un nuovocampo interdisciplinare noto come neuroscienza decisionale, checombina i metodi degli esperimenti psicologici, dell’imaging cerebralefunzionale e i modelli economici formali. I risultati dimostrano chesia le motivazioni finanziarie sia quelle sociali sono fattori fondamen-tali nel processo decisionale. Ad esempio: fattori psicologici come isentimenti di lealtà e fiducia sono particolarmente importanti nellanostra modalità decisionale e la valutazione di queste motivazioni, alivello cerebrale, è utile nella costruzione di modelli completi del pro-cesso decisionale.Interviene: Alan Sanfey, The University of Arizona, Tucson, Arizona,Stati Uniti. Modera: Matteo Motterlini, Università Vita-Salute San Raf-faele, Milano.Introduce: Stefano Cappa.

13 ottobre - ore 15, Teatro Sociale - Città Alta“Il contributo della clonazione alla ricerca biomedica ealla medicina rigenerativa”Ian Wilmut parlerà di un viaggio scientifico, non soltanto del suo viag-gio personale, dove lo sviluppo della conoscenza scientifica è passatadalla clonazione del bestiame allo sviluppo di trattamenti per le pa-

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lità scientifica con gli approfondi-menti sul bosone di Higgs e la nascitadell’universo, curati da Guido Tonelli(fisico, collaboratore del Cern di Gi-nevra). E ancora: si tratterà di neuroe-conomia con Alan Sanfey, mentre IanWilmut, “papà” della pecora Dolly,parlerà dei segreti della clonazione.L’ultima conferenza in programma èdedicata al tema della sostenibilitàambientale. I relatori Stefano Man-cuso (neurobiologo vegetale), SergioMugnai (agronomo), John Brucato eGiovanni Bignami (astrofisici) e Fran-cesco Salamini (biotecnologo) parle-ranno delle culture artificiali e dellapossibilità di allestire in futuro dei veri

unica giornalista donna ad aver vintoil premio Pulitzer per la Scienza, evi-denzierà l’importanza degli esamiscientifici nelle indagini poliziesche.La fisica del calcio è il tema dell’incon-tro che il comitato giovani dell’Asso-ciazione BergamoScienza organizzacon il fisico Nicola Ludwig: si dimo-strerà come le leggi matematiche egeometriche possono essere appli-cate al mondo del calcio. MamoruKawaguchi, uno dei più autorevolirappresentanti dell’ingegneria mo-derna, descriverà i suoi innovativistudi sulle strutture spaziali tridimen-sionali e pneumatiche.Ampio spazio sarà riservato all’attua- ❚ L’astronauta italiano Paolo Nespoli.

tologie umane. Ripercorrerà questo viaggio partendo da molto lon-tano, da ben prima che lui stesso nascesse, spiegando come mai i ri-cercatori hanno iniziato a interrogarsi sulla clonazione. Si trattavafondamentalmente di una questione biologica. Tutti veniamo daun’unica cellula di un embrione, un uovo. Tutti gli esseri viventi hannoorigine da un ovulo. Ma che cosa succede di preciso? Come fannotutte le diverse cellule a formarsi da quell’unica cellula?Interviene: Ian Wilmut, Medical Research Council Centre for Rege-nerative Medicine at the University of Edinburgh, Gran Bretagna.Introduce: Martino Introna, Laboratorio di terapia cellulare e genicaG. Lanzani Bergamo.

13 ottobre - ore 17, Teatro Sociale - Città Alta“Come ci difendiamo?”Le scoperte di Bruce Beutler, Premio Nobel per la Medicina insiemecon Jules Hoffmann e Ralph M. Steinman, hanno chiarito il mecca-nismo di funzionamento del sistema immunitario: dalle prime lineedi difesa che entrano in gioco non appena si presenta una minacciaesterna, alle cellule che entrano in azione successivamente per cac-ciare gli intrusi e che aiutano il sistema immunitario a ''ricordare''quali sono i suoi nemici. Gli studi condotti dai tre Nobel hanno anche aperto la strada allosviluppo di nuove strategie di prevenzione, la più recente dellequali punta a vaccini capaci di spingere il sistema immunitarioad aggredire le cellule tumorali. Importante anche il contributodelle loro ricerche nel favorire nuove strategie di cura contro lemalattie infiammatorie. L'assegnazione del prestigioso premio èdovuta alle "loro scoperte riguardanti l'attivazione dell'immunitàinnata".Interviene: Bruce Beutler, Premio Nobel per la Medicina nel 2011.Introduce: Zaverio Ruggeri, Istituto di Ricerca The Scripps, La Jolla,California, Stati Uniti.

14 ottobre - ore 15, Teatro Sociale - Città Alta“Manuale dell’avvelenatore”Diamo per scontato il nostro mondo in stile Csi in cui gli scienziati fo-rensi lavorano fianco a fianco con gli investigatori della polizia. Mala scienza forense è un campo straordinariamente nuovo: il primotraining formale in Italia ha avuto luogo solo a partire dagli anni ’30,e gli scienziati non sono divenuti grandi alleati della polizia fino aquell’epoca. Si discuterà dell’invenzione della tossicologia forense, degli scienziatibattaglieri che hanno cambiato il modo in cui si catturano gli assas-sini, e ci si potrà mettere alla prova immaginando di essere uno scien-ziato forense degli anni ’20 deciso a risolvere uno dei casi di omicidiopiù sconcertanti della storia.Interviene: Deborah Blum, giornalista scientifica, vincitrice nel 1992del Premio Pulitzer.Introduce: Giorgio Gandola, Direttore L’Eco di Bergamo.

14 ottobre - ore 17, Teatro Sociale - Città Alta“Come la scoperta del Dna ha rivoluzionato la nostra vita”Autore di studi sugli acidi nucleici dei virus, nel 1953 James DeweyWatson determinò il modello tridimensionale a doppia elica della mo-lecola del Dna e ne chiarì la funzione. La scoperta della struttura dellamolecola del Dna fu talmente clamorosa da rivoluzionare la futuraricerca. Nel 1962, Watson ricevette dall’Accademia svedese il PremioNobel per la Medicina, insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins, pro-prio per aver scoperto la struttura a doppia elica del Dna e per il si-gnificato che tale struttura riveste nel meccanismo di trasferimentodell’informazione negli organismi viventi.Interviene: James Dewey Watson, Premio Nobel per la Medicina.Introduce: Edoardo Boncinelli, Presidente comitato scientifico Ber-gamoScienza.

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filmati, istallazioni ed esperimenti cheinvitano i partecipanti a riflettere sulsignificato di “certezza” in ambitoscientifico, prendendo spunto dalleintuizioni e dalle domande che pocoalla volta hanno condotto gli scien-ziati alle decisive indagini sull’atomo,da Rutherford (1911) alla formula-zione del modello di Bohr e alle suc-cessive indagini sul nucleo.Come sempre non mancheranno gliappuntamenti per gli appassionati diarte. Il pubblico avrà l’occasione diammirare in anteprima il globo ter-racqueo di Vincenzo Maria Coronelli(XVII secolo), restaurato grazie all’in-tervento del Fondo ambiente italiano.Alla Galleria d’arte moderna e con-temporanea di Bergamo, in collabo-razione con l’Associazione BergamoScienza sarà allestita una mostra de-dicata ad antiche carte topografiche.Da non perdere inoltre l’appunta-mento con Pep Bou, il mago dellebolle di sapone. Nel suo spettacolo inprogramma sabato 6 ottobre, con ilsupporto dello scienziato e divulga-tore Jorge Wagensberg guideràgrandi e piccini in un viaggio avven-

e propri orti lunari.BergamoScienza privilegia tutte leforme di diffusione del sapere scien-tifico con il coinvolgimento dei gio-vani e delle scuole attraverso mostreinterattive, open day di istituti scien-tifici e laboratori in cui si toccano temidiversi ma utilizzando sempre un lin-guaggio facilmente accessibile eadatto ai più piccoli.“Atomo: indivisibile?” è il titolo dellamostra realizzata dall’associazioneEuresis, studiata durante l'anno sco-lastico da insegnanti e studenti di liceidella bergamasca al fine di sviluppareun percorso didattico efficace. La mo-stra è arricchita di exhibit: strumenti,

turoso per mostrare da dove veniamoe dove stiamo andando.Per gli appuntamenti di spettacolo,“Contaminazioni contemporanee”propone il celebre jazzista Enrico Rava(in scena domenica 14 ottobre) e ilgruppo d’archi Kronos Quartet, chedomenica 21 ottobre presenterà uncoinvolgente spettacolo fatto di suonielettronici e inaspettati arrangiamentimusicali. ■

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❚ Linda Buck, Premio Nobel 2004 per la Medicina.

❚ James D. Watson, Premio Nobel 1962 per la Medicina.

❚ Il genetista Ian Wilmut.

❚ Bruce Beutler, Premio Nobel 2011 per la Medicina.

Il pubblico avrà anchel’occasione di ammirare in anteprima il globo terracqueo di VincenzoMaria Coronelli del XVIIsecolo, restaurato grazieall’intervento del Fondoambiente italiano

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D da quanta e da quale tipo di materia è compostol’universo? È questo l’interrogativo che da anni gliscienziati di tutto il mondo si pongono. È una sfida

tanto affascinante quanto impegnativa che la comunità scien-tifica internazionale è fermamente decisa a vincere.Per farlo, ha schierato un esercito di alcune migliaia di espertitra cosmologi, astrofisici e fisici delle particelle elementari, tuttial lavoro in svariati angoli della Terra giungere a una risposta.A partire dagli anni Trenta del secolo scorso si sono infatti ri-scontrate sempre più forti evidenze che esiste molta più ma-teria rispetto a quella visibile, a quella cioè che emette luce.In particolare, dopo aver riscontrato ripetute deviazioni di fascidi luce provenienti da altre galassie, il mondo scientifico è ar-rivato alla conclusione che per l’universo si aggira una com-ponente primordiale, non ancora identificata e per questodefinita oscura, che rappresenterebbe oltre l’80% dell’intera

materia. È importante sottolineare fin da subito che tale ma-teria oscura non è costituita dagli stessi componenti, protonie neutroni, di cui è fatta la materia ordinaria che ci circonda,inclusi noi stessi. Se l’esito delle ricerche scientifiche dovessearrivare a confortare con riscontri e dati tale orientamento dipensiero, le attuali leggi della fisica verrebbero stravolte e sidisegnerebbero così nuovi e inimmaginabili scenari. Insomma,la conclusione di un’Era della storia dell’umanità e l’aperturadi un nuovo capitolo potrebbero essere dietro l’angolo.In tutto questo anche l’Italia sta facendo la sua parte e datempo gli scienziati e i ricercatori dell’Istituto nazionale di fisicanucleare (realtà articolata in una ventina di sezioni collocatenegli atenei del nostro Paese) sono in prima linea coi colleghidi tutto il mondo. Gli esperti sono impegnati su tre fronti spe-rimentali ben distinti, benché collegati dal comune desideriodi far chiarezza su questo puzzle fondamentale per la

Una luce sulla materia oscuraper scoprire i misteri dell’universoFabrizio CalvoGiornalista

Fisici, cosmologi e astrofisici sono

impegnati per identificare l’energia

non visibile di cui è composto

il nostro universo. “Il mondo

scientifico è arrivato alla conclusione

che esiste una componente

primordiale che rappresenterebbe

oltre l’80% dell’intera materia”,

spiega Antonio Masiero, docente

di Fisica astroparticellare

all’Università di Padova e relatore

d’eccezione di BergamoScienza.

“E scovarla segnerebbe l’inizio

di una nuova Era”

La materia oscura non è costituitadagli stessi componenti, protoni e neutroni, di cui è fatta la materia ordinaria che ci circonda, inclusi noi stessi

❚ Antonio Masiero, docente di Fisica astroparticellare all’Università di Padova e vicepresidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare.

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❚ L'acceleratore Large Hadron Collider del Cerndi Ginevra, il più grande al mondo. Nei laboratori elvetici si stanno conducendomolti esperimenti fondamentali per scoprire isegreti della materia visibile e di quella oscura.

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comprensione dell'universo. Da una parte vi sono i fisici delle par-ticelle, in particolare quelli del LargeHadron Collider (Lhc) del Cern di Gi-nevra, che cercano di produrre mate-ria oscura dagli urti ad alta energia; visono poi fisici e astrofisici che cercanola materia oscura proveniente dall'uni-verso primordiale con esperimenti sot-terranei, come quelli in programmaall’Istituto nazionale di Fisica nuclearedel Gran Sasso; infine c’è chi la cercanello spazio, in alta quota, nelle pro-fondità marine e sotto i ghiacci polari.Un punto aggiornato sulla complessama quanto mai esaltante questioneverrà fatto il prossimo 6 ottobre dalprofessor Antonio Masiero, docentedi Fisica astroparticellare all’Università

di Padova e vicepresidente dell’Istituto nazionale di Fisica nu-cleare (Infn), nel corso della conferenza “Il lato oscuro del-l’universo. Riuscirà Lhc a far luce?” in programma allatendostruttura di piazza Matteotti nell’ambito di Bergamo-Scienza, il prestigiosa appuntamento scientifico internazionaleche ogni anno richiama migliaia di giovani e appassionati nellanostra città, giunto al decimo anno di vita.“Negli ultimi tempi la cosmologia osservativa ha fornito unavisione radicalmente diversa rispetto al passato. Gli atomi,cioè la cosiddetta materia ordinaria, costituiscono solo il 4%del patrimonio energetico dell’universo. Il resto è fatto dacomponenti oscure, ancora tutte da rivelare”, anticipa Ma-siero in questa intervista esclusiva per Bergamo Economica.

Che cosa si sta facendo quindi per svelare questo mi-stero?“Da una parte nei laboratori sotterranei, come quello del’Infndel Gran Sasso, si cercano le particelle fossili di materia oscura

Per poter procedere in questa direzione si sono dovute costruireenormi macchine come gli acceleratori in cui far scontrare particelle elementari

❚ Al Cern di Ginevra di recente gli scienziatihanno scoperto il bosonedi Higgs, la particella il cui campo permette a tutte le altre di avereuna massa.

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Una giornata per lo spazio

Il 6 ottobre si celebra Space Day, un’intera giornata di eventidedicati ai misteri dello spazio. Ecco il programma dettagliato.

- Ore 9.30, Tendostruttura - Piazza Matteotti, Città Bassa“Il lato oscuro dell’universo: riuscirà Lhc a far luce?”Grazie ad un impressionante progresso nella cosmologia osserva-tiva, siamo pervenuti ad una visione dell’universo profondamentediversa da quella che avevamo sino a pochi anni fa. Si tratta di ununiverso dominato da componenti oscure, con la materia oscura el’energia oscura che rappresentano circa un quarto e tre quarti , ri-spettivamente, dell’intera energia. La materia ordinaria (gli atomi)non rappresenta più del 4% del budget energetico dell’Universo.L’interpretazione di che cosa costituisca tali preponderanti compo-nenti oscure pone una formidabile sfida all’astrofisica e alla co-smologia da una parte e alla fisica delle particelle dall’altra.Interviene: Antonio Masiero Istituto nazionale di fisica nuclearee Università degli studi di Padova. Introduce: Renato Angelo Ricci, Comitato Scientifico Bergamo-Scienza

- Ore 15, Tendostruttura - Piazza Matteotti, Città Bassa“La luna e le sue risorse: quali sono le aspettativedella scienza”La Luna contiene acqua. Perché? La Luna è identica alla Terra nellasua composizione isotopica ma diversa in termini di chimica e mi-neralogia. Perché? La Terra è l’unica fra i pianeti terresti (Mercurio,Venere e Marte) a possedere un satellite così esteso. Perché? La ri-

sposta a queste domande è di vitale importanza per i principi fon-damentali della geologia. È impossibile ricostruire i primordi della Terra, cioè la comparsadell’atmosfera, degli oceani e della vita senza studiare la Luna.Tutte le tracce dei primi 500-600 milioni di anni della storia terrestresono state completamente cancellate dagli annali geologici, men-tre sulla Luna tali tracce sono state preservate. La Terra e la Lunacostituiscono dunque un sistema geneticamente congiunto, quindirisolvendo l’enigma dell’origine della Luna possiamo risolvereanche quello dell’origine della Terra.Interviene: Erik M. Galimov, GeoKHI - V.N. Vernadsky Institute ofGeochemistry and Analytical Chemistry of Russian Academy ofSciences, Mosca, RussiaIntroduce: Giovanni Caprara, giornalista scientifico Corrieredella sera

- Ore 15.30, Palamonti, Città Bassa“Medicina spaziale e medicina di montagna:un parallelo possibile?”

Lo spazio rappresenta un ambiente estremo caratterizzato dall’as-senza di peso o, per meglio dire, dalla microgravità, nel quale èpossibile sopravvivere soltanto in presenza di un’atmosfera respi-rabile per l’uomo. Fin dall’inizio degli anni Sessanta del secoloscorso sono stati effettuati numerosi studi sugli effetti della micro-gravità nel corso di voli spaziali con equipaggio umano. Nel complesso si è venuti a descrivere un insieme di fenomeni fi-siologici di “decondizionamento” a carico di diversi organi ed ap-parati le cui modalità di funzionamento sono il fruttodell’adattamento evolutivo alla condizione terrestre, caratterizzatadalla costante presenza dell’accelerazione di gravità. Particolar-

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che provengono dallo spazio a distanza di oltre 13 miliardi dianni dal Big Bang iniziale. Dall'altra, si stanno esplorando icostituenti elementari della materia. Paradossalmente, perpoter procedere in questa direzione si sono dovute costruireenormi macchine come gli acceleratori, in cui far scontrareparticelle elementari: elettroni con antielettroni (positroni),protoni con antiprotoni e, ora all'acceleratore Lhc del Cern diGinevra, protoni contro protoni, la cui grande energia si ri-versa nelle nuove particelle frutto di tali collisioni”.

Qual è lo scopo di questi esperimenti?“Ricreare, per quanto possibile, le condizioni più vicine almagma primordiale, ovvero riprodurre l’universo qualche mi-liardesimo di secondo dopo il Big Bang. La comunità scienti-fica ha il fondato sospetto che la materia oscura sia compostadi particelle elementari non contemplate dalla teoria delleforze fondamentali e particelle elementari nota come “Mo-dello standard”, quella cioè che spiega come si comporta lamateria ordinaria. Per averne l’indiscutibile certezza è indi-

spensabile procedere in questa direzione facendo ricorso agliacceleratori”.

Che cosa sono?“Si tratta di macchine potentissime che aiutano a ricreare leverosimili condizioni di partenza dell’universo, consentendocosì a cosmologi e astrofisici di studiare a fondo quel partico-larissimo contesto. Il più grande acceleratore al mondo è l’Lhcdi Ginevra. È situato in un tunnel, alla profondità di un centi-naio di metri, che si snoda ad anello per 27 km, tra Svizzerae Francia. Sarà grazie al suo aiuto se riusciremo a risolvere ilmistero della materia oscura”.

Perché?“Consentendo di accelerare protoni e ioni, sviluppando livellidi energia mai raggiunti, l’Lhc offre opportunità di approfon-dimenti scientifici mai concretizzate prima. Oggi sappiamosolo che esistono molta materia oscura e molta energiaoscura, ma non sappiamo di che cosa sono fatte. L’auspicio

B E R G A M O S C I E N Z A 2

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mente rilevante è il decondizionamento che si verifica a carico delsistema cardiocircolatorio con le conseguenze che tutto ciò com-porta sull’organismo umano.Interviene: Guglielmo Antonutto, Università degli studi di Udine.Introduce: Daniele Malgrati, Commissione centrale medica delCai Bergamo

- Ore 16, Aula Consiliare – Palazzo Frizzoni – Città Bassa“L'astrofisica in Italia: Agile, astrorilevatore gammaa immagini leggero"Dopo una panoramica sugli esperimenti dedicati all'astrofisica acui collabora l'Italia, si pone l'attenzione al satellite Agile (Astrori-velatore gamma a immagini leggero), satellite interamente italianodedicato all’astrofisica delle alte energie. Lanciato nel 2007 ha ottenuto e sta ottenendo importanti risultatinell'osservazione e nello studio dell’universo in raggi gamma. Nel-l'intervento si collegherà questo genere di esperimenti con altri de-dicati alla fisica astroparticellare che tentano di risolvere alcunienigmi della natura dando contributi ad importanti questioniaperte (materia oscura, velocità dei neutrini, raggi cosmici).Interviene: Fabrizio Boffelli, Università degli Studi di Pavia e Isti-tuto nazionale di fisica nucleare.

- Ore 20, Tendostruttura - Piazza Matteotti, Città Bassa“Passeggiata nello spazio”Per la decima edizione del Festival, grande ritorno di Paolo Nespoli.Con i suoi 174 giorni di permanenza nello spazio, l’astronauta sor-prenderà il pubblico di BergamoScienza raccontando le ultimeesperienze vissute durante la missione sulla Stazione spaziale in-ternazionale.

La missione durata da dicembre 2010 a maggio 2011 ha richiestoa Nespoli un intenso addestramento di oltre due anni tra Russia eStati Uniti.Interviene: Paolo Nespoli, Esa, European Space Agency, Colonia,Germania

- Ore 21, Auditorium Piazza della Libertà – Città Bassa“L’utilizzo dell’elicottero nel soccorso in montagna”Un incontro con testimonianze sull'evoluzione dell'utilizzo di que-sto mezzo aereo nel soccorso in montagna. Intervengono: FilippoMeani, ingegnere aeronautico; Simone Moro, alpinista ed elicot-terista specializzato in soccorso in quota; Piero Nava, responsabilespedizione italiana Everest 1973, Renato Ronzoni, responsabile VIzona Orobica del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico.

- Ore 21.30, Tendostruttura – Piazza Matteotti, Città BassaSpettacolo “Bereshit. La storia più bella del cosmo”Grande ritorno a BergamoScienza dello strabiliante mago dellebolle di sapone Pep Bou. In questo spettacolo Pep, affiancato dalloscienziato e divulgatore Jorge Wagensberg, ci guida in un viaggio“galleggiante” fatto di racconti e bolle di sapone per mostrarci dadove veniamo e predirci dove stiamo andando, ricordandoci la bel-lezza di tutto ciò che ci circonda. Bereshit racconta la storia delleorigini attraverso uno degli oggetti più belli, simmetrici, effimeri edelicati del cosmo: la bolla. Uno spettacolo magico! Bereshit, la Genesi, è la prima parola delprimo paragrafo del primo libro della Bibbia. Significa "In princi-pio". Apriamo gli occhi, ci guardiamo intorno e immediatamenteci assale la domanda: Come è iniziato tutto? Come siamo arrivatisino a qui? Che cosa c'era prima che iniziasse tutto?

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della comunità scientifica è che, grazie alle ricerche si possascoprire anche l’esistenza di particelle candidate a costituirela materia oscura. In particolare queste nuove particelle po-trebbero essere quelle di una nuova teoria nota come “su-persimmetria”. Se questa tesi, su cui insisterò nel corso dellaconferenza di ottobre, prenderà davvero forma, a quel puntosi tratterà di capire la teoria fondamentale da cui deriva quellasupersimmetrica. Potremmo prendere in considerazione l’ideache l’universo non sia fatto delle sole quattro dimensioni chepercepiamo (le tre spaziali oltre alla dimensione del tempo)ma di molte altre, attualmente a noi invisibili. Il Large HadronCollider sta compiendo formidabili progressi. Ha appena sco-perto il famoso bosone di Higgs, la particella il cui campo per-mette a tutte le altre di avere una massa. Un risultato a dirpoco straordinario”.

Quando si potrà giungere a un risultato concreto cheporti all’identificazione della materia oscura?“Un decennio potrebbe essere un arco di tempo verosimile

per ottenere qualche risultato nella ricerca della materiaoscura presente all’inizio dell’universo. Su questo fronte, Cerne il laboratorio del Gran Sasso stanno collaborando intensa-mente. Mentre a Ginevra si sta lavorando con l’acceleratoreLhc, in Italia si stanno cercando tracce di particelle fossili diquel primo universo. E sono certo che per allora troveremouna risposta”.

Protoni, acceleratori, particelle supersimmetriche: nonpensa che questi concetti sia troppo difficili da compren-dere in un ambito divulgativo come BergamoScienza?“Da anni svolgo un’intensa attività di questi argomenti tra iragazzi delle scuole Medie e delle Superiori con grandi risul-tati. È un mondo che li affascina e che, nonostante quantopossa sembrare, comprendono senza grosse difficoltà. E poiil confronto con loro è molto positivo anche per noi scienziatiperché quando si affronta l’ignoto è bene che a farlo, insiemea chi ha maturato una certa esperienza, ci sia anche qualcunoprivo di incrostazioni intellettuali”. ■

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U N O A L L A V O LTA

Decolla il Distretto lombardoe punta all’eccellenza mondialeFabrizio CalvoGiornalista

“Tutto è nato da un bisogno manifestato dalle

aziende aerospaziali della nostra regione e ora

collaboriamo anche col sistema universitari

grazie alla partecipazione dei principali atenei

e centridi ricerca, oltre al nucleo tecnico

scientifico, l’elemento operativo più qualificato”,

racconta il presidente Giorgio Brazzelli

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la propria posizione. Come spiega inquest’intervista esclusiva a BergamoEconomica il presidente Giorgio Braz-zelli. “Il bilancio è certamente positivo,come dimostra il cammino compiuto fi-nora. Nel 2009 esisteva in Lombardiaun Distretto di fatto, composto da ec-cellenze industriali che riscuotevanosuccesso sui mercati di tutto il mondo,senza però fare sistema. Oggi, dopoun’intensa attività, possiamo dire di es-sere riusciti a creare un network di im-prese che si riconoscono in un insiemedi valori comuni la cui esistenza comerealtà è stata riconosciuta dalla stessaRegione Lombardia, prima col bandoDriade e poi con l’Accordo di pro-gramma siglato al ministero dell’Istru-zione che ne ha ufficializzato lo status.E parlo di atti concreti, che hanno con-sentito di avere risorse per la crescitacompetitiva delle Pmi. D’altra parte,crescere è l’obiettivo fondamentale del

I soci sono 75 (sono 74 impreseoltre all’Unione industriali di Va-rese), ma se ad essi si sommano le

oltre 100 imprese fra produttive, di ser-vizi e di commercio materiali che vi gra-vitano intorno, si arriva a quota 185.Tra grandi, medie e piccole tutte questeimprese danno lavoro a circa 15milapersone (+ 13,6% rispetto al 2006) eproducono il 38% dell’export nazio-nale del settore aerospaziale. Il loro fat-turato aggregato si aggira sui 4 miliardidi euro. Nel 2011 i loro investimenticomplessivi in ricerca hanno sfiorato i500 milioni (pari al 12% dei ricavi).Queste le caratteristiche salienti del Di-stretto aerospaziale lombardo (Dal) che,fondato tre anni fa, punta a consolidare

Distretto. E anche in quest’ambito van-tiamo un bilancio positivo, dato che ab-biamo ottenuto importanti risultatigrazie alle iniziative messe in atto sui trefronti che ritengo fondamentali per lacompetitività delle aziende: innova-zione e ricerca, miglioramento delle capacità operative, internaziona liz -zazione. Risultati importanti che, comemi piace spesso ricordare, hanno tra-sformato quello che era un “Distrettonei fatti” in un “Distretto dei fatti”, cheoggi può contare su 75 soci”.

Ci ricorda com’è nato e cresciuto ilDal?“È nato da un bisogno manifestatodalle aziende e siamo rimasti un Di-stretto a forte matrice industriale: dei75 soci, 74 sono imprese, più l’Unioneindustriali varesina. Oltre alle imprese,nella nostra attività è coinvolto anche il sistema universitario, grazie alla

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❚ Alenia Aermacchi M346, uno dei gioielli prodotti dall’industria aerospaziale italiana, di cui le imprese lombardesono tra le principali interpreti. In totale le realtà che operanonella nostra regione sono 185, danno da lavorare a circa15mila addetti, e raggiungono un fatturato di oltre 4 miliardidi euro, il 12% del quale è destinato alla ricerca.

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ternazionali, che prevede cioè il coin-volgimento di industrie, università eistituzioni pubbliche”.

