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MARCHE TOURISM VISIT LAZIO www.turismo.marche.it - eventi.turismo.marche.it www.visitlazio.com Progetto interregionale di eccellenza 2016/2017, cofinanziato ai sensi dell’art. 1 L. 296/2006 e art. 18 L. 69/2009 . In IT.inere - Cammini, percorsi e luoghi di eccellenza nel Centro Italia”. Inter-regional project of excellence 2016/2017, co-funded pursuant to art. 1 Law 296/2006 and art. 18 Law 69/2009 . In IT.inere – Walks, routes and places of excellence in Central Italy” GUIDA PER IL TURISTA TOURIST GUIDE

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MARCHE TOURISM

VISIT LAZIO

www.turismo.marche.it - eventi.turismo.marche.it

www.visitlazio.com

Progetto interregionale di eccellenza 2016/2017, cofinanziato ai sensi dell’art. 1 L. 296/2006 e art. 18 L. 69/2009 . In IT.inere - Cammini, percorsi e luoghi di eccellenza nel Centro Italia”.

Inter-regional project of excellence 2016/2017, co-funded pursuant to art. 1 Law 296/2006 and art. 18 Law 69/2009 . In IT.inere – Walks, routes and places of excellence in Central Italy”

GUIDA PER IL TURISTATOURIST GUIDE

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SS 77

SS 77

A1

A1

SS. 4 SALARIA

SS. 4

SS. 4

SS. 8

SS. 4

GRA

SAN BENEDETTOACQUAVIVA P.

MONSAMPOLOASCOLI PICENO

AMATRICE Lago Scandarello

CITTADUCALE

MONTELEONE S.

PALOMBARA S.MONTEROTONDO

RIETI

CIVITACASTELLANA

ORTE

MAGLIANO S.

NAZZANOSANT’ORESTE

ROMA

ANCONA

OSTIA

FARA IN SABINA

CIVITANOVA MARCHEMONTECOSAROMACERATA

TOLENTINO

CAMERINO

CORRIDONIA PORTO SANT’ELPIDIOM. S. GIUSTO

URBISAGLIA

MARADRIATICO

MARTIRRENO

COMUNI SEGNALATI REGIONE LAZIOLazio Region Municipalities

COMUNI SEGNALATI REGIONE MARCHEMarche Region Municipalities

SS.77 VAL DI CHIENTISS.765-SS3 (Umbria)A1-GRA-SS8 Via del Mare

SS. 4 SALARIA

GUIDA TURISTICA LAZIO MARCHE COAST TO COAST

Editore:Miconi s.r.l.

Testi:Regione Lazio - www.visitlazio.itArchivio Regione MarcheArchivi comunaliProLoco

Foto:Miconi s.r.l.Ostia: su concessione del Parco Archeologico di Ostia AnticaMagliano Sabina: EcOstello di Magliano SabinaNazzano: Archivio ALA-Peppe Catelli del Museo del Fiume di NazzanoMonteleone Sabino: Archivio del Comune di Monteleone SabinoSant’Oreste: Archivio Associazione Bunker SoratteOrte: Archivio Museo Arte Sacra di Orte, Luca RiccardiSan Benedetto: Quinto OddiCamerino: Pier Giovanni Buatti, Roberto Conti, Marco MontecchiariMonsampolo del Tronto: Luca Marcelli, Stefano CiocchettiPalombara Sabina: Massimo MassimiCivitanova Marche: Archivio comunaleUrbisaglia: su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle MarcheMacerata: Archivio Comunale

Progetto grafico: Miconi s.r.l.

Finito di stampare nel mese di novembre 2017

Copyright 2017Miconi srlTutti i diritti sono riservati Testi ed immagini di questa pubblicazione sono di proprietà della Regione Lazio, Regione Marche e della Miconi s.r.l.Qualsiasi riproduzione e diffusione è vietata salvo esplicito e documentato consenso dell’editore

La scelta dei comuni segnalati è legata alla loro vicinanza con la SS.77 e con la Via Salaria e di particolare interesse Ulteriori informazioni sui territori, gli itinerari e i borghi storici si potranno trovare sui portali del turismo della Regione Marche www.turismo.marche.it e della Regione Lazio www.visitlazio.com

The choice of towns is linked to their proximity to the SS. 77 road and the Via Salaria. Further information on the territories, itineraries and on the historical towns can be found on the websites for the Le Marche and the Lazio Regions www.turismo.marche.it and www.visitlazio.com

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LAZIO MARCHEcoast to coast

“Lazio Marche coast to coast” wishes to represent a guide for anyone wanting to cross the heart of Italy and discover villages where time seems to stand still, unusual landscapes, mountains and highly suggestive lakes and water courses. Roads forgotten in the past today offer slow tourist itineraries where it is easy to come across unusual space and time dimensions. A journey that sees two roads play lead role: the Via Salaria SS 4, one of the oldest consular roads, built in various stages by the ancient Romans.

The road which, for two thousand years, has linked Rome with the Adriatic coast is today the route along which we want to resume ancient ties between the populations that inhabit the Marche and Lazio towns through which the road passes. Its historical name, the Salt Road, comes from the use which the Romans made of the road - mainly to transport salt taken from the salt basins presumably located in the Marche. The road, which originally wound its way through meadows and marshland, starts from the small locality of Porto d’Ascoli, part of the town of San Benedetto del Tronto, and ends at the Aurelian Walls in Rome. the Via Val di Chienti, now SS 77, currently the fastest link with Rome thanks to the A1 motorway, has been travelled

for years by the peasant farmers of the Marche. From the Marche, people moved, on their own or in small groups, towards the plains between the Apennines and the Tyrrhenian Sea, in the Maremma areas of Tuscany and Lazio, the Ager romanus, the Pontine marshes and Campania. These were small landowners, farmers, settlers, laborers from the most depressed mountain and hill areas, who departed in the fall and returned in June of the following year. Many of them, laborers or shepherds, ended up settling in Rome where, over the years, one of the largest regional groups gradually formed with a strong identity, so much so that, already by 1901, people from the Marche accounted for 7.6% of the city’s population.Many are the places of interest: abbeys set among hills, noble palaces, squares that are architectural gems, mighty castles, works of art and interesting local museums. This is a route of discovery, along which visitors can follow the traces left by two thousand years of history, and find unusual and enchanting places and mysterious destinations.

Lazio Marche coast to coast vuole essere una guida per chi desideri attraversare il cuore dell’I-talia alla ricerca di borghi fermi nel tempo, paesaggi insoliti, montagne, laghi e suggestivi corsi d’acqua. Una viabilità in passato dimenticata offre oggi itinerari di “turismo lento” che permettono di scoprire insolite dimensioni di spazio e di tempo. Si tratta di un percorso che vede come direttrici principali due strade. La prima è la Via Salaria (Strada Statale 4), una delle più antiche vie consolari, costruita in

più riprese dai Romani. La strada, che collega da duemila anni Roma con la Costa Adriatica, rappresenta oggi il percorso ideale per riannodare gli antichi legami tra gli abitanti del Lazio e delle Marche. Il suo nome storico, Via del Sale, deriva dallo specifico utilizzo che ne facevano i Romani, quello del trasporto del sale raccolto dalle saline, presumibilmente allocate nelle Marche. La via, che originariamente si diramava fra prati e zone interessate dalla bonifica agra-ria, parte da una frazione di San Benedetto del Tronto, Porto d’Ascoli, e arriva fino alle Mura Aureliane della Capitale. La seconda direttrice è rappresentata dalla Val Di Chienti (Strada Statale 77), che oggi con-

sente un veloce collegamento con Roma attraverso l’Autostrada A1. Questa via è stata percorsa per anni dai contadini marchigiani che si spostavano, da soli o in piccoli gruppi, verso le pianure comprese fra gli Appennini e il Mar Tirreno, nelle Maremme Toscane e Laziali, nell’Agro Roma-no, nelle Paludi Pontine e in Campania. Erano piccoli proprietari, coltivatori, coloni, braccianti delle zone più depresse della montagna e della collina, che partivano in autunno e facevano ritorno nel giugno dell’anno seguente. Molti di essi, braccianti o pastori, finirono per stabilirsi a Roma, dove formeranno nel corso degli anni uno dei gruppi regionali più consistenti e con una forte identità; già nel 1901 i marchigiani rappresentavano il 7,6% della popolazione cittadina.Tante le suggestioni: abbazie incastonate tra colline, palazzi nobiliari, piazze che sono gioielli architettonici, castelli imponenti, opere d’arte e musei locali di pregio. Questo percorso per-mette di esplorare, seguendo le tracce lasciate da due millenni di storia, luoghi inconsueti, posti incantevoli e mete misteriose.

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SOMMARIO

pag. 1

pag. 6

pag. 8

pag. 10

pag. 12

pag. 14

pag. 16

pag. 18

pag. 20

pag. 22

pag. 24

pag. 26

pag. 28

pag. 30

pag. 32

pag. 34

pag. 36

pag. 38

pag. 40

pag. 42

pag. 44

pag. 46

pag. 48

pag. 50

pag. 52

pag. 54

pag. 56

pag. 58

pag. 60

pag. 64

Presentazione

da Ostia a Civitavova Marche

Ostia

Nazzano

Sant’Oreste

Civita Castellana

Magliano Sabina

Orte

Camerino

Tolentino

Urbisaglia

Corridonia

Macerata

Monte San Giusto

Montecosaro

Porto Sant’Elpidio

Civitanova Marche

da San Benedetto del Tronto ad Ostia

San Benedetto del Tronto

Acquaviva Picena

Monsampolo del Tronto

Ascoli Piceno

Amatrice - Lago Scandarello

Cittaducale

Rieti

Monteleone Sabino

Fara in Sabina

Palombara Sabina

Monterotondo

Foto comuni

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Umbria

Abruzzo

Campania

Toscana

EmiliaRomagna MARCHE

Mar Adriatico

Mar Tirreno

LAZIO

DAL TIRRENO ALL’ADRIATICOdue strade che collegano il Lazio alle Marche

Two roads that connect Lazio to Marche

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M. S. GIUSTO PORTO SANT’ELPIDIO

CIVITANOVA MARCHEMONTECOSAROMACERATATOLENTINO

CAMERINO CORRIDONIA

Porto San GiorgioFermo

Recanati

Morrovalle

Porto Recanati

Belforte del Chienti

MucciaSerravalle del C.Caldarola

Pollenza

Serrapetrona

Monte Conero

Loreto

URBISAGLIA

CIVITACASTELLANA

ORTE

MAGLIANO S.

NAZZANOSANT’ORESTE

Torri in Sabina

Giardini di Bomarzo

Viterbo

Lago di Vico

Lago di Bracciano

CivitellaSan Paolo

CalcataParco Naturale Regionale Valle del Treja

DA OSTIA A CIVITANOVA MARCHEL’Autostrada A1 e la SS 77 Val di Chienti

ROMA (GRA)- CIVITANOVA MARCHE Distanza / distance Km 240Tempo di percorrenza / travel time 2.40 hStrade da percorrere / Itineraries : SS8 Via del Mare (Ostia), GRA (Grande Raccordo Anulare), A1, SS 765-SS3 (Umbria), SS77 Val di Chienti

SS. 8

A1

A1

SS 77SS 77

GRA

ROMA

OSTIA

MARTIRRENO

MARADRIATICO

LAZIO MARCHE PUNTI D’INTERESSE VICINO L’ITINERARIOPlaces of interest along the route

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Castello di Giulio II

Gruppo di Amore e Psiche

Parco archeologico di Ostia Antica

Borgo di Ostia Antica

OSTIA - ROMA

Secondo la tradizione, Ostia deve il suo nome alla sua posizione, alla foce (ostium) del Fiume Tevere. Fu fondata in epoca regia da Anco Marzio (VII sec. a.C.) per il controllo del territorio costiero e, soprattutto, della foce del Te-vere. Il primo insediamento, il castrum, risale al IV sec. a.C. Al ruolo primitivo di colonia marittima, posta a difesa di Roma contro gli attacchi provenienti dal mare, si sostituì ben presto una funzione prevalentemente commerciale legata alla presenza del por-to fluviale, testimoniata ancora oggi dal Piazzale delle Corporazioni visitabile pres-so Ostia Antica.Il castrum rappresenta il nucleo più antico che noi conosciamo della città di Ostia ed è costituito da una primitiva cittadella ma-rittima, fortificata secondo lo schema tipi-co dei quartieri militari che normalmente, come in questo caso, assumevano la forma di un rettangolo.Il castrum era un avamposto e la flotta doveva garantire il controllo delle vie di traffico che avvenivano lungo la foce del Tevere.

Tra gli edifici che meritano di essere visita-ti ci sono le numerose terme, la Caserma dei Vigili del Fuoco, il Teatro con il Piazzale delle Corporazioni, la Domus di Apuleio, la Casa di Diana, il Foro con il Capitolium; i di-versi templi, la Domus dei Dioscuri, quella del Ninfeo, quella del Tempio Rotondo e il grande Teatro (lungo 107 metri, largo 78). Il Museo Ostiense è una meta obbligata nella visita agli Scavi. Da non perdere la visita del borgo di Ostia Antica con al centro la splendida Cattedra-le di Sant’Aurea. La Rocca di Giulio II, edificata nel 1423-24 da Papa Martino V Colonna, e il Borghetto dei Pescatori, sono realtà che ricoprono un’importanza fondamentale dal punto di vista storico e che meritano considerazio-ne anche per aver conservato le proprie origini. Merita una sosta anche la Villa di Plinio rinvenuta nel 1713. Una passeggiata tra negozi, caffè e barche al Porto Turistico è consigliata. Ostia regala una piacevole sosta al mare, all’Oasi Naturista di Capocotta o alla Tenu-ta Presidenziale di Castelporziano.

Teatro romano di Ostia Antica 8

www.comune.roma.itTel +39 06 6961 3401

Spiaggia di Ostia

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3

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7

1 PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA Archaeological Park of Ancient Ostia

BORGHETTO DEI PESCATORIFishermen Village

CASTELLO DI GIULIO IICastle of Giulio II

BORGO DI OSTIA ANTICAVillage of Ostia Antica

TENUTA PRESIDENZIALE DI CASTELPORZIANOPresidential Estate of Castelporziano

VILLA DI PLINIO Villa of Pliny

PORTO TURISTICOMarina

TOP 7

According to tradition, Ostia takes its name from its position at the mouth (ostium) of the Tiber Ri-ver. It was founded during the Roman Kingdom by An-cus Marcius (VII century BC) to control the coast and, above all, the mouth of the Tiber.The first settlement, the castrum, dates back to the 4th century BC. Even though it was founded as a maritime “colony” to defend Rome against attacks from the sea, it soon took a predominantly com-mercial function thanks to the presence of the river port.The oldest known settlement of the city of Ostia is the “castrum”: a primitive fortified maritime town.There are many buildings that are worth visiting, including the Roman theatre, numerous thermal

springs, the theatre with Piazzale delle Corpora-zioni, etc.The Ostiense Museum is a very interesting place to see when visiting the Excavation Sites.It’s also interesting to visit the village of Ostia Anti-ca and the magnificent Cathedral of Sant’Aurea in the town centre. Rocca di Giulio II and the Borghetto dei Pescatori are sites that are of fundamental importance from a historical point of view. We also recommend visiting the Villa of Pliny disco-vered in 1713 and enjoying a walk between shops, cafés and boats at the Marina. Ostia has two beautiful locations to have a relaxing time near the sea: the Marine Park of Capocotta and the Presidential Estate of Castelporziano.

TASTE: Cappelletti con il formaggio (pasta)EVENT: Palio di Ostia Antica - Ultima settimana di giugno e di settembre

Lazio

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“Borgo del Mosaico Contemporaneo”

Castello Savelli

Interno Chiesa di Sant’Antimo

Riserva Naturale Regionale Nazzano

NAZZANO

Il Comune di Nazzano si trova in una splendida posizione panoramica sulla Valle del Tevere. Ha origini antichissime e conosce il suo momento di maggiore splendore durante il Medioevo.Di notevole interesse la presenza del Polo Scientifico Museale Museo del Fiume, ubica-to ai piedi del Castello di Nazzano. Il museo comprende quattro sezioni (naturalistica, archeologica, sala esposizioni temporanee e sala polifunzionale) ed è stato progettato con la finalità di far conoscere l’ecosistema fluvia-le in ogni suo aspetto e particolarità. Oltre al percorso museale, è possibile visitare la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Consolatrice, fon-data nel 1488 presso la Porta Santa Maria, po-sta a Ovest della cinta muraria rinascimentale. Al suo interno, un pregevole affresco di una Madonna in trono con Bambino, che si fa risa-lire alla fine del XV secolo. Passeggiando tra le vie del Centro Storico si arriva nell’incantevole Piazza Umberto I, dov’è possibile ammirare una bellissima fontana del 1866 che ancora oggi è alimentata da acqua sorgiva provenien-te dalla vicina Collina di Sant’Antimo. Da non perdere la Chiesa di Sant’Antimo (XII-XIII secolo), eretta sulla collinetta detta Sacro Monte. L’impianto originale della costruzione,

Veduta di Nazzano10

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1 CHIESA DI SANT’ANTIMO Church of Sant’Antimo

PERCORSO NAZZANO “BORGO DEL MOSAICO CONTEMPORANEO”Nazzano route “Contemporary Mosaic Village”

POLO SCIENTIFICO MUSEALE MUSEO DEL FIUMERiver Museum

CASTELLO SAVELLISavelli Castle

RISERVA NATURALE REGIONALE NAZZANO TEVERE-FARFARegional Nature Reserve of Nazzano Tevere-Farfa

TOP 5www.nazzano.rm.gov.itTel +39 0765 332002

Civitella San PaoloLo slogan cittadino è: “Borgo Medieva-le nella Valle del Tevere”, da cui si può intuire buona parte di ciò che attende il visitatore in questo comune dove la memoria dei tempi passati è rimasta in-tatta nei cuori dei cittadini.

