14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da...
Transcript of 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da...
![Page 1: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/1.jpg)
Tiratura: 18000 - Diffusione: 0 - Lettori: 112000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
14-MAR-2019da pag. 43foglio 1 / 2
Superficie: 46 %Dir. Resp.: Davide Perego
4
![Page 2: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/2.jpg)
Tiratura: 18000 - Diffusione: 0 - Lettori: 112000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
14-MAR-2019da pag. 43foglio 2 / 2
Superficie: 46 %Dir. Resp.: Davide Perego
4
![Page 3: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/3.jpg)
Mamma che turche: è il sacco d'Italia
Conegliano e Scandicci k.o. «Adesso serve
un'impresa vera» •Successi di Eczacibasi e Fenerbahce, Imoco battuta
davanti alla «sua» Egonu. Ma la Haak non si arrende
Paola Egonu, 20 anni, al PalaVerde per la gara di Conegliano; a destra un attacco di Isabella Haak, 19
Davide Romani L • attacco al potere con l'ar- campo femminile la Turchia è tiglieria pesante è stato da anni una potenza mondiale respinto con perdite. In - hanno vinto 6 delle ultime 8
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 1
![Page 4: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/4.jpg)
edizioni di Champions League - e ieri lo ha dimostrato ancora una volta con un doppio sacco italiano che per Fenerbahce ed Eczacibasi vale l'ipoteca alle semifinali, mentre per il contingente italiano invece è un duro colpo alle ambizioni di successo. Scandicci e Conegliano, due delle tre squadre italiane presenti ai quarti di finale di Champions League, tra una settimana sono chiamate all'impresa per stravolgere l'esito di questi quarti di finale e acciuffare la semifinale (con eventuale derby italiano). Ieri entrambe sono uscite con le ossa rotte dalla doppia sfida. Sia al Mandela Forum che al PalaVerde di Treviso la «prepotenza» turca è stata devastante. «Per giocare contro l'Eczacibasi - racconta Santarelli, tecnico di Conegliano - dovevamo essere quasi impeccabili, perfette. E forse serviva anche qualcosa di più. Dispiace perché forse nel finale del 1° set potevamo giocarcela meglio». Superiori in tutti i fondamentali anche quando sia le toscane che le venete hanno provato a rientrare in partita. «Il Fenerbahce è una gran bella squadra - analizza Isabelle Haak, ieri autrice di 24 punti -con un opposto molto forte come Vargas. Ma ancora non è finita e spero che a Berlino per la finale (il 18 maggio, n.d.r.) ci sia una finale tutta italiana».
BOMBER In campo c'erano le bomber con la valigia. Sia Conegliano che Scandicci, dopo 2 anni di matrimonio, sono pronte a percorrere nuove vie. Samantha Fabris e Isabelle Haak sono destinate a nuove esperienze. La prima «costretta» dalle diverse scelte del club campione d'Italia che è pronto a puntare su Paola Egonu. La seconda decisa a vivere nuove esperienze lontano dall'Italia. La croata è tentata dall'esperienza in Russia con la maglia
di Kazan mentre per la svedese
• Gli anni dall'ultima vittoria taliana nella Champions League Femminile. Nella Final Four 2016, giocata a Montichiari, Casalmaggiore, allenata da Massimo Barbolini, superò in Finale il Vakifbank Istanbul di Giovanni Guidetti
è apparecchiato l'approdo all'ambizioso VakifBank di Giovanni Guidetti (ieri sconfitto 3-2 in Russia dalla Dinamo Mosca). E ieri il loro rendimento non è stato dei migliori con Haak che, nonostante alla fine sia risultata essere la top scorer, che ha faticato ad entrare in partita (3 punti nel 1° set) mentre Fabris nel match di Conegliano ha chiuso con il misero bottino di 9 punti (35% in attacco) venendo sostituta nel finale dall'americana Lowe. «Abbiamo giocato una partita di
continui alti e bassi - racconta Isabelle Haak che del futuro preferisce non parlare - mentre per provare a ribaltare il risultato e provare a portare a casa la semifinale dovremo giocare un match di alto livello. Una vera impresa».