Lei presiede il Distretto aerospa-ziale lombardo dal settembredello scorso anno. Quali sono state le azioni più si-gnificative di questo suo primoanno di gestione?“Innanzitutto tengo a precisare cheho avuto l’onore di essere stato pre-sidente del comitato promotore delDistretto nella sua fase costitutiva (dalfebbraio 2009). Allora, in accordocon i nove soci fondatori, impo-stammo le azioni necessarie per giun-gere al riconoscimento del Distretto ele linee guida delle iniziative a favoredei soci. Giuseppe Orsi (attuale presi-dente e amministratore delegato diFinmeccanica, ndr), eletto presidentedel Dal alla prima assemblea, ha ope-rato con molta determinazione, con-seguendo concreti risultati nelconsolidare e attuare queste inizia-tive. Quando, nove mesi fa sonostato nominato al suo posto, ho de-ciso di operare in continuità con l’at-tività del mio predecessore”.

Come opera il Distretto?“Le iniziative sono portate avanti dasei gruppi di lavoro, a cui partecipanole imprese in prima persona con propri tecnici ed esperti, personale al-tamente qualificato di grande espe-rienza ed entusiasmo che dedica,anche con sacrifici personali, moltotempo al Distretto. È importante sottolineare come que-sto lavoro di costante confronto, stu-dio e collaborazione veda grandiimprese e Pmi operare a stretto con-tatto. I sei gruppi di lavoro operanosui fronti della ricerca, delle tecnolo-

partecipazione dei principali atenei ecentri di ricerca lombardi e al nucleotecnico scientifico, l’elemento opera-tivo più qualificato del Distretto. Inol-tre manteniamo stabili rapporticollaborativi su progetti concreti conle principali istituzioni locali, in parti-colare con la Regione Lombardia. Ilnostro modello di governance si avvi-cina a quello del Triple Helix, ossia ilmodello dei più moderni distretti in-

gie legate allo spazio, dell’internazio-nalizzazione, della supply chain, dellafinanza e della formazione”.

Ci dà qualche esempio dell’atti-vità svolta?“Innanzitutto è stato reso operativoun progetto di e-scouting all’internodel nostro web (www.aerospacelom-bardia.it). In questo modo abbiamocreato una vera e propria vetrina delleimprese aerospaziali lombarde, dovei possibili partner internazionali pos-sono trovare tutte le principali infor-mazioni riguardanti ogni singolaazienda. Sul fronte della ricerca, poi, il nucleotecnico scientifico ha completato ilPiano tecnologico strategico, un do-cumento che ha fotografato l’attualestato di avanzamento del settore inLombardia, individuando percorsicondivisi di crescita. Sulla base di que-sto documento, sono stati creatifocus group in cui i rappresentantidelle imprese parlano concretamentedi sviluppi tecnologici. Ogni azienda porta al tavolo la pro-pria conoscenza mettendola a fattorecomune. Nei focus group, poi, si la-vora per formalizzare un progetto, farmaturare le necessarie partnershipper la formazione di reti e per attivarele azioni per cogliere le opportunitàdi finanziamento regionali, nazionalied internazionali di medio e lungotermine. Per aiutare le Pmi nel loro percorso dicrescita è continuata poi l’attività delgruppo di lavoro sull’internazionaliz-zazione con la partecipazione, nel2011, agli importanti eventi fieristicidi Le Bourget a Parigi e all’Aerospace& Defence Meetings di Torino. E, loscorso marzo, all’Aerospace & De-fense Supplire Summit di Seattle”.

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Tre sono i fronti su cui agisce il Distretto per supportare l’attività delle75 aziende, tra piccole,medie e grandi, di cui ècomposto: innovazione ericerca, miglioramentodelle capacità operative,internazionalizzazione.

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❚ Giorgio Brazzelli, presidente del Distrettoaerospaziale lombardo e di Agusta Westland.

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anche con la partecipazione con pro-pri rappresentanti all’interno dei co-mitati tecnico scientifici (Cts) dellesingole scuole, introdotti dalla re-cente Riforma Gelmini. Organi con-sultivi dalle grandi potenzialità di cuipossono far parte, oltre ai dirigentiscolastici e ai professori, anche gli im-prenditori in rappresentanza del si-stema produttivo locale. È questo unmodo concreto per riavvicinare lascuola alla realtà del lavoro e garan-tire così, allo stesso tempo, la compe-titività del sistema produttivo e ilfuturo dei nostri ragazzi. Al di là delladifficile situazione congiunturale,siamo consapevoli che l’investimentosulle persone è fondamentale per lenostre capacità di crescita future”.

Quali sono le aree di business e lespecializzazioni di queste realtà?“Una caratteristica, allo stesso tempo

Quali sono i numeri del Distretto?“Complessivamente ne fanno parte185 realtà: 24 sono grandi (con piùdi 250 addetti), 29 sono quelle medie(tra i 50 e i 249 dipendenti) e 132 pic-cole (con meno di 49 dipendenti).Queste aziende occupano 15mila ad-detti e producono il 38% dell’exportnazionale aerospaziale. A fronte di unfatturato annuo stimato sui 4 miliardidi euro, il settore destina il 12% delgiro d’affari alla ricerca”.

Questi dati indicano che il settoreè in aumento? E qual è il profilodegli addetti?“Quando nel 2006 facemmo il primocensimento del Distretto contammocirca 13.200 lavoratori, quindi 1.800addetti in meno degli attuali. Nono-stante il difficile momento congiun-turale, abbiamo assistito ad unacrescita occupazionale del 13,6%. Ein alcune realtà aziendali i laureati co-stituiscono il 35% dei neoassunti, adimostrazione del know how insitonel Distretto e del conseguente biso-gno di giovani molto preparati nonsolo da un punto di vista tecnico, maanche manageriale. E per rispondere a questa esigenza al-cune imprese del Distretto hannocreato, insieme con l’Università CarloCattaneo-Liuc, un master per fornireai neoingegneri, i futuri manager diquesto settore, una preparazione fo-calizzata sul mondo delle imprese intutta la loro complessità”.

Un settore per laureati, dunque…“Non solo: l’impegno del Distretto èrivolto anche all’istruzione tecnica su-periore. L’obiettivo è di creare una si-nergia fra il mondo dell’industria equello della scuola. Il Distretto è di-sposto a spendersi in prima persona,

fondamentale e unica nel panoramanazione e internazionale del settore,è di vedere rappresentati all’internodel Distretto lombardo l’intera supplychain e tutti i comparti fondamentalidell’aerospazio. In Lombardia sonopresenti i grandi integratori degli eli-cotteri, degli aeroplani, dei veicoli

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In alcune realtà aziendali i laureati costituiscono il 35% dei neoassunti, a dimostrazione del knowhow insito nel Distretto edel conseguente bisognodi giovani molto preparatinon solo da un punto divista tecnico, ma anchemanageriale

❚ Una delle prime iniziative è stata la realizzazione di un sito web(www.aerospacelombardia.it), in modo da creare una vetrina delle imprese aerospaziali lom-barde, dove i possibili partner internazionali possono trovare tutte le principali informazioniriguardanti ogni singola azienda.

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potuto avviare?“Negli ultimi due anni, attraverso ilbando Driade della Regione sonostati avviati 5 progetti di ricerca chehanno coinvolto 25 imprese del Di-stretto, per la maggior parte Pmi. Afronte di una spesa complessiva di3,4 milioni, il contributo è stato dipoco inferiore al 50%. A novembre si è chiuso, invece, ilbando Regione Lombardia-Miur e 10sono stati i progetti presentati dallenostre imprese”.

Quali sono i programmi a breve emedio periodo?“Sul fronte internazionalizzazioneabbiamo partecipato ad eventi fieri-stici come quelli di Farnborough,Berlino e Tolosa. Ma vogliamo an-dare oltre: portare, in Lombardia,con azioni di incoming, i più impor-tanti players mondiali del settore perfar vedere e conoscere dal vivo lenostre Pmi.

spaziali e payload scientifici per lospazio. Al loro fianco ci sono poi tutte le pic-cole e medie imprese impegnate nellaproduzione di avionica e integrazionedi sistemi elettro-avionici, sistemi edequipaggiamenti meccanici, elettro-meccanici e idraulici, componentimeccanici, strutture e fornitura di ser-vizi di engineering. E non sono settorinuovi per noi: molte delle aziendepresenti sul nostro territorio hannouna tradizione centenaria. Sono re-altà che hanno fatto la storia dell’ae-ronautica italiana e la loro esperienzasi è trasformata nel tempo in unknow how unico di alta tecnologiabasato su personale altamente quali-ficato”.

Coi finanziamenti messi a disposi-zione dalla Regione Lombardia edal ministero dell’Istruzione, quali

sono i progetti chele imprese hanno

Tutte iniziative che speriamo dipoter organizzare sfruttando anchele risorse del bando Regionale Dafneper la promozione internazionale dialcuni settori industriali, a cui ab-biamo presentato domanda di par-tecipazione. Importanti iniziative riguarderanno ilsettore della ricerca: attiveremo altrifocus group, completeremo la pro-filatura tecnologica delle nostreaziende, organizzeremo workshop eincontri sui temi dell’innovazione,monitoreremo costantemente ibandi non solo italiani che mettonoa disposizione risorse per i nuoviprogetti delle imprese, aiuteremo leaziende che vogliono affrontare col-laborazioni finanziate in campo in-ternazionale. Aiuteremo poi le poche Pmi ancoranon qualificate ad ottenere la certifi-cazione Iso 9001. Ma in quest’am-bito sarà ancora più importante ilsupporto che forniremo per ottenere

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Disporre di strumenti in grado di monitoraretutti i fenomeni fisici che interessano un veli-volo; simulare ed ottimizzare sia i componentisia il sistema completo; utilizzare la simulazionefin dall’inizio del ciclo di sviluppo, per verificarepiù ipotesi possibili e scegliere quelle più pro-mettenti su cui investire tempo e risorse. Se-condo Robert Harwood, Global Industry

Director Aerospace & Defense di Ansys, la multinazionale statuni-tense leader mondiale nel settore della simulazione numerica, sonoqueste le principali sfide che attendono chi si occupa di questa di-sciplina applicata ai settori aeronautico e aerospaziale. Il manageramericano ha espresso la sua opinione durante il recente convegnosulla progettazione assistita dalla simulazione, che si è svolto neimesi scorsi alle storiche Officine Caproni, a pochi passi dall’aeroportodi Malpensa. “Le continue sfide che gli ingegneri devono affrontareper costruire velivoli più leggeri e silenziosi, con un minore impattoambientale e consumo energetico, e sempre più ricchi di sistemi elet-tronici ha posto la simulazione numerica nella condizione di doversi

evolvere”, spiega Harwood. “Quello che riusciamo a fare oggi, anchegrazie al fatto che i software sfruttano appieno la potenza di calcolodisponibile sui computer di ultima generazione, è gestire la comples-sità tecnica e finanziaria della nostra attività, che è la causa princi-pale dei ritardi e dello sforamento dei budget dei progetti disviluppo”.La simulazione diventa quindi ancor più strategica, ed iniziano aparlarne non più solo i tecnici, ma anche i manager e gli ammini-stratori delegati. L’impatto che si ottiene, non dalla sua introdu-zione in azienda ma dalla sua corretta implementazione lungotutto il ciclo di sviluppo del prodotto, è evidenziato dallo studio sulritorno dell’investimento del Dipartimento della Difesa degli StatiUniti, che indica il Roi dell’impiego della simulazione tra il 700 e il1300%. “Il paradigma della Simulation Driven Product Develop-ment è quello che permette alle aziende di usare tutto il potenzialedella simulazione. Avere un prodotto non basta: il lavoro enorme che stiamo facendoè sui processi e sulle persone. Solo agendo su questi fattori sarà pos-sibile impattare sulla produttività”.

E con la simulazione non si perde la rotta

❚ Robert Harwood, Global Industry DirectorAerospace & Defense di Ansys.

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Le imprese bergamasche sono quattro

In attesa che Brembo spa formalizzi, dopo averlo annunciato lo scorsoaprile, l’ingresso nel business aerospace per occuparsi, verosimil-mente, di impianti frenanti e di sicurezza passiva, vediamo chi sonoe cosa fanno le quattro società bergamasche che fanno parte del Di-stretto aerospaziale lombardo: Guadini Lamiere International, Lami-flex spa, Omf-Office Meccaniche Finardi e Persico spa.

• Gualini Lamiere International – Presente nel Distretto ae-rospaziale lombardo dal 2010, l’azienda di Bolgare segue una cordatache fa capo a Cestec e Fondazione Politecnico di Milano, con OfficineMeccaniche Finardi, per realizzare un progetto che ha sviluppato unatecnologia di materiale fonoassorbente, con impiego applicativo nel-l’industria aerospaziale. Tale materiale è lavorabile con le tecnologiepresenti all’interno dello stabilimento Gualini. Dopo il debutto, nel1956, nel settore della carpenteria leggera, Gualini Lamiere Interna-tional spa (45 addetti, 10 milioni il fatturato 2011) è oggi parte di ungruppo di aziende specializzate nella lavorazione della lamiera conspessori da 1 a 300 millimetri.

• Laminflex - Se la produzione di canaline, rigide e flessibili, a bassopeso, per impianti di controllo della pressurizzazione e condizioneambientale del velivolo (sistemi Ecs) costituisce la punta di diamantedi Laminflex (società del Gruppo Laminflex) in ambito aeronautico,va detto che la società di Ponte Nossa grazie ad un brevetto unico alivello mondiale, realizza anche canaline, pannelli piani, tessuti pre-impregnati, con caratteristiche schermanti e conduttive per la prote-

zione di cavi e dispositivi elettronici dei velivoli da interferenze elet-tromagnetiche oltre che di macchine ad alte prestazioni nel settoredella difesa o delle telecomunicazioni. E proprio nella nicchia aero-nautica, il gruppo guidato da Luigina Bernini e dai suoi figli è deten-tore del processo speciale di polimerizzazione dei materiali compositiin autoclave certificato da Agusta Westland.

• Officine Meccaniche Finardi - Tra le prime aziende ad aderireal Distretto, Omf-Officine Meccaniche Finardi fa parte del gruppo dilavoro Supply Chain. L’azienda di Caravaggio partecipa sia alle attivitàdi ricerca per l’introduzione di nuovi materiali, sia allo sviluppo di si-stemi ad elevato contenuto funzionale, nell’ambito dei sistemi mec-canici. In collaborazione col Politecnico di Milano e la FondazionePolimi, Omf ha redatto il progetto “Sistemi compositi per l’assorbi-mento e la riduzione del rumore” denominato Sparr.

• Persico - Nell'ambito del Distretto aerospaziale lombardo, Persicoè impegnata nella messa a punto di un processo finalizzato ad intro-durre l'impiego di materiali compositi termoplastici di ultima gene-razione, ricorrendo ad impianti a maggior contenuto tecnologico alloscopo sia di ridurre considerevolmente i tempi-ciclo sia ad aumentarela qualità del manufatto a scapito dell'uomo. Articolata in cinque divisioni, l’azienda di Nembro produce stampi inalluminio ed acciaio per rivestimenti interni ed isolamenti acustici etermici delle vetture e dei veicoli industriali, e anche stampi rotazionaliin alluminio. A cinque anni fa risale la creazione dell’area Research & Develop-ment, nata per soddisfare in modo trasversale ciascuna divisione coninnovazioni tecnologiche utilizzate per migliorare i prodotti, crearnedi nuovi o migliorare i processi di produzione.

In che modo state procedendo?“Vogliamo aiutare le Pmi a miglio-rare le prestazioni sia nelle attività diproduzione sia nella fornitura di ser-vizi attraverso l’introduzione e l’ulte-riore diffusione dei metodi basati sul“Lean Thinking”, certi che questosia un passo fondamentale per mi-gliorare la competitività del settorenel suo complesso. La convinta, costante e ampia appli-cazione di queste metodologie dà risultati veramente notevoli su ridu-zioni costi e tempi, miglioramentodella qualità, rispetto dei tempi diconsegna. Tutti risultati misurabili”.

la certificazione En/As 9100. Per que-sto potremo contare sul coinvolgi-mento diretto di personale altamentespecializzato dei prime contractor, adimostrazione della stretta collabora-zione tra le grandi e piccole. Ma il principale impegno del Di-stretto per l’anno in corso riguardail tema della “Lean Production”,che, nata nell’industria automobili-stica giapponese (famoso il casodella Toyota, dove tale strategia èstata introdotta per aumentare l’ef-ficienza ed eliminare gli sprechi), èda anni una realtà anche in molteaziende italiane, non ultime alcuneimprese del nostro Distretto”.

Concretamente che farete per av-vicinare le imprese ai principidella “Lean Production”?“Abbiamo già fatto azioni di sensibi-lizzazione con esperti di “Lean Production” dell’Università Carlo Cat-taneo-Liuc e alcuni esponenti diaziende del Distretto che hanno giàadottato i sistemi organizzativi legatial pensiero snello, dimostrando conla loro esperienza i benefici derivantidall’utilizzo di queste tecniche. La ri-sposta delle Pmi a quest’opera di sen-sibilizzazione è stata molto positiva;adesso ci apprestiamo ad operareconcretamente con loro. Ci avvarremo di strutture come quella

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Ciò consentirà di valutare il livello rag-giunto dalla singola azienda e di indi-viduare le aree sulle quali l’aziendadovrà intervenire attraverso un per-corso fatto di formazione e di pro-getti pilota. Sono certo che ci saràun’adesione convinta al progetto e siraggiungeranno obiettivi importantiper la crescita e la competitività diqueste nostre aziende. Anche su questo fronte l’azione delDistretto si baserà sulla capacità di dia-logo, confronto e collaborazione traquelle grandi aziende che hanno giàintrapreso percorsi “Lean” e le Pmi”.

Oltre ad essere presidente del Di-stretto aerospaziale lombardo, Leiè alla guida di una delle più im-portanti aziende di questo set-tore: l’AgustaWestland. Cosa spinge una realtà produttivadi questa portata a impegnarsi inun’azione di sistema?

del “Lean Club” dell’Università Liucper un mirato lean assessment in cia-scuna azienda del Distretto interes-sata all’iniziativa.

“Come AgustaWestland crediamomolto in quello che stiamo facendonel Distretto e per il Distretto. Due lemotivazioni di fondo: sicuramentesentiamo una responsabilità verso ilterritorio, per la sua crescita econo-mica ed occupazionale. Da qui il nostro impegno per lo sviluppo competitivo delle Pmi e, diconseguenza, per lo sviluppo dell’in -dustria aerospaziale lombarda. Ma non nascondo che, come grandeazienda, abbiamo interesse a vedercrescere la competitività delle Pmiperché è una delle condizioni perl’aumento anche della nostra compe-titività. Vogliamo trovare nel territoriolombardo partner tecnologicamenteavanzati, innovativi, competitivi., per-ché siamo convinti che il manteni-mento della nostra eccellenza nelmondo passa anche dall’eccellenzadell’intero sistema produttivo aero-spaziale lombardo”. ■

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Tra gli obbiettivi anchequello di creare una sinergia fra il mondo dell’industria e quellodella scuola: il Distretto è disposto a spendersi inprima persona, anche conla partecipazione con propri rappresentanti all’interno dei comitatitecnico scientifici (Cts)delle singole scuole, introdotti dalla recenteRiforma Gelmini

U N O A L L A V O LTA

Tutto è iniziato solo tre anni fa

Nato il 23 febbraio 2009, del comitato promotore del Distretto aero-spaziale lombardo fanno parte Agusta Westland, Alenia Aermacchi,Aerea, Carlo Gavazzi Space, Gemelli, Secondo Mona, Selex Galileo,Spaziosystem e l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.Un mese più tardi il comitato presenta alla Regione Lombardia do-manda di partecipazione ai bandi Driade (Distretti regionali per l’in-novazione, l’attrattività e il dinamismo dell’economia locale) finalizzatia supportare l’emersione di sistemi produttivi non ancora istituzio-nalmente riconosciuti. A luglio, con l’aggiudicazione del bando, c’è ilriconoscimento ufficiale della vitalità del sistema produttivo aerospa-ziale lombardo e dell’esistenza di un network capace di creare svi-luppo e ricchezza per l’intero territorio.A settembre, prende il via la campagna di adesione al Distretto e ilmese dopo all’Università Liuc decolla la prima edizione del MasterHelicopter & Airplane, promosso dalle imprese del Distretto per for-mare i futuri manager del settore. A gennaio 2010, alla prima convention sono 52 le imprese aderential Distretto che, a giugno, fa il debutto sulla scena internazionale, al-l’Ila Berlin Airshow. A luglio, al programma Driade vengono ammessi5 progetti legati ad imprese del sistema produttivo aerospaziale lom-

bardo (per un totale di 1,6 milioni di euro). Nel frattempo, Regione eministero dell’Istruzione prendono impegni per costituire anche unDistretto tecnologico dell’aerospazio (prioritario per la competitivitàdel sistema lombardo). A settembre, Ubi Banca mette a disposizioneuna linea di finanziamento di 20 milioni per sostenere gli investimentiin ricerca e innovazione tecnologica dell’industria lombarda del set-tore. A ottobre inizia la seconda edizione del Master, che stavoltacoinvolge 22 laureati in ingegneria. A dicembre viene siglato l’accordodi programma che prevede lo stanziamento di 120 milioni per il trien-nio 2011-2013 per sviluppare in Lombardia la ricerca e l'innovazionenei settori di punta, tra cui l'aerospazio.Nel gennaio 2011, alla Liuc si inaugura un corso di aggiornamentoper i docenti degli istituti tecnici superiori del territorio varesino.L’obiettivo è di avvicinare il mondo della scuola alla realtà dell’indu-stria aerospaziale. Ad aprile, alla seconda convention le imprese ade-renti al Distretto sono più di 70. A giugno la nomina di Brazzelli apresidente del Distretto e a fine ottobre, la partecipazione all’Aero-space & Defense Meetings di Torino.Infine, nel marzo 2012, la partecipazione all’Aerospace & De-fense Supplire Summit, a Seattle, dove erano presenti 600 im-prese del settore in rappresentanza di 30 Paesi, culminata con lavisita alla Boeing.

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I M P R E S E E F I N A N Z A

Ora le aziendehanno un solido alleatoLaura CeresoliGiornalista

Le Camere di commercio di Bergamo, Milano,

Brescia e Como nel 2009 hanno dato vita

a Futurimpresa, una sgr che cerca aziende

dal business sano e le sostiene nella crescita.

Dopo l’avvio, già il primo bilancio fa ben

sperare

19Bergamo Economica

Q uattro investimenti effet-tuati in un anno e mezzoin altrettante eccellenze

lombarde e ancora 60 milioni dieuro a disposizione delle piccolemedie imprese. È questo il primobilancio di Futurimpresa, la societàdi gestione del risparmio promossadalle Camere di commercio di Ber-gamo, Milano, Brescia e Como,guidata dall'amministratore dele-gato Luigi Glarey. Attivo da circadue anni, dopo aver concluso uniter organizzativo durato circa unanno, questa sgr si impegna a inve-stire in aziende lombarde con validipiani di sviluppo. L'obiettivo èquello di promuoverne la crescitanon solo tramite l'apporto di capi-tali, ma anche grazie a un contri-buto in termini di relazioni e culturamanageriale.Fino ad oggi Futurimpresa ha inve-stito 2 milioni per il 32% nella bergamasca Ofi (cosmetica e inte-gratori), 3 milioni per il 10,7% nella

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Rem (impianti fotovoltaici perl'agricoltura), 2 milioni per il 30%della Berkel (affettatrici) e 2,5 mi-lioni per il 15,6% di Markab (ge-stione-intermediazione dei rifiuti).La società fa riferimento al Fondofinanza e sviluppo impresa, unfondo mobiliare chiuso in cuihanno apportato risorse finanziariele Camere di commercio fondatrici(che coprono complessivamentepoco più della metà del totale), ilFondo italiano di investimento pre-sieduto da Marco Vitale (20 mi-lioni), Futurainvest (5 milioni), Ubi(5 milioni), Creberg (3 milioni) e BccTreviglio (700 mila euro). “Il fondo – spiega Matteo Zanetti,vicepresidente della Camera dicommercio di Bergamo e consi-gliere di Futurimpresa – non solopremia le aziende con particolarepropensione all'internazionalizza-zione e all'innovazione, ma le affianca indirizzandole nelle que-stioni organizzative e manageriali.Ci poniamo fra gli investitori e leimprese come un soggetto terzo,neutrale, che può far ricorso a unforte sistema di relazioni con il ter-ritorio”.

Attraverso aumenti di capitale, ilfondo acquisisce partecipazioni diminoranza in società di capitali confatturato tra i 10 e i 50 milioni dieuro a gestione familiare che intro-ducano innovazioni tecnologiche oche posseggano marchi distintivi eprodotti tipici del Made in Italy. “Ilperiodo di uscita dal fondo è di 5anni, non i classici tre, e per questo

I M P R E S A E F I N A N Z A

❚ Fino ad oggi Futurimpresa ha investito 2 milioni per il 32% nella bergamasca Ofi (cosmetica e integratori), 3 milioni per il 10,7% nella Rem (impiantifotovoltaici per l'agricoltura), 2 milioni per il 30% della Berkel (affettatrici) e 2,5 milioni per il 15,6% di Markab (gestione-intermediazione dei rifiuti).

20Bergamo Economica

Attraverso aumenti di capitale, il fondo acquisisce partecipazionidi minoranza in società di capitali con fatturatotra i 10 e i 50 milioni di euro a gestione familiare che introducanoinnovazioni tecnologicheo che posseggano marchidistintivi e prodotti tipicidel Made in Italy

❚ “L’azienda si pone fra gli investitori e le imprese come un soggetto terzo, neutrale, che può far ricorso a un forte sistema di relazioni con il territorio”, spiega Matteo Zanetti, vicepresidente della Camera di commercio di Bergamo e consigliere di Futurimpresa.

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striali di crescita concreti e nonpunta certo al salvataggio diaziende decotte. Si tratta, per in-tenderci, di un'iniziativa assoluta-mente diversa da Confiducia che,invece, dà un supporto alle aziendein periodo di crisi. La convinzione della bontà di que-

è più appetibile. In un anno emezzo di attività abbiamo analiz-zato 205 aziende di cui il 37% mi-lanesi, il 21% bresciane, il 15%bergamasche, il 9% comasche e il18% provenienti da altre province.Alla fine sono stati effettuati quat-tro investimenti sfruttando solo 10dei 70,2 milioni di euro a disposi-zione. L'obiettivo è quello di arri-vare a regime a una ventina dipartecipazioni”. Nel frattempo sipreannuncia l'arrivo di altre risorse:altre Camere di commercio lom-barde hanno infatti manifestato illoro interesse nei confronti di Futu-rimpresa e potrebbero presto en-trare in società.Il presidente camerale GiovanniPaolo Malvestiti invita tuttavia anon confondere questa risorsa conle varie iniziative anticrisi messe inatto negli ultimi tempi: “Il fondonon investe in aziende finanziarie,nel settore immobiliare e in impresein difficoltà economica”, precisa.“Con Futurimpresa vengono alcontrario coinvolti progetti lungimi-ranti sia a livello locale sia regio-nale. Questo è uno strumentopionieristico di sviluppo economicoe di capitalizzazione di piani indu-

sto progetto ha condotto le quattroCamere di commercio fondatricidella sgr a intervenire in manierarobusta nella costituzione del relativo fondo di investimento persupportare uno strumento profon-damente diverso da altre iniziative,pur lodevoli”. ■

Futurimpresa è una società autoriz-zata dalla Banca d’Italia dal 18 Set-tembre 2009 alla prestazione deiservizi di gestione del risparmio. Ge-stisce il fondo mobiliare chiuso riser-vato a investitori qualificati “Finanzae sviluppo impresa”. Tra i soci di Fu-turimpresa ci sono le Camere di com-mercio di Milano (attraverso laholding di partecipazioni Parcam srl)per il 55%, Bergamo e Brescia per il18% e Como per il 9%. Questi enticontano un totale di più di 530milaaziende attive iscritte nei loro registri,pari a circa il 10% delle imprese ope-ranti in Italia. Le quattro provincie sitrovano infatti all’interno di un'areageografica fortemente sviluppata. Ilterritorio lombardo, con un sistema

Futurimpresa, un pool di quattro Camereeconomico incentrato soprattuttosulle piccole e medie imprese, ma raf-forzato anche dalla presenza digrandi gruppi industriali, è uno deicosiddetti quattro motori d’Europa(Baden - Württemberg, Catalogna,Lombardia e Rodano-Alpi), regioniconsiderate economicamente trai-nanti per l'intera Unione europea.Quest’area ha un ruolo determinanteall’interno dell’economia dell’interoPaese, non solo per il numero diaziende presenti, ma anche per laloro dinamicità. I suoi soci, quali or-gani istituzionali storicamente radi-cati nel tessuto economico lombardo,permettono a Futurimpresa di svilup-pare un solido sistema di relazionicon il territorio.