The town’s slogan is: “Medieval village in the Tiber Valley”; from this you can guess a good part of what awaits the visitor in this place whe-re the history of times past has remained in the hearts of the townspeople.

NEI DINTORNI

Located in a beautiful panoramic position in Val-tiberina, the Town of Nazzano has ancient origins and reached its zenith during the Middle Ages.One of its most interesting buildings is “Museo del Fiume”, a Science Museum located at the foot of the Castle of Nazzano, designed with the aim of popularising the fluvial ecosystem in all its aspects and peculiarities.Besides the itinerary at the Museum, you can visit the parochial Church of Santa Maria Consolatrice. Walking through the streets of the historic centre, you will arrive in the charming Piazza Umberto I that contains a beautiful fountain built in 1866.Do not miss the Church of Sant’Antimo (12th-13th century) that contains frescoes attributed to An-toniazzo Romano. In the historic centre of Nazza-

no you can take a tour called “Borgo del Mosaico Contemporaneo” to explore the mosaic art. The visit to the town ends at the Castle of Monaci di San Paolo or Castello Savelli. This hill, at about 205 metres above sea level, has always been the ideal place for observing and controlling Valtibe-rina below.Just outside Nazzano, you can visit the Regional Nature Reserve of Nazzano Tevere-Farfa where you can see wild ducks, herons perching on the banks and marsh harriers. Established in 1979, it’s the first regional protected area in Lazio. We organise excursions along the River Tiber by boat. For info contact Federico Bronzi, Phone +39 347 6104110.

TASTE: Anse del Tevere (biscotti)EVENT: Festival della Bio e Geodiversità - Sagra pappardelle cinghiale - 25 aprile

orientato a Ovest, sembra sia stato costrui-to sui resti di un tempio di età romana al cui interno sono conservati gli affreschi attribuiti ad Antoniazzo Romano. Nel Centro Storico è possibile effettuare un percorso di visita le-gato all’arte musiva, denominato Borgo del Mosaico Contemporaneo. Si conclude la visita al Castello dei Monaci di San Paolo, o Castello Savelli; da sempre quest’altura posta a circa 205 metri s.l.m. è stata luogo ideale per l’os-servazione e il controllo della sottostante Valle del Tevere. L’aspetto attuale si deve agli inter-venti di ampliamento apportati nel tempo dai monaci di San Paolo, a partire dal XV secolo. Appena fuori Nazzano è possibile visitare la Riserva Naturale Regionale Nazzano Teve-re-Farfa, la prima area protetta regionale del Lazio, istituita nel 1979, dove si possono am-mirare anatre selvatiche, aironi appostati sulle sponde e falchi di palude. Oggi questo è uno dei siti più interessanti dell’Italia centrale per il birdwatching e per l’osservazione dell’affasci-nante e poco conosciuto mondo della palude. Si possono organizzare escursioni lungo il Fiu-me Tevere a bordo di un battello, contattando Federico Bronzi al numero di telefono +39 347 6104110.

Lazio

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Esterno Bunker Soratte

Museo Naturalistico del Monte Soratte

Chiesa di San Lorenzo

Interno Bunker Soratte

SANT’ORESTE

Il Centro Storico del paese ha mantenuto una certa caratteristica cinquecentesca e conserva ancora strutture medioevali. Vi si accede attraverso tre porte monumentali che furono costruite nel 1554 circa, quan-do la struttura difensiva fu rinforzata con i bastioni.II Monte Soratte, che nel Pliocene era un’i-sola circondata dal mare, ha rappresenta-to nei secoli un riferimento sacrale per le grandi Civiltà che lo hanno eletto quale ri-ferimento nei loro riti: gli Etruschi, i Falìsci, i Capenati e poi i Romani.Passeggiando tra le vie del Centro Storico, si incontra la bella Chiesa di San Lorenzo, edifi-cata con la fronte ad Oriente nell’anno 1558 da maestranze legate all’architetto e artista Jacopo Barozzi da Vignola, impegnato ne-gli stessi anni nella realizzazione di Palazzo Farnese a Caprarola. L’esterno è dominato dalla torre campanaria che conserva una campana del 1527. Merita una sosta Palazzo Caccia Canali, risalente sempre alla seconda metà del 1500 e realizzato probabilmente dalla stessa scuola attiva in quegli anni al seguito del Cardinal Farnese, oggi sede del Museo Naturalistico del Monte Soratte e

della Pinacoteca Comunale. In Via Pinocchio di Comencini, set cinematografico dell’omo-nimo sceneggiato televisivo degli anni ’70, si può fare una suggestiva passeggiata. Infine, da non perdere il panorama che si può godere dall’Eremo di San Silvestro, sulla cima più alta del Soratte (691 m. s.l.m.), lad-dove, al tempo dei Romani, sorgeva il tem-pio dedicato ad Apollo Sorano. Sotto questo Sacro Monte, prende corpo una comunità autoctona che nasce dalla storia e di quella si nutre. Proprio sul Soratte, per volere di Benito Mussolini, nel 1937 venne avviata la rea-lizzazione di numerose gallerie all’interno della montagna, che sarebbero dovute ser-vire da rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano, pur sotto le mentite spoglie di fabbrica di armi della Breda: le co-siddette “officine protette del Duce”. I lavori furono svolti sotto la direzione del Genio Militare di Roma e, ancora oggi, que-sto dedalo ipogeo costituisce una delle più grandi ed imponenti opere di ingegneria militare presenti in Europa (circa 4 km di lunghezza: una vera e propria città sotter-ranea).

Monte Soratte12

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2

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1 CHIESA DI SAN LORENZO MARTIREChurch of San Lorenzo Martire

VIA PINOCCHIO DI COMENCINI Via di Pinocchio di Comencini

BUNKER DEL SORATTESoratte Bunker

MUSEO NATURALISTICO E PINACOTECAMuseum of Nature and Public Art Gallery

EREMO DI SAN SILVESTROSan Silvestro Hermitage

MONTE SORATTESoratte Mountain

TOP 6

Calcata

Parco Nat. Reg. Valle del Treja

Calcata è un borgo arroccato su una monta-gna, detto anche Borgo degli Artisti, al quale si accede dall’unica porta che si apre sulle mura. Oltrepassando il portone d’ingresso si fa all’improvviso un salto all’indietro nel tempo.

Il Parco Regionale Valle del Treja interessa un ter-ritorio di circa 650 ettari situato nel medio tratto del Fiume Treja, affluente di destra del Tevere.

A village perched on top of a mountain, also cal-led “Borough of the artists”.

It covers a territory of about 650 hectares, loca-ted in the middle section of the River Treja.

NEI DINTORNI

www.santoreste.rm.gov.itTel +39 0761 57841

The town’s Historic Centre has retained a certain 16th-century flavour and still incorporates me-diaeval structures. It is accessed through three monumental gates that were built around 1554.For centuries, Mount Soratte, a sea Island du-ring the Pliocene, was a sacred landmark for the many great civilisations that used it as a referen-ce point in their rites: the Etruscans, the Falisci, the Capenates and finally the Romans.Walking through the streets of the historic cen-tre, you will encounter the beautiful Church of San Lorenzo, built by workers connected to ar-tist Jacopo Barozzi da Vignola who during those years was also involved in the construction of Palazzo Farnese in Caprarola. Another very in-teresting place to see is Palazzo Caccia Canali.

It dates back to the second half of the 16th cen-tury and today houses the Museum of Nature of Monte Soratte and the Public Art Gallery; you can also enjoy a suggestive walk in Via Pinoc-chio di Comencini, the set of the very popular TV serial of the 1970s. And finally, don’t miss the panorama you can enjoy from the Hermitage of San Silvestro on the highest peak of Mount So-ratte.In 1937, Benito Mussolini ordered the creation of numerous tunnels inside Mount Soratte (about 4 km in length: an actual underground city), which would serve as an air raid shelter for Italian army officials, though under the guise of one of Bre-da’s weapons factories: the so-called “Officine Protette del Duce”.

TASTE: Nocciole

EVENT: Festa Madonna di Maggio - Ultima domenica di maggio

Lazio

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Piazza Giacomo Matteotti

Museo della Ceramica Casimiro Marcantoni

Duomo Santa Maria Maggiore

Belvedere di Falerii Veteres

CIVITA CASTELLANA

Civita Castellana è una delle più impor-tanti città della Tuscia, soprattutto per quanto concerne i siti da visitare. Tutta la ricchezza della cittadella è concentrata nel suo Centro Storico. Si può cominciare con una visita al Duomo, costruito in due momenti storici e caratterizzato da una particolare cripta nel cuore della catte-drale. Continuando la passeggiata lungo la storica Via Roma, incontriamo l’impo-nente Forte San Gallo, una costruzione a scopo di difesa del paese commissionata nel 1499 da Papa Alessandro VI ad Anto-nio da Sangallo, all’interno della quale è possibile ammirare il Museo Archeologico dell’Agro Falisco, con i reperti archeologici della zona. Ripassando per Piazza del Duo-mo, in direzione della piazza principale del paese, incontriamo un’altra grande opera: la Chiesa di San Gregorio, in stile romani-co e costruita nel XII secolo interamente in tufo. Continuando la passeggiata per il Centro Storico civitonico, non possiamo evitare di entrare nella piazza principale, Piazza Matteotti, al centro della quale re-gna la suggestiva presenza della Fontana dei Draghi, caratterizzata appunto da im-

magini di draghi scolpiti nel marmo, dalle bocche dei quali sgorga continuamente acqua. A dividere il paese di Civita Castel-lana in due parti opposte, il Centro Storico e la zona costruita in tempi più recenti, è il maestoso Ponte Clementino. Quest’ulti-mo fu creato per volere di Papa Clemente XI nel 1709, fu distrutto da una violenta piena del Fiume Rio Maggiore e ricostrui-to subito dopo nel 1861. Il Ponte Clemen-tino fu costruito per collegare le abitazioni ai campi di lavorazione: passandoci sopra, è inevitabile ammirare il magnifico pae-saggio sottostante.Ma Civita Castellana è anche nota per es-sere uno dei distretti industriali ceramici più importanti d’Italia, con una grande tradizione nella produzione di ceramiche artistiche, proposte dagli artigiani loca-li nelle loro botteghe. Per comprendere appieno la storia della ceramica di Civita Castellana consigliamo la visita dell’origi-nalissimo Museo della Ceramica Casimiro Marcantoni, al cui interno si possono am-mirare manufatti e documenti che testi-moniano la maestria degli artisti e delle fabbriche civitoniche.

Rocca dei Borgia o Forte San Gallo14

TOP 9

www.comune.civitacastellana.vt.itTel +39 0761 590414

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1 DUOMO CATTEDRALE DI SANTA MARIA MAGGIORE Cathedral of Santa Maria Maggiore

MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO DELL’AGRO FALISCO Archaeological National Museum of Agro Falisco

PONTE CLEMENTINOPonte Clementino

ROCCA DEI BORGIA O FORTE SAN GALLOFortress of Borgia or Forte San Gallo

MUSEO DELLA CERAMICA CASIMIRO MARCANTONICeramic Museum Casimiro Marcantoni

PALAZZO COMUNALETown Hall

CHIESA DI SAN GREGORIOChurch of San Grgorio

PIAZZA GIACOMO MATTEOTTIPiazza Giacomo Matteotti

VIA AMERINAVia Amerina

Lago di VicoAl centro di una caldera vulcanica amman-tata di boschi, quello di Vico è senz’altro uno dei laghi più belli del Lazio.Non molto lontano, la bellissima Caprarola con il suo Palazzo Farnese.

NEI DINTORNI

Civita Castellana is one of the most important ci-ties in Tuscia, especially with regard to its tourist sites. All of the town’s attractions are concentrated in its historic centre.First of all, a place that is important to visit is the Cathedral which is characterised by a particular crypt in its centre; continuing your walk along the historic Via Roma, you will encounter the im-posing Forte San Gallo, commissioned by Pope Alexander VI to Antonio da Sangallo in 1499. Insi-de, it houses the Archaeological Museum of Agro Falisco with exhibits from the local area. Going back to Piazza del Duomo, you will see another great monument: the Church of San Gregorio en-tirely built in tuff in the 12th century.

Continuing through the town’s historic centre, it’s almost mandatory to see the main square, Piazza Matteotti, dominated by its impressive fountain, Fontana dei Draghi. The town of Civita Castella-na is divided into two opposite parts, that is, the historic centre and the more modern area, by the majestic Ponte Clementino, created to connect the houses to the fields. Civita Castellana is also known for being one of the most important ceramic industrial districts in Italy. To fully understand the history of cera-mics in Civita Castellana, we recommend visiting the unique Museo della Ceramica that hosts a collection of artefacts and documents that bear witness to the mastery of the town’s artists and factories.

Lake Vico is one of the most beautiful lakes in Lazio. In the nearby, Caprarola and its Palazzo Farnese.TASTE: Frittellone (prodotto fritto ripieno di pecorino)

EVENT: Carnevale Civitonico - Dom prima/dopo Carnevale, giov/mar grasso

Lazio

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Museo ArcheologicoPiazza Garibaldi

Chiesa di San Pietro

Interno Cattedrale dei Sabini

Stazione di Bike Sharing ecOstello

MAGLIANO SABINA

Magliano Sabina è la porta Nord della Sa-bina ed è situata su una collina che affaccia sulla Valle del Tevere.Terra di olio DOP Sabino e vino DOC dei Colli Sabini, è ricca di eccellenze paesaggistiche ed agroalimentari. Ricordiamo i derivati del latte vaccino e di bufala e della carne di maiale. La “mazzafe-gata”, salsiccia di fegato Sabina, è una vera eccellenza e particolarità del territorio.Con vanto, i maglianesi portano il nome di Burini, dato loro dai Romani che vedevano i contadini di Magliano Sabina vendere il bur-ro fuori le mura.Magliano Sabina è detta anche città delle sette chiese, fra le quali spiccano la Catte-drale e la Chiesa Romanica di San Pietro del secolo XII.Anche il Museo Archeologico sito presso Palazzo Gori merita sicuramente una visita.L’elemento che caratterizza questa piccola città sabina è la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente. Attualmente, un maglianese su tre consuma energia solare.A Magliano Sabina si trova l’ecOstello, una struttura ricettiva totalmente autosufficien-te dal punto di vista energetico, con una

stazione di Bike Sharing a disposizione degli ospiti. Magliano Sabina è la capitale Italiana della mobilità elettrica con 14 colonnine di rica-rica veloce, una per ogni 270 abitanti. Qui, chiunque arriva con un mezzo elettrico è il benvenuto.La città ha aderito al Patto dei Sindaci Eu-ropeo, con l’impegno raggiunto di riduzione del 25% delle emissioni di CO2, e ha parte-cipato a Climathon, giornata dedicata alla lotta contro i cambiamenti climatici assieme a 170 città del mondo tra le quali Brooklin, Londra, Parigi, Hong Kong, Madrid.

Piazza Garibaldi16

TOP 5

www.comune.maglianosabina.ri.itTel +39 0744 910336

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1 PIAZZA GARIBALDI Piazza Garibaldi

MUSEO ARCHEOLOGICOArchaeological Museum

CHIESA DI SAN PIETROChurch of San Pietro

CATTEDRALE DEI SABINICathedral of Sabini

ECOSTELLOEcostello

TORRI IN SABINA

NEI DINTORNI

Magliano is the north gate of Sabina and is located on a hill, overlooking Valtiberina. It’s the home of the PDO Sabine oil and the DOC wine of the Sabine Hills, it’s a land with spectacular scenery and excel-lent agricultural products. Its production includes dairy products produced from the milk of cows and buffaloes and pork meat. “Mazzefegata”, a liver sausage made locally is an excellent and peculiar product of the territory. The Maglianesi are proud of being called Burini, the name given to them by the Romans as the peasants used to sell butter outside the walls. Magliano is also known as the town of “the seven churches”, among which stand out the Cathedral and the Romanesque Church of S. Pietro of the 12th century. We recommend visi-ting the Archaeological Museum housed in Palazzo

Gori. The features that characterise this small town are its attention to sustainability and environmen-tal awareness. Currently, one in every three citizens in Magliano uses solar power. It is home to ecO-stello, a tourist accommodation establishment that is completely energy self-sufficient and provides a Bike Sharing service for its guests. There is also a recharge station for electric vehicles and anyone who arrives with an electric vehicle gets free ac-commodation. Magliano is the Italian capital of electric mobility with 14 fast charging stations, one for every 270 inhabitants. The town has joined the European Covenant of Mayors making a commit-ment to achieve a 25% reduction in CO2 emissions, and has participated in Climathon, an event dedi-cated to the fight against Climate Change.

Nei pressi di Torri in Sabina è situata la Chiesa di Santa Maria in Vescovio, uno dei monumenti più celebri della Sabina, che conserva intatte le caratteristiche romani-che del XII secolo. La chiesa fu distrutta nel IX secolo dai Saraceni, quindi ricostruita e restaurata più volte. Il Santuario di Vescovio sorge nell’area dove anticamente si trovava il municipio romano di Forum Novum.

