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Cosa sono gli OGM e quali sono le bugie che ci raccontano

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OGM per le scuole

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Cosa sono gli OGM e quali sono le bugie che ci

raccontano

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An Assyrian relief carving from 870 B.C. An Assyrian relief carving from 870 B.C. showing artificial pollination of date palmsshowing artificial pollination of date palms . .

From Bruce M. Chassy, Professor of Food Microbiology, University of IllinoisFrom Bruce M. Chassy, Professor of Food Microbiology, University of Illinoishttp://www.colostate.edu/programs/lifesciences/TransgenicCrops/history.htmlhttp://www.colostate.edu/programs/lifesciences/TransgenicCrops/history.html

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Modificazione delle Piante Coltivate: Incrocio e Reincrocio

X

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Modificazione delle Piante Coltivate: Transgeni e Trasformazione

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Agrobacterium can be used to transfer DNA into plants

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http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/09/13/logm-che-non-e-mai-esistito/

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/09/13/logm-che-non-e-mai-esistito/

PubblicitàPubblicità

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Falsi d’autore

• “60 persone sono morte mangiando il pomodoro antigelo, perchè erano allergiche al pesce“

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Falsi copiati

• Report di Rai3 “Si è prodotta, per esempio, una fragola che è stata resa resistente al gelo inserendo dei geni di pesci che vivevano in zone fredde. Questa fragola ha cominciato a produrre un prodotto secondario che era il glicoletilenico, il comune liquido antigelo dei radiatori. Quindi sono diventate immangiabili”

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Falso

• Mai dire maisNelle fragole, il gene

della sogliola. Nel riso cinese, quello dello scorpione. Incroci che servono a ottenere ortaggi più resistenti e meno costosi. Le prove che siano innocui? Non ci sono ancora di Carlo Pizzati

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Vandana Shiva, vice presidente di Slow Food International. Domenica 26 ottobre 2007 “semi sterili ogm hanno causato in questi anni centomila suicidi tra i contadini indiani”.

Vandana Shiva, vice presidente di Slow Food International. Domenica 26 ottobre 2007 “semi sterili ogm hanno causato in questi anni centomila suicidi tra i contadini indiani”.

"Il suicidio dei contadini indiani, che hanno seminato gli Ogm venduti dagli americani". Nell'ultimo decennio più di 40mila agricoltori si sono suicidati - anche se sarebbe più esatto parlare di omicidio, o addirittura di genocidio” 1 ottobre 2007http://dweb.repubblica.it/dettaglio/La-guerra-del-cibo/23342?ref=rephpsp4

"Il suicidio dei contadini indiani, che hanno seminato gli Ogm venduti dagli americani". Nell'ultimo decennio più di 40mila agricoltori si sono suicidati - anche se sarebbe più esatto parlare di omicidio, o addirittura di genocidio” 1 ottobre 2007http://dweb.repubblica.it/dettaglio/La-guerra-del-cibo/23342?ref=rephpsp4

Hanno avuto bisogno di più pesticidi e più acqua. Si sono pesantemente indebitati. Risultato: in India duecentomila morti in dieci anni. Da La Stampa, 17 gennaio 2010 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=30050

Hanno avuto bisogno di più pesticidi e più acqua. Si sono pesantemente indebitati. Risultato: in India duecentomila morti in dieci anni. Da La Stampa, 17 gennaio 2010 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=30050

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Nel 2002 in India vengono piantati 29,000 ettari con cotone Bt. Nel 2009 sono stati piantati 8,3 milioni di ettari con cotone OGM.

Oggi l’87% del cotone indiano deriva da OGM perché così hanno abbatuto l’uso di pesticidi del 39%, aumentato i raccolti del 31% ed incrementato la resa per ettaro dell’88% ossia di 250 dollari per ettaro

Nel 2002 in India vengono piantati 29,000 ettari con cotone Bt. Nel 2009 sono stati piantati 8,3 milioni di ettari con cotone OGM.

Oggi l’87% del cotone indiano deriva da OGM perché così hanno abbatuto l’uso di pesticidi del 39%, aumentato i raccolti del 31% ed incrementato la resa per ettaro dell’88% ossia di 250 dollari per ettaro

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Stiamo mangiando OGM?