21Bergamo Economica

In un anno e mezzo di attività sono state analizzate 205 aziende di cui il 37% milanesi, il 21% bresciane, il 15%bergamasche, il 9% comasche e il 18% provenienti da altre province ❚ La home page di Futurimpresa: sul sito della sgr l’attività e tutte le novità della

società di investimenti.

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L’agricoltura ecosostenibile co-stituirà il vero banco di provaper le aziende agricole nel

prossimo decennio. Il tema della qua-lità ambientale delle attività del set-tore primario rappresenta oggigiornoun capitolo di grande interesse perl’agricoltura italiana ed europea. Vi-viamo infatti in un’epoca in cui sia leistituzioni sia i cittadini chiedono agliimprenditori agricoli un impegnoforte verso produzioni realizzate nelpieno rispetto dell’ambiente e dei cicli

A G R I C O LT U R A

Coltivazioni ecosostenibilie nel futuro c’è sempre più verde Luigi PisoniEsperto in politiche agricole e ambientali

L’Unione europea punta dritta verso un tipo

di agricoltura più rispettosa dell’ambiente.

In quest’ottica ha già istituito le fasce tampone

e guarda con estremo interesse anche all’agricoltura

conservativa, un insieme di tecniche come la

semina diretta che riducono l’alterazione della

struttura superficiale del suolo, una pratica che

fa a meno della tradizionale aratura profonda

dei suoli e del forte impiego di prodotti chimici

22Bergamo Economica

❚ La tecnica della semina diretta è quanto di più naturale ci sia ed è vecchia quantol’agricoltura stessa. Da qualche tempo aquesta parte in diversi Paesi se ne sono riscoperti i vantaggi anche a livello economico e non solo ambientale.

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tere nel contempo in forte difficoltàl’intero sistema produttivo dell’agricol-tura continentale, già deficitaria in al-cuni comparti.Ad ogni modo, in attesa della pros-sima riforma della strategia Ue perl’agricoltura, improntata alla cosid-detta pratica dell’inverdimento ogreening, già da quest'anno è en-trato in vigore per tutti gli agricoltorieuropei l’obbligo della costituzione difasce tampone, ovvero di corridoi diprotezione ambientale disposti lungoi corsi d'acqua che costeggiano icampi coltivati. Va precisato che ormai da diversi annile questioni ambientali si sono rita-gliate un proprio spazio nella politicaagricola dell’Ue, il che ha fatto sì che

naturali. È ormai chiaro da tempo chesulla prossima riforma della Politicaagricola comune (Pac) ad incidere saràsoprattutto il peso che si vorrà attri-buire in ambito agricolo alla strategiacomplessiva promossa dall’Unione eu-ropea in materia ambientale, forte-mente legata ad un obiettivo dicrescita sostenibile: ci troviamo difronte ad un modello di sviluppo voltoa promuovere un’economia semprepiù rispettosa dell’ambiente, purnell’ambito di finalità generali di effi-cienza e competitività. Tra le nuove misure di politica agricolaattualmente allo studio da parte delleistituzioni comunitarie spicca la propo-sta di dedicare il 7% delle superficiagricole delle aziende europee ad areead alto valore ambientale: un criterioche, se applicato, potrebbe incontrareil sicuro interesse di una parte signifi-cativa dell’opinione pubblica, ma met-

le aziende agricole diventassero sem-pre più una sorta di braccio operativodi Bruxelles in questa battaglia a tuteladell’ambiente. Tuttavia, se fino al 2005 l’adesione a

AG R I C O LT U R A

23Bergamo Economica

Purtroppo non sono moltele aziende agricole di dimensioni tali da poterammortizzare i necessariinvestimenti in attrezzature. Occorrerebbe optare quindi per soluzioni di carattere cooperativo o per un utilizzo di serviziin conto terzi

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programmi comunitari di salvaguardiadel paesaggio rurale poteva costituiresemplicemente un’occasione per inte-grare il reddito aziendale, a partire daquella data tutte le imprese agricoleeuropee sono state assoggettate allacosiddetta condizionalità obbligatoria,ovvero al rispetto di una serie di rigidedisposizioni in materia di ambiente,sanità pubblica, salute delle piante ebenessere degli animali, pena l’esclu-sione – in caso contrario – dagli aiuticomunitari riservati al settore agricolo.Tra gli obblighi ai quali l’agricoltore ètenuto a conformarsi, la nuova normasulle fasce tampone lungo i corsi d’ac-qua costituisce indubbiamente lagrande novità per il 2012. Tra le prin-cipali finalità vi è quella di proteggere

le acque superficiali e sotterraneedall’eventuale infiltrazione di residui difertilizzanti chimici e diserbanti impie-gati in agricoltura. Ma che cosa s’intende esattamente per fascia tam-pone? Si tratta di una fascia stabil-mente inerbita, spontanea o seminata,da realizzare in corrispondenza deicorsi d’acqua che costeggiano i campi,a meno che tali corpi idrici non sianoprovvisti di argini o altre barriere postetra il campo e l’acqua. In poche parole,le fasce tampone sono una sorta dicorridoi verdi in cui i fertilizzanti e altriprodotti chimici sono rigorosamentedichiarati off limit. Nel complesso siamo di fronte ad uncontributo importante verso la realiz-zazione di fasce di pregiata biodiver-

AG R I C O LT U R A

24Bergamo Economica

Gli agricoltori chiedonospesso di intervenire contro l’eccessiva cementificazione del territorio e di sostenere la scarsa valorizzazioneeconomica delle nostreproduzioni, nonché sgravarli del peso dellaburocrazia, che è diventato insostenibile

❚ Già da quest'anno è entrato in vigore per tutti gli agricoltori europei l’obbligo della costituzione di fasce tampone, ovvero di corridoi di protezione ambientale disposti lungo i corsi d'acqua che costeggiano i campi coltivati.

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sità, che tuttavia rappresentano un ag-gravio di costi piuttosto significativoper molte aziende agricole alle presecon bilanci spesso negativi. Ciò vale inparticolar modo per realtà produttivecome quella bergamasca e lombarda:non dimentichiamo che questi vincolisono imposti soprattutto all’agricol-tura di pianura, dove i valori dei terrenisottratti alla produzione raggiungonocifre di 120.000 / 150.000 euro all’et-taro. Un ambito di intervento agroam-bientale che potrebbe essere accoltocon maggior favore da parte delmondo agricolo è invece quello dellacosiddetta agricoltura conservativa,ovvero un insieme di tecniche agricoleecosostenibili che puntano ad un’alte-razione minima della struttura super-ficiale del suolo. Ci si riferisce inparticolare alla semina diretta, unapratica di coltivazione che fa a menodella tradizionale aratura profonda deisuoli, la quale va di pari passo con unforte impiego di prodotti chimici e puòquindi arrivare in alcuni casi ad alterarein maniera significativa l’assetto natu-rale del suolo.Qual è l’origine del movimento del-l’agricoltura conservativa? Si tratta dimodalità di semina messe a puntonegli Stati Uniti circa 50 anni fa, ma ri-scoperte solo in tempi recenti. In tuttaItalia, ad esempio, si contano solo5mila ettari coltivati in questo modosu una superficie agricola utilizzata diquasi 13 milioni di ettari.La tecnica della semina diretta èquanto di più naturale ci sia ed è vec-chia quanto l’agricoltura stessa. Daqualche tempo a questa parte, tutta-via, in diversi Paesi se ne sono risco-perti i vantaggi anche a livelloeconomico e non solo ambientale:questo ha fatto sì che nelle grandiagricolture avanzate del Nord Ame-

rica, così come del Brasile e dell’Ar-gentina, questa tecnica sia stata rapi-damente applicata su vasta scala conrisultati assai interessanti e senza sor-prese dal punto di vista agronomico.Oltre ad essere altamente eco-friendly,infatti, questo nuovo modo di conce-pire il rapporto con la terra ha interes-santi risvolti positivi per l’economiadell’azienda agricola. I maggiori van-taggi si registrano sul fronte dellespese cui gli agricoltori vanno normal-mente incontro durante la stagioneproduttiva: il risparmio di carburante ènotevole, fino al 70%, e lo stesso di-casi per il costo della manodopera.A ciò si deve aggiungere il significativorisparmio di acqua, risultato che sa-rebbe di particolare rilievo in una realtàcome quella bergamasca e lombarda,la cui agricoltura si confronta quasitutti gli anni con il problema della sic-cità. Secondo i dati diffusi da Aipas,l’Associazione italiana produttori amicidel suolo, il terreno seminato su sodoriduce l’evaporazione del 60%, ta-gliando drasticamente la domanda diacqua da irrigazione.Quali risultati concreti potrebbero pro-durre le tecniche di agricoltura conser-vativa in Bergamasca? Negli anniscorsi l’amministrazione provinciale ha

già condotto diverse sperimentazionicon risultati lusinghieri, in collabora-zione con Ersaf e la Regione Lombar-dia. Secondo alcune stime, con lasemina diretta il minor consumo dicarburante nelle sole operazioni diaratura comporterebbe una riduzionesecca delle emissioni annue di anidridecarbonica pari a ben oltre 100 chilo-grammi per ettaro di terreno coltivatoa soia o cereali. Se si considera che inBergamasca, stando ai dati del recentecensimento agricolo, la superficie a se-minativi è pari a circa 36.550 ettari, cisarebbero i margini per l’abbattimentodelle emissioni di anidride carbonica diquasi 4mila tonnellate, contributo nonindifferente, soprattutto se prove-niente da un comparto produttivo di

25Bergamo Economica

Le norme Ue sulla realizzazione dellecosiddette fasce tampone in agricol-tura prescrivono la creazione obbliga-toria da parte degli agricoltori di fascestabilmente inerbite, da realizzare incorrispondenza dei corsi d’acqua checosteggiano i campi.Il regolamento vigente implica il ri-spetto di una serie di vincoli. In parti-colare, in questi corridoi verdi:- è vietato effettuare le consuete la-

vorazioni;- è vietato applicare fertilizzanti chi-

mici entro 5 metri dai corsi d’acqua;- per quanto attiene a letame e mate-

riali organici ad esso assimilati, illoro uso è soggetto ad una serie diprescrizioni e limitazioni.

È infine prevista la possibilità per leRegioni di intervenire e stabilire pro-prie disposizioni in materia di distanzeda rispettare e deroghe applicabili.

Ecco cosa sono le fasce tampone

I vincoli sono imposti soprattutto all’agricolturadi pianura, dove i valoridei terreni sottratti allaproduzione raggiungonocifre di 120.000 / 150.000euro all’ettaro

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tipo non industriale.Quali sono, dunque, i fattori che finoad oggi hanno impedito una diffu-sione su larga scala di queste tecni-che? Innanzitutto occorre ricordareche la coltivazione su sodo, per esserepraticata in modo razionale e vantag-gioso, richiede l’applicazione di alcuniaccorgimenti agronomici e tecnici. Ènecessario in particolare l’intervento diseminatrici con caratteristiche parzial-mente diverse rispetto a quelle con-venzionali e in grado di mettere adimora il seme nel terreno evitando sial’aratura del suolo sia la maggior partedelle altre forme di lavorazione mec-canica del terreno. Sotto questo pro-filo non sono molte le aziende agricoledi dimensioni tali da poter ammortiz-zare i necessari investimenti in attrez-zature. Occorrerebbe optare quindiper soluzioni di carattere cooperativoo per un utilizzo di servizi in contoterzi. Vi è infine, in molti casi, un pro-blema di mentalità e una certa ritrosiaa sperimentare soluzioni nuove.

Anche di fronte all’evidenza dei risul-tati e all’assenza di rischi, si preferiscecontinuare a fare quello che si è sem-pre fatto e si rinuncia ad applicare in-novazioni che, in realtà, non sononient’altro che un ritorno alla tradi-zione con modalità assistite dalla tec-nologia. ■

26Bergamo Economica

La semina diretta e le altre modalitàcolturali affini, oltre a far risparmiarel’agricoltore, incrementano la qualitàe il valore nutritivo degli alimenti col-tivati su questi terreni. L’assenza di tecniche di coltivazioneinvasive fa sì che non venga alteratoil naturale assetto del suolo e che nonsiano dispersi alcuni nutrienti di base.Ne deriva un terreno più ricco in fo-sforo, calcio e altri importanti costi-tuenti dal quale si ricavano alimentinaturalmente fortificati con vitaminee minerali. Tutto questo – a detta dimolti studiosi – aprirebbe le porte adun nuovo tipo di agricoltura sosteni-bile, con vantaggi paragonabili a quellidelle moderne coltivazioni biologiche

e biodinamiche: si tratta di un’agricol-tura basata sulla convinzione che unabuona gestione dei suoli consente diincrementare l’attività biologica diquesti ultimi e di ottenere quindi pro-dotti di qualità nettamente superiore.Non da ultimo vi sono i vantaggi cheun’agricoltura più ecosostenibile com-porterebbe per la qualità del lavoro, equindi della vita, degli agricoltoristessi. Un ettaro di seminativi con-dotto secondo i dettami dell’agricol-tura conservativa richiede infatti unimpegno pari a sole 4 ore di lavoro, afronte di ben 12 ore per ettaro richie-ste dall’applicazione di arature pro-fonde e altre lavorazioni propriedell’agricoltura convenzionale.

E si guadagna anche in qualità

È necessario l’interventodi seminatrici con caratteristiche parzialmente diverse rispetto a quelle convenzionali e in gradodi mettere a dimora ilseme nel terreno evitandosia l’aratura del suolosia la maggior parte delle altre forme di lavorazione meccanica del terreno

AG R I C O LT U R A

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delle risorse, la Commissione europeaha elaborato nel marzo dello scorsoanno un nuovo piano di efficienzaenergetica idoneo a garantire per il2020 il raggiungimento dei cosiddettiobiettivi Ue 20-20-20 richiedenti ri-spettivamente una riduzione del 20%delle emissioni di anidride carbonica,un aumento del 20% della quotadelle energie rinnovabili e una ridu-zione del consumo di energia del20%. In considerazione di ciò, es-sendo il comparto industriale tra iprimi consumatori di energia primariain Europa, la Commissione ha ritenutoche l’industria europea, anche ai finidi aumentare la propria competitività,sia in particolare interessata a com-piere investimenti finalizzati a ridurrele emissioni di carbonio e a fare un usoefficiente di energia e di nuove risorse.Su queste premesse, il consigliere del

C on l’adozione della strategia“Europa 2020” che si pro-pone una crescita economica

sostenibile grazie ad un uso efficiente

Comitato economico sociale europeo,Antonello Pezzini, ha assunto l’inizia-tiva di estendere al settore industrialela stessa strategia che ha caratteriz-zato il Patto dei sindaci (Covenant ofMayors) quale impegno comune debi-tamente sottoscritto ad oggi da circa1.400 Comuni italiani sugli 8.104 esi-stenti per la realizzazione degli “obiet-tivi energetici e climatici 3 x 20comunitari”.La proposta di Pezzini prevede unpiano di interventi aventi lo scopo disollecitare gli operatori industriali eu-ropei a compiere investimenti finaliz-zati a ridurre le emissioni di carbonioe a fare un uso efficiente di energia e

Dal patto dei sindacial patto delle industrieRiccardo LenaAvvocato ed esperto di politiche comunitarie

Il consigliere del Comitato economico sociale

europeo, Antonello Pezzini, ha proposto di

estendere al settore industriale la stessa

strategia che ha caratterizzato il Patto

dei sindaci quale impegno comune per la

realizzazione degli obiettivi energetici e climatici

comunitari. E Confindustria Lombardia,

che ha accettato la nuova sfida, si sta già

rimboccando le maniche

La proposta prevede un piano di interventi per sollecitare gli operatori industriali europei a compiere investimenti finalizzati a ridurre le emissioni di carbonio e a fare un uso efficiente di energia e di nuove risorse nellacostruzione degli edificiche ospitano le attivitàproduttive

O S S E R VATO R I O E U R O P E O 1

❚ Alberto Barcella, presidente di Confindustria lombarda.

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O S S E R VATO R I O E U R O P E O 1

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❚ Il Patto delle industrie è stato presentato il 22 giugno aBruxelles, presso la sede del Cese, dove è emerso che per lasua realizzazione necessita, come è già avvenuto per il Pattodei sindaci, una stretta collaborazione con la Direzione generale Energia e con la Banca europea per gli investimenti.

di servizi energetici (Esco).Considerato il fatto che lo stesso Pez-zini aveva indicato per il nostro Paesela Lombardia quale regione più idoneaper avviare in via sperimentale il pro-getto, il presidente di Confindustria re-gionale, Alberto Barcella, ricordatol’impegno profuso dalla sua organiz-zazione per diffondere il Covenant ofMayors, ne ha dichiarato la disponibi-lità a porsi quale partner della Com-missione europea e del Cese per laprima fase sperimentale degli inter-venti richiesti.“Confindustria Lombardia è da sem-pre molto attenta ai temi dello svi-luppo sostenibile e dell’efficienzaenergetica, soprattutto se riferibili di-rettamente al settore della produzioneindustriale”, spiega Barcella, in esclu-siva per Bergamo Economica. “Sin dasubito ha appoggiato e sostenutosenza esitazione la diffusione del pro-

di nuove risorse nella costruzione degliedifici che ospitano le attività produt-tive, nell’illuminazione degli edifici edei luoghi di lavoro, nella disponibilitàdel parco attrezzature e macchinari edei motori elettrici che rappresentanoil principale tipo di carico elettrico in-dustriale.Il progetto Patto delle industrie (Cove-nant of Companies) è stato presentatoil 22 giugno a Bruxelles, presso la sededel Cese, dove è emerso che per la suarealizzazione necessita, come è già av-venuto per il Patto dei sindaci, unastretta collaborazione con la Direzionegenerale Energia e con la Banca euro-pea per gli investimenti, e il convintocoinvolgimento, favorito dalle organiz-zazioni di rappresentanza delle im-prese, del mondo produttivo, delsistema creditizio (istituti finanziari econsorzi fidi) delle aziende operantinel settore dell’energia e delle società

gramma europeo noto come Cove-nant of Mayors a beneficio del com-parto pubblico presente sul territoriodi riferimento. A maggior ragione accoglie ora e supporta con grande determinazione,offrendosi come terreno di sperimen-tazione europea, la nascita del Cove-nant of Companies. L'obiettivo di un'industria a bassaemissione di carbonio risulta persegui-bile anche attraverso l'impiego effi-ciente delle risorse energetiche per unsettore che assorbe, in Europa, circa il20% del consumo di energia primaria.Solo in Lombardia sono installati oltre4.5 milioni di motori elettrici e un'ade-guata azione migliorativa dell'effi-cienza potrebbe portare ad unrisparmio stimato in oltre 6TWh/anno.La superficie lorda di pavimentazionead uso industriale è peraltro stimata inoltre 140 milioni di metri quadrati”.

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Gli interventi riguardanoanche l’illuminazionedegli edifici e dei luoghidi lavoro, e un uso più razionale del parco attrezzature, macchinari e motori elettrici che rappresentano il principale tipo di caricoelettrico industriale

❚ L'obiettivo di un'industria a bassa emissione di carboniorisulta perseguibile anche attraverso l'impiego efficientedelle risorse energetiche per un settore che assorbe, in Europa, circa il 20% del consumo di energia primaria.

tuni approfondimenti con tutte le istituzioni coinvolte: Comitato econo-mico e sociale europeo (motore dell’iniziativa attraverso l'opera dell'im-prenditore e consigliere di Confindu-stria, Antonello Pezzini), Commissioneeuropea, Banca europea per gli inve-stimenti e sistema del credito”.Alla riunione indetta presso il Comi-tato economico e sociale hanno partecipato, oltre a qualificate rap-presentanze degli Stati europei,anche le locali delegazioni di Confin-dustria e dell’Associazione Artigianiche, riaffermando il “modello Ber-gamo” che aveva favorito il successodel Patto dei sindaci, intendono oracontribuire anche alla migliore riu-scita del progetto in questione, pro-muovendolo in particolare inoccasione della prossima Settimanaper l’energia in programma per ilprossimo mese di novembre.

“A nome di Confindustria Lombardia”,prosegue Barcella, “ci dichiariamo per-tanto assolutamente fa vo revoli ad in-traprendere tutti gli approfondimentiritenuti necessari a cogliere le oppor-tunità, in questo caso europee, permodernizzare dal punto di vista ener-getico il parco attrezzature e macchi-nari delle imprese, così come avalutare attentamente le esigenze inmerito agli edifici anche in ossequioalle più recenti prescrizioni antisismi-che. L’Associazione lombarda, in rap-presentanza delle 15mila impreseassociate con circa 750mila dipendenti(un quarto dell'intera Confindustria) siè pertanto dichiarata ufficialmente disponibile, proprio a Bruxelles in oc-casione della Settimana europea del-l'energia, a sperimentare tra i primi inEuropa un'iniziale applicazione del Co-venant of Companies”. “Pertanto sono già in corso gli oppor-

Significativa è stata anche la presenzadell'Ueapme, rappresentata nell'oc-casione dal direttore del Dipartimento“Sviluppo sostenibile” Guido Lena,essendo detta organizzazione interes-sata a promuovere il Covenant ofCompanies tra l'artigianato e le Pic-cole imprese europee. ■

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L a strategia Europa 2020 e leconnesse iniziative “Faro” diattuazione già commentate a

più riprese nei precedenti numeri diBergamo Economica perseguono loscopo di raggiungere entro il 2020una crescita economica intelligente,sostenibile ed inclusiva, con un tassodi occupazione del 75% per le per-sone con età compresa tra i 20 ed i64 anni. Ciò comporta un aumentodei posti di lavoro di ben 17,6 milionia fronte di un livello di disoccupa-zione ormai superiore al 10% a causadella persistente crisi economico-fi-nanziaria che interessa da tempo ilnostro continente.La Commissione europea, con il Com173 del 18 aprile scorso dal titolo“Verso una ripresa fonte di occupa-zione” ha pertanto adottato nuovemisure concrete idonee a favorire il ri-

lancio del mercato occupazionalespecie giovanile, il più esposto allacrisi. L'organo istituzionale europeoha previsto la seguente serie di inter-venti: sostenere la creazione di posti di la-voro; renderepiù dinamico ilmercato del la-voro, per lo piùasfittico; migliorare lagovernance dell'Unionegrazie ad un efficace coor-dinamento delle politichesocio-economiche e di bilanciofra gli Stati membri e le istitu-zioni dell'Ue.La serie di interventi disposti dallaCommissione europea è innanzituttocaratterizzata dall'adozione di politi-che occupazionali dirette a crearenuovi posti di lavoro, con un conte-

stuale recupero di produttività specietra le Pmi, comparto che nel periodo2002-2010 ha prodotto l'85% di cre-scita netta dell'occupazione.Oltre a proporre incentivi e sussidi attia favorire l'assunzione dei gruppi piùsvantaggiati e delle categorie più vul-nerabili, quali i giovani, le donne, glianziani e i disoccupati di lungo pe-riodo, vengono soprattutto caldeg-giate la riduzione del cuneo fiscale econtributivo, la modernizzazione deisistemi di determinazione dei salari ela promozione dello spirito imprendi-toriale per aiutare le persone in cercadi lavoro che desiderano eventual-mente gestire un'impresa.Considerata la transizione verso la co-siddetta “economia verde” e datoatto che, nonostante la recessione in

corso, i posti di lavoro hanno con-tinuato ad au-

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Per uscire dalla crisioccupazione verde e flessicurezzaRiccardo LenaAvvocato ed esperto in politiche comunitarie

Sono queste le nuove misure disposte dalla

Commissione europea per dare impulso

al mercato del lavoro. La prima prevede un

potenziamento delle competenze in tema

ambientale; la seconda punta sulla flessibilità

come strumento che scongiuri il licenziamento.

“Occorre impiegare subito e meglio i fondi

dell’Unione europea”, è l’appello del

giuslavorista Michele Tiraboschi

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mentare in questo settore, la Com-missione promuove in particolare sia“l'occupazione verde” nei piani na-zionali per l’impiego, sia il potenzia-mento delle informazioni sullecompetenze “verdi”.Altri settori chiave e in rapida crescitaai fini occupazionali sono ritenutiquello dell'assistenza sociale e sanita-ria e quello delle tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione (Ict),ragione per cui viene proposto sia unaggiornato piano di azione a favoredel personale sanitario, sia l'adeguatorafforzamento delle competenze in-formatiche per incrementare la ma-nodopera qualificata nelle Ict.Sul punto viene infine solle-citata la mobilitazione deifondi Ue con partico-lare riferimento alFondo sociale eu-ropeo, al Fondoeuropeo di svi-luppo regio-nale, allo

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❚ Tecnici ambientali, esperti di fonti rinnovabili e del risparmio energetico:sono solo alcune delle figure professionali di cui l’Europa ha sempre più bisogno. Lo scopo delle misure adottate punta a raggiungere entro il 2020una crescita economica intelligente, sostenibile ed inclusiva, con un tasso dioccupazione del 75% per le persone con età compresa tra i 20 ed i 64 anni.

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nuità retributiva e contributiva, anchea fronte di interruzioni involontarie deirapporti di lavoro e la salvaguardiadella loro professionalità e della lorocarriera, con il ricorso all'apprendi-mento permanente e ai servizi perso-nalizzati di orientamento professionalee di formazione sulle competenze ri-chieste dal mercato, cui è riservatadalla Commissione una particolare at-tenzione a causa dei persistenti squili-bri tra domanda e offerta di qualifichee competenze nella Ue.Una significativa soluzione a questisquilibri viene individuata nel pro-muovere entro la fine dell'anno unapanoramica europea delle compe-tenze basata in particolare sull'Osser-vatorio europeo dei posti di lavorovacanti e l'introduzione del passa-porto europeo delle competenze.La verifica sui mercati europei del la-voro evidenzia inoltre che questi sonocaratterizzati da elevati e persistentitassi di occupazione in molte zone eda posti di lavoro di difficile colloca-zione in altre. Per sfruttare i posti dilavoro disponibili è pertanto solleci-tata la mobilità dei lavoratori dell'Uee il superamento di tutto quanto laostacola, con particolare riferimentoalla lingua, all'alloggio e a forme didiscriminazione.Quale strumento di collocamento e diassunzione paneuropeo viene indivi-duata la rete dei servizi europei del-l'occupazione denominata Eures, chegli Stati membri sono invitati ad uti-lizzare per agevolare chi è in possessodelle qualifiche richieste a trovare la-voro in altri Paesi dove sono ambitetali qualifiche.Dato che ben 5,5 milioni di giovanieuropei cercano attualmente lavoro,la Commissione ha anche colto l'oc-casione per dare il via al progetto pi-

strumento europeo “Progress” di mi-crofinanza e al Fondo europeo diadeguamento alla globalizzazione.Quale secondo intervento la Commis-sione ha proposto la riforma del mer-cato del lavoro in modo aperto,dinamico e inclusivo, idoneo cometale a preparare la forza lavoro del-l'Ue ai cambiamenti o alle transizioneda un'occupazione a un'altra e a for-nire nuove opportunità di lavoro.Prioritario al riguardo è considerato ilrecepimento da parte degli Statimembri dei principi dell'Ue in materiadi “flessicurezza”, con l'utilizzoanche della cosiddetta flessibilità in-terna quale strumento, in caso dicontrazione economica, atto a salvareposti di lavoro e ad evitare possibili li-cenziamenti. È peraltro sempre racco-mandata la fissazione di salari minimidi livello adeguato onde evitare il ri-schio della povertà lavorativa.A detta della Commissione la flessibi-lità del mercato del lavoro deve co-munque garantire la sicurezza deilavoratori interessati grazie alla conti-

lota: “Il tuo primo lavoro Eures” chesi prefigge di aiutare i giovani a tro-vare un’occupazione in un altro Paesedell'Ue.Pregiudiziale per facilitare la transi-zione dalla scuola al mondo del lavoroe per combattere la disoccupazionegiovanile è però ritenuto dallo stessocommissario europeo per l'occupa-zione Laszlo Andor il ricorso alla pra-tica degli apprendistati e dei tirocini.L'ultimo intervento interessa il miglio-ramento della governance del-l'Unione ai fini del coordinamentodelle misure occupazionali dispostedall'Ue, argomento del quale si sonointeressati anche i consigli europei deldicembre 2011 e della primavera del2012 che hanno chiesto agli Statimembri di elaborare appositi pianidell'occupazione di cui dovranno for-nire annualmente debito resoconto.In considerazione di ciò, la Commis-sione propone di elaborare entro il2012 un quadro di valutazione permonitorare i progressi compiuti daglistessi Paesi membri sulle risultanzeconseguenti la riforma del mercatodel lavoro. Indispensabile al riguardosono ritenuti il coinvolgimento delleparti sociali europee interessate el'utilizzo degli strumenti finanziari dicui si è in precedenza accennato.“Davanti a quasi 25 milioni di disoc-cupati in Europa, e al quanto mai altorischio di perdita di capitale umano ecompetitività presente e futura delleeconomie nazionali, gli obiettivi euro-pei di Lisbona per l’occupazione ri-schiano di diventare slogan privi disignificato se non sono accompagnatida azioni di supporto specifiche”,sottolinea Michele Tiraboschi, profes-sore ordinario di Diritto del lavoropresso l'Università di Modena e Reg-gio Emilia. “A quattro anni dall’inizio

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La serie di interventi disposti dalla Commissioneeuropea è innanzitutto caratterizzata dall'adozione di politicheoccupazionali dirette a creare nuovi posti di lavoro, con un contestuale recupero di produttività specie trale Pmi, comparto che nelperiodo 2002-2010 ha prodotto l'85% di crescitanetta dell'occupazione

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della crisi le misure adottate non sonostate sufficienti ad aumentare l’occu-pazione, e nemmeno a ridurre la di-soccupazione, visto che i mercati dellavoro europei continuano a perdereoccupati e, rispetto al maggio di unanno fa, ci sono quasi 2 milioni dipersone in più che allargano le filadegli inoccupati”.“I giovani hanno sofferto più deglialtri gli effetti della crisi, arrivando asuperare i 5 milioni di disoccupati eraggiungendo un tasso di disoccupa-zione del 22.4% a livello europeo(gennaio 2012). Il deterioramentodelle condizioni dei giovani nel mer-cato del lavoro è anche, e forse inmodo più preoccupante, rappresen-tato dall’aumento della quota di per-sone che non lavorano e nonstudiano (i cosiddetti Neets). Il pro-blema economico, e conseguente-mente occupazionale, esprime quindiuna crisi sul lato della domanda sem-pre più strutturale, come suggeritodall’aumento della coesistenza di unalto numero di posti vacanti abbinatoad un dato tasso di disoccupazione:è dunque coerente che l’agenda po-litica europea intervenga sul lato delladomanda producendo politiche occu-pazionali che instaurino condizioni fa-vorevoli alla creazione di posti dilavoro, facilitino le transizioni, au-mentino l'offerta di manodopera econcilino meglio le competenze e i bi-sogni del mercato del lavoro”.“Data la scarsità di risorse economi-che nazionali soprattutto in queiPaesi che stanno operando verso unariduzione del proprio debito pubblico,è cruciale che i fondi messi a disposi-zione dall’Ue siano utilizzati in ma-niera più proficua e in grado diprodurre effetti nel lungo periodo”,prosegue Tiraboschi. “Troppe volte si

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❚ La flessibilità del mercato del lavoro europeo deve garantire la sicurezza dei lavoratori interessati grazie alla continuità retributiva e contributiva, anche a fronte di interruzioni involontariedei rapporti di lavoro e la salvaguardia della loro professionalità e della loro carriera.