FUTURO II black out di Scandicci è figlio di un momento difficile che dal campionato si è spostato anche in Champions. Dalla lotta per chiudere al 1° posto la regular season di campionato, a 3 giornate dal termine Haak e compagne ora devono guardarsi dal rientro di Monza e Busto che insidiano le toscane al 3° posto. Tra campionato (k.o. con Conegliano e Cuneo con 0 set vinti) e Champions League (il 3-1 di ieri sera), Scandicci è in serie negati
va aperta di 3-0. «E un momento duro anche in campionato - analizza la 19enne svedese - quindi dobbiamo mettere la nostra testa sulle prossime partite (sabato alle 20.30 al Mandela Forum è in programma il derby contro Firenze, n.d.r.) per provare a uscire da questo momento di difficoltà. Dobbiamo lavorare duramente ogni giorno in palestra, migliorando anche il nostro approccio alla gara. Ora è importante chiudere la regular season al 3C posto».
POSITIVITÀ Nonostante il pesante passivo subito da Conegliano la capitano Joanna Wo-losz prova a guardare con positività al futuro. C'è un primo posto in regular season da blindare per i playoff e c'è una mezza impresa da portare a termine mercoledì prossimo a Istanbul per provare a qualificarsi alle semifinali di Champions League. «Avevamo detto che erano forti e così si sono dimostrate - racconta la regista polacca di Conegliano -. Sono comunque positiva perché secondo me se eliminiamo questi errori che abbiamo fatto in tutti i set possiamo andare in Turchia sperando ancora di ribaltare il risultato». Tra i 4100 spettatori del PalaVerde c'era una spettatrice molto interessata al match a Treviso. Di ritorno dalla vittoria di martedì in Germania contro lo Stoccarda che avvicina Novara alla semifinale di Champions League, ad assistere alla gara delle pantere venete c'era Paola Egonu. La bomber azzurra nella prossima stagione dovrebbe cambiare maglia e passare da Novara alle campionesse d'Italia. Intanto tra una settimana Conegliano e Scandicci sono chiamate all'impresa per tenere viva la speranza.
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 2
![Page 5: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/5.jpg)
SCANDICCI
FENERBAHCE (19-25, 25-23,19-25, 21-25)
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: L. Bosetti 11, Adenizia 6, Haak 24, Vasileva 7, Stevanovic 4, Malinov 4; Merlo (L), Bisconti, Mitchem 5, Papa, Caracuta. N.e. Mastrodicasa (L), Mazzaro, Zago. AH. Parisi.
FENERBAHCE ISTANBUL: Bricio 21, Babat 9, Vargas 21, Rabadzhieva 12, Erdem Dundur 13, Antonijevic 2; Dalbeler (L), Driver, Toksoy. N.e. Yilmaz (L), Yildirim, Tanyel, Cakiroglu, Caliskan. AH. Terzic.
ARBITRI: Zenovich (Rus), Sinovich (Lie) NOTE Spettatori 1400. Durata set: 28', 27', 24', 28'; tot. 107'. Scandicci: battute sbagliate 6, vincenti 1, muri 9, errori 20. Fenerbahce: battute sbagliate 13, vincenti 6, muri 9, errori 23. (al.pa.)
CONEGLIANO
ECZACIBASI (21-25, 25-27, 22-25)
IMOCO CONEGLIANO: Sylla 12, Folie 6, Fabris 9, Hill 7, De Kruijf 5, Wolosz 2; De Gennaro (L), Fersino, Lowe 2, Danesi 1, Tirozzi 3,. N.e. Bechis, Moretto (L). Ali. Santarelli.
ECZACIBASI ISTANBUL: Larson 9, Krsmanovic, Boskovic 25, Kim 14, Gibbemeyer 6, Dilik 1; Sebnem Akoz (L), Alikaya 1, Kilicli 1, Yilmaz. N.e. Ónal, Ismailoglu, Atlier, Bagci (L). AH. Motta.
ARBITRI: Maroszek (Poi), Witte (Ger). NOTE Spettatori 4103. Durata set: 27', 31', 26'. Totale: 84'. Imoco: battute sbagliate 4, vincenti 4, muri 4, errori 20. Eczacibasi: battute sbagliate 10, vincenti 6, muri 2, errori 21. (m.cav.)
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 3
![Page 6: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/6.jpg)
I nostri emigranti ci vedono così...