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Many crops never existed in natureMany crops never existed in nature

www.mpiz-koeln.mpg.de/pr/garten/schau/Triticumaestivum/wheat.htmlwww.mpiz-koeln.mpg.de/pr/garten/schau/Triticumaestivum/wheat.html

Einkorn x wild Einkorn x wild Emmer x goat grass BreadEmmer x goat grass Bread wheat wheat wheat wheat

Slide courtesy of Wayne Parrott, University of GeorgiaSlide courtesy of Wayne Parrott, University of Georgia

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Triticum urartu T. speltoides T. turgidum AA 50.000 geni BB 50.000 geni AABB 100.000 geni

EVOLUZIONE DEL GRANO - PRIMA FASE

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T. turgidum Aegilops tauschii Triticum aestivum

AABB 100.000 geni DD 50.000 geni AABBDD 150.000 genes

+

EVOLUZIONE DEL GRANO - SECONDA FASE

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La resa per ettaro nella mezzaluna fertile era di 0,5 tonnelate perettaro

All’epoca dei romani e fino alla prima guerra mondiale la resa eradi 1 ton/ettaro

Oggi è di 5 ton/ettaro

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Institute of Radiation Institute of Radiation BreedingBreedingIbaraki-ken, JAPAN Ibaraki-ken, JAPAN http://http://www.irb.affrc.go.jp/www.irb.affrc.go.jp/

100m 100m radiusradius

89 TBq89 TBqCo-60 Co-60

source at source at the centerthe centerShielding Shielding dike 8m dike 8m

highhigh

Gamma Field Gamma Field for radiation for radiation

breedingbreeding

International Atomic Energy Agency,con sede a Vienna. Quest’ultima lista di varietà mutagenizzate (Fao/Iaea Data-base) comprende 2.536 varietà commerciali rappresentative di 175 specie rilasciate in 52 paesi. L’Italia è rappresentata nella lista Fao/Iaea da 23 varietà, tra le quali il riso Fulgente, le ciliegie Burlat C1, i piselli Esedra, Navona, Trevi, Paride, Priamo e Pirro, i fagioli Montalbano e Mogano, la patata Desital e le melanzane Floralba e Picentia. Prevalgono le varietà di grano duro.

International Atomic Energy Agency,con sede a Vienna. Quest’ultima lista di varietà mutagenizzate (Fao/Iaea Data-base) comprende 2.536 varietà commerciali rappresentative di 175 specie rilasciate in 52 paesi. L’Italia è rappresentata nella lista Fao/Iaea da 23 varietà, tra le quali il riso Fulgente, le ciliegie Burlat C1, i piselli Esedra, Navona, Trevi, Paride, Priamo e Pirro, i fagioli Montalbano e Mogano, la patata Desital e le melanzane Floralba e Picentia. Prevalgono le varietà di grano duro.

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International Atomic Energy Agency, con sede a Vienna.

Quest’ultima lista di varietà mutagenizzate (Fao/Iaea Data-base) comprende 2.536 varietà commerciali rappresentative di 175 specie rilasciate in 52 paesi. Tra le specie mutagenizzate prevalgono i cereali (47,6%, soprattutto riso, orzo, grano tenero, grano duro e mais), le piante ornamentali (32,4%, soprattutto crisantemo) e i legumi (13,8%, soprattutto soia, fagiolo e fagiolo dell’occhio), ma non mancano le principali colture da olio (girasole, colza, lino, arachide) o da fibra (cotone).

L’Italia è rappresentata nella lista Fao/Iaea da 23 varietà, tra le quali il riso Fulgente, le ciliegie Burlat C1, i piselli Esedra, Navona, Trevi, Paride, Priamo e Pirro, i fagioli Montalbano e Mogano, la patata Desital e le melanzane Floralba e Picentia. Ma prevalgono le varietà di grano duro.

International Atomic Energy Agency, con sede a Vienna.

Quest’ultima lista di varietà mutagenizzate (Fao/Iaea Data-base) comprende 2.536 varietà commerciali rappresentative di 175 specie rilasciate in 52 paesi. Tra le specie mutagenizzate prevalgono i cereali (47,6%, soprattutto riso, orzo, grano tenero, grano duro e mais), le piante ornamentali (32,4%, soprattutto crisantemo) e i legumi (13,8%, soprattutto soia, fagiolo e fagiolo dell’occhio), ma non mancano le principali colture da olio (girasole, colza, lino, arachide) o da fibra (cotone).

L’Italia è rappresentata nella lista Fao/Iaea da 23 varietà, tra le quali il riso Fulgente, le ciliegie Burlat C1, i piselli Esedra, Navona, Trevi, Paride, Priamo e Pirro, i fagioli Montalbano e Mogano, la patata Desital e le melanzane Floralba e Picentia. Ma prevalgono le varietà di grano duro.

