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n. 64/12 anno — year : 7 — Poste Italiane S.p.A. — Spedizione in A.P. — d.l. 353/2003
conv. L. 46/2004 art. 1, com. 1, dcb Milano — Mensile | Italy only euro 9,00,
Belgio, Grecia, Portogallo cont., Spagna euro 18,00, Germania euro 20,00.
64 — 2012giugno
/ june
CANTIERE — under construction: One Angel LanePROGETTI — design by: bblur architecture / Rogers Stirk Harbour+
Partners / Stanton Williams / Zaha Hadid Architects /
HISTORY: Serpentine Gallery Pavilions 2000-2012MATERIALI E SISTEMI — materials and systems: Facciate trasparenti /
Transparent façades IMPIANTI — installations: Trattamento
dell’aria / Air treatment
N.ISSN 1828-4450
LONDON
3
PROGETTI — PROJECTS
054
ANTEARCHITETTURA A LONDRA
— ARCHITECTURE IN LONDON
056
INTERVISTA RENZO PIANO
BUILDING WORKSHOP
060
EVELYN GRACE ACADEMY
074
MAGGIE’S CENTRE
084
SLOUGH BUS STATION
094
NEW UNIVERSITYOF THE ARTS
104
HISTORY:SERPENTINE GALLERYPAVILIONS 2000-2012
116
POSTIL SUCCESSO DI LONDRA 2012
— THE SUCCESS OF
LONDON 2012
RUBRICHE — INDEX
022
BOOKSHOP
024
FOCUS PRODOTTO
ENERGIA
TECNOLOGIA
INNOVAZIONE
032
SOLUZIONI
037
TECNICHEE DURABILITÀ
CANTIERE — UNDER CONSTRUCTION
045
ONE ANGEL LANE LONDRA, UK
MATERIALI E SISTEMI — MATERIALS AND SYSTEMS
119
FACCIATE TRASPARENTI — TRANSPARENT FAÇADES
122
RASSEGNA
IMPIANTI— INSTALLATIONS
129
TRATTAMENTO DELL’ARIA — AIR TREATMENT
132
RASSEGNA
136
CAD&BIMIL COLORE IN AUTOCAD
140
DESIGNERS, CONTRACTORSAND SUPPLIERS
142
INSERZIONISTI
LONDON
ARKETIPO 104
HISTORY SERPENTINE GALLERY PAVILIONS 2000-2012 — VARIOUS AUTHORES WWW.SERPENTINEGALLERY.ORG/ARCHITECTURE
Un’opera temporanea commissionatadal 2000 a progettisti di fama internazionale costituisce in sé l’esposizione:una realizzazione libera da vincolicon la possibilità di sperimentare forme non convenzionali, tecnologie costruttivee materiali all’avanguardia.
The temporary venue since 2000to famous international designers isin itself the exhibition: a project freefrom constraints, with the possibilityof experimenting non conventional formsas well as cutting edge materialsand construction technologies.
La Serpentine Gallery, ospitata in un tea pavilion co-
struito nel 1934 all’interno dei Kensington Gardens, Hyde
Park, è una delle gallerie d’arte più conosciute di Londra.
Dal 2000, ogni anno, la Serpentine commissiona a proget-
tisti di fama mondiale una struttura (un “pavilion”) da rea-
lizzarsi sul prato accanto all’edifi cio stesso: l’opera è tempo-
ranea, resta in sito solo durante i mesi estivi (in un periodo
variabile da giugno a ottobre) e viene usata come luogo di
incontro per forum, dibattiti ed eventi di intrattenimento.
Uno dei punti fermi del programma è che l’architetto
selezionato non abbia completato un progetto nel Regno
Unito prima di ricevere la proposta di erigere il padiglione
per la Serpentine: l’idea è proporre uno spazio “per esporre
architettura”, fornendo al popolo britannico l’occasione di
sperimentare dal vero (non solo tramite modellini, disegni
e fotografi e) l’operato di grandi progettisti internazionali,
senza per forza dover uscire dal Paese. Non si tratta di creare
un luogo per esporre qualcosa al suo interno, il padiglione è
di per sé l’esposizione, e gli architetti/ingegneri sono liberi
da vincoli nella fase progettuale.
L’intero processo di realizzazione, dal momento in cui
The Serpentine Gallery, hosted in a tea pavilion built in 1934 in the Hyde Park’s Kensington Garden, is one of the most famous art galleries in London.
Since 2000 every year the Serpentine gives to famous designers the commission to design a pavilion to be erected in the park next to the building itself: the building is a temporary one and it remains on site only during the summer months (in a period which varies between June and October) and it is used as a meeting place for forums, debates and entertaining events.
One of the key requisites of the programme is that the selected architect must not have completed a project in the United Kingdom before having received the proposal to build the pavilion for the Serpentine: the idea is to propose a space to “exhibit architecture” providing to British visitors the opportunity to see in reality (and not just via models, drawings or photographs) the work of great international designers without having to travel abroad. It is not a matter to create a place to exhibit within, the pavilion is in itself the exhibition, and the architects/engineers have a great freedom during the design phase.
TEXT DEBORA NEZOSI
PHOTOS ARUP
IWAN BAAN
HELEN BINÈT
RICHARD BRYANT
NICK GUTTRIDGE
LUKE HAYES
JOHN OFFENBACH
PHILIPPE RUALT
La Serpentine
Gallery è ospitata in
un padiglione del te
costruito nel 1934 nei
Kensington Gardens, in
Hyde Park
The Serpentine
Gallery is hosted in a tea
pavilion built in 1934 in
Kensington Gardens
in Hyde ParkJoh
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105SERPENTINE GALLERY PAVILIONS 2000-2012PROGETTI
Iwan
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Bin
et
FRANK GEHRY -
2008 PAVILION
La struttura di legno
funziona come una via
di collegamento tra il
parco e l’edifi cio storico.
La copertura è un
insieme frammentato
di elementi di acciaio
e vetro: i piani sono
appesi sopra allo
spazio adibito alle
manifestazioni,
che ha una chiara
conformazione ad
anfi teatro, e offrono
riparo in caso di pioggia
The wooden structure
acts as connecting route
between the park and
the historical building.
The roof is a fragmented
combination of steel
and glass elements:
the fl oors are hanging
above the exhibition
space which has a
clear amphitheatre
arrangement and offer
protection from the rain
DANIEL LIBESKIND
WITH ARUP -
2001 PAVILION
La struttura Eighteen
Turns, realizzata con
pannelli di alluminio
assemblati in maniera
dinamica su una
struttura di acciaio,
si ispira in parte
all’origami, l’arte
giapponese di piegare
la carta. Il rivestimento
metallico mostra una
superfi cie costellata
di piccoli rivetti che
conferiscono rilievo alle
placche metalliche
The structure
Eighteen Turns,
constructed with
aluminium panels
installed in a dynamic
way on a steel structure,
draws inspiration from
the Japanese folding
paper art Origami. The
metal cladding offers a
surface fi lled with small
grooves which give
emphasis to the metal
plates
I PADIGLIONI DELLA SERPENTINE GALLERY – THE SERPENTINE GALLERY PAVILIONS
2012 Herzog & de Meuron and Ai Weiwei2011 Peter Zumthor2010 Jean Nouvel2009 Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa of SANAA2008 Frank Gehry2007 Olafur Eliasson and Kjetil Thorsen2006 Rem Koolhaas and Cecil Balmond with Arup2005 Alvaro Siza and Eduardo Souto de Moura with Cecil Balmond (Arup)2004 MVRDV (unrealised) 2003 Oscar Niemeyer2002 Toyo Ito and Cecil Balmond with Arup2001 Daniel Libeskind with Arup2000 Zaha Hadid
In neretto i padiglioni analizzati negli zoom delle pagine successive / In bold the pavilions described in the following pages
ARKETIPO 106
Ph
ilip
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Ru
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Cec
il B
alm
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d
REM KOOLHAAS AND
CECIL BALMOND, WITH
ARUP - 2006 PAVILION
Il Cosmic Egg è un
volume gonfi ato con
6000 m3 di elio e
altri 2000 m3 di aria
pressurizzata per poter
galleggiare a partire
da 5 metri da terra,
all’interno di una tela
di poliestere rivestita
di PVC. Il grande pallone
bianco è appoggiato
su una struttura
di policarbonato
traslucido dal diametro
di 18 metri
The Cosmic Egg is
a volume infl ated with
6000 m3 of helium
and other 2000 m3 of
pressurised air to be
able to fl oat 5 meters
from the ground inside a
PVC clad polyester tent.