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spongano di sistemi di determina-zione delle retribuzioni collegate allaproduttività. Se è importante la crea-zione di condizioni economiche il piùpossibile favorevoli allo sviluppo e allacrescita, tuttavia, quella delle compe-tenze è la sfida determinante e la pos-sibile chiave di volta. A fronte dielevati tassi di disallineamento fra do-manda e offerta di lavoro in moltiPaesi europei, è positiva quindi la ri-conduzione ad una cabina di regiaunica per il monitoraggio dei fabbiso-gni di competenze in Europa: la pa-noramica europea delle competenzedovrebbe essere avviata entro la finedel 2012 e offrire la prospettiva ag-gregata e nazionale delle esigenzeespresse dai mercati in termini di com-petenze per il breve, medio e lungoperiodo. Una volta disponibile questavisione di insieme, tuttavia, occorreche il sistema scolastico e universitarioesca dallo splendido isolamento in cuisi trova, dialogando con il mondo dellavoro, formando le competenze ri-

è assistito, a partire dal nostro Paese,allo spreco di risorse europee, utiliz-zate per progetti dalla dubbia portataoccupazionale, frammentari e desti-nati a concludersi con la fine delle ri-sorse disponibili, arrivando fino ai casiparadossali del completo inutilizzodelle risorse messe in campo. Usostrategico dei fondi è invece quellovolto al sostegno delle riforme delmercato del lavoro, per il tramite disussidi alle nuove assunzioni, promo-zione del lavoro autonomo e dellacreazione di nuove imprese, realizza-zione degli investimenti necessari inun contesto di recessione economicae riduzione del costo del lavoro e delconnesso cuneo fiscale che grava sulavoratori e imprese. Per aumentarela competitività delle imprese e lepossibilità occupazionali pare crucialel’esistenza di sistemi di relazioni indu-striali moderni e cooperativi, che di-

chieste e fornendo qualifiche e pro-fessionalità riconoscibili oltre i singoliconfini nazionali”.“Detto questo, data la gravità in cuiancora versano i mercati del lavoro dialcuni Paesi membri, particolarmentequelli dell’Europa meridionale, e in at-tesa della ripresa economica, la mobi-lità europea potrebbe rappresentareuna chance per i giovani e un modoper non disperdere capitale umano eaccumulare un po’ di esperienza. Lamobilità è tuttavia ad oggi troppobassa e il progetto della rete di servizieuropei dell’occupazione (Eures) nonha avuto una portata quantitativasoddisfacente. Tra le intenzioni della Commissionec’è ora quella di rilanciare lo stru-mento attraverso l’ampliamento dellarete e della copertura dei servizi: unulteriore tentativo che vale la pena disperimentare per arginare l’emer-genza occupazionale giovanile e ristabilire il principio di equità interge-nerazionale”. ■

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Editorialista de Il Sole 24 Ore e collabo-ratore di vari quotidiani (Avvenire, L'Ecodi Bergamo, Il riformista), Michele Tira-boschi è direttore responsabile della rivi-sta Diritto delle relazioni industriali(Giuffrè ed.), direttore scientifico dellacollana Adapt Labour Studies book-series(Cambridge Scholars Publishing), diret-tore del Centro studi internazionali ecomparati "Marco Biagi", e responsabilescientifico di Adapt, Associazione per glistudi internazionali e comparati sul di-ritto del lavoro e sulle relazioni industrialifondata da Marco Biagi nel 2000, entepromotore della Scuola internazionale didottorato in formazione della persona emercato del lavoro presso il Cqia del-l'Università degli studi di Bergamo.

Tiraboschi, l’erede di Marco Biagi

Altri settori chiave e in rapida crescita ai fini occupazionali sono ritenuti quello dell'assistenza sociale e sanitaria e quello delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione, ragioneper cui viene proposto sia un aggiornato piano di azione a favore del personale sanitario, sial'adeguato rafforzamentodelle competenze informatiche per incrementare la manodopera qualificata

❚ Michele Tiraboschi, giuslavorista e docente dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

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O perare in tutta Europa esottoscrivere atti con va-lore legale senza muo-

versi da casa o dalla sede dellapropria azienda e senza far circolareuna sola pagina di documentazionecartacea: è quanto promette lanuova normativa europea sullefirme elettroniche transfrontaliere,un regolamento recentemente pro-posto dalla Commissione europeaper consentire a imprese e singolicittadini di ogni parte dell’Ue di ef-fettuare transazioni elettronichecertificate da una firma a distanza.Qual è la portata della nuova nor-mativa? L’idea di base è quella dicreare un vero e proprio mercato in-terno per le firme elettroniche e iservizi fiduciari on line, che opere-ranno così attraverso le singolefrontiere nazionali con il medesimovalore legale dei processi tradizio-nali su base cartacea. Per fare funzionare questo mercatounico altamente innovativo l’Ue ha

pensato inizialmente ad un tipo diadesione volontaria da parte degliStati interessati: ogni Paesi membroche vorrà aderire a questo regimedovrà offrire a tutti i cittadini Ue lestesse opportunità di accesso aipropri servizi pubblici digitali di cuigià godono i cittadini di quel Paese.Nel frattempo le istituzioni comuni-tarie adotteranno iniziative finaliz-zate a favorire in tutti gli Statimembri l’armonizzazione delle mo-dalità di identificazione elettronica.Che conseguenze pratiche avrebbeil nuovo regolamento europeo? Ilpotenziale campo di applicazione èmolto vasto: ci sarà solo l’imbarazzodella scelta. Qualora dovesse andare in porto ilnuovo progetto “Made in Europe”,un’azienda bergamasca potrebbepartecipare facilmente ad appaltipubblici on line banditi in vari Paesidell’Unione europea nei vari campidi suo interesse: ci sarebbe infatti lapossibilità di firmare e sigillare elet-

tronicamente le offerte anziché do-vere stampare ed inviare per corri-spondenza varie copie cartaceedelle stesse, con tutti i costi econo-mici e ambientali che le proceduretradizionali comportano.Altri esempi? È la stessa Ue a fornirlinella comunicazione ufficiale di pre-sentazione del provvedimento effet-tuata dalla vicepresidente dellaCommissione, l’olandese NeelieKroes, incaricata dell’Agenda digi-tale comunitaria, che dichiara:

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Una firma in tutta Europasenza muoversi… da casaJosefina CondracAvvocato stabilito in Bergamo, Madrid e Buenos Aires

La nuova proposta comunitaria sulle firme

elettroniche tra Stati consente a imprese

e singoli cittadini europei di effettuare

transazioni elettroniche con valore legale

grazie all’autografo digitale a distanza.

E i vantaggi sono evidenti

35Bergamo Economica

Col progetto “Madein Europe”, un’aziendabergamasca potrebbepartecipare facilmentead appalti pubblici on linebanditi in vari Paesidell’Unione europea,firmare e sigillareelettronicamente leofferte anziché doverestampare ed inviare percorrispondenza variecopie cartacee dellestesse, con tutti i costieconomici e ambientaliche le proceduretradizionali comportano

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❚ Col nuovo regolamento si vuole creare un mercato interno per le firme elettroniche e i servizi fiduciari on line, abolendo tutti i costi cartacei e snellendo le prassi burocratiche.

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“Occorre che i cittadini e le impresepossano trattare nell’ambito di unmercato unico digitale senza fron-tiere, perché è questo il valore di In-ternet. Anche la certezza del dirittoe la fiducia sono essenziali e perquesto occorre un regolamento piùcompleto sulle firme elettroniche esull’identificazione elettronica". Con l’abilitazione delle firme elet-troniche transfrontaliere gli impren-ditori che vorranno esercitareun’attività economica in un altroPaese dell’Unione europea po-tranno costituire rapidamente unasocietà tramite Internet e trasmet-tere on line senza problemi le relazioni annuali previste dalla nor-mativa.Ma vi saranno tangibili vantaggianche per i semplici cittadini alleprese con le questioni della vita ditutti i giorni, che nel prossimo fu-turo potrebbero avere in molti casiuna dimensione più ampia di quellanazionale. Come ad esempio gliaspiranti studenti che desideranoiscriversi on line a un’università inun altro Paese: con una semplicefirma elettronica internazionale po-tranno completare tutte le proce-dure di iscrizione senza bisogno direcarsi in loco per perfezionare gliadempimenti burocratici. Ma anche i cittadini in procinto dicontrarre matrimonio all’estero po-tranno svolgere tutte le pratichepreparatorie a distanza e si presen-teranno solo al momento del fati-dico “sì”.Non solo: la proposta di regola-mento promette inoltre cambia-menti di indirizzo rapidi e indoloriper i cittadini che andranno a viveree lavorare in altri Paesi Ue. E unavita più facile è prevista per i malati

che abbiano ricevuto assistenza me-dica all’estero, i quali saranno ingrado di consultare a distanza e nelpieno rispetto della propria privacyle cartelle cliniche e ogni altra do-cumentazione sanitaria a loro rife-rita, oltre che chiedere copie dicertificati e referti e autorizzare ilproprio medico di fiducia a fare al-trettanto al posto loro.Più facili, infine, gli adempimenti fi-scali per coloro che hanno introitinei Paesi Ue, ai quali sarà consen-tito di presentare dichiarazioni deiredditi elettroniche al fisco di qual-siasi Stato membro.Con quali strumenti avverrà nellapratica tutto questo? Uno dei puntidi forza della proposta è che i citta-dini di ogni Paese dell’Unione sa-ranno messi in condizione diutilizzare gli strumenti di identifica-zione elettronica già in loro pos-sesso, che saranno poi interfacciatia livello internazionale con piatta-forme comuni di autenticazione.Un qualunque cittadino lombardo,per esempio, potrebbe avvalersidella propria Carta regionale deiservizi (Crs), che da molti è ancoraconosciuta semplicemente comesostitutiva della tradizionale tesserasanitaria e del codice fiscale, ma

Più facili saranno gliadempimenti fiscali percoloro che hanno introitinei Paesi Ue, ai quali saràconsentito di presentaredichiarazioni dei redditielettroniche al fisco diqualsiasi Stato membro

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medesimo valore legale dei processitradizionali attuati in forma carta-cea. A margine della presentazionedella proposta di regolamento l’Ueha illustrato il proprio disegno dispesa di oltre 9 miliardi di euro nelperiodo 2014-2020 in progetti co-munitari per la diffusione dell’ac-cesso alla banda larga ad alta

che in realtà è già a tutti gli effettiuno strumento completo di firmaper l’attuazione di transazioni digi-tali, grazie alla possibilità di richie-dere un apposito codice o pin.Attraverso questo e altri tipi dismart card la vita di molti imprendi-tori e cittadini europei potrà cosìsemplificarsi e acquisire al tempostesso una dimensione più vicinaalle promesse di integrazione digi-tale che arrivano da più parti.L’armonizzazione dei regimi nazio-nali di identificazione elettronicadovrà necessariamente essere accompagnata da un quadro nor-mativo affidabile per garantire inte-razioni elettroniche sicure traimprese, cittadini e pubbliche am-ministrazioni di tutta l’Ue. Ma unavolta che saranno garantite questecondizioni di base, la Commissionepromette che si avranno immediatiriscontri in termini di efficacia deiservizi on line pubblici e privati enelle relazioni commerciali elettro-niche in tutta Europa. Tutto ciò gra-zie al fatto che le operazionieffettuate on line nei vari campi in-teressati dalla riforma Ue avranno il

velocità e per l’implementazione diservizi innovativi su queste reti.Tali fondi, erogati in forma di cofi-nanziamento, dovrebbero stimolarea loro volta investimenti pubblici eprivati a livello locale, stimati in unacifra complessiva compresa tra i 50e i 100 miliardi di euro. Crisi per-mettendo... ■

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I due principali elementi del nuovo rego-lamento proposto dalla Commissionesono l’ identificazione elettronica e l’usodella firma elettronica transfrontaliera.L’obiettivo dichiarato dall’Ue è quello dicreare un quadro normativo certo perpermettere interazioni elettroniche si-cure e continue tra imprese, cittadini edenti pubblici: ne deriverebbe un notevolemiglioramento della qualità e della rapi-dità dei servizi on line pubblici e privati.A beneficiarne sarebbe in particolare ilcommercio elettronico europeo nel suocomplesso. Il primo organico interventonormativo dell’Unione europea in mate-

ria di firme elettroniche risale al dicem-bre 1999, quando fu adottata la Diret-tiva 1999/93/CE del Parlamento europeoe del Consiglio. A distanza di quasi 13anni, tuttavia, i quadri normativi per lefirme elettroniche vigenti nei vari Statimembri divergono ancora fra loro inmodo piuttosto significativo, costituendoun ostacolo alla realizzazione di efficacitransazioni elettroniche transfrontaliere. Con la recente proposta di regolamentola Commissione auspica pertanto diporre un punto fermo nel processo di ar-monizzazione definitiva della legisla-zione comunitaria in questo campo.

Ma serve un quadro normativo certoGli aspiranti studenti che desiderano iscriversion line a un’università in un altro Paese potranno farlo con una semplice firma elettronica internazionalee completare tutte le procedure di iscrizionesenza bisogno di recarsi in loco

“Occorre che i cittadini e le imprese possano trattarenell’ambito di un mercato unicodigitale senza frontiere”, sottolinea l’olandese NeelieKroes, vicepresidente della Commissione e responsabiledell’Agenda digitale comunitaria.

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P arlare di colore in BergamoAlta nell’attuale periodo sto-rico potrebbe apparire un ar-

gomento marginale, ma non è così inquanto i Piani del colore hanno originecome esperienza connessa alla disci-plina del restauro e della conservazionein genere. Alla fine degli anni Settantail rinnovato interesse dell’opinionepubblica per i centri storici porta la pia-nificazione tradizionale ad allargare gliinteressi dai monumenti all’edilizia mi-nore passando dal particolare all’in-sieme dei luoghi rappresentatividell’identità urbana. Dal piano del co-lore di Torino del 1978 si è assistito aduna rapida presa di coscienza collettivadella necessità di mantenere i valorirappresentativi del “luogo” e frenarele deturpazioni dei valori storico-co-struttivi del patrimonio edilizio di cui ilcolore è parte significativa.Quindi la questione colore va letta come

fatto architettonico legato a motivazionisimboliche, psicologiche ed estetiche,per cui assolutamente non banale. Cosa

c’è di più disgustoso delle dissonanzecromatiche in un ambiente urbano o inun paesaggio agricolo?Il colore in un centro storico in partico-lare costituisce la naturale premessadella lettura spaziale, razionale ed emo-tiva insieme dei luoghi e del costruito.Per cui possiamo definire il colore com-ponente essenziale del paesaggio siaesso artificiale che naturale e certo unargomento non marginale. Ma perchéè necessario ora un Piano del colore perla città di Bergamo? È sostanzialmenteun omaggio alla città ed alla sua iden-tità urbana, un importante integrazionedegli studi esistenti ed un completa-

U R B A N I S T I C A

Il fascino del coloreper riscoprire il tempo perdutoDomenico EgiziUrbanista e progettista del Piano del colore di Bergamo Alta

Il Comune di Bergamo ha affidato a una

società di esperti lo studio delle tinte degli

edifici storia di Città Alta. È un omaggio

alla sua identità urbana, un importante

integrazione degli studi esistenti

ed un completamento della pianificazione

attuale. Per recuperare e valorizzare

tradizioni e simboli di una volta

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❚ Una fase dello studio realizzato sugli edifici di Città Alta, con l’analisi dei colori delle facciate e dei particolari architettonici.

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sione delle facciate da parte degli im-pianti tecnologici.Considerato che la conoscenza è ilprimo fondamentale gradino versol’azione di tutela, questo Piano nella suaarticolazione contribuisce decisamentead approfondire le nozioni dell’assettomorfologico-architettonico di Città Alta,fornendone una lettura particolareg-giata e di insieme dello stato di fatto edelle possibili variabili cromatiche, conla consapevolezza che le tinte oggi visi-bili sono frutto di interventi relativa-mente recenti e non sono di certo glioriginali dell’epoca di costruzione, salvoqualche raro episodio che interessa so-prattutto gli edifici pubblici. Questa va-lutazione non intende svalorizzarel’esistente, che denota in ogni caso unaevidente ponderazione degli assetti cro-matici, dovuta in larga parte anche al-l’attenzione posta dalla Soprintendenzae dagli uffici comunali affiancati da con-sulenti di sicura competenza.Da sottolineare che il Piano del colore sisviluppa sulla base di un rilievo di preci-sione di tutte le facciate degli edifici pro-spettanti piazza Mercato delle scarpe,via Porta dipinta, via S. Giacomo, viaColleoni, piazza della Cittadella, piazzaMascheroni, piazza Mercato del fieno,piazza Vecchia, via S. Lorenzo, via Gom-bito. Rilievo che consente di valutarecon estrema precisione la facciata diogni singolo edificio con tutti gli stilemie le caratteristiche tipologiche esistenticompresi i fili di gronda, i volumi in zonadi copertura, le altane e le eventuali su-perfetazioni. Uno stato di fatto estrema-mente prezioso, per consentire ulterioristudi ed approfondimenti, di cui si èparlato in precedenza, anche orientatiad una operazione di marketing urbanoe di promozione del territorio.Un Piano che non contiene elementi dirigidità normativa, ma si estrinseca con

la sottolineatura dell’assetto cromaticoesistente introducendo le necessarie va-rianti e correzioni, come ad esempio ladistribuzione cromatica sull’apparatodecorativo, l’individuazione di toni cro-matici e materiali, coerenti e non in con-trasto con la tradizione edilizia locale.Un Piano del colore inteso come l’in-sieme di informazioni e strumenti ope-

mento della pianificazione vigente, unconcreto sostegno per la progettazionee la gestione dei fabbricati storici edun‘occasione per sviluppare nuove di-mensioni in sede di ideazione anche ap-plicata al marketing urbano.Il Piano del colore si propone come stru-mento di rilettura dell’esperienza localeattraverso l’analisi del tessuto storico ur-bano e la sua stratificazione, lo studiodelle tecniche costruttive, del fascino deisuoi elementi di facciata e di suoi colori. Contestualmente, si affianca la neces-sità di recupero dell’immagine dell’edi-ficato storico interrompendo l’azionedeleteria del cattivo gusto della banaliz-zazione, del pittoresco e dell’aggres-

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Il colore in un centro storico in particolare costituisce la naturalepremessa della letturaspaziale, razionale edemotiva insieme dei luoghi e del costruito, per cui si può definire il colore un elemento essenziale del paesaggio,sia esso artificiale che naturale

150.000 euro offerti da AkzoNobel comesponsor tecnico30.000 euro la spesa complessiva del Comunedi Bergamo per finanziare il Piano130 tonalità di colore codificate per Città Alta240 edifici mappati4 km le facciate mappate2 anni di lavoro

Tutti i numeri del Piano

U R BA N I S T I C A

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Gli architetti Piergiorgio Peverelli edEmilio Colombo hanno effettuato lamaterializzazione dei vertici della retetopografica per identificazione di miredi collegamento scansioni laser; scan-sioni laser di dettaglio per descriverele rientranze e le sporgenze, i partico-lari architettonici e costruttivi del ma-nufatto ed eventuali irregolaritàgeometriche e morfologiche; prese fo-tografiche dei manufatti; creazionemodello tridimensionale di nuvole dipunti generato dall’unione delle singolescansioni; restituzione dei dati di rilievosu supporto informatico; restituzionegrafica dei prospetti dei singoli edificirealizzati da settorializzazione del mo-dello tridimensionale di nuvole di punti.- Analisi storica ed osservazione diretta:

l’Università degli studi di Bergamo -Cst Centro studi sul territorio “LelioPagani” nelle persone dei professoriFulvio Adobati, Monica Resmini, Jua-nita Schiavini e Silvia Gaggioli hannorealizzato la ricerca storica ed icono-

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rativi specifici, organizzati quali lineeguida per la progettazione, l’indirizzo edil controllo da parte delle diverse figureprofessionali che dovranno operare,con interventi di manutenzione, conser-vazione e restauro sulle superfici esternedegli edifici.Il Piano del colore di Bergamo Alta siarticola nelle seguenti fasi di studio

ed elaborazione:- Rilievo topografico d’inquadramento,

scansioni laser dei fronti edilizi dei se-guenti tratti stradali: via Porta dipinta,via Gombito, via Colleoni, via San Lo-renzo, via S. Giacomo, piazza Vec-chia, piazza Mascheroni, piazzaMercato delle scarpe, piazza Mercatodel fieno, piazza della Cittadella.

❚ Gli esperti hanno associato ogni tinta dellefacciate degli immobili (sopra a sinistra) alla tabella dei colori in modo da procederecon la catalogazione degli edifici (sopra, a destra).

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poi proceduto col rilievo fotografico,trasferito poi su supporto informaticoe realizzato il progetto che, sulla basedelle analisi sopra descritte, contienei seguenti documenti:

- relazione tecnica sull’iter progettualee scelte di intervento;

- relazione sulla caratterizzazione esullo stato di conservazione delle fac-ciate;

- specifiche tecniche di intervento sullefacciate;

- tavolozza dei colori tradizionali;- catalogo dei principali modelli di co-

lorazione;- bozza delle norme tecniche di attua-

zione del Piano del colore da raccor-dare alla strumentazione edilizio -urbanistica vigente;

- suggerimenti progettuali, modellicromatici, linee guida e tipologie diintervento.

Questo lavoro ha una duplice impor-tanza poiché si pone da una parte comecompletamento della pianificazione diBergamo Alta innestandosi sul tessutodel Piano particolareggiato di recuperodi Città Alta e Borgo Canale integran-dolo in diverse tematiche.Fornisce inoltre tutta una serie di ele-menti conoscitivi inediti che possonodare origine a studi di approfondimentodi settore come l’arredo urbano, le pa-vimentazioni storiche in abbinamentoalle facciate, l’illuminazione, l’inventarioinsegne-devanture di bottega, targheviarie, piano di gestione del turismo emarketing urbano, laboratori e corsi diformazione sul colore e le sue applica-zioni, archivio colore comunale. Tutte esperienze positive già percorseda diverse città storiche italiane digrande importanza.Questa esperienza del Piano del coloreha prodotto inoltre un rinnovato inte-resse tra gli addetti ai lavori, le scuole

grafica finalizzata alla ricostruzionedelle caratteristiche tecniche e mate-riche delle facciate oggetto di studionella tradizione; analisi dei materiali eloro caratteristiche costituenti le su-perfici esterne degli edifici; analisidelle tecnologie costruttive; elabora-zione di schede di sintesi contenenti idati rilevati su materiali, tecniche co-struttive.

- Rilievo materiali lapidei: Andrea Grittie Fabio Plebani hanno proceduto conl’individuazione e la classificazione deimateriali lapidei in virtù delle loro pro-venienze.

- Rilievo del colore: gli architetti Dome-nico Egizi e Riccardo Zanetta hannoeffettuato il rilievo diretto sulle fac-ciate con cataloghi di codifica (Acc,Ral) con comparatore di tinte digitale(Colorado Sikkens) relativamente aicolori degli intonaci e degli altri ma-nufatti lignei, in ferro (infissi , rin-ghiere); mappature cromatiche sututti i prospetti delle vie oggetto distudio con mappatura dei materiali;rilievo dello stato di fatto; schedecomprendenti dati relativi ai colori ri-levati in riferimento ai singoli elementidi facciata per i singoli edifici. Hanno

di formazione professionale e leaziende artigiane del settore che por-terà ad azioni partecipate di carattereformativo e culturale di cui il Comunee la Camera di Commercio potrannofarsi patrocinatori. Si sta inoltre lavo-rando per una rappresentazione tridi-mensionale animata del cuore di CittàAlta che porta l’osservatore ad una vi-sione insolita e dinamica delle molteplicie diversificate facciate che compon-gono l’identità urbana della città. Unostrumento utile soprattutto per la pro-mozione del turismo inteso come scenaurbana ed indirizzo di percorsi su cui siinnestano le varie offerte museali e cul-turali. Come è stato evidenziato nellaconferenza di presentazione del Pianodel colore, si prevede una seconda fasedello studio che è già in preparazione epresto verrà pubblicamente illustrata. Eche il tema sia di grande attualità e in-teresse lo dimostra anche un episodioavvenuto a Firenze dove il responsabiledell’ufficio Centro storico patrimoniUnesco è stato intervistato da un gior-nalista cinese il quale ha chiesto, anchecon una certa insistenza, di conoscere idiversi sistemi di finestre, balconi e pro-tezione dalle intemperie (tende , per-siane) utilizzati nei siti italiani. Come sievince da questo episodio, a livello in-ternazionale la visione di un centro sto-rico è data non solo dai grandimonumenti che compongono le città,ma anche dai particolari, siano essi co-struttivi, materici o di stile. Se in unaanalisi complessiva sembrano insignifi-canti, i particolari architettonici di fattoesprimono le tradizioni e gli usi degliabitanti di quella zona, contribuendo inmodo determinante alla percezione dicittà storica. Il Piano del Colore di Ber-gamo Alta è sicuramente un passo de-cisivo nella direzione di una corretta equalificata conservazione urbana. ■

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U R BA N I S T I C A

❚ Domenico Egizi, progettista del Piano del colore di Bergamo Alta.