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BIOTECNOLOGIE E ZOOTECNIAscenari, potenzialità e ambiti di sceltaper le produzioni italiane di qualità

Executive Summary

Il presente studio, partendo da una ricognizione dell’attualediffusione delle biotecnologie applicate alle colture vegetali, hainteso quantificare la percorribilità di una scelta ogm-free per leproduzioni zootecniche italiane, con particolare attenzione allefiliere delle produzioni tipiche a denominazione comunitaria (DOPe IGP).

11 LLAA D D II FFUFFU SISI OO NNE E DD ELLE ELLE COCO LTURELTURE GMGM

Nel periodo dal 1996 al 2003 l’ estensione della superfi cie agricola investita con colture gm èaumentata, con ritmi di crescita molto elevati, da 2,8 a 67,7 milioni di ha, questo ultimo anno indifetto per i 3 milioni di ettari di soia gm colti vati in Brasile, che per il primo anno ha consentitol’ impiego di varietà gm. Alcuni paesi, in particolar modo Argentina e USA, hanno adottato inmaniera diff usa le biotecnologie, applicate prevalentemente a soia e mais (circa l’ 84% dellasuperfi cie totale investita con colture gm).Nel 2001, anno rispetto al quale sono state compiute le valutazioni relative al presente lavoro, deicirca 177 milioni di tonn. di soia prodotta a livello mondiale si stima che 83 - pari al 46,8% -siano di tipo gm; di tale valore il 67,6% è prodotto negli USA, il 31,9% in Argentina e lo 0,5% inCanada. Pertanto a fronte della significativa crescita della superfi ci registratasi negli annisuccessivi è lecito attendersi anche una simmetrica espansione della produzione. Particolareattenzione riveste il caso del Brasile, secondo produttore mondiale di soia, che solo recentementeha preso una posizione uffi ciale a favore dell’ opzione biotec, anche se diverse fonti hannorilevato la presenza di coltivazioni gm in tale paese fin dal 1998.La produzione mondiale di mais gm ammonta, invece, a più di 66 milioni di tonn., pari al 10,8%del totale (614 milioni tonn.). In questo caso, gli Usa ne producono il 90,6%, l’ Argentina il 4,6%e gli altri paesi (tra cui Sudafrica, Messico e Spagna) il 4,8%.Essendo soia (per lo più in panell i e farina d’estrazione) e mais due dei mangimi semplicimaggiormente impiegati nell ’attività d’allevamento, una valutazione dei fabbisogni e dellaprovenienza dei fl ussi commerciali di tali vegetali è di fondamentale importanza al fine didefinire una strategia di util izzo delle biotecnologie nei comparti zootecnici europeo ed italiano.