The large white balloon
is left on translucent
polycarbonate structure
with a 18 meters
diameter
JEAN NOUVEL -
2010 PAVILION
Una parete inclinata
alta 12 metri, ma
soprattutto, un
deciso colore rosso
caratterizzano la
costruzione. La
struttura esibisce una
geometria audace, con
tettoie retrattili e piani
teatrali realizzati di
policarbonato o di tela.
All’interno, dove sono
disponibili ampi spazi,
la percezione dei colori
è alterata dal rosso
onnipresente
The construction is
characterised by a
12 m inclined wall, but,
especially, by a strong
red colour. The structure
shows a brave geometry
with retractile canopies
and theatrical fl oors
made of polycarbonate
or textile material.
Inside, there are large
spaces and the colour
perception is altered
by the red present
everywhere
107SERPENTINE GALLERY PAVILIONS 2000-2012PROGETTI
viene commissionato al momento in cui viene completato,
dura circa 6 mesi e non c’è a disposizione un budget pre-
defi nito per la commessa, il tutto viene pagato da sponsor
e da fondi dell’istituzione, oltre che dalla vendita del pa-
diglione quando viene smontato (tale incasso copre solo
circa il 40% dei costi sostenuti).
Le limitazioni temporali e fi nanziarie sono una com-
ponente importante nella genesi di queste strutture; il
fatto che siano costruite senza budget e senza poter/dover
durare nel tempo, costituisce una sfi da signifi cativa: lascia-
no campo aperto a ogni possibilità di sperimentazione e,
grazie agli eventi organizzati in concomitanza, sono subito
sottoposte all’uso e al giudizio di un elevato numero di per-
sone (il padiglione estivo della Serpentine attira ogni anno
fi no a 250.000 visitatori).
È attualmente in corso la ristrutturazione della Serpen-
tine Sackler Gallery, una nuova galleria pubblica che tro-
va sede all’interno dell’edifi cio The Magazine, sempre nei
Kensington Gardens. L’opera, che prevede l’aggiunta di un
padiglione adiacente da utilizzare permanentemente come
spazio sociale e ristorante, è stata commissionata a Zaha
Hadid, progettista del primo padiglione estivo nel 2000:
un’ulteriore dimostrazione dell’impegno della Serpentine
Gallery nel campo dell’architettura contemporanea.
The entire process, from the moment of the award to the completion of the works, lasts about 6 months, there is no budget for this project but everything is paid by sponsors and institutions’ funds as well as the money from the sale of the pavilion once it gets dismantled (this covers about the 40% of the costs).
The time and cost limits are a key component of the creation of these structures, the fact that they have to be built with no budget and without having to resist to the test of time, is in itself a considerable challenge: this leaves the opportunity to freely experiment and, thanks to the events organised immediately after the construction, they undergo the use and judgement of a large number of people (the Serpentine summer pavilion attracts every year about 250,000 visitors).
Currently the Serpentine Sackler Gallery is under refurbishment and it is a new public gallery inside the “The Magazine” building again in Kensington Gardens.
The project, which includes the addition of an adjacent pavilion to be used as a permanent social space and as a restaurant, has been designed by Zaha Hadid who designed the fi rst summer pavilion in 2000: this is a further example of the Serpentine Gallery’s commitment towards modern architecture.
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ei
HERZOG &
DE MEURON AND
AI WEIWEI - 2012
PAVILION
Aperto dal 1° giugno
al 14 ottobre 2012,
l’edifi cio porta i
visitatori sotto il livello
del parco per esplorare,
tramite i resti delle
fondazioni, la storia dei
precedenti padiglioni.
12 colonne sostengono
una piattaforma a una
altezza di circa 1,4 metri
da terra. Gli interni sono
rivestiti in sughero
Open from the 1st
June to the 14th October
2012, the building takes
the visitors under the
park to explore, via the
rests of the foundations,
the history of the
previous pavilions. 12
columns support a
platform at a height of
about 1.4 meters from
the ground. The interior
are fi nished in cork
REFERENCES:- P. Jodidio, Serpentine Gallery Pavilions, Taschen, 2011
- R. Gregory, Serpentine Pavilion, The Architectural Review, August 2009, pp.82-86
ARKETIPO 108
Il padiglione occupa un’area di circa 300 m2, con di-
mensioni in pianta 17,5x17,5 m per un’altezza di 5,3 m. La
struttura appare inizialmente come una griglia casuale di
linee bianche che si intersecano alternando vuoti, riempi-
menti di alluminio (anch’esso bianco) e vetro. A un esame
più attento, il modello dimostra invece di essere il risul-
tato dell’algoritmo di un quadrato che si espande e ruota.
Per materializzare tutte le linee sono stati adottati profi li
piatti di acciaio di larghezza 55 cm e spessore variabile,
dato che alcune parti del reticolo sono state ispessite per
poter svolgere un ruolo strutturale. La deformazione dei
sottili piatti di acciaio è stata evitata grazie a supporti la-
terali rappresentati dalle linee che con essi si incrociano:
si viene a creare una rete resistente e l’equilibrio globale
è mantenuto dando a ciascun elemento una completa in-
terdipendenza dagli elementi adiacenti. Per agevolare la
costruzione in situ, le lastre sono state saldate in stabili-
mento in 26 pannelli di formato trasportabile, successiva-
mente imbullonati sul posto. Il risultato è un grande spa-
zio interno completamente libero, in grado di accogliere
le funzioni indispensabili per le quali è stato realizzato,
ma del tutto originale, perché manca di ogni usuale con-
notazione architettonica: senza porte, senza fi nestre, sen-
za una maglia riconoscibile di travi e pilastri.
The pavilion occupies an area of about 300 m2, with a plan of 17.5x17.5 m and a height of 5.3 m. The structure initially appears like a random grid made of white lines which intersect while alternating voids with solid aluminium (also white) and glass. At closer examination the model demonstrates instead to be the result of a square’s algorithm which expands and rotates. Flat steel profi les with a width of 55 cm and variable thickness have been used to materialize all the lines since some parts of the woven have been made thicker to be able to perform a structural function. The deformation of the thin fl at profi les was avoided thanks to some lateral supports represented by the lines with which they cross over: in this way a resistant mesh is created and the overall stability is maintained giving to each element a complete independence from the adjacent components. To facilitate the installation on site the sheets have been welded offsite into 26 panels of transportable dimensions which have been subsequently bolted. The result is a large space completely free, capable of including the necessary functions of the pavilion, but which is completely original, because it lacks of every usual architectural connotation: there are no doors, no windows and without a recognisable structure of columns and beams.