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U ffici high tech. Manager ingiacca e cravatta e tecnici in-formatici. Tutti concentrati e

attenti. E fermi. Stanno osservando illoro respiro. Una grande campana tibe-tana segna la fine della meditazione.Poi entrano i monaci. Il loro maestro, ilvietnamita Thich Nhat Hanh, autore-vole guida di ritiri di consapevolezza,offre loro un discorso.Tema: “Lo zen el’arte del potere”. Poi in fila verso lamensa aziendale dove si pratica il min-dful eating, il “nobile silenzio”, cioè simangia senza parlare. Silicon Valley, quartiere generale diGoogle. Va in scena il progetto “Opti-mize your life”.Obiettivo: promuoveresalute, felicità, ed equilibrio tra i dipen-denti del mega motore di ricerca di In-ternet attraverso le pratiche meditative.L’azienda si fa carico del benessere deipropri collaboratori, considerati comeesseri umani e non più solo come… di-

pendenti. Questo è ciò che accade Ol-treoceano in una delle aziende, ma neesistono tante altre, in cui i dipendentisono uomini e donne pensanti, e nonsolo semplici numeri che gli uffici delpersonale non sanno nemmeno abbi-nare a un volto, persone che credononell’azienda in cui lavorano e ne deter-minano il successo, dall’amministratoredelegato al neoassunto. Tutti sullastessa barca a remare in un’unica dire-zione. Perché se l’azienda va bene, tuttici guadagnano. E soprattutto se tuttihanno con entusiasmo e serenità, siproduce di più, e si lavora senza af-fanno. E in alcuni casi anche meno…Uno scenario ancora lontano dal mododi gestire il personale proprio del nostromanagement? Per ora sì, anche se nonper molto. Di strada per portare anchealle nostre latitudini il progetto di Goo-gle ce n’è ancora molta, ma la svolta èiniziata. E si chiama Whp, ovvero Wor-

kplace Health Promotion: promuoverela salute sui luoghi di lavoro, perché lasalute e il benessere di chi lavora inazienda deve diventare un patrimonioe un bene comune. L’Asl orobica eConfindustria Bergamo, promotrici delprogetto Whp (sostenuto anche dallaProvincia in vista di “Expo 2015: Nutrireil pianeta”), ne sono convinte perchéessere un’azienda che promuove la sa-lute, conviene. Alla fine non è un costo,ma un investimento. Avviato in via sperimentale nel 2009,grazie a due aziende pilota (la multina-zionale Heineken che a Comun Nuovoha il più grande birrificio italiano e la

L AV O R O E B E N E S S E R E

Più attenzione ai dipendentie anche l’azienda ci guadagnaGiuseppe PurcaroGiornalista

Anche nella Bergamasca sta nascendo una

nuova filosofia di vita all’interno delle aziende:

a manager, impiegati e operai sono impartite

regole per mantenere il corpo e la mente

in forma, lontano da vizi alimentari

e comportamentali. Un investimento sul

personale, che fa bene anche alla produttività

dell’impresa e riduci i costi sociali

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❚ Mara Azzi, direttore generale dell’Asl di Bergamo.

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L’Asl di Bergamo e la sede orobica di Confindustria Bergamo sostengono il progetto Workplace Health Promotion, ovvero promuovere la salute sui luoghi di lavoro. A questa iniziativa, che ha preso il via nel 2009, ora aderiscono una quarantina di aziende bergamasche, tra cui Heineken di Comun Nuovo.

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cardiovascolari. Con la prevenzione sivive più a lungo, si lavora di più, si ri-duce l’assenteismo, calano i costi pub-blici per la spesa sanitaria perché ci siammala di meno. Per ottenere questirisultati occorre però modificare le abi-tudini dei lavoratori perché siamo con-vinti che una persona che assumeatteggiamenti salutari durante la gior-nata di lavoro, poi è portata a trasferirlia casa e influenza anche gli atteggia-menti delle persone che vivono ac-canto. Whp è quindi un progetto unicoa livello nazionale, validato da solidebasi scientifiche, e che ha come obiet-tivo anche quello di rendere più com-petitive le aziende”.E che il progetto stia dando buoni risul-tati lo testimoniano due aziende berga-masche, la Heineken di Comun Nuovoe Sessa Marine di Cividate al Piano, duestorie differenti ma con un impegnocomune: promuovere benessere tra ipropri operatori. Heineken ha avviato il progetto nel2009. Giovanni Sorce è il direttore dellostabilimento di Comun Nuovo, il nu-mero uno in Italia per volumi produttivitra i quattro gestiti dalla multinazionaledella birra nella penisola. I primi risultatigià si vedono: minori assenze per ma-lattie, miglior clima aziendale, nessuninfortunio sul lavoro e la promozione diannuali settimane della salute e della si-curezza con tanto di lezioni e sessioniin aula. “Ho subito creduto a questoprogetto fin da quando ci è stato pre-sentato dall’Asl e da Confindustria Ber-gamo e l’abbiamo quindi condiviso conla direzione del personale e la direzionedi produzione di Milano”, sottolinea ilmanager. Ma come si conciliano eventi quali la“Settimana della salute e della sicu-rezza” che alla Heineken organizzateogni anno, con le esigenze della pro-

“Sessa Marine” di Cividate al Piano), ilprogetto Whp da quest’anno coinvolgeuna quarantina di aziende, tra cuiBrembo di Stezzano, Helkel di Zanica,Bayer di Filago e Deutz Thar di Treviglio,tanto per citare le più note. Ridurre i fattori di rischio per la salute,diminuire l’assenteismo per malattie sullungo termine, educare a una correttaalimentazione, combattere il tabagi-smo, e prendersi cura del benessere fi-sico e psichico dei dipendenti: questo èin sostanza “Whp”, un progetto diportata mondiale che si prefigge di rag-giungere tutta la popolazione, dallescuole alla pubblica amministrazione,alle aziende private.In Italia è promosso dalle aziende sani-tarie locali e a Bergamo il progetto ècurato da Marco Cremaschi e RobertoMoretti, rispettivamente medico spe-cialista in igiene e medicina preventiva,epidemiologo, e medico con specializ-zazione in "Tropical Medicine" al PrinceLeopold Institute of Antwerpen (Bel-gio)·e con “Certificate di CommunityHealth” all’Università di Ginevra. “I primi risultati sono incoraggianti”,sostengono Mara Azzi, direttore gene-rale dell’Asl di Bergamo, e Giorgio Bar-baglio, direttore sanitario. “Si tratta diaziende che vogliono essere partnerdell’Azienda sanitaria per aiutarci aeducare i cittadini alla salute, ancheperché uno stile di vita sano ripaga intermini di competitività. In ufficio e neireparti la gente trascorre otto ore algiorno della propria vita. Quasi più chea casa. Ed è lì quindi che va portatal’educazione e la promozione alla sa-lute, vanno promossi stili di vita piùecosostenibili come andare a piedi, uti-lizzare le scale, non fumare, astenersida alcool, usare la bicicletta tutte pic-cole attenzioni che aiutano a ridurre ilrischio obesità, il diabete e le malattie

duzione? “L’idea giusta è stata quelladi proporre gli incontri formativi propriodurante e non dopo l’orario di lavoro,fermando anche la produzione. Cinqueore di lezioni a settimana e il venerdì tresessioni. Abbiamo coinvolto i lavoratori

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Ridurre i fattori di rischioper la salute, diminuirel’assenteismo per malattie sul lungo termine, educare a unacorretta alimentazione,combattere il tabagismo,e prendersi cura del benessere fisico e psichicodei dipendenti: questo è “Whp”, un progetto di portata mondiale che si prefigge di raggiungeretutta la popolazione, dalle scuole alla pubblicaamministrazione, alleaziende private

❚ “L’idea giusta è stata quella di proporre gli incontri formativi proprio durante e non dopo l’orario di lavoro, fermandoanche la produzione”, spiega Giovanni Sorce, direttore dello stabilimento della Heineken di Comun Nuovo.

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zioni adeguate. Ogni cibo ha un colorediverso per aiutare il personale a fare igiusti abbinamenti salutistici. Il nostropane è a basso contenuto di sodio eabbiamo registrato un aumento di con-sumo di frutta e verdura. Abbiamo pro-mosso anche l’attività fisica grazie auna convenzione con una palestra dellazona. E poi abbiamo aiutato chi volevasmettere di fumare, tanto che il 50%dei partecipanti al corso oggi non fumapiù. Infine abbiamo avviato un corso diguida sicura, tenuto sempre dai medicidell’Asl, per far conoscere gli accorgi-menti da avere in modo da evitare inci-denti in auto sul percorso casa-lavoro”. E se qualche operatore va al lavoro inbici, ecco che l’azienda ha predispostoper gli amanti delle due ruote un par-cheggio per le biciclette. “Il progetto Whp rientra comunquenella filosofia aziendale del nostrogruppo che mira a fare del nostroluogo di lavoro un posto sostenibile a360 gradi”, aggiunge Sorce. “Questosi traduce anche nel raggiungimento

dei primi turni dalle 13 alle 14 e quellidei secondi dalle 14 alle 15. Abbiamolavorato anche sul servizio mensa cheoggi offre il giusto mix di cibi con por-

dell’obiettivo di un numero sempre piùelevato di giorni lavorativi trascorsisenza infortuni”, tanto che all’ingressodella palazzina della direzione, un ta-bellone mostra quotidianamente igiorni trascorsi senza incidenti. Unacampagna di informazione capillareche ha visto coinvolti anche i lavoratoristagionali e che si è stata coronata dal-l’iniziativa “Mettiamoci la firma”: “Sì,una firma vera e propria – dice il diret-tore - apposta sul tabellone dai nostrioperatori perché l’impegno di arrivarea fine 2012 senza infortuni sia vera-mente raggiunto”. Un buon ambiente di lavoro, che siaproduttivo per l’azienda, passa ancheda un’analisi dei fattori di stress e dallarimozione delle cause: ambiente di la-voro più sereno, ambiente di lavoro piùfelice. “Con l’Associazione per gli studimanageriali e aziendali, collegata allaUniversità Cattolica di Milano abbiamoavviato un progetto specifico sul nostropersonale che vede coinvolta ancheuna psicologa del lavoro”.Ma non è tutto: oltre alla sostenibilitàpsicofisica, Heineken punta a quellaambientale col progetto “Brewing abetter future”, un programma mon-diale che punta a far diventare le pro-prie unità produttive i birrifici più“verdi” al mondo entro il 2020. Cosìallo stabilimento di Comun Nuovo sistanno muovendo sul fronte della ridu-zione di chilowattora e dei metri cubidi acqua consumati: il 25% in menoentro quest’anno e il 40% in meno diacqua pregiata entro la fine del 2013grazie a un nuovo impianto entrato infunzione a giugno. A venti chilometri di distanza, anchealla Sessa Marine di Cividate al Piano sista sperimentando questa nuova filo-sofia aziendale che, come ricorda Al-fredo Vescovi, responsabile del servizio

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L AV O R O E B E N E S S E R E

❚ La prevenzione comincia dall’alimentazione. “Nella nostra mensa ogni cibo ha un colore diverso per aiutare il personale a fare i giusti abbinamenti salutistici”, dice il direttore Sorce.“In più il nostro pane è a basso contenuto di sodio”, aggiunge.

Il 56% del personale coinvolto nel progetto ha aumentato l'attività fisica; i dipendenti chesvolgono un’attività fisica regolare sono aumentati del 6%; il 62% di lavoratori ha migliorato il propriocomportamento di guida sulla strada; il 76,5% ha migliorato la propria alimentazione:più verdure, meno pane e piatti meno colmi

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titolo gratuito 10 incontri su base vo-lontaria e fuori dall’orario di lavoro, ri-volti al personale che voleva smetteredi fumare. Alla fine dell’intero corso, te-nuto da un medico dell’Asl, su 17 per-sone, 7 hanno smesso e 3 hannoridotto il numero di sigarette giorna-liere”.La terza area promuove l’attività fisica:“Abbiamo stipulato una convenzionecon una palestra vicina all’azienda cheoffre una scontistica agevolata. Il movi-mento è importante specie per chi stamolte ore al giorno seduto, con spallee sguardo fisso sullo schermo del pc.Per favorire il movimento, abbiamoanche predisposto all’interno dello sta-bilimento un parcheggio coperto soloper le biciclette dei nostri operatori”.La quarta area è la sicurezza stradale:in caso di acquisto di nuovi mezziaziendali, Sessa Marine s'impegna aprevedere che questi mezzi abbiamouna migliore dotazione di sicurezza(crash test, airbag anche laterali) ed ela-boreremo una procedura per la ge-stione dell’utilizzo dei veicoli dentrol’azienda, con una specifica formazionedei conducenti e con una manuten-

di prevenzione e protezione e referenteaziendale del progetto Whp, vedel’azienda non solo più come normaledatrice di lavoro, ma anche comeun’entità che si prende cura dei suoioperatori.Sessa Marine si occupa della costru-zione di imbarcazioni da diporto, dallostampaggio alla messa in acqua. Sonosei le aree tematiche sulle quali si è ope-rato. “La prima è la promozione diun’alimentazione corretta – raccontaAlfredo Vescovi. “Abbiamo una mensaaziendale interna e siamo quindi avvan-taggiati. La frutta è presente e vienesempre proposta ai nostri operatori. Inpiù, in collaborazione col gestore dellamensa (la società Sir) è gratuita per duevolte al mese. All’ingresso del refettorioabbiamo poi esposto il tabellone dellapiramide alimentare. Ci sono due menù, uno invernale e unoestivo, nati dalla collaborazione fra Sire le dietiste dell'Asl. Ogni piatto ha ilsuo colore. E anche noi abbiamo regi-strato un significativo aumento delconsumo della verdura”.“La seconda area di intervento riguardala lotta al fumo. Abbiamo promosso a

zione più frequente per il 50% dei no-stri veicoli rispetto al consueto. La quinta area di lavoro riguarda l’alcole le sostanze stupefacenti: “Nella no-stra mensa non si servono alcolici ed èin fase di stesura un regolamentoaziendale sul divieto di bere queste be-vande oltre alle procedure da adottarein caso di ubriachezza. Aspetti questimolto delicati per la prevenzione dipossibili incidenti. Il nostro medico in-terno ha partecipato anche a un corsodi “counseling motivazionale” dell’Asl,promosso per le aziende che hannoaderito al progetto Whp”.La sesta area vede la promozione delbenessere: “In questo caso organizze-remo dei gruppi di lavoro (che devonocoinvolgere almeno il 10% del perso-nale) condotti gratuitamente da unopsicologo dell’Asl per studiare le moda-lità di lavoro in azienda. Vogliamoanche nominare un tutor aziendale perle persone straniere”. E le reazioni dei lavoratori quali sonostate? “Sono prevalentemente positive– risponde Vescovi. “È il dipendenteche, in ultima analisi, decide se credercie seguire quindi le nostre indicazioni,per poi trasmettere quanto ha appresoanche a casa, ai familiari e agli amici”.Alla fine, secondo i dati dell’Asl di Ber-gamo, i risultati ottenuti in questa fasepilota sono più che incoraggianti: il56% del personale coinvolto nel pro-getto ha aumentato l'attività fisica; i di-pendenti che svolgono un’attività fisicaregolare sono aumentati del 6%; il62% dei lavoratori ha migliorato il pro-prio comportamento di guida sullastrada; il 76,5% ha migliorato la pro-pria alimentazione (più verdure, menopane e piatti meno colmi). Ora non resta che promuovere il pro-getto in tutte le aziende della Berga-masca. ■

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❚ ““All’ingresso del refettorio abbiamo esposto il tabellone della piramide alimentare», precisaAlfredo Vescovi, responsabile del servizio di prevenzione e protezione di Sessa Marine di Civi-date al Piano, nonché referente del progetto Whp. “Inoltre proponiamo due menù, uno inver-nale e uno estivo, nati dalla collaborazione con le dietiste dell'Asl di Bergamo”.

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I l nome è un po’ misterioso ma promettente. Si chiamerà“GourMarte” la grande manifesta-

zione enogastronomica che chiuderà il2012 alla Fiera di Bergamo. Da sabato1 a lunedì 3 dicembre, i migliori prodottidella enogastronomia lombarda sa-ranno in mostra, degustazione e ven-dita, mentre per tutte le tre giornatesaranno ai fornelli le brigate di grandinomi della cucina lombarda. La chicca:a mezzogiorno di lunedì, il pranzo saràfirmato da chef lombardi “tre stelle Mi-chelin”.GourMarte promette il meglio del me-glio, un richiamo a cui pochi buongustaipotranno essere insensibili. Il nomeGourMarte deriva da una strana fusionedelle parole gourmet, il pianeta Martee l’arte enogastronomica, come per direche l’iniziativa sarà “il pianeta dell’artealimentare”, come si legge nello stessosottotitolo. Organizzata da Ente FieraPromoberg, GourMarte vedrà in fieradue zone distinte: una dedicata al-l'esposizione ed alla degustazione delle

specialità agroalimentari; l'altra riservataalla ristorazione. Nella prima sarannochiamati ad operare (sì, “chiamati” per-ché la partecipazione è subordinata al-l’invito o alla accettazione da parte diuna commissione di esperti) i “maestridel gusto” (aziende o produttori di qua-lità), i “custodi del gusto” (contadini, al-levatori, artigiani o vignaioli che hannomantenuto viva una tradizione alimen-

tare) e gli “esploratori del gusto” (i di-vulgatori delle eccellenze) di ogni pro-vincia lombarda.Ciascuno avrà a disposizione uno spazioper accogliere il visitatore che intendedegustare il prodotto selezionato. I bi-glietti saranno di due tipologie: uno dalprezzo contenuto, per assaggiare gran

E N O G A S T R O N O M I A

Bergamo capitaledell’eccellenza culinariaRoberto VitaliGiornalista

Dal 1° al 3 dicembre nei padiglioni della

Fiera Nuova avrà luogo GourMarte,

esposizione, degustazione e vendita

dei migliori prodotti della tradizione lombarda.

E ai fornelli si esibiranno i grandi chef

tre stelle Michelin

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❚ Lo strachitunt, insieme col taleggio Dop e il bagòss sono alcuni dei formaggi tipici che verranno presentati a GourMarte. Organizzata da Ente Fiera Promoberg, l’evento avrà duezone distinte: una dedicata all'esposizione ed alla degustazione delle specialità agroalimentari; l'altra riservata alla ristorazione.

L'intento dellamanifestazione è anchequello di fare da volanoper l'economia del settorein un momento crucialeper gli acquisti come igiorni che precedonoil Santo Natale

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spesso sfiorato, che ora potrebbe rea-lizzarsi a dicembre. GourMarte nascenon tanto per gli addetti ai lavori, maper permettere al consumatore di cono-scere l'eccellenza dei vari prodotti. Unasorta di bussola del gusto che fornirà glistrumenti per valutare e confrontare,anche sul fronte dei prezzi, tutto il pa-trimonio enogastronomico lombardo. Ei big ci sono tutti (la lista comprendeoltre 100 eccellenze): dallo strachitunt,al taleggio Dop, fino al bagòss per i for-maggi; dalla bresaola, al Varzi, al pro-sciutto crudo di montagna per i salumi,fino agli oli più pregiati, alle mostarde econfetture, oltre allo spiegamento didolci: dal panettone alla bisciola, dallasbrisolona ai torroni, il tutto abbinato all’eccellenza vinicola, a partire dai Fran-ciacorta, Oltrepò Pavese, senza trascu-rare Valcalepio e Moscato di Scanzo.Presenti anche le aziende top di attrez-zature da cucina professionali, dallepentole alla coltelleria. Per esaltare que-ste gemme del gusto saranno chiamatichef del calibro di Gualtiero Marchesi,la famiglia Santini, Chicco Cerea ed EzioSantin, fino al clusonese Umberto Bom-bana in arrivo da Hong Kong e tantialtri. Con loro, il pasticcere lombardopiù famoso, il bresciano Igino Massari.“Per noi questo è un traguardo che in-seguivamo da tempo”, aggiunge il pre-sidente di Ente Fiera Promoberg, IvanRodeschini. “Da anni, con la crescita dell'intero mo-vimento, stavamo studiando una for-mula originale che ponesse Bergamo alcentro dell'attenzione del mondo eno-gastronomico nazionale. Credo cheGourMarte riscontrerà grande interessenei consumatori: anche loro sono i pro-tagonisti della kermesse, insieme all'ec-cellenza dei prodotti lombardi, aiproduttori e ai grandi chef. Da tempocon l'amico Bombana speravo di far

parte dei prodotti selezionati e un altro“gourmet” per gustare tutta l'offertadell’esposizione. Si potranno fare acqui-sti mirati, con la formula della vendita avoucher (paghi subito e passi con la ri-cevuta a ritirare la merce in magazzinoprima di lasciare la fiera).La zona dedicata alla ristorazione saràdegli “interpreti del gusto”, cuochi e ri-storatori stellati che operano in Lombar-dia o che nel mondo danno lustro allacucina del nostro territorio. Avranno adisposizione cucine attrezzate dove realizzare le ricette dei loro piatti più si-gnificativi, che verranno serviti nel risto-rante allestito ad hoc. Anche in questocaso il visitatore, acquistando dei buoniad un prezzo conveniente rispetto alcosto nei rispettivi ristoranti, potrà sce-gliere ogni giorno il menù che più gliaggrada, compreso il vino, scegliendotra sei chef e due pasticcieri.“Si parla spesso della crescita dell'eno-gastronomia bergamasca e lombarda:credo che GourMarte sarà davvero ilcontenitore ideale per far conoscere agliappassionati la nostra cucina e i prodottidi eccellenza. Inoltre potranno confron-tarsi direttamente con gli chef, in ma-niera simpatica e informale”, dichiaraChicco Cerea, portabandiera degli chefbergamaschi. “GourMarte è la dimo-strazione del nostro impegno verso set-tori di eccellenza come l'alimentare”,precisa Luigi Trigona, segretario gene-rale di Ente Fiera Promoberg. “Ci saranno importanti chef, alcuni pro-tagonisti di successo anche all'estero eprodotti di alta qualità. I visitatori, oltrea degustare le prelibatezze preparatedagli chef, potranno fare acquisti diret-tamente dai produttori”.Per tre giorni, dunque, Bergamo si pre-para a diventare capitale delle eccel-lenze enogastronomiche. Un sognoaccarezzato tante volte in questi anni,

E N O G A S T R O N O M I A

49Bergamo Economica

L’iniziativa nasce nontanto per gli addetti ai lavori, ma per permettere al consumatoredi conoscere l’alta qualitàdei prodotti tipici dellanostra regione, una sortadi bussola del gusto chefornirà gli strumenti pervalutare e confrontare,anche sul fronte deiprezzi, tutto il patrimonioenogastronomico lombardo

❚ Alla manifestazione si potranno degustarei piatti di tanti famosissimi chef, tra cuiGualtiero Marchesi (sopra). Chicco Cereasarà invece il portabandiera degli chefbergamaschi. Con lui anche il clusoneseUmberto Bombana.

tornare tra noi tante professionalità cheonorano la cucina italiana nel mondo”.L'intento della manifestazione è anchequello di fare da volano per l'economiadel settore in un momento cruciale pergli acquisti come i giorni che precedonoil Natale, mentre anche il grande LuigiVeronelli verrà ricordato con una inizia-tiva particolare. ■

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Bergamo Economica

A nche quest’anno la Cameradi commercio ha saputo re-galare alla città e al pubblico

bergamasco tante Notti di luce di fineestate ricche di cultura, musica di qua-lità performance teatrali e di danza chehanno conquistato il consenso deglispettatori. Ha riscosso come sempreapprezzamenti l’edizione 2012 del-l’evento culturale di fine estate che da

14 anni l’ente camerale propone ognianno Bergamo. Tra le novità dell’ultimaedizione (andata in scena dal 30 ago-sto al 9 settembre) si segnala un ri-torno alle origini: Notti di luce si èsvolta in piazza Dante, da dove erapartita 14 anni fa. “Questo tornare alleorigini ha significato con ancor piùconvinzione la vocazione interdiscipli-nare del festival, attraverso eventi in cui

l’elemento “luce” si è intrecciato conla parola, la danza, la musica e le im-magini”, ha ricordato il direttore arti-stico, il musicista Claudio Angeleri.Multidisciplinarietà, appunto: Notti diLuce quest'anno ha scoperto il cinemaattraverso le opere di due grandi registicome Bruno Bozzetto e Sergio Leone.Ha ritrovato la danza atletica dei Kata-klò Athletic Dance Theatre (in scena alCreberg), una compagnia che ha por-tato un originale progetto di teatro fi-sico ai vertici assoluti. Una serataaltamente spettacolare, il cui ricavatoè stato devoluto alla mensa dei poveridei frati cappuccini di Bergamo. Ma c'èdi più: da qualche anno Notti di luceha puntato i riflettori su un maestro atorto misconosciuto, della musica ba-rocca italiana, il bergamasco Pietro An-tonio Locatelli, violinista, vissuto nel

S P E T TA C O L I

E nelle notti di luceè apparso anche… John LennonRossella SantiniGiornalista

La grande kermesse di fine estate,

che la Camera di commercio di Bergamo

organizza da 14 anni, ha proposto video

e racconti inediti ideati dalla prima moglie

dell’ex Beatles. Ma tutta la prestigiosa

manifestazione artistica e culturale ha fatto

registrare consensi e apprezzamenti

50Bergamo Economica

❚ Il jazzista Gianluigi Trovesi (a sinistra) e l’organista Roberto Mucci (a destra) sono stati i protagonisti del “Festival Pietro Antonio Locatelli”, celebre violinista bergamasco. Il concerto si è tenuto nella gremita chiesa di Santa Maria Maggiore.

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❚ Lo spettacolo “John”, evento dedicato alla vita dell’ex Beatles sulla testimonianza della prima consorte del cantante, Cinthya Powell Lennon.

❚ Gli attori Oreste Castagna e Silvia Barbieri hanno animato I raccontidel parco, spettacolo rivolto a scuole, giovani e adulti che si sono confrontati con composizioni letterarie sul tema dell'ambiente.

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La luce è stata la principale protagoni-sta di tutti gli spettacoli grazie alla ver-satilità delle nuove tecnologie diilluminazione Made in Bergamo: que-st'anno è stato l'elemento portante diun progetto di arredo urbano in piazzaDante dove il pubblico ha trascorso leserate di fine estate in un grande salotto all'aperto creato da sedute lu-minose e totem firmati da Bruno Boz-zetto. A chiusura dell’intera kermesse,lo spettacolo “John”, un evento dedi-cato alla vita dell’ex Beatles raccontatacome non la si è mai sentita, grazie allaeccezionale testimonianza di CinthyaPowell Lennon, prima moglie delgrande musicista, e da materiali videoche hanno riportato lo spettatore a ri-vivere un momento fondamentale della

Settecento. Da qui l'idea di dedicare almusicista barocco il “Festival Pietro An-tonio Locatelli” (nella chiesa di SantaMaria Maggiore): le sue composizionisono diventate anche lo spunto perjazzisti come Gianluigi Trovesi e Ro-berto Mucci che hanno rielaborato lenote barocche di Locatelli. Notti di luce ha dato spazio anche alleletture con l'iniziativa “I racconti delparco”, rivolto a scuole, giovani eadulti che si sono confrontati con com-posizioni letterarie sul tema dell'am-biente (l’evento nasce da un’idea diTiziana Sallese). A questa iniziativa è le-gato il premio speciale della Camera dicommercio di Bergamo che ha portatoalla messa in scena del migliore rac-conto selezionato, a cura dell’attoreOreste Castagna e della regista SilviaBarbieri, nella chiesa di Sant'Alessan-dro in Colonna. Notti di luce ha valorizzato anche i gio-vani musicisti grazie a un'orchestra jazzdi talenti under 30 (“Notti di luce NewTalents orchestra”, diretta dal maestroGabriele Comeglio) guidati da una lea-dership tutta al femminile: Sarah JaneMorris, Joyce Yuille, Paola Folli, PaolaMilzani e Caterina Comeglio.

storia culturale europea del secondoNovecento."Nonostante i tagli alla spesa pubblicasiamo riusciti grazie alla collaborazionedi una vasta rete di istituzioni pubbliche(tra cui la Congregazione della Miseri-cordia Maggiore, il Comune e la Pro-vincia di Bergamo, Sacbo, TurismoBergamo, Atb, ndr) e di imprese privatea riproporre anche quest'anno al pub-blico bergamasco questo importanteevento culturale di fine estate”, hadetto il presidente camerale Paolo Mal-vestiti. “Il taglio del budget non ha fer-mato la direzione artistica che haproposto infatti un cartellone di tuttorispetto". E le aspettative anche quest’anno sonostate ampiamente soddisfatte. ■

S P E T TAC O L I

❚ Notti di Luce ha aperto una finestra anche sul cinema d’autore attraverso le opere di due grandi registi come Bruno Bozzetto (nella foto con Oreste Castagna) e Sergio Leone.