Near Torri in Sabina, you will find the Church of Santa Maria in Vescovio, one of the most fa-mous monuments in Sabina that still maintains its 12th-century Romanesque characteristics.It is located in the area that was occupied in an-cient times by the “Forum Novum”, the Roman Town Hall.TASTE: Strozzapreti e salsiccia di fegato Sabina

EVENT: Giostra del Gonfalone - In concomitanza con il Corpus Domini

Lazio

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Casa di Giuda

Museo Diocesano d’Arte Sacra

Cattedrale Santa Maria Assunta

Colombaie Orte Sotterranea

Orte, antico borgo medievale di grande fascino, è posta su un’alta rupe tufacea. Il suo Centro Storico va scoperto a pie-di, passeggiando tra le strade, i vicoli e le piazze; da visitare, accanto al Palazzo Vescovile, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta nel IX secolo; al suo in-terno si può ammirare un pregevole or-gano settecentesco realizzato utilizzan-do le parti del precedente strumento del 1500.Di notevole interesse è anche la visita al Museo Civico di Orte, allestito nei loca-li della Chiesa di Sant’Antonio. Il museo espone una collezione permanente di re-perti che permette di seguire Orte nella sua evoluzione, dalla Preistoria all’Alto Medioevo.Meritano una sosta il Museo delle Con-fraternite e il Museo d’Arte Sacra; il primo è situato all’interno della grande sacrestia della Chiesa di Santa Croce in Piazza del Popolo mentre il secondo, il Museo d’Arte Sacra di Orte, già Museo Diocesano, è stato inaugurato nel 1967 per custodire ed esporre nella ex Chie-sa di San Silvestro, a Piazza Colonna, le

più preziose opere d’arte sacra esistenti nella diocesi di Orte. Si tratta del primo museo diocesano sorto nel Lazio ed è ospitato in uno degli edifici più antichi del Centro Storico.Curiosa e affascinante la storia legata alla casa di Giuda: l’edificio è noto nella tradizione ortana in quanto l’antico pro-prietario, Evangelista di Pietro Jaco Fran-ceschini, nel 1405, venne condannato all’esilio come traditore della patria. Fa-ceva infatti rientrare in città i fuoriusciti utilizzando le cantine scavate nella rupe sotto la sua casa. Tutti i beni del France-schini vennero confiscati, secondo il trat-tamento riservato ai traditori, tranne la casa detta allora “delle Colonne”, che fu lasciata alla moglie e ai figli piccoli come segno di umanità.Un percorso suggestivo è quello che consente di scoprire Orte Sotterranea; il complesso comprende un insieme di siti archeologici ipogei composto da cunicoli dell’Acquedotto, colombaie rupestri e un pozzo di neve, che mostrano al visitatore la storia della città da un punto di vista molto particolare.

Veduta di Orte di notte Lazio18

TOP 6

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1 CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA Cathedral of Santa Maria Assunta

MUSEO CIVICO DI ORTEOrte’s Public Museum

MUSEO DIOCESANO D’ARTE SACRA Diocesan Museum of Sacred Art

MUSEO DELLE CONFRATERNITEMuseo delle Confraternite

ORTE SOTTERRANEAOrte Underground

CASA DI GIUDAHouse of Judah

NEI DINTORNI

The picturesque mediaeval village of Orte is loca-ted on a high tuffaceous cliff. The historic centre of Orte is to be explored on foot, walking through its streets, alleys and squares; a place to see is the Cathedral of Santa Maria Assun-ta, next to Palazzo Vescovile. It was founded in the 9th century and contains a remarkable 18th-cen-tury organ. Other very interesting places to visit are Orte’s Pu-blic Museum and the Museo delle Confraternite located inside the great sacristy of the Church of Santa Croce in Piazza del Popolo. Also the Museo di Arte Sacra di Orte, the first Diocesan museum of Lazio which is housed in one of the oldest buildings of the historic centre.A curious and fascinating story is that tied to the

House of Judah, so named because in 1405 its owner was sentenced to exile as a traitor to the fatherland. In fact, he used to help the exiles get back into the city using the cellars dug into the rock beneath his house. All the possessions belonging to Franceschini were confiscated, which was the customary treatment reserved to traitors, with the exception of the house known as “delle Colonne” that was left to his wife and his young children as a sign of benevolence.And at the end, a picturesque and charming tour to discover the underground of Orte, several subter-ranean archaeological sites consisting of aqueduct tunnels, dovecotes and a snow pit, that will allow you to know the history of the city from a very pe-culiar point of view.

ORTEwww.comune.orte.vt.itTel +39 0761 4041

Viterbo

Giardini di Bomarzo

Viterbo è definita la Città dei Papi, in me-moria del periodo in cui la sede papale fu spostata in questa città, capoluogo di anti-ca origine etrusca, che conserva un assetto monumentale tra i più importanti del Lazio.

I Giardini di Bomarzo sono uno dei siti ar-tistici più rappresentativi del XVI secolo, realizzati da Vinicio Orsini in memoria della moglie scomparsa; egli incaricò gli architetti di sistemare nel parco costruzioni “impossi-bili”, come mostri e animali mitologici.

Viterbo is defined as the City of the Popes, a capi-tal of ancient Etruscan origins.

One of the most representative artistic sites dating back to the 16th century.TASTE: Carciofo dolce

EVENT: Ottava medievale di Orte - Dal primo settembre alla seconda domenica

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1 ROCCA DEI BORGIA Fortress of Borgia

ORTO BOTANICO “CARMELA CORTINI”Botanical Garden “Carmela Cortini”

PALAZZO DUCALEDucal Palace

PIAZZA CAVOURPiazza Cavour

ROCCA DI VARANOFortress of Varano

CHIESA DEL SEMINARIOChurch of the Seminar

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Going along SS 77 Val di Chienti, you will encoun-ter a jewel rich in history and culture. Perched on a hill between the valleys of Chienti and Potenza, the Orange Flag fluttering, a long time ago the town was ruled by the Lords of Varano.Before reaching Camerino, you can admire the ru-ins of what once was one of the properties owned by the noble family, Rocca Varano. As soon as you arrive in the historic centre, you will see another magnificent fortress, that of the Bor-gias, erected by Valentino in 1502. Here, you will find a small peaceful area, and why not, you may even have a picnic. The mediaeval urban shape of the town is still visible today, for example, in Piazza Cavour which was overlooked by Palazzo del Co-mune, Palazzo Podestà and the Cathedral, and the

Piazza Cavour

Rocca dei Borgia

Rocca di Varano

Palazzo Ducale

CAMERINO

Percorrendo la Strada Statale 77 della Val di Chienti, arroccato su un colle, a cavallo tra le vallate del Chienti e del Potenza, si tro-va un gioiello ricco di storia e di cultura, su cui sventola la Bandiera Arancione (marchio di qualità turistico ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai comuni con meno di 15.000 abitanti), che in un’epoca ormai lon-tana era dominato dagli antichi Signori Da Varano. Prima di salire a Camerino, volgendo la te-sta in alto, si possono ammirare le rovine di quella che un tempo era una delle dimore di proprietà della nobile famiglia, la Rocca Varano, che merita di sicuro una sosta. Appena arrivati al Centro Storico, si scorge un’altra meravigliosa rocca, quella del Bor-gia, fatta erigere dal Valentino nel 1502. Proprio qui è possibile trovare un piccolo angolo di pace, rilassarsi e magari fare an-che un bel picnic, ammirando il paesaggio mozzafiato dominato dalle montagne che sovrastano le vallate e le colline circostan-ti. La conformazione urbana della città me-dievale è visibile anche ai giorni nostri, con l’odierna Piazza Cavour, sulla quale si affac-ciavano il Palazzo del Comune, quello del

Podestà e la Cattedrale, e la grande Piazza Garibaldi, unite dall’asse viario un tempo denominato Arengo, oggi Corso Vittorio Emanuele II. Il maestoso Palazzo Ducale, un tempo dimo-ra dei Varano e oggi sede dell’antica Univer-sità di Camerino, ha al suo interno un cortile rinascimentale con un balcone che si affac-cia sulla vista mozzafiato dei Monti Sibillini e dell’Orto Botanico. Quest’ultimo custodisce numerosissime varietà vegetali, dalle piante secolari a quelle carnivore e quelle offici-nali, oltre alle caratteristiche serre ricavate all’interno di alcune grotte che si aprono alla base delle mura. Si consiglia una sosta alla Chiesa del Semi-nario dov’è possibile ammirare una serie di meravigliose opere: l’icona duecentesca, bi-zantineggiante, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria in Via, la statua lignea della Ma-donna della Misericordia della Cattedrale, la pala del Tiepolo, del 1740, l’Annunciazione di Giovanni Angelo d’Antonio, il manifesto più sorprendente del Quattrocento marchi-giano.A causa del sisma del 2016, verificare lo sta-to delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Veduta di Camerino 20

Muccia

Serravalle del Chienti

Muccia e le sue chiese quattrocentesche. Rinomati sono i diversi tipi di formaggio pecorino, i salumi, il tartufo nero e alcu-ni liquori come l’Amaro Sibilla e il Varnelli.

Serravalle del Chienti appare all’improvviso a chi si appresta a valicare l’Appennino Um-bro Marchigiano. Ricca di chiese ed abbazie. Da non perdere l’Altopiano di Montelago.

Muccia and its fifteenth century churches, the cured meat, black truffles and some liqueurs.

It will appear to those who are about to cross the Umbrian-Marchean Apennines. Rich in Churches and Abbeys.

NEI DINTORNI

www.comune.camerino.mc.itTel + 39 0737 634 7

large Piazza Garibaldi, connected by the main stre-et, Corso Vittorio Emanuele II. A majestic building is Palazzo Ducale, once the resi-dence of the Varanos and today the seat of the hi-storic University of Camerino: inside, a Renaissance courtyard with balcony that offers a breathtaking view of the Sibillini Mountains and the Botanical Garden. We recommend visiting the Church of Se-minario where you can admire a series of wonder-ful pieces of art: the 13th-century Byzantine icon, the wooden statue of Madonna della Misericordia della Cattedrale, the altarpiece by Tiepolo of 1740, L’Annunciazione by Giovanni Angelo d’Antonio.Due to the earthquake of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessib lity of monuments.

TASTE: Antico torrone di CamerinoEVENT: Rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio - 18 maggio

Marche

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The most picturesque way to access the city is to cross the River Chienti on Ponte del Diavolo that, according to legend, was built on a single night in 1268. One of the main sources of Tolentino’s economic and cultural fortune has always been the San-ctuary dedicated to San Nicola, an important stop in Via Lauretana, a place of faith and a pilgrimage destination.Piazza della Libertà, dominated by Torre degli Oro-logi, is overlooked by Palazzo Comunale and, on the other side, by the sixteenth-century Palazzo Sangallo that houses the Museum of Caricatures. From the square you can reach the Gothic Chur-ch of San Francesco and then the Napoleonic Mu-seum of Palazzo Parisani Bezzi which houses the

Palazzo Parisani Bezzi

Museo della Caricatura

Basilica di San Nicola

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

TOLENTINO

Il più suggestivo ingresso alla città è quel-lo che ci fa attraversare il Fiume Chienti sul Ponte del Diavolo, eretto secondo la leggen-da in una sola notte, nel 1268. Attraverso la Porta del Ponte, percorrendo Via San Nicola, si entra nel nucleo antico della città. Com-ponente primaria della fortuna economica e culturale di Tolentino è da sempre stato il Santuario dedicato a San Nicola, tappa im-portante sulla Via Lauretana, luogo di fede e meta di pellegrinaggio. Oggi, il complesso si presenta in forma monumentale, arricchi-to dal magnifico portale marmoreo di Nanni di Bartolo (1432-1435) e da un sontuoso in-terno con uno stupendo soffitto a cassettoni (1605-1628). Il cappellone trecentesco, anti-ca sacrestia-oratorio, è interamente rivestito da decorazioni ad affresco di scuola rimine-se, grandioso omaggio al santo taumaturgo. Attraverso Corso Garibaldi si raggiunge la Cattedrale di San Catervo, neoclassico rifaci-mento dell’antica chiesa benedettina fondata nel IX secolo. Al suo interno è conservato il sarcofago di Flavius Iulius Catervus, del IV se-colo. Sulla Piazza della Libertà, su cui si erge la Torre degli Orologi, simbolo della città, si affacciano il Palazzo Comunale e, sul lato

opposto, il cinquecentesco Palazzo Sangallo, sede del Museo della Caricatura. Dalla piazza si arriva alla gotica Chiesa di San Francesco e, proseguendo, al Museo Napoleonico di Pa-lazzo Parisani Bezzi che ospita le sale (con gli arredi originali) dove Napoleone Bonaparte e lo Stato della Chiesa firmarono la cosiddetta pace di Tolentino, nel 1797.Lasciando la città, merita di essere inseri-to nell’itinerario il Castello della Rancia che mantiene intatta la struttura interamente vi-sitabile (qui nel maggio del 1815 è stata com-battuta, tra l’esercito di Gioacchino Murat, re di Napoli, e quello austriaco del generale Bianchi, la battaglia di Tolentino, considera-ta la prima battaglia per l’indipendenza ita-liana). All’interno è ospitato il Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj.Da non perdere Poltrona Frau Museum e una sosta rilassante alle Terme di Santa Lucia.Proseguendo si incontra l’Abbazia di Chiara-valle di Fiastra (1142 circa), che è una delle abbazie cistercensi meglio conservate in Italia. Rappresenta il più importante edificio monastico delle Marche. A causa del sisma del 2016, verificare lo sta-to delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Castello della Rancia22

Belforte del Chienti

Caldarola

Serrapetrona

Da non perdere il polittico del 1468 di G. Boccati.

Il Castello Pallotta si affaccia su Caldarola creando un suggestivo quadro d’insieme dal sapore fiabesco.

Borgo di antico splendore e patria della prima DOCG delle Marche, la Vernaccia.

Places to see: Castello Pallotta.

Home of the first DOCG wine of Marche, Vernaccia

Do not miss the polyptych by G. Boccati, 1468.

rooms where Napoleon and the State of the Church signed the “Treaty of Tolentino” in 1797.Before you leave, it’s also worth visiting Castello della Rancia that is intact and can be entirely vi-sited (it was here in May 1815 that the battle of Tolentino was fought, the first battle for the Italian independence). Inside, it houses the “Aristide Gen-tiloni Silveri” Archaeological Museum.We recommend visiting the Poltrona Frau Museum and enjoying a relaxing stop at the Thermal Sprin-gs of Santa Lucia. Further on, you will encounter the Abbey of Chiaravalle di Fiastra that is one of the best preserved Cistercian abbeys in Italy. Due to the earthquake of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessib lity of monuments.

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1 BASILICA DI SAN NICOLA - MUSEO DEL SANTUARIO Basilica of San Nicola- Museum of the shrine

ABBAZIA DI CHIARAVALLE DI FIASTRA Chiaravalle di Fiastra Abbey

PALAZZO PARISANI BEZZI Parisani Benzi Palace

MUSEO INTERNAZIONALE DELLA CARICATURAInternational Museum of Caricature

CASTELLO DELLA RANCIARancia Castle

POLTRANA FRAU MUSEUMFrau Museaum

TERME SANTA LUCIASanta Lucia Baths

TOP 7www.comune.tolentino.mc.itTel +39 0733 9011

NEI DINTORNI

TASTE: “Quadrucci pelusi co’ lo battuto de lardo e co’ li veselli” (pasta)EVENT: Premio Ravera - Primo fine settimana di settembre

Marche

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Urbs Salvia was an ancient and great city of Pice-no, a Roman colony and municipium. The Orange Flag fluttering in the wind, today the town of Ur-bisaglia surrounded by walls dominates the valley of Fiastra, a worthy descendant of that distant and glorious Roman city, as witnessed by the Ar-chaeological Site. The things you can see at the Ar-chaeological Site are the Cistern, the Theatre, the Structure with niches, the cryptoportico, a temple complex dedicated to Salus Augusta and the Am-phitheatre built by Lucius Flavius Silva and the city walls. The modern town, founded in the Middle Ages on top the hill, is enriched by a Fortress built between the 13th-15th century and characterised by a trapezoidal shape with four towers and a keep with Ghibelline merlons. Nearby you will find the

Museo Archeologico

Parco Archeologico

Parco Archeologico

Riserva Naturale Abbadia di Fiastra

URBISAGLIA

Urbs Salvia fu un’antica e grande città del Pi-ceno, colonia e municipio romano. Oggi Urbisaglia, su cui sventola la Bandie-ra Arancione, è una cittadina che domina la Valle del Fiastra, cinta da mura, degna erede di quella lontana e gloriosa città romana, te-stimoniata nel Parco Archeologico. Ricono-sciuto come parco archeologico regionale nel 1994, si estende per circa 40 ettari ed è il più importante e spettacolare delle Marche. Il percorso di visita scende lungo il declivio della collina, attraverso un comodo traccia-to di circa un chilometro. Si può così coglie-re nella sua interezza la struttura della città romana, che digrada a partire dal Colle di San Biagio fino a raggiungere, articolandosi in una serie di terrazzi naturali, il fondovalle pianeggiante, delimitato ad Est dalla scarpa-ta sul Fiume Fiastra. Sono visitabili il Serbato-io, il Teatro, l’Edificio a nicchioni, il complesso Tempio-criptoportico dedicato alla Salus Au-gusta e l’Anfiteatro, fatto costruire da Lucio Flavio Silva. Ben visibile anche la cinta mu-raria, conservata per parecchie centinaia di metri su tre dei suoi quattro lati. Nel paese attuale, fondato nel Medioevo sul-la collina sovrastante, notevole è la Rocca,

costruita tra il XIII e il XV secolo, di forma tra-pezoidale con quattro torri e un mastio con merli ghibellini. Nei pressi si trova la Chie-sa dell’Addolorata, con un portale di origine romana e affreschi del primo Cinquecento e la Collegiata di San Lorenzo, costruita tra il 1790 ed il 1812, a pianta centrale ottagonale e con cappelline radiali. Su corso Giannelli si trova il Museo Archeologico dove si può am-mirare l’unico frammento di Fasti Triumpha-les ritrovato al di fuori di Roma.Poco lontano dal centro abitato sorge l’Ab-bazia di Chiaravalle di Fiastra, sede della Ri-serva Naturale Abbadia di Fiastra, che copre 1825 ettari di terra. Visitare e vivere la Riser-va Naturale costituisce un’esperienza unica. Varie sono le possibilità di entrare a contatto con gli ambienti naturali: sono stati infatti ri-organizzati percorsi che prevedono spazi ri-servati ai pedoni, ai ciclisti e a chi ama andare a cavallo. Nella riserva si possono percorre-re tre sentieri: “La Selva”, “Il Lago e le Vene”, “Il Bosco e il Fiume”.