ZOOM 1: 2002, TOYO ITO AND CECIL BALMOND WITH ARUP
Nic
k G
utt
rid
ge
Le aperture
geometriche vetrate
offrono ampie vedute
del parco, del cielo e
della Serpentine
The glazed
geometrical openings
offer large views over
the park, the sky and the
Serpentine Gallery
Esploso assonometrico
Exploded axonometric view
1. estradosso copertura: vetrocamera
2. estradosso copertura: pannelli di alluminio
3. struttura copertura: griglia di profi li
piatti metallici
4. intradosso copertura: pannelli di alluminio
5. pareti:
- interno: pannelli allum inio
- struttura: griglia di profi li piatti metallici
- esterno: pannelli di alluminio
- esterno: vetrocamera
6. pavimentazione: compensato
e tappeto erboso
7. solaio controterra: griglia metallica
e travetti di legno
1. exterior roof: pair glasses
2. exterior roof: aluminium plates
3. roof’s structure: grillage of steel
fl at bars
4. intrados surface: aluminium plates
5. walls:
- internal face: aluminium panels
- structure: grillage of steel fl at bars
- external face: aluminium panels
- external face: pair glasses
6. fl oor: plywood and lawn
7. basement slab: steel grillage
and wooden joists
1. copertura: vetrocamera temprato
(25 mm)
2. pannelli di alluminio (3 mm)
3. struttura copertura: griglia di profi li piatti
metallici con verniciatura bianca
(550x12, 20, 25, 35, 50 mm)
4. profi lo di acciaio pressopiegato (4 mm)
5. profi lo piatto di acciaio inossidabile
di supporto al vetrocamera (5 mm)
6. vetrocamera temprato (12 mm)
7. silicone traslucido
8. profi lo tubolare di acciaio (50x50x2 mm)
9. soglia di acciaio (550x20 mm)
con verniciatura bianco freddo
10. trave HE di acciaio con verniciatura
bianco freddo (254x254x9x15 mm)
11. travetto di legno (25 mm)
12. tappeto erboso:
- vegetazione
- terreno coltivo
- strato fi ltrante
- ghiaia per drenaggio
- strato impermeabilizzante
13. pavimentazione: compensato strutturale
con verniciatura epossidica color grigio
(25 mm)
1. roof: toughened double glazing (25 mm)
2. aluminium panels (3 mm)
3. roof’s structure: grillage made of fl at steel
profi les con with white paint fi nish (550x12,
20, 25, 35, 50 mm)
4. steel bend profi le (4 mm)
5. stainless steel plate support the double
glazing (5 mm)
6. toughened double glazing (12 mm)
7. translucent silicon
8. tubular steel profi le (50x50x2 mm)
9. steel base plate (550x20 mm)
with cool white paint fi nish
10. HE steel beam with cool white paint fi nish
(254x254x9x15 mm)
11. wooden joist (25 mm)
12. green sward:
- lawn
- planting soil
- fi lter sheet
- draining gravel
- waterproofi ng layer
13. fl oor: structural plywood with epoxy paint
fi nish colour gray (25 mm)
Sezione verticale. Scala 1:10
Vertical section. Scale 1:10
Toyo
Ito
& A
sso
ciat
esA
rup
La griglia metallica
costituisce la struttura
del padiglione
The metal grillage
constitutes the pavilion’s
structure
I pieni e i vuoti
(parti opache e parti
trasparenti) sulla
copertura e sulle pareti
The solid and void
spaces (opaque and
transparent parts)
on the roof and
on the walls
1
2
3
4
6
7
5
4 2
9
10
13 12
11
2
3
1 1 2
45
33
2
6
7
8
ARKETIPO 110
Un’ossatura di legno basata su una griglia vagamente
rettangolare ma distorta, sia in pianta che in elevazione,
per creare una forma dinamica e curvilinea, questa la
struttura. 427 elementi di legno (per l’esattezza Kerto-LVL
Grade Q), di altezza 55 cm e spessore 69 mm, sono stati
uniti gli uni agli altri mediante connessioni tipo tenone-
mortasa: gli elementi di partenza sono tutti diversi per
lunghezza e inclinazione, proprio per esprimere con pre-
cisione la forma complessa voluta dagli architetti. La pro-
gettazione tridimensionale degli elementi ha consentito
una trasmissione della distinta dei pezzi dal disegnatore
al produttore (mediante macchina a controllo numerico).
Per poter eseguire tutti i collegamenti è stata possibile
un’unica sequenza di montaggio: partendo da un angolo
fi no all’estremo opposto. La maglia risultante, con un in-
terasse variabile tra 1 e 1,5 m, è in grado di superare la luce
libera di 17 m e consente di creare una struttura senza so-
luzione di continuità tra le pareti e il tetto. La copertura e
la parte alta delle pareti laterali sono protette con 248 la-
stre di policarbonato semi-trasparente (spessore 5 mm). In
sommità alla struttura, incorporate nelle lastre di policar-
bonato, sono disposte 250 lampade alimentate a energia
solare che danno un aspetto “borchiato” alla superfi cie.
A wooden frame based on a vaguely rectangular grillage but slightly distorted both in plan and in elevation, to create a dynamic and curved shape; this is the structure. 427 wooden elements (Kerto-LVL Grade Q), 55 cm high and 69 mm thick, have been connected one to the other with interlock joints: all the elements at the base are different in length and inclination to express in detail the complex shape sought by the architects. The 3D design of the elements has allowed the transmission of the bill of quantity of the components from the draftsman to the manufacturer (using a numeric control machine). One single installation sequence was envisaged in order to complete all the connections: this involved starting from one corner and terminating at the opposite corner. The resulting grillage, with a gap between 1 and 1.5 m, can span over 17 m and allows to create a continuous structure between the walls and the roof.
The roof and the top part of the side walls are protected with 248 semi-transparent polycarbonate sheets (5 mm thickness). At the top of the structure and incorporated in the polycarbonate sheets there are 250 solar energy lamps which give a “spiky” look to the surface.
ZOOM 2: 2005, ALVARO SIZA AND EDUARDO SOUTO DE MOURA WITH CECIL BALMOND (ARUP)
Ric
har
d B
ryan
t/A
rcai
d
Le travi di legno
che costituiscono la
struttura accentuano
la relazione tra il
padiglione e il parco
The wooden beams
that compose the
structure enhance
the relation between
the pavilion and the
surrounding park
L’abbondante impiego di aperture mantiene
l’ambiente interno in stretto contatto con l’esterno
The large use of openings maintains the internal
spaces in strict connection with the external park
Momento fl ettente
e taglio sulla struttura
portante nella
combinazione di carico
con carichi permanenti
e neve
Bending moment and
shear force on the main
structure in the conditions
with permanent loads
and snowAru
pA
rup
Aru
p
So
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de
Mo
ura
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iza
Vie
ira
Aru
p
Disegno
tridimensionale
dell’intero padiglione: la
peculiare deformazione
curva della struttura
permette la continuità
tra pareti e copertura
3D drawing of
the entire pavilion:
the peculiar curved
deformation of the
structure allows for the
continuity between the
walls and the roof
La pianta e la griglia strutturale mostrano
l’effetto di deformazione voluto dagli architetti
The plan and the structural grid show the deforming
effect wanted by the architects
Gli elementi di legno sono stati uniti gli uni agli
altri mediante connessioni tipo tenone-mortasa.
