Conector em T Impermeavel para Mangueira Luminosa 2 Fios (1 Via) - Manual Sonigate
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Sicurezza e ambiente
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AMBIENTE LUMINOSOØ Sistema visivo e caratt. della visione
Ø Grandezze illuminotecniche
Ø Sorgenti di luce artificiale ed apparecchi di illuminazione
Ø Dimensionamento degli impianti di illuminazione artificiale
Ø Illuminazione naturale
Ø Indici di qualità ed illuminazione di ambienti con VDT
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L’OCCHIO UMANO
• Cornea
• Cristallino
• Iride
• Retina
Principali elementicostitutivi:
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3
IL MECCANISMO DELLA VISIONE
nervoottico
cellule gangliari
cellule amacrine
cellule bipolaricellule orizzontali
conibastoncelli
processo fotochimico:segnale luminoso →→ segnale nervoso
segnaleluminoso
segnalenervoso
4
SENSITIVITÀ SPETTRALEDELL’OCCHIO UMANO
Soglia: punto in corrispondenza del qualescompaiono alcuni dettagli critici
sensitività =
λλsoglia1
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INTENSITA’ LUMINOSA
GRANDEZZE ILLUMINOTECNICHE
1 candela (cd) =intensità luminosaemessa in una datadirezione da unaradiazionemonocromatica diλλ = 555 nm e conintensità pari a di1/683 W/sr
ωωΦΦ
dd = I
r
y
z
x
S
ω
6
FLUSSO LUMINOSO
= potenza emessa per lunghezza d’onda
(( ))λλλλ
ddP
1 lumen (lm) = flusso emesso in un angolosolido pari ad 1 steradiante da una sorgenteluminosa puntiforme con intensità luminosacostante pari a 1 cd
(( )) (( ))λλλλΦΦλλ P V=
(( )) (( ))∫∫ λλλλλλλλ⋅⋅ΦΦ
nm 780
nm 380
d d
dP V K =
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TIPOLOGIE DI SUPERFICIRiflessione Trasmissione
Superficie lucidaRiflessione speculare
Superficie lamb.Riflessione diffusa
Superficie rugosaRiflessione “estesa”
Riflessioneestesa e diffusa
8
SUPERFICIE LAMBERTIANA
Legge di Lambert(“legge del coseno” )
Iϑϑ = In cos ϑϑ
In = intensità luminosa nella direzione normalealla superficie
Iϑϑ = intensità luminosa nella direzione definitada ϑϑ
ϑϑ Iϑ
In
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ILLUMINAMENTO
1 lux (lx) = illuminamento di unasuperficie piana di 1 m2 chericeve il flusso luminoso di 1 lm
ααωω cos
d r = dS
2
Sαα
PdS
r
dSd = E
ΦΦ
22 r
cos I =
r
cos
dd = E
αααα⋅⋅ωωΦΦ
10
LUMINANZA
dS
αα
αα cos dSdI
= L
1 nit (nt) = luminanza di 1 cdper m2 di area apparente1 stilb (sb) = 104 nit
Sorgenti Luminanza[nt]
Cielo sereno 8000Cielo nuvoloso 2000Lamp. tub. fluor. 18 W 4000
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Strumento Grandezza misurata
Fotometro Intensità luminosa
Luxmetro Illuminamento
Luminanzometro Luminanza
PRINCIPALISTRUMENTI DI MISURA
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PRINCIPALI PARAMETRI CHE INFLUENZANOLA PRESTAZIONE LAVORATIVA
Capacità visive del sogg.• visus• motilità oculare• senso cromatico
Caratteristiche del compito visivo• tempo esposiz. compito visivo• angolo sotteso• nitidezza dell’immagine (mira)• tempo di persistenza• contrasto (della mira)
Caratteristiche dell’ambiente• del microclima• degli inquinanti aerodispersi• della visione a distanza• del sistema di illuminazione
Benesserevisivo
Prestazione visivaaffidabile