❚ I funamboli del Kataklò Athletic Dance Theatre, compagnia che haportato un originale progetto di teatro fisico.

❚ La “Notti di luce New Talents orchestra”, diretta dal maestro Gabriele Comeglio, con le eccezionaliinterpreti Sarah Jane Morris, Joyce Yuille, Paola Folli, Paola Milzani e Caterina Comeglio.

52Bergamo Economica

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dossier

In un anno economicoparticolarmente difficile, aumentaancora la presenza di turisti nellanostra provincia. A trainare sonosoprattutto quelli stranieri.Al primo posto i tedeschi, seguitida britannici e francesi. Ma la veranovità sono i cittadini scandinavi

Bergamo?Ja, danke!

TURISMO

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B ene l’estate, un mezzo disa-stro (anche a causa delmeteo, che ci ha regalato la

neve solo nella parte finale dell’in-verno) la stagione sciistica sulle Orobie,con punte in calo anche del 76% in al-cune località. Questi i dati provvisori(non ancora rendicontati) del 2012.Ma, nonostante ciò, il trend turisticotiene ancora nonostante la crisi. Que-sto recita il rapporto annuale 2011“Analisi e monitoraggio dei flussi edell’evoluzione turistica sul territoriobergamasco”, curato dall'Osservato-

D O S S I E R / 1

Un trend senza sosta,ma se non ci fossero gli stranieri…Giuseppe PurcaroGiuseppe Purcaro

Nel 2011, nonostante la crisi, i turisti

nella nostra provincia sono aumentati del 5,8%,

una tendenza positiva confermata anche dai

dati provvisori della prima metà di quest’anno.

Ma il merito è soprattutto dei cittadini europei,

che stanno scoprendo le belle artistiche

e culturali favoriti dai collegamenti low cost

con l’aeroporto di Orio al Serio.

“E la Grande Bergamo fa la parte del leone”,

spiega Andrea Macchiavelli del Cestit

54Bergamo Economica

Dalla Bassa alla montagna molte le mete prese d’assalto

Pianura, collina, montagna… Qual è il bilancio nelle tre aree incui è divisa la nostra Provincia? Per tutte è sicuramente positivo,a sentire i responsabili dei vari uffici turistici locali.Nella Bassa il must è il turismo religioso "mordi e fuggi" del sa-bato e della domenica che prende d’assalto il santuario della Ma-donna di Caravaggio e quello della Madonna delle Lacrime diTreviglio. "Alla Pro Loco di Gera d’Adda riceviamo spesso richiestedi informazioni sul santuario di Caravaggio, e, dal momento chesi trovano già sul posto, ci chiedono anche se a Treviglio c'è qual-cosa altro da visitare: chiese, monumenti e palazzi", racconta An-gelo Meroni della Pro Loco di Treviglio”.Si punta sul turismo religioso ma anche artistico nella zona del-l'Isola e degli Almenno con il Parco del Romanico e il Tempio diSan Tomè. “Il Parco inizia ad attirare anche l’interesse di turisti eu-ropei grazie all’operato del centro culturale e di studi Antenna delRomanico”, precisa Enzo Natali dello Iat dei due Almenno.Ovviamente su tutti c’è Sotto il Monte, che il prossimo anno cele-bra i 50 anni della morte di papa Giovanni XXIII e dell’indizionedel Concilio, e infine il santuario della Madonna delle Ghiaie diBonate Sopra, che conta uno discreto flusso di turismo religioso,

soprattutto di provenienza lombarda, grazie anche a recenti pro-mozioni su siti Internet e su canali televisivi e radio. “Tra Ghiaie,Sotto Il Monte e l’abbazia di Fontanella, l’Isola ha un bel polo diturismo religioso da valorizzare insieme con la rete dei sentieri delMonte Canto”, nota Silvano Ravasio, che, oltre ad essere presi-dente di Turismo Bergamo, guida anche PromoIsola, l’agenzia dipromozione turistica dei Comuni dell’Isola Bergamasca. “Nell’Isolail turismo interessa anche l’anno scolastico grazie al villaggio ope-raio di Crespi e al museo leonardesco dell’Adda. È un turismo an-cora giornaliero e stiamo cercando di far fermare almeno unanotte i turisti grazie anche alla rete di b&b”.Se invece vogliamo prendere in considerazione mete più stretta-mente turistiche, dobbiamo spostarci in valle Seriana dove questaestate è impazzato il last minute che ha portato al tutto esauritonegli alberghi e ha registrato l'assalto ai sentieri e alle piste ciclabililungo il Serio per sfuggire alla calura. Oppure bisogna andare nella zona dei laghi, luogo cardine del tu-rismo straniero made in Bg, apprezzata da svedesi, polacchi, te-deschi, russi che "considerano il Sebino più bello del lago diGarda", come ricorda Andrea Zandonai, coordinatore dell'ufficio

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il turismo e l'interpretazione del terri-torio dell’Università di Bergamo.

Allora professore, i dati sono con-fortanti?"L'andamento è positivo, dopo un2010 che aveva fatto già registrareun aumento molto elevato (+7,8%).Il 2011 segna infatti ancora un incre-mento del 5,8% in termini di pre-senze e un +15,8% in termini diarrivi. In linea con quanto avviene alivello nazionale, l'andamento èancor più positivo per gli stranieri cheaumentano del 9% la loro presenzaa fronte di un +20% di arrivi".

Chi sono gli stranieri che scelgonoBergamo per le loro vacanze?"In buona parte le nazionalità di ori-gine sono quelle delle città estere ser-vite dall’aeroporto di Orio. La consistenza maggiore spetta sem-pre ai tedeschi, con il 9.5%, seguiti

rio turistico della Provincia di Ber-gamo, e redatto con la consulenzascientifica del professor Andrea Mac-chiavelli direttore del Centro studi per

dai britannici e dai francesi con l'8%.Bed and breakfast, ostelli, agriturismi(la ricerca dell'osservatorio provincialenon considera le seconde case, ndr),sono gli alloggi preferiti (+ 10%), unacrescita doppia rispetto agli alberghi”.

Quali sono le zone più gettonate?"La Grande Bergamo concentra quasila metà delle presenze con un eleva-tissimo incremento di arrivi (+18,6%,

55Bergamo Economica

D O S S I E R / 1

Il numero dei collegamenti aerei esteri è in continuo aumento: sono infatti ben 89 le città collegate con Bergamoappartenenti a 30 nazioni differenti

❚ Andrea Macchiavelli, direttore del Centrostudi per il turismo e l'interpretazione del territorio dell’Università di Bergamo.

dossier

turistico di Lovere. "Abbiamo anche turisti americani che chiedonoinformazioni sui ristoranti migliori, le feste e le sagre di paese. In-torno a Ferragosto, abbiamo registrato il sold out degli alberghi. Equest’anno, vista la particolare situazione economiche, abbiamoregistrato un forte incremento delle offerte last minute: i turisti te-lefonavano anche il giorno prima per prenotare la camera dell’al-bergo. E se di italiani non se ne sono visti tanti, gli stranieri dellago di Iseo hanno soprattutto apprezzato la bellezza e la tran-quillità dei luoghi".Last minute gettonatissimo anche in Valle Seriana, come confermaLaura Benzoni, dello Iat di Ponte Nossa del consorzio PromoSerio."Vanno forti il servizio noleggio delle bici, la pista ciclabile lungoil serio sul sedime della vecchia ferrovia e in tantissimi ci hannochiesto le cartine dei sentieri. I turisti sono stupiti della bellezzadella vallata, spesso sconosciuta al grande pubblico. Qualcuno ciha confidato che non aveva idea di come fosse bella la Valle Se-riana. Sono andate anche bene anche le sagre paesane dove sipotevano degustare i menù tipici. Al nostro sportello si sono af-facciati anche tanti giovani che venivano a chiedere informazionisu quali fossero le spiaggette più idonee e sicure per fare il bagnonel Serio o dove fare i picnic. Alla fine il giorno di Ferragosto neltratto tra Ponte Nossa e Casnigo c’era il pienone”.

❚ Nella pianura il turismo religioso dei luoghi sacri (sopra, la casa natale di Papa Giovanni XXIII a Sotto il Monte) ha sempre una forte attrattiva; in collina ha successo il turismo artistico; in montagna vanno forte le gite in bicicletta lungo il greto del Serio e quelle a piedi lungo i sentieri che portano ai rifugi.

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Tutte le valli hanno segnato un incre-mento di presenze e arrivi, ma quellaSeriana e di Scalve mostrano la cre-scita maggiore (+14,4%). Il 16,6% dicoloro che vanno in vacanza in mon-tagna sono stranieri, con una partico-lare presenza di polacchi. Ci si ferma sempre meno giorni neglialberghi e nelle altre strutture rispettoanche solo a 10 anni fa ed è in caloanche la spesa media giornaliera delturista. Il trend negativo delle Orobiepare invece essersi arrestato nel 2011e le nostre montagne si confermanoanche come mete non solo per andarea sciare, ma anche per il turismoestivo".

Determinante il ruolo svolto dalloscalo di Orio.“L’aeroporto continua a far registrareincrementi molto elevati di passeg-

di cui il 52% sono stranieri). Anche ilaghi continuano a crescere, con dueterzi di turisti stranieri, con un au-mento nel 2011 del +18,8%. Nono-stante una stagione sciistica negativa,le Orobie hanno tenuto, segno cheormai la nostra montagna non signi-fica solo neve, ma anche altro.

geri. Quest’anno l’incremento è statodel 9,7%, ma va considerato ancheche in questi anni i collegamenti aereidell’aeroporto sono cambiati e ciò hacomportato dei significativi muta-menti nella tipologia e nella capacitàdi spesa dei viaggiatori, come ha bendimostrato un recente studio del Ce-stit dell’Università di Bergamo svoltoper conto dell’Osservatorio. In terminiquantitativi il numero dei collega-menti esteri è aumentato di ben 14unità, essendo a fine 2011 ben 89 lecittà collegate con 30 nazioni servite,mentre è rimasto invariato il numerodei collegamenti con le destinazioninazionali (16). Malgrado ciò, la crescita maggiore intermini di passeggeri si è verificata coni passeggeri nazionali (+22%), sensi-bilmente superiore a quella dei pas-seggeri internazionali (+5,1%)”. ■

56Bergamo Economica

La consistenza maggiorespetta ai tedeschi, con il9.5%, seguiti dai britannicie dai francesi con l'8%.Bed and breakfast, ostelli,agriturismi sono gli al-loggi preferiti, con unacrescita doppia rispettoagli alberghi

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❚ La città e l’hinterland concentrano quasi la metà delle presenze turistiche con un elevatissimo incremento di arrivi (+18,6%, di cui il 52% sono stranieri). Anche i laghi continuano a crescere, con due terzi di turisti esteri, in aumento del 18,8%.

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H a compiuto tre anni l’Ammi-nistrazione comunale diBergamo con a capo il sin-

daco Franco Tentorio. Nella prospet-tiva di dare più vitalità al turismo in

una città che lo merita, da subito ilsindaco ha delegato a Paolo Morettiil coordinamento del progetto “I tu-rismi a Bergamo”. Che in esclusivaper Bergamo Economica fa un bilan-cio delle attività svolte. «Dandomiquella nomina il sindaco ha voluto di-mostrare attenzione a questo settoreche solo pochi anni fa era consideratoassolutamente marginale in una cittàa forte vocazione manifatturiera. Cosìho subito evidenziato la convinzioneche Bergamo non era ancora unacittà turistica, ma aveva tutte le po-tenzialità per diventarlo in brevetempo: un aeroporto in grande cre-scita, i monumenti di Città Alta e ibellissimi quadri dell’Accademia Car-rara. Nel tempo credo di aver capitoche accanto a questi elementi di forza

vi era anche il fascino discreto di unacittà che un autorevole giornale, ilWall Street Journal, ha nelle scorsesettimane definito “incantevole”.Leggendo il lusinghiero commentodel giornale americano, mi sonoposto un quesito: ma sono incante-voli anche i bergamaschi nei con-fronti dei turisti? A questa domanda risponderei conuna battuta: i miei concittadini inquesti anni, lentamente ma costante-mente, stanno passando dai grugnitiai sorrisi; dall’indifferenza, in alcunicasi da una mal dissimulata soppor-tazione, si è indubbiamente passatiad un’accoglienza ancora da raffi-nare, ma già giudicata buona dai di-retti interessati».

Quali sono i primi risultati rag-giunti?“In primo luogo l’utilizzazione del-l’Urban Center come vera casa del tu-rismo, dove coabitano felicemente Iat(ufficio comunale d’informazione eaccoglienza turistica) e Turismo Ber-gamo (Agenzia di promozione turi-stica partecipata, per quanto riguardale quote più significative, da Cameradi Commercio, Provincia e Comune).Ritengo che soltanto la leale collabo-razione tra le istituzioni e le associa-zioni possa produrre effetti positivi ein base a questa considerazione hochiesto e ottenuto dal sindaco che

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Bergamo nel turismoadesso ci credeRoberto VitaliGiornalista

Con l’Amministrazione comunale firmata Tentorio,

la città ha segnato una svolta importante per la

promozione del territorio. “Sono tanti i progetti

in corso”, spiega Paolo Moretti, coordinatore

del progetto "I turismi a Bergamo". “Mi piace

ricordarne due: la presentazione della Bergamo

Card e le Lezioni di territorio, destinate agli

operatori del settore”. Le potenzialità?

“Sono enormi. A cominciare dalla riapertura

dell’Accademia Carrara”

Mi piacerebbe realizzaredei Welcome Points, ovverodotare alberghi, ostellie bed and breakfast di Ipad con applicazioni checonsentono di dare intempo reale informazionisugli eventi della cittàe sui voli dell’aeroportodi Orio al Serio

dossier

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Ritengo che si debba fare ancora tanto per migliorare i servizi turistici della città: penso alla segnaletica, ai parcheggi in Città Alta,alla regolamentazionedelle strutture ricettivenon alberghiere, nonchéall’attività delle guide turistiche, per evitare la concorrenza sleale

parte consistente delle poche risorsea disposizione del settore venisserodestinate a tre entità che lavorano inun’ottica di rete o di gruppo: TurismoBergamo, Promozione del territorio,il circuito Città d’arte della pianurapadana. Turismo Bergamo, sia puretra comprensibili difficoltà, ha datovita al portale unico del turismo dellacittà e della provincia e ha recente-mente scelto un’agenzia incomingcui affidare il booking on line e lacommercializzazione del prodotto tu-ristico, volendo sviluppare ciò che stagià facendo in modo egregio e cioèla promozione turistica, spesso diconcerto con la Camera di Commer-cio e Regione Lombardia. Promozione del territorio, oltre ad or-ganizzare la selezione italiana del Bo-cuse d’Or, sta promuovendo iprodotti tipici locali per i quali è do-veroso riconoscere un miglioramentoqualitativo che comincia ad essereapprezzato anche fuori Bergamo. Ilcircuito Città d’arte della pianura pa-dana raggruppa 12 città lombarde,emiliane e piemontesi piuttosto omo-genee e fortemente impegnate, so-

prattutto nel turismo culturale e nelcicloturismo”.

Quali sono le iniziative e i lavoriin corso?“Mi piace ricordarne due: la presen-tazione della Bergamo Card, stru-mento indispensabile per una cittàturistica che unisce trasporti pubblici,musei a pagamento e sconti nei ne-gozi commerciali. La Bergamo Card24h a 10 euro era fortemente richie-sta dagli operatori del settore. Non è facile arrivare ad una card e laprova evidente è che in Lombardia,Bergamo è l’unica che sia riuscita adorganizzarla. Auspico che, in un pros-simo futuro, vi sia la possibilità diestenderla a livello provinciale e, ma-gari, anche regionale nell’ottica del-l’Expo. La seconda iniziativa è in corsodi attuazione: riguarda le “Lezioni diterritorio”, destinate agli operatori delsettore. La logica dell’operazione è difar conoscere percorsi noti e menonoti di Bergamo e della provincia per

incentivare e allungare la permanenzanella nostra città. Un’idea che mipiace è quella di sviluppare, oltre i no-stri efficientissimi Iat, l’informazioneturistica anche con altri mezzi. L’espe-rienza di successo degli Urban Ste-wards è stata ripresa per il periodoestivo, ma in futuro mi piacerebbe at-tuare l’operazione che ho definito“Welcome Points”: dotare alberghi,ostelli e bed and breakfast di Ipad conapplicazioni che consentono di dare,in tempo reale, informazioni suglieventi della città e sui voli all’aero-porto di Orio al Serio. Credo che biso-gnerà concentrarsi su pochissimiqualificati obiettivi. Personalmente ri-tengo che un grande sforzo di comu-nicazione dovrà essere dedicato allariapertura dell’Accademia Carrara,vero gioiello, apprezzato anche al-l’estero. Il momento della riaperturadovrà essere un’occasione di gioiosocoinvolgimento di tutta Bergamo. Lanostra è una città strana, che soffre,anche nell’articolato mondo del turi-

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❚ “Promozione del territorio, oltre adorganizzare la selezione italiana del Bocused’Or, fa conoscere i prodotti tipici locali di cuisi riscontra un sensibile miglioramentoqualitativo molto apprezzatoanche oltre i confini provinciali.

smo, del deleterio fenomeno dellaframmentazione, spesso non ispiratada nobilissimi intenti, ma da miserabilie patetici personalismi. Ma la nostracittà, se opportunamente sollecitata,in qualche occasione sa risponderecon un’imprevedibile ed apprezzataunità d’intenti”.

E arriviamo alla candidatura diBergamo a capitale europea dellacultura.“Personalmente ritengo sia un obiet-tivo difficile da raggiungere, ma sonocerto che tutte le nuove idee e i nuoviprogetti che scaturiranno dalla candi-datura potranno essere, in ogni caso,utilizzati anche nella previsione del-l’Expo 2015. In ogni caso, sognaretalvolta aiuta e può portare a risultati

insperati. Mi permetto di avanzare unsuggerimento e cioè quello, anchenella nuova progettualità, di allac-ciare sempre più stretti contatti con lealtre città lombarde per aumentarel’attrattività di Bergamo e del suo ter-

dossier

❚ Il circuito Città d’arte della pianura padanaraggruppa 12 città lombarde, emiliane e piemontesi omogenee e fortemente impegnate nel turismo culturale e nel cicloturismo. Informazioni dettagliate sonosul sito www.circuitocittadarte.it.

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dena ci ha indotto a rinviare al pros-simo anno questa manifestazione,che è stata organizzata con la Fiab(Federazione italiana amici della bici-cletta). Ho intenzione di sperimen-tare un educational che coinvolga lecittà del circuito in una logica cheserva da battistrada all’ormai nonlontana Expo. A novembre, insiemecon l’Università di Bergamo, il cir-cuito organizzerà un grande conve-gno sul turismo culturale europeo esulle proiezioni verso il 2020, con il

ritorio agli occhi dei visitatori del-l’Expo ed anche per rendere il piùlombarda possibile la candidatura acapitale europea”.

Difficoltà e problemi da risolvere?“Non mi nascondo che ancora moltosi possa e si debba fare per migliorarei servizi turistici della città: penso allasegnaletica, ai parcheggi in Città Alta,alla regolamentazione delle strutturericettive non alberghiere, nonché al-l’attività delle guide turistiche per evi-tare casi sgradevoli di concorrenzasleale. Questi sono problemi che in-dubbiamente esistono, ma con sere-nità e onestà intellettuale ritengo chenon possano inficiare un complessivogiudizio positivo su ciò che la città stafacendo per il turismo, confortato dalpositivo riscontro, salvo qualche pic-cola inevitabile eccezione, dei turistie dei visitatori”.

Ha accennato prima al circuitoCittà d’arte della pianura padanadi cui lei è presidente…“Non nascondo la soddisfazione peressere a capo del circuito. È la prima volta che la presidenzaviene assegnata alla nostra città e hoavuto il piacere di essere eletto conuna grandissima maggioranza da as-sessori di diverso orientamento poli-tico che penso, oltre alla stimapersonale, hanno voluto anche sot-tolineare i grandi passi che Bergamoha compiuto in questo settore negliultimi anni. Il circuito ha organizzatoper la fine di giugno il 1° Festival delcicloturismo, partendo da Cremonae attraversando i territori di Piacenza,Parma, Reggio Emilia per concluderecon una festosa kermesse a Modena.Il drammatico terremoto che ha cosìcrudelmente colpito l’area di Mo-

contributo di 15 università italiane,tre relatori europei di riconosciutafama internazionale e con i case hi-story delle città del circuito. Senzapresunzione penso di poter dire chesi tratterà di uno dei più importantimomenti di dibattito, a livello euro-peo, che si svolgono quest’anno sultema del turismo culturale, uno deisettori che maggiormente coinvolgela nostra città.E per due giorni Bergamo sarà la capi-tale italiana del turismo culturale”. ■

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Nato a Bergamo nel 1947, dopo glistudi al liceo classico Paolo Sarpi, si lau-rea in Giurisprudenza all’Università sta-tale di Milano nel giugno 1969.Dirigente d’azienda e imprenditore,negli anni Ottanta è presidente provin-ciale dell’Api-Associazione piccole in-dustrie. Consigliere di amministrazionee successivamente consulente di ban-che e società finanziarie, si avvicina almondo del turismo con esperienza neiconsigli della Camera di Commercio ePromoberg. È stato presidente del Ro-tary Club Bergamo dal 1986 al 1988 egovernatore del distretto lombardo delRotary International nel 2002-2003. Attualmente è consulente della Bim diTorino e coordinatore del progetto “I Tu-rismi a Bergamo”.

Moretti, un manager che ama la storiaTra i suoi interessi culturali annoverala storia (negli anni Settanta scrive illibro I due socialismi dedicato alla scis-sione socialdemocratica di PalazzoBarberini) e, soprattutto, la satira po-litica. Da più di 35 anni raccoglie rivi-ste, libri, almanacchi sull’argomento ecostituisce la “Collezione Paolo Mo-retti per la satira politica”, la più im-portante in Italia e una delle piùconosciute nell’ambito europeo. Orga-nizza a Torino e Bergamo varie mo-stre, tra le quali “Ludere et Ledere” e“Padri e zii della patria”. Attualmente,a Roma, nel grande nuovo complessodi Eataly, è presente la mostra “Man-giarsi l’Italia. Cibo e potere in Italia del1861 ad oggi” con materiale trattodalla sua collezione.

❚ Paolo Moretti, coordinatore del progetto “I turismi a Bergamo”.

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❚ L’Urban Center nel cuore della città, è la veracasa del turismo orobico, dove coabitano Iat eTurismo Bergamo. “Quest’ultimo ha dato vitaal portale unico del turismo della città e dellaprovincia e ha recentemente scelto un’agenziaincoming cui affidare il booking on line e lacommercializzazione del prodotto turistico”,spiega Paolo Moretti.

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“C ome si chiama quelpaesino sopra la col-lina?” Questa è la

domanda che una volta gli operatoridi Turismo Bergamo in servizio alla Iatdell’aeroporto di Orio si sono sentitirivolgere da chi era appena sbarcatodall’aereo. Il “paesino” pittoresco incima alla collina? “Ma è Bergamo”,

risponde l’operatore. “Bergamo?Non sapevo che esistesse questacittà”. Un episodio curioso, prova del-l’ancora scarsa notorietà che il littlevillage sopra la collina ha nell’imma-ginario turistico. Chiese, laghi, montagne verdeg-gianti, cascate da brivido, cibo e vinida qualità. Tutti ingredienti utili per ilturismo. Ma se manca quello base, latorta non si può preparare. E l’ingre-diente base sono appunto i turisti.Italiani, meglio ancora stranieri, spe-cie russi, nord europei e in futuroasiatici. Turisti che bisogna andare aprendere direttamente a casa loro,vendendo su tv satellitari, giornali lo-cali e Internet Bergamo e la sua pro-vincia, in modo tale che all’esterorealizzino che l’Italia non è solo Fi-renze, Venezia, Pisa, ma anche cittàcome Bergamo che non hanno nullada invidiare ad altre rinomate località

italiane. E che le montagne dovesciare e i laghi dove veleggiare sonoanche le Prealpi orobiche e i laghid'Iseo e di Endine. Turismo Bergamo, l’ente pubblico cheha il suo quartiere generale pressol’Urban Center di piazzale degli Al-pini, ha oggi l’importante missione difar conoscere la città e la provincia inItalia e nel mondo sfruttando anchelo scalo di Orio. L’ente presieduto daSilvano Ravasio che opera in strettacollaborazione con il Comune, la Pro-vincia e la Camera di Commercio diBergamo, lo scorso anno si è lanciatoin un tour nel nord Europa, tra Finlan-dia Norvegia, repubbliche baltiche eGermania. E i risultati questa estate sisono visti: “La stagione estiva appenatrascorsa ha portato bene al lago diIseo e abbiamo visto i frutti del nostrolavoro di promozione”, dice soddi-sfatto Ravasio. Il presidente di Turi-smo Bergamo coordina una squadradi cui fanno parte Alessandra Pitoc-chi, Demetrio Tomasoni, ValentinaCalegari, Gabriele Cortinovis e leoperatrice degli sportelli: ad Orio(aperto dal 2003) e quello dell’UrbanCenter.

Qual è lo stato di salute dell’indu-stria turistica a Bergamo in que-sto anno di tensione economica? “Con la crisi che c'è in giro, noi diBergamo possiamo leccarci i baffi per

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La palma d’oroal Sebino e al lago d'EndineRossella SantiniGiornalista

“Sono i due laghi bergamaschi a segnare

il record di crescita tra le mete turistiche

preferite nel 2012. È qui infatti che

capitalizziamo un anno di promozione

avvenuto nelle città del nord Europa”, spiega

con soddisfazione Silvano Ravasio, presidente

di Turismo Bergamo. “Ora la sfida ci porta

oltre i confini continentali”, annuncia

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Sono soddisfatto del primobilancio vacanziero, dopoun Ferragosto che ha registrato anche il "tuttoesaurito" nelle nostre vallate e sui laghi, ad eccezione della Valle Brembana che continua a soffrire

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la stagione turistica passata Anzi, ilcalo del 40% di presenze registratoda alcune note località turistiche ita-liane (Sardegna in testa), fa fare i saltidi gioia se confrontato con la diminu-zione del 6% toccata da alcune zonedella provincia (e neanche più ditanto turistiche, come la pianura) esoprattutto con l’aumento del 9% re-gistrato a luglio dalla valle Seriana.Sono quindi soddisfatto del primo bi-lancio vacanziero dopo un Ferragostoche ha registrato anche il "tuttoesaurito" nelle nostre vallate e suilaghi, ad eccezione della valle Brem-bana che continua a soffrire".

Un’estate positiva dunque per ilturismo orobico?"Sì e decisamente meglio rispetto altrend negativo di ben più note loca-lità italiane. Certo c'è il dato in di-scesa della pianura e della zonadell'Isola, ma ciò è dovuto al turismoda lavoro che caratterizza quei luoghidurante il restante periodo dell’annoe che d’estate vede calare le perma-nenze nelle strutture ricettive. Lezone turistiche vere hanno rispostobene".

A chi dà la palma d'oro?"Al Sebino e al lago d'Endine dovecapitalizziamo un anno di promo-zione avvenuto nelle città del NordEuropa. E i risultati si sono visti: bastiguardare ai turisti scandinavi, polac-chi, tedeschi sulle rive dei laghi. Moltestrutture alberghiere si sono ammo-dernate. Hanno pesato anche marchiinternazionali come i Cantieri Riva,che consentono di associare le loca-lità dove operano anche l'arrivo dipersonaggi del jet set (come GeorgeClooney che ad agosto ha fattotappa a Sarnico)”.

E le nostre montagne?"La Valle Seriana sta andando bene elo conferma il tutto esaurito di moltestrutture nella settimana di Ferragosto.Anche il campionato europeo di tirocon l’arco ha fatto da vetrina. Beneanche gli affitti, anche se i periodi disosta si sono ridotti rispetto al passato.Il turismo continua a funzionare benesull'altipiano di Selvino grazie anche auna sapiente politica di eventi e mani-festazioni per famiglie promossi dalleassociazioni e dagli enti locali".

La Valle Brembana arranca ancora:come rilanciarla turisticamente?"La parola chiave è San Pellegrino eil progetto di turismo termale cheruota intorno alla struttura di Per-cassi. È andata meglio invece allaValle Serina e alla Valle Imagna: que-st’ultima, grazie anche al polo ter-male di Sant’Omobono, e ai diversib&b e agriturismi presenti, sta dimo-strando una notevole vivacità di pro-poste culturali e gastronomiche daparte degli operatori locali".