A causa del sisma del 2016, verificare lo sta-to delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Rocca medievale24

Church of the Addolorata with a portal of Roman origin and frescoes of the first half of the 16th cen-tury and the Collegiate Church of San Lorenzo, bu-ilt between 1790 and 1812. In Corso Giannelli, you can visit the Archaeological Museum that contains the only fragment of Fasti triumphales ever found outside of Rome. Not far from the town, you will find the Abbey of Chiaravalle di Fiastra, home to the Nature Reserve of Abbadia di Fiastra that co-vers 1825 hectares of land. Visiting and enjoying the Nature Reserve is a unique experience with also the opportunity to walk on trails reserved for pede-strians, cyclists and those who love riding a horse. Due to the earthquake of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessib lity of monuments.

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1 PARCO ARCHEOLOGICO DI URBS SALVIA Archaeological Park

RISERVA NATURALE ABBADIA DI FIASTRA Nature Reserve of Abbadia di Fiastra

ROCCA MEDIEVALE Medieval Fortress

CHIESA DELL’ADDOLORATA Church of the Addolorata

CHIESA DI SAN LORENZO Church of San Lorenzo

MUSEO ARCHEOLOGICOArchaeological Museum

TOP 6www.comune.urbisaglia.mc.itTel +39 0733 511091

Pollenza

NEI DINTORNI

Pollenza è adagiata su un crinale da dove è possibile ammirare all’orizzonte la Coro-na dei Sibillini. Da non perdere l’Abbazia di Santa Maria di Rambona, uno degli edifi-ci religiosi più suggestivi della provincia, potentissima nell’alto Medio Evo, la cui fondazione longobarda risale all’ottavo secolo.Pollenza has an elliptic shape and lies on a rid-ge from where you can admire the peaks of the Sibillini mountains on the horizon. Do not miss the Abbey of Santa Maria di Rambona, one of the most charming religious buildings in the province.TASTE: Vincisgrassi (pasta)

EVENT: Stagione Teatro classico - Tra luglio e agosto

Marche

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Piazza Filippo Corridoni is the ideal starting point for a cultural walk through the town of Corridonia to enjoy its beauties. This “Metaphysical Square” is one of the most interesting examples of Italian Rationalist architecture. Crossing the square and heading towards Piazza del Popolo, you will encounter the splendid palace of the Persichetti-Ugolini family that today hou-ses the Public Library and the Public Art Gallery. Numerous remarkable art pieces are kept here such as the 1563 painting Madonna and Child with Saints John the Baptist, Jerome and Mary Magdalene attributed to Durante Nobili da Cal-darola. Going along Via Mollari, you will finally reach Casa Museo Filippo Corridoni dedicated to the trade unionist and hero of the battle of Trin-

“Madonna che allatta il bambino” Convento degli Zoccolanti

Pinacoteca Parrocchiale

Veduta di Corridonia di notte

Chiesa di San Claudio Teatro Velluti

CORRIDONIA

Piazza Filippo Corridoni è il punto di partenza ideale per intraprendere una passeggiata cul-turale attraverso le bellezze della città di Cor-ridonia. Questa “piazza metafisica” è uno dei più interessanti esempi di Architettura Razio-nalista italiana. Lo spazio urbano, al cui inter-no si erge il monumento all’eroe locale Filippo Corridoni, colpisce il visitatore per il contrasto tra gli antichi edifici prospicienti la piazza e il vasto complesso rivestito di travertino bianco eretto alle spalle della scultura. Attraversan-do la piazza e dirigendosi verso Piazza del Po-polo, ci si trova di fronte allo splendore della dimora nobiliare dei Persichetti-Ugolini, oggi destinata ad ospitare la Biblioteca comuna-le e la Pinacoteca Civica. Qui sono custodite numerose opere di pregevole fattura come la Madonna col bambino e SS. Giovanni Battista, Girolamo e Maria Maddalena, del 1563, attri-buita a Durante Nobili da Caldarola. Attraver-sando Via Mollari si giunge, infine, alla Casa Museo Filippo Corridoni, dedicata all’omoni-mo sindacalista e eroe della Trincea delle Fra-sche. Al suo interno sono esposti significativi documenti, cimeli, foto ed altri oggetti legati all’intrigante esistenza di questo protagonista della storia del primo Novecento.

Di particolare interesse la Pinacoteca Parroc-chiale dove tra le varie opere è custodita la “Madonna che allatta il Bambino” di Carlo Crivelli. A pochissima distanza dal Centro Storico sulla cima di una collina si trova il Convento degli Zoccolanti costruito nel 1500 per ospitare i Frati Zoccolanti (chiamati così perché ebbero il permesso di calzare dei robusti zoccoli), ora in fase di ristrutturazione.Poco fuori Corridonia sorge la splendida Chie-sa di San Claudio al Chienti, situata nell’area archeologica della città romana di Pausulae. Questo edificio sacro, singolarissimo esempio del romanico italiano e tra i più antichi esi-stenti nelle Marche, venne eretto, secondo la tradizione, sulle rovine di un precedente impianto databile al V-VI secolo. Ci troviamo infatti in presenza di “un caso unico, in cui il modello germanico della cappella a due piani assurge a scala monumentale”, per dar vita ad una chiesa doppia sovrapposta coperta con volte a crociera. Di grande fascino anche i reperti di età romana che la struttura custodi-sce dinanzi alla facciata.A causa del sisma del 2016, verificare lo stato delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Piazza Filippo Corridoni26

cea delle Frasche. Particularly interesting is the Parish Art Gallery that among the various pieces contains a painting of “Nursing Madonna” by Carlo Crivelli.At a very short distance from the old town, on top of a hill, you can find the Monastery of the Zoc-colanti. Built in 1500, it is now under renovation.Just outside Corridonia, you can visit the beautiful Church of San Claudio al Chienti, a unique exam-ple of Italian Romanesque that is located in the archaeological site of the Roman town of Pausu-lae. Also very interesting are the Roman remains found in front of the façade of the structure.Due to the earthquake of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessib lity of monuments.

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1 PIAZZA FILIPPO CORRIDONI Piazza Filippo Corridoni

CHIESA DI SAN CLAUDIO AL CHIENTI E RESTIDELL’ANTICA CITTÀ ROMANA DI PAUSULA Church of San Claudio al Chienti

TEATRO GIAN BATTISTA VELLUTI Gian Battista Velluti Theater

MUSEO CASA NATALE FILIPPO CORRIDONI Museum Birthplace of Filippo Corridoni

PINACOTECA PARROCCHIALEParish Art Gallery

TOP 5www.comune.corridonia.mc.itTel +39 0733 439900

TASTE: “Frascarelli” (pasta)EVENT: Notte di vita - Primo venerdì di luglio

Marche

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Macerata is a city of a thousand souls. It’s a lively city as it is home to one of the oldest universities in the world, but at the same time it has been able to maintain a traditional and genuine lifestyle thanks to the beautiful Marche hills that gently surround and protect it. Our itinerary starts from Arena Sfe-risterio, the undisputed symbol of the city, a one-of-a-kind monument that every year stages high-qua-lity operas. Going through Piazza Mazzini and the alleys of the historic centre, you can reach Piazza della Libertà which is overlooked by public and mo-numental buildings: Palazzo del Comune, Loggia dei Mercanti, Palazzo della Prefettura, the Church of San Paolo, the Tower with the astronomical clock and the Lauro Rossi theatre. Palazzo Buonaccorsi, an eighteenth-century building that houses the Pu-

Museo Palazzo Buonaccorsi

Teatro Lauro Rossi

Arena Sferisterio

Piazza della Libertà

MACERATA

Macerata è una città dalle mille anime, vivace perché sede di una fra le univer-sità più antiche al mondo ma capace di preservare uno stile di vita tradizionale e genuino perché dolcemente accoccolata e protetta dalle splendide colline marchi-giane.La visita parte dall’Arena Sferisterio, sim-bolo indiscusso della città, unico nel suo genere, un tempo destinato al gioco del pallone col bracciale ed ora, grazie alla sua ottima acustica, scenario ogni anno di stagioni liriche di ottimo livello.Percorrendo Piazza Mazzini e le viuzze del Centro Storico si può arrivare a Piazza della Libertà, sulla quale prospettano edi-fici pubblici e monumentali: il Palazzo del Comune, la Loggia dei Mercanti, il Palazzo della Prefettura, la Chiesa di San Paolo, la Torre Civica con l’orologio planetario e il Teatro Lauro Rossi, costruito alla fine del Settecento. Nel cuore della città sorge il settecentesco Palazzo Buonaccorsi voluto dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino nel 1652 e all’in-vestitura a conte di Simone Buonaccorsi

nel 1701 da parte di Papa Clemente XI. Palazzo Buonaccorsi ospita i Musei civici con le collezioni di Arte Antica e di Arte Moderna ed il Museo della Carrozza. Da non perdere il bellissimo Palazzo Ricci che al suo interno accoglie una Pinacote-ca di Arte del Novecento. In una città così ricca di storia non poteva certo mancare una biblioteca, la Biblio-teca Comunale Mozzi-Borgetti, colma di libri antichi molto rari e bellissima anche da un punto di vista architettonico e di affreschi. Di notevole interesse la Basilica della Mi-sericordia, che ha origine da un’antica cappella votiva eretta nel 1447, in un solo giorno, per allontanare il pericolo della peste, poi ricostruita e ampliata su dise-gno del Vanvitelli tra il 1735 e il 1741. Uscendo dal Centro Storico, nella frazione di Villa Potenza, si può ammirare il Teatro Romano Helvia Recina risalente al II sec. d.C.In ultimo, un tuffo nel passato con la vi-sita dell’Ecomuseo delle Case di Terra di Villa Ficana.

Piazza Nazario Sauro28

blic Museums is found in the centre of the town. A building that must be seen is the beautiful Palazzo Ricci with a 20th-century Art Gallery. Other places worth visiting are the Mozzi-Borgetti Public Library, containing many rare ancient books, and the Basi-lica della Misericordia that was turned from an old votive chapel erected in 1447 in a single day. Mo-ving away from the historic centre, in the frazione of Villa Potenza, you can admire the Helvia Recina Roman Theatre, dating back to the 2nd century AD. Lastly, take a leap into the past by visiting the Eco-museum of Case di Terra Villa Ficana.

TOP 4www.comune.macerata.itTel +39 0733 2561

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1 ARENA SFERISTERIO Sferisterio arena

BIBLIOTECA COMUNALE MOZZI-BORGETTI Mozzi-Borgetti Municipal Library

MUSEI DI PALAZZO BONACCORSIPalazzo Bonaccorsi Museum

TEATRO LAURO ROSSILauro Rossi Theater

PALAZZO RICCIRicci Palace

BASILICA DELLA MISERICORDIABasilica of Misericordia

TORRE CIVICA CON OROLOGIO PLANETARIOCivic Tower with planetary clock

TEATRO ROMANO HELVIA RECINA DI VILLA POTENZAHelvia Recina Roman Theater in Villa Potenza

PIAZZA DELLA LIBERTÀ - LOGGIA DEI MERCANTIPiazza della Libertà - Loggia dei Mercanti

CASE DI TERRA DI VILLA FICANAVilla Ficana Rural Homes

TOP 10

RecanatiTipica “città balcone” per l’ampio panora-ma che vi si scorge. Qui nacque Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della let-teratura italiana. Da non perdere il colle de “L’infinito”, la casa di Silvia e la piazzetta de “Il sabato del villaggio”.A typical example of a “balcony city” for the wide panorama that it offers. It is here that Giacomo Leopardi was born, one of the greatest poets of Italian literature.

NEI DINTORNI

TASTE: Pappardelle con la papera (pasta)EVENT: Macerata Opera Festival - Luglio/agosto

Marche

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Travelling through the Chienti valley from the Adriatic coast to the Apennines, tourists will see Monte San Giusto on a hilltop. Once on top, as you enter the historic centre you will see its magnificent square wanted by Bonafede in 1500. Many houses had to be demolished to enhance the square and make space for his Palazzo Fortezza which today hosts a museum in its basement, containing the Maggiori collection and the Cantalamessa founda-tion. One of its rooms, called “the bishop’s room”, contains a collection of frescoes attributed to pain-ter Amico Aspertini from Emilia. From the square, going along via Tolomei, the Church of Santa Ma-ria della Pietà, where Bonafede is buried, preser-ves “The crucifixion”, a magnificent altarpiece by Lorenzo Lotto considered the artist’s masterpiece.

Cortile Palazzo Bonafede

Palazzo Bonafede

Campagna sangiustese

Palazzo dei Priori

Percorrendo la Val di Chienti, all’altezza di Trodica di Morrovalle, sul culmine di una col-lina, spicca Monte San Giusto. Giunti in cima, si entra nel Centro Storico da Porta Roma-na e sempre dritti se ne può uscire da Porta Moisè, percorrendo così quella parte dell’an-tica Firmum – Pausulae, odierna Strada Pro-vinciale, che passava appunto all’interno del paese. Lungo questo tragitto il Centro Stori-co si apre sulla splendida e antica piazza così voluta nel 1500 dal Bonafede, abbattendo le numerose case presenti per esaltare il suo Palazzo Fortezza, la cui imponente faccia-ta fronteggia il loggiato di Palazzo dei Prio-ri, al seminterrato del quale si trova il Polo Museale con la Collezione Maggiori (antichi disegni dal 1500 al 1700) e il Fondo Canta-lamessa. Nella stanza denominata “la stanza del Vescovo”, si conservano affreschi attribu-iti al pittore emiliano Amico Aspertini. Dalla Piazza, lungo Via Tolomei, la Chiesa di Santa Maria della Pietà, mausoleo dello stesso Bo-nafede, conserva la magnifica pala di Loren-zo Lotto, “La Crocefissione”, unanimemente riconosciuta quale il capolavoro dell’artista. Si tratta di un’esperienza che lascia il segno: la grande pala giganteggia all’interno della

chiesetta e circonda lo spettatore come una rappresentazione teatrale. Poco oltre, giunti a Porta Moisè, a sinistra si può salire fino alla cima del paese, ver-so l’antico complesso di Sant’Agostino, che sorge nel luogo certamente sito del primo incastellamento, dopo l’anno Mille. Ancora avanti si apre Porta della Sala, l’ultima delle tre che anticamente sigillavano la cinta mu-raria, ora inglobata nelle abitazioni. Il Cen-tro Storico è tutto da vedere: gli stretti vicoli chiamati “gabbe”, la Collegiata, le piazzette, gli slarghi, e percorrerlo camminando è una esperienza sensoriale da non perdere.A Monte San Giusto l’economia è rappresen-tata in massima parte dall’industria e dall’ar-tigianato della calzatura e numerosi sono i punti vendita all’interno delle aziende. Nel mese di settembre/ottobre si svolge ogni anno Clown&Clown Festival, un grande festi-val che dal 2005 si fa messaggero del valore universale e terapeutico della risata. Appun-tamento consolidato, tanto da far guadagna-re a Monte San Giusto il titolo di Città del Sorriso.A causa del sisma del 2016, verificare lo sta-to delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Pala Lorenzo Lotto30

It’s really an impressive sight: the huge altarpiece towers over the inside of the little church and ma-kes the viewer feel like watching a theatrical play. All parts of the historic centre are beautiful: the narrow alleys called “gabbe”, the Collegiate Chur-ch, the little squares, the wide spaces and going through it, walking, is a sensory experience not to be missed. The economy of Monte San Giusto is mostly represented by the footwear-making craft and industry, and many companies offer direct sa-les opportunities. Every year in September/Octo-ber, they hold the Clown & Clown Festival, a well consolidated event that earned Monte San Giusto the title of Smile City. Due to the earthquake of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessib lity of monuments.