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TEMPO DI PERSISTENZA Continuazione della sensazione visiva dopo la cessazione dello stimolo. E’ proporzionale alla luminanza dell’oggetto il quale appare con il colore complementare a quello originale
TEMPO DI ESPOSIZIONE L’occhio umano è in grado di discernere un impulso di luce della durata di solo 1/1000 di secondo ed è in grado di discernere un secondo impulso dal primo se l’intervallo di tempo è di almeno 1/10 di secondo
ACUTEZZA VISIVA Capacità dell’occhio di distinguere i dettagli ed è influenzata da :• dimensione dell’ogg.• luminanza• contrasto• tempo
14
ACUITÀ VISIVA
dh 3438 =
160'
180
dh =
°°⋅⋅
ππ°°⋅⋅ [primi di grado]
h e d [m]
Il valore dell’angolo visivo di soglia checonsente a soggetti con visione normale didiscernere un oggetto nero su fondo biancoè di 1’
αα = angolo visivo sotto cui l’oggetto è visto dall’occhio
ααd
h NB
A
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CONTRASTO
Rappresenta la capacità di un osservatore didistinguere una differenza minima nellaluminanza tra due aree
1) Formula di Weston:g
lg
L
L - L = C
Lg = luminanza elemento a luminanza maggioreLl = luminanza elemento a luminanza minore
C ∈∈ [0,1]
16
2) Formula di Blackwell:
L
L - L = C
b
bo -
= Cb
boρρ
ρρρρSe lasuperficie èdiffondente
Lo = luminanza dell’oggetto consideratoLb = luminanza del fondoρρo = fattore di riflessione dell’oggetto consideratoρρb = fattore di riflessione del fondo
C ∈∈ [0,1] se Lb > Lo fondo chiaro, oggetto scuroC ∈∈ [0,∞∞] se Lo > Lb oggetto chiaro, fondo scuro
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ABBAGLIAMENTO
Modificazione della condizione di equilibrio tral’azione fotochimica della luce e larigenerazione del pigmento retinico
L’abbagliamento può presentarsi qualora laluminanza degli apparecchi di illuminazione odelle finestre risulti eccessiva in rapporto allaluminanza del fondo
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TIPOLOGIE DI ABBAGLIAMENTO
ASSOLUTO Sottratto dal campo di visionel’oggetto abbagliante occorre un certo tempoperché nell’occhio si ripristinino le proprietàvisive normali
RELATIVO Il rapporto di contrasto risulta 3 ÷÷ 4volte maggiore del valore che si avrebbe inassenza dell’oggetto abbagliante
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TIPOLOGIE DI ABBAGLIAMENTO
FASTIDIOSO Introduce un disturbo senzanecessariamente alterare la visione deidettagli e degli oggetti e costituisce unfattore di affaticamento
DEBILITANTE Altera la visione del dettagliodegli oggetti senza necessariamenteprovocare un senso di disagio
20
IL COLORE
Il colore è la reazione dell’apparato visivo aonde riflesse di luce aventi differente lunghezzad’onda λλ: esiste soggettivamente attraverso lavista e non ha un significato fisico specifico
Sorgentedi luce
Radiazioneincidente
Radiazione riflessa
Occhio
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LA PERCEZIONE DEL COLORE
I coni sono i responsabili nella distinzione deicolori ⇒⇒ nell’oscurità (bastoncelli) tutti glioggetti appaiono grigi
Colori primari:1. BLU2. VERDE3. ROSSO
Un essere umano può riconoscere un’immaginein tre modi:a. tinta (es. verde o blu)b. luminosità (es.opaca o brillante)c. contrasto (es.chiaro o scuro)
22
1. RENDIMENTO LUMINOSO SPETTRALE
rapporto tra l’energia irradiata, entro i limitidell’intervallo visibile, e quella totale dell’interospettro di emissione
∫∫
∫∫∞∞
λλεε
λλεε
ηη
0
0.7
0.4s
d
d
=