Il punto in cui due travi si collegano sulla lunghezza
corrisponde alla mezzeria di una terza trave
disposta ortogonalmente ad esse e appositamente
forata per il passaggio dei due denti di aggancio
The wooden elements have been connected to each
other via interlocking joints. The point where the two
beams are connected corresponds to the middle point
of a third beam arranged perpendicular to the fi rst two
and which has been appropriately perforated for the
two connecting fangs
Aru
p
GSA version 8.0
Copyright © Oasys 1997-2004
Serpentine 2005
Moment, Myy: 50.00 kN m/pic.cm
30.00 kN m25.00 kN m20.00 kN m15.00 kN m10.00 kN m0.00 kN m-5.000 kN m-10.000 kN m-15.000 kN m-20.000 kN m-25.000 kN m
-30.000 kN m
case: C:”WORKING DEAD + SNOW”
GSA version 8.0
Copyright © Oasys 1997-2004
Serpentine 2005
Shear Forse, FZ: 77.13 kN/pic.cm
30.00 kN m25.00 kN m20.00 kN m15.00 kN m10.00 kN m0.00 kN m-5.000 kN m-10.000 kN m-15.000 kN m-20.000 kN m-25.000 kN m
-30.000 kN m
case: C:”WORKING DEAD + SNOW”
ARKETIPO 112S
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ors
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Ela
sso
n
Una circolazione verticale a completamento della
circolazione orizzontale dei visitatori negli spazi esposi-
tivi della Serpentine Gallery, questa l’idea di progetto. La
struttura, con uno scheletro di acciaio rivestito da pan-
nelli di compensato verniciato scuro, presenta una pas-
serella aggettante che compie due giri completi attorno
al corpo centrale trasportando i visitatori dal terreno al
punto più alto. La passerella funziona come un canale
intermedio tra il padiglione e il contesto nel quale è inse-
rito: la rampa prima accompagna i visitatori nel grande
spazio interno, poi li introduce in un percorso stretto dal
quale si intravede il paesaggio, grazie a frangisole verti-
cali formati da elementi fi lanti bianchi ruotati sul loro
asse. Il movimento a spirale del percorso si completa di-
ventando parte integrante della copertura e consentendo
una vista totalmente libera sul parco.
Il corpo centrale ha una forma conica con asse incli-
nato e ricorda la sagoma di un vulcano: per la particolare
geometria del volume, gli spazi interni sembrano con-
vergere sugli oratori. L’ampia fi nestra consente, di gior-
no (insieme all’oculo in sommità), di convogliare la luce
naturale all’interno del locale mentre, di notte, segnala lo
svolgimento di attività nel padiglione.
The project concept consists of vertical circulation to complete the horizontal circulation of visitors in the exhibition spaces of the Serpentine Gallery. The structure, with a steel frame finished with dark painted plywood panels, presents a projecting walkway which completes two full rounds around the main volume moving the visitors from the ground to the top point. The walkway acts like an intermediate channel between the pavilion and the surrounding context: the ramp first takes the visitors in the large internal space, then it introduces them in a narrow passageway from which they can catch a glimpse of the landscape, thanks to the vertical brise soleil made of white rotating components. The spiralling movement of the path is completed becoming integral part of the roof and allowing a completely free view over the park.
The main volume has a conic shape with inclined axis which resembles the shape of a volcano: for the particular geometry of the volume, the internal spaces seem like converging towards the oratories. The large window allows, during the day (together with eye on the top), to direct the natural light inside the pavilion and, during the night, it shows the ongoing activities inside.
ZOOM 3: 2007, OLAFUR ELIASSON AND KJETIL THORSEN
Sezione verticale
nord-sud: la forma
conica e inclinata
dell’edifi cio crea un
ampio spazio interno
North-south vertical
section: the inclined
and conic shape of the
building creates a large
space inside
Assonometria
della struttura: la
disposizione degli
elementi evidenzia
l’ampia fi nestra in
corrispondenza dei due
livelli della passerella
Axonometric view
of the structure: the
arrangement of the
elements enhances
the large window in
correspondence of the
two levels of the walkway
Assonometria:
la rampa di accesso
a spirale segue
la forma “a trottola”
del padiglione
Axonometric view:
the spiralling access
ramp follows the whirligig
shape of the pavilion
Sn
øh
etta
113SERPENTINE GALLERY PAVILIONS 2000-2012PROGETTI
Le superfi ci scure,
interne ed esterne,
sono in contrasto con
i fi lamenti bianchi che
schermano un giro
della rampa
The internal and
external dark surfaces
are in contrast with the
white fi laments which
protect one fl ight of the
ramp
Lo spazio interno è
illuminato dalla grande
apertura che segue un
tratto intermedio del
percorso inclinato
The internal space is
lit by the large opening
which follows an
intermediate part of the
inclined pathway
Joh
n O
ffen
bac
hL
uke
Hay
es
ARKETIPO 114
Una sottile copertura a specchio che si muove libera-
mente tra gli alberi, espandendo il parco, il cielo e i visi-
tatori, mentre il suo effetto cambia al mutare del tempo.
Questa lastra “galleggiante” è realizzata con 2 strati di al-
luminio rifl ettente, fi ssati su un pannello di compensato.
Tale elemento, che funziona come un piano monolitico
e ha una superfi cie totale di 557 m2, è sostenuto da 112
colonne di acciaio di diametro circa 60 mm disposte in
ordine sparso, a distanza di circa 2-3 m l’una dall’altra. Le
colonne hanno altezza variabile da 1 a 3,5 m.
La forma organica della pianta, quasi un’ameba che si
estende in varie direzioni, crea aree con funzioni diverse:
la linea del tetto racchiude un caffè, uno spazio per eventi,
un’area dedicata alla musica e un’altra dedicata al riposo.
Il padiglione è accessibile da tutti i lati, è come un’esten-
sione coperta del parco. All’interno sono presenti alcune
partizioni curve di acrilico (spessore variabile tra 20 e 25
mm) che funzionano come elementi trasparenti di separa-
zione e di protezione.
A thin mirror roof which freely moves between the trees expanding the park, the sky and the visitors while its effects change with time. This floating slab is made of two layers of reflecting aluminium connected onto a plywood panel. This element, which acts like a solid surface and with an overall area of 557 m2, is supported by 112 steel columns with about 60 mm diameter with a random distribution and with a distance of 2-3 m one from the other, The columns have a variable height between 1 and 3.5 m.
The organic shape of the plan, almost like and amoeba which extends in various directions, creates areas with different functions: the roof line houses a cafe’, a space for events, an area dedicated to music and another to rest. The pavilion was accessible from all sides, it is like a covered extension of the park. Inside there are some acrylic curved partitions (with variable thickness between 20 and 25 mm) which act like transparent elements for separation and protection.