IN POLONIA
«Qui sport nazionale Il fascino dell'Italia è unico»
Santilli allena lo Jastrzebski: «Tanti giovani motivati scelgono il volley. I polacchi sono cattolici, ci somigliano e ci stimano»
IL NUMERO
3 La classifica della squadra di Santilli, che qui nel 2010 ha vinto una Coppa di Polonia
Valeria Benedetti
Polonia, Australia, Germania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei
primi a scegliere di confrontarsi col volley all'estero, Roberto Santilli (che in Italia ha legato le sue sorti a Latina per diverse stagioni, Vibo, Verona e Gioia del Colle in A-2) è tornato al suo primo amore quest'anno, lo Jastrzebski Wegiel, dove aveva cominciato la sua carriera estera 12 anni fa e dove ha vinto una Coppa di Polonia nel 2010. L'allenatore romano è andato in giro
curiosando per impianti diversi da quelli italiani e molti li ha frequentati nella Polonia bicam-pione del mondo scegliendo di tornarci. «L'imprinting qui è stato positivo -ride Santilli, ora è al terzo posto nella Plusliga dietro alla capolista Zaksa, guidata da Gardini, e al Varsa-
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 1
![Page 7: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/7.jpg)
via - è normale che fossi felice di tornarci».
Com'è fare l'allenatore in Polonia? «Intanto qui la pallavolo è il primo sport come importanza ed è seguitissimo. La gente ti applaude sempre e a fine partita, ti cantano "Dziekujemy"
LA PLUSLIGA PRODUCE 4-5 GARE
A SETTIMANA IN DIRETTA TV
ROBERTO SANTILLI SUL SEGUITO DEL TORNEO
che vuol dire "ringraziamo" e questo la dice lunga».
Eppure le polemiche non mancano sui media. «La pressione c'è, è normale, soprattutto sulla Nazionale. Però il fatto che abbiano vinto due Mondiali cambiando 9 giocatori su 14 la dice lunga sul materiale umano che c'è qui. C'è molto lavoro nel settore giovanile e anche il Dna dà una mano. Il resto lo fa il fatto che siano ragazzi volitivi. Ricordano gli Anni 80 da noi. Sono ragazzi che con lo sport si realizzano in un paese in cui le re
munerazioni so-no a n c o r a piuttosto basse, anche se la vita costa meno e non ci sono grandi differenze, come si vedono in altri paesi, anche da noi. Lo sport diventa una via privile
giata per avere una vita economicamente più
agiata».
Parallelamente alla Nazionale è cresciuto anche il campionato, che a livello maschile è diventato sempre più ricco. «Vero. E i club sono molto organizzati. La lega polacca produce in hd ormai da anni 4-5 partite in diretta ogni settimana che vanno in tv. I palazzetti sono quasi sempre pieni e molti sono nuovi grazie ai fondi della Comunità Europea. Tornando dopo anni ho visto netta la differenza che ha prodotto l'ingresso della Polonia nell'Europa a livello di infrastrutture pubbliche e anche a livello sportivo utilizzando i fondi europei. Il resto lo fa il fatto che gli sponsor delle squadre principali sono tutte public company di energia, che garantiscono una certa continuità e il fatto che comunque il volley è l'unico sport di base delle città in cui si gioca. Quindi raduna la maggior parte delle risorse».
E fuori dal palasport come si vive? «Beh, la Polonia è l'unico paese dell'ex Europa dell'Est di forte matrice cattolica e questo lo rende diverso da tutti gli altri. C'è un forte senso della comunità, che si riflette anche nello sport, percepito come un elemento della vita comune. E la matrice cattolica li fa somigliare anche di più agli italiani nella capacità di accoglienza e di disponibilità nei confronti di chi arriva qui. Un calore che non trovi per niente per esempio in Russia. Poi è ovvio che noi facciamo una vita particolare, facilitata sotto certi aspet
ti».
Due Mondiali vinti consecutivamente, un campionato ormai di buon livello con squadre che si fanno valere anche in Cham-pions. Come è vista l'Italia dai polacchi? «L'Italia è sempre l'Italia - ride il 54enne allenatore che, nello staff della Germania, ha vinto la medaglia di bronzo mondiale nel 2014 che si svolgeva proprio in Polonia -. A volte all'allenamento mi accolgono mettendo dischi di Toto Cotugno e i Ricchi e Poveri... Il nostro Paese ha sempre grande fascino. Infatti ormai passo il tempo libero a organizzare vacanze».
