Surfing the third_wave

Post on 30-Oct-2014

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Discorso per un Polo Italiano per la Internet degli Oggetti.... Ripensare gli oggetti di ogni giorno, così come avvenne con l’avvento della plastica, e riformarli perché siano adeguati al futuro nel quale desideriamo vivere. Questa è l’opportunità che l’Italia -più di tanti altri sistemi e Paesi- è tagliata per affrontare.Ogni oggetto dovrebbe avere una storia. Una storia del suo passato (materiali, luoghi di produzione, istruzioni) e del suo futuro (differenziazione, smontaggio, riciclo). Ogni oggetto dovrebbe sapere attivamente qualcosa di sé (essere senziente o almeno conoscere il tempo ed il luogo del proprio uso), essere connesso (non importa se always on, passivamente o attivamente, ma tutto deve poter comunicare), saper essere sociale (ovvero appartenere a noi umani in quanto parte della nostra rete digitale e sociale, sedimentando le interazioni con i propri utilizzatori).Questa enorme necessità di ripensare gli oggetti anche più semplici, reinventa la progettualità stessa e pone il settore artigianale, piccolo manifatturiero, come un potenziale protagonista.
 La Intenet degli Oggetti non è una semplice storia di tecnologie, bensì l’opportunità di creare una “nuvola” di nicchie.

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Surfing the Third Wave

Leandro Agrò

usabilityUX | IxDAI, Virtual Assistant

Internet of ThingsPrototypes iPhone

Eye-TrackingMultimodal UI

SrLabs | #foi10 | WideTag

About Leeander

www.widetag.com

WideTag Vision• Per quanto Internet sia pervasiva, oggi il numero

degli oggetti/device connessi alla Rete è ridicolmente inferiore rispetto al numero degli oggetti NON connessi.

La prossima rivoluzione del mercato sarà data dalla necessità di sostituire gli oggetti non connessi, con oggetti “sociali” che integrano o sono basati su Reti di Sensori. (emergenza di reti M2H ad autonomia crescente)

Cos’è la “Third Wave”Web (I dati sono una risorsa condivisa)

Web 2.0 (Le applicazioni sono una risorsa condivisa. Emergono i Network Sociali)

Internet of Things (Le componenti hw del sistema sono una risorsa condivisa.Emergono reti sociali H2M e sistemi autonomi)

Polo Italiano per laInternet degli Oggetti

Coda Lunga dei Gadgets

Future CE - million of devices for the few- Niche devices- Custom gadgets

Today’s CE - a few devices for the million- Cellphones- MP3 players- LCD TV’s- DVDs- PDAs

A Chinese factory worker has become a celebrity after her smiling face was accidentally loaded onto an Apple iPhone and shipped to the other side of the world.

designed in Made in

Costruttori di Main StreamJohnathan Ive & Steve

Jobs, rispettivamente VP Design e CEO di Apple.

Ecosistema dentro ecosistema

Nuvola di Nicchie

La IoT è già partita

Secondo Forrester Research, la X-Internet o The Internet of Things, vedrà collegati oltre 25 Miliardi di Oggetti nei prossimi dieci anni.

Internet degli Oggetti

Mr. > 250 K Nabaztag

I Nabaztag sono il PONG della Internet degli Oggetti

IoT La prima generazioneè già passato

IoT La RoadMap evolutiva

La IoT che è già a scaffale

Adidas for Geek Runners

Philips AJL305 is an alarm clock with radio with voice messaging capabilities.

Users can start their day by waking up gently. A recording feature enables the use of personalized ‘mailboxes’ for all family members.

la Sveglia con le facce

Archetipi IoT

http://www.directlife.philips.com/

Un personal Trainer connesso

http://www.myzeo.com/

IoT... da Sogno

Primordi Robotici

Wi-Fi Android-based photo frame from Parrot: “Grande Specchio” designer frame

...ma perché dovremmo reinventare gli oggetti di uso quotidiano?

Ogni oggetto dovrebbe avere una Storia. Una storia del suo passato (materiali, luoghi di produzione, istruzioni) e del suo Futuro (differenziazione, smontaggio, riciclo).

Ogni oggetto dovrebbe (attivamente) conoscere qualcosa di sé (essere senziente o almeno consapevole del tempo ed il luogo del proprio uso);

essere connesso (non importa se always on, passivamente o attivamente, ma tutto deve poter comunicare);

saper essere sociale (ovvero essere parte della nostra stessa Rete digitale e sociale, sedimentando le interazioni con i propri utilizzatori).

Perchè l’Italia

IoT è creatività & design

Sappiamo reinventare il quotidiano

IoT è Materia

Artigianato, sistema manifatturiero, Distretti

IoT è Ingegneria

1. Retaining 2. Proprietà intellettuale 3. Costo/qualità

Conclusioni...

La INTERNET DEGLI OGGETTI, è la prossima ondala prossima grande occasioneServirebbe una mobilitazione nazionale su questi temiperché è un pò come quando è cominciato il web 2solo MOLTO più grande

possiamo attendere che l’onda maturie questo farebbe di noi dei meri utilizzatoridi tecnologie sviluppate da altri

oppure gettarci nelle ondefallire in una serie di casima avere anche alcuni successiovvero realizzare alcune tecnologie IoT che possano essere protagoniste nel panorama globale

e detto tra noi, sino a quando non saremo pronti a fallirenon saremo pronti a vincere

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