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La metodologia applicata si è sviluppata, innanzitutto, attraverso un’identificazione preliminaredelle produzioni zootecniche tipiche di rilievo e una stima dei capi coinvolti in ognuna di esse. Insecondo luogo, si è definito il contenuto di soia e mais in una razione media annuale necessariaall’alimentazione dei capi. Incrociando i dati ottenuti si è proceduto al calcolo dei fabbisognicomplessivi (per ciascun prodotto tipico) di soia e mais. Infine, si è compiuta una comparazione frai fabbisogni ottenuti, le disponibilità a livello nazionale e il livello di approvvigionamentodall’estero.Nell’ambito delle filiere dei formaggi DOP l’implementazione di tale metodologia ha richiesto laformulazione di alcune ipotesi. Innanzitutto, sono stati selezionati i formaggi DOP che utilizzanolatte di vacca, dal momento che gli allevamenti ovicaprini, per le loro caratteristicheprevalentemente estensive, utilizzano solo in misura marginale soia e mais; tutto il latte impiegato èstato considerato di provenienza italiana, così come prescrivono i disciplinari di produzione. Perogni produzione è stata definita una resa per capo coinvolto, con valori più elevati per quelle dimaggiore rilievo, in quanto fanno riferimento a sistemi aziendali più evoluti, rispetto alle produzionitipiche più marginali. Dividendo i quantitativi di latte destinati alla produzione di ciascun formaggioper le rese medie identificate, si ottiene una stima delle vacche coinvolte, ribattezzate “vaccheequivalenti”.I fabbisogni annuali di soia (sotto forma di panelli) e mais per le vacche da latte equivalenticoinvolte nelle filiere di produzione tipica sono stati calcolati rispettivamente in 454.000 tonn. e in977.000 tonn. Fra le produzioni più importanti si stimano 185.000 tonn. di soia e 399.000 tonn. dimais per le vacche da latte coinvolte nella produzione di Grana Padano e 160.000 e 345.000 perquelle coinvolte nel Parmigiano Reggiano. I fabbisogni della filiera latte nel suo complesso siattestano, invece, a 912.000 tonn. per la soia e 1,965 milioni di tonn. per il mais.Nel caso delle carni preparate, invece, si sono preliminarmente selezionate le sole carni preparatea base suina (in pratica tutte ad eccezione della Bresaola della Valtellina), tralasciando, inoltre, leproduzioni IGP, in cui la materia prima non è necessariamente italiana (ad es. Speck dell’AltoAdige, Prosciutto di Norcia). I numeri di cosce prodotte, i suini totali e le scrofe (rimonta) coinvoltisono stati desunti da una fonte ufficiale, l’organismo di certificazione IPQ-INEQ, che fornisce i datigenerali ed i valori puntuali relativi ai maggiori prosciutti DOP italiani (Parma, San Daniele,Toscano, Modena, Veneto, Culatello). Si è, quindi, ipotizzato che i capi coinvolti nella produzionedei prosciutti, dei quali si impiegano solo le 2 cosce posteriori, forniscano anche la materia primaper le altre produzioni DOP e IGP.Con queste ipotesi i fabbisogni annuali di soia (sotto forma di panelli) e mais per il totale deisuini coinvolti (animali macellati e scrofe) nelle filiere di produzione tipica sono stati stimatirispettivamente in 640.000 tonn. e in 2,737 milioni tonn. Tali quantitativi vanno in gran parte aisuini coinvolti nelle filiere del Prosciutto di Parma (439.000 tonn di soia e 1,876 milioni di tonn. dimais) e del Prosciutto di S. Daniele (104.000 tonn. di soia e 443.000 di mais). I fabbisogni dellafiliera suina nel suo complesso superano invece un milione di tonn. per la soia e 4,4 milioni di tonn.per il mais.Se si considerano congiuntamente i fabbisogni di soia relativi alle filiere tipiche dei formaggivaccini e delle carni preparate emerge un valore di 1,093 milioni di tonn. (circa il 27,6% del totaledisponibile). La produzione interna di panelli con soia nazionale, valutata intorno a 393.000 tonn. allordo delle esportazioni, anche se fosse integralmente destinata alle filiere dei prodotti tipici,sarebbe in grado di soddisfare la richiesta solo per una quota

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Feed composition

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Dal Corriere della Sera del 27 gennaio 2001

Farine vietate concime di pascoli biologici,Roberto Defez

Caro Direttore, nel Decreto Ministeriale n. 91436 del 4 agosto 2000 – Modalità diattuazione del Regolamento CE n. 1804/99 sulle produzioni animali biologiche- l’attualetitolare del Dicastero dell’Agricoltura consente l’utilizzazione delle farine animali dicarne, di sangue, di corna e di zoccoli come prodotti per la concimazione di terreniutilizzati per l’agricoltura biologica: crescerà così l’erba brucata poi dalle mucche“biologiche”. Insomma le farine animali vietate dal 1994 in Italia come mangimeper i bovini potrebbero rientrare dalla finestra dell’agricoltura biologica. Il MIPAcorre ora ai ripari con un comunicato stampa confermando così lo scheletro nell’armadio.L’aver alzato i toni sul problema mucca pazza è stato un errore: si è terrorizzatol’opinione pubblica. Non contenti i Verdi cercano ora di mescolare le carte pasticciando ilproblema mucca pazza con le biotecnologie agroalimentari e gli Ogm, ossia le unichesoluzioni percorribili al problema delle farine animali.La ricerca scientifica mondiale racconta con rigore da venti anni le sue verità sui prionisenza trovare statisti in grado di guardare lontano, ma solo politici preoccupati deglieffetti a breve delle loro decisioni. Le voci di questi censori si levano solo per zittire ilmondo scientifico italiano che da Dulbecco a Garattini, dall’Istituto superiore di Sanità aquello della Nutrizione, dicono che senza ricerca anche sugli Ogm non c’è domani né perla salute né per l’economia italiana. Intanto l’ Italia importa soia transgenica dal 1996(presidente della Commissione Agricoltura della Camera l’attuale Ministro) e già primadell’emergenza mucca pazza arrivava in Italia soia transgenica per circa metà delfabbisogno nazionale. Tutte le campagne pubblicitarie narrano di prodotticommestibili senza contaminazioni da Ogm: probabilmente importiamo quasi 3milioni di tonnellate di soia solo per diletto.Invece di limitare l’emorragia finanziaria, si pensa solo a strangolare la ricerca pubblicaitaliana che potrebbe competere con quella mondiale limitando le importazioni: un belservizio davvero reso alle multinazionali. “Adda passa’ ‘a nuttata”, diceva Eduardo de Filippo, verrà il tempo della ragione in cuiriusciremo a far capire che la ricerca biotecnologica pubblica è l’unica salvezza perl’agricoltura biologica, la lotta integrata ai parassiti e la valorizzazione delle biodiversità.