ZOOM 4: 2009, KAZUYO SEJIMA & RYUE NISHIZAWA OF SANAA
La pianta: in evidenza
la compenetrazione tra
la struttura e gli alberi
del parco circostante
The plan: the
penetration between
the structure and the
park’s trees
Il prospetto sottolinea
la leggerezza della
struttura
The elevation
highlights the lightness
of the structure
La copertura, vista
dall’alto, sembra un
laghetto dalle sponde
curve, sospeso in aria
Upper view of the
roof seem a small lake
with curved shores
suspended in mid air
event space
cafe
table
3 m 3 .5 m
Iwan
Baa
nS
AN
AA
Il tetto a specchio
capovolge e
rifl ette l’ambiente
circostante e i
sottilissimi sostegni
The mirror roof
overturns and refl ects
the surrounding
environment and the
very thin supports
Aru
p
Iwan
Baa
n
1. fogli di alluminio
superiore e
inferiore (3 mm)
su pannello centrale
in compensato di
betulla (18 mm)
2. piastra di
coronamento
sigillata con silicone
(Ø 70 mm)
3. rondella
4. doppi dischi
di acciaio inox
ad alta reisistenza
5. piastra circolare
di chiusura a
inclinazione variabile
6. piastra di
connessione con viti
presaldate (12 mm)
7. tubolare di acciaio
inox (sp. 5 mm,
Ø 60 mm circa)
8. piatto di base di
acciaio inossidabile
(300x300x25 mm)
1. top and bottom
plates aluminium
(3 mm) birch
plywood core
(18 mm)
2. cap plate silicon
sealed (Ø 70 mm)
3. wedge washer
4. high strength
duplex stainless
steel disks
5. o-ring wedge cap
angle varies
6. connection plate
with prewelded
capt’d nut (12 mm)
7. stainless steel tube
(thk 5 mm,
Ø about 60 mm)
8. base plate stainless
steel
(300x300x25 mm)
L’accurata analisi
strutturale ha
determinato gli sforzi
in gioco e verifi cato la
disposizione delle snelle
colonne verticali
The detailed structural
analysis has determined
the loads and verifi ed
the position of the thin
vertical columns
L’aggancio della
sottile copertura agli
elementi portanti
verticali
The connection of the
thin roof to the vertical
load bearing elements
12
3
4
7
8
5
6
Aru
p
L’involucro è di primaria importanza per quanto riguarda le prestazionidi un edifi cio e rappresenta un elemento architettonico fondamentale nel rispetto del quadro progettuale, sotto il profi lo architettonico, tecnologico e dei costi. La pelledi un edifi cio costituisce il fi ltro tra
le condizioni climatiche esterne e lo spazio condizionato interno, determinando “il vestito” dell’edifi cio e le sue prestazioni sulla scorta dell’adeguatezza delle specifi che, della progettazione e della realizzazionedi una molteplicità di componentie sistemi tra di loro coordinati.
TESTO PAOLO RIGONE
FACCIATETRASPARENTI
MATERIALI E SISTEMI
120 ARKETIPO
ZOOM: INNOVAZIONE DI PRODOTTO E TENDENZE
Non è soltanto “l’estetica” che rende così importante la facciata, ma una combinazione di fattori come, ad esempio, la complessità tecnologica, i materiali e le fi niture impiegati, le prestazioni,la dimensione e l’ubicazione del progetto. È quindi del tutto naturale che proprio l’involucro edilizio, soprattutto quello leggero e vetrato, sia uno dei termometri più attendibili e puntuali nel segnalare le nuove tendenze nel campo dell’architettura, indicando i cambiamenti che riguardano non solo gli aspetti compositivi del costruire, ma anche quelli relativi ai materiali, ai prodotti e alle tecnologie realizzative.
Inoltre, oggi, l’involucro edilizio è anche elemento di scambio multimediale e veicolo d’informazione. L’involucro trasparente,grazie all’applicazione di sistemi a retroilluminazione o di sistemi fi ltranti, è in grado di trasmettere immagini, fi lmati e informazioni, oppure semplicemente cambiare colore dal giorno alla notte o da stagione a stagione.
I segni di questo cambiamento possono essere riassunti in un progressivo passaggio da facciate vetrate prevalentemente monocrome e rifl ettenti a sistemi policromi, con l’impiego di materiali di rivestimento sintetici e a base ceramica, di superfi ci vetrate sempre più ampie, caratterizzate dall’uso di vetri fortemente trasparenti oppure serigrafati o smaltati, ma accompagnati da elevate prestazioni termiche invernali ed estive, nonché acustiche.
L’impiego dei materiali non è più ristretto al solo campo del vetro e dell’alluminio, ma si assiste sempre più all’accostamento di tecnologie e materiali diversi: pietra naturale e sintetica, gres ceramici dagli spessori sottilissimi, pannelli compositi a nido d’ape, acciaio inox, legno e legno lamellare, leghe di titanio e di rame.
Molto spesso è diffi cile distinguere se la spinta all’innovazione viene dal “basso”, dal mondo dell’industria, oppure “dall’alto”, dalle idee dei progettisti. Di certo la ricerca e lo sviluppo dei materiali e dei prodotti sono tesi a spostare sempre più in là i limiti applicativi delle tecnologie (dimensioni sempre maggiori, spessori più contenuti, resistenze meccaniche elevate, migliori prestazioni acustiche ed energetiche).
Attualmente, l’innovazione tecnologica è fortemente orientataad approfondire e migliorare il rapporto tra involucro ed energia. Da
La pelle di un edificio testimonia i “trend” dell’architettura e dell’innovazione di prodotto. L’uso delle facciate vetrate, per esempio, comporta vantaggi sia a livello estetico che funzionale.
questo punto di vista, si può osservare come, nell’arco degli ultimi dieci anni, si sia progressivamente passati da facciate a “risparmio energetico” a facciate che “risparmiano e producono energia”per arrivare a facciate che “risparmiano, producono energiae la mettono al servizio dell’edifi cio”.
Le prime sono quelle che hanno ottimizzato, attraverso un maggior grado di isolamento, le loro performance energetiche in termini di riduzione dei bisogni di energia primaria dell’edifi cio.
Le seconde sono quelle che hanno spostato il loro funzionamentoda un concetto prettamente “passivo”, come quello dell’isolamento,a quello “attivo”, combinando gli aspetti di isolamento termico, protezione solare con il fotovoltaico, la ventilazione ibrida e il solar cooling. Infi ne, le facciate di “terza generazione” sono quelle che, grazie alla domotica e alla building automation, permettono non solo di isolare, ma anche di produrre energia pulita e rinnovabile e di metterlaal servizio dell’edifi cio per alimentare differenti sistemi, come,ad esempio, l’illuminazione, la ventilazione, l’automazione e le reti IT.
Le tecnologie costruttive dell’involucro si sono molto diversifi cate e specializzate in relazione a precise richieste progettuali che variano da edifi cio a edifi cio, e che spesso realizzano, o cercano di realizzare, un’adeguata integrazione architettonica e compositiva di elementi tecnici oggigiorno fondamentali e imprescindibili, quali le schermature solari esterne e i sistemi di produzione di fonti energetiche rinnovabili.
SOSTENIBILITÀ E INVOLUCRO: UN LEGAME MOLTO STRETTO
Anche le parole “sostenibilità” e “progettare sostenibile” sono entrate a far parte del contesto dell’involucro edilizio. In Italia, come in altri Paesi europei, si affermano negli ultimi anni i protocolli di ecostenibilità delle costruzioni che si basano sull’attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità di un edifi cio.