Funziona bene l’ospitalità dei bedand breakfast?"Molto bene. I dati camerali parlano

di una crescita costante, specie a fa-vore di turisti greci e spagnoli in testa,che non amano, e non possono spen-dere molto. I b&b proliferano soprat-tutto sull’arco collinare, dalla zona delValcalepio fino all’Isola nell’area delMonte Canto".

Federalberghi Bergamo e ilgruppo albergatori di Ascom Ber-gamo hanno però fatto notare, inoccasione di Ferragosto, i segninegativi davanti alle percentualidel turismo orobico. "Io invece guardo il lato positivo di lu-glio con percentuali con il segnopiù... A Bergamo poi ho visto l'UrbanCenter molto frequentato nei primigiorni di agosto. E se poi confron-tiamo i nostri dati con quelli nazionalipossiamo dirci più che soddisfatti".

Quali sono le strategie di promo-zione messe in atto da TurismoBergamo per dare fiato all’indu-stria turistica bergamasca?“Ogni anno individuiamo i mercatiesteri su cui puntare. Nel 2008, perfare un esempio, abbiamo lavoratosul Sud Europa, Francia e Spagna;l’anno dopo sul mercato inglese

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❚ Silvano Ravasio (il quarto da sinistra), presidente di Turismo Bergamo, con lo staff dell’Urban Center.

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❚ “Faremo investimenti di comunicazione su Travlefly, Wizzair, Ryanair ed Air Dolomiti”, annuncia Silvano Ravasio. “Con quest’ultima compagnia abbiamo aperto anche al mercato intercontinentale grazie ai collegamenti che da Francoforte sono diretti anche in altre parti lontane del mondo”.

e tedesco. E poi con la Camera diCommercio e l’Ufficio internaziona-lizzazione abbiamo condotto unamissione a Singapore: se riusciremoad intercettare parte di quel mercato,avremo di certo un buon risultato. Poilavoriamo sui mass media esteri, sullefiere del turismo, sul canale satellitareAstra dove mandiamo in onda ognigiorno 20 minuti di spot con cadenza

di 4 ore dedicati all’arte e all’enoga-stronomia bergamasca”.

Fate leva anche sulle compagniearee che hanno base all’aeroportodi Orio al Serio?“Faremo investimenti di comunica-zione su Travlefly, Wizzair, Ryanair edAir Dolomiti. Con quest’ultima compa-gnia abbiamo aperto anche al mercatointercontinentale grazie ai collegamentiche da Francoforte sono diretti anchein altre parti lontane del mondo”.

E il turismo nazionale?“Si parla tanto di stranieri ma ancoraoggi lo zoccolo duro del turismo berga-masco, almeno il 70%, è rappresentatoda lombardi e milanesi per via delle se-conde case. E per questo continuiamoa investire nella promozione sullastampa locale lombarda e milanese”.

Prossimi appuntamenti per l'im-magine turistica di Bergamo?“Il 27 e 28 settembre Bergamo saràla capitale lombarda del turismo gra-

zie a un workshop alla Fiera Nuovacon “operatori turistici, agenzie diviaggi e compratori europei selezio-nati (circa un’ottantina) che dialoghe-ranno con i nostri 40 operatori.Inviteremo anche testate giornalisti-che straniere per promuovere l'imma-gine turistica di Bergamo".

Altre carte da giocare? “Puntiamo anche sul vino e sul ciboche hanno un mercato interessante.Utile a tal proposito è la guida eno-gastronomica della Camera di Com-mercio. Buono anche il lavoro con ilConsorzio della Val Calepio”.

E il turismo religioso?“Sotto il Monte sta andando bene:quest’anno ha fatto registrare un au-mento del 30 per cento di presenze e ilprossimo anno potrebbe andare ancorameglio. Abbiamo avuto arrivi da Austriae Belgio. Buone sono anche le aspettative per labeatificazione, il prossimo anno, di FraTommaso da Olera”. ■

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Per i bed & breakfastsi registra una crescitacostante, specie a favoredi turisti greci e spagnoli,che non amano, e nonpossono, spendere molto.I b&b proliferanosoprattutto sull’arcocollinare, dalla zonadel Valcalepio fino all’Isolanell’area del Monte Canto

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L e Camere di commercio svol-gono usualmente un ruolo diprimo piano nel coordina-

mento e nella realizzazione di inter-venti di promozione e di qualificazionedel sistema produttivo e del territorio.Tali attività, operate nell’ambito dellosviluppo locale, sono finalizzate adaccrescere l’economia e l’attrattivitàdella provincia, a valorizzare i princi-

Turismo, l’alleato idealeche porta al successo economicoSilvia CeraoloResponsabile Ufficio Internazionalizzazione della Camera di commercio di Bergamo

Natura, ambiente, arte, cultura, enogastronomia,

ospitalità, infrastrutture, eventi, manifestazioni,

sport e tempo libero: sono questi i settori

su cui si punta per attirare i visitatori italiani

e stranieri e far scoprire loro il patrimonio

bergamasco. Grazie al ruolo determinante

della Camera di commercio

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❚ Il ricco calendario delle manifestazioni in programma alla Fiera di Bergamo contribuisce ad attirare migliaia di visitatori anche al di fuori della provincia, contribuendo così a far conoscere tante meritevoli attività locali.

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Il Programma pluriennale2011–2015 individua il turismo non semplicementecome una delle opportunitàdi diversificazione rispettoalla crisi, ma come sceltastrategica, da perseguirecon originalità e con lo sguardo rivolto all’eccellenza

pali settori dell’economia e a soste-nere il sistema delle imprese.Rientrano in questa categoria le tanteiniziative di diverso tipo quotidiana-mente messe in atto per favorire l’in-ternazionalizzazione, l’innovazione, laformazione imprenditoriale, il soste-gno al credito, l’ambiente, l’arbitratoe la conciliazione, la qualità dei pro-dotti e la loro commercializzazione.Gli enti camerali vantano una lungatradizione nell’esercizio delle funzionipromozionali.

Queste erano infatti contemplate,pur con linguaggio dell’epoca, già neltesto unico approvato con Regio De-creto n. 2011/1934, che individuavatra i compiti delle Camere di Com-mercio “la promozione di iniziativeaventi per scopo l’incremento dellaproduzione e il miglioramento dellecondizioni economiche e sociali dellaprovincia”.Le funzioni promozionali e di sup-porto alle imprese si riconducono aquel principio di autonomia che il le-gislatore ha espressamente conferitoal sistema camerale, ribandendone,ed anzi rafforzandone la portata, inoccasione della recente revisionedella legge di riforma.Tali attribuzioni sono infatti indi-cate dall’art 2 della l. 29 dicem-bre 1993 n. 580 – cosìmodificato dall’art. 1 co. 2del d. lgs. 15 febbraio2010, n. 23 – il quale sta-bilisce che “le Camere dicommercio svolgono […]funzioni di supporto e dipromozione degli interessi

generali delle imprese e delle econo-mie locali”. Tale indicazione è ribadita dal succes-sivo comma 2 lett. c), ove si specificache gli enti camerali svolgono le fun-zioni e i compiti relativi alla “promo-zione del territorio e delle economielocali, al fine di accrescerne la com-petitività”.Il presidente di Unioncamere, Ferruc-cio Dardanello, nella propria relazioneal Consiglio generale del 24 febbraio2010, ha sottolineato che “l’articolo2 rafforza le funzioni delle Camere[...], trasformando molte di quelle chefino ad oggi sono state per noi atti-vità in vere e proprie competenze”.

In precedenza, infatti, la dottrinaprevalente riteneva che l’esercizio

delle attività promozionali do-vesse ritenersi facoltativo, men-

tre obbligatorio avrebbedovuto essere solo l’espleta-mento delle funzioni di ca-

rattere amministrativo. Oggila chiara ed univoca for-

mulazione della normacitata consente di su-

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❚ Un’immagine suggestiva di Bergamo Alta. Gli ambiti attraversocui si realizza marketing territoriale sono molteplici e vanno dalleiniziative realizzate per promuovere le produzioni enologiche edagroalimentari tipiche del territorio e la loro commercializzazionein Italia e all’estero, all’organizzazione di eventi culturali, scientificie dello spettacolo.

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dossierperare tale interpretazione ed anzi vin-

cola gli enti camerali a considerare lefunzioni di supporto e di promozionecome obbligatorie, al pari di quelle am-ministrative. Anzi, proprio alla luce delfatto che queste ultime sono esercitateda tutti gli enti camerali, lo svolgi-mento effettivo delle funzioni promo-zionali riveste estrema importanzapoiché costituisce il fattore che diffe-renzia l’operato di ciascuna Cameradalle altre, ovvero l’elemento di distin-zione per valutare quanto il suo ope-rare incida effettivamente sullosviluppo dell’economia della provincia.Le Camere di commercio non pos-sono pertanto sottrarsi dal proseguirel’esercizio di quelle attività promozio-nali (internazionalizzazione, innova-zione, marketing territoriale) che daanni ne hanno configurato la pre-

senza tra gli attori protagonisti dellosviluppo economico del proprio terri-torio e ciò proprio in forza della legit-timità che è insita in un’attribuzioneche deriva dalla stessa legge.

Una questione di marketingTra le competenze promozionali deglienti camerali, una parte rilevante èoccupata dalle attività di promozionedel territorio.Abbiamo brevemente visto che conl’art. 2 della citata legge n. 580/1993il legislatore ha inteso assegnare aglienti camerali precise funzioni tese apromuovere il territorio, l’economiaed i valori caratteristici del proprio si-stema economico–sociale locale. Ciò è tanto più vero oggi, ove si con-sideri che l’intera economia europeaè soggetta ad un ampio processo diristrutturazione, in relazione ai feno-meni della globalizzazione e dei con-seguenti mutamenti strutturali delledinamiche e dei flussi economici. Intale scenario la competizione non sigioca più tra singoli soggetti ma,piuttosto, tra sistemi a base territo-

riale, i soli capaci di favorire la gene-razione nel tessuto delle impresecompetitività, innovazione e capacitàdi risposta dinamica. Promuovere il “prodotto territorio”significa, quindi, adottare azioni dicomunicazione capaci di valorizzarnele potenzialità di sviluppo, di enfatiz-zarne le caratteristiche socioeconomi-che, culturali ed ambientali e quindi,indirettamente, di sostenere, incenti-vare e promuovere l’imprenditorialitàlocale, catalizzando le opportunità disviluppo e di investimento. Significa,insomma, fare marketing territoriale. È in questo contesto che si collocanotutte le attività di promozione territo-riale messe in opera sia in Italia cheall’estero dalla Camera di commercioallo scopo di valorizzare le eccellenzee le caratteristiche peculiari del si-stema produttivo, turistico, sociale,ambientale e culturale della provincia,presentando un’immagine originale,suggestiva ed attrattiva del con-testo.Gli ambiti attraverso cui si rea-lizza questo tipo di attività sono

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si è esplicata sia direttamente – me-diante promozione, gestione e sov-venzione di manifestazioni ed eventia carattere turistico – sia indiretta-mente, tramite l’intervento in settoricollegati (trasporti, infrastrutture,fiere e mostre, artigianato, agroali-mentare).Le iniziative tese ad incentivare e sostenere le manifestazioni più quali-ficate e aventi come scopo l’incre-mento dell’afflusso nelle localitàturistiche della provincia, il concorsofinanziario per la riuscita delle mani-festazioni culturali ed artistiche piùprestigiose, gli studi sul turismo so-ciale, la conduzione di campagnepromozionali, sono solo alcuniesempi di attività che la Camera diCommercio svolge quotidianamentea sostegno di questo settore.La capacità del territorio di generareflussi significativi di arrivi produce in-fatti ricchezza nell’intera area interes-sata ed è potenzialmente uno deiprincipali driver della crescita econo-mica – e quindi del benessere – dellaprovincia, in particolar modo perquelle aree oggi più problematichesul fronte delle strutture produttive ecommerciali, ma che nell’ambientenaturale, nelle risorse sportive, nel pa-trimonio culturale, nella gastronomiae nelle tradizioni locali possono tro-vare uno sbocco di attività ed unaleva per creare una nuova economiadi eccellenza. È dunque facile comprendere quantoil sostegno all’economia turistica ar-ricchisca il tessuto del territorio nelsuo complesso.Lo stesso legislatore del resto è benconscio di tale funzione, ove indica ilturismo tra i settori che devono es-sere obbligatoriamente rappresentatinella composizione del Consiglio ca-

molteplici e vanno dalle iniziative rea-lizzate per promuovere le produzionienologiche ed agroalimentari tipichedel territorio e la loro commercializ-zazione in Italia e all’estero, al soste-gno dei processi di innovazione e diqualità del sistema turistico - alber-ghiero, dalla tutela della qualità deiprodotti, all’organizzazione di eventiculturali, scientifici o dello spettacolo.

La prima risorsa è il turismoLa promozione del territorio, poi, ènecessariamente ed intrinsecamentelegata a doppio filo alla funzione diincentivazione del comparto turistico.Le Camere di commercio, infatti,hanno autonomamente sviluppatonel tempo un notevolissimo interesseper il settore turistico, visto comecomparto economico che è stretta-mente connesso alle altre attività checompongono il tessuto produttivo lo-cale. Ciò si è manifestato soprattuttoattraverso una strategia di azione che

merale (art. 10 della legge n.580/1993). Uno degli obiettivi dellastruttura camerale, in sinergia con leassociazioni di categoria, direttaespressione del mondo produttivo, èinfatti anche quello di alimentare ildialogo tra la realtà turistica e quellaproduttiva, proprio perché si tratta didue sistemi complementari dellostesso territorio.È, pertanto, parimenti evidente l’im-portanza di strategie camerali che mi-rino a valorizzare il territorio e glielementi della sua offerta turistica:natura e ambiente, arte e cultura,enogastronomia, ospitalità, infra-strutture, eventi e manifestazioni,sport e tempo libero.Si comprendono allora le ragioni percui il Programma pluriennale 2011 –2015 individui il turismo “non semplicemente come una delle op-portunità di diversificazione rispettoalla crisi, ma come scelta strategica,da perseguire con originalità e con losguardo rivolto all’eccellenza”. Paroleche assumono un significato mag-giore in relazione all’Expo 2015,evento di rilevanza mondiale che rap-presenta un’enorme opportunità peril comparto turistico e per il territorioorobico nel suo complesso.

Il ruolo strategico dell’aeroportoIn anni passati la forte cultura del la-voro, tradizionalmente radicata a Ber-gamo, provincia economicamentericca e fortemente votata allo svi-luppo produttivo e commerciale, haforse prodotto una minore propen-sione a puntare sulla valorizzazione inchiave turistica del suo patrimonio,pur in presenza di un territorio in cuiarte, paesaggio e natura non temonoil confronto con altre realtà locali ben

Promuovere il “prodottoterritorio” significa adottare azioni di comunicazione capaci di valorizzarne le potenzialitàdi sviluppo, di enfatizzarnele caratteristiche socioeconomiche, culturalied ambientali e quindi, indirettamente, di sostenere,incentivare e promuoverel’imprenditorialità locale, catalizzando le opportunità di sviluppo e di investimento

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poco lo scalo bergamasco.Come è stato recentemente eviden-ziato nel convegno di presentazionedell’indagine “Il turismo internazio-nale dall’aeroporto di Orio al Serio:analisi e prospettive”, non è da sot-tovalutare il fenomeno delle “visite diritorno”: il turista che atterra a Ber-gamo per recarsi in una destinazionedifferente e magari per motivazionidiverse, scopre le attrattive del terri-torio che ospita l’aeroporto e decidedi ritornarvi per conoscerlo meglio.Altrettanto evidente è il ruolo giocatoin queste dinamiche dall’esplosionedelle compagnie low cost.È quindi in parallelo cresciuta la con-

più note ed affermate.Un impulso fondamentale in tal sensoè stato esercitato dalla crescita espo-nenziale dell’aeroporto di Orio alSerio, che lo scorso anno ha regi-strato un traffico pari a 8.419.948passeggeri, molti dei quali da e perl’estero. Questo dato colloca lo scalo berga-masco al quinto posto nella classificadegli aeroporti nazionali, superato daVenezia solo perché l'aeroporto diTreviso (un’altra delle basi Ryanair inItalia) è stato chiuso per lavori dal giu-gno al settembre 2011 e tutti i suoivoli sono stati dirottati sul capoluogoveneto, che ha così sorpassato di

sapevolezza di quanto sia fondamen-tale puntare sulla valorizzazionedell’offerta turistica e sulle tipicità lo-cali, al fine di stimolare il rilancio dell’intera economia provinciale, va-lorizzando il territorio nella sua inte-rezza. Conscia di tali dinamiche, damolti anni la Camera di Commerciodi Bergamo attua progetti per pro-muovere la qualità dell’offerta enoga-stronomica e dell’ospitalità. Si citanoad esempio il marchio “Bergamo –Città dei mille sapori”, che contrad-distingue la tipicità della gastronomiaorobica, quello degli “Hotel di qua-lità”, coi migliori alberghi, “BergamoCharme”, che promuove l’acco-glienza turistica in immobili di pregio,e quello dei “Ristoranti dei mille sa-pori”, per i locali votati alla tradizioneculinaria orobica.Ma tali azioni restano lettera morta senon vengono fatte conoscere. Entraquindi in gioco il ruolo fondamentaledella promozione turistica e territo-riale, che mira proprio a valorizzarel'identità, le risorse e le attrattive ter-ritoriali al fine di aumentarne la noto-rietà, diffonderne l'immagine efavorire la penetrazione nei diversisegmenti di mercato. Ed è ormai universalmente consoli-dato che tra gli strumenti operativipiù efficaci per raggiungere questoobiettivo rientrano sicuramente leesposizioni nelle fiere e l'organizza-zione di eventi dedicati (workshop,roadshow, mostre, appuntamentienogastronomici).È nel contesto sin qui delineato che siinquadrano le attività dell’ente came-rale orobico finalizzate all’organizza-zione di eventi di promozioneturistica e territoriale all’estero, in col-laborazione sinergica con la propriapartecipata Turismo Bergamo.

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Turismo Bergamo è il marchio del-l’Agenzia per lo sviluppo e la promo-zione turistica della Provincia diBergamo, costituita il 17 ottobre 2001dalla Camera di Commercio, dalla Pro-vincia e dal Comune di Bergamo. Attualmente all’agenzia aderiscono Val-lebrembana.com, Cooraltur, Consorzioper la promozione turistica della Cittàdi Bergamo, Astra seriana, Turiscalve,associazione Strada del vino e dei sa-pori della Val Calepio, associazione Ber-gamo Bed & Breakfast, Bremboski,

Turismo Bergamo, specchio della nostra terraPromoisola, cooperativa Il mondo incasa, The Best B&B in Bergamo in histo-rical houses, Progescal.L’agenzia opera con la precisa volontàdi sviluppare tutte le iniziative che pos-sano contribuire alla promozione del si-stema turistico della provincia orobicanel rispetto ed esaltazione dei valori delterritorio e dell’ambiente. A tal fine par-tecipa e organizza eventi di promozione(fiere, workshop, borse e manifestazionituristiche in Italia e all'estero, educatio-nal tour).

❚ L’home page di Turismo Bergamo (www.turismo.bergamo.it): qui si possono trovare tuttele informazioni sul territorio orobico, dalla pianura alle montagne.

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cogliere in prima battuta le esigenzedel potenziale visitatore, consen-tendo così di interpretare ed indiriz-zare l'andamento del mercato.Ecco perché per la Camera di Com-mercio di Bergamo non è sufficienteavere uno stand e qualche catalogoda distribuire. La partecipazione aduna fiera all’estero viene pianificataed organizzata attentamente, al finedi renderla produttiva, con personalededicato multilingua in grado diesprimersi ed interagire nelle aree didestinazione. La collaborazione di Turismo Ber-gamo, poi, oltre a consentire di sfrut-tare sinergicamente le rispettivespecificità ai fini della preparazione lo-gistica, consente alla Camera di averequel’indispensabile collegamento congli operatori di settore che massimizzal’efficacia della partecipazione. Attività che più tipicamente si riscon-trano in relazione all’organizzazionedella partecipazione ad uno deglieventi di promozione turistica e terri-toriale, oltre all’ovvia promozione delterritorio orobico, sono infatti:

In particolare, la partecipazione a fiereed eventi espositivi, nonostante il mol-tiplicarsi dei nuovi mezzi di comunica-zione, rappresenta ancora un canaleefficace di promozione, poiché offreun’opportunità indispensabile: quelladi entrare in contatto diretto con il po-tenziale cliente, oltre che di consoli-dare gli eventuali rapporti già esistenti.Le manifestazioni fieristiche possonoessere distinte in due categorie:- fiere B2B (business to business), ri-

servate solo agli operatori profes-sionali di settore (tour operator,agenzie di viaggio, consorzi di pro-mozione)

- fiere B2C (business to consumers),aperte ai consumatori finali.

Per entrambe le tipologie di fiera sipossono poi individuare:- le manifestazioni settoriali, riservate

alla promozione del turismo (adesempio la fiera “Vakanz” di Lus-semburgo), di uno specifico seg-mento turistico (ad esempio la“Metro Ski & Snowboard Show” diLondra) o di un comparto econo-mico (come le fiere di promozioneenogastronomica, ad esempio la“Sirha” di Lione);

- le fiere generaliste, dedicate allapromozione dell’intero Made inItaly in tutte le sue tradizionali arti-colazioni (turismo, artigianato, eno-gastronomia), come, ad esempio, lafiera “Italian Expo” di Chicago.

Le fiere sono comunque lo strumentocardine per favorire la diffusione dellaconoscenza del territorio bergamascoe per “competere” (o talvolta per in-tegrarsi) con l’offerta turistica deglialtri territori.Possono inoltre rappresentare un ot-timo modo per chi si occupa di pro-mozione turistica per raccogliereimmediatamente i primi feedback e

- la raccolta e diffusione di materialepromozionale degli operatori di set-tore;

- la diffusione di pacchetti promozio-nali e offerte dedicate (ad esempiosettimane bianche per le fiere delturismo di montagna);

- le azioni di e-mail marketing aglioperatori professionali turistici dellazona in cui si svolge l'evento;

- i contatti con i referenti italiani inloco e con gli altri espositori, per co-struire una rete di relazioni operative;

- il coinvolgimento di imprese orobi-che dell’artigianato tipico e del-l’enogastronomia;

- la presenza diretta nello stand ca-merale anche di operatori turisticiassociati (consorzi di promozioneturistica).

Per la Camera di Commercio di Ber-gamo la partecipazione ad una fieranon è quindi un evento scenograficodi rappresentanza, ma un concretostrumento operativo per l’attuazionedi un’efficace strategia di promozionedello sviluppo territoriale dell’interaeconomia della provincia. ■

❚ Un impulso fondamentale viene esercitato dalla crescita esponenziale dell’aeroporto di Orio al Serio,che lo scorso anno ha registrato un traffico pari a 8.419.948 passeggeri, molti dei quali da e per l’estero.

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D O S S I E R / 4

dossier

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diti incagliati, se non addirittura già insofferenza. Secondo la ricerca, l’impatto della mi-nore disponibilità creditizia sul settoreimmobiliare è risultato necessariamenterecessivo, con flessioni delle compra-vendite residenziali che hanno sfioratonella prima parte di quest’anno addirit-tura il 20%. Un dato eclatante se sitiene conto che, fino ad allora, l’arre-tramento rispetto ai picchi massimi del2006 si era attestato poco sotto il 30%. La prevista attenuazione dell’intensitàdel calo nel prosieguo del 2012, nonconsentirà, comunque, di evitare il ri-torno sulle posizioni di metà anni No-vanta, quando sia il numero di famiglieche il livello di finanziarizzazione del si-stema immobiliare risultavano di granlunga inferiori rispetto agli attuali.

I l deterioramento del contesto eco-nomico, associato alla selettivitàdel sistema creditizio e alle diffuse

attese di un riprezzamento più ampiorispetto a quello fin qui rilevato, rappre-sentano gli elementi alla base dellanuova battuta d’arresto del settore im-mobiliare. Il crollo delle compravenditeregistrato nei primi tre mesi dell’anno,che troverà replica di entità non sostan-zialmente inferiore nei dati del secondotrimestre, rappresenta l’inevitabile con-seguenza di un sistema che fatica a tro-vare una nuova posizione di equilibrio.È quanto dice il 2° rapporto sul mercatoimmobiliare italiano redatto da Nomi-sma, l’istituto di studi che da oltre 25anni esercita la funzione di osservatoriolocale, nazionale e internazionale suifenomeni economici.

Il calo dei prezzi rispetto ai livelli mas-simi raggiunti nel 2007 non è stato inalcun modo sufficiente a compensarela contestuale riduzione del sostegnobancario al settore, nonché a fugare itimori di futuri tracolli.Si è innescato un meccanismo perversoche, nel tentativo di rendere gradualeuna svalutazione degli attivi che altri-menti comporterebbe un’affannosa e,per certi versi improponibile, ricerca dinuovi capitali, finisce per asfissiare ilmercato. Il mancato sostegno della domanda, inun contesto dominato da aspettativenon espansive, non può non pregiudi-care le prospettive del comparto e, conesse, la possibilità di assorbimentotanto dell’enorme mole di invenduto,quanto degli immobili a garanzia di cre-

S A G G I E R A P P O RT I D I R I C E R C A

Mercato immobiliare senza pace:nuova battuta d’arresto

Giuseppe PileiGiornalista

La crisi economica si abbatte ancora una volta

sul mercato immobiliare italiano e il calo dei

prezzi non sembra dare quell’impulso necessario

per far riprendere il settore. È quanto afferma

l’ultimo rapporto Nomisma. L’autorevole istituto

di analisi economica punta il dito anche

contro le banche, colpevoli di aver stretto

eccessivamente le maglie per accedere ai mutui.