La massima serie italiana rimane un campionato di riferimento o le prospettive sono cambiate? «Le prime tre squadre della Superlega offrono uno spettacolo indubbiamente di altissimo livello, il resto sembra più un altro campionato, di un altro livello. Però vedo che i nostri ragazzi seguono abbastanza da vicino le vicende del campionato italiano, lo seguono su internet, fanno domande... Il nostro campionato conserva, così come il Paese, un po' il mito per chi è appassionato di volley».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOLTI RAGAZZI POLACCHI
SEGUONO I MATCH DI SUPERLEGA
ROBERTO SANTILLI SULL'ITALIA
• 1 Roberto Santilli, 54 anni, romano, allenatore dello Jastrzebski Weciiel. • 2 L'ex attaccante di Perugia, il tedesco Christian Fromm ore gioca agli ordini di Santilli. « 3 L'opposto bicampione del mondo Dawi Konarski è una delle stelle della squadra polacca guidata da Santilli
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 2
![Page 8: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/8.jpg)
IN FRANCIA
«Ligue A più aperta, si fanno
ti etti pn e si cresce»
Marchesi, tecnico di Cannes: «Qui si lavora sul lungo termine e gli allenatori studiano da manager»
IL NUMERO
2 Coppe di Francia conquistate da Marchesi: con Le Cannet nel 2015 e con Cannes nel 2018
Marisa Poli
U no scudetto vinto a Pesaro, il premio di miglior allenatore
francese nel 2015, dopo aver vinto la Supercoppa di Francia, dalla scorsa stagione Riccardo Marchesi è tornato su una panchina d'Oltralpe, dopo la parentesi in A-2 a San Giovanni Mari-gnano. Ormai è un esperto del campionato francese dopo le quattro stagioni passa
te a Le Cannet prima del ritorno in Italia in A-2 a S.Giovanni Mari-gnano e il ritorno nel 2017-18 in Francia al Cannes dove la scorsa stagione ha vinto la Coppa.
Come va l'esperienza a Cannes? «Molto bene, lavoro in un club storico, che nonostante il budget ridotto rispetto agli anni d'oro riesce a essere in cima alla classifica. Siamo secondi in campionato, che è il nostro obiettivo».
Dopo Le Cannet, ancora una squadra francese. C'è un feeling particolare? «Mah, è nato per caso. Nel 2012 sono andato a Le Can-
HA STORIA E ORGANIZZAZIONE,
MA IL BUDGET È DIMINUITO
RICCARDO MARCHESI SUL CANNES net per valutare il progetto e qualcosa mi ha detto di rimanere li. Il primo contratto era un biennale, con un progetto di crescita, realtà che in Italia non esiste. Da noi si vuole vincere, subito, senza però un progetto per arrivarci. La cosa più interessante è che ho dovuto cambiare la mentalità, che in Francia è ancora un po' amatoriale».
Per esempio? «Dopo 4 mesi ho accettato l'incarico di direttore generale, alla Ferguson. In Francia l'allenatore si devo occupare anche dei
contratti delle atlete. Ad alto livello in Italia l'allenatore fa solo l'allenatore, così si disperdono tante energie. Ma qui gli allenatori devono seguire un corso di m a n a g e m e n t sportivo che da noi non c'è».
E lei l'ha fatto? «Sì, è obbligatorio e non conta
se hai vinto prima a casa tua. In Francia il volley è professionistico dal punto di vista fiscale. Ho imparato molto e ho portato una tesi sul team manager, figura che qui non esiste, per farne capire l'importanza. A Cannes stiamo cercando di organizzarci sul modello italiano. Ne abbiamo parlato con il presidente, Agostino Pesce, presidente della Camera di Commercio italiana Nizza e lui è d'accordo con me.».
Perché ha detto sì a Cannes? «La proposta mi è piaciuta, il progetto c'è, la struttura pure, mi hanno dato la possibilità di portare il mio staff. Con me ci sono Daniele Panigalli, Alessandro Orefice. L'obiettivo è di riportare il Cannes ai vertici, in Francia e poi in Europa. In poco
tempo siamo tornati in Cham-pions, abbiamo perso la finale scudetto al tie-break col Be-ziers, l'anno scorso siamo riusciti a riportare qui Nadia Centoni. Quest'anno abbiamo ritirato la sua maglia e quella della Rawa, che è diventata direttore generale. Poi vogliamo far crescere le giovani, non per riempire il roster, ma per farle diventare protagoniste. E l'obiettivo è di essere la sorpresa in un campionato in cui Le Cannet ha giovani di altissimo livello e Mulhouse è forte ed equilibrata».