PRINCIPALI CARATTERISTICHEDELLE LAMPADE
SORGENTI DI LUCE ARTIFICIALE
εε
λλ0.4 0.7
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2. EFFICIENZA LUMINOSA
rapporto tra le unità di flusso emesso dallasorgente e le unità di potenza assorbite[Lumen/Watt]
3. FLUSSO EMESSO
4. COLORE DELLA LUCE
5. VITA UTILE
24
DETERMINAZIONE DELFLUSSO LUMINOSO
SUPERFICIE FOTOMETRICA
Luogo degli estremi della stella di vettori uscentidal “baricentro luminoso” della sorgente, aventilunghezza proporzionale all’intensità luminosanella direzione rappresentata da ciascuno di essi
Flusso totale emesso
(( ))∫∫ ∫∫∫∫ππ ππ
ππ
ππ
ϑϑϑϑϑϑϕϕϕϕΩΩΦΦ2
0
/2
/2-
4
0t d sen , I d = d I =
I = intensità luminosa
ϕϕ
ϑϑ
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superficieinternaperfettamentediffondentee non selettiva
LAMIERAMETALLICA
LA SFERA DI ULBRICHTLA SFERA DI ULBRICHT
D
L
F
L’illuminamento E sullafinestrella F, dovuto alla luceriflessa dalle pareti, èdirettamente prop. al flussototale φφ emesso dalla lampada:E = k φφ
26
COLORE DELLA LUCE EMESSA
Temperatura di colore
Temperatura, espressa in Kelvin, a cui dovrebbeessere portato il corpo nero affinché la luceemessa produca una sensazione cromaticaequivalente a quella della sorgente in esame.
Gr. Colore apparente Temperatura di colore (K) W Caldo < 3300 I Intermedio 3300 ÷÷ 5300 C Freddo > 5300
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Nel caso di lampade a scarica (spettro diemissione discontinuo nelle λλ), si parla di
Temperatura correlata
Temperatura del corpo nero che produce unrisultato cromatico quanto più vicino a quellodella sorgente a scarica
Indice di resa dei colori
Deriva dal confronto tra un set di 8 coloricampione illuminati dapprima mediante unasorgente normalizzata di riferimento e poi con lasorgente di cui si intende stimare la resacromatica
28
Gr. Ra Col. apparente Es. d’uso
1A ≥≥ 90 W, I, C Cucina colori,Ambulatori med.
1B [80,90] W, I, C Uffici, ospedali
2 [60,80] W, I, C Lav. industriali
3 [40,60] Lav. grossolane
4 [ <40 ]
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FATTORI DETERMINANTI DELLADURATA MEDIA
Variazione in aumento rispetto ai valorinominali della tensione
Lampade ad incandescenza:
ττ1 = durata media della lampada alimentata a tensione V1 ττ2 = durata media della lampada alimentata a tensione V2 m = coefficiente sperimentale [12.5 ÷÷ 13.5]
m
1
2VV
=
ττττ
2
1
30
Numero di accensioni
Lampade a scarica:10 h in meno sulla vita media per ogni ciclodi accensione/spegnimento
Tipi di lampade Durata media (h)
A incandescenza 1.000 - 2.000A fluorescenza (tubolari) 7.500 - 10.000A vapori di sodioad alta pressione 12.000 - 14.000A vapori di sodioa bassa pressione 10.000 - 12.000
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CLASSIFICAZIONE DELLE SORGENTI LUMINOSE
Sorgenti ad incandescenza
filamento in gas inerti
a ciclo di alogeni
filamento nel vuoto
a bassa V
a bassissima V
Sorgenti a scarica
a vapori di mercurio ad alta P
a vapori di sodio a bassa P
a vapori di sodio ad alta P
ad alogenuri metallici
a vapori di mercurio a bassa P
32
DATI TECNICI
Lamp. V W lm lm/W h K Ra
ad incan. 220 150 1520 15 1000 2850 100
alogena 220 100 1400 14 2000 3000 100
fluor. 220 18 1300 80 7500 6300 85
fluor. comp. 220 26 1800 69 5000 4000 85
ad alogenuri 220 39 2400 62 6000 3000 90
vap. Na b. P 220 18 1800 100 10000 - -