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Da Panorama del 31 gennaio 2001, Gia nfranco Bangone

Lancet 1991 Feb 2;337(8736):269-70

Surviv al of sc rapie virusafter 3 years' i nterment.

Bro w n P, Ga jdu s e k D C.

La bo r ato r y o f CN S Stu d ie s , Na ti o na l In st it u te o f Ne u ro log ic a l Di s o rde r s

a n d Str o ke , Na ti o na l In st it u te s o f H e a lth , B eth e s d a , Mar y la nd 2 0 89 2 .

Su p er n at a nt f lu id f r om a s cra p ie -in fe c ted h ams t er br a in h omo g en a te w a s

m ixe d w it h s o il , p a ck e d i n to p e rf o rat e d p e tr i d is h e s th a t wer e t he n

em b ed d ed w it h in s o il-c o nt a in in g po t s , a nd b u r ied in a ga r de n for 3 year s.

Bet w ee n 2 a nd 3 log u n it s o f t he inp u t i n fe c t ivity o f ne a rl y

5 l og u n it s s u rv iv ed t h is e xp o s u re , wi t h l itt le lea c h ing o f viru s in t o

d e ep e r s o il la ye r s . T he s e re s u lt s h a ve im p lic a ti o n s for e n viro n men t a l

c o nt a mi n at ion b y s cra p ie a n d b y s im ila r a g e nt s , inc lu d in g th o se o f

b o vin e s p o ng ifo rm en c ep h a lop a th y a nd Cre ut z fe ld t -Ja k ob d is ea s e .

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Materie prime per fertilizzanti per agricoltura biologica

• Pellami, Pelli e crini• Farina di piume, Pelli e crini• Farina di piume e penne, Pollina• Cornunghia, Cuoio, Sangue • Farina di piume e penne, Pelli e crini, Zolfo

elementare• Farina di carne, Letame , Solfato di ferro, Zolfo

elementare• Borlanda da melasso di barbabietola, Residui di

semi oleosi• Farina di carne, Letame • Farina di piume e penne, Sangue • Pellami, Sangue , Soluzione di cloruro di calcio• Farina di carne, Farina di piume e penne,

Letame bovino, Letame equino, Letame ovino• Pellami, Pelli e crini• Farina di carne, Letame avicolo, Letame bovino,

Letame equino, Letame ovino, Sangue • Cornunghia, Farina di piume e penne, Pollina

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“Come si muovono le Risorse Alimentari nel mondo”

SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO

RUOLO DELL’INNOVAZIONE E DEL PROGRESSO TECNICO

Rese di mais da granella in Italia tra il 1956 e il 2006

R2 = 0,9426

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006

Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT (2005 e 2006 provvisori)

q/ha

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Yields in USA

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Piralide (Ostrinia Nubilalis)

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25% 16%

28%30%

11%9%

36% 45%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2004 2005

< 2.000 ppb 2.000-4.000 ppb4.000-6.000 ppb > 6.000 ppb

Fonte: Nomisma su dati Aires

Media FUMONISINE B1+B2 Mais italiano 2004-2005

Il mais e le fumonisine

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FUSARIUM-TOXINS IN EUROPE2001

2003

2000

2002

1999

1999-2003 Fumonisins distribution

Source: Indagine Europea di Syngenta Seeds

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Raccolto ton/ettaro 11,1t/h 15,9t/h

Fumonisine in ug/kg 1850 950

Raccolto ton/ettaro 11,1t/h 15,9t/h

Fumonisine in ug/kg 1850 950

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Fumonisina

anno Non-Bt Bt P

FB1(µg/kg) 1997 19760 2020 0.0672

FB1(µg/kg) 1998 31630 5450 0.0008

FB1(µg/kg) 1999 3900 1390 0.0001

Livelli di Fumonisina B1 nel maisLivelli di Fumonisina B1 nel mais

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27,3

19,5

39

6,5

7,8

0

5

10

15

20

25

30

35

40

%

<500 500->1000 1000->2500 2500->5000 >5000

μg/kg

% FB1 in maize

Media 1561 mg/kgCampioni di polenta da agricoltura biologica 3082 mg/kgCampioni di polenta da agricoltura tradizionale1334 mg/kg