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1 CROCEFISSIONE DI LORENZO LOTTO Crucifixion by Lorenzo Lotto

POLO MUSEALE COLLEZIONE MAGGIORI E FONDO CANTALAMESSAMaggiori collection and the Cantalamessa foundation

OUTLET DELLA CALZATURAFootwear Outlet

STANZA DEL VESCOVO Bishop’s Room

PALAZZO BONAFEDEBonafede Palace

TOP 5

www.comune.montesangiusto.mc.itTel +39 0733 839011

Clown&Clown Festival

Collezioni Maggiori

MONTESAN GIUSTO

TASTE: Filoni di mosto (dolce)EVENT: Clown&Clown Festival - Prima settimana di ottobre

Marche

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Montecosaro è un piccolo castello che sem-bra puntare al cielo con la cima del suo col-le. Frustoli di reperti romani, fra cui tombe e lapidi, suggeriscono al visitatore un’origine molto lontana nel tempo.L’intero borgo è circondato da una cinta mu-raria ben conservata, ma delle antiche porte medievali rimane solo Porta San Lorenzo, che si apre verso levante.Nella suggestiva cornice di Palazzo Marinozzi (complesso architettonico costruito intorno alla Porta San Lorenzo) è disponibile uno spa-zio museale intitolato “Cinema a pennello”. Si tratta dell’unica esposizione permanente a livello nazionale di bozzetti originali dipinti per manifesti di film che hanno fatto la storia cinematografica mondiale.Arrivando in Piazza Trieste si incontra l’otto-centesco Teatro Storico Comunale Delle Log-ge, un piccolo gioiello stilistico e architettoni-co che presenta un impianto a ferro di cavallo privo di loggione.Sulla piazza si affaccia, inoltre, la Collegiata di San Lorenzo, che ha assunto le attuali forme nel 1723 in seguito ad un generale rifacimen-to. Sul lato opposto della piazza si incontra il Complesso Agostiniano di Montecosaro,

Montecosaro is a small castle that, with the hil-ltop, looks like it wants to reach the sky.The whole village is surrounded by well preser-ved walls, but only Porta San Lorenzo, opening to the East, remains of the ancient mediaeval gates.A museum exhibition called “Cinema a pennel-lo” has been set up in the enchanting setting of Palazzo Marinozzi. It is the only permanent exhi-bition in Italy displaying original sketches reali-sed for the posters of films that have made the history of world cinema.As you reach Piazza Trieste, you will encounter the 19th-century Teatro Storico Comunale Delle Logge, a delightful example of architecture and style. The square is also overlooked by the Col-legiate Church of San Lorenzo (1723). On the

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TEATRO DELLE LOGGE “Delle Logge“ Theater

C.A.M. COMPLESSO AGOSTINIANO DI MONTECOSARO CAM

CHIESA SANTA MARIA A PIÈ DI CHIENTIChurch of Santa Maria in Pie’ di Chienti

MUSEO DEL CINEMA A PENNELLOPaintbrush Film Museum

OUTLET DELLA CALZATURAFootwear Outlet

costituito dalla Chiesa di Sant’Agostino, edi-ficata verso la metà del Duecento, dall’attua-le Palazzo Comunale e dalla Pinacoteca, che ospita una mostra permanente di De Chirico e Maccari. Un’ultima tappa è d’obbligo: il Giardino del Cassero, antica rocca fortificata senza più traccia di torre, da dove la vista del viandan-te può spaziare in lontananza tra scaglie di mare e colli accesi dai girasoli.Il Centro Storico di Montecosaro è diviso da una manciata di chilometri dal nuovo in-sediamento di Montecosaro Scalo, ricco di attività commerciali e industriali soprattutto della calzatura, ma anche scrigno di una pre-ziosa chiesa di età romanica, Santa Maria a piè di Chienti. I primi dati storici risalgono al 936, ma si ipo-tizza la sua esistenza già in età longobarda. La parte absidale è la più interessante del pa-ramento esterno, con le complesse absidio-le che animano l’insieme. L’interno è a due piani sovrapposti, con matronei, soffitto a ca-priate e finestrelle in alabastro. Le tre navate con archi scanditi da lesene sono in stile lom-bardo, mentre la parte absidale è in perfetto stile borgognone.

other side of the square, there is the C.A.M., Complesso Agostiniano di Montecosaro, consi-sting of the Church of Sant’Agostino, constructed around the middle of the 13th century, the cur-rent Palazzo Comunale and an art gallery that houses a permanent exhibition of De Chirico and Maccari. Only a handful of kilometres divide the historic centre of Montecosaro from the new settlement of Montecosaro Scalo, a busy centre with many businesses and industries, especially footwear, but also the home of the Church of Santa Maria a pie’ di Chienti, a beautiful Roma-nesque church that historians date back to 936. The inside consists of two levels with matronea, timber roof truss and alabaster windows. The three naves are in Lombard style while the apse is in Burgundian style.

Chiesa Santa Maria a piè di Chienti 3332

Scorcio del Centro Storico

Teatro delle Logge

Porta San Lorenzo

Veduta di Montecosaro

www.comune.montecosaro.mc.itTel +39 0733 560711

Morrovalle

Loreto

Borgo Medievale circondato da morbidi ri-lievi collinari rivestiti da filari di vite e da pra-ti adibiti al pascolo, sorge sulla cima di un poggio, da cui domina la Valle del Chienti.

La città di Loreto si è sviluppata intorno alla celebre Basilica che ospita la Santa Casa di Nazareth portata in volo da un gruppo di angeli.

A Mediaeval Village surrounded by soft hills co-vered with vines and grazing meadows.

The town of Loreto has grown up around the famous Basilica which houses the Holy House of Nazareth flown to this place by a group of angels.

TOP 5

NEI DINTORNI

MONTECOSARO

Marche

TASTE: Ciauscolo (salame)EVENT: Passeggiare degustando - Secondo fine settimana di luglio

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Una vacanza che ha il sapore dell’amicizia, della simpatia, della festa. Soggiornare a Porto Sant’Elpidio (Bandiera Blu) è immergersi nell’abbraccio tra l’az-zurro dell’Adriatico e il verde delle colline. La pista ciclabile e il lungomare sono per-corribili con una passeggiata collegata a tutta la Riviera del Fermano, di sera il lun-gomare si trasforma in uno dei centri più vivaci della movida notturna. Di mattino sul lungomare di Porto Sant’El-pidio è possibile visitare i casotti dei pe-scatori e acquistare il pesce direttamente dalle piccole cooperative, alle 7.30 d’e-state ed alle 9.30 d’inverno. In alcune oc-casioni i pescatori rievocano per i turisti l’antica pesca alla sciabica. La pesca alla sciabica, o tratta, caratteristica in tutto l’A-driatico, si svolgeva per lo più nelle prime luci dell’alba, quando il pesce è come ad-dormentato e facilmente cade nella trap-pola. Si utilizzava la tecnica della pesca con una rete capace d’intrappolare molti pesci e di varie specie.Porto Sant’Elpidio ha avuto un porto già in epoca romana. Oggi dell’antico borgo marinaro ha preservato alcune zone del

A holiday that has a friendly, amiable and festive flavour. Staying in P. S.Elpidio (Blue Flag) means immersing yourself in the blue of the Adriatic sea and the green of its hills.The bike path and the promenade extend along the entire coastline of Fermo, allowing nice walks and rides, and at night the promenade turns into one of the main centres of nightlife in the area. In the morning, you can visit the fisher-men’s huts on the seafront of Porto Sant’Elpidio and buy fish directly from the small cooperati-ves, at 7.30 am in the summer and at 9.30 in the winter. On some occasions, fishermen may perform for the tourists and demonstrate the ancient traditional method of fishing “alla scia-bica”. Porto Sant’Elpidio already had a port at the time of the Romans. Today, only some areas

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VILLA BARUCHELLO E PARCO BOTANICO Villa Baruchello and Botanical Gardens

LUNGOMARE E BORGO MARINAROSeafront and fisherman’s village

PISTA CICLABILECycle path

PINETA Pine forest

OUTLET DELLA CALZATURAFootwear Outlet

Centro Storico, antiche case di pescatori, villini liberty circondati da curati giardini e una rinomata cucina tipica a base di pesce.Degne di interesse le maggiori ville stori-che di Porto Sant’Elpidio, quali Villa Baru-chello, al cui parco e giardino botanico è stata dedicata una pagina del portale dei Parchi più Belli d’Italia, Villa Murri, Villa Trevisani, Villa Maroni, Villa Maggiori e Villa Bezzi. Nella seconda decade di luglio, in vari spa-zi della città si tiene il festival “I Teatri del Mondo - Festival Internazionale del Teatro per ragazzi”. Formazioni nazionali e inter-nazionali presentano produzioni con le più svariate e originali tecniche di rappresen-tazione: ombre, pupazzi, burattini, mario-nette, danza, attori, nuove tecnologie. I Teatri del Mondo è il più grande e longe-vo festival italiano dedicato al teatro per l’infanzia e la gioventù nel mondo.Porto Sant’Elpidio è uno dei centri d’ec-cellenza della produzione calzaturiera delle Marche; il percorso degli outlet, spacci aziendali e factory store della cal-zatura è presente nel circuito PSE Shop-ping Tour.

of the historic centre remain of what was once the ancient fishing village.Historic villas worthy visiting are Villa P.S. Elpi-dio, Villa Baruchello whose park and Botanical Garden are featured in a page of the web portal of the Most Beautiful Parks in Italy, Villa Murri, Villa Trevisani, Villa Maroni, and Villa Bezzi. The festival “I Teatri del Mondo – Festival Internazio-nale del Teatro per ragazzi” is hold in the middle of July at several venues throughout the city. I Teatri del Mondo is the biggest and oldest Italian festival dedicated to the theatre for children and young people in the world.P.S. Elpidio is one of the most important centres in Marche for footwear production; the tour of footwear outlets, factory outlets and factory sto-res is featured in the PSE Shopping Tour circuit.

Lungomare di Porto Sant’Elpidio 3534

Festival “I Teatri del Mondo”

Spiaggia di Porto Sant’Elpidio

Villa Barruchello

Pista ciclabile

Fermo

Porto San Giorgio

È una delle più belle terrazze della costa marchigiana con un panorama che va dai Monti Sibillini al mare, fino alla meraviglio-sa Piazza del Popolo. Da non perdere Torre di Palme, il borgo affacciato sul mare.

Caratteristica cittadina marinara con spiagge di sabbia lunghe e accoglienti, ideale per fa-miglie e perfetta per trascorrere una vacan-za all’insegna della pace e della tranquillità.

It’s one of the most beautiful terraces on the coast of Marche with a panorama that extends from the Sibillini mountains to the sea. Do not miss Torre di Palme.

A picturesque seaside town with long and easily accessible sandy beaches, ideal for families.

TOP 5

NEI DINTORNI

www.elpinet.it Tel. +39 0734 908263

PORTOSANT’ELPIDIO

Marche

TASTE: Sardoncini scottaditoEVENT: Festa del Primo Maggio - Primo maggio

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Civitanova Marche nasce come piccolo borgo marinaro e, anche se da alcuni anni si è sviluppata come importante centro industriale nel settore calzaturiero e della lavorazione dei pellami, conserva ancora il suo forte legame con il mare e la cultura marinara. La città presenta oggi una varietà di pae-saggi e colori, un antico borgo medievale ricco di storia ed arte, tipicità enogastro-nomiche, cultura e folklore affascinanti, una spiaggia ampia e attrezzata, un mare pulito ed insignito più volte del presti-gioso riconoscimento della Bandiera Blu. Accanto a tutto ciò, la possibilità di fare shopping negli spacci aziendali di imprese di fama internazionale. Una città, insom-ma, in grado di soddisfare le esigenze del turista con proposte interessanti ed inno-vative nel rispetto delle tradizioni e della gentile ospitalità marchigiana. La visità della città può partire da Piazza XX Settembre, una delle più grandi delle Marche; con quattro passi si raggiunge la Chiesa di Cristo Re, rivolta verso il mare, con il suo imponente campanile dotato alla sommità di una lanterna-faro.

Civitanova Marche (blue flag) was born as a small fishing village, and although in the past years it has become an important industrial centre in the footwear and leather processing sector, it still retains a strong connection with the sea and its maritime culture. The town features an old me-diaeval district rich in history and art, gastronomic traditions, fascinating culture and folklore, a large and well-equipped beach that is ideal for families, and a clear sea that many times has been awarded the prestigious Blue Flag certification. In addition, the opportunity to do shopping in the outlet stores of internationally renowned companies. The city presents. Within a walking distance of Piazza XX Settembre, one of the largest in Marche, you will find the Church of Cristo Re featuring an imposing bell tower with lantern at the top. Along the way,

Lungo il percorso, sulla sinistra si incon-trano la Vecchia Pescheria in stile liberty e il quartiere Shangai, che si connota per l’aspetto pittoresco di vecchio borgo ma-rinaro. Una piacevole passeggiata lungo il molo conduce al piccolo faro verde che sorveglia la bocca del porto. Lasciando il clima frizzante e moderno del porto, ci si può rifugiare nella poesia di Civitanova Alta, dalla struttura medievale rimasta inalterata dove, entrando da Porta Marina con il caratteristico cipresso nato dentro la fascia merlata si può raggiunge-re facilmente Piazza della Libertà. Da non perdere una passeggiata per i pittoreschi vicoli, dove si affacciano i palazzi nobiliari e le chiese storiche, l’emozionante pano-rama connotato dal verde delle colline e dall’azzurro dell’Adriatico in lontananza, il teatro Annibal Caro e la Pinacoteca Comu-nale Marco Moretti.Se si ama la natura, non si possono che apprezzare gli intramontabili paesaggi marchigiani, le dolci colline, le spiagge e il mare, le passeggiate nel verde lungo il Fiume Chienti e la pista ciclabile che lega la Città Costiera alla Città Antica.

you will encounter Vecchia Pescheria, an old art nouveau fish market and the Shanghai district. A pleasant stroll along the pier will take you to a small green lighthouse that guards the entrance of the harbour. Leaving the sparkling and modern at-mosphere of the Port, you can immerse yourself in the poetic beauty of Civitanova Alta. Enjoy a stroll through the picturesque alleys overlooked by the palaces of the nobles and historic churches, admire the breathtaking panorama outlined by green hills and the blue of the Adriatic see in the distance, visit the Annibal Caro Theatre and the Marco Moretti Public Art Gallery.

Veduta di Civitanova dall’alto 3736

Borgo di Civitanova Alta

Molo e faro verde

Porto di Civitanova

Porta Marina, Civitanova Alta

CIVITANOVAMARCHEwww.civitanovamarche.infoTel +39 0733 822213

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1 PORTO TURISTICO Marina

VECCHIA PESCHERIAOld fish market

MERCATO DEL PESCE CON ASTAFish market with auction

BORGO DI CIVITANOVA ALTAVillage of Civitanova Alta

TEATRO ANNIBAL CAROAnnibal Caro Theatre

OUTLETOutlet

PINACOTECA COMUNALE MARCO MORETTI“Marco Moretti” Municipal Picture Gallery

PISTA CICLABILECycle path

TOP 8

Porto Recanati

Monte Conero

Borgo di pescatori con il suo bellissimo lungo-mare, completamente chiuso al traffico, per-fetto per salutari passeggiate o giri in bicicletta.

Il Parco rappresenta un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, con numerosi sentieri per mountain bike, trekking ed equitazione. Da non perdere Portonovo, la spiaggia delle Due Sorelle, Numana e Sirolo.

A fishermen’s village with a pedestrian-only promena-de, perfect for walking or cycling.

A real paradise for birdwatchers with many trails for moun-tain biking, trekking and horse riding. Do not miss Sirolo, the beach of Due Sorelle, Numana, Sirolo and Portonovo.

NEI DINTORNI

TASTE: Brodetto di pesceEVENT: Civitanova Danza - Varie date

Marche

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SS. 4 SALARIA

SS. 4

SS. 8

SS. 4

SS. 4

GRA

Tivoli

Parco di Veio

Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

Parco Nazionaledei Monti Sibillini

Riviera delle PalmeLungomare Cupra/San Benedetto

Lago del Turano

Poggio MirtetoRoccaSinibalda

Arquata del Tronto-Trisungo

AcquasantaTerme

Leonessa

Labro

Greccio

Lago del Salto

SAN BENEDETTO DEL TRONTOASCOLI PICENO

CITTADUCALE

MONTELEONE S.

PALOMBARA S.MONTEROTONDO

FARA IN SABINA

ROMA

RIETI

OSTIA

ACQUAVIVA P. MonteprandoneOffida

AMATRICE Lago Scandarello

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Antrodoco

MONSAMPOLO

DA SAN BENEDETTO AD OSTIALa SS 4 Via Salaria

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - ROMA (GRA) Distanza / distance Km 205 Tempo di percorrenza / travel time 2.50 hStrade da percorrere / Itineraries: SS4 Via Salaria fino a Roma, per Ostia GRA (Grande Raccordo Anulare) e SS8 Via del Mare

Frasso Sabino

LAZIO MARCHE PUNTI D’INTERESSE VICINO L’ITINERARIOPlaces of interest along the route

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La vivace città di San Benedetto del Tronto, visitabile sia a piedi che in bi-cicletta grazie alla comoda pista cicla-bile che costeggia il lungomare, è una splendida località di mare con una lun-ga spiaggia di sabbia finissima e dorata (Bandiera Blu). Si parte dal cuore pulsante della città, il porto. Per conoscere davvero il popolo sanbenedettese bisogna fare una tappa al Mercato Ittico al porto dove si può as-sistere allo sbarco dei pescherecci e alla vendita del pesce secondo un rituale secolare. Da lì, proprio sulla banchina, si può visitare il Museo del Mare con la sua esposizione di acquari, anfore e cro-stacei. Si indirizza poi la prua in direzione del Museo d’Arte sul Mare (MAM), dove 10 murales e 135 sculture disseminate lun-go la banchina del Molo Sud danno vita ad un museo a cielo aperto in una loca-tion unica nel suo genere. La passeggiata prosegue verso lo splen-dido Lungomare delle Palme, inaugura-to nel 1932, che rappresenta la cartolina più tipica della città, incorniciata dalle

The lively town of San Benedetto del Tronto can be visited both on foot and by bicycle thanks to a comfortable bike path that runs along the pro-menade. It is delightful seaside resort with a long golden beach of fine sand (Blue Flag). To truly know the people of San Benedetto, you need to make a stop at the Harbour and visit the Fish Market where you can observe the fishing boats moor and visit the Museo del Mare. Sail now in the direction of the MAM – Museo d’Arte sul Mare, where 10 murals and 135 sculp-tures spread along the quay of the South Pier give life to an open-air museum in a one-of-a-kind lo-cation. You can continue your walk to the beautiful promenade, Lungomare delle Palme, which is the place that better represents the city. It was

circa 8000 palme che fanno di San Be-nedetto la capitale della Riviera delle Palme. Ci si tuffa poi nei vicoli di Via La-berinto, nel quartiere del Mandracchio, il primo insediamento marinaro sorto al di fuori del vecchio incasato nella sotto-stante Marina, dove non è raro incon-trare alcune “retare”, le donne che in-trecciano e riparano le reti. Si arriva così al Centro Cittadino, ricco di variopinte opere d’arte contempora-nea, il salotto della città, con i negozi e le boutique, per una bella dose di shop-ping ed un aperitivo in riva al mare. Situata a Nord della foce del Fiume Tronto, la Riserva Naturale Sentina, si caratterizza, oltre che per la migrazione dell’avifauna, per un tratto di spiaggia sabbiosa con retroterra non edificato.Sullo sfondo si intravede il vecchio borgo della città, il Paese Alto, con le sue bellezze monumentali, le antiche chiese fino al grande Torrione che si erge sulla città. Si tratta della Torre dei Gualtieri risalente al XII-XIII secolo, con la sua singolarissima pianta esagonale che ricorda lo scafo di una nave.

inaugurated in 1932 and is framed by approxima-tely 8,000 palm trees that make San Benedetto the capital of Riviera delle Palme. You can then have a walk through the alleys of Via Laberinto in the “Mandracchio” neighbourhood where it is not unusual to meet the “retare”, women who in-terweave and repair nets. Finally, you will reach the city centre, the heart of the city, full of colour-ful contemporary artworks, shops and boutiques for a great shopping experience and an aperitif by the sea. Located north of the mouth of the River Tronto, you will find Sentina Nature Reserve which, besi-des bird migration, is characterised by a stretch of sandy beach with a rural hinterland. “Paese Alto”, the town’s old borough with its magnificent beau-ties can be seen in the background.