vap. Na a. P 220 50 3500 70 12000 2000 -
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APPARECCHI D’ILLUMINAZIONECARATTERISTICHEØProvvedono all’alimentazione della lampada, accogliendo i cavi elettrici e il portalampadaØRiparano la lampada da colpi, urti, sporco e vibrazioniØProteggono gli operatori da contatti accidentali con parti dell’impianto sotto tensione o ad alta temperaturaØModificano la curva fotometrica della lampada intercettandone e rinviandone i fasci luminosiØSchermano completamente, o entro certi angoli, la sorgente luminosa riducendo l’abbagliamento
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CLASSIFICAZIONEDiffusori
Apparecchi di forma geometrica semplice esimmetrica rispetto ad un asse, costruiti dimateriale traslucido che racchiude totalmente oparzialmente la sorgente
Riflettori
Apparecchi costituiti da un involucro dimateriale opaco la cui faccia interna,caratterizzata da un elevato coefficiente dirinvio, può avere, a seconda del trattamento, uncomportamento speculare, diffuso o semidiffuso
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RifrattoriApparecchi costituiti da involucri che avvolgonoparzialmente o totalmente la sorgente e chepresentano profonde scanalature aventi profiloed orientamento tali da costituire un sistema diprismi in grado di controllare, per rifrazione, ladirezione dei raggi luminosi uscentiProiettoriDispositivo ottico costituito da• Lenti →→ proiettori diottrici• Specchi o prismi a riflessione totale →→ proiettori catottrici• Lenti e specchi →→ proiettori catadiottriciavente una sorgente di piccole dimensioniposizionata nel fuoco del sistema
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PROPRIETÀ DEGLI APPARECCHI
Ø Campo di impiego (luoghi aperti, chiusi, speciali, ecc.)
e
uΦΦΦΦ
Ø Rendimento =
ΦΦe = flusso emesso dalla sorgenteΦΦu = flusso uscente
Ø Modalità di distribuzione del flusso luminoso nello spazio (→→ curva fotometrica)
Ø Massima potenza della sorgente luminosa
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CURVA FOTOMETRICA
38
DIMENSIONAMENTO DEGLIIMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
METODO “PUNTO PER PUNTO”Consiste nella determinazione del livello diilluminamento nell’intorno di un punto P notal’intensità luminosa (o la luminanza) dellasorgenteSorgenti puntiformi(lamp. ad incandescenza)
2pr
cos I = E
θθθθ
2
3
oh
cos I = E
θθθθ
2
2
vh
sen cos I = E
θθθθθθP
θθ Iθθh EO
Pθθ
Iθθ
EV
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Sorgenti estese(lamp. fluorescenti,vap. Hg bP, varchi diluce naturale, pareti)
221
1P,Sr
cos cos S L = E
2
θθθθ∆∆∆∆ ∆∆ 1
1221
SP,S Sd
r
cos cos L = E
1
2
θθθθ∫∫1
θθ1θθ2r
∆∆S1S1
S2P2
In
Illuminamento prodotto dal genericoelemento ∆∆S1 in P2 :
Illuminamento prodotto dall’intera superficieS1 intorno a P2 :
40
Indice del locale
hu = distanza degli apparecchi dal piano utile
Fattore diutilizzazione Cu
coeff. di riflessionedell’amb. e indice K
(( ))b+ahba
= Ku ⋅⋅
⋅⋅ hu
a b
METODO DEL FLUSSO TOTALE
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Fattore diutilizzazione
Cucoeff. di
riflessionedell’amb. e
indice K
Coeff. dimanutenzione
mfrequenza delle
operaz. dipulizia
Coeff. didecadimento
ddelle
prestazionidella lampada
Numero degli apparecchi necessari
Em = ill. medio desiderato sul piano di lavoroΦΦ = flusso luminoso di un apparecchio
