9.3 P Motori
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Molecular-Level Machines
What are the possibilities of small but movable machines? [...]Lubrication might not be necessary. Bearings could run dry; they wouldn’t run hot because heat escapes from such a smalldevice very, very rapidly. [...]An internal combustion engine of that size is impossible. Otherchemical reactions, liberating energy when cold, can be usedinstead. [...]
What would be the utility of such machines? Who knows? [...]I cannot see exactly what would happen, but I can hardly doubtthat when we have some control of things on a molecular scale we will get an enormously greater range of possible propertiesthat substances can have, and of the different things we can do.
Richard Feynman
Dispositivi e macchine (macroscopici)
dispositivo oggetto inventato e costruito per uno scopo particolare
macchina un apparato per l’utilizzo di una forza meccanica, fatto di diverse parti ognuna con una funzione definita
motore una macchina che fornisce forza motrice (per un veicolo o un altro dispositivo con parti in movimento)
Un dispositivo molecolare è un insieme ordinato di componenti molecolari (struttura sopramolecolare) capace di svolgere una funzione (complessa) che è ilrisultato della cooperazione di semplici “atti” compiuti da ogni componente
Una macchina molecolare è un tipo particolare di dispositivo molecolare che produce un moto meccanico, cioè, i cui componenti possono essere messi in moto in seguito ad uno stimolo esterno
Congegno macroscopico
componentimacroscopici
congegnomacroscopico
Congegno molecolare
atti semplici funzione complessa
componentimolecolari
sistemasupramolecolare
FUNZIONEFUNZIONE
componentimolecolari
progettazionee sintesi
proprietproprietàà(chimiche,
fotochimiche, redox, …)
sistemasupramolecolare
autoassemblaggio, sintesi
Macchine molecolari artificiali : pinze molecolari
Pinze macroscopiche
Pinze molecolari
(controllate per via fotochimica)
Azobenzeni
polimero
molecola
Azobenzeni
Pinza ottica
Cavità di dimensioni variabili
Macchine e motori molecolari
Le macchine molecolari, come i loro corrispettivi macroscopici, sonocaratterizzati da:
(1) Il tipo di energia fornito per farli lavorare(2) il tipo di movimento eseguito dai loro componenti(3) Il modo in cui la loro operazione può essere controllata e monitorata(4) la possibilità di ripetere l’operazione a piacere (processo ciclico)(5) la scala temporale necessaria per completare un ciclo di operazione(6) la funzione eseguita
Motori molecolari naturali
La “fabbrica” dell’ATP, un motore molecolare rotante
T. Elston, H. Wang, G. Oster, Nature, 1998, 391, 510.
αγ
α β
β β
α
C
1
2
3
H+
H+
H+H+H+
H+H+
Alta concentrazionedi ioni idrogeno
Bassa concentrazionedi ioni idrogeno
H+H+
H+H+
H+
H+
H+H+
H+ H+ H+
H+H+H+ H+
H+
H+H+γ
F0
F1
10 nm
Un nanocongegno artificialeazionato da un motore molecolare naturale
γ ATP
ADP + Piββα
Histidine tag
Ni post
Ni rod
C.D. Montemagno et al., Science, 2000, 290, 1555; Nature Materials, 2002, 1, 173.
(~1 μm)
Molecular Tweezers basati su effetti allosterici
Effetto allosterico : modifica dalla capacità di legame (o di un’altra proprietà) di un sito in una molecola o specie sopramolecolare derivata da un riarrangiamentoconformazionale indotto dal legame con un altro sito remoto; l’effetto allosterico può essere positivo o negativo
Schema del funzionamento dell’enzima aspartato transcarbamilasi (ATCasi). Lesottounità catalitiche e regolatorie sono mostrate rispettivamente in bianco e grigio. (a) Ilsito attivo è disponibile; (b) la citidina trifosfato (CTP), uno dei prodotti finali della catena enzimatica, si lega a un dominio regolatorio, chiudendo il sito attivo.