È cresciuto il livello del campionato? «Anno dopo anno è sempre più difficile, non per nulla Le Cannet ha quasi battuto Monza nelle Coppe e Mulhouse non ha disdegnato con Busto. Non c'è più il Cannes che vinceva sempre a mani basse, come fino al 2015. Il livello è buono, anche
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 3
![Page 9: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/9.jpg)
se la fascia bassa non sarebbe certo in A-l in Italia. Per esempio, quest'anno hanno messo un Club France, per provare il modello italiano, ma è una squadra che farebbe fatica in B-l».
Non è difficile immaginare che si stia bene anche al di fuori del
campo, a Cannes. «Ci sono dei colleglli che mi odiano perché nei miei 18 anni di serie A ho sempre allenato al mare o lì vicino. Questa è una location straordinaria, in più c'è la comodità che quando ho nostalgia dell'Italia ci arrivo in un'ora e non sono troppo lontano da casa mia, a Bologna».
C'è interesse per il campionato italiano? «Si, adesso sì. Viene più seguita. Ci sono giocatori che passano dalla Francia all'Italia, la scorsa estate una giocatrice mi ha chiesto la mia opinione e ora gioca in A-l. E ci sono diverse giovani che vogliono venire: quando abbiamo giocato a Novara io avevo nostalgia, le mie giocatrici erano colpite dall'organizzazione, da tutto quello che c'è intorno».
C) RIPRODUZIONE RISERVATA
IL TECNICO FA PURE IL D.G.,
MA SI LAVORA PER MIGLIORARE
RICCARDO MARCHESI SUL MOVIMENTO
• 1 Riccardo Marchesi, 42 anni, dalla scorsa stagione allenatore del Cannes (ha un contratto fino al 2021) • 2 Noemi Signorile passata la scorsa estate a Cannes dopo una stagione a Bucarest • 3 Luna Carocci, a Cannes dopo un anno in Germania con lo Schweriner
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 4
![Page 10: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/10.jpg)
IN RUSSIA
«Giovani, tecnica e sacrificio È la ricetta siberiana» • Piaci da due stagioni guida il Fakel Novy Urengoy: «Qui ci sono differenze con l'Italia. Come la cura dei fondamentali»
IL NUMERO
3 Le Nazionali con cui ha lavorato Piaci: Russia (2007-08), Bulgaria (2012-2014) e Serbia (2015)
Davide Romani
A 62 anni, dal 1985 sulla cresta dell'onda tra incarichi da assisten
te e quelli da capo allenatore, Camillo Piaci continua a mettere bandierine sul suo personale mappamondo. Un curriculum di continue esperienze, che alimentano le ambizioni di un tecnico che ancora ha l'entusiasmo di un giovane alle prime ar
mi. «Sono passato dal +50 in Qatar al -50 in Russia» ride l'allenatore pugliese, che ha mosso i suoi primi passi a Ugen-to a metà Anni 80. «Ho avuto la fortuna da giovane di lavorare con giocatori stranieri importanti. Giocatori come M o l e n d a (universa le p o l a c c o , n.d.r.) o Mitko Todorov (giocatore bulgaro, n.d.r). Sono sempre stato incuriosito dalla scuola del'Est». Una carriera segnata dalle esperienze lontano dall'Italia che gli hanno permesso di confrontarsi con i massimi interpreti del ruolo. «La svolta nella stagione 2007-2008 con la possibilità di fare il vice in
Nazionale di Alekno con
CI ALLENIAMO A 100 KM DA
MOSCA, POI LE GARE IN SIBERIA
CAMILLO PLACI SUI CONTINUI VIAGGI
l'avventura alle Olimpiadi di Pechino (medaglia di bronzo, n.d.r.). E poi l'esperienza con la Bulgaria come assistente di Prandi prima e Stoytchev poi. E infine in Serbia, a lavorare con Nikola Grbic. Infine ho vissuto avventure in Turchia e in Qatar».