METODO DEL FLUSSO TOTALE
φφ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅dmCbaE
= nu
m
42
SORGENTI DI LUCE NATURALE
Principali tipologie di varchi di luce naturale
Finestre verticali semplici
Lucernari e cupole
Copertura a shed
Abbaini
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FATTORIESTERNI
• posizione geografica• giorno dell’anno• condizione del cielo• ora di riferimento
ILL. MENTOSULLE
FINESTRATURE
TIPOLOGIADI VARCO
ILL.MENTOALL’INTERNO
FATTORIINTERNI
• numero di varchi• dimensioni dei varchi e dell’amb.• posiz. dei varchi• coeff. di riflessione• coeff. di trasmissione
• orientamento• inclinazione
44
Sole
Cielo
Finestre
Lucernari
Shed Lumen Method
Daylight FactorMethod
Flux TransferMethod
ILL. MENTOSULLE
FINESTRATURE
TIPOLOGIADI VARCO
ILL.MENTOALL’INTERNO
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ILLUMINAMENTO SULLE FINESTRATURE
Luce diretta dal Sole
[[ ]]Klxh sena
-e
365n360
cos0.033+1 127.5 EP ⋅⋅
⋅⋅
⋅⋅⋅⋅==
h senEE Ph ⋅⋅== γγ⋅⋅⋅⋅== cosh cosEE pv
Ep = illuminamento su un piano normale ai raggi del SoleEh = illuminamento su un piano orizzontaleEv = illuminamento su un piano verticalen = numero di giorno dell’anno
46
γγ
φφ N
O
Enormale allafinestra
S
Z
h
ζζ
Sole
h = altezza del Sole sull’orizzontea = coefficiente atmosferico di assorbimentoγγ = ζζ -φφ =angolo compreso tra la normale alla superficie vert. e la retta di posizione del Soleζζ = angolo compreso tra la normale alla superficie verticale e il Sudφφ = angolo di azimut
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Luce diffusa dal cieloØ cielo sereno (0-30% di cielo coperto)Ø cielo parz. nuvoloso (40-70% di cielo coperto)Ø cielo nuvoloso (80-100% di cielo coperto)
(( )) ααθθγγαα⋅⋅θθ⋅⋅==
ααθθθθ⋅⋅θθ==
∫∫ ∫∫
∫∫ ∫∫
ππ++γγ
ππ−−γγ
ππ
ααθθ
ππ ππ
ααθθ
d d - cossenL E
d d cossenL E
2/2
/2
/2
0,v
2
0
/2
0,h
48
normale allafinestra
retta del Sole
Pθθ
EO
Z
ααγγ
hN
S
Sole
Lθθ,αα = luminanza del cielo nel punto P del cielo dicoordinate sferiche θθ e αα [Kcd / m2]
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ILLUMINAMENTO ALL’INTERNO
DAYLIGHT FACTOR METHOD
Fattore di luce diurna
Rapporto tra l’illuminamento naturale in undeterminato punto del locale (Ei ) el’illuminamento naturale nello stesso punto, inassenza dell’edificio (Eo ). [[ ]]%100
E E
=DFo
i ⋅⋅
Ø Considera unicamente la luce diffusa proveniente dal cieloØ Esprime l’attitudine di un locale ad essere illuminato con luce naturaleØ E’ costituito da tre componenti fondamentali
50
DF = SC + ERC + IRC
SC = comp. cielo (dovuta al flusso luminosoproveniente dalla porzione di cielo direttamentevisibile dal punto)IRC = comp. riflessa interna (dovuta allemolteplici riflessioni sulle superfici internedell’ambiente)ERC = comp. riflessa esterna (dovuta alleriflessioni sulle superfici di eventuali ostruzioniesterne)
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DF = SC + ERC + IRC
IRC
SC
ERC
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Glare Index
MISURA DELL’ABBAGLIAMENTO
∑∑n
g 0.478 log 10 = GI
g = costante di abbagliamento di ogni potenziale sorgente nel campo visivo dell’osservatoreL1 = luminanza della sorgenteL2 = luminanza del fondop = indice di posizione della sorgenten = numero delle sorgenti di luceωω = angolo solido (sr)
p L
L = g
2
0.81.61 ωω
1.62
0.81.61
p L
L = g
ωω
ill. nat.