È dunque evidente l’impatto che l’involucro edilizio ha sull’applicazione di un protocollo di ecosostenibilità: utilizzo di materiali riciclabili e riciclati, contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di “gas serra”, integrazione di fonti energetiche rinnovabili con particolare riferimento allo sviluppo delle tecnologie fotovoltaiche a fi lm sottile.
Compagnia Valdostana delle Acque, Aosta (Zambonini Spa) Torre Aquileia, Venezia (Schüco International Italia Srl)
121MATERIALI E SISTEMI FACCIATE TRASPARENTI ZOOM
NORME UNI DI RIFERIMENTO
UNI EN 13830 Facciate continue - Norma di prodotto.
UNI EN 12152 Facciate continue - Permeabilità all’aria - Requisiti prestazionali e classifi cazione.
UNI EN 12153 Facciate continue - Permeabilità all’aria - Metodo di prova.
UNI EN 12154 Facciate continue - Tenuta all’acqua - Requisiti prestazionali e classifi cazione.
UNI EN 12155 Facciate continue - Tenuta all’acqua - Metodo di prova in laboratorio sotto pressione statica.
UNI EN 13050Facciate continue - Tenuta all’acqua - Metodo di prova in laboratorio sotto condizioni dinamiche di pressione dell’aria e di
proiezione d’acqua.
UNI ENV 13051 Facciate continue - Tenuta all’acqua - Prova in sito.
UNI EN 13116 Facciate continue - Resistenza al vento - Requisiti prestazionali e classifi cazione.
UNI EN 12179 Facciate continue - Resistenza al vento - Metodo di prova.
UNI EN 13947 Prestazione termica delle facciate continue - Calcolo della trasmittanza termica.
UNI EN 14351-1Finestre e porte - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratte-
ristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo.
UNI EN 1026 Finestre e porte - Permeabilità all’aria - Metodo di prova.
UNI EN 12207 Finestre e porte - Permeabilità all’aria - Classifi cazione.
UNI EN 1027 Finestre e porte - Tenuta all’acqua - Metodo di prova.
UNI EN 12208 Finestre e porte - Tenuta all’acqua - Classifi cazione.
UNI EN 12211 Finestre e porte - Resistenza al carico di vento - Metodo di prova.
UNI EN 12210 Finestre e porte - Resistenza al carico del vento - Classifi cazione.
UNI EN ISO 10077-1 Trasmittanza termica di fi nestre, porte e schermi - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 1: Metodo semplifi cato.
UNI 11018Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico - Istruzioni per la progettazione, l’esecu-
zione e la manutenzione - Rivestimenti lapidei e ceramici.
UNI EN 1279-5 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti – Parte 5: Valutazione della conformità.
UNI EN 572-9Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 9: Valutazione della conformità/Norma di pro-
dotto.
UNI EN 1096-4 Vetro per edilizia - Vetri rivestiti - Parte 4: Vetri borosilicati: Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 1748-1-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Parte 1-2: Vetri borosilicati: Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 1748-2-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Parte 2-2: Vetro ceramica - Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 1863-2Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito termicamente - Parte 2 - Valutazione della conformità/Norma di
prodotto.
UNI EN 12150-2Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Parte 2 - Valutazione della conformi-
tà/Norma di prodotto.
UNI EN 12337-2Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza indurito chimicamente - Parte 2 - Valutazione della conformità/
Norma di prodotto.
UNI EN 14178-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro a matrice alcalina - Parte 2 - Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 13024-2Vetro per edilizia - Vetro di borosilicato di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 14179-2Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo-calcico temprato termicamente e sottoposto a “heat soak test” - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 14321-2Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza a matrice alcalina temprato termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
UNI EN 14449 Vetro per edilizia - Vetro stratifi cato e vetro stratifi cato di sicurezza - Valutazione della conformità/Norma di prodotto.
122 ARKETIPO
RASSEGNA: TECNOLOGIE CRISTALLINE IN FACCIATA
I dati pubblicati nelle schede sono stati forniti dalle aziende e sono indicativi. Per una corretta stima dei costi è necessario un contatto diretto con i loro uffi ci commerciali.
TUTTI I CONTATTI
BERTI SRL
Berti Starglass
www.berti.it
FOCCHI SPA
Facciata a cellule Focchi F705
www.focchi.it
OFFICINE TOSONI LINO SPA
Facciata continua EI60
TW200/Fc002
www.tosoni.com
SCHÜCO INTERNATIONAL ITALIA SRL
Schüco AOC 50 (60) ST.SI/AOC 50
(60) TI.SI
www.schueco.it
SIPAM SPA
AMEA linea E
www.sipam.it
STAHLBAU PICHLER
Facciata continua di vetro
www.stahlbaupichler.com
SPECIALE VETRO
AGC FLAT GLASS ITALIA
Stopray Ultravision 50
www.agc-glass.eu - www.yourglass.com
DUPONT DE NEMOURS ITALIANA SRL
DuPont™ SentryGlas® N-UV
www.dupont.it - www.sentryglas.com
PILKINGTON ITALIA SPA
Pilkington Suncool™ OW
www.pilkington.com
— Berti Starglass
BERTI SRL
Via Triestina, 163/B
30173 Tessera - VE
Tel. 041 5415355 - Fax 041 5415611
www.berti.it
Il sistema identifi ca le facciate che la Berti realizza con la tecnologia del fi ssaggio puntuale dei vetri. Le applicazioni sono svariate in modo da poter assecondare le molteplici esigenze architettoniche e strutturali. Il sistema, sempre con la priorità di esaltare la trasparenza, permette di ancorare l’involucro vetrato a strutture edili di svariata natura, dalle co-struzioni di cemento a quelle di acciaio e di legno.
Caratteristiche tecniche > Tecnologia ingegnerizzata con elevate prestazioni di isolamento termico (UNI EN ISO 10077-1/2) e di abbatti-mento acustico (DPCM 5/12/97), alto grado di trasmissione luminosa (UNI EN 410), elevato indice di resa cromatica e livello di comfort gene-
rato. Il prodotto rispetta tutte le attuali norme vigenti del settore. Tutte le prestazioni sono confortate da prove di laboratorio, con ulteriore possi-bilità di test a progetto.
Dati per la voce di capitolato > Sono disponibili capitolati diversi per ogni progetto, a seconda del tipo di struttura di supporto prevista e della richiesta per lo schermo vetrato realizzabile con solo vetro stratifi -cato (“per spazi esterni” semi-aperti ecc.), in vetrata isolante per edifi ci climatizzati o in doppia pelle per involucri ad alta effi cienza energetica.
Costo > In funzione della versatilità, in base a un progetto preliminare redatto dall’uffi cio tecnico-commerciale dell’azienda, si elaborano bud-get e offerte specifi che.
123RASSEGNAFACCIATE TRASPARENTIMATERIALI E SISTEMI
qua (EN 12154) RE 1350; resistenza al carico del vento (EN 13116) 1850 Pa; resistenza all’urto (EN 14019) I5; marcatura CE secondo norma di prodotto EN 13830; isolamento termico (EN 13947) (Ucw) di 1,8 W/m2K.
Dati per la voce di capitolato > Facciata continua a cellule costituita da profilati estrusi di alluminio in lega 6060 secondo la norma UNI EN 573, stato di fornitura T5. La facciata dovrà risultare conforme a quanto prescritto dalla norma “UNI EN 13830:2005 Facciate Continue – Nor-ma di prodotto”, garantendo una perfetta tenuta all’acqua, resistenza al carico da vento e una permeabilità all’aria. La fornitura della facciata continua dovrà essere accompagnata dal certificato di conformità e dai certificati di prova che ne attestino le prestazioni dichiarate.