Analisi di 77 polente commerciali (Novembre 2003-Giugno 2004)

Analisi di 77 polente commerciali (Novembre 2003-Giugno 2004)Fumonisine B1

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MAIS, ITALIA: BILANCIO DI APPROVVIGIONAMENTO 2001-2006

Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Istat

L’incremento della disponibilità complessiva di mais per il consumo interno negli ultimi 5 anni (+1 milione di tonnellate, circa il 9,3%), a fronte di una produzione nazionale rimasta sostanzialmente invariata, è stato supportato in gran parte con l’aumento delle importazioni, che sono più che triplicate dal 2001 al 2006. Per quanto riguarda l’export, si registra, invece, un’importante diminuzione complessiva dei volumi di mais in uscita.

Per effetto di tali dinamiche, il tasso di autoapprovvigionamento si è deteriorato costantemente, passando dal 98% del 2001 all’87% del 2006.

Disponibilità di mais

87%89%90%89%

94%98%

0

2

4

6

8

10

12

14

2001 2002 2003 2004 2005 2006

milioni di tonnellate

Approvvigionamento esteroApprovvigionamento interno

2001 2002 2003 2004 2005 2006Media 01-06

Var.(%) 01-06

Superficie coltivata a mais (1.000 ha) 1.109,6 1.112,0 1.163,2 1.197,0 1.113,2 1.126,8 1.137,0 1,5%Produzione di mais (1.000 tonn) 10.675,7 10.670,8 8.771,2 11.528,2 10.490,3 10.338,4 10.412,4 -3,2%Rendimento (tonn/ha) 9,6 9,6 7,5 9,6 9,4 9,2 9,2 -4,6%Importazioni (1.000 tonn) 505,8 908,5 1.135,8 1.527,0 1.285,9 1.601,8 1.160,8 216,7%Importazioni da paesi extra UE-25 (1.000 tonn) 14,6 76,5 194,2 722,8 226,2 347,7 263,6 2285,1%Importazioni da paesi intra UE-25 (1.000 tonn) 491,2 832,0 941,6 804,2 1.059,7 1.254,1 897,1 155,3%Esportazioni (1.000 tonn) 290,0 182,6 36,5 180,0 36,7 40,6 127,7 -86,0%Esportazioni verso paesi extra UE-25 (1.000 tonn) 1,6 1,6 5,0 13,3 4,5 3,5 4,9 111,8%Esportazioni verso paesi intra UE-25 (1.000 tonn) 288,4 181,0 31,4 166,7 32,2 37,2 122,8 -87,1%Disponibilità di mais = [(produzione + import) - export] (1.000 T) 10.891 11.397 9.870 12.875 11.740 11.900 11.446 9,3%

Nei prossimi anni ci potrebbe essere un lieve incremento delle superfici, tramite la messa a coltura di parte delle superfici attualmente a set aside e di parte delle superfici bieticole lasciate in eredità dalla riforma dell’Ocm Zucchero.

Dati elaborati da Nomisma 2008

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…l’esposizione con la dieta a fumonisina B1 può compromettere l’assunzione di folato e potenzialmente compromettere i processi cellulari dipendenti da questa vitamina. Inoltre, siccome la carenza di folato causa difetti difetti del tubo neurale, alcuni difetti alla nascita inspiegabili da altri fattori di rischio potrebbero essere causati dalla esposizione a fumonisina B1

…l’esposizione con la dieta a fumonisina B1 può compromettere l’assunzione di folato e potenzialmente compromettere i processi cellulari dipendenti da questa vitamina. Inoltre, siccome la carenza di folato causa difetti difetti del tubo neurale, alcuni difetti alla nascita inspiegabili da altri fattori di rischio potrebbero essere causati dalla esposizione a fumonisina B1

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Gli agricoltori perdono 500€ per ettaro per il divieto di coltivare mais OGM

• Minore rese per ettaro

• Maggiori costi per trattamenti con pesticidi

• Maggiore costo dei semi OGM

1,5q/h per 13 anni=19,5q/h persi. A questi si aggiungono 7,5q/h

persi per danni da piralide. Totale perso: 400€

Almeno 2 trattamenti l’anno per piralide (e diabrotica) al costo di

80€ l’uno36€ l’ettaro in più

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OGM: Pericoli, Biodiversità ed Ambiente