Eppure tutto può cambiare, perché non si placa

la voglia di casa

La crisi economicasi abbatte ancora unavolta sul settore edilizioitaliano e il calo deiprezzi non sembra darequell’impulso necessarioper farlo riprendere.È quanto affermal’ultimo rapportodi Nomisma

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ipotizzare un riposizionamento consa-pevole su livelli di prezzo sostanzial-mente diversi dagli attuali. È, dunque,dalle scelte di imprese, banche e soggetti istituzionali interessati alle di-smissioni immobiliari, in particolare am-ministrazioni pubbliche ed entiprevidenziali, che dipende in larga mi-sura la dinamica dei prezzi di medio ter-mine. In tale quadro palesemente

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S A G G I E R A P P O RT I D I R I C E R C A

giustamenti avvengono in maniera piùrapida e, per certi versi, più traumatica. La diffusione della proprietà immobi-liare che caratterizza il nostro Paeseesclude, di fatto, la possibilità che unasostanziale correzione dei prezzi possascaturire dall’iniziativa della compo-nente privata, che alimenta, perlopiù, ilmercato di sostituzione.La parcellizzazione impedisce, infatti, di

Una sorta di trappola da cui solo l’esi-genza di immediato realizzo, in un qua-dro di efficienza delle proceduremaggiore rispetto a quello abituale, po-trebbe consentire di uscire. La sceltadella strategia dell’attendismo espone,invece, il settore ad un estenuante lo-gorio con ricadute sistemiche non ne-cessariamente inferiori rispetto a quellesperimentate dai mercati in cui gli ag-

Italia – Numero di compravendite residenziali annuali

Tipologie di mutui erogati e loro dinamica nel periodo 2008 - 2011

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autocensura indotta, in attesa di ripri-stino di condizioni di selettività menoesasperate e di un arretramento deiprezzi che, seppur atteso dai più, nonrappresenta di per sé un deterrenteall’acquisto.Ad ostacolare un mutamento dellestrategie è la progressiva contrazionedel tasso di copertura dei crediti dete-riorati, dato dal rapporto tra rettifichee ammontare lordo delle esposizioni,sceso fino al 55,7%. Per ritornare ai li-velli pre-crisi, Banca d’Italia stima sianonecessari oltre 6,6 miliardi di euro rela-tivamente alle sole sofferenze, che di-venterebbero addirittura 12 se ilriferimento fosse rappresentato ancheda ritardi e incagli. A tal proposito laBanca dei regolamenti internazionali

critico non manca tuttavia un elementodi potenziale ottimismo. Si tratta del-l’elevato interesse della domanda rile-vato da una recente indagine diNomisma sui risparmi delle famiglieche, nonostante la precarietà della si-tuazione economica generale e, moltospesso, anche personale, si dicono tuttora intenzionate all’acquisto di abi-tazioni nei prossimi anni, prevalente-mente per utilizzo diretto. Unamanifestazione d’interesse sorpren-dente nelle dimensioni che rischia,però, di rivelarsi virtuale in assenza disostegno. Risulta, infatti, plebiscitarial’indicazione di dipendenza da mutuoper assecondare un’esigenza che altri-menti rischia di trasformarsi in ulteriorefabbisogno compresso. Alla luce di tali evidenze, desta stuporela ricostruzione che imputa unicamentealla domanda la drastica riduzione dellecompravendite registrata negli ultimianni e, in particolare, nel semestre ap-pena concluso. Anche ai più interessatiosservatori non dovrebbe, infatti, sfug-gire l’esistenza di meccanismi di dissua-sione, che non impongono il formalediniego a fronte di una richiesta di fi-nanziamento. Ne risulta una sorta di

evidenzia l’accresciuta vulnerabilità pro-spettica, collocando l’Italia tra i Paesi incui l’incidenza del servizio del debito sulreddito è cresciuta maggiormente (purpartendo da livelli contenuti). L’indica-zione della stessa Bri è perentoria: “For-nire incentivi alle banche e agli istitutidi credito affinché prendano piena-mente atto delle perdite e svalutino icrediti”. Nell’attesa che si rendano di-sponibili strumenti in grado di alleviarel’impatto di costi per il nostro Paese al-trimenti insostenibili, non si arresta latendenza alla riduzione degli impieghinel settore. A dispetto delle evidenzedei dati aggregati, la cui dinamica è ri-sultata fortemente condizionata dalleoscillazioni della componente di sur-roga e sostituzione, l’accentuazione

73Bergamo Economica

Media 13 grandi città – Evoluzione dei prezzi e dei canoni degli immobili nel periodo 2008-2012(dati riferiti al primo semestre)

Sconto medio praticato sul prezzo richiesto(in %; dati semestrali)

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50% deve essere solo in parte ascrittaalla significativa contrazione della com-ponente di sostituzione registrata nel-l’ultimo anno. Altrettanto rilevante, ancorché legger-mente inferiore (45,4%), si stima possaessere l’arretramento del secondo tri-

della selettività è risultata sin da subitola risposta alla crisi messa in campo dalsistema bancario italiano.L’evoluzione delle nuove operazioni dimutuo nell’ultimo quadriennio eviden-zia, infatti, una brusca flessione già apartire dal 2009, a cui ha fatto seguitouna contrazione di entità più contenutanegli anni successivi, nuovamente ac-centuatasi nei primi mesi del 2012. Sitratta di un dato sorprendente che at-testa l’importanza delle scelte di carat-tere strategico, in aggiunta agli aspettimeramente economici (tassi base +spread) nell’orientamento delle dinami-che generali. In un quadro di ridimen-sionamento già consolidato si inseriscel’autentica débacle delle erogazioni re-gistrata nel primo trimestre di que-st’anno, la cui flessione tendenziale del

mestre, con un dato a consuntivo chesi attesterà poco sotto gli 8 miliardi dieuro. Per trovare volumi nominali cosìcontenuti si deve tornare al 2003, men-tre in termini reali e al netto di surroghee sostituzioni i livelli attuali sono analo-ghi a quelli decisamente esigui del

74Bergamo Economica

S A G G I E R A P P O RT I D I R I C E R C A

Tempi medi di vendita e di locazione(in mesi; dati semestrali)

Media 13 grandi città - Confronto tra le caratteristiche delle abitazioni DOMANDATE per acquisto e quelle delle abitazioni OFFERTE in vendita (distribuzione % delle risposte)

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2000-2001. Ma c’è anche altro. Nelprimo semestre del 2012 l’offerta diimmobili in vendita è tornata a cresceredopo anni di stabilità. Nonostante ilciclo riflessivo, con prezzi e quantità incalo, l’offerta è ritornata sul mercato eha rivisto al ribasso le sue aspettative direalizzo del disinvestimento, come di-mostra l’ampliamento dello sconto sulprezzo richiesto che sale, in media, al13,3% per le abitazioni e al 14,7% e14,1% rispettivamente per uffici e ne-gozi. Il comportamento dell’offerta la-scia intravedere che vi siano aspettativecirca il permanere di una congiunturanegativa di durata non trascurabile, chepotrebbe, anzi, tradursi in una nuovadepressione dei valori e delle quantitàscambiate. Sul fronte della domanda, gli operatoriimmobiliari segnalano un ulteriore calo,avvenuto nel primo semestre dell’annorispetto a quello precedente e, a diffe-renza di altri giudizi espressi sui trend dimercato, è notevolmente cresciuta laconcordanza tra gli stessi. Il venir meno della domanda di acqui-sto non si è tradotto in una nuova do-manda di locazione. I giudizi degli

75Bergamo Economica

operatori esprimono, infatti, una nuovacontrazione della domanda di affitto,sia per abitazioni che per immobilicommerciali, mentre anche in questocaso l’offerta tende a crescere. Le transazioni, condizionate da una do-manda rarefatta, si sono ulteriormenteridimensionate, sia nel segmento degliimmobili residenziali che di quelli com-merciali, tanto per l’acquisto quantoper l’affitto. Sembra fare eccezione ilmercato della locazione di abitazioniche, nonostante il calo della domanda,è riuscito a mantenere i livelli di attivitàdello scorso anno. La difficile congiun-tura si riflette in una maggiore seletti-vità della domanda e, di conseguenza,in un’accresciuta disponibilità a conce-dere uno sconto sul prezzo richiesto daparte dell’offerta, soprattutto nelle lo-calizzazioni periferiche. Infatti, dopo un 2007 che aveva vistoridurre la distanza tra gli sconti praticatinelle diverse localizzazioni urbane, inquesti ultimi tre anni di ciclo negativolo sconto praticato nelle periferie è an-dato crescendo rispetto a quello checontraddistingue il mercato delle zonecentrali e pregiate della città.

I tempi medi di vendita e di locazionerisentono, invece, in misura minore, diquesta selettività della domanda, nondifferenziandosi significativamente al-l’interno del mercato cittadino. Anchein questo semestre si è registrato un ul-teriore ampliamento che ha portato, inmedia, i mesi necessari per vendereun’abitazione a 7,1, a 9,1 per un ufficioe a 8,1 per un negozio. Per locareun’abitazione occorrono, invece, 3,5mesi, in media, a fronte dei circa 6 mesiche occorrono per un negozio e dei 6,6mesi per un ufficio. I prezzi medi degli immobili nel primosemestre del 2012 hanno subito unanuova flessione, di maggiore intensitàrispetto a quanto registrato nel primosemestre del 2011, quantificabile nel-l’ordine del -2% per abitazioni ed ufficie del -1,6% per i negozi. Su baseannua il calo è stato del -3/-4% pertutte le tipologie immobiliari. Analoghi trend per i canoni, che flet-tono anche in questo semestre, conun’intensità maggiore rispetto allostesso semestre dell’anno precedente:-1,2% per le abitazioni, -2% per gli uf-fici e -1,9% per i negozi.

Abitazioni acquistate con un mutuo negli ultimi tre semestri

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Sul fronte dell’indebitamento per acce-dere alla proprietà, nel primo semestre2012 si è abbassata la quota di mer-cato sostenuta da mutuo, che passa dal66,3% delle compravendite del se-condo semestre del 2011 al 51,7%,conseguenza dell’ulteriore stretta cre-ditizia. Contestualmente si è ridotta,anche se di poco, la copertura delmutuo rispetto al valore dell’abitazioneacquistata che, nel primo semestre del2012, si è attestata al 65,3%.La situazione del settore corporate ri-sulta addirittura più complessa e deli-cata. L’esiguità del volume degliinvestimenti presenta, infatti, trattistrutturali che l’attuale fase congiuntu-rale ha unicamente contribuito a radicalizzare. In assenza di un amplia-mento delle dimensioni del mercato,non è possibile ipotizzare il successo diambiziosi programmi di valorizzazioneo anche solo l’assorbimento del patri-monio detenuto dai fondi immobiliariin scadenza. Il sempre più frequenteutilizzo di tale strumento ad opera dicasse ed enti di previdenza privati (atutto il 2010 il valore a bilancio degliinvestimenti immobiliari detenuti dafondi superava già i 6,5 miliardi dieuro) impone di non trascurare le rica-dute che il mancato rispetto delle sca-denze rischierebbe di determinare sulrendimento atteso a garanzia delleprestazioni erogate.

Negli ultimi quattro anni di calo dei va-lori immobiliari, le abitazioni e gli ufficihanno subito un deprezzamento del10,5% e i negozi di poco più del -8%. Per i canoni la variazione del periodo èstata più marcata rispetto a quella cheha investito i prezzi, anche se il divarioè risultato di 1-2 punti percentuali inmeno: -11,7% le abitazioni usate, -14,8% gli uffici e -10,8% i negozi. Nella media dei 13 maggiori mercati, ladomanda è prevalentemente orientataverso tagli piccoli (meno di 45 metriquadrati) o, medio piccoli (46-70 metriquadrati), mentre l’offerta è più spo-stata verso i tagli medio-grandi (71-120metri quadrati) e grandi (oltre i 120metri quadrati). Le abitazioni da ristrutturare rappresen-tano addirittura il 33,6% dell’offertapresente sul mercato, ma la domandasembra essere solo marginalmente in-teressata a questa tipologia. La disponibilità di spesa della domandapresente sul mercato sembra esserepiuttosto distribuita nelle diverse fasce,mentre l’offerta è più concentrata versoquelle più basse (al di sotto di 150milaeuro e tra 150-250mila euro). Infine, l’abitazione offerta è riconduci-bile, per una quota pari all’85% del to-tale, alle classi energetiche più basse(dalla “D” alla “G”), a conferma del-l’inadeguatezza del patrimonio immo-biliare italiano.

A conferma dell’irrobustimento dell’in-dustria e, con esso, del rischio poten-ziale di illiquidità, Nomisma cita leanalisi di Banca d’Italia secondo cui nel2011 i conferimenti mediante apportosono raddoppiati rispetto all’anno pre-cedente e l’ammontare di sottoscrizionie richiami effettuati è stato il più ele-vato dell’ultimo quinquennio. Anche in questo caso, però, non si re-gistrano segnali incoraggianti, con unvolume di transazioni che nel primosemestre si stima non abbia rag-giunto 1,5 miliardi di euro (al netto ditransazioni che abbiano avuto peroggetto veicoli societari) e una pre-senza di investitori stranieri semprepiù rarefatta. Il solo parziale repricing e la contrazionecreditizia sono aspetti che hanno sen-z’altro contribuito ad accentuare la de-bolezza congiunturale, ma non si puòdisconoscere l’esistenza di un gap strut-turale in termini di trasparenza e di effettiva omologazione a standard ope-rativi internazionali.In assenza di passi avanti su talefronte qualsiasi miglioramento in ter-mini di sostanziale ridimensiona-mento dei prezzi (peraltro nonipotizzabile alla luce delle risultanzedel modello econometrico) o di un al-trettanto impronosticabile ritornodella leva finanziaria sui livelli pre-crisi, si rivelerebbe inadeguato. ■

76Bergamo Economica

S A G G I E R A P P O RT I D I R I C E R C A

13 grandi città – Previsioni dei prezzi medi degli immobili a valori correnti: confronto tra i valori elaborati a marzo 2012 e quelli di luglio 2012 (variazioni % annuali)

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Nomisma ha poi fatto un’analisi anche delmercato immobiliare di alcune città ita-liane intermedie, tra le quali figura ancheBergamo, oltre ad Ancona, Brescia, Li-vorno, Messina, Modena, Novara, Parma,Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona.L’analisi dei dati del primo quadrimestredi quest’anno parte dalla situazione in cuisi trovava il mercato immobiliare nel2011, da dove emergeva una domanda inacquisto sempre più debole incapace diassorbire le quantità offerte sul mercatoaccumulatesi in maniera crescente. All’in-terno del mercato residenziale, tuttavial’attività transattiva è risultata in parzialeripresa dopo il minimo toccato nel 2010,ma pur sempre su valori molto contenutise rapportati ai massimi registrati nellaprima metà degli anni Duemila.Per il mercato non residenziale, al contra-rio, la flessione del numero di contratti ri-sulta marcata e superiore a quellaosservata nella precedente rilevazione. Lariduzione maggiore dei prezzi riguarda ilsegmento dei capannoni industriali, conun -4,9%, seguita dal -2,0% dei posti autoe dal -1,7% degli uffici. Il mercato residen-ziale e commerciale mostrano andamenti

zione, i livelli raggiunti nel corso del 2011sono risultati i più elevati degli ultimi 10anni a prescindere del mercato di riferi-mento. La redditività lorda da locazione ri-sulta invariata in tutti i mercati cittadiniad eccezione del comparto commercialee dei posti auto (ma in entrambi i casi sitratta comunque di variazioni minime).Per i prossimi mesi Nomisma prevedeanche per Bergamo il prolungamentodelle difficoltà emerse nel corso del 2011all’interno del mercato degli uffici, dei ne-gozi e dei capannoni mentre, per le abita-zioni e i posti auto si prospetta unamaggiore tenuta dell’attività transattiva.I valori di compravendita tenderanno, an-ch’essi, ad adeguarsi ancora alle richiestedella domanda in acquisto e, dunque, intutti i segmenti cittadini si assisterà anuove flessioni. Dal lato della locazione ilnumero di contratti conclusi dovrebbemantenersi sui livelli attuali (sono comun-que possibili ulteriori flessioni per il mer-cato direzionale e una parziale ripresa perle abitazioni). I canoni, infine, dovrebberorimanere invariati per abitazioni, postiauto e negozi, mentre per uffici e capan-noni si prospettano riduzioni aggiuntive.

Ma Bergamo riprende fiato, anche se si allungano i tempi delle vendite

simili con una variazione negativa piùcontenuta e vicina al -1,0% in media. Atali correzioni vanno, inoltre, sommati glisconti medi sul prezzo richiesto concessidai proprietari nella fase di contrattazione.La maggiore prudenza della domanda inacquisto spinge i tempi medi di venditaverso livelli record per la città bergamasca,soprattutto per quanto riguarda i mercatiresidenziale, direzionale e commerciale.Per quanto riguarda il segmento locativo,invece, le dinamiche risultano divergentia seconda del mercato di riferimento. Inparticolare, la domanda di uffici, negozi ecapannoni industriali risulta piuttosto ra-refatta, con il conseguente rallentamentodell’attività contrattuale. Al contrario, al-l’interno del comparto residenziale (e inmisura proporzionale in quello dei postiauto) la domanda è più dinamica e, dun-que, capace di assorbire un’offerta ele-vata, in larga parte proveniente dalmercato della compravendita. Le flessionidei canoni riguardano i capannoni (-5,6%)e gli uffici (-3,1%), mentre i canoni medidelle abitazioni e dei negozi riportano unacorrezione più contenuta (-1,8%).Per quanto concerne i tempi medi di loca-

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BIOMASSE ED ENERGIAProduzione, gestione e processi di trasformazione

N el volume vengono trattati tutti i principali ar-gomenti riguardanti la pianificazione e realiz-

zazione delle filiere energetiche e l'utilizzo dellemigliori metodiche sino ad oggi elaborate per unefficiente impiego dei vari tipi di biomassa. Labiomassa sta assumendo particolare importanzanei Paesi industrializzati, che stanno scoprendonuove applicazioni e nuovi sistemi colturali persfruttarne le potenzialità nella produzione dienergia e biocarburanti. Il testo offre un’ampiatrattazione dei fattori critici in tema di program-mazione degli approvvigionamenti, sistemi di

conversione, dimensionamento degli impianti, con i problemi ine-renti la produzione, raccolta, conservazione, caratterizzazione chi-mico fisica delle biomasse. Vengono anche analizzate leproblematiche riguardanti la produzione dei bio-carburanti comeolio vegetale, biodiesel e bioetanolo. Particolare spazio è dato allafiliera del biogas, perché è quella che presenta le maggiori possibi-lità di sviluppo nel nostro Paese, data la sua forte compatibilità conil sistema agricolo. Come esempi concreti degli aspetti teorici sonoriportati alcuni casi-studio.

GREEN ITALY

V iviamo la fase più complessa e difficile della no-stra storia repubblicana. Crisi economica e mo-

rale si sono intrecciate, in una profonda recessioneche ha radici nazionali e internazionali. Ermete Realacci, ambientalista ora parlamentare,presidente onorario di Legambiente, racconta dalNord al Sud storie di un'alleanza tra imprese e co-munità, tra ambiente e nuovi modi di vivere chepossono traghettarci verso un paese più desidera-bile e competitivo. È Green Italy, dove la green eco-nomy sposa le vocazioni nazionali, tiene insiemele tradizioni con l'elettronica e la meccanica di

precisione, puntando su qualità, ricerca e conoscenza per produrreun'economia più sostenibile e innovativa. Su un totale di circa 600milanuovi posti di lavoro stabili creati nel 2011 nei settori dell'industria edei servizi, il 38%, circa 227mila, sono posti di lavoro green.Il libro propone idee nuove che potrebbero mettere in moto le energiemigliori del Paese e affrontare la crisi. Lo fa attraverso gli esempi con-creti di esperienze imprenditoriali reali basate su un concetto di fareimpresa e trarre profitto senza compromettere la qualità di vita e spre-care le risorse ambientali già precarie e compromesse. Tra questi visono un ex salumiere, ora imprenditore, che produce arredi per magaz-zini con plastiche riciclate, e serve i maggiori gruppi italiani dellagrande distribuzione, produce Pet riciclato: per produrre un chilo-grammo di questo materiale servono 200 grammi di petrolio, il 90% inmeno di quello necessario a produrre Pet vergine. Un altro esempioviene da un Comune, quello di Torraca, in provincia di Salerno, che haconvertito a led tutta l'illuminazione pubblica con un risparmio del67%, e l'inquinamento luminoso ridotto del 90%, oltre ai costi di ma-nutenzione dimezzati. Una rassegna di casi come quelli presentati inGreen Italy, storie e fatti nella realtà, non sogni o utopie, rappresentanouna prospettiva di economia e d'impresa più a misura d'uomo, eanche per questo più in grado di competere. Questa è la strada lungola quale già molte imprese cercano e trovano la soluzione alla crisi.

MANUALE DI FUNDRAISINGFare raccolta fondi nelle organizzazioni non profit e negli enti pubblici

Un manuale pratico e teorico che analizza il fundraising allaluce dei nuovi media e delle nuove tecnologie, della riforma

del welfare e del concetto di responsabilità sociale nelle impresenoprofit. Il tema della raccolta fondi viene affrontato con unaprospettiva economico-manageriale che fornisce alle organiz-zazioni gli strumenti per orientarsi verso una cultura di impresain grado di comprendere e affrontare le rispettive problemati-che gestionali. Ogni organizzazione noprofit ha una “buonacausa” alla base della propria esistenza che scaturisce da unsistema di valori di riferimento forte, nella quale tutti si rico-noscono e rispetto alla quale l'organizzazione misura il suooperato. La raccolta fondi sostanzialmente cerca la quadra-

tura del cerchio che permetta di promuovere e rafforzare il suddetto sistema presi-diando al tempo stesso la dimensione materiale dei fattori economici. Si tratta diuna sfida che può essere vinta solo con il gioco di squadra e con l'attenzione al fat-tore umano, unico elemento che può garantire il successo e sopratutto la stabilitàdei risultati nel tempo. Nel libro viene indicato un percorso di sostenibilità che ga-rantisca lo sviluppo sotto il profilo delle risorse economiche, ma anche di quelle or-ganizzative, affinché nasca un sistema interno per la raccolta fondi che si consolidinel tempo, su basi autonome. Vengono affrontati tutti gli aspetti dell'attività, lacreazione del caso, la scelta del veicolo e del target, il processo di pianificazione edi comunicazione, il controllo di gestione, qualità, scelte etiche, fornendo consigliesempi ed esercizi che aprono un dialogo con il lettore e con le sue esigenze.

PER UN'ITALIA POSSIBILELa cultura salverà il nostro Paese?

Negli ultimi 50 anni il viaggio ha smesso di essere un pri-vilegio di pochi ed è diventato accessibile a molti. Le

nostre città d'arte si sono riempite di milioni di visitatori cre-ando l'illusione che nonostante il danno terribile subito dalpaesaggio italiano, l'economia del turismo fosse salva ecrescesse comunque, quasi per forza d'inerzia. Al di là degliitinerari di massa che conducono fiumi di persone nelle no-stre più note città d'arte, una buona parte della penisolanon ha goduto di questa nuova possibilità di sviluppo, inprimo luogo per mancanza di infrastrutture e in secondoluogo perché è venuta a mancare la vocazione alla tuteladi molti territori, assaliti con il cemento o abbandonati

con la più colpevole incuria. La situazione nella quale si trova il nostro patri-monio storico, monumentale e ambientale è frutto di una paradossale man-canza di visione. Con queste premesse l'autrice, Ilaria Borletti Buitoni,presidente del Fondo ambiente italiano, attraverso un viaggio che parte dallaSicilia e risale tutta la penisola, visita e commenta luoghi e testimonianze dellaciviltà e della cultura inserite in paesaggi che all'origine erano altrettanto sug-gestivi, descrivendone lo stato attuale più o meno deturpato o stravolto perl'indifferenza o superficialità, quando non vi è stato tornaconto economico, dichi avrebbe dovuto custodire e preservare. Non sarebbe però corretto attri-buire la situazione attuale solo ad una mancata tutela del territorio nazionaleda parte del governo o delle istituzioni pubbliche locali: la mancanza di perce-zione del paesaggio come bene collettivo da parte della maggioranza dei cit-tadini è forse tra i fattori determinanti della drammatica situazione, così comerappresentato recentemente dai crolli di Pompei e di Roma.Il turismo culturale e naturalistico attento all'ambiente potrebbe essere una ri-sorsa formidabile in un Paese come l'Italia se l'obbiettivo di sostenerlo facesseparte di una scelta condivisa e fosse prioritario e quindi non appoggiato soloda interventi sporadici e disordinati.

R E C E N S I O N I A cura di Giosue Coda

78Bergamo Economica

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Calendario delle partecipazioni e delle iniziative promozionali

Eventi e manifestazioni

21 settembre - 11 novembre, Bergamo

Contemporary Locus 3 Un ciclo di esposizioni che vuole costruire connessioni tra arte contempo-ranea e tessuto urbano aprendo luoghi segreti, dimenticati o dismessi dellacittà di Bergamo.

Settembre - dicembre, Bergamo

Giornate della cooperazione bergamascaL’Onu ha dedicato l’anno 2012 alle cooperative. In questo contesto visaranno una serie di eventi culturali, incontri e manifestazioni artisticheper promuovere la conoscenza e la partecipazione della comunità localealla vita dell’associazionismo. Convegni, incontri di studio e seminari, maanche spazio all’arte e al divertimento nelle settimane che fino a dicem-bre accompagneranno le Giornate della cooperazione, con spettacoliteatrali e iniziative ludiche per bambini.

23 settembre, Bergamo

Borgo Palazzo in festa - 4a edizionePer l'occasione ci saranno negozi aperti, bancarelle, giochi, gonfiabili, mu-sica, ballo e numerosi spettacoli d’intrattenimento per grandi e bambini.

4 - 7 ottobre, Fiera Nuova, Bergamo

“Creattiva”. Fiera delle arti manuali Manifestazione dedicata al mondo delle Arti Manuali, del Bricolage e del-l’Hobbistica. Sito Internet : http://www.fieracreattiva.it/

5 - 21 ottobre, Bergamo

Bergamoscienza 10a edizione del Festival di divulgazione scientifica con conferenze, tavolerotonde con alcuni eminenti esponenti del mondo scientifico e culturale,mostre, laboratori interattivi, film e spettacoli teatrali. Per il programmadettagliato ed approfondimenti è possibile consultare il sito Internetwww.bergamoscienza.it.

12 - 14 ottobre, Fiera Nuova, Bergamo

“Alta Quota”. Fiera della montagna9a edizione, quest’anno l’ingresso è libero.L’esposizione si arricchisce di un’ulteriore nuova area specifica, perpromuovere il turismo outdoor eco & bio. Negli ultimi anni, infatti,sono in aumento nel comparto turistico e ludico-sportivo le richiestein tema di tutela ambientale, fonti rinnovabili, eco e bio sostenibilità,prodotti a km zero e accessibilità. Sito Internet www.alta-quota.it

12 - 14 ottobre, Sentierone, Bergamo

“Mercatanti in fiera” - 11a edizione Una dimostrazione concreta degli usi e delle abitudini di altri Paesidell’Unione europea.

18 - 20 ottobre, Bergamo

8° Concorso enologico internazionale "Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet Insieme" Un concorso enologico e il convegno con la partecipazione di espertidel settore. Seguirà un banco di assaggio aperto al pubblico con i vinivincitori.

1 - 25 novembre, Sala Piatti, Bergamo

7a edizione del Festival violoncellistico internazionale “Alfredo Piatti”Cinque concerti di grandi interpreti della scena concertistica internazionalecon programmi che spazieranno dal Barocco al contemporaneo. Ingressolibero.

Novembre, Bergamo e provincia

“Lo spazio della maraviglia”Rappresentazioni teatrali, cinema, mostre fotografiche, realizzazioni arti-stiche, interventi musicali prodotti da soggetti portatori di disabilità oppuredestinati a questo pubblico.

1 novembre - 6 gennaio 2013, Clusone, Bergamo

“Profumo di Natale”Numerosi concerti, rassegna di teatro dialettale, spettacoli per grandi epiccini, visite guidate per conoscere Clusone, la Notte Bianca con canti,danze e assaggi gastronomici e i consueti mercatini di Natale.

5 - 11 novembre, Bergamo

Settimana per l’energiaTema centrale della Settimana per l'energia 2012 saranno le smart city,ovvero città intelligenti, che scelgono modelli di cambiamento destinati amigliorare la vita degli abitanti e la qualità delle aree urbane. Sette giornidi eventi, congressi, seminari, workshop, con una serie d’iniziative finaliz-zate a promuovere la cultura del risparmio energetico e del consumo re-sponsabile e a diffondere gli aspetti tecnici e normativi della greeneconomy.

Novembre - gennaio 2013, Piazza della libertà, Bergamo

Pista di pattinaggio su ghiaccioLa struttura, allestita in occasione delle festività di fine anno, è ormaiun appuntamento tradizionale della città per un momento di socializ-zazione e svago all’aperto.

17 - 19 e 22 - 25 novembre, Fiera nuova, Bergamo

Salone del mobile e del complemento d’arredo10a edizione dell’appuntamento fieristico del settore con interessantinovità.

1 - 9 dicembre, Nuovo Polo Fieristico di Rho, Milano

Artigiano in fieraMomento d’incontro per conoscere e abbracciare le tradizioni e le cul-ture del lavoro di oltre cento Paesi, in un’atmosfera di festa e condi-visione.

Missioni e fiere internazionali

1 - 5 ottobre, Singapore e Kuala Lumpur

Missione economica multisettoriale a Singapore e in Malesia Incontri d’affari in loco.

22 - 25 ottobre, Shanghai, Cina

Missione economica multisettoriale Incontri d’affari in loco.

26 - 28 ottobre, Birmingham, Inghilterra

Fiera “Ski Board & Board Snow Show”Fiera per gli operatori del turismo invernale.

31 ottobre - 4 novembre, Londra, Inghilterra

Fiera “Ski Board & Board Snow Show”Fiera per gli operatori del turismo invernale.

7 - 11 novembre, Berlino, Germania

Fiera “Import Shop” Fiera per gli operatori turistici, agroalimentari e dell’artigianato artistico.

8 - 12 novembre, Stati Uniti

Missione economica per il settore meccanico Incontri d’affari in loco.

19 - 23 novembre, Santiago e Lima

Missione economica multisettoriale in Cile e Perù Incontri d’affari in loco.

26 - 29 novembre, San Paolo, Brasile

Missione economica multisettoriale Incontri d’affari in loco.

8 - 13 dicembre, Dubai e Doha, Emirati Arabi Uniti

Missione economica multisettoriale negli Emirati Arabi Uniti e QatarIncontri d’affari in loco.

della Camera di Commercio di Bergamo

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A P P U N TA M E N T I

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REALTÀ E PROSPETTIVESOCIO ECONOMICHE

RIVISTA TRIMESTRALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INDUSTRIA ARTIGIANATOE AGRICOLTURA DI BERGAMO

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