— Facciata continua EI60
- TW200/Fc002
OFFICINE TOSONI LINO SPA
Viale Postumia sn
Tel. 045 7900788 - Fax 045 6300308
www.tosoni.com
Facciata continua a cellule con prestazioni di resistenza al fuoco rea-lizzata con profili estrusi di alluminio. Il vetro usato ha elevate prestazio-ni di isolamento termico in condizioni di esercizio, in caso di incendio è in grado di proteggere le scale di emergenza, grazie all’elevato isolamento termico (I) e tenuta ai fumi (E).
Caratteristiche tecniche > Il vetro EI60 viene sostenuto con profi li di acciaio connessi al montante di alluminio tramite staffe di acciaio, guai-ne termoespandenti installate tra i vetri che consentono di raggiungere prestazioni di resistenza al fuoco e tenuta ai fumi superiori a 60 minuti. Descrizione vetro: “Contrafl am 60 Climaplus”. Resistenza al fuoco (EN 1363) EI60 (i�o); permeabilità all’aria (EN 12152) AE 900; tenuta all’ac-
— Facciata a cellule Focchi F705
FOCCHI SPA
Via Cornacchiara, 805
47824 Poggio Berni - RN
Tel. 0541 627355 - Fax 0541 686546
[email protected] - www.focchi.it
Il sistema scelto per realizzare le facciate dell’edifi cio “A2” Compar-to RCS dell’architetto Stefano Boeri è quello a cellula prefabbricata con utilizzo della tecnologia del silicone strutturale. Il sistema coniuga una migliore qualità e controllo dei manufatti prefabbricati in offi cina con una maggiore velocità di installazione degli stessi in cantiere.
Caratteristiche tecniche > La cellula tipica è caratterizza da una
zona trasparente e una cieca. Il tamponamento trasparente è realizzato con vetrocamera “high performance”, mentre quello cieco con vetri tem-perati serigrafati extrachiari a bande verticali in tricromia. L’edifi cio è in classe energetica A (con consumi minori di 29 KWh/m2) e combina com-fort ambientale ed ecosostenibilità. La scelta di vetri temperati serigrafati extrachiari a bande verticali colorate ha inoltre permesso all’architetto la realizzazione di un immaginario edifi cio-libreria, tramite l’associazione delle coste dei libri con i segni grafi ci tracciati sui prospetti della facciata. Il piano terra è stato sviluppato con un sistema a montanti e traversi, con profi li verniciati a polvere poliestere RAL 9010. In corrispondenza dei cin-que ingressi principali dell’edifi cio sono state realizzate altrettante pen-siline rivestite in acciaio porcellanato colore RAL 9011, di cui una a forma triangolare. Il progetto ha vinto il XIX Concorso internazionale “Sistema d’Autore” Metra 2011 nella sezione Nuove Costruzioni.
Pie
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io R
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124 ARKETIPO
(ex UNI 9006/1, ex UNI 3569). Stato di fornitura T5 secondo la norma UNI EN 515 (equivalente TA 16). Tolleranze dimensionali e spessori secondo la UNI EN 12020.2 e/o UNI EN 755-9.
Dati per la voce di capitolato > Sistema classico, a orditura orizzontale e verticale con montanti e traversi. I profi li costituenti il reticolo portante hanno un impatto visivo interno di 55 mm di larghezza. Il listello in PVC crea un ponte termico tra la parte esterna e interna dei profi li costituenti il reticolo. Le staffe di vincolo alla soletta sono realizzate con materiale di prima scelta, vengono trattate con un processo di zincocromatura e verni-ciatura epossidica di colore nero. Le opportune asolature di cui sono dotate consentono nella fase di montaggio di effettuare regolazioni nei tre sensi ortogonali. Le parti apribili e fi sse sono indipendenti fra loro e consentono l’assorbimento dei movimenti derivanti da escursioni termiche, vibrazioni e assestamenti. La soluzione di apertura è a sporgere verso l’esterno, con ritegno meccanico del vetro, ed è dotata di una speciale maniglia a vela po-sizionata nell’anta inferiore con un apposito sistema a scomparsa.
— AMEA linea E
SIPAM SPA
Via Lombardia, 87
23888 Rovagnate - LC
Tel. 039 9285371 - Fax 039 9285379
[email protected] - www.sipam.it
Sipam, in collaborazione con Amea, propone una propria linea di siste-ma di facciata tradizionale a orditura montanti e traversi adatta a ricevere tamponamenti di vetro (fi ssi o apribili) o pannelli di differenti materiali. L’at-tenta progettazione dei montanti e dei traversi la rende facilmente adatta-bile alle più svariate e ampie specchiature presenti nei moderni edifi ci.
Caratteristiche tecniche > La facciata continua reticolare di tipo Cur-tain Wall linea Amea serie E è costituita da profi lati estrusi di alluminio in lega primaria 6060 AL Mg 0.5 Si 0.4-Fe 0.2 secondo le norme UNI EN 573
quasi completamente l’uso di sigillanti liquidi. Il risultato è effi cace so-prattutto nella zona critica del tetto, in presenza di falde poco inclinate.
Caratteristiche tecniche > Struttura riportata su acciaio e legno per tetti di legno e facciate verticali con profondità di 50 o 60 mm. Questa nuova struttura permette di realizzare agevolmente lucernai e facciate verticali di grandi dimensioni con standard qualitativo di casa passiva. I valori Uf della struttura riportata su acciaio e legno possono arrivare a 0,8 W/m²K (compreso il fattore viti), soddisfacendo così i rigorosi requisiti imposti dall’Istituto per la Casa Passiva (PHI) di Darmstadt (Germania). Soprattutto nel caso di vetri tripli, per la nuova struttura AOC le grandi dimensioni non costituiscono affatto un problema in termini di capacità di carico e collocazione delle viti, grazie agli innovativi articoli brevetta-ti. La facciata AOC può integrare agevolmente moduli fotovoltaici a fi lm sottile Schüco ProSol TF+ utilizzando i componenti del sistema. Vi è sia la possibilità di grandi carichi di vetro superiori a 15 kN, sia la possibilità di impiego di tamponamenti con spessori compresi tra 6 e 58 mm, grazie al sistema di bloccaggio brevettato.
— Schüco AOC 50 (60)
ST.SI/AOC 50 (60) TI.SI
SCHÜCO INTERNATIONAL ITALIA SRL
Via del Progresso, 42
35127 Padova
Tel. 049 7392000 - Fax 049 7392402
[email protected] - www.schueco .it
Sistema per facciata continua trasparente riportata su acciaio (ST) e su legno (TI) che unisce una costruzione energeticamente effi ciente con una realizzazione e un montaggio razionali. In fase di sviluppo del siste-ma, si è prestata particolare attenzione alla semplicità e alla funzionalità di lavorazione per contesti con elevate esigenze progettuali, come fac-ciate di vetro di grandi dimensioni. Rispetto alle costruzioni precedenti, il concetto di guarnizione è stato sostanzialmente rielaborato, escludendo
125RASSEGNAFACCIATE TRASPARENTIMATERIALI E SISTEMI
— Facciata continua di vetro
STAHLBAU PICHLER
Via Edison, 15
39100 Bolzano
Tel. 0471 065000 - Fax 0471 065001
www.stahlbaupichler.com
Le facciate del Centro Farmaceutico Chiesi a Parma, progettato dallo studio Emilio Faroldi Associati, rappresentano un complesso ecososte-nibile, in grado di ridurre di molto i costi energetici. L’involucro si declina secondo soluzioni materiche e cromatiche degli elementi direttamente derivate dalle attività interne, trovando nella disposizione dei singoli cor-pi una risposta naturale alla richiesta di funzionalità del complesso.