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Biotechnology: Bringing pollution to lifeBiotechnology: Bringing pollution to life

From the movie, Jurassic Park, Michael CrichtonFrom the movie, Jurassic Park, Michael Crichton

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Peter Parker è uno studente come tanti. Oltre a frequentare il college, lavora come fotografo per il Daily Bugle dell'editore J.Jonah Jameson. Peter, durante una visita scolastica al Columbia Genetics Research Institute, assiste ad alcuni esperimenti scientifici sui ragni. Accidentalmente un ragno geneticamente modificato lo morde. Ben presto Peter si accorge di aver acquisito poteri straordinari: forza, sensibilità, agilità e velocità superumane.

Peter Parker è uno studente come tanti. Oltre a frequentare il college, lavora come fotografo per il Daily Bugle dell'editore J.Jonah Jameson. Peter, durante una visita scolastica al Columbia Genetics Research Institute, assiste ad alcuni esperimenti scientifici sui ragni. Accidentalmente un ragno geneticamente modificato lo morde. Ben presto Peter si accorge di aver acquisito poteri straordinari: forza, sensibilità, agilità e velocità superumane.

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www.salmone.org

• A mathematical model of exposure of nontarget Lepidoptera to Bt-maize pollen expressing Cry1Ab within Europe

J. N. Perry,*, et al. Proc. R. Soc. B (2010) 277, 1417–1425 Published online 6 January 2010

• Estimated environmental impact was low: in all regions, the calculated mortality rate for worst-case scenarios was less than one individual in every 1572 for the butterflies and one in 392 for the moth.

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Wildcabbage

Kale, 500 BC

Cabbage, 100 AD

KohlrabiGermany, 100 AD

Cauliflower1400's Broccoli

Italy, 1500's

Brussel sproutsBelgium, 1700's

Slide courtesy of Wayne Parrott, University of GeorgiaSlide courtesy of Wayne Parrott, University of Georgia

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Teosinte Maize

Slide courtesy of Wayne Parrott, University of GeorgiaSlide courtesy of Wayne Parrott, University of Georgia

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Diamo i numeri del mais• Una vacca mangia fino ad

11kg al giorno di farine di mais• Oltre il 90% del mais serve

come mangime• Il 99% del mais coltivato in

Italia sono ibridi• Il 95% del mais deriva da semi

di tre multinazionali• L’Agricoltura è nemica della

Biodiversità• Meglio agricolture intensive

senza pesticidi che lascino prede agli uccelli

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Cosa è meglio per la Biodiversità

Cosa è meglio per la Biodiversità

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TOLLERANZA ALLA CARENZA D’ACQUA

wild-typeatmyb60-1

E.Cominelli, M.Galbiati, C.Tonelli 2005 Current Biology15, 1196-1200

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Will Biotech meet the challange? Drought tolerance

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Yield safety: environmental stress

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QuickTime™ e undecompressore TIFF (Non compresso)

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The Organic center www.organic-center.org

Critical Issue Report: the first thirteen years

The Organic center www.organic-center.org

Critical Issue Report: the first thirteen years

Bt corn and cotton have delivered consistent reductions in insecticide use totaling 64.2 million pounds over the 13 years.Bt corn reduced insecticide use by 32.6 million pounds, or byabout 0.1 pound per acre. Bt cotton reduced insecticide use by 31.6 million pounds, or about 0.4 pounds per acre planted.

Bt corn and cotton have delivered consistent reductions in insecticide use totaling 64.2 million pounds over the 13 years.Bt corn reduced insecticide use by 32.6 million pounds, or byabout 0.1 pound per acre. Bt cotton reduced insecticide use by 31.6 million pounds, or about 0.4 pounds per acre planted.

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Thus in 2007, the combined permanent and additional savings through sequestration was equivalent to a saving of 14.2 billion kg of CO2 or removing 6.3 million cars from the road (Brookes and Barfoot, 2009).

La stima 2009 è che si sono risparmiate 6,97 milioni di autovetture che percorrono ognuna 15.000km in un anno

Thus in 2007, the combined permanent and additional savings through sequestration was equivalent to a saving of 14.2 billion kg of CO2 or removing 6.3 million cars from the road (Brookes and Barfoot, 2009).

La stima 2009 è che si sono risparmiate 6,97 milioni di autovetture che percorrono ognuna 15.000km in un anno

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Quali sono gli interessi delle multinazionali?