sarcomero (~3 μm)
filamento di actina
filamento di miosina
forma espansa forma contratta
filamenti interdigitati di miosina (“spessi”)e di actina (“sottili”) nei sarcomeri
Teste della miosina
Base molecolare della contrazione
Durante la contrazione ogni testa si estende e si lega fortemente al sottile filamento formando dei ponti
Quando tocca il filamento, la testa della miosinasi piega immediatamente verso il centro del sarcomero (power stroke)
Quindi il filamento sottile si muove di 5-15 nmlungo il filamento spesso
Diversamente dagli altri motori, la miosinarimane in contatto con il suo cargo solo ~ 5% del tempo
Il movimento sembra continuo (2 nm/ms) perché ogni filamento viene in contatto con circa 100 teste di miosina
(1) Energia fornita
Energia chimica
• usata nei motori molecolari naturali per produrre lavoro meccanico (idrolisi dell’ATP)• moltissime reazioni chimiche disponibili• è necessario fornire “combustibile” e rimuovere i “prodotti di scarto”
Energia elettrica
• processi redox- Facilità di controllo (switching on/off rapido e facile)- Facilità di implementazione (elettrodi)- Gli elettroni, oltre a fornire energia, possono anche essere usati per “leggere” lo stato del sistema (e.g. voltammetria)- Necessità di “collegare” il sistema• campi elettrici
Energia luminosa
• usata nei dispositivi molecolari naturali per scopi di conversione dell’energia (produzione di combustibili, e.g. ATP)- Processi di electron-transfer fotoindotti• l’uso della luce ha molti vantaggi- switching on/off rapido e facile- Possibilità di lavorare in spazi molto piccoli (fino a livello di singola molecola, anche se esiste il limite di diffrazione) e su scale temporali brevi- Non si ha la necessità di “toccare” o “collegare” il sistema- I fotoni, oltre a fornire energia, possono anche essere usati per “leggere” lo stato del sistema (e.g. spettroscopia)
(2) Tipo di movimento
• Cambiamenti della struttura molecolare (e.g. sistemi allosterici)• Assemblaggio/disassemblaggio (e.g. di sistemi host/guest)• Trasporto (e.g. di ioni metallici)• Movimenti lineari (e.g. un anello lungo un filo)• Contrazione/estensione (muscoli artificiali)• Moti rotatori (e.g. di sottounità attorno a un legame covalente)• …….
(3) Controllo e monitoraggio
• A livello di “insieme” (e.g. in soluzione)• A livello di singola molecola
• Per permettere il controllo e il monitoraggio dell’operazione di una macchina molecolare, i cambiamenti di posizione dei componenti mobili devono provocare cambiamenti leggibili delle proprietà del sistema. A questo scopo, si può usare qualsiasi tipo di tecnica chimica o fisica.- Tecniche spettroscopiche (NMR, EPR, Assorbimento UV-vis-IR, Luminescenza)- Metodi elettrochimici (voltammetria, …)- Scanning probe microscopies (STM, STS, …)
(4) Reset (ciclicità del processo)
Dato che le macchine e i motori lavorano in modo ciclico, tutte le reazioni chimiche legate ai movimenti eseguiti dai componenti devono essere reversibili.
La reversibilità è soddisfatta ragionevolmente bene da diverse reazioni, e.g.- Reazioni di trasferimento di protoni- Reazioni di trasferimento di elettroni- Processi di fotoisomerizzaione- Reazioni di coordinazione metallo-ligando
pseudorotassano
rotassano
catenano
Pseudorotaxani, catenani e rotaxani: macchine molecolari artificiali
Rotassani e catenani
Rotassano
O O O SiO
OOOSi O
N N
N N
+ +
+ +
Catenano
O O OO
O O OO
N N
N N
O
O
+ +
+ +
OOOO
O
OO O O
ON
N
+
+
Interazionielettron
donatore/accettore
O
O O
O O O
O O
Legami aidrogeno
NH2
+
+
autoassem-blaggio
pseudorotassano
2 xrotassano
catenano
Sintesi di rotassani e catenani
Rotassani e catenani: prototipi di macchinemolecolari artificiali
“wheeland axle”
shuttling
ruotae asse
“shuttling”