CONFRONTI Dalla lontana Siberia, Piaci prova a destreggiarsi nel gioco delle differenze. Un esercizio per tracciare un confronto tra la realtà italia
na e quella russa. «Rispetto all'Italia in Russia ci sono situazioni logistiche diverse, che per
molti club di Superlega sarebbero impensabili da affrontare. Con il Novy Urengoy ci alleniamo a 100 km da Mosca, a Ser-puchov (città a sud-est della capitale, n.d.r.) ma poi le partite le giochiamo a casa nostra, in Siberia. Ci vuole sem
pre un giorno di viaggio ad andare e uno a tornare. La forza dei russi è quella di non lamentarsi mai. È un popolo che tende a ubbidire». Oltre all'approccio e alla disponibilità, Piaci individua anche alcune diversità per quanto riguarda l'aspetto tecnico: «In Russia viene data grande importante al settore
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 5
![Page 11: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/11.jpg)
giovanile. In generale si inizia a circa 13 anni e si è seguiti in tutto. La cosa bella è che nello stesso impianto giocano tutte le squadre. Dai più piccoli alla prima squadra. E in questo processo formativo in Russia la tecnica è allenata molto bene. Mediamente in una squadra di 14 giocatori almeno 10 battono in salto spin. In Italia invece battono forte in molti meno. Questo significa che spesso nel settore giovanile ci si è accontentati di impostare i giocatori con una battuta sicura. In Russia battuta, muro e attacco sono pilastri importanti nella costruzione di un giocatore».
APPROCCIO Una cosa fondamentale che l'allenatore italiano ha sempre cercato di fare nella sua avventura all'estero, in questo caso in Russia, è quella di entrare in empatia con i giocatori che allena. «In palestra cerco sempre di non impartire solo indicazioni, ma di spiegarle, dando un significato e
una motivazione a tutto quello che facciamo. Per entrare nella loro testa mi ha aiutato l'imparare il russo tecnico per dare alcune direttive in modo chiaro. Poi per il resto ho l'aiuto di un traduttore. Questa cosa ha aiutato a entrare in empatia con il gruppo». Spesso, quando si vive un avventura in maniera totalizzante si tende a vedere solo gli aspetti positivi rispetto alla realtà, al mondo dal quali provieni. Invece l'allenatore 62enne sa bene cosa manca ai club russi rispetto a quelli italiani: «In Russia mancano due figure rispetto a noi: un preparatore fisico, che non tutti i club hanno, e un fisioterapista-osteopata che con i viaggi lunghi a cui siamo costretti sarebbe molto utile».
FUTURO Dal suo osservatorio privilegiato Piaci guarda all'appuntamento di Tokyo 2020. Un pensiero che già quest'estate diventerà centrale con gli attesi tornei di qualificazione dove
l'Italia è chiamata alla sfida con la Serbia. «Secondo me Polonia, Italia, Russia, Serbia, Brasile Russia si giocheranno le medaglie a Tokyo 2020. Credo che Italia e Serbia alla fine riusciranno a qualificarsi». La selezione russa, da pochi giorni affidata al finlandese Sammel-vuo, potrà contare sui talenti Volkov e Kliuka, allenati nel club da Piaci. «Io sto parlando per una conferma e credo che potrò contare ancora su di loro anche per il prossimo campionato. Quello che porterà ai Giochi».
8 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARLO UN RUSSO-TECNICO... CERCO
L'EMPATIA CON TUTTA LA SQUADRA
CAMILLO PLACI SUI PROBLEMI DI LINGUA
• 1 Camillo Piaci, 62 anni, alla seconda stagione sulla panchina del Fakel Novy Urengoy • 2 Dmitry Volkov, 23, schiacciatone del Fakel e oro all'Europeo 2017 con la Russia • 3 Egor Kliuka, 23, schiacciatore del Fakel e oro all'Europeo 2017 con la Russia FIVB.COM
VOLLEY EUROPEO FEMMINILE 6
![Page 12: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/12.jpg)
Gazzetta dello Sport Inserto
Tiratura: 270079 - Diffusione: 199220 - Lettori: 3179000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
14-MAR-2019da pag. 1foglio 1
Superficie: 16 %Dir. Resp.: Andra Monti
4
![Page 13: 14-MAR-2019 - VERO VOLLEY...2019/03/14 · P olonia, Australia, Ger mania, Russia. Una vita da giramondo, uno dei primi a scegliere di confrontar si col volley all'estero, Roberto](https://reader033.fdocuments.us/reader033/viewer/2022060801/608501ec0367f86fa00a64f9/html5/thumbnails/13.jpg)
Tiratura: 18000 - Diffusione: 0 - Lettori: 112000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
14-MAR-2019da pag. 43foglio 1
Superficie: 3 %Dir. Resp.: Davide Perego
4