Lungomare delle Palme 4140

MAM Museo d’Arte sul Mare

“Lavorare, Lavorare...” di Ugo Nespolo

San Benedetto di notte

Paese Alto

SAN BENEDETTODEL TRONTO TOP 4

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1 MOLO SUD E MAM MUSEO D’ARTE SUL MARE North Pier and Maritime Museum

VIA LABERINTO - IL MANDRACCIO Via Laberino - Il Mandraccio

LUNGOMARE DELLE PALMESeafront

MERCATO ITTICO AL PORTOFish Market at Port

MUSEO DEL MARE Sea Museum

TORRE DEI GUALTIERIGualtieri Tower

CENTRO CON LA VIA DELLO SHOPPINGShopping street

PAESE ALTOHigh country

TOP 8

Riviera della PalmeQuesto tratto di costa marchigiana ada-giato tra l’azzurro del mare e il verde delle colline ospita, oltre San Benedetto, altri due borghi incantati da non perdere: Grottammare e Cupra Marittima.

This stretch of coast lies between the blue sea and the green hills of Marche and, besides San Benedetto, is home to two other picturesque vil-lages: Grottammare and Cupra Marittima.

NEI DINTORNI

www.comunesbt.itTel +39 0735 7941

TASTE: Brodetto alla sanbenedettese

EVENT: Festa della Madonna della Marina - Ultima domenica di luglio

Marche

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Acquaviva Picena (Bandiera Arancione) sorge su una collina dalla quale è possi-bile ammirare uno stupendo panorama sulle colline marchigiane fino ai monti dell’Appennino, come il Vettore, il Gran Sasso e la Maiella. Il borgo è caratterizzato dalla Rocca, vero capolavoro di architettura militare rinasci-mentale, la cui prima costruzione risale al XIV secolo ad opera dei nobili della fami-glia Acquaviva. Esemplare importante di fortificazione, presenta una pianta a qua-drilatero irregolare, che racchiude un’am-pia corte centrale con pozzo, con i vertici rafforzati da torrioni. Il torrione più alto, il Mastio, di forma cilindrica, è alto circa 22 metri e presenta una scarpata fortemente accentuata. L’interno è occupato da due vani voltati, tra loro collegati da una scala in muratura, dove è ospitato il Museo dei Piceni. Davvero suggestivo è lo spettacolo paesaggistico che si apre allo sguardo del visitatore dalla sommità del Mastio, che permette di scorgere per un ampio oriz-zonte il mare, i colli circostanti e le impo-nenti vette del Gran Sasso e della Maiella. Il torrione, da cui si aprono feritoie per

Acquaviva Picena (Orange Flag) is perched on a hill from which you can admire a wonderful panorama that extends from the hills of Marche to some of the Apennines, i.e., Mount Vettore, Gran Sasso and Maiella. The village is characterized by its Fortress, a true Renaissance masterpiece of military architecture which was first built in the 14th century by the no-ble Acquaviva family. An important example of fortification, it has an ir-regular quadrilateral plan which encloses a large central courtyard with well, with its corners rein-forced by towers. The interior consists of two vau-lted rooms connected by a masonry staircase and it houses the Museum of Piceni. A really impressive panorama is offered to visitors from the top of the large Keep. The tower has a pentagonal plan and

bocche da fuoco, posto in diagonale ri-spetto al Mastio, è di pianta pentagonale e presenta all’interno due vani sovrapposti aperti sulla corte. Le altre due torri, rispet-tivamente di pianta pentagonale e quadra-ta, erano destinate ad armi leggere quali colubrine ed archibugi. Nella parte alta, percorribile attraverso camminamenti, la struttura difensiva pog-gia su eleganti beccatelli. Nello spessore della muraglia è ricavato un corridoio con piccoli appostamenti a casa-matta ed una porta all’uscita della cortina. La Rocca ospita oggi il Museo dei Piceni.Passeggiando tra i vicoli di Acquaviva si incontra Piazza San Nicolò, che si trova al centro del borgo antico, disposta in for-ma allungata fra due opposti colli; su di essa si affacciano la Chiesa omonima del XVI secolo, la Casa Rossi Panelli e la Torre Civica. Fuori dal Centro Storico, la Chiesa di San Francesco con l’annesso convento è la più antica fondazione francescana di tutta la Marca, istituita dal medesimo San Fran-cesco d’Assisi su invito della famiglia degli Acquaviva.

consists of two rooms on two levels that open on the courtyard. The other two towers were used to keep light weapons, e.g., culverins and arque-buses. A corridor was realised within the walls. It features small casemates and a gate between the ramparts. Walking through these alleys, you will find Piazza San Nicolò that is located in the centre of the old town and arranged in an elongated shape between two opposite hills; it is overlooked by a 16th-cen-tury church of the same name, Casa Rossi Panelli and Torre Civica. Outside the historic centre, the Church of San Fran-cesco together with the annexed convent is the ol-dest Franciscan foundation in the entire Marches, founded by St Francis of Assisi on invitation of the Acquaviva family.

Fortezza 4342

Veduta di Acquaviva dall’alto

Piazza San Nicolò

Fortezza

Scorcio del Centro Storico

ACQUAVIVAPICENA TOP 4

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1 FORTEZZA E MUSEO DEI PICENI Fortress

CHIESA DI SAN FRANCESCOChurch of San Francesco

PIAZZA SAN NICOLO’Piazza San Nicolò

CHIESA DI SAN NICOLO’Church of San Nicolò

PALAZZO COMUNALE Town Hall

CHIESA DI SAN ROCCOChurch of San Nicolò

TOP 6

OffidaOffida, borgo antico racchiuso dalle mura castellane del XV secolo, posto su uno sperone roccioso, tra la Valle del Tesino e la Valle del Tronto, è noto per la laboriosa e paziente arte del delicato merletto al tombolo, tradizione antica, a cui è dedica-to un museo. Famosa anche per la produ-zione di vino, l’eccellente “Offida DOCG”.

Offida, an ancient village enclosed by 15th-cen-tury castle walls, is known for the art of bob-bin lace and is home to a museum dedicated to this ancient tradition. It is also renowned for its wine, the excellent “Offida DOCG”.

NEI DINTORNI

www.comuneacquavivapicena.itTel +39 0735 764005

TASTE: Pesca al cioccolatoEVENT: Secondi a nessuno - Metà di luglio per una settimana

Marche

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Monsampolo del Tronto sorge in posizio-ne dominante sulla riva sinistra del Fiume Tronto a 184 m. s.l.m. e la sua collocazione permette di spaziare nei prospetti geografici del Gran Sasso e dei Monti Sibillini, del Mare Adriatico e della Bassa Marca. Il Percorso di visita parte dal Convento di San Francesco, costruito alla fine del 500: il complesso monastico conserva un chiostro con colonnato e pozzo in travertino e pareti affrescate e al suo interno si trova il Museo Civico dedicato all’arte sacra, che conserva interessanti sculture lignee, come quella di S. Alessio dormiente (scuola romana sec. XVII) e alcuni dei volumi più importanti della Bi-blioteca Tomistica di Sant’Alessio. Avanzando verso il Centro Storico si trova il Museo-Laboratorio Archeologico che espo-ne due tombe romane ad inumazione con il relativo corredo e oggetti provenienti da una necropoli, un insediamento piceno riferibile al VI-V secolo a.C. ed un fossato difensivo del IV-III secolo a.C. Proseguendo si arriva a Piazza Castello, detta Terravecchia, sulla quale si affacciano il Palaz-zo Malaspina (sec. XVII), caratterizzato da un portale bugnato sovrastato dal bassorilievo

The tour starts from the Convent of San Francesco built in late ‘500. The monastery buildings preserve a cloister with columns, a travertine well and fre-scoed walls. Inside is the Museo Civico dedicated to sacred art including interesting wooden sculptures among which is St. Alexius dormant (from the Se-venteenth-century Roman school) and some of the most important books of the Biblioteca Tomistica di Sant’Alessio. Moving towards the historical centre there is the Archaeological Museum-Laboratory, with two buried tombs, the items found in it and objects from a Roman necropolis discovered in the Comunanza district. Continuing we reach Piazza Castello, called Terravecchia, on which a Palazzo Malaspina (Seventeenth Century), characterised by a rusticated portal under an heraldic relief of the powerful dynasty, and Palazzo Guiderocchi (Sixteen-

araldico della potente dinastia e il Palazzo Guiderocchi (sec. XVI), con l’elegante portale cinquecentesco e lo scudo inquartato, em-blema della famiglia. Scendendo da Piazza Castello si arriva ai Per-corsi Ipogei, originarie vie di fuga del castello (secc. XVI –XVII), 120 metri di camminamenti sotterranei percorribili, situati sotto le mura che ospitano al proprio interno la Mostra Permanente di presepi artistici del maestro Luigi Girolami. Proseguendo il percorso si arriva a Piazza Roma, dove si trova la monumentale Chiesa di Maria SS. Assunta (sec. XVI – XIX), che con-serva importanti pale d’altare del secolo XVI e sculture lignee dei secoli XV-XVI. Collocato sotto la chiesa c’è il Museo della Cripta, che conserva quattro corpi mummifi-cati: si tratta di mummie “naturali”, conser-vatisi per un processo spontaneo di mummi-ficazione. Infine, nella frazione di Stella, sulla sponda sinistra del Fiume Tronto, si trova l’Abbazia dei SS. Benedetto e Mauro, con la cripta; il monumento conserva elementi architettoni-ci che datano la sua fondazione all’Alto Me-dioevo (VIII-IX secolo).

th Century), with an elegant Sixteenth-Century por-tal and quartered shield, the family emblem. Moving down from Piazza Castello, we reach the Hypogeum Routes, originary escapes from the castle (Sixteenth and Seventeenth Centuries): 120 meters of under-ground walkways located under the walls hosting a permanent exhibition inside dedicated to the Nati-vity Artistic Scenes by Master Luigi Girolami. Conti-nuing, we reach Piazza Roma with the monumental Church of Maria SS. Assunta (Sixteenth-Nineteenth Centuries). Under the church is the Museo della Cripta, where four mummified bodies are preserved, these are “natural” mummies maintained thanks to a spontaneous mummification process. Lastly, the Stella hamlet, on the left bank of river Tronto with the Abbey dedicated to Saints Benedetto and Mauro with the adjoining crypt.

Veduta di Monsampolo 4544

Percorsi Ipogei

Biblioteca Tomistica

Le mummie di Monsampolo

MONSAMPOLODEL TRONTO TOP 4

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MUSEO DELLA CRIPTA–LE MUMMIE DI MONSAMPOLO Crypt Museum - The mummies of Monsampolo

MUSEO CIVICOCivic Museum

MUSEO ARCHEOLOGICOArchaeological Museum

PERCORSI IPOGEI E MOSTRA PERMANENTE PRESEPI ARTISTICI DEL MAESTRO LUIGI GIROLAMI Hypogeum Routes and Permanent Exhibition of Artistic Nativity Scenes by Luigi Girolami

ABBAZIA DEI SS. BENEDETTO E MAURO SS. Benedetto e Mauro Abbey

TOP 5

MonteprandoneMonteprandone borgo accoccolato su una collina, terra natia del francescano San Giacomo della Marca, nato proprio qui nel lontano 1393. Ogni cosa a Monteprando-ne ricorda le gesta di questo frate france-scano. Da non perdere il Santuario di San-ta Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca, fondato da lui stesso e dove oggi sono conservate anche le sue esequie.

A little village nestled on a hill that was home to San Giacomo della Marca, a Franciscan born here in 1393. Do not miss the Sanctuary of San-ta Maria delle Grazie and San Giacomo della Marca that was founded by the saint himself and that today contains his tomb.

NEI DINTORNI

www.comune.monsampolodeltronto.ap.itTel +39 0735 704116

Museo della CriptaTASTE: Gnocchi di patate fatti a manoEVENT: Sagra degli gnocchi - Dal 13 al 17 agosto

Marche

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Travertino, Quintana, ceramics, 100 towers, Calan-chi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Ascolana oli-ves, Falerio and Rosso Piceno Superiore: this is how we can summarise the beautiful city of Ascoli Pice-no. The city is known as the city of the one hundred towers as it contained a huge number of them in the Middle Ages, some of which have been preser-ved. Piazza del Popolo is considered one of the most beautiful squares in Italy. It is in Renaissance style and is dominated by the majestic façade of Palazzo

Pinacoteca Civica

Piazza Arringo

Palazzo dei Capitani del Popolo

Forte Malatesta

Travertino, Quintana, Ceramica, 100 torri, Calanchi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Oliva all’Ascolana, Falerio e Rosso Piceno Su-periore: sintetizziamo così la bellissima città di Ascoli Piceno, un gioiello della regione Marche. La città di Ascoli Piceno, sorta quasi 2.500 anni fa in epoca preromana, è cono-sciuta come la città delle cento torri, per le innumerevoli torri che vi erano in età medie-vale, alcune delle quali ancora conservate. Ascoli è edificata sul travertino, roccia calca-rea diffusa nel territorio e che offre scenari davvero unici. Piazza del Popolo è considerata una della più belle d’Italia e non è possibile andare ad Ascoli senza ammirarla. In stile rinascimen-tale, è sovrastata dalla maestosa facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo (all’interno, la Sala degli Stemmi, un vero e proprio scrigno); vi si ammirano il portale laterale della Chiesa Gotica di San Francesco, le logge ed il caffè storico Meletti, in stile liberty. Si prosegue la passeggiata fino a Piazza Arringo, sede della Cattedrale, del Battistero romanico e del Pa-lazzo Comunale, dove è possibile ammirare anche la Pinacoteca Civica e scoprire, pres-so la Sala Mercatori, la segreta “Carrozza del

tempo”. Da non perdere è il Ponte Agusteo, considerato uno dei ponti più rappresentativi della civiltà romana, avendo conservato inte-gralmente le sue caratteristiche costruttive. Vivamente consigliate sono la visita al Teatro Romano, al Teatro Ventidio Basso, alla Car-tiera Papale, con una piccola sosta presso le Cascate del Castellano, una passeggiata all’E-remo di San Marco e al Santuario di Sant’E-midio alle Grotte. Per finire, un tuffo nel passato è possibile visitando il Forte Malatesta, un’opera fortifi-cata di difesa urbana, uno degli edifici monu-mentali più suggestivi di Ascoli Piceno. Una meritata pausa va effettuata a Castel Trosino, un piccolo borgo medievale arrocca-to sopra Ascoli, fermo nel tempo.

Piazza del Popolo46

dei Capitani del Popolo. The itinerary continues to Piazza Arringo with the Cathedral, the Romanesque Baptistery and Palazzo Comunale where you can also admire the Public Art Gallery. We recommend seeing Ponte Agusteo, considered one of the most representative bridges of Roman civilisation. Other places that we strongly recommend visiting are the Roman Theatre, the Ventidio Basso Theatre, Cartie-ra Papale. It’s also worth having a small stop at Ca-scate del Castellano, a walk to the Hermitage of San Marco, a building perched on the rocky wall of Colle San Marco and the Sanctuary of Sant’Emidio alle Grotte. Finally, travel in time by visiting Forte Mala-testa, one of the most impressive monumental buil-dings of Ascoli Piceno. A well-deserved break is to be made at Castel Trosino, a small mediaeval borough perched on the mountains above Ascoli, where time seems to have stopped.

TOP 4

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PIAZZA DEL POPOLO Piazza del Popolo CHIESA SAN FRANCESCO Church of San Francesco

CATTEDRALE DI SANT’EMIDIOCathedral of San Emidio

PIAZZA ARRINGOPiazza Arringo

PALAZZO DEI CAPITANI DEL POPOLOPalace of Capitani del Popolo

PINACOTECA CIVICACivic Art Gallery

TEATRO VENTIDIO BASSOVentidio Basso Theatre

PONTE ROMANO - TEATRO ROMANORoman Bridge - Roman Theatre

FORTE MALATESTAFortess of Malatesta

MUSEO DELLA CARTIERA PAPALE Papal paper mill

CASCATE DEL CASTELLANOCastellano’s Falls

EREMO DI SAN MARCOSan Marco HermitageCASTEL TROSINOTrosino Castle

TOP 13

Acquasanta Terme

Arquata del Tronto-Trisungo

Parco Nazionale Monti Sibillini

Acquasanta Terme e le sue acque termali solfuree. Da non perdere Castel di Luco.

Da non perdere la passeggiata lungo il Belvedere Fluviale di Trisungo.

Oltre 20 vette che superano i duemila metri con il Monte Vettore. Patria della Regina Sibilla.

Well known for its sulphurous thermal springs.

Strolling along the river promenade of Trisungo.

More than 20 peaks reaching over two thou-sand metres.