mutualring rotation(“ball andsocket joint”)
“universaljoint”
rotazione relativa
degli anelli molecolari
giuntocardanico
Un “meccano” molecolare
π-elettronaccettori
π-elettron donatori
fotosensibilizzatori
componenti perlegami a idrogeno
Moti lineari in un rotassano: una “navetta” molecolareE
nerg
ia
Posizione
Ene
rgia
Posizione
Stimolo
Stimolo
Architettura supramolecolare “a tre rami”
OOO
O OOOO
H2N
N
N+
+
+
“Navetta” molecolare azionata chimicamente
stazioneammonio
stazionebipiridinio
_ H+
+ H+
OOO
OO
O OO
OOO
OOO
OO
O
OO O
O
OOO
+
NH2NH2
H2N
+ +
+
OOO
OO
O OO
OOO
OOO
OO
O
OO O
O
OOO
+
telaio
piattaforma
NH2
H2N
NH2
+
+
+
N
N
+
NN
N
N
+
+
+
+
+
H2N
OO
O OOO
OO
OOOO
OO O
O
O
OOO
OO
O
H2N
NH2
N
N
N
N
N
N
+
+
+
+
+
+
autoassem-blaggio
Un prototipo di “ascensore” molecolareazionato chimicamente in soluzione
++
+
+
+
+
J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
++
+
+
+
+
J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
Un prototipo di “ascensore” molecolareazionato chimicamente in soluzione
3.5 nm
2.5 nm
Modello dell’ ”ascensore” molecolare
A (3
10 n
m)
1.05
1.25
1.35
Ripetizione del moto dell’ “ascensore” con cicli acido-base
CH3CN, RT, C = 5 μM
Aggiunta di base (t-BuP1)
Aggiunta di acido (CF3COOH)
Numero di cicli
Asso
rban
zaa
310
nm
Alcune considerazioni energetiche
3.5 nm
Spostamento della piattaforma: ~0.7 nm
Energia liberata:moto su→giù (agg. base): ~22 kcal/mol = 1.5 x 10–19 J/molecolamoto giù→su (agg. acid): >4 kcal/mol = 2.8 x 10–20 J/molecola
Forza massima che può esserepotenzialmente sviluppata (su→giù): 200 pN (miosina V, 3 pN)
– 3H+2.5nm
+ 3H+
• fissare ed azionare l’ “ascensore” su una superficie• far funzionare il congegno a livello di molecola singola
++
+
+
+
+
++
+
+
+
++ 3H+
– 3H+
Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare?
azione di “dita”molecolari
++
+
+
+
+molecolaospite
++
+
+
+
+
apertura/chiusuradi una cavità nanometrica
Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare?
• controllo della capacità di catturare/rilasciare altre molecole
Un nanomotore autonomo azionato dalla luce visibile
hν
Chem. Eur. J. 2000, 6, 3558
NN
N
NNN
RuII
NN N
N O O
++ +
+
O
O
O
O
OO
O
O
O
Fotosensibiliz-zatore e stopper
Spaziatorerigido
Elettronaccettore A2
Elettronaccettore A1
Stopper
Macrocicloelettron donatore
“West side”
“East side”
Macrociclo
Componentefiliforme
Meccanismodi funzionamentoR
TP S A2 A1
hν1
e-
2
S
R
TP+ A1_
A2
3
e-4
S
R
TA2 A1_
P+
5e-
A2S
R
TP A1
6
R
TP S A2 A1
hν1
e-
2
S
R
TP+ A1_
A2
3
e-4
S
R
TA2 A1_
P+
5e-
A2S
R
TP A1
6
Un nanomotore molecolare “a quattro tempi”
Rotazione di macrocicli in catenani
rotazione degenere
Rotazione controllata di macrocicli in catenani
Rotazione di un macrociclo asimmetrico rispetto a quella di uno simmetrico in un[2]catenano, controllato da uno stimolo esterno
Rotazione unidirezionale di macrocicli in catenani
Muscoli artificiali
Cu(II) stato pentacoordinato
Cu(I) stato tetracoordinato
Stato contratto (PPR8+) e stato esteso (PPR12+) del prototipo di muscolo molecolare.
forma espansa forma contratta
Modificazione della molecola (introduzione di ponti disolfuriterminali) per permetterne l’ancoraggio a un substrato (oro)
Attuatore chemomeccanico
Interruttori molecolari: catenani
[A0] rappresenta sia la struttura dello stato fondamentale del [2]catenano sia lo stato “aperto” del dispositivo. Quando il [2]catenano viene ossidato (applicando una tensione di -2 V), i gruppi TTF (verde) vengono ionizzati e sono soggetti a una repulsione Coulombiana da parte del ciclofano tetracationico (blu), provocando la rotazione dell’anello e la formazione del coconformero [B1]. Quando la tensione viene riportata circa a zero, si forma il conformero [B0], che rappresenta l’interruttore “chiuso”.