ill. art.
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Indice di abbagliamento unificato UGR
∑∑ωω⋅⋅
== ii
ii
b p
L
L.
logUGR 2
2
10250
8
Lb = luminanza del fondo [cd/m2]L = luminanza di ciascun apparecchio nella direzione dell’osservatore [cd/m2]ωω = angolo solido sotteso dalla parte illuminata di ogni apparecchio nella direzione dell’osservatorep = indice di posizione di GuthPuo’ essere ottenuto:
• per via di calcolo• mediante tabelle• con metodo semplificato
54
FATTORE DI RESA DEL CONTRASTO(CRF):
Il contrasto dipende da:• caratteristiche di riflessione della superficie• direzione della luce che la illumina
0CC
CRF ==b
tb
LLL
C−−==
Lb = luminanza del fondoLt = luminanza del compito visivoC0 = costante definita per diversi compiti visivi in condizioni di riferimento
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VIDEOTERMINALI (VDT)
L’introduzione dei VDT negli ambiti dilavoro richiede sistemi di illuminazioneadeguati perché:
1) il compito visivo viene svolto su una superficie verticale, con caratteristiche speculari e convesse
2) il compito visivo e’ intrinsecamente molto diverso da quello tradizionale
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COMPITO VDT
pixel attivo
pixel non attivoscansione
scansione
luminanza
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COMPITO TRADIZIONALE
scansione E
scansione
luminanza
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3) gli operatori devono svolgere contemporaneamente compiti visivi molto diversi in relazione a:
ØØ visione dello schermo
ØØ visione del documento cartaceo
ØØ visione della tastiera
ØØ dialogo con il pubblico
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4) le condizioni di illuminazione per i diversi compiti sono differenti e talvolta contrastanti (schermo-pubblico)
5) necessità di contenere l’abbagliamento, le riflessioni di velo e bilanciare le luminanze del campo visivo
60
CARATTERISTICHE DELSISTEMA DI ILLUMINAZIONE PER VDT
Ø illuminamento generale tale da evitare l’effetto di locale buio
Ø illuminamento localizzato del compito visivo tradizionale
Ø luminanza media sul soffitto tra 200÷÷400 cd/m2
Ø flusso luminoso diretto verso il basso limitato da un angolo zenitale ≈≈ 50°
Sicurezza e ambiente
9659A Sicurezza e ambiente
© Politecnico di Torino Pagina 31 di 31Data ultima revisione 06/06/02 Autore: Gecchele Giulio
Politecnico di TorinoCeTeM
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Ø campo visivo professionale: valori di luminanza < 200 cd/m2 con rapporto ben bilanciato:
LC : LPL : Lpar = 10 : 4 : 3
LC = luminanza compito visivo LPL = luminanza piano di lavoro Lpar = luminanza pareti verticali
Ø assenza di abbagliamento
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Ø elevato CRF
Ø controllo della luminanza dei varchi di luce naturale
Ø disposizione del video in modo da evitare riflessi di apparecchi di illuminazione e/o di finestrature