NEI DINTORNI

www.comuneap.gov.itTel +39 0736 2981

ASCOLI PICENO

TASTE: Oliva tenera AscolanaEVENT: La Quintana di Ascoli Piceno - Secondo sab luglio - Prima dom agosto

Marche

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Lungolago Scandarello

Veduta del Lago Scandarello

Veduta del lago con i Monti della Laga

Santuario Madonna delle Grazie

Lungo la Salaria, proprio sotto la cittadi-na di Amatrice, si apre alla vista il Lago Scandarello, un bacino artificiale otte-nuto mediante lo sbarramento del Rio Scandarello nel 1924. La superficie del bacino è di 48.5 etta-ri, con oltre 10 chilometri di sponde ed una profondità media di 30 metri. Un lago immerso nel verde che regala una stupenda passeggiata a contatto con la natura. Nel giugno del 1944, le truppe naziste in ritirata minarono con 56 quintali di esplosivo la diga del Lago Scandarello. La morte di migliaia di persone della Vallata del Tronto fu scongiurata grazie alla co-raggiosa azione di un gruppo di giovani amatriciani che non esitarono a mettere in gioco la propria vita, riuscendo a ri-muovere l’intero carico esplosivo. L’eroi-co gesto, con i nomi dei protagonisti, è impresso nel marmo di una lapide inca-stonata sulla diga.Da non perdere, ad Amatrice, è il San-tuario della Madonna delle Grazie, nella frazione di Varoni, che sorge sulle rovine di un’antica villa, presumibilmente ap-

partenuta a Marco Terenzio Varrone, da cui prende il nome anche la località. La costruzione attuale risale al 1523, come ricorda un’iscrizione su una porta laterale. Ha una facciata a timpano in pietra arenaria, restaurata dopo il terre-moto del 1705, e una torre campanaria a tetto aguzzo. L’interno del santuario è a navata unica, finemente decorato con altari barocchi e con una copertura a cas-settoni in legno. L’altare maggiore ospita un tabernacolo e la statua in terracotta dorata della Madonna delle Grazie con il Bambino in grembo, attribuita a Silvestro dell’Aquila. Sulle porte laterali, bassori-lievi intagliati rappresentano il Peccato Originale e la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, mentre in basso sono presenti gli stemmi di Amatrice e degli Orsini.

A causa del sisma del 2016, verificare lo stato delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Veduta del Lago Scandarello dalla diga48

TOP 3

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1 LAGO DI SCANDARELLO Scandarello Lake

PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGAGran Sasso and Monti della Laga National Park

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE (loc. Varoni)Sanctuary of Madonna delle Grazie

NEI DINTORNI

Along Via Salaria, just below the small town of Amatrice, you will find the beautiful Lake Scanda-rello, an artificial lake created by closing the River Scandarello in 1924. The surface area of the lake covers 48.5 hectares with more than 10 kilometres of shoreline and an average depth of 30 metres, while the deepest point, that is the dam, reaches about 55 meters. A lake surrounded by greenery which offers the opportunity to have a wonderful walk in contact with nature. In June 1944, retre-ating Nazi troops mined the dam of Lake Scanda-rello with 5.6 tonnes of explosive. The deaths of thousands of people in the Tronto valley was pre-vented thanks to the courageous action of a group of young people from Amatrice who succeeded in removing all the explosive. The names of the he-

roes, together with their heroic deed, have been engraved in a marble memorial plaque embedded in the dam. A place that must be seen in Amatrice is the Sanctuary of Madonna delle Grazie in the Va-roni district. It was built on the ruins of an ancient villa that presumably belonged to Marco Terenzio Varroneda who gave his name to the locality. The existing building dates back to 1523, it has a sand-stone façade with tympanum and a pointed bell tower. The interior of the sanctuary has a single nave. Bas-reliefs, representing the Original Sin and the Expulsion of Adam and Eve from Eden, are car-ved on the side doors. Below, there are the coats of arms of Amatrice and Orsini. Due to the earthqua-ke of 2016, we recommend checking the status of the areas and the accessibility of monuments.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

AMATRICELAGO SCANDARELLOwww.comune.amatrice.rieti.itTel +39 0746 83081

Il Parco è uno dei più estesi d’Italia con una biodiversità tra le più ricche d’Euro-pa. Al suo interno si ha la possibilità di avere un incontro ravvicinato con alcu-ne specie di animali estremamente rare come il camoscio appenninico, l’orso bru-no marsicano, il cervo, il lupo, il capriolo, l’aquila reale, l’avvoltoio grifone, il gufo, l’allocco e lo spioncello.

Its Park is one of the largest in Italy with a le-vel of biodiversity that is among the highest in Europe. Within the park, you will have the op-portunity to have a close encounter with several rare animal species such as: the Apennine cha-mois, the Marsican brown bear, the deer, the wolf, the roe deer, the golden eagle.TASTE: Spaghetti all’Amatriciana

EVENT: Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana - Ultimo weekend di agosto

Lazio

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Palazzo Vescovile

Torre Civica

Torre Campanaria Cattedrale

Fronte e retro Torre Angioina

Cittaducale, Città del Duca Roberto D’Angiò, ultima estensione settentrionale del Regno di Napoli, nacque per volere della casata nel 1308. Nella cittadina è presente una delle meglio conservate torri di vedetta medievali del Centro Italia.Il borgo, incorniciato dai resti dell’antica cinta muraria, è ricco di monumenti ecclesiastici: la Chiesa di Santa Cecilia, il Convento dei Fra-ti Cappuccini, il Monastero delle Suore Be-nedettine di S. Caterina di Alessandria sono solo gli esempi più fulgidi di una storia fatta di pietre, libri antichi, musei e patrimonio culturale. Una conchiglia, Cittaducale, con la sua perla, Piazza del Popolo: gli archi e la Torre Civica si estendono in continuità con le due chiese di Sant’Agostino e di Santa Maria del Popolo, preziosi esempi dell’architettu-ra basso-medievale e degli stili decorativi abruzzesi. Il Centro Storico è caratterizzato anche da palazzi storici imponenti come Pa-lazzo Dragonetti, Palazzo Maoli e Palazzo Ve-toli. A destra della Cattedrale di Santa Maria del Popolo sorge il Palazzo Vescovile, costrui-to nel 1623 su progetto dell’architetto Pietro Berettini.A cornice, la natura: attualmente snodo del

percorso E1 (sentiero europeo), il Comune accoglie le sorgenti del Peschiera e si impo-ne sulla vallata attraversata dal Fiume Veli-no, celando piccoli boschi e antichi tratturi, retaggio delle colonizzazioni preromane del territorio. Proprio in questa piana si può am-mirare uno degli edifici più straordinari della provincia di Rieti, la Chiesa di San Vittorino, che sta progressivamente sprofondando. Al di fuori del nucleo abitativo, tra i sentieri naturalistici, Cittaducale ospita uno dei siti archeologici più accattivanti della storia sa-bina. Si tratta dell’antico Santuario della Dea Vacuna, reimpiegato in epoca romana come sistema termale (le Terme di Vespasiano), noto perché vi si consumò la morte degli Imperatori Vespasiano e Tito, abituali fre-quentatori dell’Alta Valle del Velino. Da non perdere la Chiesa di Sesto, presente nell’e-lenco delle chiese della Diocesi già dall’anno Mille. Si consiglia anche una sosta al Museo delle Armi e alla Mostra Naturalistica, che si trovano all’interno della Scuola Forestale Carabinieri. Tra leggende, pietre e persone si realizza la vita di una terra umile ma ricca di tradizioni, come le Sagne alla Molinara, che si possono gustare in ogni locale del paese.

Piazza del Popolo50

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1 CATTEDRALE SANTA MARIA DEL POPOLO Cathedral of Santa Maria del Popolo

PALAZZO VESCOVILEBishop’s Palace

PIAZZA DEL POPOLO - TORRE CIVICAPiazza del Popolo -Civic Tower

PALAZZO DRAGONETTI - MAOLI - VETOLI Dragonetti Palace-Maoli Palace-Vetoli Palace

CHIESA DI SAN VITTORINOChurch of San Vittorino

TERME DI VESPASIANOVespasiano’s Baths

MUSEO DELLE BENEDETTINEBenedictines’ Museum

CHIESA SANTA MARIA DI SESTOChurch of Santa Maria di Sesto

MUSEO DELLE ARMI E MOSTRA NATURALISTICAMuseo delle armi e Mostra naturalistica

MURA MEDIEVALI Medieval Walls

Cittaducale, “the City of Duke” Robert of Anjou, the most northern city of the Kingdom of Naples, was founded at the behest of his House in 1308 and since then, owning one of the best preserved mediaeval lookout towers in Central Italy, it de-veloped around Via Salaria. The village, enclosed by the remains of the old defensive walls, is full of religious monuments: the Church of Santa Cecilia, the Convent of the Capuchins and the Monastery of the Benedictine Nuns of S. Caterina di Alessandria. Cittaducale is a shell that hides a pearl, Piazza del Popolo: there, you can admire Torre Civica, the Church of Sant’Agostino and the Church of Santa Maria del Popolo. The square is characterised by the presence of imposing historic buildings such as Palazzo Dragonetti, Palazzo Maoli and Palazzo

CITTADUCALEwww.comune.cittaducale.ri.itTel +39 0746 60801

Antrodoco

NEI DINTORNI

Vetoli. To the right of the Cathedral of Santa Maria del Popolo, you can see Palazzo Vescovile.Do not miss the Church of San Vittorino, slowly ca-ving in. Outside the inhabited area Cittaducale has one of the most interesting archaeological sites in Sabina. It is the Sanctuary of Goddess Vacuna (Terme di Vespasiano), known for being the loca-tion where Emperors Vespasian and Titus met their fate. Also of great interest is the Church of Sesto, featu-red in the list of diocesan churches since the year 1000. We also recommend visiting Museo delle Armi e Mostra Naturalistica.

Antrodoco ha insita nel suo nome la sua posizione geografica, “in mezzo ai monti”. Appena fuori Antrodoco, da non perdere sono le gole di Antrodoco, uno stretto canyon lungo un chilometro e mezzo.

Antrodoco contains within its name its geo-graphical position “between the mountains”. Some of the places to see include the gorges of Antrodoco, a narrow canyon of 1,5 km.

TASTE: “Sagne alla Molinara” (pasta)EVENT: L’Agosto Angioino con Sagra delle “Sagne alla Molinara”- 15 agosto

Lazio

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Fiume Velino

Palazzo Comunale

Teatro Favio Vespasiano

Monte Terminillo

L’itinerario a Rieti comincia in Piazza Cesare Battisti, dove si trova il Palazzo del Governo, una delle principali costruzioni tardo rinasci-mentali. Il Palazzo è impreziosito da una log-gia, attribuita al Vignola, che si affaccia su un panoramico giardino pensile. Sulla piazza si erge anche la Cattedrale di Santa Maria As-sunta, eretta nel 1109. Davanti alla Cattedrale, si eleva la pregevole Torre Campanaria (1252). Attraversando Piazza Vittori, si raggiunge il palazzo Vescovile o Papale, iniziato nel 1283. Da Via Cintia s’imbocca Via Terenzio Varrone, dove è ubicata la Chiesa di Santa Scolastica, progettata dall’architetto Francesco Fontana nel 1695. La centralissima Piazza Vittorio Ema-nuele II corrisponde al punto più alto della città. Il fulcro della piazza è la Fontana dei Del-fini (XIX secolo). Di fronte sorge il Palazzo Co-munale, la cui struttura originaria risale al XIII secolo. Dalla piazza parte Via Garibaldi dove si affaccia il Teatro Flavio Vespasiano, rimoder-nato dall’architetto Achille Sfrondini e inaugu-rato nel 1893. Da Via Cerroni, si arriva al Cen-tro d’Italia, ricordato da una lapide e ubicato in Piazza San Rufo. Qui si trova la Chiesa di San Rufo, dall’interno fastoso. Da Piazza San Rufo si giunge in Via Roma dove si trova la Chiesa

romanica di San Pietro Apostolo. Percorrendo Via San Francesco, si giunge alla Chiesa di San Francesco (XIII secolo), in stile gotico-romani-co. Superata la chiesa e continuando lungo Via San Francesco, si arriva al ponte romano sul Velino, che conduce a Piazza Cavour. Nel cuore della piazza, sorge lo spettacolare monumen-to alla Lira, realizzato dall’artista Daniela Fusco e inaugurato nel 2003. Per la fusione della sta-tua sono state utilizzate 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, appositamente raccolte. Alle porte di Rieti è possibile visitare la Riserva Naturale Regionale Laghi Lungo e Ripasottile: l’area protetta comprende due piccoli laghi situati al centro della Conca di Rieti, solcata dalle acque del Fiume Velino. La città è situata ai piedi del Monte Terminillo, che con i suoi 2.217 metri è la vetta più alta de Monti Reatini, tra le maggiori stazioni tu-ristiche del Centro e Sud Italia, non per nien-te definita anche “la montagna di Roma”, un esempio perfetto di paesaggio appenninico da scoprire e apprezzare sia nella stagione sciisti-ca che in estate, per le piacevolissime escur-sioni lungo i diversi itinerari possibili.A causa del sisma del 2016, verificare lo stato delle zone e l’agibilità dei monumenti.

Torre Campanaria Cattedrale Santa Maria Assunta52

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1 CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA Cathedral of Santa Maria Assunta

PALAZZO VESCOVILEBishop’s Palace

MONUMENTO CENTRO D’ITALIAMonument center of italy

MONUMENTO DELLA LIRAMonument to the lira

PASSEGGIATA FIUME VELINOWalk along the Velino River

MONTE TERMINILLOTerminillo mountain

RISERVA REGIONALE DEI LAGHI LUNGO E RIPASOTTILERegional Nature Reserve of Laghi Lungo and Ripasottile

TEATRO FLAVIO VESPASIANOVespasiano Theatre

PALAZZO COMUNALETown Hall

PALAZZO DEL GOVERNO Governament Palace

The itinerary in Rieti starts in Piazza Cesare Battisti which contains the Palace of the Government, one of the major late Renaissance buildings, the Cathe-dral of Santa Maria Assunta and a beautiful Bell Tower (1252). Further on, you will reach Palazzo Vescovile or Palazzo Papale which was started in 1283 and the Church of Santa Scolastica, designed by architect Francesco Fontana in 1695. Piazza Vit-torio Emanuele II in the centre is the highest point of the city and contains Palazzo Comunale and the Dolphin Fountain (19th century). Leaving the square you can take Via Garibaldi which is overlo-oked by the Flavio Vespasiano Theatre. From Via Cerroni, you will reach the square that according to tradition is the Centre of Italy. It contains the Church of San Rufo and a little further ahead, the

RIETI

NEI DINTORNI

www.comune.rieti.itTel +39 0746 2871

Church of San Pietro Apostolo. Going along Via San Francesco, you will reach the Church of San France-sco and the Roman bridge on the River Velino that leads to Piazza Cavour. It contains a spectacular statue dedicated to the lira. Just outside Rieti you can visit the Regional Nature Reserve of Laghi Lun-go and Ripasottile. The city is located at the foot of Mount Terminillo which, at 2,217 m of height, is the highest peak of the Reatini mountains and among the major tourist and ski resorts in Central and Southern Italy.

Greccio

Leonessa

Labro

Conosciuta in tutto il mondo come la Bet-lemme Francescana per il suo Santuario che sorge sulla nuda roccia.

Antico borgo fortificato risalente al 1278.

Borgo medievale, perfettamente conservato.

Known as the Franciscan Bethlehem.

An old fortified village dating back to 1278.

A mediaeval village, perfectly preserved.

TASTE: “Fregnacce alla Reatina” (pasta)EVENT: Festa del Sole - Palio della Tinozza - Mese di luglio

Lazio

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Anfiteatro Trebula Mutuesca

Scorci del Centro Storico

Veduta di Monteleone

Pulvino in marmo romano

Dal Palazzo Comunale, sede del Museo Archeologico, si raggiunge il Centro Stori-co seguendo Via Trebula Mutuesca. Dopo un primo tratto in discesa, la strada inizia a salire contornata da abitazioni che rap-presentano lo sviluppo urbano del borgo medievale. Negli edifici sono visibili diversi frammenti antichi provenienti dall’antico centro di Trebula Mutuesca, di cui è visita-bile ancora oggi il bellissimo anfiteatro.Si giunge al Belvedere dell’Olivella da cui si gode di una vista panoramica; qui è conser-vato, insieme con altri reperti, un bellissimo pulvino in marmo pertinente ad un monu-mento funerario romano, decorato con un volto a rilievo raffigurante Helios (il Sole). Si arriva alla Piazza XXIV Aprile 1944, an-ticamente lo spazio esterno al nucleo me-dievale, dove si svolgevano varie attività che necessitavano di un’ampia area (mer-cati, fiere, assemblee popolari). Sulla Piaz-za XXIV Aprile 1944 si possono ammirare due antichi leoni in pietra, in origine parte di sepolcri romani, ora posti su colonne di marmo cipollino; i due leoni, come molti altri, furono riutilizzati in epoche successi-ve per abbellire il borgo e, secondo alcuni,

proprio dalla diffusione di tali sculture il paese avrebbe preso il nome di Monteleo-ne Sabino. Nella piazza si può ammirare la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evange-lista che conserva, della originale struttura rinascimentale, il portale decorato a rilievo con motivi vegetali. A sinistra della chiesa si imbocca Via Castello; le facciate degli edifi-ci mostrano inglobati nella muratura molti frammenti di età romana. Proseguendo si giunge all’incrocio con Via Trebulana, dove si trovava il maschio, la torre più possente del castello. La via prosegue verso il nucleo più antico del borgo fortificato, racchiuso fra le mura turrite (forse dell’XI secolo), dove le case mantengono un tipico aspetto medievale. Appena fuori dal Centro Storico è possibile visitare l’area archeologica di Trebula Mutuesca con l’anfiteatro romano e l’incantevole Chiesa Romanica di Santa Vittoria, dedicata alla giovane Vittoria che, secondo la tradizione, fu martirizzata a Tre-bula Mutuesca, sotto l’imperatore Decio, verso la metà del III sec. La leggenda nar-ra che la fanciulla riuscì a scacciare il drago che terrorizzava gli abitanti, convertendo al cristianesimo la comunità riconoscente.