Caratteristiche tecniche > Facciata ventilata di gres porcellanato, facciata ventilata in lamiera di alluminio con alternanza di elementi gri-
gliati, facciata continua di vetro a cellule con frangisole e pensiline, grandi facciate a montanti e traversi con pinne in aggetto rivestite di gres. Con una profondità di vetro nelle dimensioni di 34 mm, si ottengono una tra-smittanza termica (Ug) di 1,1 W/mK e un isolamento acustico di 42 dB.
Dati per la voce di capitolato > Elenco delle strutture: facciate a cel-lule, facciate montanti e traversi, facciate miste e strutturali, serramenti a nastro, facciate ventilate in lamiera di acciaio Ecaille, facciate ventilate in lamiera di alluminio (anche con griglie), facciate ventilate di gres por-cellanato, rivestimenti metallici interni di ogni genere, imbotti metallici esterni, frangisole di alluminio, di gres porcellanato, in elementi estrusi a disegno, rivestimento di pensiline di alluminio, porte scorrevoli. Studio, progettazione e messa in opera dei sistemi di pulizia con uomini in corda.
— Stopray Ultravision 50
AGC FLAT GLASS ITALIA
Via Filippo Turati, 7
20121 Milano
Tel. 02 62690110 - Fax 02 6570101
www.agc-glass.eu
www.yourglass.com
Innovativa generazione di vetri con triplo strato d’argento, dotata di eccellente selettività, per garantire la perfetta combinazione di luce natu-rale, controllo solare e isolamento termico.
Caratteristiche tecniche > Vetro magnetronico con triplo strato d’ar-gento che assicura una trasmissione luminosa del 49%, un controllo sola-re elevato con estrema riduzione del fattore solare (23%), che minimizza i costi del condizionamento estivo, una selettività (rapporto trasmissione luminosa/fattore solare) di massima effi cienza (maggiore di 2) per un
eccellente comfort interno, un elevato isolamento termico (1,0 W/m2K) e con proprietà estetiche ineguagliabili. Stopray Ultravision 50 è realizzato solo su Planibel Clearvision, il vetro extra-chiaro di AGC, per garantire un aspetto piacevole e neutro. Il vetro deve essere utilizzato in vetrata iso-lante. Sono disponibili diverse versioni che assicurano svariate proprietà: Stratobel Stopray Ultravision 50, la versione di sicurezza con vetri stra-tifi cati; Stratophone Stopray Ultravision 50, la versione di sicurezza con vetri stratifi cati acustici, per un migliore isolamento acustico. Il prodotto ha ricevuto la certifi cazione “Cradle to Cradle”; è stato concepito per es-sere riciclato al termine della sua vita ed è parte integrante della strategia di AGC Glass Europe in materia di responsabilità sociale.
SPECIALE VETRO
126 ARKETIPO
— Pilkington Suncool™ OW
PILKINGTON ITALIA SPA
Zona Industriale San Salvo Chieti
Tel. 0873 3481 - Fax 0873 549998
www.pilkington.com
Il vetro extrachiaro con coating selettivo è la soluzione innovativa che permette di creare vetrate energeticamente effi cienti su tutto l’arco dell’anno, ma perfettamente neutre e con resa colore elevata. Questa tipo-logia di vetrata si defi nisce selettiva, perché è in grado di fi ltrare la radia-zione solare, consentendo di massimizzare l’apporto luminoso, rifl ettendo la componente esclusivamente energetica. Sono vetri che possono essere utilizzati per abitazioni residenziali, grandi vetrate di showroom, vetrine di negozi e ovunque siano richiesti un aspetto neutro, resa colore elevata, maggiore illuminazione naturale, controllo solare e isolamento termico.
Caratteristiche tecniche > Lastra di vetro chiaro con deposito su-perfi ciale applicato a freddo in ambiente sotto vuoto spinto. Il deposito superfi ciale conferisce alla lastra di vetro le caratteristiche di selettività e basso emissività, rendendolo un prodotto ideale per il mercato italiano, in quanto unisce le prestazioni di controllo solare a quelle di isolamento termico. Tutta la gamma Pilkington Suncool™ è disponibile su vetro ex-trachiaro a basso tenore di ossidi di ferro, Pilkington Optiwhite™ è dispo-nibile in 9 tipologie, tutte con proprietà di TL, RL, FS e valore Ug differente. In questa versione, la vetrata offre maggiore trasmissione luminosa e mi-nore assorbimento energetico rispetto al vetro fl oat standard, riducendo quindi il rischio di rotture per shock termico. Queste vetrate sono perfet-tamente neutre, anche negli spessori forti, con una resa colore impensa-bile fi no a pochi anni fa. Tutti i vetri Pilkington Suncool™ devono essere assemblati in vetrata isolante, con il coating in faccia 2. A seconda della tipologia scelta, i parametri spettrofotometrici variano: trasmissione lu-minosa da 74 al 32%, fattore solare da 19 a 45%, isolamento termico (Ug) fi no a 1,0 W/m2K.
— DuPont™ SentryGlas® N-UV
DUPONT DE NEMOURS ITALIANA SRL
Via P. Gobetti, 2/C
20063 Cernusco sul Na viglio - MI
Tel. 02 926291 - Fax 02 92197755
www.dupont.it
www.sentryglas.com
Nuova tecnologia di interstrato ionoplastico per vetro di sicurezza architettonico durevole con una trasmissione della luce naturale UV all’interno di spazi che ospitano fl ora e fauna con particolari requisiti di illuminazione.
Caratteristiche tecniche > Il vetro non è reticolato o trattato. Per la sua realizzazione è stato fatto affi damento sulla stabilità intrinseca dello ionoplasto per resistere alla degradazione o alla perdita di trasparenza
provocate da una prolungata esposizione alla luce solare. Il prodotto con-sente inoltre la costruzione di pannelli di vetro stratifi cato con una miglio-rata trasmissione di luce ultravioletta delle bande UV-A e UV-B dalla lun-ghezza d’onda più corta. Come una normale lastra ionoplastica, DuPont™ SentryGlas® N-UV offre fi no a 100 volte la rigidità e 5 volte la resistenza dei tradizionali interstrati per vetri di sicurezza, permettendo la realizza-zione di vetri più grandi. L’elevata resistenza dell’interstrato all’ingresso di umidità e all’attacco chimico lo rendono ideale per progetti dai bordi aperti, anche in ambienti caldi e umidi. L’interstrato SentryGlas® N-UV è disponibile in lastre dello spessore di 1,52 mm (0,060-in). Con vetri di spessore 2x6 mm Pilkington Optiwhite e 1,52 mm di NUV-SentryGlas(R), si avrà un coeffi ciente T-UV del 52,9%, mentre, con dimensione 2x10 mm, un T-UV del 48,3%. Isolamento termico di 4,5 W/m2K.