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“Come si muovono le Risorse Alimentari nel mondo”

Da Dario Friso, Università Statale, Milano

SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO COSTANTE RIDUZIONE DELLA BASE PRODUTTIVA

Evoluzione dei fattori produttivi dell'agricoltura italiana tra il 1951 e il 2001

ANNO Popo- Attivi SAU Trattorilazione agricoli (.000 CV per attivo per ha(.000) (.000) ha) (.000) agricolo di SAU

1951 47.516 8.261 20.611 1.647 5,8 2,31961 50.624 5.693 20.930 7.853 8,9 2,41971 54.137 3.243 20.180 24.825 16,7 2,71981 56.557 2.240 15.842 52.139 25,2 3,61991 56.778 1.630 15.045 78.793 34,8 3,82001 56.996 1.154 13.206 94.137 49,4 4,3

Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat

Popolazione

Negli anni novanta gli attivi agricoli sono diminuiti di mezzo milione e la SAU (Superficie Agricola Utilizzata è scesa di quasi due milioni di ettari)

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Per la vendita dei soli semi le compagnie USA fatturavano 4,5 miliardi di dollari nel 2001, contro 2,4 delle competitrici europee

Per la vendita dei soli semi le compagnie USA fatturavano 4,5 miliardi di dollari nel 2001, contro 2,4 delle competitrici europee

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“Come si muovono le Risorse Alimentari nel mondo”

Da Dario Friso, Università Statale, Milano Fonte: Cropnosis, comunicazione personale

I MEZZI DI PRODUZIONE: FITOFARMACI

• La competizione costringe ad un’intensa attività di R&S, nella maggior parte dei casi con spese superiori all’8% del fatturato

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La Germania preferisce i pesticidi

• Dichiarazione del Ministro dell’Agricoltura tedesco alla Reuters il 23 marzo 2009: ”I consumatori non vedono alcun beneficio dalla coltivazione del mais OGM. Le modifiche genetiche sono sostanzialmente un sostituto delle sostanze chimiche per la protezione delle piante (pesticidi), che non generano grida di protesta.” http://planetark.org/wen/52148

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Cos’è il made in Italy?

Dipendiamo dall’estero per il:56% del grano duro,70% del grano tenero,35% del mais,90% della soia50% delle carni.La redditività per ettaro è bassa e sacrifichiamo una partetroppo grande dei nostri raccolti a parassiti, funghi osiccità.

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“Come si muovono le Risorse Alimentari nel mondo”

SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO

STRUTTURALE DIPENDENZA DALLE IMPORTAZIONI

Da Dario Friso, Università Statale, Milano

Bilancia commerciale agroalimentare

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

199119921993199419951996199719981999200020012002200320042005

Fonte: elaborazioni dati Istat

Milioni di €

import

export

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La fame nel mondo e come sono schierati gli scienziati

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L’illuminazione notturna nel mondo, da Airone 2003. Il consumo di cibo come quello di energia elettrica non è uguale ovunque, dobbiamo consentire ai popoli emergenti di migliorare il loro tenore di vita.

L’illuminazione notturna nel mondo, da Airone 2003. Il consumo di cibo come quello di energia elettrica non è uguale ovunque, dobbiamo consentire ai popoli emergenti di migliorare il loro tenore di vita.

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Data from National Geographic Magazine, October 1998

Ingo Potrykus Genetic engineering: contributions to food security.

In cerchi e pallini verdi le Istituzioni che collaborano alla diffusione del Golden Rice. Il mondo è rappresentato con un quadratino per ogni milione di abitanti

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Population [billion]

Total agricultural area per head[m²]

4,300 2,200 1,800

1960 2005 2030

3.0 6.5 8.3

GNI/capita[1,000 USD]

Caloric intake of animal proteins [kcal]

Population growth

Rising standards of living

India

China

Germany

France

US

Brazil

Produzione alimentare: una sfida globale

La produzione agricola deve raddoppiare per sostenere l’aumento di popolazione e l’aumento dello standard di vita,

senza aumentare la superficie coltivata

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Gli scienziati italiani sono favorevoliagli OGM

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Arrivano Silvano Dalla Libera e Giorgio Fidenato.

Nasce FOR

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Sentenza del Consiglio di Stato

• Silvano Dalla Libera

• …..dalle stesse deduzioni depositate dal MIPAF… …per le varietà di mais geneticamente modificate…non vi sono difficoltà di carattere sanitario o ambientale che giustifichino un intervento precauzionale

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Disobbedienza civile

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www.salmone.org

Free OGM Research

grazie