Chiesa di Santa Vittoria 54

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1 CHIESA ROMANICA DI SANTA VITTORIAChurch of Santa Vittoria

PIAZZA XXIV APRILE 1944Piazza XXIV Aprile 1944

ANFITEATRO DI “TREBULA MUTUESCA”“Trebula Mutuesca” Amphitheater

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “TREBULA MUTUESCA”“Trebula Mutuesca” Archaeological Civic Museum

TOP 4

NEI DINTORNI

From Palazzo Comunale, housing the Archaeolo-gical Museum, you can reach the historic centre going along via Trebula Mutusca. After a first stretch downhill, the road begins to go uphill and it is surrounded by houses representing the urban development of the mediaeval village. The buildin-gs show ancient fragments originating from the hi-storic centre of Trebula Mutusca, whose beautiful amphitheatre can still be visited today.Belvedere dell’Olivella contains a beautiful marble impost block and offers a delightful panorama. You will reach then Piazza XXIV Aprile 1944, in the past it was outside the mediaeval settlement and ho-sted various activities which needed a large area (markets, fairs, assemblies). Two ancient stone lions can be admired in the square; together with

many others were reused in later ages to decorate the village, and according to some the village was called Monteleone because of the popularity of these sculptures. In the square you can admire a parish church dedicated to St John the Evangelist. Continuing, you will reach the intersection with Via Trebulana, once location of the maschio, the biggest and tallest tower of the castle. The road continues towards the oldest area of the fortified village. Just outside the historic centre you can visit Trebula Mutusca, an archaeological site with a Ro-man amphitheatre and the charming Romanesque church of Santa Vittoria dedicated to a young wo-man who according to tradition was martyred in Trebula Mutusca under the rule of Emperor Decius in the 3rd century.

MONTELEONE SABIN0www.comune.monteleonesabino.ri.itTel +39 0765 884014

Frasso

Lago del Turano

Lago del Salto

Rocca Sinibalda

Delizioso borgo fra colline e coltivazioni di olivi dove è possibile ammirare la Grotta dei Massacri, un’antica tomba del II secolo d.C.

Splendido specchio d’acqua ricco di bor-ghi incantevoli.

Il più grande lago artificiale del Lazio.

Rocca Sinibalda e il suo affascinante, mi-sterioso castello.

Grotta dei Massacri, an ancient tomb of the 2nd century AD.

An impressive lake surrounded by enchanting villages.

The largest artificial lake in Lazio.

Rocca Sinibalda and its charming castle.TASTE: Fettuccine alla TrebulanaEVENT: Festa di Santa Vittoria - Seconda domenica di maggio

Lazio

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Abbazia di Farfa

Museo del Silenzio

Esterno Museo Civico Archeologico

Ulivo più antico d’Europa

Il borgo storico di Fara in Sabina, arrocca-to sul Monte Buzio a 482 s.l.m., domina con la sua splendida posizione la Valle del Tevere e i Monti Sabini. Il toponimo “Fara” ha origine longobarda e rimanda ad un primo insediamento, ri-salente alla fine del VI secolo d.C., dovuto allo stanziamento di un piccolo gruppo di guerrieri legati da parentela. Il borgo si presenta al visitatore con il suo caratteristico aspetto rinascimentale: at-traversando infatti Porta Romana e salen-do per le strette vie, si incontrano sontuo-si palazzi nobiliari (Palazzo Orsini, Palazzo Manfredi, Palazzo Martini) fino ad arriva-re in Piazza del Duomo, fulcro del borgo, dove spicca la Torre Campanaria con ac-canto la Cisterna ad edicola; di fronte si staglia l’austera mole del quattrocentesco Palazzo Brancaleoni, attuale sede del Mu-seo Civico Archeologico; chiude la piazza, come la quinta di un palcoscenico, la Col-legiata di Sant’Antonino, conosciuto come Duomo di Fara. Altri siti che testimoniano l’importanza del patrimonio storico di Fara in Sabina sono il Monastero delle Clarisse Eremite,

adiacente il Museo del Silenzio e dedicato alla spiritualità monastica, e la Chiesa di San Giacomo di inizio XVII secolo. L’area verde del borgo, conosciuta come la Pine-ta, invita a sostare offrendo zone attrezza-te per picnic e parco giochi. Fara in Sabina è tappa del Cammino di Francesco, percorso religioso e naturali-stico che dalla Valle Santa Reatina condu-ce il camminatore all’Abbazia di Farfa per poi salire al Borgo Farese. Antichi sentieri immersi in un paesaggio costellato di resti di ville romane e torri medievali sono per-corribili per chi ama un turismo eco-so-stenibile. Merita una visita l’Abbazia benedettina di Farfa, uno dei monumenti religiosi più importanti del Lazio ed uno dei luoghi cardine nella storia del monachesimo ita-liano ed europeo. Oggi l’Abbazia di Farfa, assieme al suo pittoresco borgo medieva-le, si offre in tutta la sua bellezza come una delle mete turistiche principali della Sabina.In questa terra ricca di uliveti è presente l’ulivo più antico di Europa.

Piazza Duomo56

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1 DUOMO - COLLEGIATA DI SANT’ANTONINO Cathedral of Sant’Antonio

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO Pubic Archaeological Museum

CHIESA DI SAN GIACOMO Church of San Giacomo

MUSEO DEL SILENZIOMuseum of Silence

ABBAZIA BENEDETTINA DI SANTA MARIA DI FARFA Benedictine Abbey of Santa Maria di Farfa

ULIVO PIU’ ANTICO D’EUROPA The oldest olive tree in Europe

NEI DINTORNI

The old village of Fara in Sabina, perched on Mount Buzio at 482 m above sea level, dominates Valtiberina and the Sabine mountains thanks to its splendid position. Tourists will be fascinated by its characteristic Renaissance appearance: in fact, crossing Porta Romana and going up the narrow streets, you will pass many magnificent palaces and finally reach Piazza del Duomo, characterised by a Bell Tower with an adjacent Cistern with ae-dicula; in front of it stands the large and austere fifteenth-century building Palazzo Brancaleoni, current seat of the Pubic Archaeological Museum; Like the legs of a stage, the Collegiate Church of Sant’Antonino, known as Duomo di Fara, surrounds the square. Other sites that bear witness to the im-portance of the historical heritage of Fara are the

Monastery of the Clarisses, adjacent the Museum of Silence dedicated to monastic spirituality, and the Church of San Giacomo from the early 17th century. The green area of the Village, known as La Pineta, is a pleasant place to stop and relax thanks to its well equipped picnic area and a playground.Fara in Sabina is also in the route of the Cammino di Francesco, a religious and naturalistic pilgrima-ge. A place worth visiting is the Benedictine Abbey of Farfa, one of the most important religious monu-ments of Lazio and one of the key places in the hi-story of Italian and European monasticism.This land rich in olive groves is the home of the ol-dest olive tree in Europe, a majestic and imposing tree that will fascinate any visitor.

Poggio Mirteto

FARA INSABINAwww.farainsabina.gov.itTel +39 0765 27791

Situato nella Valle del Tevere a soli 50 chilometri da Roma, Poggio Mirteto è un ridente comune della Sabina. Il Centro Storico è ricco di viuzze e piazzette carat-teristiche; di notevole interesse l’ottocen-tesca Piazza Martiri della Libertà, con la Cattedrale dell’Assunta.

Poggio Mirteto is a lovely town in Valtiberina in the Sabina region. The historic centre is full of narrow streets and charming squares. Especial-ly interesting is the 19th-century Piazza Martiri della Libertà with Cattedrale dell’Assunta.

TASTE: Olio Sabina Dop EVENT: Fiera di Farfa - Dall’ 8 al 10 dicembre

Lazio

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Convento San Francesco

Abbazia San Giovanni in Argentella

Castello Savelli

Monte Gennaro

Palombara, una delle perle della Sabina, ci appare arrivando da lontano, accoccolata su una collina ai piedi del Castello Savelli, severo e possente difensore di un Centro Storico che con le sue stradine, i suoi vicoli e le sue scalinate medioevali, fa di Palom-bara Sabina una delle mete turistiche più apprezzate della zona.Gli abitanti, innamorati della loro cittadina, fanno di tutto per accogliere i visitatori con un calore che è difficile trovare altrove.Ristoranti con cucina tipica tradizionale, piccole botteghe, vecchi laboratori artigia-nali sparsi nei vicoli del centro rendono la visita veramente piacevole.Oltre alle bellezze delle stradine antiche, il territorio circostante ci presenta, fra migliaia di olivi secolari e ciliegi, dei veri gioielli quali San Giovanni in Argentella, Castiglione, il Convento di San Francesco e il Convento di San Nicola, le Terme di Cretone e, ai piedi del Monte Gennaro, le strutture di una funivia (in ripristino) per arrivare ai 1200 metri della cima Zappi, nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.Di notevole interesse il Museo Archeo-

logico e il Museo Naturalistico, entrambi situati all’interno delle mura del Castello Savelli.Le origini di Palombara Sabina si perdono nel tempo. Nell’VIII secolo, contempora-neamente a quella di Farfa sorgeva l’Ab-bazia di San Giovanni in Argentella. Solo più tardi apparve nella storia il nome di Columbaria (Palombara), a indicare il feu-do dei discendenti del duca Alberico, della stirpe di Desiderio re Longobardo.La crescita urbanistica di Palombara Sabi-na è iniziata intorno all’anno Mille quan-do le pressioni delle invasioni barbariche avvenute negli anni precedenti spingono la popolazione a formare nuovi centri in posizioni più sicure. Il Castello Savelli rappresenta la ragione storica della formazione dell’abitato del paese.La Palombara Sabina moderna si è estesa verso il piano, per poi risalire sulle falde del Monte Gennaro, con costruzioni che si affacciano sul Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, in un mare di verde che nelle zone più alte risulta ancora inconta-minato.

Veduta di Palombara di notte58

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1 CASTELLO SAVELLI Savelli Castle

ABBAZIA SAN GIOVANNI IN ARGENTELLAS. Giovanni in Argentella Abbey

CONVENTO SAN FRANCESCOConvent of San Francesco

CONVENTO SAN NICOLAMonastery of San Nicola

MUSEO ARCHEOLOGICO Archaeological Museum

MUSEO NATURALISTICO Natural Museum

CASTIGLIONE E MONTE GENNAROCastiglione and Monte Gennaro

NEI DINTORNI

Palombara, one of the “Pearls” of Sabina, when coming from far it appears as it is nestled on a hill at the foot of the Savelli Castle, stern and power-ful defender of an old town which, with its narrow streets, alleys and its medieval stairways makes the town one of the most popular tourist destina-tions in the area.The inhabitants, originated by an antique stock, in love with their own town, do everything to welco-me visitors with such a warmth that is hard to find elsewhere.Delicious restaurants with their typical traditional cuisine, small shops, old artisan workshops scatte-red in the streets of the center, make the visit truly enjoyable.Besides the beauty of the old streets, the surroun-

ding area presents, among thousands of olives and beautiful cherry trees, some real jewels such as San Giovanni in Argentella, Castiglione, the Con-vent of San Francesco, the Baths of Cretone and, at the foot of Gennaro Mount, the structures of an old cableway, now abandoned, to get to 1200 meters of the summit Zappi, in the heart of the Lucretili’s Mounts Regional Park. Of great interest are the Archaeological Museum and the Museum of Nature, both located within the walls of Castello Savelli. In the 8th century, apart from the Abbey of Farfa there was also the Abbey of San Giovanni in Argentella. Only later the name Columbaria (Pa-lombara) was mentioned to indicate the fief of the descendants of Duke Alberico from the lineage of Lombard King Desiderius.

Parco Nat. Reg. Monti Lucretili

Tivoli

PALOMBARASABINAwww.comune.palombarasabina.rm.itTel +39 0774 63641

È uno dei parchi più grandi del Lazio, sorpren-dentemente ricco e selvatico, nonostante le quote modeste e la vicinanza alla metropoli.

Villa d’Este e Villa Adriana, entrambe Patrimo-ni Mondiali dell’Umanità UNESCO e Villa Gre-goria fanno di Tivoli una meta da non perdere.

It’s one of the biggest parks in Lazio, rich and “wild” despite its relatively low altitude.

Two places that must be seen are Villa Adriana and Villa d’Este, both UNESCO World Heritage. TASTE: Ciliegie “la Ravenna del Papa”

EVENT: Festa delle Cerase - Secondo fine settimana di giugno

Lazio

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Collegiata Santa Maria Maddalena

Piazza del Popolo

Torre Palazzo Comunale

Museo Archeologico

Monterotondo, a circa 23 chilometri da Roma, situata su un colle che domina la Valle del Tevere, sorge lungo il percorso di due delle più antiche vie consolari del Lazio: la Via Nomentana e la Via Salaria. È una città in forte crescita socio-eco-nomica, ricca di storia e di cultura, ben collegata alla Capitale da un efficiente servizio di ferrovia metropolitana e di autobus nella duplice direttrice Nomen-tana-Salaria. Si è sviluppata intorno ad un borgo me-dievale in cui spicca ancora oggi il palaz-zo Orsini-Barberini, sede del Comune, dov’è possibile ammirare la bellissima Cappella Orsini, presumibilmente realiz-zata nel Seicento. Suggestivo il vecchio borgo con la Colle-giata di S. Maria Maddalena, la cui prima pietra fu posta nel 1629 da Carlo Barberi-ni e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel cui interno si può ammirare uno dei monumenti funebri più belli del Quattro-cento: la statua equestre in memoria di Giordano Orsini. Interessanti il Museo Archeologico Ter-ritoriale, il Convento di San Francesco,

risalente al Seicento, e Piazza del Popolo, meglio conosciuta come Piazza dei Leo-ni per via della fontana che ne occupa il centro. La fontana, in travertino, è ope-ra dello scultore Romeo Liberati (1927) mentre la colonna sovrastante venne innalzata nel 1845 quando il Cardinale Lambruschini ottenne per Monteroton-do il titolo di “città” da Papa Gregorio XVI. Appena fuori Monterotondo si trova l’Area Archeologica della Via Nomenu-tum-Eretum che conserva un tratto della strada basolata che costituiva l’antica via che da Nomentum portava ad Eretum.Di notevole importanza la Riserva Natu-rale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco che si estende per 997 ettari, tra la Valle del Fiume Tevere e i Monti Corni-colani, ad andamento prevalentemente collinare con vaste aree destinate a pa-scolo e uso agricolo. L’area è tutelata sia per il valore botani-co dei suoi frammenti forestali che per l’intenso carsismo che si manifesta con grotte, inghiottitoi e doline.

Palazzo Comunale60

MONTEROTONDO

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1 PALAZZO COMUNALE-PALAZZO ORSINI BARBERINI Town Hall

PIAZZA DEI POPOLOPiazza del Popolo

CONVENTO CAPPUCCINIConvent of Cappuccini

COLLEGIATA SANTA MARIA MADDALENACathedral of Santa Maria Maddalena

MUSEO ARCHEOLOGICO TERRITORIALETerritorial Archaeological Museum

AREA ARCHEOLOGICA DELLA VIA NOMENTUM-ERETUMArchaeological Area Via Nomentum-Eretum

RISERVA NATURALE MACCHIA DI GATTACECA E MACCHIA DEL BARCO Nature Reserve of Macchia di Gattaceca and Barco

NEI DINTORNI

Parco di Veio

Lago di Bracciano

Ricco di valore storico, archeologico e paesaggistico è uno dei cunei verdi che penetrano nell’area urbanizzata di Roma.

Sul lago si affacciano tre incantevoli borghi, località imperdibili da visitare dopo una pia-cevole passeggiata sullo splendido lungo lago: Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano.

It is one of the green areas that stretch into the urbanised area of Rome.

Three enchanting villages overlook the lake.

www.comune.monterotondo.rm.itTel +39 06 909641

TASTE: Ciambelle a zampaEVENT: Cavalcata di Sant’Antonio - Domenica prima o dopo 17 gennaio

Monterotondo, about 23 km from Rome and lo-cated on a hill that dominates Valtiberina, lies along the route of two of the oldest consular roads in Lazio: Via Nomentana and Via Salaria.It’s well connected to the Capital through an ef-ficient metropolitan rail service.It developed around a mediaeval village that still today features Palazzo Orsini-Barberini, seat of the town hall. There, you can admire the beautiful Orsini Chapel, presumably built in the seventeenth century.Also a picturesque old village with the Collegia-te Church of S. Maria Maddalena whose first stone was laid in 1629 by Carlo Barberini, and the Church of Santa Maria delle Grazie.Noteworthy places are the Territorial Archaeo-

logical Museum, the Convent of San Francesco and Piazza del Popolo, better known as Piazza dei Leoni because of the fountain at its centre. Just outside Monterotondo, you will find the Archaeological Site of Via Nomenutum-Eretum which preserves a stretch of the stone road that formed the ancient road that went from Nomen-tum to Eretum.A particularly important place is Nature Reserve of Macchia di Gattaceca and Macchia del Barco which extends for 997 hectares between Valti-berina and the Cornicolani Mountains. The area is protected both for the botanical value of its forests and for its intensive Karst features with caves, sinkholes, “windows” and dolines.

Lazio

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A1

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

ACQUAVIVA PICENA

MONSAMPOLO DEL TRONTO

ASCOLI PICENOMONTE SAN GIUSTO

CORRIDONIAFARA IN SABINA

MONTECOSARO

CIVITANOVA MARCHE

PORTO SANT’ELPIDIO

AMATRICE

CIVITADUCALE

MONTELEONE SABINOOSTIA

ORTE

MONTEROTONDO

PALOMBARA SABINA

NAZZANO

SANT’ORESTE

CIVITA CASTELLANA

MAGLIANO SABINA

RIETI

CAMERINO

TOLENTINO

URBISAGLIA

MACERATA